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La Leggenda di Lirio Foresi - il Divoratore di Cannibali


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Le prime due settimane di Aprile sono invece nel segno di Burlakov

 

il russo non ci sta. Non vuole essere la vittima sacrificale sull'altare dei ciclisti da rinnovare, e vuole dimostrare quanto vale...non solo come cronoman, ma anche come uomo classifica per determinati tour. E diamine, ci riesce alla grande!

 

Nel De Panne Tour puntiamo su di lui (speriamo che possa reggere sul pavè col suo 72 e possa fare poi il vuoto a crono), su un Pardi in formissima e su Matthews per le volate, anche se ultimamente la freschezza non sa dove sia di casa. Il russo ci stupisce, battendosi come un leone ovunque: termina quarto nella tappa più ostica tra quelle con le pietrine, dominata da Stybar, approfitta della sua ottima forma e si porta a casa un bel podio in un arrivo in volata dal basso del suo 68-70 in VOL-ACC, e termina terzo nella crono vinta da Malori. Morale della favola: splendido secondo posto finale nella generale (dove piazziamo ben 4 atleti tra i primi 10: Pardi 4°, Matthews 7° e Van der Sande 8°) e maglia a punti stravinta!

 

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Burlakov si improvvisa velocista...

 

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mentre Stybar trionfa sul pavè...

 

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bella soddisfazione per i quattro Mapei...

 

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..e soprattutto per uno in particolare!

 

Ancor meglio fa nel Circuit de la Sarthe : qui ci presentiamo in realtà con la speranza di far vincere Foresi, un po' depresso dalla serie di secondi e terzi posti che lo hanno tenuto finora ad una sola misera vittoria in questi primi tre mesi abbondanti...ma Lirio non ce la fa: la sua pessima freschezza la paga a caro prezzo, soprattutto nella prima tappa dove accumula un ritardo bestiale. Ma niente paura, i panni da leader li indossa volentieri il russo, in forma invece strepitosa: ancora una volta tira fuori dal cilindro una volata sensazionale, vincendo allo sprint contro avversari quotati....

 

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..va forte alla crono dove arriva alle spalle di Malori e Bonnet...

 

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...va alla grande in collina, arrivando alle spalle di El Fares e di un redivivo Foresi, che sfiora la vittoria di tappa (ennesima seconda piazza)...

 

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..e giganteggia nell'insidiosa tappa finale, tutta strappi, dove potrebbe vincere nel finale allo sprint ma concede la vittoria ad un Lirio che ne ha assoluto bisogno...altra grande doppietta in casa Mapei!

 

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La classifica parla chiaro: Burlakov vince il suo primo giro in carriera, su El Fares e Anton. E stravince, per la seconda volta in dieci giorni, la maglia a punti!!!

 

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Top Posters In This Topic

----------------------------dopodomani si parte per le meritate vacanze: le isolette croate mi attendono, niente laptop con me per una decina di giorni abbondanti, per cui buone vacanze a tutti ,"followers" e non, e agli altri single players... e ci aggiorniamo dopo Ferragosto!

 

..anche perchè tra poco arriva il bello...wild card assegnata: vedremo le avventure di Lirio Foresi al suo primo Giro d'Italia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :nana:

 

...certo, ora che il Pack Ita è uscito (complimentissimi a chi ha sudato per farcelo avere in così breve tempo!) la tentazione di mollare Lirio per godere di un Pcm 14 sicuramente migliore è tanta...ma son convinto che il piccolo Obelix riuscirà ancora per un bel po' a farmi tenere la cartella semplicemente nella sezione "download". 

 

Stay tuned!

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Buone vacanze!!!! Dove vai in Croazia? Io sono appena stato a Brač e Hvar! Roba da urlo!

 

...la seconda che hai detto :wink:

Hvar mi aspetta: mi faccio prima la zona di Jelsa e poi proprio Hvar città...anzi, visto che ci sei appena stato se per caso mi vuoi dare delle dritte, sappi che sono ben accette :wink:

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Certamente ma fossi in te andrei a Brač! Il mare è tutto bello in Croazia ma da Jelsa prendi il catamarano per Bol e vai allo Zlatni Rat: una cosa speciale! Poi ti consiglio di andare sempre a Brač in giro per l'isola: trovi delle calette spettacolari e sempre diverse; magari se vai girando in bici come ho fatto io è anche più bello! Hvar città è molto carina, c'è la fortezza che per i panorami vale proprio la pena di esser visitata. Però c'è da dire che lì il mare è più "brutto", anche se "brutto" in Croazia non esiste. Il mare è semplicemente sempre spettacolare, solo che in alcune località è davvero meraviglioso! Spero di esser stato utile. Se vuoi consigli su dei posti dove andare a mangiare: ti consiglio di andare al Marinero a Hvar città e al Faros a Jelsa, visto che sarai lì. Sempre a Jelsa dicono che il Nono non sia male, personalmente però ho preferito l'altro. Buone vacanze croate, ciao!

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  • 2 weeks later...

..dopo aver sguazzato nelle splendide acque di Hvar, aver fatto grandi magnate di ottimo pescetto e grandi bevute di mojito, si ritorna a raccontar le gesta di Foresi & co.

 

Ringraziamo BWiggins92 per gli utilissimi consigli (brac fenomenale!) e ci rituffiamo nelle avventure della nostra squadra. 

Siamo giunti a quasi metà Giro: ma prima cercheremo di raccontare quel che è successo a fine aprile e le avventure al Tour di California, corsa che si svolge in parallelo rispetto al Giro d'Italia. 

 

E' successo che Lirio Nazionale conferma la maledetta sindrome da secondo posto mostrata in questi primi mesi di stagione: prima, nella difficile e affascinante classica di Brabante, si comporta benissimo arrivando in solitaria alle spalle di un Sagan "monstre" sui tratti in pavè...da notare l'ancor più eccezionale terzo posto di Burlakov, davvero in formissima in questa prima parte di stagione

 

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se la seconda piazza in Belgio ha un sapore dolce, non altrettanto dolce è la sconfitta sul filo di lana patita dal nostro corridore di punta nella classica di Koln, dove parte tra i grandi favoriti ma nella quale si fa beffare negli ultimi centimetri di corsa dalla rimonta di Koretzky...

 

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Per Lirio la preparazione al Giro è tutta nelle classiche: in Trentino andiamo con una squadra in cui il leader assoluto è Yates, con Caruso e Villella liberi di agire in caso si prospetti la situazione giusta...in particolare Damiano pregusta almeno una tappa all'attacco, dal momento che nella prima tappa rimane coinvolto in una caduta (fortunatamente senza conseguenze) che lo fa arrivare però al traguardo con oltre 10 minuti di ritardo...

 

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Per la vittoria finale c'è poco da fare: il giro, vinto la scorsa stagione dal nostro Foresi, va nelle mani di un Uran in forma Giro d'Italia. Adam Yates si comporta bene, ipotecando la seconda piazza finale e la maglia di miglior giovane. Il sorriso più grande arriva grazie a Damiano Caruso, che - come pronosticato - lontano da obiettivi di classifica ha la libertà nell'ultima tappa di partire, portandosi con sè alcuni compagni di fuga di cui puntualmente si sbarazza a pochi chilometri dall'arrivo, concludendo trionfalmente in solitaria...

 

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applausi per il nostro Davide Villella, che dal basso del suo 72-77  in MON-COLL acchiappa la terza piazza finale, lasciandosi alle spalle scalatori con ben più pedigree, come Richie Porte, Horner, Intxausti..

 

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Partecipiamo alla 4 Giorni di Dunkerque  con una squadra un po' arrangiata, vista la contemporanea partecipazione al Giro: capitano della spedizione è il povero Glauco Pardi, "povero" perchè la sua crescita è di una lentezza spaventosa (penso abbia fatto 2-3 scatti totali in una stagione e mezza). Lui tuttavia onora il ruolo ingrato e si comporta benissimo, sfiorando la vittoria in una tappa vinta da Antomarchi e ben comportandosi nella frazione più ostica, vinta da Izagirre (vincitore del giro): 6° posto finale per lui, che ricordiamo ha skill assolutamente modeste (69-70 in mon-coll, 69-69 in vol-acc, 72 in pavè e 75 in pianura). 

 

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Applausi per Matthews, che in questo scorcio di Aprile ci regala un bel piazzamento al Gp di Larciano, dove arriva alle spalle di Velits anticipando addirittura un Lirio Foresi affaticato, e va a vendicare la sconfitta dello scorso anno di Foresi al Giro di Toscana, trionfando!

 

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La vittoria di Velits, più altre vittorie di uomini in fuga che ho avuto modo di riscontrare, mi hanno fatto venire un dubbio: ma sbaglio o in questo PCM 14 gli attaccanti di giornata negli ultimi 15-20 km tengono molto di più? L'esempio del Gp di Larciano è davvero emblematico: parte Velits a un chilometro dallo scollinamento, accumula 40 secondi di vantaggio all'inizio della discesa, da lì ci sono ancora 19-20 km di piano fino all'arrivo. Dietro Matthews e Foresi sono in buona compagnia: un plotoncino di una dozzina di elementi si mette all'inseguimento. Bene, nelle passate edizioni 40 secondi di vantaggio di un solo fuggitivo su un gruppetto sarebbero stati assolutamente ripresi in 20 km, a meno che il fuggitivo di turno non sia un Cancellara. Qui, nonostante abbia messo Matthews a tirare a 90 di pallino per recuperare, Velits mantiene invariato il distacco, salvo cedere leggermente qualcosina nel finale....e ripeto, non si tratta di un caso unico: vedrete anche al Giro situazioni più o meno analoghe...

 

Prima di raccontare le avventure del Giro, vediamo cos'è accaduto in California... per l'Amgen Tour presentiamo una squadra senza particolari punte, sempre causa concomitanza Giro d'Italia: ci sarà un Matthews ancora in palla per le volate, Burlakov (in fase calante invece dopo una straordinaria prima parte di stagione) per la crono, Mohoric che cercherà di confermare la maglia di leader della gpm, e leader per la classifica....Andy Schleck!

il lussemburghese si galvanizza così tanto che per la gioia mi fa anche uno scattino in montagna, arrivando a 75. Bravo Andy :)

 

Il Tour inizia alla grande, con un trionfo di Matthews (76-78 in VOL-ACC, uno splendido 77 in COLL con ancora una stelletta!) contro i più quotati Nizzolo (79-78 in VOL-ACC) e Viviani (79-78 anche lui...strana scelta, due dei più forti velocisti italiani mancheranno al Giro!) nella prima tappa

 

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Nella seconda tappa, bel tappone con salitella finale, assistiamo ad uno strepitoso show di Andy Schleck, che forte di un +5 di giornata combatte con i migliori (anzi, li sorpassa) e si arrende sul traguardo (..ma proprio sulla linea, eh!) al solo Gerrans, vincitore di tappa e leader momentaneo dunque della classifica.. che azione di Andy!

 

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nella terza e quarta tappa (inutile mettere troppi screenshot) arrivi in volata: la forma di Matthews lentamente cala, ed ecco che il nostro può solo accontentarsi di buoni piazzamenti (rispettivamente quarto e terzo) dietro ai più quotati Viviani e Nizzolo. Nella quinta succede poco e niente di rilevante, e passiamo direttamente alla sesta tappa, ovvero la lunga crono con ultimi chilometri di ascesa: andiamo fiduciosi per un duplice motivo, ovvero sia perché Burlakov può vincerla, sia perché Andy Schleck può mettere qualche secondo tra sé e Gerrans e conquistare la prima piazza a due tappe dalla fine!

 

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a vincere però è Dennis: Burlakov, giù di forma, deve accontentarsi della seconda piazza. Schleck fa un'ottima crono, arrivando tra i primi 15, e riesce a superare Gerrans in classifica: non ha fatto però i conti con Mollema ed Hesjedal, che vanno più forti di lui e gli rubano primo e secondo posto. Riuscirà il lussemburghese a conservare il podio? da notare un ilsettimo posto nella crono per Matthews!

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La settima tappa è quella della verità: Andy deve scegliere se giocare in difesa, cercando di conservare il podio finale, o se invece giocare d'attacco e tentare l'impresa personale...fomentato dall'insperata situazione di classifica, si sente per un giorno il ciclista di qualche anno fa e tenta addirittura lo scatto per sorprendere gli avversari, decisamente più forti di lui...

 

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Andy che a 7 km dall'arrivo scatta imperioso: per un attimo ci crediamo. Crediamo che abbia 85 in MON invece di 75. Poi torniamo alla realtà, e capiamo che abbiamo fatto una cavolata: il povero Schleck si pianta e arranca negli ultimi 2-3 km. A vincere, per ribadire la sua superiorità, è Mollema: per Schleck niente podio finale. 

 

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La passerella finale vede un'altra vittoria della maglia a punti Nizzolo e un altro podio di Matthews: buona comunque la sua spedizione, con una vittoria e due podi. 

Chiudiamo la spedizione californiana con un bottino positivo: alla vittoria di tappa dell'australiano andiamo a sommare la conferma della maglia gpm di uno strepitoso Mohoric e un onorevolissimo, anzi - difficilmente pronosticabile - sesto posto finale di Andy Schleck

 

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....e siamo dunque finalmente arrivati all'attesissimo appuntamento con il...

 

 

GIRO D'ITALIA

 

I favoriti:

 

Questo Giro d'Italia si presenta all'insegna di un' "aurea mediocritas", e di una grande incertezza: non sono presenti gli scalatori più forti del lotto (Quintana, Rodriguez, Froome), il più forte in montagna è Betancur (81, 80 in COLL) che patirà però a cronometro per via del suo 67. Il colombiano è comunque uno dei nostri 2-3 favoriti, assieme ovviamente a Vincenzo Nibali, vincitore delle ultime due edizioni e pronto a fare tris: 80-79-78 le sue skill in MON-COLL-CRO. Dopo Betancur, e in compagnia di altri 5-6, è il più forte in montagna, in collina ed è di gran lunga il più forte a crono tra i favoriti. Oltretutto può contare su una squadra monstre: l'Astana si presenta infatti agguerritissima, con Aru (79-77-69), Evans (80-76-73) e soprattutto Fuglsang (80-79-72). Sarà interessantissimo il confronto con la Tinkoff-Saxo, che schiera una triade niente male con Kreuziger (80-79-72), Intxausti (80-77-72) e Majka (79-77). Altro favorito è l'altro colombiano, l'Omega Pharma Rigoberto Uran (80-79-70), mentre outsiders di lusso saranno Talansky, Ulissi, Henao. Insomma, si preannuncia un Giro molto equilibrato, con nessun ammazza-corsa e quasi una decina di potenziali vincitori.

Noi ci presentiamo con le nostre due punte, Adam Yates (79-77-65) e Lirio Foresi (77-77-76): il primo tenterà nelle tappe di montagna di ben figurare, cercando magari di strappare una difficilissima top 5 (obiettivo sponsor); il secondo punterà tutto sulla sua completezza: si inserirà negli sprint, si difenderà in montagna, lotterà a crono: obiettivo, lottare per la maglia a punti e centrare una top 10 difficile ma non impossibile, se la forma tiene

 

I velocisti:

 

Anche qui mancano i più forti velocisti al mondo: scordatevi Cavendish, Kittel, Sagan e Degenkolb....qui i più forti non arrivano all'80 in VOL (79 per Bouhanni - il favorito con il suo 81 di ACC, Modolo 79-78, Guardini 79-79). Capirete bene come Oronzo nostro, dall'alto del suo doppio 78, tenterà di ben figurare, così come Lirio ovviamente (doppio 76) che punterà magari su qualche giornata di forma straordinaria. Altri nomi: Goss, Lobato, Bennett, Sinkeldam, gli italiani Ferrari e Belletti...insomma, ci sarà da divertirsi perché anche nelle volate l'incertezza regnerà sovrana!

 

La squadra:

 

Ci presentiamo con una squadra solida, in forma e dai ruoli definiti: Yates e Foresi correranno per la classifica, Brigante (e Foresi) faranno le volate, Olivier (75-73 in MON-COLL) e la futura stella Moschetti (75-70-74) saranno coloro che avranno il compito di difendere rispettivamente Yates e Foresi, Dietziker e Boaro andranno a raccogliere e distribuire borracce, Caruso e Villella tenteranno di disinteressarsi quanto prima della classifica e di inseguire maglia gpm (il primo) e di inserirsi nelle fughe giuste (il secondo). 

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Cavolo, non so come ho fatto a perdermi questa bellissima story! :shock2: (o forse lo so, quando hai iniziato io ero al mare e quando sono tornato ci sei andato tu... :tongue: )

 

 

Comunque story appassionante, sia per la narrazione (ho letto la presentazione, il mercato e le pagelle del primo anno e le ultime corse) sia per il protagonista, il cui soprannome "divoratore di cannibali" mi ricorda un po' il mitico "Bartali nero" :105: ...

 

 

Comunque peccato per il bug della Sanremo (pensiero cattivo, non è che anziché infortunarsi te l'hanno squalificato Oronzo e gli hanno cancellato il risultato? :ph34r: ), comunque ottima, sono contento di trovarmi in tempo per seguire in diretta il Giro! :D

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Comunque story appassionante, sia per la narrazione (ho letto la presentazione, il mercato e le pagelle del primo anno e le ultime corse) sia per il protagonista, il cui soprannome "divoratore di cannibali" mi ricorda un po' il mitico "Bartali nero" :105: ...

 

 

...la prima story che ho letto in questo forum...ricordo quanto mi abbia appassionato, e quanto abbia imparato attraverso le imprese del piccolo Massa! (..mi sembra si chiamasse così..)

 

...eccoci dunque giunti al grande appuntamento: cominciamo con la prima settimana di corsa e vediamo cos'è successo!

 

Tappa 1

 

Buona la prima. La cronosquadre ci arride: arriviamo secondi dietro la corazzata Astana, ad appena 5". A Cadel Evans la prima maglia rosa: Vincenzo Nibali si ritrova subito proiettato in avanti. 

 

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Tappa 2

 

Sembrerebbe un arrivo destinato a scatenare i velocisti...e invece la tappa di Belfast vede l'arrivo di una fuga, o meglio, di quel che ne resta: tra gli attaccanti di giornata il solo Trusov resiste al ritorno del gruppo (anche questo abbastanza incredibile, un po' come vi dicevo a proposito della vittoria di Velits...è vero che il plotone si è mosso con un po' di ritardo, ma Trusov ha resistito con una manciata di secondi di vantaggio per oltre 10 km, con il gruppo che tirava a mille...mah!) e va a vincere in solitaria! Il bello è che, constatata l'impossibilità di recuperare il fuggitivo, negli ultimi 2-3 km il gruppo tira i remi in barca..e ne approfittano i nostri due uomini: Foresi lancia la volata a Brigante, e conquistano agevolmente seconda e terza piazza! c'è di più: in virtù dell'abbuono, Oronzo conquista la maglia rosa ai danni degli uomini Astana! grandioso inizio per noi

 

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l'arrivo di Trusov a braccia alzate, mentre dietro Brigante e Foresi fanno - un po' inaspettatamente - il vuoto...

 

Tappa 3

 

Altro tappone per velocisti, stavolta con arrivo di gruppo rispettato: vista l'impossibilità di fare un treno decente, decidiamo di seguire la scia dei due velocisti più accreditati, ovvero Bouhanni e Modolo. Brigante, maglia rosa al petto, va dietro il francese, Lirio nostro invece segue Modolo...e fa bene: Modolo vince ma Lirio coglie ancora un ottimo podio (quarto Brigante), soffiando di fatto la maglia al compagno di squadra in virtù dell'abbuono. Alla terza tappa raggiungiamo dunque subito un piccolo, grande obiettivo: quello di vedere, almeno per un giorno, Lirio in maglia rosa!

 

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Foresi, con la maglia di campione nazionale, conquista il terzo posto mentre la maglia rosa Brigante scala posizioni per andare a prendersi la quarta piazza...che avvio di giro i miei velocisti!

 

Tappa 4

 

E' un inizio Giro all'insegna dei nostri colori, davvero inaspettatamente: altro arrivo in volata, altra grande prestazione degli uomini Mapei...arriva addirittura la vittoria!!!! Oronzo Brigante in forma smagliante segue la scia prima di Modolo, poi cambia in corsa andando dietro Guardini e superandolo con agilità sul traguardo! Foresi conferma il buon momento con un quinto posto, ma è costretto a cedere la maglia rosa...che torna nuovamente sulle spalle di Oronzo, il quale fa l'accoppiata rosa-ciclamino. Dai così!

 

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Tappa 5

 

Primo arrivo con salitella nella tappa di Viggiano, e i nostri si fanno trovare un po' impreparati: Betancur dimostra di essere subito in palla e va a prendersi la vittoria, avvantaggiandosi assieme a un gruppetto di ciclisti tra i quali Ulissi e Fuglsang. Quest ultimo strappa dunque la maglia rosa dalle spalle di Brigante: molto probabilmente non la indosseremo più in questo Giro, ma averla per tre tappe è già una grande soddisfazione

 

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Tappa 6

 

Doppia brutta notizia: abbandonano la gara i nostri due uomini-tappe, Caruso e Villella, entrambi per infortunio (Damiano si era già ritirato alla terza tappa, per Davide il ritiro avviene alla fine della quinta). Davvero non ci voleva: questo significa che difficilmente concorreremo per la maglia gpm e difficilmente ci inseriremo nelle fughe, preferendo dedicarci alla protezione dei nostri leader. In questa tappa collinare arriva la fuga giornaliera, con Lightart che riesce a precedere il plotone ormai arrivato alle sue spalle. Bravo Foresi, stavolta più reattivo rispetto alla tappa precedente, che conquista un buon sesto posto. Maglia rosa sempre a Fuglsang, mentre quella ciclamino rimane sulle spalle del nostro Brigante. Hoogerland, protagonista della fuga odierna, è invece la momentanea maglia azzurra. 

 

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Tappa 7

 

Si torna agli arrivi in volata, e finalmente il francese Bouhanni, il velocista più accreditato del lotto, riesce a conquistare la vittoria. Sempre bravi i nostri, con Brigante che si conferma tra i migliori (4°) e conserva la maglia ciclamino, e Foresi sempre piazzato che rimedia un altro settimo posto. Alla lunga, pensiamo che questa capacità di Lirio di piazzarsi un po' in tutte le tipologie di tappa gli potrà consentire di vestire la maglia a punti a fine corsa...speriamo che mantenga una buona forma fino al termine!

 

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E siamo arrivati al termine della prima settimana. La classifica non ci regala ancora sentenze: i corridori più forti son tutti nello spazio di un minuto - un minuto e mezzo. Ben piazzati gli uomini Astana, in virtù della cronosquadre iniziale e (vedi Fuglsang) anche del mini-break andato a segno nella quinta tappa. Betancur, nonostante la vittoria di tappa, paga un minuto a causa di una pessima cronosquadre. Benissimo i nostri: Foresi e Yates non hanno brillato a dire la verità nei due arrivi in salita, ma non hanno pagato particolarmente dazio e la loro ottima prova contro il tempo gli consente di occupare momentaneamente il podio (vai Lirio!) e il quinto posto nella generale. Brigante è maglia ciclamino su Modolo e Foresi, Hoogerland maglia azzurra di miglior scalatore

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...la prima story che ho letto in questo forum...ricordo quanto mi abbia appassionato, e quanto abbia imparato attraverso le imprese del piccolo Massa! (..mi sembra si chiamasse così..)

 :thumbup: Idem, l'ho letta quando ho scoperto questo forum ed era già finita ed è stata una spinta importante ad iscrivermi.

 

Comunque ottimo inizio con piazzamenti ovunque ed il ping pong della maglia rosa tra Foresi e Brigante. Peccato per il ritiro di due uomini che potevano portare grandi soddisfazioni più avanti...

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Ma che è successo con il doppio ritiro? :s

 

Caruso era partito per il Giro già acciaccato...per cui ha stretto i denti per un paio di tappe ma poi ha mollato. 

Villella invece ha riportato la frattura della clavicola, per cui sarà fuori fino a luglio...non ci voleva!

 

Tappa 8

 

Nella tappa di Montecopiolo probabilmente si inizierà a fare un po' di selezione e si capirà chi è in forma e chi invece deve giocare in difesa...i nostri sono piuttosto carichi, Foresi e Yates forma 2 con ritmo e freschezza ottimi. Chi si conferma in formissima è Betancur, che nella salita finale (la terza della tappa) prende il largo e va a vincere in solitaria. Un po' a sorpresa, a seguirlo è...Adam Yates, assolutamente brillante, che ha le forze per staccare la diretta concorrenza nell'ultimo chilometro e mezzo e sprintare. Uran, Nibali e Kreuziger segnalati indietro, Foresi si difende egregiamente e chiude settimo! La maglia rosa passa dunque sulle spalle del colombiano, mentre quella di scalatore va all'attaccante di giornata, Samuel Sanchez. Brigante continua a tenersi stretta la sua maglia a punti. 

 

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un ottimo Yates arriva alle spalle di Betancur....

 

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..ma soprattutto mette qualche secondo importante tra sé e gli uomini Astana e Saxo...

 

 

 

Tappa 9

 

Altro arrivo in salita, Sestola-Passo del Lupo, altro show di un incontenibile Betancur, che attualmente sembra il più accreditato per la vittoria finale e centra il terzo successo in questo Giro. Ancora reattivissimo Yates, che a 3 km dall'arrivo reagisce all'attacco del colombiano e si mette alla ruota del duo sudamericano Betancur-Uran...

 

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il terzetto che si vede nell'immagine è in realtà un quartetto: insieme ai tre è presente infatti Kreuziger, che si fa sotto e va a cogliere il secondo posto alle spalle di Betancur. Yates arriva terzo, a quasi un minuto, in compagnia di Uran e Nibali . Foresi si conferma corridore da top ten nelle tappe di montagna, e coglie un altro buonissimo ottavo posto, a un minuto e mezzo dal vincitore. 

 

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La classifica inizia a lanciare qualche segnale. Fuori dai giochi le seconde linee Saxo, Majka e Intxausti, lontani in classifica generale, ed Aru per l'Astana; il decimo, Talansky, accusa già un ritardo sensibile, di quasi sei minuti. I nostri se la stanno cavando alla grande: Yates è momentaneamente sul podio a due secondi da Kreuziger (ma Nibali è alle spalle), Foresi splendido quinto (ma anche qui, dal quinto al nono passano neanche 50 secondi...)

 

 

Tappa 10

 

La decima tappa non dice nulla di particolare, tant'è che non postiamo neanche l'immagine. Dopo le prime montagne, si torna ad una frazione pianeggiante: vince il carneade Friedemann (ma chi è?), che resiste al ritorno del gruppo. Brigante non eccelle, ma è bravo comunque a ritagliarsi un sesto posto che gli consente di tenere ancora la maglia ciclamino. E siamo così giunti a metà Giro...

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Tappa 11

 

A vederne il profilo sembra la tappa fatta apposta per Lirio: movimentata quanto basta per fare un po' di selezione, con un arrivo in pianura in cui sprigionare il suo sprint letale. Eh già, sembra proprio così! Peccato che il solito, maledetto Betancur di questa prima metà Giro si metta di mezzo e ci faccia andare di traverso la tappa. Tutto era andato come preventivato: la selezione c'è ed è anche severa, arrivano al traguardo 12 ciclisti soli tra cui i nostri due eroi Foresi e Yates, Foresi prende la gamba di Ulissi, il più "sprinter" del gruppo, lo supera con agilità...ma niente da fare. Da dietro, non si sa perché, arriva un Betancur imperioso che va a cogliere il suo quarto successo. Il Giro ha trovato il suo padrone? Yates, bravissimo, fa quinto. I miei ragazzi ci sono!

 

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Tappa 12

 

..ed è tempo di cronometro!! Barbaresco-Barolo, circa 42 km di cronometro piuttosto collinare, ma con lunghi tratti anche in pianura. Non l'ho mai corsa, per cui non so quanto possa arridere agli scalatori o quanto sia più strettamente riservata agli specialisti delle corse contro il tempo. Una prima indicazione ce l'abbiamo quando Oronzo arriva al traguardo col miglior tempo parziale, rifilando 1'22 a Roux e quasi 2 minuti a Malori (!): ok, è una di quelle cronometro che avvantaggiano noi poveri umani rispetto alla IA...e approfittiamone, diavolo!

 

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Foresi sente di avere grandi chance: affronta a mille il tratto fino al primo intertempo, rifiata da lì al secondo intertempo, riprende una buona velocità nel restante tratto in pianura per poi sparare tutto con le cartucce avanzate nelle erte finali: primo tempo assoluto! e mancano ancora pochissimi corridori al traguardo: il nostro Yates, il favorito di tappa NibaliKreuziger e Betancur (interessante vedere quanto prenderà la maglia rosa di distacco dal vincitore!)

 

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Brigante, splendido quarto assoluto, sicuramente entrerà nella top ten di tappa. L'euforia però è destinata a durare poco: Vincenzo Nibali, autore di una prima metà di Giro un po' in ombra, si prende il primo posto per appena 10". Che sia iniziato davvero il suo Giro d'Italia? Non facciamo in tempo a dispiacerci che il nostro Adam Yates, complice un +5 di giornata che più indovinato non si può, compie il miracolo: dal basso del suo 65 in crono, arriva al traguardo terzo, ad appena 35" da Nibali: incredibile, assurdo, oserei dire anche piuttosto irrealistico. Ma tant'è: approfittiamo dei regali della Cyanide (e meno male che il livello è difficile...), prendiamo e portiamo a casa. 

 

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Ci pensa poi Kreuziger a rimettere un po' le cose a posto: primo tempo a pari merito con Nibali, vedremo sul podio chi l'avrà spuntata per qualche decimo di secondo. Arriva la maglia rosa Betancur, e pensiamo: ha vinto quattro tappe finora, sarà in forma stratosferica, ha 67 in cronometro - più o meno come Yates - arriverà pure lui a una trentina di secondi...come no: 3'06" dai due leader  :)   il colombiano, dopo aver fatto il gradasso nella prima metà Giro, si becca il suo primo schiaffone

 

Alla fine il vincitore risulta essere Vincenzo Nibali: Kreuziger secondo, Foresi e Yates terzi e quarti. 

 

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La generale parla chiaro: Betancur scivola dal primo al quinto posto, ma accusa appena 1'27" dalla vetta, e in montagna è stato finora il più forte; Kreuziger, la nuova maglia rosa, e Nibali sono in forte ascesa. Yates è terzo (anzi, secondo a pari merito) ad appena 37", Foresi quarto a poco più di un minuto, dopodichè gli altri iniziano ad accusare 3-4 minuti di ritardo. C'è poco da fare: il vincitore del Giro secondo me sarà tra questi cinque, con forse l'inserimento di Uran...inserisco anche i miei tra i potenziali vincitori per quel che dice la classifica, ma non posso essere così ottimista: in montagna al massimo hanno retto alla grande, ma non sono mai riuscire a staccare gli altri...Nibali e Kreuziger vanno leggermente più forte, Betancur ha finora dimostrato una marcia piena in più. Se mantengono queste posizioni alla fine del Giro, già sarà un mezzo miracolo. Ad ogni modo spostiamo l'asticella del nostro obiettivo verso l'alto: non più la top 5, ma la top 3!

 

Tappa 13

 

Tappa "defaticante" dopo le montagne e la crono: arrivo in pianura, ma come un po' troppe le volte accade la fuga riesce a precedere di un pelo l'arrivo del plotone. Stavolta è il turno di Pozzato di andare a cogliere il successo. Brigante e Foresi, imbrigliati nel gruppo, non riescono ad arrivare stavolta entro i primi dieci...peccato. Ma il fatto che continuino ad arrivare le fughe in questi arrivi in volata consente a Oronzo di tenere la maglia ciclamino

 

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Tappa 14

 

Si torna in alta quota: ma stavolta non mostriamo immagini, poiché la situazione generale rimane più o meno immutata....nonostante una tappa dispendiosissima!!!

Vince infatti uno degli attaccanti di giornata, Pirazzi: ma a caratterizzare la tappa è il tentativo di Uran, seguito da Kreuziger, Nibali e poi Betancur, di uscire dal gruppo a oltre 70 km dall'arrivo! Noi rimaniamo un attimo basiti, non ci scomponiamo seguendo con un contrattacco ma iniziamo a procedere di palllino e lentamente, ma davvero lentamente, ci riportiamo sui diretti avversari...che continuano negli ultimi chilometri a stuzzicarsi a vicenda, invano. Morale della favola: si arriva al traguardo TUTTI assolutamente spompati...e in blocco, oltre 10' dopo Pirazzi, che così ha la possibilità di entrare nella top ten della generale. 

 

Tappa 15

 

L'arrivo durissimo di Montecampione (quasi 20 km di salita continua) inizia a dare qualche verdetto in questo Giro d'Italia. I distacchi iniziano ad essere consistenti: a parte i primi tre, tutti gli altri arrivano ad oltre 3'. E questi primi tre sono gli uomini più in forma del Giro: la maglia rosa Kreuziger, che dopo la crono va come un treno e diventa il favorito per la vittoria; Betancur, che continua comunque ad essere assolutamente competitivo quando le pendenze si alzano; e....Adam Yates. Che non tiene il passo dei due protagonisti, ma procedendo con la sua andatura riesce comunque a staccare tutti gli altri di oltre 2 minuti e mezzo e ad arrivare a una manciata di secondi dal duo di testa. 

 

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Betancur (in maglia azzurra) è partito, la maglia rosa Kreuziger si lancia al suo inseguimento...e mancano ancora 17 km all'arrivo. cosa faranno gli altri?

 

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Adam Yates non si scompone: va avanti con il suo passo, indigesto per gli avversari: i due diretti concorrenti per il podio finale, Nibali e il compagno Foresi, iniziano a staccarsi dall'inglese...e mancano 11 km all'arrivo

 

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Bravissimo Adam, che complice anche il +4 di giornata (forma benedetta in questo Giro!) si avvicina progressivamente ai due di testa (che nel frattempo hanno raggiunto i fuggitivi di giornata, tra cui Vichot) ai 10 km

 

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...ed è terzo posto: bravissimo Adam, che arriva ad una quarantina di secondi dal sempre più leader Kreuziger...

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..e la classifica ora parla chiaro: Kreuziger (favoritissimo), Yates che deve difendere la seconda piazza da Betancur. Poi Nibali a oltre quattro minuti che deve sperare in un miracolo, Foresi a quasi sei minuti ormai fuori dai giochi ma in grado di difendere forse una prestigiosa top 5, per il resto non c'è niente da fare: distacchi tra i 7 e gli 11', possono cambiare alcune posizioni ma i giochi per la vittoria sembrano essere circoscritti ai primi tre...con sei tappe alla fine

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Tappa 16

 

Ancora montagna, ma tappa che si conclude con una fuga vittoriosa di Vichot e che non sposta di una virgola la classifica presentata sopra. Foresi e Yates, che avevano speso molto, ne approfittano per recuperare. Buona comunque la pianificazione per loro: Yates entra nell'ultima settimana di corsa con forma 1 e ritmo e freschezza ottimi, Foresi idem - solo la forma è 2 e non 1

 

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Tappa 17

 

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Un immagine che vale più di mille parole. Lirio vince la sua prima tappa al Giro in una frazione pianeggiante, con arrivo in volata. Volata che il nostro campione anticipa: con i fuggitivi ripresi e appena 5-6 km all'arrivo, il plotone infatti subisce un notevole rallentamento. Lirio sente puzza di bruciato, e per non correre rischi ai 4 km anticipa la volata e stende tutti con uno scatto imperioso. Ottimo Brigante che conquista il terzo posto ma...

 

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...il podio non basta a Oronzo per mantenere la maglia ciclamino, che a 4 tappe dalla fine del Giro arriva nelle mani di Lirio. E con frazioni ancora montuose e a cronometro, difficile possa tornare nelle mani di Brigante, o di Modolo che segue a ruota. Forza Lirio, tieni la maglia per noi!

 

 

Consiglio del giorno:  in questa story sto dando pochi consigli perché non mi sento un "eletto" di Pcm in grado di regalare chissà quale segreto di gioco. In seguito alla tappa di oggi però, se per caso un qualche giocatore alle prime armi stesse leggendo questa storia, beh - mi sento di  dire questo: quando state per affrontare un arrivo in volata a gruppo unito, e non state con un treno vostro di ciclisti, occhio alle pulsazioni: il più delle volte infatti si arriva a grande velocità, con altri treni che fanno il loro dovere..ma c'è una piccola percentuale di volate che si risolve con un gruppo in forte rallentamento, e pulsazioni medie dei ciclisti inferiori ai 130-140 battiti...beh in questo caso: non aspettate i tre km finali per fare la volata e non decidete di seguire la scia di un velocista di punta. Partite voi stessi ai 4 km - 3.5 km, appena prima dello sprint finale, e vedrete che nessuno sarà in grado di recuperarvi, visto il basso ritmo che il gruppo sta tenendo

 

 

Tappa 18

 

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Altro arrivo in salita risolto con la vittoria di uno dei fuggitivi di giornata, Scarponi. Yates e Foresi iniziano ad avere il fiato corto: Lirio riesce ad arrivare 10° ma a un paio di minuti da Kreuziger e Betancur, Yates ha una giornata piuttosto negativa e cede più di 3 minuti alla maglia rosa...perdendo una posizione nella generale: ora occupa la terza piazza, a 4'20" da Kreuziger

 

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Tappa 19

 

Nella cronoscalata arriva la terza vittoria al Giro per la Mapei: dopo Brigante e Foresi, la firma è della terza "punta" del team: finalmente anche Adam Yates vince!!!

grande crono dell'inglese, che approfitta del fieno messo in cascina nel tratto iniziale pianeggiante per scatenarsi sul lungo tratto in salita. C'è poco da fare, le crono a PCM continuano ad essere piuttosto abbordabili per noi umani: Lirio anche fa una grande tappa ed arriva secondo. Podio per noi sempre più vicino!

 

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Tappa 20

 

Siamo dunque alle battute conclusive di questo giro (per noi) entusiasmante. Quella di oggi è l'ultima insidia prima del carosello finale: e proprio in questo tappone montano, rischiamo di mandare all'aria tutto...o quasi. Si, perché in questa tappa decidiamo che il nostro povero Pierre Moschetti, dopo un intero giro speso a guardare le spalle di Lirio Foresi, debba andare a cercare gloria personale e lo mandiamo in fuga. Complici i ritiri di Caruso e Villella, in questo Giro siamo entrati in pochissime fughe...e il buon Pierre col suo 75 in mon qualche chance potrebbe averla. Peccato che, come ogni tanto accade, per seguire con attenzione l'andamento dei fuggitivi ci "dimentichiamo" per un attimo di quel che avviene in gruppo: avviene che a più di 70 km dalla fine i primi della generale partono a mille, e prendono in un amen 3-4 minuti sul resto del gruppo, tra cui i nostri Yates e Foresi.

 

Confesso che l'istinto è stato quello di premere esc, ricaricare la partita e ricominciare la tappa...ma in questa storia, come più volte detto, gli errori non si nascondono: e dunque smoccoliamo un po' e lanciamo subito Yates e Foresi all'inseguimento...un inseguimento che riesce a limitare i danni, ma comporta comunque una perdita abbondante di minuti. Yates, che era partito con più di 4 minuti sul quarto della generale (ovvero Foresi), riesce a mantenere la sua terza piazza per appena 24": tanto lo separa infatti da Vincenzo Nibali,un distacco che dovrebbe essere sufficiente per chiudere il suo straordinario Giro sul podio.

 

Peccato invece per Foresi, che era partito a inizio tappa in quarta posizione e si ritrova a fine tappa addirittura settimo: tre posti persi, ai danni per l'appunto di Nibali, Uran e Fuglsang. Avevamo la chance di un podio e una top 5 finali, ci dovremo accontentare di un podio e di una top 10. 

 

...avesse vinto poi Moschetti: macchè, il nostro ottiene solo un onorevole ottavo posto finale, in questa pazza tappa vinta da S.Sanchez

 

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Moschetti in fuga...

 

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Moschetti recuperato ai 2km....

 

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...e la generale dopo questa pazza tappa...

 

Tappa 21

 

...altro che semplice carosello finale...qua abbiamo un obiettivo da raggiungere: la maglia a punti di Lirio!!! che sembra nelle nostre mani, ma non lo è: Lirio ha 223 punti, Modolo 182: ergo, se Modolo (il favorito in quest'ultima volata) vince e Lirio non fa almeno 10 punticini, ci scordiamo la maglia. E sarebbe una vera beffa per Foresi, dopo la delusione della tappa di ieri!

 

per cui lavoriamo duro per fare una buona volata...e ce la facciamo: vince Modolo, ma Lirio ottiene un sesto posto sufficiente a tenere a bada l'avversario. Ed è maglia ciclamino!

 

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Il resoconto del Giro: chiudiamo con il 3° e il 7° posto nella classifica globale...

 

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con la vittoria della maglia a punti...

 

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...e della maglia bianca di miglior giovane. 

 

3 vittorie di tappa, in 10 tappe su 21 arriviamo a podio. e per 3 giorni teniamo la maglia rosa...

 

torniamo a casa oltretutto con 191.000 eurozzi in più sul conto in banca. E non è male, in vista dei rinnovi contrattuali....

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