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Vélo Club Sovac, l'Algeria alla riscossa con Merdj


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Tour de Bilda

 

Eccoci al Tour de Bilda, altra corsa algerina 2.2 dove la nostra squadra ovviamente non poteva mancare, con l'obiettivo della top 10 in generale.

 

Il percorso è formato da tre tappe: la prima di montagna, con un seconda categoria a 40 km dall’arrivo lungo 12 km, poi discesa e presumibilmente volata di un gruppo ristretto; la seconda di collina, con una salita di circa 5 km su cui è posto l’arrivo e la terza di montagna, con l’arrivo in salita di prima categoria.

 

Il colombiano Arretondo del Team Nippo è il grande favorito.

 

 

1° tappa

 

In fuga vanno quattro uomini, i quali vengono però ripresi ai piedi della salita.

 

Droueche e Ben Nasr scandiscono il ritmo del gruppo, quando nel tratto più duro Merdj decide di provarci: se ne va; in cima ha un minuto di vantaggio, ma si rialza dato che mancano ancora troppi km.

 

Il gruppo, di 54 unità su 139 partenti, è tirato dai nostri Ben Nasr e Droueche. Gli altri, tranne Merdj, sono attardati a circa 3'.

 

A 3 km dalla conclusione Merdj scatta e va a vincere in solitaria grazie all'incertezza del gruppo!

 

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Droueche regola la volata del gruppo, giunto a 37"!

 

Fare meglio di così era difficile, speriamo di continuare a vincere!

 

 

2° tappa

 

La tappa vive sul desiderio di troppi uomini di evadere dal gruppo: è un continuo braccio di ferro fra fuga e gruppo, con il secondo che a 10 km dall'arrivo vince la battaglia.

 

All'inizio dello strappo finale Arretondo e Palomares se ne vanno, Merdj non può far nulla e perde contatto anche da un polacco; al traguardo arriva 4°, con un pizzico di rammarico.

 

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Merdj, purtroppo, perde per 4” la maglia gialla, ma tiene quella verde e quella a pois.

 

 

3° tappa

 

Quest'oggi i fuggitivi sono 7, ma vengono ripresi quasi a metà dell’ultima salita grazie alle tirate di Droueche e Ben Nasr.

 

Lì parte Arretondo, che fa subito il vuoto, con Merdj e Palomares all’inseguimento.

 

Negli ultimi 3 km Palomares se ne va e per Merdj è terzo posto, sia di tappa sia in generale.

 

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Beffa per classifica a punti e scalatori: Merdj è secondo in tutte e due dietro a Arretondo per soltanto un punto.

 

La classifica giovani ci regala un secondo posto dietro ad Arretondo, mentre riusciamo a vincere la classifica a squadre.

 

Corsa di casa nella quale soddisfiamo ampiamente lo sponsor, anche se l'aver perso così la maglia verde e quella a pois ci lasciano l'amaro in bocca.

 

 

 

Kosice - Miskolc

 

Classica 1.2 completamente pianeggiante di 124 km dove lo sponsor ci chiede la top 10.

 

Il favorito è Rick Zabel della Rabobank Continental.

 

 

Come al solito va via una fuga, che viene ripresa dal nostro treno a 6 km dall’arrivo dopo che la Rabobank Continental l'aveva controllata per tutto il giorno.

 

I fratelli Chabane lanciano Merdj che per pochissimo non riesce a rimontare su Van der Lijke e fa secondo: obiettivo raggiunto e superato, ma ancora la maledizione del secondo posto!

 

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Però, riflettendo, in questo caso il secondo posto è una vittoria: c'erano velocisti molto più forti e nonostante ciò li abbiamo sconfitti.

 

A domani (forse) con le news di marzo!

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--- News dal mondo (marzo) ---

 

  • Bradley Wiggins domina la Parigi - Nizza, facendo sue ben quattro tappe su otto! I battuti sono Voeckler e Visconti.

 

  • Alla Tirreno Adriatico, per colpa di una cronosquadre disastrosa, Nibali abdica per 5” a Quintana nella lista dei vincitori; 3° Sagan che scalza Cancellara dal podio per appena 1”.

 

  • La Milano - Sanremo vede il trionfo di Cavendish in volata davanti a Degenkolb e Sagan.

 

  • Uno straripante Quintana vince ancora, questa volta sulle strade della Vuelta à Catalogna, battendo Betancur ed Andy Schleck.

 

  • Sul pavé è subito scontro fra Cancellara e Boonen: il primo si aggiudica per distacco la Gent - Wewelgem, il secondo la E3 - Harelbeke.

 

  • Cancellara stacca tutti anche al Giro delle Fiandre, mentre Boonen e Vanmarche devono accontentarsi del podio.
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Bene al Tour of Algeria e all'altra corsa in casa, peccato per la volata persa al photofinish ma bene lo stesso. :wink:

 

 

Piccola precisazione: non voglio nel 2014 (anno di scadenza dello sponsor) prenderne uno da 600000 € al mese e tanti saluti con tanto di vittorie facili, voglio arrivare nel WT con il Vélo Club Sovac cercando di ottenere almeno una Wildcard entro il 2016 (la mia promessa con Merdj).

 

Semmai quando avrò portato il Vélo Club Sovac nel WT allora potrò considerare offerte di altri sponsor.

:smilie_daumenpos: Più o meno quello che sto facendo io con la Matlat, al terzo anno è arrivata la Wild Card solo al Cataluna, mentre al quarto anno si possono ottenere un bel po' di Wild Card anche più importanti, spero... Poi naturalmente ti auguro di fare anche meglio :thumbup: !

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GP Sencur

 

A questa corsa 1.2 partiamo con l’obiettivo, prefissato con lo sponsor, della top 10. Non sarà facile: il percorso è completamente piatto e c’è un grande favorito: Enrico Rossi.

 

 

La gara si snoda come nel più tradizionale dei modi: fuga da lontano di quattro uomini, che però mettono in difficoltà il gruppo: vengono ripresi solo a 2 km dal traguardo.

 

Merdj, a circa 1,2 km dalla conclusione, comincia la sua volata in testa al gruppo. Ma di uomini più veloci del nostro ce ne sono troppi: Merdj viene saltato con una tale facilità da ben 11 uomini, per un dodicesimo posto finale.

 

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Purtroppo non abbiamo soddisfatto lo sponsor, ma forse eravamo stati abituati troppo bene dalle volata precedenti. Oggi, però, era davvero impossibile fare di meglio.

 

 

 

Vuelta à Castilla y Leon

 

Eccoci alla Vuelta à Castilla y Leon, corsa 2.1 composta da tre tappe, due pianeggianti ed una mossa (l’ultima), con l’obiettivo di vincere la classifica scalatori.

 

La startlist è ottima, ci sono corridori del calibro di Battaglin e Gatto.

 

 

1° tappa

 

Mandiamo R. Chabane in fuga con l’obiettivo di conquistare l’unico GPM 3° categoria in programma.

 

Una volta raggiunto l’obiettivo, lo fermiamo e gli facciamo risparmiare energie per l’indomani.

 

A 5 km dall’arrivo, ben pilotato da Droueche, Merdj prova ad anticipare la volata, ma questa volta con insuccesso: è quarto, con Battaglin vincitore di tappa.

 

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2° tappa

 

R. Chabane va nuovamente in fuga ma, per colpa della pessima condizione giornaliera, racimola soltanto 8 punti su 18 e domani sarà nuova sofferenza.

 

La Vini Fantini fa tutto alla perfezione, recuperando i fuggitivi a 15 km dall’arrivo e lanciando alla perfezione Oscar Gatto, che trionfa!

 

Merdj questa volta prova a fare la volata, ma paga una posizione di partenza non buona e chiude solo 15°.

 

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3° tappa

 

In questa terza tappa partiamo con due obiettivi: far bene con Merdj in generale e conquistare la maglia degli scalatori con R. Chabane, al quale servirà sicuramente un’altra fuga.

 

La tappa comincia in modo molto tirato: vanno via in 10 e noi, dato che R. Chabane non è presente, tiriamo alla morte con Lahsaini, Droueche e Benrais fino al ricongiungimento, a circa 15 km dal primo GPM.

 

R. Chabane scatta, senza nessuno che lo segua: situazione perfetta per lui, che si aggiudica i due GPM 3° categoria e quello di 2° categoria prima di rialzarsi: nonostante manchi ancora un 3° categoria è matematicamente maglia a pois! Ora deve solo arrivare al traguardo.

 

Dopo nuovi scatti e controscatti un drappello di quattordici unità, fra cui il nostro Merdj, prende il largo.

 

Sull’ultimo strappo, però, l’accelerazione di Gatto e Battaglin è impossibile da seguire (al traguardo termineranno in quest’ordine).

 

Dopodiché arrivano due corridori a 12” e due a 29”, seguiti da otto corridori a 49”; Merdj è l’ultimo di questi corridori, in quattordicesima piazza.

 

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Ed è questo il momento in cui torna utile l’aver fatto la volata nelle tappe precedenti: Merdj si classifica all’ottavo posto in classifica generale proprio per via dei piazzamenti, ottimo risultato per una corsa 2.1.

 

Infine, all’arrivo di R. Chabane, possiamo finalmente dire di aver raggiunto l’obiettivo, rendendo felicissimo il nostro sponsor, il cui rapporto è tutto rose e fiori.

 

 

 

Rutland - Melton Classic

 

Eccoci al via della Rutland - Melton Classic, corsa 1.2 con diversi tratti in pavé. Il favorito è Klostergaard, ma noi con R. Chabane ce la possiamo giocare.

 

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Va via una fuga di 15 atleti, fra cui H. Chabane, per tentare di sorprendere gli altri fuggitivi ad un eventuale sprint.

 

Il vantaggio massimo tocca i 7’ a 120 km dalla conclusione, quando in testa al gruppo si portano proprio le squadre di Klostergaard e di Van der Lijke (quello che ha già battuto Merdj al photofinish).

 

La Rabobank Continental prende in mano la situazione e, da sola, si riporta sui fuggitivi già a 17 km dall’arrivo.

 

Lì, dato che Merdj ha una brillante forma giornaliera ed ha speso poco sul pavé, decidiamo di metterlo capitano al posto di R. Chabane.

 

Lahsaini e Ben Nasr tirano il gruppo fino ai 2,5 km dalla conclusione, quando parte R. Chabane. A 1 km dall’arrivo Merdj, pronto ad uscire dalla sua ruota, scivola a terra compromettendo ogni speranza di vittoria!

 

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Fortunatamente, R. Chabane continua la sua infinita volata chiudendo al 6° posto, ottimo risultato vista l’inaspettata caduta di Merdj; il vincitore è Drujon, il velocista della Bigmat, che fa doppietta, con Tronet secondo.

 

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Zuid Oost Drenthe Classic I

 

Partecipiamo ad un’altra corsa 1.2 con tratti in pavé, tre in totale, ma che riguardano soltanto i primi km. Poi calma piatta, fino ad un probabile arrivo allo sprint dopo 174 km di corsa. Lo sponsor ci chiede una top 10.

 

In fuga vanno in quattro ed il gruppo, non preoccupato, lascia fare.

 

Purtroppo, dato il pavé nei primi km, nessuna squadra va a ricucire ed allora tocca a noi tirare a tutta, ma a 20 km dal traguardo distiamo ancora 2’30” dai fuggitivi.

 

Il nostro treno non basta ad acciuffare tutti e quattro gli attaccanti: vince Slik su Castaneda, col gruppo che si gioca la volata per il terzo posto.

 

Merdj lotta con Goessinen, l’avversario che non t’aspetti, e perde ancora al photofinish: per lui è quarta posizione che soddisfa pienamente lo sponsor ma lascia un pizzico d’amaro in bocca.

 

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--- News dal mondo (aprile) ---

 

  • Nairo Quintana non si ferma più! E’ suo anche il Giro dei Paesi Baschi, questa volta davanti a Samuel Sanchez e Mollema.

 

  • A Roubaix, invece, Matti Breschel batte in una volata a tre Cancellara e Boonen, aggiudicandosi l’Inferno del Nord.

 

  • Alle classiche delle Ardenne non c’è un vero e proprio dominatore: Cancellara vince l’Amstel, Anton la Freccia Vallone e Meersman la Liegi.

 

  • Al Giro di Romandia Nibali sconfigge agguerriti avversari, a cominciare da Contador per finire con Valverde e Quintana.
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Memorial of Oleg Dyachenko

 

Ci trasferiamo in Russia per due classiche 1.2. Questa, il Memorial of Oleg Dyachenko, offre un percorso favorevole a Merdj: sei giri con due salite da ripetere e poi altri quattro giri con la seconda salita affrontata prima, su cui è posto l’arrivo.

 

Oggi nessun fuggitivo evade: Benrais tiene alto il ritmo per quattro dei sei giri in programma nel primo circuito.

 

Dopodiché Ben Nasr, Droueche, i fratelli Chabane e Lahsaini fanno la selezione sullo strappo più duro: rimangono in 40.

 

A due giri dalla fine, già nel secondo circuito, Merdj attacca assieme ad altri cinque corridori, con cui collabora fino all’ultimo km.

 

Lì, grazie anche alla forma giornaliera ottima, Merdj riesce con uno scatto secco a fare il vuoto; gli resiste solo Schumacher, che però cede negli ultimi 200 metri: è vittoria!

 

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Proveremo a fare qualcosa anche domani, sempre in Russia, al GP of Moscow!

 

 

 

GP of Moscow

 

Completiamo la nostra due giorni in Russia nella capitale, con una corsa 1.2 completamente diversa dalla precedente: 187 km completamente pianeggianti con un provabilissimo arrivo a ranghi compatti. Per noi un solo ostacolo: le numerose energie spese ieri.

 

Quest’oggi in fuga vanno in sette, anche se sono consapevoli che il Team Plussbank di S. H. Enger proverà a chiudere su ogni tentativo.

 

Per i fuggitivi non ci sono speranze, dato che le squadre a voler chiudere su di loro sono molte.

 

Il ricongiungimento avviene a 22 km dalla conclusione, col nostro treno che prende in mano la situazione.

 

H. Chabane, a 4 km dall’arrivo, è in testa al gruppo, con Merdj a ruota. Dato che gli altri velocisti seguono H. Chabane e non Merdj, decido di spingerlo a provare un attacco.

 

Merdj parte come una scheggia, con i velocisti che rispondono tardivamente: per in nostro capitano è doppietta in Russia!

 

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Ce ne andiamo dal Vecchio Continente con un bottino di tutto rispetto: due corse, due vittorie. Ottimo in vista del Tour of Azerbaijan, prossima corsa nonché obiettivo dello sponsor!

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Tour of Azerbaijan

 

Siamo al Tour of Azerbaijan, corsa 2.2 nella quale lo sponsor ci chiede una vittoria di tappa.

 

Senza ombra di dubbio, la più adatta a Merdj sembra essere la seconda, con una salita dura prima di discesa e qualche km pianeggiante.

 

Il favorito della corsa è il tedesco Fothen, nettamente il più forte in montagna.

 

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1° tappa

 

Oggi possiamo far bene con Merdj, perché l’arrivo è posto su uno strappetto al 6%, rettilineo. Sembra il finale del mondiale in Danimarca.

 

La fuga parte dopo un bel po’ di chilometri, con tre coraggiosi all’attacco; noi preferiamo rimanere in gruppo.

 

Il nostro treno riprende i fuggitivi a 8 km dal termine, imponendo alla tappa un finale allo sprint.

 

Merdj, al momento della volata, è un po’ indietro e, complice una forma giornaliera pessima, non riesce a rimontare posizioni sullo strappo.

 

La vittoria va al turco Celik, che precede Jumabekov, Sevilla ed il nostro Merdj, che fa quarto.

 

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Il risultato di tappa ci lascia rabbia: se Merdj si fosse sentito meglio durante la tappa avremmo lottato per la vittoria (davanti a lui sono arrivati tre corridori con caratteristiche identiche a Merdj, escludendo il punto in meno che loro hanno in collina).

 

 

2° tappa

 

Questa è la tappa adatta per soddisfare l’obiettivo dello sponsor, la vittoria di tappa, dunque serve il massimo impegno.

 

In fuga vanno cinque corridori, che però non sono tra i favoriti odierni; sotto la spinta della squadra del leader Celik vengono ripresi all’imbocco dell’ultima salita, quella decisiva.

 

A 2 km dal GPM Fothen piazza un’accelerazione terribile, alla quale soltanto Merdj riesce a resistere, grazie all’eccellente forma giornaliera.

 

Il tedesco è una locomotiva, non vuole cambi, ed intanto il vantaggio sugli inseguitori aumenta.

 

A 5 km dall’arrivo Fothen non ne ha più, e Merdj ne approfitta per partire in contropiede ed aggiudicarsi per 31” la tappa.

 

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A 1’59” arriva il gruppo, forte di nove unità, regolato da Hoke.

 

Con questa vittoria, Merdj guida tutte le classifiche della corsa, con l’obiettivo di tenere almeno una maglia fino alla fine della corsa.

 

 

3° tappa

 

Nasce una fuga a sette, con dentro il nostro Droueche, che il gruppo lascia andare, fino a raggiungere i 12’ di vantaggio a 60 km dall’arrivo; tutti e sette distano 9’43” da Merdj.

 

Lì il gruppo interviene, portando il distacco a 8’ quando mancano 30 km.

 

Ai piedi dell’ultima salita Droueche si porta per la prima volta a tirare, imponendo il suo ritmo che, col passare dei chilometri, fa fuori tutti i fuggitivi, ad eccezione di Cardoso, che gli rimane a ruota.

 

In volata, però, non c’è storia: Droueche vince davanti al rivale portoghese, cogliendo la sua prima vittoria da professionista!

 

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Merdj adotta la stessa tattica del compagno: progressione fino ai 3 km e poi scatto secco: gli resiste solo Fothen, che poi lo batte allo sprint.

 

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Bilancio molto positivo dopo questa tappa: Merdj mantiene tutte e quattro le maglie e Droueche fa capolino in classifica generale: 5° a 2’36” dal compagno.

 

 

4° tappa

 

La nostra squadra tira per tutta la tappa, con l’obiettivo di arrivare compatti ai piedi della penultima salita.

 

Obiettivo raggiunto, ma Fothen ci rovina i piani: comincia a mettersi a fare il ritmo in prima persona facendo saltare molti corridori.

 

Merdj riesce a tenerlo, ma quando comincia l’ultima salita il tedesco se ne va: vince con 3’ di vantaggio su Merdj e 3’14” su Zoidl, che perde contatto dal nostro portacolori negli ultimi metri di salita.

 

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Merdj, ora, è secondo in generale ma tiene le altre maglie (tranne quella scalatori che, essendo a pari merito con Fothen, va al meglio piazzato in generale), mentre Droueche è nono in generale ma con lo stesso tempo del settimo.

 

 

5° tappa

 

Ultima tappa con addirittura sei TV! Occasione da non perdere per Droueche, nella speranza di guadagnarsi il settimo posto in generale.

 

Droueche anima una fuga, grazie alla quale conquista il primo TV, poi tutti vengono ripresi.

 

Successivamente vanno via in undici, con il nostro H. Chabane che è fra loro.

 

La fuga arriverà, col vantaggio di 1’30” a 10 km dal termine, ma H. Chabane si è staccato.

 

Sull’ultimo passaggio sulla salitella attaccano Merdj, Fothen e Sevilla, che agguantano i fuggitivi ma non riescono a lottare per la tappa. Merdj fa dodicesimo.

 

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Non c’è distacco con gruppone, dunque Merdj si porta a casa sia classifica a punti sia quella dei giovani, mentre è secondo sia nella classifica generale sia in quella scalatori.

 

Ce ne andiamo dall’Azerbaijan con l’obiettivo dello sponsor soddisfatto ed un bottino notevole!

 

 

 

Post - corsa

 

Merdj, esattamente 2 giorni dopo dalla fine del Tour of Azerbaijan, aumenta le sue stats (prima era cresciuto solamente da 71 a 72 in collina). Eccolo:

 

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Buone notizie: in resistenza arriverà sicuramente a 85, in collina a 84 ed in montagna a 81!

 

 

Ed ecco qualche info sulle classifiche: nel CQ Ranking siamo in 44esima posizione, a tre posizioni dalla 41esima, l'ultima utile per diventare Professional. Credo proprio che rimarremo Continental, dato che nella seconda parte di stagione Merdj non ci sarà, ma sto già pensando ad acquisti che ci possono far diventare realmente competitivi il prossimo anno!

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Secondo me Merdj è passato dal Fuentes algerino :P

O forse da ispettore sono diventato stregone...  :ph34r:

 

Come valori iniziali Merdj é uguale a  Jumabekov ma l'algerino ha un grandissimo potenziale in confronto!

Di potenziale ha 4 o 5, ma io (come ho spiegato nel primo post) gli ho messo 7 per vincere con un algerino e non con soli campioni stranieri.

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Olympia's Tour

 

Eccoci all’Olympia’s Tour, corsa di sette tappe 2.2 nella quale lo sponsor ci chiede di vincere la classifica scalatori.

 

Il percorso è abbastanza monotono: un prologo iniziale di 5 km, quattro tappe completamente piatte, una cronometro di quasi 12 km ed un’ultima tappa con percorso vallonato soltanto nella parte centrale (è la tappa dove si deciderà la classifica scalatori).

 

Inutile dire che ci sono corridori molto più veloci di noi, dunque far classifica sarà un problema.

 

 

1° tappa

 

Partecipiamo alla nostra prima cronometro, che viene vinta da Bartko. Merdj è 25° a 14”.

 

(Scusate, ero tanto preso che mi sono dimenticato gli screen)

 

 

2° tappa

 

I due fuggitivi del mattino vengono riassorbiti dal gruppo negli ultimi km: è volata.

 

A spuntarla è il belga Eecklout, che beffa Rick Zabel; il nostro Merdj è settimo.

 

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3° tappa

 

Oggi a provarci sono in quattro, ma il loro destino è segnato dalla voglia del gruppo di arrivare allo sprint: sono raggiunti a 9 km dal traguardo.

 

Merdj riesce a prendere la ruota di Rick Zabel, ma un suo componente del treno gliela fa perdere mentre si stacca dalle prime posizioni.

 

Risultato? Merdj fa 11° e H. Chabane 12°, mentre Schafer prende la maglia gialla grazie all’abbuono del terzo posto.

 

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4° tappa

 

Oggi in programma c’è un dentino segnato come GPM di 2° categoria: Droueche proverà a conquistarlo per portarsi in vantaggio in vista del 3° categoria di domani e delle còte presenti nell’ultima frazione.

 

Droueche, con uno scatto a 3 km dal GPM, lo vince in scioltezza, per poi sganciarsi dagli altri quattro corridori in fuga ed essere ripreso dal gruppo.

 

E, ovviamente, oggi la fuga arriva con Nikolaev che vince la tappa con 25” sul gruppo, dal quale si erano avvantaggiati in 14 (fra cui Merdj, che chiude 12°) ma i cronometristi non rilevano il vantaggio. Il russo è anche il nuovo leader della classifica generale.

 

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Invece, con un distacco ben più evidente, un gruppo di poco più di cento unità viene registrato un ritardo di 2’29”: Merdj ora è in diciannovesima posizione in classifica generale mentre Droueche comanda quella scalatori.

 

 

5° tappa

 

Droueche proverà ad infilarsi in fuga per conquistare l’unico GPM e consolidare una classifica scalatori che, comunque, si deciderà dopodomani viste le tante còte presenti, con 46 punti GPM in palio.

 

E così è: Droueche vince il GPM e poi nuovamente perde contatto dalla fuga, per non spendere inutilmente energie che dopodomani gli saranno preziose.

 

La fuga viene ripresa a 22 km dalla conclusione, con il gruppo che si organizza per la volata.

 

Merdj prova, inutilmente, a scattare a 5 km dall’arrivo per vincere la tappa, ma viene ripreso e non ne ha più: termina 18°, mentre la vittoria va ad Ariesen.

 

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6° tappa

 

Siamo al giorno della verità, quello della cronometro, che stabilirà chi può o non può vincere questo Olympia’s Tour.

 

Vediamo Merdj all’arrivo, al momento autore del 2° tempo a 8” da Asadov.

 

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Purtroppo quasi tutti quelli che partono dopo di lui lo superano, e conclude 16° a 26” dal vincitore Schafer.

 

In generale Merdj è 16°, a 46” dal leader della corsa, che è sempre Schafer.

 

 

7° tappa

 

Eccoci all’ultima tappa, la più lunga, 222 km con sei GPM 3° categoria e due 4° categoria nella parte centrale del percorso.

 

Mentre tutti si aspettano Droueche in fuga, Merdj ruba l’attimo al compagno e attacca. Non ci sta a perdere così la generale!

 

Fra i fuggitivi, cinque in totale, Merdj è nettamente quello che dista mano da Schafer.

 

Le strade strette spezzano il gruppo dietro, il ché potrebbe complicare l’inseguimento.

 

Merdj stravince quasi tutti i GPM ma, all’improvviso, gli altri fuggitivi non collaborano più.

 

Allora, sull’ultimo muro, decidiamo di spezzare in gruppo con tirate forti, che riducono il primo gruppo (quello dopo i fuggitivi) a 30 unità, con dentro tutti i nostri corridori.

 

Sacrifichiamo la vittoria di tappa col voler scalare posizioni in generale, tirando forte con tutti i nostri uomini.

 

La vittoria va, in questa volata ristretta, a Rick Zabel, mentre in generale trionfa Schafer; Merdj è 7°.

 

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In generale Merdj è 11°, seguito immediatamente da H. Chabane e da R. Chabane; poi Lahsaini 16° e Ben Nasr 17°.

 

Ma quello che più conta è l’essere riusciti a soddisfare l’obiettivo dello sponsor con Merdj, che si aggiudica la classifica scalatori!

 

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Prossimo appuntamento al Tour of Iran, ultima corsa della prima parte della stagione! Non mancate!

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quando ho letto il titolo della story pensavo che il Merdy in questione fosse Schleck... invece fortunatamente è un corridore come si deve!

ti seguo, mi piacciono queste story esotiche, e poi tutte queste corse a cyclingmanager non le avevo mai viste :wink:

Inoltre ho notato che, grazie al PackITA, tutte le corse 1.2 e 2.2 hanno almeno 150 corridori, non come prima quando ce n'erano 50 e vincere era troppo facile.

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Tour of Iran

 

Questa è l’ultima corsa della prima metà della nostra stagione: il Tour of Iran, categoria 2.2, nel quale non abbiamo obiettivi dello sponsor.

 

La concorrenza è più abbordabile rispetto a quella dell’Olympia’s Tour, con il favorito della corsa che è Rasmussen ed il velocista principale Trussov, ma la nostra forma è scesa a 3.

 

Il percorso è composto da quattro tappe pianeggianti e da una di montagna con l’arrivo in salita.

 

 

1° tappa

 

Oggi un GPM 1° categoria poco dopo la metà della tappa può scremare il gruppo, anche se le pendenze non sono eccessive. L’ultimo km tira leggermente all’insù.

 

In salita proviamo con Lahsaini a scremare il gruppo, ma il forte vento contrario e la strada larghissima non fanno staccare neanche un corridore.

 

Si arriva in volata, con Merdj che esce allo scoperto troppo presto e viene risucchiato da Trussov che vince facile; Merdj è 4°, ad un soffio dagli abbuoni.

 

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2° tappa

 

Oggi la tappa è completamente piatta, ma occhio al forte vento di 71 km/h laterale che può provocare ventagli.

 

Il gruppo, negli ultimi 20 km, si spezza in più tronconi ma si arriva in volata, con la vittoria di Skjerping, mentre Merdj è 5°.

 

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I lievi distacchi, però, inducono la giuria ad annullare tutto: i 175 partenti vengono classificati con lo stesso tempo del vincitore.

 

 

3° tappa

 

Il calendario segna la tappa come pianeggiante, ma quest’oggi c’è una vera salita, un 1° categoria vero, che però è collocato prima del giro di boa della tappa. Difficile inventarsi qualcosa.

 

Il vento rischia di rovinare i possibili piani di selezione in salita ma, se questa avverrà, la pianura successiva sarà un inferno.

 

Sulla salita allunghiamo moltissimo il gruppo, fino a ridurlo a circa 50 unità.

 

Nella pianura successiva, però, la nulla collaborazione delle altre squadre fa rientrare circa 35 corridori, fra i quali c’è Rick Zabel, pericolosissimo in caso di arrivo allo sprint.

 

I ventagli allungano il gruppo ma non lo spezzano, con Merdj che a 5 km dall’arrivo riesce finalmente a prendere la ruota di Skjerping, ottima in chiave volata.

 

Merdj non ne ha nel seguire lo sprint del norvegese e chiude 5°, ed in generale perde già 8” da Stefan Schumacker, oggi 3°, tutto per via degli abbuoni. Rasmussen, il favorito, chiude ad oltre 9’: ora il più forte per la generale è Baliani.

 

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4° tappa

 

Oggi nessuna difficoltà altimetrica sulla carta, l’unica incognita è rappresentata dal vento che ha sempre soffiato forte ad ogni tappa.

 

Il vento non è fortissimo, speriamo solo che non ci siano ventagli dato che tutti i nostri corridori sono molto stanchi.

 

Sfortunatamente non è così ed il gruppo si spezza più volte, fino a ricompattarsi a circa 15 km dal traguardo.

 

Si arriva in volata e Furlan è il più lesto ad aggiudicarsi la tappa; Merdj, stremato, è soltanto 19°.

 

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5° tappa

 

Oggi due salite decideranno la corsa: 1° categoria in apertura, dopo lo scollinamento pianura fino agli ultimi 16 km, dove la strada si impenna su un GPM HC che va su a gradoni.

 

Comincia la tappa e subito una buona notizia: c’è vento a favore sull’ultima salita, musica per le nostre orecchie!

 

In fuga vanno in dieci, che non fanno paura né per la vittoria di tappa (eccetto Rasmussen) né per la generale.

 

Teniamo in mano la corsa non concedendo mai troppo spazio ai fuggitivi, oggi vogliamo giocarcela!

 

Riprendiamo la fuga a 46 km dall’arrivo, e da lì controlliamo la situazione in testa al gruppo.

 

All’inizio della salita parte Schumacker ma Droueche, grazie ad una tirata fenomenale, lo riprende quasi subito.

 

Lì Merdj, a circa 12 km dalla conclusione, aiutato da una forma giornaliera strabiliante, comincia il suo show, e per gli altri è notte fonda.

 

Arriva sul traguardo a braccia alzate, gli avversari non si vedono, può festeggiare una vittoria di tappa che gli porta in dote la classifica generale, quella scalatori e quella dei giovani, oltre al secondo posto in quella a punti.

 

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La prima parte di stagione di Merdj non poteva finire meglio, con un bottino di 399 punti Continental, 287 punti CQ Ranking e ben 10 vittorie, soltanto 2 in meno del plurivittorioso Chicchi.

 

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--- News dal mondo (maggio) ---

 

  • Vincenzo Nibali domina il Giro d’Italia, vincendo con 20’ su Wiggins e 23’ su Gilbert (terzo grazie a fughe in pianura ed in montagna). Sfortuna per Basso, ritirato nell’ultima tappa pianeggiante, quando era secondo a 16’ da Nibali.

 

  • Nelle volate del Giro non c’è storia, con Cavendish che 5 volte su 5 batte Kittel.

 

  • L’organizzazione della Vuelta, intanto, prende una decisione che lascia l’amaro in bocca a molte squadre: nessuna wild-card per la Vuelta 2013.

 

 

 

--- News di mercato (maggio) ---

 

In attesa che lo sponsor ci definisca il budget mensile del prossimo anno che avremo a disposizione per gli stipendi, ci siamo fatti un'idea su chi comprate.

 

Premesso che, attualmente, il nostro tetto stipendi per l'anno prossimo è di 30.000 € e lo sponsor per ora ce ne mette a disposizione 55.800 €, dati i nostri rapporti rosei (barra verde al massimo) speriamo in qualcosa di più, per poter comprare un corridore sui 25.000 € e dei rinforzi dai 5.000 agli 8.000 €.

 

In chiave volata i nostri sogni si chiamano Kristoff, Ciolek e, soprattutto, Boasson Hagen, che potrebbe fare benissimo il leader nelle corse a tappe insieme a Merdj. Più realisticamente, però, stiamo puntando su Coquard, che nelle corse 1.2 e 2.2 ci regalerebbe decine di vittorie, con speranze di far bene anche nelle 1.1 e 2.1.

 

Come apripisti d'eccezione o velocisti nelle corse minori stiamo pensando a Mezgec, Pelucchi, S. H. Enger, Von Hoff, Van Rensburg (lo vogliamo fortemente dato che è africano), Favilli e Koretzky.

 

Per la montagna, invece, i sogni si chiamano Ulissi e Pinot mentre il cervello ci conduce a Chaves e Dennis, ottimo anche nelle cronometro.

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Boucles de la Mayenne

 

Questa è la prima corsa del nostro secondo gruppo, categoria 2.2, per la quale lo sponsor non ci chiede nulla.

 

La startlist è ottima, con campioni francesi quali Le Mével, Gaudin e Coquard. Possiamo confidare solo nelle fughe.

 

Il percorso è composto da un prologo di 3 km e da tre tappe pianeggianti (la seconda di queste ha l’arrivo leggermente in salita). Tre TV sono presenti nella seconda tappa, nelle ultime due ce ne sono solo due.

 

 

1° tappa

 

Hadjbouzit e Barbari sono i nostri migliori cronomen per questa tappa.

 

Il primo, al suo arrivo, è 26° a 10” dal miglior tempo di Gérard: brutta prova.

 

Barbari, purtroppo, fa poco meglio: è 30° a 15” dal miglior tempo (nel frattempo Hadjbouzit è scivolato in 50esima posizione a 17” da Gaudin).

 

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Nessuno riesce più a battere il tempo di Gaudin, che va ad indossare la prima maglia gialla della corsa.

 

 

2° tappa

 

Il nostro obiettivo è quello di infilarci in fuga con Barbari e, nonostante il cattivo ritmo corsa, conquistare i TV per far capolino in classifica generale. La tappa lunga, ben 231 km, peraltro, non ci aiuta affatto. Prevedo sfracelli dopo i 200 km.

 

Barbari vince il primo TV, ma la fuga non è ancora partita.

 

Dopo km e km di inseguimenti a vari tentativi finalmente Barbari evade dal gruppo in solitaria, vincendo il secondo ed il terzo TV (nel quale Hadjbouzit fa secondo).

 

Il dentino presente nel circuito finale taglia le gambe a tutti i nostri atleti, che devono fare una fatica boia per rimanere con i migliori fino all’arrivo (barra verde quasi a zero), cosa che fortunatamente riesce loro.

 

All’arrivo vince Thomel, mentre Barbari risale in generale al settimo posto, a 6” da Gaudin.

 

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3° tappa

 

In questa tappa l’obiettivo è soltanto uno: tenere assolutamente le ruote del gruppo per non compromettere il lavoro di ieri.

 

Barbari però, grazie all’aiuto dei compagni di squadra, riesce a vincere il primo TV portandosi virtualmente in quarta posizione in generale a 3” da Gaudin.

 

Poco dopo parte una fuga a tre che decidiamo di lasciar andare via, non possiamo spremere i nostri uomini come limoni...

 

Niente, oggi la fortuna non è con noi: a complicare l’obiettivo iniziale ci si mette anche il vento.

 

La Sojasun vuole la corsa dura, anche dopo aver ripreso i fuggitivi continua il forcing.

 

Il vento spezza il gruppo in due, con qualche pesce grosso che rimane dietro; tutti i nostri sono dietro, eccetto Barbari, che è assieme ad altri 50 corridori.

 

In volata vince facile S. H. Enger davanti a Coquard e Malacarne. E qui sfiga vuole che i giudici assegnino un distacco di 18” fra i primi due ed il terzo, che ci fa perdere due posizioni in classifica. Il nuovo leader è S. H. Enger, con Barbari 6° a 24”, a soli 3” dal terzo posto di Gaudin.

 

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4° tappa

 

Oggi non ci sono salite che possono metterci in crisi quindi, con un gran lavoro di squadra, cercheremo di vincere i TV per piazzarci sul podio di questa corsa.

 

Proviamo in tutti i modi a chiudere sulle fughe, ma siamo in 6 (Barbari ovviamente non tira) contro 12 quindi dobbiamo rinunciare.

 

Si arriva in volata con Coquard che domina, mentre Barbari arriva in ultima posizione del gruppo principale: pericolo scampato. In generale cogliamo un settimo posto che rappresenta un’ottima prova in vista del campionato nazionale.

 

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Nel dopocorsa annunciamo che tutti i nostri corridori saranno con noi anche la prossima stagione, nella quale puntiamo ad avere fra i 18 ed i 24 corridori.

 

Sul mercato, invece, stiamo trovando anche altri scalatori interessanti.

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Campionato nazionale algerino

 

 

Prova a cronometro

 

Oggi prova a cronometro del campionato algerino, 36 km abbastanza facili che decreteranno il primo campione di specialità del paese.

 

La sfida è tutta fra le due squadre algerine presenti, la nostra ed il Groupement Pétrolier: l’unico corridore della MTN - Quebeka non può fare paura.

 

Hannachi, il leader del Groupement Pétrolier,  però, è molto più forte del nostro, e finisce col vincere la prova. Il migliore dei nostri è Barbari, 2° a 22” dal primo.

 

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Proveremo a rifarci con la prova in linea, quella che per noi conta di più!

 

 

Prova in linea

 

Il percorso è lungo 190 km, con un circuito da ripetere più volte che contiene una salita di circa 3 km; i favoriti sono i collinari.

 

Studiamo una tattica a tavolino: portare Merdj a questa corsa. Gli avversari penseranno che lui sia il nostro leader e lo marcheranno, così gli altri (che sono in forma) avranno più libertà di muoversi! Invece la nostra punta sarà Fayçal Hamza.

 

Alla partenza possiamo notare il folto gruppo di ben 17 partenti…

 

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Va via subito una fuga di sette uomini, ovvero tutti i nostri tranne Merdj, che il Groupement Pétrolier lascia andare!

 

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A 100 km dal traguardo abbiamo 13 minuti di vantaggio, ormai è fatta!

 

I minuti diventano 20 ai - 70 km, è una passerella trionfale per i nostri portacolori che si concedono il lusso di doppiare il gruppo!

 

Come avrebbe voluto Beppe Conti alla Roubaix dominata dalla Mapei, i nostri si scannano per conquistare il campionato nazionale che va Fayçal Hamza in volata!

 

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Conquistiamo le prime sette posizioni e siamo anche noni con Merdj, che ha ingannato tutto il gruppo come Bettini ai Mondiali 2008 (ovviamente le proporzioni dell’inganno sono un po’ diverse…).

 

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Ed ecco Hamza che, nel velodromo dove si allena la nostra squadra, mostra la maglia di campione nazionale algerino:

 

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--- News dal mondo (giugno) ---

 

  • Chris Froome vince il Criterium du Dauphiné Liberé davanti a Rui Costa e Zubeldia.

 

  • Il Giro di Svizzera viene vinto da Alberto Contador, che sconfigge la coppia Movistar formata da Quintana e Valverde.

 

  • L’ultimo test prima dei campionati nazionali, il Giro della Liguria, vede il trionfo di Cataldo, che regge in salita e prende il largo nella maxi - cronometro di oltre 70 km pianeggiante (il percorso completo lo vedrete prossimamente).
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Che tattica! :D Mi fai ricordare il mio mitico GP Kranj con la Matlat-Nestlé a PCM2009... :105:

 

Comunque... €25000/mese per un corridore... beato te! Io per superare i €10000 ho dovuto aspettare 3 stagioni...

 

 

PS: Scusa se parlo sempre di me :mrgreen:

 

 

quando ho letto il titolo della story pensavo che il Merdy in questione fosse Schleck... invece fortunatamente è un corridore come si deve!

ti seguo, mi piacciono queste story esotiche, e poi tutte queste corse a cyclingmanager non le avevo mai viste :wink:

E se uno fa una story con Schleck, lo chiama Merdy nel titolo? :lol:

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Che tattica! :D Mi fai ricordare il mio mitico GP Kranj con la Matlat-Nestlé a PCM2009... :105:

 

Comunque... €25000/mese per un corridore... beato te! Io per superare i €10000 ho dovuto aspettare 3 stagioni...

 

 

PS: Scusa se parlo sempre di me :mrgreen:

Tranquillo anzi, è bello fare confronti fra storie simili, anzi ora racconterò proprio il GP Kranj!

 

 

Ottimi risultati fino ad oggi, sperando nel colpo di mercato!

Il campionato algerino l'hai messo tu?

Si, l'ho creato io ed ho anche inserito la nazionale algerina al posto di quella sudafricana.

 

 

 

GP Kranj

 

Questa corsa 1.2 rappresenta un obiettivo dello sponsor, ovvero arrivare nella top 3, che sarà pressoché impossibile vista la presenza di corridori più forti dei nostri.

 

Il percorso è per collinari: dopo un lungo tratto pianeggiante c’è un circuito con una salita di 6 km da ripetere due volte.

 

Riponiamo tutte le nostre speranze sulla fuga, che viene centrata da Barbari. Gli altri attaccanti sono più o meno al suo livello.

 

Barbari è l’ultimo ad arrendersi, ripreso in cima al primo passaggio sulla salita.

 

Al secondo ed ultimo passaggio si sganciano in 10, fra cui Hamza, che prova a fare il vuoto in discesa, non riuscendo nell’intento. Però non ha neanche speso troppo.

 

Si arriva in volata ristretta, con Hamza che conquista un dignitoso nono posto; vince Zaballa.

 

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Il mercato comincia con una brutta notizia: la squadra non ci ha aumentato il budget a disposizione: abbiamo 25.800 € di tetto stipendi per i nuovi acquisti.

 

Vi terrò aggiornati con il mercato, a stasera o domani!

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