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In Salita Controvento - Stagione 2001 (da pag. 28)


Ivan Basso...  

19 utenti hanno votato

  1. 1. ..si bomba?

    • Si
      3
    • No
      2
    • Si, ma solo la tipa
      15
    • Si, tutte le miss che incontra quando va sul podio. Allora mai.
      6


Messaggi raccomandati

28-03-2000 / Micaela

 

Capelli scuri, occhi nocciola attenti a perseguir ciò che andava facendo e allo stesso tempo abili a sfuggire chi per un istante poteva fermarsi rapito dalla sua bellezza. Come me.

La prima volta che ho visto Micaela è stata quest'inverno. Avevo accompagnato mia madre a fare alcune compere in centro al paese e visto che non era lontano avevamo deciso di fare due passi. E' innegabile e normale fermarsi con lo sguardo di vetrina in vetrina. Il mio sguardo s'era però imbambolato su quella di un Centro Lampade, che non aveva nulla di speciale se non lei. Se n'era accorta immediatamente e, sguardo basso, era subito sfuggita al mio. Così come se ne era accorta mia madre: "Quella è Micaela! La figlia di Ernesto e la Giulia! E' diventata una bella ragazza!" "Chi? Non stavo guardando nessuno!" Negai immediatamente. Ernesto e la Giulia erano dei vecchi amici dei miei con la quale da piccolo avevamo avuto il piacere di condividere una vacanza al mare, e se sforzo bene la memoria ricordo una bimba grassoccia in una culla, sempre all'ombra, sotto l'ombrellone! Se allora non mi sarei fatto scrupoli ad infastidirla magari tirandole il nasino o togliendole la coperta, il solo pensiero di poterle rivolgere la parola mi faceva intimidire! Riuscì finalmente a trovare il coraggio qualche giorno dopo. Non avevo mai fatto lampade solari, ma essendo ciclista pensavo avrebbero potuto essermi utile ad evitare l'imbarazzante abbronzatura. Ma anche se così non fosse stato le avrei fatte lo stesso. In due settimane avevo fatto dieci lampade. Pensai che era meglio darci un taglio, per la mia salute e per la mia pelle e cercare di andare oltre alla formale conversazione "Quanti minuti, quanto ti devo, doccia e lettino". E riuscii ad invitarla fuori! 
In realtà la nostra prima uscita non era stato niente di speciale, un pomeriggio intero a Villa Recalcati, ma abbiamo parlato un sacco. Le ho parlato del mio lavoro, della mia vita di ciclista ed è rimasta affascinata. Da quel giorno causa ritiro e impegni ciclistici non ho più avuto modo di passare molto tempo con lei, è per questo che da un lato non mi dispiace ora staccare per un po' dalle lunghe trasferte e tornare a casa.
 
Nel frattempo, i miei compagni sono partiti per la Spagna, per la seconda spedizione in terra iberica. Dopodomani corrono ad Estella, per il Gran Premio Miguel Indurain, mentre da settimana prossima si fa sul serio con il Giro dei Paesi Baschi. Servirà per prepararsi alle classiche delle Ardenne, alle quali siamo stati invitati e nelle sono sicuro che non faranno brutta figura. Per quanto riguarda il mio rientro ieri ho parlottato un po' con Boifava, realisticamente dovrei tornare il 24 Aprile, per il Giro del Trentino, ma c'è una piccola possibilità di poter correre l'Amstel, due giorni prima, fosse per me le correrei tutte, ma sarà tutto più chiaro quando tornerò dal ritiro toscano.
 
 
Il CALENDARIO DI APRILE
  • Esp.gif 30-03 Gran Premio Miguel Indurain
  • Esp.gif 03-04 / 09-04 Giro dei Paesi Baschi
  • Bel.gif 05-04 Gent - Wevelgem
  • Bel.gif 12-04 Freccia Vallone
  • Ita.gif 12-04 / 15-04 Settimana Lombarda
  • Bel.gif 16-04 Liége - Bastogne - Liége
  • Ned.gif 22-04 Amstel Gold Race
  • Ita.gif 24-04 / 28-04 Giro del Trentino
  • Esp.gif 28-04 Vuelta a la Rioja
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Non sapevo che nel 2000 c'era quest'ordine di corse

 

Questo ovviamente è solo il calendario dell'Amica Chips! Nel Nord la E3 si è già corsa (ma non è importante come oggi), si stanno correndo la 3 giorni di la panne e poi attraverso le fiandre. Quindi c'è il Giro delle Fiandre e per ultima la Roubaix. Vi farò un report solo delle due monumento, dove la squadra (tanto meno Basso  :laugh: ) non partecipa

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30-03-2000 / Cado io che cadi tu

 

Ieri ho rivisto Micaela e... ci siamo scambiati il nostro primo bacio! Imprevisto, inatteso, spontaneo! Ci siamo rivisti e come due amanti che non si vedevano da tempo, è immediatamente scattato un bacio! Nessuna parola a precederlo, nessuna parola a seguirlo. Siamo stati abbracciati, senza pretendere nulla, senza desiderare niente di diverso, quasi tutto il giorno. Eccetto le quattro ore d'allenamento in giro per le mie strade. E' stato tutto come l'avevo lasciato, ma tutto più veloce, più affrettato. Non vedevo l'ora di rivederla, nuovamente, la sera. 

Ho sentito anche Pietro (Caucchioli). Domani lo vado a prendere a Malpensa e partiamo immediatamente per la Toscana, Pietro era infatti occupato oggi in Spagna, insieme ad Alzamora, Arvesen, Ferrari, Gerosa, Ivanov, Kokorine e Pozzi al Gran Premio Indurain. C'era la voglia di fare bene, pur sapendo che la concorrenza era agguerrita data la presenza dell'ex campione del mondo Camenzind, e di tutti i corridori e le squadre spagnole intenzionate a fare bella figura qui, in particolare la O.N.C.E. schierava tutte e tre le sue punte di diamante: Jalabert, Etxebarria e Olano.
 
Pietro mi ha detto che purtroppo non è stata per niente una giornata facile: innanzitutto c'era la pioggia, forte e battente sin dal mattino, anche se non aveva fatto desistere un vichingo come Arvesen nell'inserirsi nella solita fuga.
 
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E poi il ritmo: il percorso era duro e O.N.C.E. Lampre e Festina, probabilmente le tre più forti squadre al via, si erano ben coalizzate per far sgretolare il gruppo sin dai primi chilometri.
 
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E infine una caduta: Pietro era scivolato ad una settantina di chilometri dal traguardo, era riuscito a rientrare ma aveva perso forze risultate poi fatali nel momento in cui la corsa sarebbe entrata nel vivo.
 
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Che non era proprio giornata per l'Amica Chips lo si era capito anche dal fatto che una volta rientrato in gruppo Pietro, era caduto Diego (Ferrari)
 
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L'azione decisiva agli 8 dal traguardo: Sevilla (Kelme) scatta, e sulla sua ruota si porta immediatamente Etxebarria (O.N.C.E.) .
 
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I due vengono raggiunti dall'altro Etxebarria presente in gruppo, il basco-venezuelano Unai dell'Euskaltel.
Affrontano il muro finale con un discreto margine incoraggiati dal fatto che, in gruppo Jalabert si comporta da gregario di lusso chiudendo su ogni tentativo, eccetto quello di Beloki che tenta un recupero disperato ma la linea del traguardo arriva prima per i due attaccanti (Sevilla non aveva retto il ritmo della coppia). Tra i due Etxebarria vince quello più talentuoso, David. Ruslan conquista l'ennesimo piazzamento, 10°. Non esattamente quello che si pensava di fare alla vigilia ma meglio di nulla.
 
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Gran Premio Miguel Indurain
1 David Etxebarria (SPA / O.N.C.E. - Deutsche Bank) 4h39'10''
2 Unai Etxebarria Arana (VEN / Euskaltel - Euskadi) s.t.
3 Joseba Beloki (SPA / Festina) s.t.
4 Laurent Jalabert (FRA / O.N.C.E. - Deutsche Bank) + 13''
5 Oscar Camenzind (SWI / Lampre - Daikin) + 22''
6 Oscar Sevilla (SPA / Kelme - Costa Blanca) s.t.
7 Aitor Osa Eizaguirre (SPA / Banesto) s.t.
8 Massimiliano Lelli (ITA / Cofidis) + 55''
9 Carlos Sastre Candil (SPA / O.N.C.E. - Deutsche Bank) + 1'10''
10 Ruslan Ivanov (MOL / Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
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Intanto, proprio come successo realmente...

 

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Tchmil 37 anni, Hoffmann 30, Ballerini 36. Penso sia il podio più vecchio di sempre! Dispiace molto per Van Petegem che salta non solo la Roubaix ma anche tutte le classiche delle Ardenne, può praticamente dire addio ai sogni di Coppa del Mondo. Ottimo invece il ritorno di Tafi, 7°, e può essere fiducioso per la difesa del titolo alla Parigi-Roubaix (nel 1999) aveva vinto lui.

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Proprio quella! L'ho presa dall'archivio storico delle notizie di Raisport!

L' ho notato perchè cercavo immagini della tappa di Oropa 99' e le ho trovate sul loro archivio storico e la grafica me lo ricordava

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08-04-2000 / Amica Chips ai Paesi Baschi

 

Sono un po' di giorni che non vi aggiorno sull'andamento di questo piccolo ritiro fatto da me è Pietro: il fatto è che sia ero molto stanco, sia, in fondo, le giornate si sono assomigliate tutte. Per esempio stamattina, sveglia alle 10, colazionati, vestiti e imbiciclettati via ad una nuova scalata del San Pellegrino io e Pietro abbiamo fatto una discreta distanza, siamo stati in bici per un lasso di tempo intorno alle quattro ore, ed il ritmo era anche abbastanza sostenuto. Poi come sempre, pranzo tardi, qualche massaggio del massaggiatore Francesco Lisi, e riunione tecnica, chiamiamola così, con il preparatore Mario Chiesa del team (ah, già, non avevo sottolineato questo particolare, ovviamente non ce ne siamo andati all'avventura da soli!).

 
La sera siamo costantemente in contatto con gli altri ragazzi della squadra, che ci stanno aggiornando sui loro risultati ai Paesi Baschi. E' una gara difficile, senza tappe banali e con tante belle squadre. Come sempre l'obiettivo è di vincere una tappa e la squadra ce l'ha messa tutta, non siamo riusciti ad ottenere un traguardo parziale ma abbiamo portato a casa comunque un bottino importante.
 
Alla prima tappa per esempio l'arrivo era posto in cima ad un dentello, la corsa era stata molto tirata e Kokorine era stato tutto il giorno in fuga alla conquista di punti GPM. Visto il tipo di percorso Boifava aveva scelto Ruslan Ivanov come capitano designato per tutta la corsa, su questi arrivi ci sapeva fare. Invece, gli spagnoli, che tengono quasi alla morte alle loro corse di casa si erano organizzati con un attacco anticipato e Ruslan aveva perso contatto da venti corridori. Aveva vinto lo spagnolo Igor Gonzalez de Galdeano, che già si era ben comportato alla Tirreno-Adriatico, mentre Kokorine una volta ripreso era riuscito a tenere le ruote del gruppo inseguitore, arrivando 14° primo dei nostri e con la maglia GPM.
 
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Forte della maglia a pois Kokorine era andato in fuga per rafforzarla anche nella tappa successiva.
 
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Ma a vincere era stato Laurent Jalabert, un professionista su questi tipi di arrivi in stile Milano - Sanremo, staccando il gruppo. Ivanov aveva agguantato un'ottima sesta piazza, terzo di volata. Alla terza a vincere era stato Davide Rebellin, che con una bella azione aveva ripreso i fuggitivi della prima ora e aveva tenuto del margine guadagnando in vista della cronometro conclusiva.
 
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Ma la tappa che avrebbe fatto più danni per la classifica sarebbe stata la tappa che arrivava Alto de Uzartza: inutile per l'Amica Chips tentare di stare a ruota, ne Ruslan ne nessun altro dei nostri compagni squadra avrebbe potuto primeggiare in un arrivo su una salita così lunga, avrebbe avuto senso solo sperare in una fuga e così era stato: Kokorine, Ferrari e Pozzi erano tutti e tre riusciti ad inserirsi in fuga. 
 
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Ferrari e Pozzi avevano lavorato duramente per permettere Vitaly di giocarsi tutti i traguardi volanti, era stato lasciato da solo insieme ai due compagni di fuga solo ai -30 dal traguardo, con quasi 4 minuti di margine sul gruppo ormai orfano di magliette Amica Chips.
 
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Ma quando inizia a poter essere reale la speranza di potersi giocare la vittoria di tappa, Vitali non era riuscito a reggere il ritmo di due compagni di fuga, Teterjuk e Zaina.
 
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E a vincere era stato Enrico Zaina, uno che in carriera aveva sfiorao un Giro d'Italia; la dedica al loro capitano, Marco Pantani, era venuta spontanea, alimentando le voci di ulteriori nubi grigi sull'addio temporaneo del pirata al mondo del ciclismo. Dietro Ullrich aveva fatto il vuoto, e accorciato le distanze dallo spagnolo Galdeano di soli 37'', un niente considerando la crometro dalla sua parte. Kokorine aveva retto in 4° posizione e aveva reso praticamente inattaccabile la sua maglia di leader della montagna.
 
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Mentre la quinta tappa aveva visto la vittoria di Fabian Jeker (Festina), grazie ad una nuova fuga dove stavolta si era inserito Ruslan Ivanov (6°). La resa dei conti, almeno per gli uomini di classifica arrivava con l'ultima cronometro di 20 Km. Per i nostri compagni si trattava di una giornata supplementare di allenamento.
La vittoria finale sembrava questione riservata a Igor Gonzalez de Galdeano e Jan Ullrich, separati tra loro da 37''. Troppo lontano appariva Laurent Jalabert, ad 1'18'' dallo spagnolo, seppur sia nota la sua bravura a cronometro.
Per pochi centesimi di secondo sul compagno Vinokourov il tedesco aveva vinto la prova, ma non era stato abbastanza per vincere. Per noi era arrivata la bella soddisfazione della vittoria di Kokorine nella classifica dei migliori scalatori!
 
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1° Tappa / Zierbena - Zierbena
1 Igor Gonzalez de Galdeano (Vitalicio Seguros - Grupo Generali) 3h49'24''
2 Alex Zulle (Banesto) s.t.
3 Jan Ullrich (Team Deutsche Telekom) s.t.
14 Vitali Kokorine (Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
2° Tappa / Zierbena - Viana
1 Laurent Jalabert (O.N.C.E. - Deutsche Bank) 5h33'56''
2 Davide Rebellin (Liquigas - Pata) + 23''
3 Alexandre Vinokourov (Team Deutsche Telekom) s.t.
6 Ruslan Ivanov (Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
3° Tappa / Viana - Amurrio
1 Davide Rebellin (Liquigas - Pata) 4h15'34''
2 Igor Gonzalez de Galdeano (Vitalicio Seguros - Grupo Generali) s.t.
3 Rinaldo Nocentini (Mapei - Quick Step) s.t.
14 Ruslan Ivanov (Amica Chips - Tacconi Sport) + 1'12''
4° Tappa / Murgia Zuia - Eibar
1 Enrico Zaina (Mercatone Uno - Albacom) 4h02'35''
2 Andrei Teterjuk (Liquigas - Pata) + 19''
3 Jan Ullrich (Team Deutsche Telekom) + 1'01''
4 Vitali Kokorine (Amica Chips - Tacconi Sport) + 1'36''
5° Tappa / Eibar - Orio
1 Fabian Jeker (Festina - Lotus) 4h37'02''
2 Axel Merckx (Mapei - Quick Step) + 41''
3 Pascal Hervé (Team Polti) s.t.
6 Ruslan Ivanov (Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
6° Tappa / Orio - Orio
1 Jan Ullrich (Team Deutsche Telekom) 33'48''
2 Alexandre Vinokourov (Team Deutsche Telekom) + 1''
3 Alex Zulle (Banesto) + 4''
11° Ruslan Ivanov (Amica Chips - Tacconi Sport) + 17''
 
CLASSIFICA FINALE
1 Igor Gonzalez de Galdeano (Vitalicio Seguros - Grupo Generali) 22h56'27''
2 Jan Ullrich (Team Deutsche Telekom) + 21''
3 Laurent Jalabert (O.N.C.E. - Deutsche Bank) + 1'14''
4 Santiago Botero (Kelme - Costa Blanca) + 1'44''
5 Alex Zulle (Banesto) + 2'42''
6 Grischa Niermann (Rabobank Cycling Team) + 2'43''
7 Manuel Beltran (Mapei - Quick Step) + 3'08''
8 Richard Virenque (Team Polti) + 3'10''
9 Andrei Teterjuk (Liquigas - Pata) + 3'50''
10 Roberto Laiseka (Euskaltel - Euskadi) + 4'05''
24 Vitali Kokorine (Amica Chips - Tacconi Sport) + 10'03''
Classifica G.P.M.
1 Vitali Kokorine (Amica Chips - Tacconi Sport) 64 pti
2 Enrico Zaina (Mercatone Uno - Albacom) 31 pti
3 Gabriele Missaglia (Lampre - Daikin) 31 pti
 
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09-04-2000 / Finalmente a casa!

 

Finalmente, si torna a casa! Per restarci almeno due settimane, tra i piatti di mia madre che so già di poter assaggiare col contagocce e le attenzioni di Micaela.

Stamattina io e Pietro abbiamo fatto le ultime 4 ore di allenamento. Ci siamo svegliati presto, prestissimo, credo che la sveglia abbia suonato ad un ora simile alle 5, credo perchè i miei occhi non avevano ancora la capacità di mettere a fuoco a quell'ora. Alzati presto per allenarsi presto e tornare a casa presto, io nella mia Varese e Pietro nella sua Verona. Devo ammettere che l'esperienza tra di noi è stata fantastica, utile perchè al Giro d'Italia lui sarà molto probabilmente colui che in primis curerà la classifica per la squadra, il "capitano", anche se Boifava mi ha assicurato che avrò parecchia libertà durante la corsa. Tuttavia avere un compagno forte, carismatico, rassicurante, trasmette una certa serenità. E devo dire che Pietro non è che sia un mostro di personalità, è una persona normale, semplice, senza stravaganze, affidabile.

Amici, in queste settimane che mi separano dal mio ritorno alle gare, mi concederò molto tempo per me, quindi mi farò sentire un po'di meno, spero non vi dispiacerà. Vi terrò comunque aggiornato e vi informerò non appena avrò un programma di corse certo. Come vi avevo detto un paio di giorni fa, avrei dovuto già parlare con Boifava ma è ancora impegnato in Spagna con la squadra. Approposito, stamattina si è svolta l'ultima corsa della spedizione iberica; la vittoria, come prevedibile è stata una questione tutta spagnola, con David Etxebarria che ha vinto la volata a tre davanti a Rubiera e Beloki, bissando il successo del GP Miguel Indurain. Buon decimo per Kokorine che ha sfruttato l'onda lunga della buona gamba messa in mostra ai Paesi Baschi.

Un grosso abbraccio amici, il divano, RaiTre e la Parigi-Roubaix mi attendono!

 

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Klasika Primavera Amorebieta

1 David Etxebarria (O.N.C.E. - Deutsche Bank) 4h15'25''

2 José Luis Rubiera Vigil (Kelme - Costa Blanca) s.t.

3 Joseba Beloki (Festina - Lotus) s.t.

4 Miguel Angel Martin Perdiguero (Vitalicio Seguros - Grupo Generali) + 47''

5 Benoit Salmon (AG2R - Décathlon) s.t.

6 David Moncoutié (Cofidis) + 1'21''

7 Paolo Lanfranchi (Mapei - Quick Step) s.t.

8 Patrick Jonker (US Postal Service) s.t.

9 Roberto Laiseka (Euskaltel - Euskadi) s.t.

10 Vitali Kokorine (Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.

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Ottima decima piazza di Kokorine

 

Si poteva fare un pelino meglio ma nulla più Per il mio modo di correre, piuttosto passivo e a ruota, è difficile vincere, dovrei osare di più, in queste corse il livello medio non è così alto, ma i più forti sono decisamente di un'altra marcia.Il capitano designato sarebbe stato Ruslan, ma, per quanto conti meno la forma in PCM13, s'è beccato un -5 che ci ha lasciato poco scampo, nei momenti cruciali Kokorine ha tenuto di più, Ruslan seppur protetto da gregari è crollato!

 

dicevo per la grafica ingame, e cmq, soprattutto, per il lavoro sul db che è enorme :wink:

 

Grazie ancora Smec. :smile: Si son contento del lavoro che ho fatto, credo che me lo godrò un bel po' questo db

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Praticamente all'arrivo gli fece un'intervista e gli disse"Andrei,sarai contento, hai ottenuto in un modo fantastico la tua prima vittoria di prestigio...e lui gli rispose"Veramente io avere vinto Parigi-Roubaix nel 1994" :24:  :24:  :24: ...com'è la canzoncina...W la Rai..

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Hai il video??...sono anni che lo cerco..io la sentii in un televisore vecchio dove mio zio la registrò

 

Ahah  :laugh:  Se riesci a recuperarlo ti stimo!

 

Intanto, la vittoria al Fiandre non ha portato bene ad Andrei Tchmil, alla Roubaix è caduto e salterà tutte le classiche delle Ardenne  :unsure:

 

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ma che bella era la Coppa del Mondo? cmq bravo questo Hincapie: di quelli arrivati davanti è il più giovane, VINCERÀ SICURAMENTE LA ROUBAIX, prima o poi :D

 

p.s.: che squadra era la Memory Card? non me la ricordo, ho un vuoto!

Modificato da smec-easyjet
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SETTIMANA CICLISTICA LOMBARDA
 
La fine della trasferta spagnola ha visto l'Amica Chips divisa su due fronti. Il primo riguardava la Settimana Ciclistica Lombarda, una piccola corsa di 4 tappe, la più dura e decisiva sicuramente la prima, con l'arrivo in quota al Passo della Presolana. Tante squadre anche straniere di fama, come la Deutsche Telekom, la US Postal e la O.N.C.E oltre che tutte le italiane, ma pochi nomi importanti al via. L'Amica Chips aveva richiato in tutta fretta Pietro Caucchioli dopo il ritiro toscano e bisognava dire che vista la concorrenza un podio finale sarebbe stato un obbiettivo plausibile: di fatto, essendo la prima tappa decisamente più dura rispetto alle altre, favoriti sarebbero stati gli scalatori, e i migliori erano Eddy Mazzoleni del Team Polti, l'eterno Beppe Guerini della Deutsche Telekom, lo svedese Axelsson della Panaria, Nicola Miceli dell'Alessio, già due volte secondo in questa corsa, e il colombiano Gonzalez Pico della Nectar, con un occhio di riguardo alla coppia Figueras - Lanfranchi della Mapei. Caucchioli, a parte i primi due, era all'altezza di tutti gli altri.
 
Dopo una lunga fuga solitaria del Jalabert meno famoso la corsa si era  previdibilmente accesa ai piedi dell'ultima ascesa: l'americano Christian Vandevelde del team US Postal era scattato, portandosi a rimorchio Eddy Mazzoleni.
 
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Ma la Deutsche Telekom sembrava molto convinta del suo capitano Guerini oggi, e in pochi metri erano riusciti ad annullare il vantaggio della coppia.
 
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Mazzoleni però non aveva rinunciato, e ad un secondo tentativo aveva guadagnato subito una ventina di secondi. La salita era ancora molto lunga, Caucchioli rimaneva subito a ruota della Deutsche Telekom che manteneva l'andatura.
 
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Il vantaggio di Mazzoleni era rapidamente salito ad un minuto e mezzo, dietro rimaneva un nutrito gruppo di una trentina di uomini ad inseguire, nessuno pareva avesse il coraggio di accendere la bagarre.
Il vantaggio del bergamasco si era accumulato sino a diventare di due minuti e mezzo, Pietro aveva capito che poteva bastare così e doveva reagire: di chilometri ne mancavano ancora dieci all'arrivo, lo spazio per il recupero c'era tutto, Eddy non avrebbe potuto continuare con questo ritmo sino alla cima.
 
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In un attimo un Lampre, Bertoletti e Giuseppe Guerini, avevano raggiunto la ruota di Pietro; se il Lampre sembrava decisamente al gancio, di tutt'altra espressione sembrava BeppeTurbo, eppure non accennava a collaborare. L'ipotesi di un complotto in salsa bergamasca stava prendendo piede.
 
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E quando, forzando, Pietro, era riuscito a staccare il Lampre e stava per mettere alla corda Beppe Turbo, che ti arriva...? Una foratura! A 6 km dal termine!
 
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Guerini diventa subito un puntino all'orizzonte, poi passa Bertoletti..dov'è l'ammiraglia?! Pietro si dimena, passa anche un Mapei che era uscito dal gruppo inseguitore. E in fondo al gruppo, ecco il cambio ruota!
 
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Pietro sente la gamba! Raggiunge il gruppo, che con il cambio di ritmo si allunga come un elastico. Supera i primi facendo gimcane come tra birilli, sfreccia tra altri due piegati dalla fatica.
 
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Poi ai - 3 raggiunge il gruppetto inseguitore, quello con Figueras, McRae, Gonzalez Pico, Axelsson.. ma Mazzoleni? Da lì si vede il traguardo, e Mazzoleni l'ha quasi raggiunto. Si scorge anche la maglia fucsia di Guerini che poco più dietro, che amarezza, Pietro avrebbe dovuto essere lì con lui, ed invece ora lo separano due, tre minuti, impossibili ormai da colmare.
 
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A dimostrazione della gran gamba Pietro nel finale stacca anche il gruppettino. E taglia il traguardo in 4° posizione. Che amarezza.
 
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1° Tappa / Nembro - Castiglione della Presolana
1 Eddy Mazzoleni (Team Polti) 4h52'36''
2 Giuseppe Guerini (Deutsche Telekom) + 28''
3 Paolo Lanfranchi (Mapei - Quick Step) + 2'28''
4 Pietro Caucchioli (Amica Chips - Tacconi Sport) + 2'43''
5 José Jaime Gonzalez Pico (Aguardiente Nectar - Selle Italia) + 3'35''
 

 

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