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Vélo Club Sovac, l'Algeria alla riscossa con Merdj


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Vélo Club Sovac - Merdj futuro campione
 
 
Il 2013, nel ciclismo, è nel segno dell'Africa. La vittoria di una squadra sudafricana alla Milano - Sanremo, la maglia gialla di Impey al Tour e sempre più corridore del continente nero protagonisti in gruppo.
 
Io, con questa story, partendo da una squadra africana dall'anno 2013, cercherò di portare il ciclismo di colore (più precisamente quello algerino) ai vertici del ciclismo mondiale.
 
 
DB: PackITA2013_v1.1 di gimox97
 
Nel DB ho aggiunto due corse fantasy: la Classica delle Alpi come classica WT non monumento poco prima del Lombardia ed il Giro della Liguria (Occidentale) come corsa WT di 3 tappe classificata "Autres Tours" tra Giro di Svizzera e Campionati Nazionali.
 
Difficoltà: estremo.
 
Ritocchi: ho alzato di 1 punto tutti i potenziali dei corridori della mia squadra ed ho portato a 7 il potenziale di Merdj, il mio leader appena diciannovenne. Ho inserito il Campionato Nazionale Algerino in linea e a cronometro ed ho aggiunto la Nazionale Algerina ai mondiali al posto del Sudafrica.
 
 
Roster della squadra e staff:
coh3.png
 
Il roster è formato da 16 corridori, 14 dei quali sono algerini, divisi per questa stagione fra gruppo 1 (Gennaio - Maggio) e gruppo 2 (Giugno - Ottobre) per ottenere risultati nel corso della stagione.
 
Come staff abbiamo solo due allenatori discreti, non di più.
 
 
Potenziale di Merdj:
u88.png
 
Diventerà un corridore alla Rodriguez: molto forte in collina, forte in montagna e così così a cronometro; ottimo spunto veloce.
 
 
Obiettivi richiesti dallo sponsor:
vxs7.png
 
Gli obiettivi sono abbastanza difficili da conquistare, ma noi ce la metteremo tutta! Mi interessa soddisfarli fino al 1° luglio, giorno in cui lo sponsor deciderà il tetto stipendi della prossima stagione.
 
La promozione in Continental Pro è un obiettivo irraggiungibile per via delle poche corse a cui ci hanno invitato ed allo scarso valore di queste nel CQ Ranking.
 
 
Come vi racconterò le corse?
Giocherò quasi tutte le corse ma, dato che fino alla fine dell'estate sarò connesso con la chiavetta, ve le riassumerò molto cercando di limitare le immagini. Andando avanti vedremo come verrà meglio a me raccontare e a voi seguire.
 
 
 
Dopo la presentazione non vi resta che seguire la mia story con PCM 13, che spero sia di vostro gradimento!

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3 febbraio 2013 - Michelton Wines Bay Cycling Classic

 

Per la nostra prima corsa ci aspetta un volo intercontinentale destinazione Brasile, dove lo sponsor ci chiede la top 10. La corsa, classificata 2.2, non è lunga, solo 106 km, e l'unica "salitella" (perdonami Zomegnan) si trova a 90 km dalla conclusione. Un forte vento laterale (68 km/h) soffia per quasi tutta la gara, tranne tra i - 20 km ed i - 10 km, dove è a favore.

 

La nostra tattica è semplice: mandare un uomo in fuga sperando nel vento e, nel probabilissimo arrivo allo sprint, prendere la ruota di un velocista fra i molti presenti con Merdj e tenere duro!

 

In fuga mandiamo H. Chabane che, insieme ad altri 7 coraggiosi, anima quasi tutta la gara; il tentativo viene ripreso ai - 8 km dal traguardo. Il vento scompiglia la situazione e Merdj, prima protetto da Droueche, poi a ruota di Richeze, si butta nella volata.

 

Con un'ottima progressione l'italiano Angelo Furlan della Christina - Watches vince di potenza davanti a Havik e Martinez. Merdj sta ancora sprintando!

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Quando lo speaker annuncia l'ordine d'arrivo faccio sbandare pericolosamente l'ammiraglia: Hamza Merdj ce l'ha fatta, è arrivato nono! Ha scelto la ruota giusta!

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Il viaggio aereo del ritorno ci riserva una piacevolissima sorpresa: Merdj ha rinnovato con noi fino al 2016! Mi faccio prendere dall'entusiasmo e gli devo una promessa: entro quell'anno lo dovrò far correre in qualche corsa WT, cosa non facile, data la nostra nazionalità.

 

La nostra prossima corsa sarà la Tropicale Amissa Bongo, dove lo sponsor non ci chiede nulla: obiettivo impegnarsi al massimo!!!

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Eh beh, max 77 in volata, utile in classiche come la San Sebastian

In teoria potrebbe farsi tutte le volate del calendario Continental e dominarle, tirare gli sprint nei GT, farli in prima persona nelle ultime tappe o provarci nelle corse a tappe WT di una settimana (soprattutto quelle non di prima fascia). :biggrin: Comunque direi ottimo soprattutto per i Mondiali, se si arriva allo sprint su un percorso almeno un po' selettivo (leggasi qualsiasi tranne Copenaghen... :mrgreen: ) è lui il favorito! :D

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In teoria potrebbe farsi tutte le volate del calendario Continental e dominarle, tirare gli sprint nei GT, farli in prima persona nelle ultime tappe o provarci nelle corse a tappe WT di una settimana (soprattutto quelle non di prima fascia). :biggrin: Comunque direi ottimo soprattutto per i Mondiali, se si arriva allo sprint su un percorso almeno un po' selettivo (leggasi qualsiasi tranne Copenaghen... :mrgreen: ) è lui il favorito! :D

Si, essere molto veloci è sempre utile!

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La Tropicale Amissa Bongo vede il nostro esordio in Africa. Nonostante sia di categoria 2.2, la startlist è discreta: si può fare bene ma serve impegno ed un pizzico di fortuna.

 

 

1° tappa

 

Prima tappa con saliscendi soprattutto negli ultimi 30 km.

 

Dall'ammiraglia chiedo ai ragazzi di andare in fuga per conquistare i TV ed i GPM. Hichem Chabane riesce a conquistare ambedue i GPM e si aggiudica la maglia a pois provvisoria.

 

Dietro si accende la bagarre a circa 30 km dalla conclusione con il polacco Gronkiewicz che si avvantaggia, resistendo fin sul traguardo alla rimonta del kazako Jumabekov, molto forte sui numerosi strappi presenti, con pendenze anche sopra il 20%!

 

Zaballa stacca Merdj negli ultimi km e si aggiudica il terzo posto di tappa e di generale. Ottimo quarto Hamza Merdj!

 

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2° tappa

 

La seconda tappa è l'unica classificata pianeggiante in questa competizione, con un circuito che prevede due salite da ripetere cinque volte, con l'ultima asperità a 3,5 km dall'arrivo.

 

Chabane in fuga conquista altri punti GPM. Il tentativo viene ripreso dalle tirate dell'Astana Continental con i nostri ragazzi che prendono in mano la situazione all'ultimo giro.

 

Merdj riesce a piazzare uno scatto negli metri finali dell'ultimo strappo, guadagnando sul gruppo fino a 26". Sul traguardo il distacco è nullo, ma Merdj riesce a conquistare la prima vittoria da professionista, regalandoci il nostro primo sigillo oltre ad infinita soddisfazione e morale!

 

E non finisce qui! Hamza Merdj riesce anche ad appaiare il leader della generale nella classifica a punti, maglia che indosserà domani in virtù delle due maglie che possiede il polacco.

 

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3° tappa

 

Oggi tappa movimentata, con l'ultimo km che tende all'insù, con una pendenza del 10%.

 

Un infinito Chabane entra in fuga con altri sei coraggiosi molto meno affaticati. Il non-impegno di Hichem nei GPM gli fa conquistare punti preziosi sia ai TV sia all'arrivo, dove è settimo.

 

Merdj paga qualcosina sull'ultimo strappo ma mantiene saldamente il quarto posto nella classifica generale.

 

La classifica a punti si delinea in modo molto interessante, con due uomini di classifica a 44 e tre corridori, di cui due nostri, a 39. Domani daremo battaglia!

 

La classifica scalatori sembra già nostra: Rucker, per vincerla, dovrebbe conquistare tutti e due i GPM domani e Chabane non dovrebbe prendere neanche un punto.

 

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4° tappa

 

Tappa molto simile alla precedente, sempre con l'ultimo km in salita e diversi su e giù lungo tutto il percorso.

 

Chabane, nella quarta fuga consecutiva, vince maglia verde e a pois, concludendo la tappa in quinta posizione, ultimo dei fuggitivi.

 

Hamza Merdj perde qualcosina anche oggi, sfilandosi sullo strappo finale, ma blindando il quarto posto in classifica. Per lui è stata un'ottima Tropicale Amissa Bongo, con una vittoria di tappa ed il buon piazzamento in generale

 

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La vittoria di tappa, delle maglie "secondarie" e la top 5 in generale fanno felice il nostro sponsor, Vélo Club Sovac.

 

 

 

--- News dal mondo (gennaio) ---

 

  • Angelo Furlan fa doppietta vincendo in volata anche il GP Rio de Janeiro.

 

  • Cameron Meyer è il nuovo campione australiano in linea, Richie Porte a cronometro.

 

  • Marco Pinotti vince, grazie ad una superba cronometro ed alla sua buona tenuta in salita, il Tour de San Luis.

 

  • (WT) Il Tour Down Under è appannaggio di Arthur Vichot, davanti all’idolo di casa Rohan Dennis ed al sempreverde Pablo Lastras.

 

  • Per finire con le corse, Sandy Casar vince con una lunga fuga da lontano il GP la Marseillaise.

 

  • Per ultima una pillola sulle nazionali: sono stato incaricato di guidare l’Algeria ai prossimi mondiali di ciclismo su strada!
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Ruapehu Cycle Classic

 

Partecipiamo a questa classica 1.2 il 10 febbraio con il solo obiettivo di aumentare il ritmo corsa, che è sceso a "cattivo" per via del periodo di inattività. Il percorso è completamente pianeggiante.

 

La nostra tattica è aspettare la volata e fare qualcosa con Merdj, che sprinta ma purtroppo la concorrenza è più forte e otteniamo solo un 17° posto, che tuttavia fa piacere al nostro sponsor.

 

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Tour of Eritrea

 

Altra corsa di categoria 2.2. Questa volta partecipiamo con un'altro piglio, dato che il nostro sponsor vuole conquistare una vittoria di tappa.

 

Il percorso è adatto alle caratteristiche di più corridori: la prima tappa è da velocisti, la seconda è per scalatori vista la differenza di 2500 m tra il luogo di partenza e l'arrivo con gli ultimi 10 km molto duri, la terza è per velocisti e/o discesisti (è il percorso della seconda al contrario), la quarta per scattisti e la quinta nuovamente per ruote veloci.

 

 

1° tappa

 

La prima tappa è lunga per la categoria, ben 160 km. Il Team Plussbank tiene cucita la corsa per il proprio leader S. H. Enger, nessuno riesce ad evadere dal gruppo.

 

La tattica della squadra norvegese è però errata: il giovane velocista non ha più uomini a disposizione per il finale. Ciò provoca anarchia in gruppo, che si apre lungo la sede stradale.

 

A - 5 km dalla conclusione chiedo dall'ammiraglia a R. Chabane, il nostro uomo più veloce, di provare ad anticipare la volata. Pochi metri più avanti è lui a piazzare uno scatto secco. Il gruppo non reagisce (evidentissimo bug).

 

La reazione arriva ai - 4 km dal traguardo, ma il nostro corridore ha già 35" di vantaggio: riprenderlo è quasi impossibile!

 

S. H. Enger si ritrova a dover tirare in prima persona per chiudere, sprecando tutte le sue energie prima della volata, che poi lo vede fuori dalle prime 10 posizioni.

 

R. Chabane conquista la vittoria, concedendosi un'esultanza ben prima della doppia linea bianca. Il gruppo, regolato da Celik, recupera lo svantaggio ma non il nostro portacolori che soddisfa l'obiettivo dello sponsor.

 

Volata strana, che ci regala il 4° posto di H. Chabane ed il 10° di Merdj, che domani punterà a resistere al ritmo dei migliori.

 

Sperare un esordio migliore in Eritrea sarebbe stato difficile. Il morale è alle stelle!

 

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2° tappa

 

Oggi è il giorno della verità per la classifica generale: si arriva a 2500 m sul livello del mare, con gli ultimi 10 km sterrati e con pendenze che vanno oltre il 10%; la strada è molto stretta. Il favoritissimo è il tedesco Fothen.

 

Tutti i nostri corridori, ad eccezione di Merdj, tirano il gruppo fin dal primo chilometro per contenere il distacco dei fuggitivi, che vengono ripresi a circa 30 km dalla conclusione, quando la salita è già cominciata.

 

La strada sale a gradoni, non è facile trovare un buon ritmo, con Merdj che rimane solo ancor prima del tratto duro.

 

A 10 km dal traguardo la strada impenna sotto le ruote dei corridori, con il colombiano Baez che attacca. Hamza Merdj pecca di inesperienza e lo segue, nonostante le mie raccomandazioni di non esagerare. "Hamza, non sei uno scalatore puro, sali del tuo passo".

 

Quando mancano 6 km per noi comincia la crisi nera: Merdj non ne ha più e pian piano viene superato da una decina di corridori.

 

Il cronometro al traguardo parla chiaro: più di 4' di ritardo da Baez, scalatore purissimo, persi in soli 6 km. Il grande favorito Fothen è "soltanto" secondo.

 

Merdj si classifica tredicesimo al traguardo ed in generale, con pochissime possibilità di agguantare la top 10 nell'unica tappa collinare. Poco male, l'obiettivo è già centrato. La sconfitta di oggi è tutta esperienza accumulata.

 

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Nel dopotappa non me la sento di sgridare Hamza, non avrebbe molto senso. Il ragazzo è sveglio e credo abbia già capito da solo l'errore. In fondo, è stata la sua prima cotta da ciclista e, con tutta probabilità, non sarà neanche l'ultima.

 

Ma sono sicuro che in poco tempo avremo un campione.

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3° tappa

 

Terza tappa che presenta il percorso inverso a quello della seconda: discesa e pianura finale.

 

R. Chabane, su mio consiglio, va in fuga con l'obiettivo di conquistare la maglia a punti che Celik gli ha soffiato sull'arrivo in salita.

 

Il gruppo, tirato dalla Plussbank di S. H. Enger, è deciso ad arrivare allo sprint, tenendo il vantaggio dei fuggitivi sempre sotto i 3'.

 

Il distacco, a 10 km dal traguardo, è di 30", la situazione sembra compromessa per la fuga. Ma, come nella prima tappa, la Plussbank ha fatto male i calcoli ed il gruppo rallenta.

 

I fuggitivi guadagnano, fino ad avere 1' ai - 5 km, fino a quando il gruppo torna sotto, distante 30" ai - 2 km.

 

R. Chabane, con una volata lunghissima, è l'unico dei quattro fuggitivi a resistere al ritorno del gruppo regolato da S. H. Enger! Per lui è la seconda vittoria di tappa e la maglia verde!

 

La tappa ci offre un altro motivo per sorridere: tre uomini di classifica perdono terreno negli ultimi chilometri e Merdj in generale scala tre posizioni, entrando per un pelo nella top 10!

 

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4° tappa

 

Quarta tappa del Tour of Eritrea che ha un percorso adatto a scattisti, con due salite corte negli ultimi 20 km.

 

R. Chabane va in fuga con l'obiettivo di rafforzare la maglia a punti, dato che Celik dista solo 4 lunghezze. Vinciamo il TV, ma gli altri quattro fuggitivi lo precedono al traguardo.

 

Merdj, giunto al traguardo con i migliori, guadagna due posizioni in classifica generale ed ora è ottavo!

 

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5° tappa

 

La quinta tappa è una passerella, con un circuito in cui sono presenti tre salitelle da ripetere sette volte.

 

R. Chabane, in fuga, blinda la maglia a punti, ma il suo tentativo viene ripreso a 15 km dall’arrivo.

 

Il ritmo alto taglia le gambe ai velocisti puri (S. H. Enger su tutti) e la volata è molto strana: vince Merdj al fotofinish su Vermeltfoort con un’ottima rimonta, concludendo all’ottavo posto la classifica generale ed al terzo quella dei giovani!

 

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Bilancio del Tour of Eritrea molto positivo: vinte tre tappe su cinque con tanto di maglia a punti e top 10 in generale, tutti risultati che lo sponsor apprezza. Obiettivo centrato!

 

 

 

--- News dal mondo (febbraio) ---

 

  • Cominciamo da una notizia simbolica: Joaquim Rodriguez annuncia che smetterà di correre a partire dal 2014, come a voler lasciare spazio alla crescita di Merdj.

 

  • Gli uomini da corse a tappe cominciano a mettersi in mostra: Froome domina il Tour of Langkawi, Nibali vince su Quintana la Vuelta à Andalucìa, Betancur vince l’arrivo in salita del Tour of Oman ma la corsa è di Coppel, Andy Schleck si piazza al Giro del Mediterraneo vinto da Hoogerland e Quintana fa sua la Vuelta à Mallorca davanti a Purito Rodriguez.

 

  • Il pavé regala sorprese, con la vittoria di Ladagnous a Le Samyn ed alla Omloop Het Nieuwsblad (battendo Cancellara e Boonen) e quella più scontata di Boonen alla Kuurne - Bruxelles - Kuurne.

 

  • Greipel domina tutte le volate in Qatar (vinto da Vansummeren) ed in Oman per assenza di altri velocisti, l’unico che riesce a batterlo è Guardini in una tappa in Oman. Sempre in chiave volata, Chicchi fa filotto di tappe al Langkawi vincendone ben 8 e Cavendish giustizia Kittel alla Volta à Algarve.

 

  • L’ultima news riguarda il prossimo anno, nel quale non saranno più presenti Movistar, Lotto Belisol e Cofidis, che verranno sostituite da un nuovo sponsor.

 

  • (WT) Annunciate le wild-card per Giro e Tour: Androni, Bardiani e Vini-Fantini per il primo, Cofidis, Europcar e Sojasun per il secondo.
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Umag Trophy

 

Ci presentiamo a questa corsa di un giorno 1.2 con un ritmo di corsa buono ed una forma più che distinta (2). Lo sponsor ci chiede una top 10.

 

Il percorso è completamente piatto, un solo strappetto a 20 km dal traguardo non può illudere nemmeno l'attaccante più coraggioso (nemmeno il Pirazzi più scatenato).

 

Il ritmo elevato nella fase iniziale non ci impedisce di mandare Ben Nasr in fuga per tenere la situazione sotto controllo.

 

Però le squadre che vogliono arrivare allo sprint sono davvero troppe, infatti a 10 km dall'arrivo i fuggitivi vengono ripresi.

 

Si arriva allo sprint dato che l’estremo tentativo di H. Chabane di anticiparlo a 4 km dall'arrivo è andato a vuoto.

 

Merdj è posizionato benissimo, a ruota del favoritissimo Velmertfoort, che parte molto lungo; il nostro portacolori perde posizioni ma riesce a stare nella top 10: è 7°!

 

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Risultato? Squadra felice e sponsor soddisfatto dall'obiettivo raggiunto!

 

Alla prossima gara, il Tour of Algeria, dove dovremmo portarci a casa la maglia del miglior scalatore per far nuovamente felice lo sponsor, il cui rapporto con noi finora è eccellente.

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Tour of Algeria

 

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Eccoci alla nostra corsa di casa, nella quale lo sponsor ci chiede di vincere la classifica scalatori. I partecipanti sono 71 suddivisi in 11 squadre.

 

 

1° tappa

 

Inizialmente il gruppo rimane compatto, con Merdj che vince facile il primo TV guadagnando preziosi secondi d'abbuono.

 

Dopodiché parte la fuga, con due atleti coraggiosi che accompagnano il nostro Ben Nasr nel tentativo da lontano.

 

Ben Nasr riesce a vincere il GPM resistendo alla rimonta degli altri due, poi di nuovo pancia a terra a tirare.

 

A 10 km dal traguardo il vantaggio dei primi tre è di 1', ma dietro cominciano a guardarsi: si intravede per Ben Nasr la possibilità di cogliere la sua prima vittoria da professionista!

 

A 5 km dalla conclusione Ben Nasr scatta e, facendo il vuoto, vince sul traguardo in solitaria: per noi è buona la prima!

 

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Ma dietro succede di tutto (di nuovo bug): il gruppo consente ai fratelli Chabane, a Merdj ed a Lahsaini di evadere e riagguantare sul traguardo gli altri due fuggitivi; il plotoncino giunge a 29" da Ben Nasr.

 

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Il vero e proprio gruppo è regolato in volata dal colombiano Castro sul nostro Droueche con un ritardo di 1'37" dal primo.

 

Il Tour of Algeria non poteva cominciare per noi in modo migliore: vinciamo la tappa ed indossiamo tutte le maglie ad eccezione di quella dei giovani!

 

 

2° tappa

 

I primi km di tappa vengono percorsi ad andatura turistica, con Merdj che coglie un buon secondo posto al primo TV di giornata.

 

Successivamente si susseguono scatti e controscatti, ma la nostra squadra chiude su ogni tentativo.

 

I GPM vengono affrontati con un ritmo blando per la gioia di Ben Nasr, che vince il primo ed il secondo per poi passare secondo sull'ultima salita di oggi.

 

Nella lunga discesa i nostri si mettono in fila indiana a tirare, qui sotto una splendida immagine catturata da un fotografo a bordo strada.

 

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Si arriva agli ultimi km con questa situazione. I fratelli Chabane provano a lanciare Merdj allo sprint ma il connazionale Belmokhtar lo supera proprio in vista del traguardo: è 2° posto, ottimo in chiave abbuoni!

 

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Altri piazzamenti di rilievo per la nostra squadra arrivano da Benrais, settimo, e da Droueche, nono.

 

La giornata odierna ci consegna un bilancio più che positivo: concrete possibilità di vittoria nella generale e maglia scalatori quasi blindata!

 

 

3° tappa

 

La tappa di oggi ci regala subito soddisfazioni: GPM vinto da Ben Nasr che ha quasi conquistato matematicamente l'apposita classifica, l'obiettivo dello sponsor!

 

Per il resto la tappa fila via tranquilla: fuga di cinque corridori che viene recuperata grazie alle tirate delle altre squadre verso i 15 km dal traguardo.

 

L'arrivo è ovviamente allo sprint con Merdj che, inizialmente chiuso contro le transenne, esce fuori con una grande rimonta e chiude quarto, sfiorando gli abbuoni.

 

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La classifica generale resta invariata alla vigilia della due giorni decisiva per la conquista del Tour of Armenia!

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4° tappa

 

Comincia la due giorni della verità di questo Tour of Algeria.

 

Tutti i corridori sembrano voler risparmiare le loro energie, lasciandoci da soli a tirare il gruppo con i bravissimi R. Chabane e Benrais per circa 175 km, fin sotto all'ultima salita.

 

Il forte vento contro (circa 40 km/h) impedisce a Droueche di fare la selezione prevista.

 

La grande accelerata avviene a 2 km dal GPM, con 6 corridori che lasciano il gruppo principale lanciandosi all'attacco. Il leader Ben Nasr è attardato.

 

Merdj transita primo al GPM insieme a Duran, poco più staccati gli altri quattro.

 

Nei 14 km finali Duran non collabora e Merdj decide di farsi riprendere dagli altri contrattaccanti: di nuovo in sei al comando della corsa.

 

A 8 km dall'arrivo Duran scatta, con Merdj che è l'unico che prova, invano, a ricucire.

 

Lo scalatore spagnolo Duran vince in solitaria, mentre la volata per il secondo posto è vinta da Belmokhtar; Merdj, 6°, è il nuovo leader della corsa!

 

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L'ex leader Ben Nasr perde più di 4' dando addio alla maglia gialla, che però resta nella nostra squadra. Per lui è comunque maglia a pois.

 

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5° tappa

 

Oggi tappa molto simile a quella di ieri nel finale, ma ci sono meno saliscendi e la distanza è decisamente minore (127 km contro 207).

 

Per risparmiare i nostri gregari mandiamo in fuga Lahsaini, che rimane davanti in solitaria fino all'imbocco della salita finale.

 

In gruppo comincia la battaglia, con Merdj che decide di salire del suo passo, protetto da Droueche e Ben Nasr che impediscono agli attaccanti di avvantaggiarsi grazie ad un ritmo alto.

 

A 5 km dal GPM il gruppo è sempre tirato dai nostri due alfieri che lo hanno ridotto a sole 18 unità.

 

A 2 km dal GPM Merdj, che ha sensazioni positive, accenna uno scatto. Gli risponde soltanto Duran. I due decidono di proseguire di comune accordo e fanno subito la differenza sugli altri 16.

 

I due battistrada si danno battaglia soltanto negli ultimi 3 km di tappa, dove Merdj piazza lo scatto decisivo che gli permette di vincere la tappa; 2° Duran e gruppo a 45".

 

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Dopo il traguardo è scontro tra Duran e Merdj: lo spagnolo pensava che Merdj, già leader della corsa, gli lasciasse la tappa, ma il nostro portacolori ha prontamente dichiarato ai microfoni della TV algerina:

 

"Intanto vorrei dire a Duran che la corsa è corsa, sconti non se ne fanno. Inoltre lui aveva già vinto ieri, dopo una non-collaborazione che non ho per nulla gradito. Gli ho risposto oggi sulla strada, e poi vincere in casa ha sempre un sapore speciale".

 

Oggi Hamza ha dato un altro segno del suo carattere e della sua personalità spiccata: un altro passo in avanti per diventare un grande campione.

 

 

6° tappa

 

Le due tappe scorse hanno lasciato davvero poche energie nelle gambe dei corridori: nessuno prova la fuga da lontano ed il gruppo procede compatto fino agli ultimi 20 km, dove comincia la bagarre.

 

Oggi, però, Merdj vuole disputare la volata, dunque il nostro treno non lascia spazio ad eventuali attaccanti dell'ultimo minuto.

 

A 2 km dal traguardo H. Chabane lancia ottimamente Merdj, che però viene rimontato negli ultimi metri dal malese Rusli, che vince con un margine abbastanza netto (non si vede nell'immagine sotto).

 

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Poco male: ci portiamo a casa tutte le classifiche possibili con Merdj, ad eccezione di quella scalatori che vinciamo con Ben Nasr (obiettivo sponsor raggiunto) e quella a squadre dove arriviamo terzi.

 

E' stato un grande Tour of Algeria, con il nostro sponsor che è davvero al settimo cielo. Se continueremo così non esiterà ad aumentarci i fondi stipendio per la prossima stagione (il contratto scade nel 2014).

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Piccola precisazione: non voglio nel 2014 (anno di scadenza dello sponsor) prenderne uno da 600000 € al mese e tanti saluti con tanto di vittorie facili, voglio arrivare nel WT con il Vélo Club Sovac cercando di ottenere almeno una Wildcard entro il 2016 (la mia promessa con Merdj).

 

Semmai quando avrò portato il Vélo Club Sovac nel WT allora potrò considerare offerte di altri sponsor.

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Classic Loire Atlantique

 

Ci presentiamo a questa corsa 1.1 con una forma molto buona, un ritmo di corsa eccellente ma i corridori sono un po' stanchi, non hanno neanche avuto un giorno di pausa dopo il Tour of Algeria. Lo sponsor ci chiede una top 10.

 

Il percorso è formato da un circuito dove non c’è un metro di pianura ma solo strappi da ripetere più volte per un totale di 190 km e 2641 m di dislivello. Ci sono troppi big per far bene, servirà fortuna ed un’ottima forma giornaliera.

 

Benrais riesce, ad ogni giro, ad allungare moltissimo il gruppo nell’unico tratto di strada stretta del circuito facendo faticare molto di più chi sta dietro.

 

Decido di far ritirare tutti tranne Merdj a metà gara per avere qualche speranza di far bene anche domani al Gran Premio San Giuseppe dove non abbiamo obiettivi precisi.

 

All’ultimo giro Rebellin attacca con Pichot e va a vincere. Un Merdj in giornata di grazia riesce a battere gli altri 13 corridori facenti parte del suo gruppetto cogliendo la terza piazza! Obiettivo raggiunto e superato!

 

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Gran Premio San Giuseppe

 

In questa corsa non abbiamo obiettivi, ma cercheremo di onorarla al meglio. L’unico dubbio è la freschezza dei nostri atleti, reduci da sette giorni di corsa di fila.

 

La categoria è 1.2, il percorso è un circuito da ripetere 9 volte per un totale di 167 km con due salite da affrontare a ogni giro (la prima più lunga al 6%, la seconda uno strappo al 10% massimo su cui è posto l’arrivo); è classificato pianeggiante. Vincerà un velocista abbastanza resistente in salita.

 

La Vini Fantini controlla la fuga per tutta la corsa fino al ricongiungimento a 10 km dall’arrivo.

 

Un attacco di Merdj sulla penultima salita va a vuoto ed il nostro alfiere non può che assistere impotente alla volata in salita che lo premia soltanto con un undicesimo posto.

 

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E’ sicuro: Hamza ha pagato le tossine rimaste nei muscoli del Tour of Algeria vinto e dell’ottimo terzo posto di ieri alla Classic Loire Atlantique.

 

Prossimo appuntamento al Tour of Bilda fra quattro giorni, nuovamente in Algeria: non mancate!

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