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La vera storia di Anquetil


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Sono appena tornato dalla Normandia, continuate a seguire perchè in serata arriva il bello. :cool2:

 

Sono passato anche da Mont-Saint-Aignan, paese natale di Anquetil! :shock2: Da Rouen per andare a Eslett ho perso la strada e ho visto il cartello di Mont-Saint-Aignan! Semplice coincidenza?... :cool2:

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Poulidor fece razzia di incitamenti, complice la sua abilità nel fare emozionare il pubblico. In particolare erano i suoi connazionali, i francesi, ad esercitare un tifo appassionato. Raymond era ormai entrato irrimediabilmente nel cuore del popolo. Negli anni a venire, a frenare le sue gesta coraggiose sarebbe stato il prossimo uomo, l'ultimo della gara, a partire.

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Jacques era ormai pronto sulla rudimentale pedana. Montato in sella con invidiabile eleganza, Jacques lasciò volare via i pensieri che galoppavano freneticamente nella sua mente. L'esecuzione del primo breve tratto del percorso bastò ad impressionare la gente, divenuta attonita nel guardare il francese. Jacques non si limitava a pedalare e manovrare la bicicletta. Lui assumeva un'armoniosa leggerezza e, di conseguenza, anche la bicicletta pareva alzarsi dall'asfalto e volare lievemente nell'aria...

Era uno spettacolo straordinario che fece restare ammaliati tutti gli spettatori. Senza alcuna eccezione. Perfino il grazioso bambino in fasce che, in grembo a sua mamma, piangeva in modo lamentoso aveva finito per restare a bocca spalancata e tacere innanzi alla magnificenza di Anquetil.

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Quel giorno Jacques non vinse, ma lasciò un'impronta indelebile nel cuore della gente. Sarebbe stato difficoltoso non rammentare il suo volo nella campagna di Houilles.

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Subito dopo l'arrivo Jacques fu avvicinato da una strana figura avvolta in uno scuro mantello nero. L'uomo aveva una corporatura  importante, degli occhi gravi e profondi e una folta chioma di capelli rossi come il fuoco e tanto agitati quanto le sue fiamme ardenti. Mormorò qualche parola a Jacques, incuriosito ma allo stesso tempo diffidente. Il corridore della Fynsec finì per seguirlo all'interno di un piccolo locale del centro cittadino. Ne sarebbe uscito molte ore dopo...

 

Jo (De Roo) si era ormai dovuto arrendere all'evidenza: il suo compagno e capitano non lo avrebbe raggiunto per una pedalata di allenamento in vista delle prossime frazioni della corsa. Eppure Jacques glielo aveva assicurato alla partenza della breve cronometro , e invece ora Jo pedalava solitario circondato dalla malinconica campagna e disturbato dagli assordanti versi dei corvi.


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Anquetil fece ritorno all'albergo di Houilles (dove alloggiava anche il resto della squadra) quando ormai le tenebre avevano conquistato il potere. Si rimproverava l'assenza di resistenza alla proposta di Jean (rispondeva proprio a questo nome l'uomo dal mantello nero) e la pessima condotta extra-gara, domani avrebbe dovuto pur affrontare 200 km. Ma non era questa la sua preoccupazione, Jacques pensava soprattutto al suo futuro e alla dignità che voleva conquistare. Come aveva potuto cedere così facilmente all'allettante proposta? Era stata una scelta imperdonabile che non sarebbe dovuta più accadere. Non poteva abbandonare i suoi sforzi appena al principio, quando ancora non aveva avuto occasione di manifestarli. Non era quello l'uomo che voleva diventare. La sua volontà l'avrebbe potuto far arrivare lontano. Ma era proprio questo di cui necessitava: la volontà. Più potente di qualsiasi dote fisica e sportiva, era ed è la fonte di tutto. La madre di tante ed immense imprese del passato, presente e futuro. Le stesse imprese che avevano ispirato personaggi e figure mirabili, dall'animo intrepido e coraggioso. Ora spettava a Jacques il compito di sfruttarla come mezzo per raggiungere i suoi sogni. Sogni indubbiamente cullati da un uomo che era un campione, già prima di trionfare nella corsa che lo avrebbe reso un'autentica leggenda. Doveva solo trovare la retta via e, una volta riuscito nell'intento, seguirla fino a destinazione.

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Scusami una cosa, perchè ha la testa così nera Anquetil ? 

 

perché penso che Stylus abbia dovuto inventarsi per forza, per tutti i corridori, una specie di parrucchino per sostituire graficamente i caschi, che nel gioco base hanno tutti i corridori mentre allora non li metteva nessuno

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perché penso che Stylus abbia dovuto inventarsi per forza, per tutti i corridori, una specie di parrucchino per sostituire graficamente i caschi, che nel gioco base hanno tutti i corridori mentre allora non li metteva nessuno

Si, ma da me questa specie di parrucchino è marroncino 

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Modificato da pippo98
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Il giorno seguente il rancore di Jo nei confronti di Jacques non era sopito, anzi era aumentato nel consumarsi della notte. Jacques non parlò con l'amico, forse non reputava importante l'argomento o forse era troppo orgoglioso per porre le proprie scuse al compagno. Fatto sta che agendo in questa maniera, non rimarginò la ferita che si stava creando in Jo.

La tappa di quel giorno era la tipica, solita, obsoleta frazione di pianura. L'arrivo a ranghi compatti era da tutti, o quasi, cosa scontata. Quel quasi racchiudeva quella manciata di uomini coraggiosi che tentarono di sorprendere il gruppo compiendo una lunga e faticosa fuga. Le speranze di quegli impavidi furono però vane. Il plotone scatenato quanto una mandria di bufali inferociti li risucchiò proprio sotto l'arco dell'ultimo chilometro, la tradizonale flam rouge. Doppia beffa. Sotto l'appassionato sguardo del numeroso pubblico, la volata se l'aggiudicò il miglior sprinter presente in gruppo, Andrè Darrigade. Con la sua potenza poderosa bruciò tutti i suoi rivali che doverono inchinarsi innanzi all'egemonia del francese.

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Il primo degli sconfitti fu Rudi Altig che precedette, a sua volta, Forestier. Per quanto riguarda Jacques, il francese si mantenne in gruppo risparmiando energie e seguendo la sua precisa tattica coerente e razionale calcolata nei minimi dettagli. E proprio questo innervosì il pubblico tanto che, per ripicca, incitò a livelli quasi folli il suo rivalissimo Poulidor.

Per la Fynsec, non fu Jo a piazzarsi primo dei suoi ma Jean Stablinski, l'altro potente velocista, connazionale di Anquetil e Darrigade. I suoi sforzi nei metri finali della gara furono ben ripagati: 6° posto finale. De Roo finì la prova leggermente più indietro, ottavo.

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Paris-Nice 2°tappa Saint-German-en-Laye  -   Nemours

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Grazie a Vargas e Caschettointesta! Mi fa piacere che vi piaccia il racconto. :wub:

Modificato da marcello
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Ringrazio di cuore Smec per quello che ha scritto su di me negli Awards. :wub: Mi ha fatto davvero molto piacere e mi sembrava detto in modo sincero. :wub:

Peccato che io non sia nella nomination perché l‘anno prossimo è molto probabile che non frequenti più il sito.

P.S. per Smec: ma perché hai scritto “se è vero come ha detto che ha 12 anni...“ A parte che ne ho compiuti 14 proprio una settimana fa :D ,ma non credi a quello che dico? :(

P.P.S. Non sapevo che fossi un giornalista, scrivi per un sito o una rivista sportiva? :)

Modificato da marcello
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Ringrazio di cuore Smec per quello che ha scritto su di me negli Awards. :wub: Mi ha fatto davvero molto piacere e mi sembrava detto in modo sincero. :wub:

Peccato che io non sia nella nomination perché l‘anno prossimo è molto probabile che non frequenti più il sito.

P.S. per Smec: ma perché hai scritto “se è vero come ha detto che ha 12 anni...“ A parte che ne ho compiuti 14 proprio una settimana fa :D ,ma non credi a quello che dico? :(

P.P.S. Non sapevo che fossi un giornalista, scrivi per un sito o una rivista sportiva? :)

 

e in realtà inizialmente avevo scritto molto di più, poi ho modificato il messaggio perché mi sono accorto dopo che c'erano le nomination e non si poteva quindi votare una persona a piacere

 

sul fatto dell'età..,. 12 o 14 anni cambia poco, per gli anni che hai scrivi veramente bene e lo confermo, poi non volevo insinuare che non credo agli anni che hai... ho scritto in quel modo per dare ancora più enfasi al fatto che sei giovane

 

ultima cosa, no, non scrivo di sport... hanni fa ho fatto qualche ufficio stampa (Coppa Placci, Gp Nobili, Coppa del Mondo donne a Cittiglio, europei 2008 ad Arona - l'anno che era favorito Rui Costa ma poi vinse Gautier, mentre tra gli juniores la crono la vinse un certo Kwiatkowski - qualche Giro dell'Appennino) ma adesso mi occupo di tutt'altro: commercio, politica e... Portogallo! :P

 

p.s. perché dici che l'anno prox non frequenterai più il sito? :ph34r:

 

Si vede che Smec non ha letto il topic scuola :mrgreen:

 

eh no... ho smesso 10 anni fa con quella roba :P

Modificato da smec-easyjet
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In realtà ho visto il messaggio anche prima che lo modificassi. :wink:

Per l‘età allora ho interpretato io male, non volevo accusarti di niente. :wink:

Complimenti davvero per la tua professione, ti auguro tutto il bene possibile per il lavoro.

P.S. Ho deciso di andare, l‘anno prossimo, al Liceo Classico di Monza (“Zucchi“). Siccome è una scuola che pretende molto ed è anche un po' pesante, vorrei dedicarmi interamente ad essa. Non avrò dunque il tempo per fare story o anche semplicemente di connettermi (poi magari qualche volta darò un‘ occhiata per vedere le nuove story).

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e in realtà inizialmente avevo scritto molto di più, poi ho modificato il messaggio perché mi sono accorto dopo che c'erano le nomination e non si poteva quindi votare una persona a piacere

 

sul fatto dell'età..,. 12 o 14 anni cambia poco, per gli anni che hai scrivi veramente bene e lo confermo, poi non volevo insinuare che non credo agli anni che hai... ho scritto in quel modo per dare ancora più enfasi al fatto che sei giovane

 

ultima cosa, no, non scrivo di sport... hanni fa ho fatto qualche ufficio stampa (Coppa Placci, Gp Nobili, Coppa del Mondo donne a Cittiglio, europei 2008 ad Arona - l'anno che era favorito Rui Costa ma poi vinse Gautier, mentre tra gli juniores la crono la vinse un certo Kwiatkowski - qualche Giro dell'Appennino) ma adesso mi occupo di tutt'altro: commercio, politica e... Portogallo! :P

 

p.s. perché dici che l'anno prox non frequenterai più il sito? :ph34r:

 

 

eh no... ho smesso 10 anni fa con quella roba :P

E ci casca anche Smec :mrgreen:

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Complimenti davvero per la tua professione, ti auguro tutto il bene possibile per il lavoro.

P.S. Ho deciso di andare, l‘anno prossimo, al Liceo Classico di Monza (“Zucchi“). Siccome è una scuola che pretende molto ed è anche un po' pesante, vorrei dedicarmi interamente ad essa. Non avrò dunque il tempo per fare story o anche semplicemente di connettermi (poi magari qualche volta darò un‘ occhiata per vedere le nuove story).

 

grazie per gli auguri, tocco ferro :wink:

 

sul fatto invece che la IV ginnasio sia peggio della III media credimi, non è per niente vero! te la passerai molto meglio al liceo che alle medie; te lo dico perché ho fatto anch'io il classico... una volta che hai imparato i paradigmi dei verbi irregolari greci, il resto viene via facile :wink:

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grazie per gli auguri, tocco ferro :wink:

 

sul fatto invece che la IV ginnasio sia peggio della III media credimi, non è per niente vero! te la passerai molto meglio al liceo che alle medie; te lo dico perché ho fatto anch'io il classico... una volta che hai imparato i paradigmi dei verbi irregolari greci, il resto viene via facile :wink:

 

 

dai, tutta sta gente al classico? :)

io sono in seconda e come vedi riesco bene a connettermi e fare story...quindi tranquillo che non c'è bisogno di chiudersi in casa per studiare... :wink:

 

Lo spero. :)

 

Vai continua!

 

Mi fa piacere che tu sia interessato, Vargas. :D Continuerò al più presto, non ti preoccupare.

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I cupi corvi che avevano importunato Jo pochi giorni prima avevano desistito dal darsi appuntamento a Cerilly. Sul delicato ramo dell'antica quercia di piazza Saint-Martin vi erano i graziosi pettirossi che col loro canto soave allietavano i corridori, non pienamente spossati dalla tappa appena conclusa ma comunque bisognosi di un semplice e piacevole svago. L'orgoglio delle bestiole non le fece tirare indietro e queste mitigarono il desiderio dei ciclisti con maestria e destrezza.

 

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I corridori assistevano ora pacificamente allo spettacolo dei pettirossi, mentre solo pochi minuti prima battagliavano sull'asfalto per transitare primi sulla linea del traguardo.

Solo un uomo potè alzare le braccia al cielo, con stampato sul viso un raggiante sorriso. Questo uomo rispondeva al nome di Andrè Darrigade, ancora vittorioso grazie ad una accellerazione regale nei metri finali della gara. Non c'era stata storia per il successo quel giorno: quasi tre intere biciclette di vantaggio sul suo compagno Forestier. Per gli altri briciole e poco altro.

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Modificato da marcello
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  • 3 weeks later...

Questa story è scritta in maniera straordinaria, concordo con Smec.

Complimenti davvero.

ps. anche io faccio il classico, per l' esattezza il quinto ginnasio.

Modificato da Lui98
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Questa story è scritta in maniera straordinaria, concordo con Smec.

Complimenti davvero.

ps. anche io faccio il classico, per l' esattezza il quinto ginnasio.

Oh, grazie Lui. :wub: Felice che la storia sia di vostro gradimento, la continuerò appena avrò un po‘ di tempo libero. :wink:

Sono contento che ci sia un po‘ di gente che fa/ha fatto il Classico. :D

Modificato da marcello
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