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La rivincita delle ombre


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Emanuele Sella conquista anche la leadership e noi ci dobbiamo accontentare della maglia di miglior scalatore guadagnata da Vorganov.

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Ritroviamo il morale, però, quando veniamo a conoscenza dei risultati in Australia.

Modificato da marcello
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                                                                                Tour de San Luis    4°tappa

                                                               toursanluis2.jpg           

La quarta tappa è una cronometro individuale lunga circa 20 km totalmente piatta. I favoriti della vigilia sono gli specialisti delle prove contro il tempo; Durbrige, Pinotti e Meyer fra tutti. I nostri sono un po' penalizzati, nessuno ha un valore superiore al 70 in cronometro o prologo. De Clercq mi comunica che si sente bene e cercherà di limitare i danni.

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Il primo a partire dei corridori della Radstand è Sohrabi. L'israeliano fa segnare il miglior intertempo, ma cala e all'arrivo cede secondi. Fra i favoriti, parte proprio in questo momento L. Durbridge. Si capisce fin da subito che l'australiano punta alla vittoria oggi.

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All'intertempo, il corridore dell'Orica ferma il cronometro a 10'12": primo posto per lui. All'arrivo fa scivolare Turgot (che comandava la classifica provvisoria) al secondo posto. C'è un altro atleta interressante che sta percorrendo il secondo tratto della cronometro: è J. Engoulvent. è dietro a Durbridge per soli 7  secondi.

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Partono anche Pavel Brutt e Jan Barta che al primo cronometro si piazzano rispettivamente terzo e quarto. Intanto passa sotto lo striscione d'arrivo Engoulvent piazzandosi secondo a 18" da Durbridge, saldamente al comando.Inizia la gara anche S.Cummings (BMC), buon cronometrista.

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Gli ultimi della Radstand a partire sono Vorganov e De Clercq, che si piazza 9° all'intertempo. Ma il corridore da seguire attentamente è l'italiano della BMC Marco Pinotti, temporaneamente è dietro a Durbridge per un solo secondo. Barta finisce la gara e riesce a inserirsi nei primi dieci, mentre Brutt crolla.

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Inizia la cronometro Cameron Meyer, altro favorito per la vittoria finale. Passa all'intertempo e... spodesta il suo compagno Durbridge dal primo posto.

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L'ultimo a partire è, ovviamente, il leader della generale E. Sella che oggi dovrà cercare di limitare i danni.

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Pinotti finisce la sua prova e deve accontentarsi del secondo posto, che potrebbe diventare terzo perchè sta arrivando Cameron Meyer. L'australiano dell'Orica lascia la vittoria al suo compagno di squadra e si inserisce al secondo posto. La cronometro è conclusa anche per Sella, che passa in questo momento il traguardo. La maglia di leader passa dunque sulle spalle di Meyer.

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Ovviamente Vorganov mantiene la maglia di miglior scalatore e Oss conserva quella a punti. La nuova classifica generale vede al comando Meyer con 6" su Firsanov, 7" su Pinotti e 51" su Sella.

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                                                                                      Tour de San Luis    5°tappa

                                                                           toursanluis2.jpg

La quinta tappa presenta una ripida salita ad una ventina di chilometri dalla fine, molto probabilmente ci si giocherà lì la vittoria. De Clercq cerca il riscatto dopo le prime tappe sfortunate.

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Appena viene dato il via, Vorganov schizza via dal gruppo. Nessuno lo segue, il gruppo lascia fare e il russo prosegue tranquillo. Dopo qualche chilometro un corridore prova a riportarsi sull'atleta della Radstand, ma ormai è troppo lontano.

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Il gruppo impone un ritmo elevato per controllare la fuga. Ci sono poche speranze per Eduard quest'oggi.

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Inizia la salita (1° categoria), Vorganov è ancora solo al comando, ma il gruppo sta rinvenendo a forte velocità.

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Il russo viene ripreso a circa 7 km dal GPM e iniziano gli scatti. Dal gruppo si sgancia un drappello di cui fanno parte gli uomini di classifica (tra cui Meyer) , c'è anche De Clercq.

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A qualche centinaio di metri dal GPM, c'è lo scatto di Huzarski. Tutti pensano che sia per guadagnare punti, ma il corridore del Team NetApp prosegue in solitaria. De Clercq capisce che può essere una buona azione e si lancia in un disperato inseguimento.

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La situazione non cambia e a tagliare il traguardo per primo è il polacco Huzarski. Secondo arriva De Clercq che riesce ad anticipare il gruppetto di Meyer nonstante fossero scattati più volte per riprenderlo.

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De Clercq rientra in classifica generale (ora è sesto) sempre guidata da Meyer e Vorganov mantiene la maglia a pois.

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Di sicuro c'è un po' di rammarico in questo secondo posto, ma dall'Australia arrivano ancora buone notizie.

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Modificato da marcello
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                                                                                               Tour de San Luis   6°tappa

                                                                                toursanluis2.jpg

La 6° tappa è l'ultima che presenta difficoltà altimetriche. Domani ci sarà l'ultima frazione che concluderà questo Tour de San Luis. Ultima occasione quindi per strappare la maglia di leader a Meyer. A inizio tappa c'è subito la scalata di una salita di 2°categoria, poi si scende e si risale fino al 2°traguardo volante, un'altra discesa e dopo l'arrivo in cima ad un'altra salita per arrivare a Mirador del Sol.

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Partono subito gli scatti e tra i corridori che tentano di evadere dal gruppo c'è anche l'infaticabile Vorganov. Si crea subito la fuga buona, i compagni d'avventura dell'uomo Radstand sono Monguzzi, Piedra, Turgot e Cattaneo.

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Il gruppo, tirato dagli uomini Orica, non si preoccupa più di tanto e i fuggitivi acquistano subito un buon vantaggio. Sul GPM passa in testa Vorganov che riesce a prendere punti importanti per la classifica degli scalatori.

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A 70 km dalla conclusione il vantaggio si fa pesante: 14 minuti! Nel gruppo gli uomini della Radstand ovviamente non collaborano e gli Orica mantengono un'andatura non troppo elevata. Intanto davanti Monguzzi e Cattaneo perdono terreno dai loro compagni di fuga.

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è ormai troppo tardi per ricucire e il gruppo inizia a imporre un ritmo spedito. Il vantaggio dei fuggitivi diminuisce sensibilmente, ma mancano pochi chilometri e davanti si susseguono gli scatti. Vorganov agisce d'astuzia: aspetta che i suoi compagni si stanchino a scattare a ripetizione e poi parte da solo. Guadagna subito 40 secondi, può farcela!

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Il russo mantiene il suo vantaggio e va a vincere sui suoi compagni di fuga. Grandissima soddisfazione per lui e per il Team Radstand.

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A quasi 6 minuti arriva finalmente il gruppo compatto con tutti gli uomini di classifica. Sulla salita c'erano stati degli scatti, annulati però dal lavoro dell'Orica. De Clercq mantiene la 6°posizione.

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Domani sarà una passerella per Cameron Meyer che vince dunque il Tour de San Luis. Vorganov sembra che abbia messo la maglia a pois in cassaforte.

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Questa volta le buona notizie sono marchiate "Tour de San Luis", mentre quelle cattive provengono dall'Australia...

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Modificato da marcello
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Bravo con vorganov!! Aspetto le notizie dalla terra dei kangaroo.

Per ora posso solo dirti che, cronologicamente, la vittoria di Vorganov non è la prima per la Radstand. Conto di mettere il Tour Down Under prima di giovedì (inizio scuola) perchè poi avrò un sacco da fare.

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                                                                                Tour de San Luis    7°tappa

                                                                      toursanluis2.jpg

Oggi si concluderà ufficialmente questa edizione del Tour de San Luis. Tappa corta (150 km), un GPM e due traguardi volanti: l'arrivo in volata è gettonatissimo e sicuramente le squadre dei velocisti terranno chiusa la corsa.        

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Come da rituale, gli scatti si susseguono e riescono a formare la fuga Sohrabi, Danacik, Brutt, Bernaudeu e Valencia. Ben tre componenti della Radstand! Il gruppo lascia fare per il momento e controlla.

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Il resto della tappa è un tira e molla e a dieci chilometri dalla conclusione restano davanti solo Brutt (che ha sfruttato il lavoro dei suoi compagni) e Bernaudeu. In gruppo la velocità è elevatissima e, beffa delle beffe, Brutt viene ripreso e saltato da Oss a 1 km dalla fine.

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Daniel Oss è partito, però, troppo presto e viene rimontato dagli altri velocisti. In questo sprint caotico la spunta il francese Petit.

 

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Cameron Meyer può finalmente festeggiare. è il momento delle premiazioni: Petit soddisfatto della sua vittoria.

 

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L'australiano Meyer si coccola la sua maglia gialla. De Clercq (migliore della Radstand) chiude 6°.

 

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Oss si consola per la delusione dell'ultima tappa con la classifica a punti.

 

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Il nostro Vorganov si prende la maglia a pois.

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C. Meyer vince anche la maglia destinata ai giovani e l'Androni giocattoli trionfa nella classifica a squadre.

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                                                                                   Tour Down Under 1°tappa

                                                                               tour_down_under1.jpg

Alla corsa australiana il Team Radstand porta una formazione di tutto rispetto. Kiryenka sarà il leader per la generale, Swift per le volate, Soupe il suo pesce-pilota e Stannard il cacciatore di tappe. Frai nostri rivali troviamo Albasini, Kwiatowski,Agnoli, Kolobnev, Ferrari e Belletti.

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La prima tappa è piatta, ma non troppo: il circuito è leggermente ondulato, si potrebbe inventare qualcosa. La fuga non tarda a partire: tre corridori evadono e continuano la loro azione.

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Ad una quindicina di chilometri dalla fine (quando ormai il gruppo ha ripreso i fuggitivi), si crea una situazione interessante. Stannard attacca e per inseguirlo il gruppo si fraziona.

 

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Stannard viene ripreso, la vittoria se la giocheranno i componenti del primo drappello (dei nostri c'è Stannard e Kiryenka). Purtroppo sia Swift che Soupe rimangono nel secondo gruppo e non possano disputare lo sprint per la vittoria.

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Albasini sfrutta la sua velocità per andare a conquistare la prima frazione del Tour Down Under. Viene accreditato con lo stesso tempo dei componenti del suo gruppetto. Kiryenka arriva 6° e, in ottica classifica generale, è un ottimo inizio. Il gruppo transita sotto lo striscione d'arrivo con un pesante ritardo: 5 minuti. in alto a destra si può osservare l'ordine d'arrivo.

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M. Albasini festeggia sul podio e dichiara in un'intervista che è qui per vincere. Noi, con Kiryenka, lo ostacoleremo.

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Giunge anche una notizia inaspettata: la Radstand è in testa nella classifica a squadre.

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                                                                           Tour Down Under   2°tappa

                                                                           tour_down_under1.jpg               

Già la seconda tappa del Tour Down Under lancerà segnali importanti per chi vuole vincere la corsa australiana. Sull'ultima salita (1°categoria) scoppierà la bagarre. Kiryenka vs tutti!

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Oggi ci sono ben poche possibilità che arrivi una fuga, ma i coraggiosi non si lasciano intimorire e partono all'attacco: sono Geslin e Devolder. A 50 km dal traguardo, il gruppo comincia a fare sul serio.

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All'inizio della salita, scattano numerosi corridori che si riportano sui fuggitivi di giornata.

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Vasil Kiryenka aspetta, ma poi parte e lascia tutti sul posto. Transita per primo al GPM e si invola verso il successo.

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Dietro l'Orica di Albasini organizza l'inseguimento, ma ormai è troppo tardi: Kiryenka passa il traguardo in solitaria con le braccia al cielo! Prima vittoria per la Radstand!

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Il secondo all'arrivo è L. Westra.

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E dopo di lui passa tutto il gruppo (con anche Swift e Soupe esausti).

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Kiryenka fa bottino pieno: tappa, classifica generale, classifica della montagna e classifica a punti. Inoltre la Radstand è prima nella classifica a squadre.

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Per la vittoria finale, Vasil ha 48 secondi su Albasini, principale e pericoloso rivale. Bisogna anche contare che oggi il bielorusso stava benissimo e lo ha dimostrato.

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                                                                                                  Tour Down Under  3°tappa

                                                                                         tour_down_under1.jpg               

La terza tappa è ancora collinare, con un GPM all'inizio. Vedremo come starà Kiryenka e, in base alla sua condizione giornaliera, decideremo cosa fare durante la corsa.

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Appena viene dato il via provano ad andarsene dal gruppo tre ciclisti: Hansen, Mangel e Navardauskas. Riescono a guadagnare terreno e vanno avanti con la loro azione. La Radstand controlla nelle prime posizioni del gruppo.

d2j5.pngIl vantaggio degli attaccanti lievita e la Radstand tenta di ricucire. Le altre squadre, però, non collaborano. -70 km e il gruppo ha un ritardo di 5 minuti.

yvl.pngMangel, Naverdauskas e Hansen ci credono e spingono sui pedali per arrivare al traguardo. Ai -20 km si crea un gruppetto trainato dal leader Kiryenka. Albasini non c'è!

0wce.png Lo svizzero può contare sul lavoro della sua squadra (Orica) e si riporta sul bielorusso della Radstand. Intanto i fuggitivi passano l'arco dell'ultimo chilometro: saranno loro a contendersi la vittoria. Mangel sorprende i suoi compagni d'avventura e parte lunghissimo e taglia l'arrivo trionfante.

3we0.pngAd una quarantina di secondi, arriva il gruppetto di Kiryenka regolato da Albasini. Oggi è stata una giornata in cui si poteva fare di meglio, anche se lo svizzero non è riuscito a strappare nessun secondo a Vasil. 

givp.png Ovviamente V. Kiryenka mantiene la maglia di leader  poichè i primi tre (Mangel, Navardauskas e Hansen) in classifica generale avevano un ritardo superiore ai 5 minuti. 

a2lh.pngwfzv.png                                                                                                                             

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                                                                                  Tour Down Under   4°tappa

                                                                           tour_down_under1.jpg                 

Oggi sarà una specie di giorno di riposo per gli uomini di classifica, ma non per noi, poichè Ben Swift vuole lasciare un segno in questo Tour Down Under (primo obiettivo stagionale). Kiryenka si riposerà in gruppo in vista delle prossime tappe.

p0zn.png A inizio tappa, sono tanti i corridori che cercano di evadere, ma il gruppo non lascia andare nessuno. A pochi metri dal GPM scatta Antonin Linda e porta via, finalmente, un drappello di attaccanti.

9no7.pngf7xf.pngNella fuga sono quasi tutti molto più forti e veloci di Linda (che oltretutto non è neanche in forma) e, quindi, in testa al gruppo è la Radstand ad imporre l'andatura.

j6pw.png Ai -10 km il gruppo si riporta sugli attaccanti. Si cominciano a formare i treni per i velocisti.

 

Swift può contare sull'immenso lavoro del francese Soupe che lo porta nelle prime posizioni e lo ancia alla perfezione. Parte così lo sprint per la vittoria:

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è proprio il velocista inglese della Radstand ad imporsi con una volata imperiosa su Ferrari! Seconda vittoria, dunque, dopo quella di V. Kiryenka. Ben si vendica, visto che nel pronostico della vigilia non era neanche inserito nei "da non sottovalutare".

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 Da questa volata ne escono sconfitti i favoriti Ferrari e Belletti e gli altri velocisti. Geoffrey Soupe ottiene l'11° posto dopo l'ottimo lavoro per Swift.

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                                                                    Tour Down Under  5°tappa

                                                                  tour_down_under1.jpg           

Questa è l'ultima tappa per attccare Kiryenka e, Albasini & CO. non aspettano altro... Il finale è caratterizzato da una salita di 1° categoria, poi una discesa e l'ultima ascesa che porta all'arrivo.

k0n5.png Nella fuga di giornata riesce ad inserirsi Dvorsky. Il gruppo rimane tranquillo.

 

Prima di passare sul GPM la fuga viene ripresa e sio forma un gruppetto di corridori in testa alla corsa. Ci sono Kiryenka, Albasini, Kwiatoski, Tiernan-Locke e Kolobnev.

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Nella discesa Kiryenka cerca di anticipare i tempi, ma viene stoppato. Il bielorusso mi comunica che non sta bene (ha un -2 di giornata). Sullo strappo finale il gruppo rientra sugli attaccanti e parte un'atipica volata. Albasini è il più veloce e vince, dietro di lui c'è tutto il gruppo. Probabilmente non verrà dato nessun distacco.

byiv.png Clamoroso! I giudici di gara la pensano diversamente e viene dato ad Albasini un vantaggio di 20" su Kolobnev, 50" su Kwiatoski, Westra e Sorensen e addirittura 1'05" al gruppo comprendente Kiryenka! Sogni di gloria sfumati...

asub.png è Michael Albasini il nuovo leader della classifica generale. Kiryenka scivola al secondo posto a 27" , davanti a Kolobnev terzo a 31". Vasil conserva la maglia di miglior scalatore e la Radstand è sempre prima nella classifica a squadre. Magra consolazione...m34l.pngCartolina del giorno:   

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I corridori sfilano in un paesaggio australiano da cartolina. La vegetazione del panorama non sembra distrarli e un'astraliana si ferma per osservarli.                                                                                                       

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                                                                                     Tour Down Under  6°tappa

                                                                              tour_down_under1.jpg          

L'ultima tappa è una classica passerella, anche se l'arrivo in volata non è scontato: sono solo 90 i km che si dovranno affrontare. 

aeu3.png Fin dall'inizio della gara animiamo la corsa con i ripetuti attacchi di I. Stannard. Il campione inglese prova un'azione solitaria, dietro di lui c'è un altro gruppetto di attaccanti.

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In gruppo, la formazione del favorito Swift non collabora e Stannard ha ora un vantaggio enorme. A tirare è quindi l'Ag2r di Belletti.

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Mancano solo 20 km e il campione inglese Ian Stannard è solo al comando con più di 4 minuti! Che azione del britannico!

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Al traguardo Stannard può finalmente festeggiare, una grande vittoria per lui! Ma non è finita, dietro si formano i treni per i velocisti e subito dopo parte lo sprint:

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Magnifica tripletta per il Team Radstand! Una parziale consolazione dopo la delusione della tappa precedente. Questo è quelo che domani leggeranno gli appassionati:

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Il vincitore di questo Tour Down Under è dunque lo svizzero Albasini che si è imposto su Kiryenka e Kolobnev. Il bielorusso della Radstand si rifà vincendo la classifica dei GPM.

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Le soddisfazioni per la Radstand non sono finite: vinciamo anche la classifica a puntie a squadre.

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                                                                               Etoile de Besseges   1°tappa  2jNMX1z.png?1

                                                             etoile-besseges-logo.jpg        

La Radstand non sarà presente al Tour of Qatar e al Tour of Mediterrean, ma sarà al via dell'Etoile de Bessege. Esordio stagionale per E. Boasson Hagen, K. Siutsou, Sprick e Cherel. La prima tappa è completamente pianeggiante con due GPM (mi dispiace non ho lo screen).   

Dvorski tenta un fuga solitaria a inizio tappa e nessun altro tenta ad attaccare.

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Sul secondo GPM c'è un attacco da parte di tre corridori: Pellizzotti, Antomarchi e un uomo Cofidis. A questi si accoda anche il nostro Duran.

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Ovviamente Dvorski vince i GPM e si assicura la maglia a pois. Gli attacchi vengono annullati e a 6 km dalla fine si forma il nostro treno.

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Boasson Hagen viene lanciato alla perfezione e vince quasi per distacco.

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è quindi il campione norvegese ad indossare la maglia di leader.

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Dvorski si prende la maglia a pois.

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Nella top ten di tappa riescono a inserirsi anche Cherel e Tamaroudis.

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 Piccola premessa:

 Randstad Italia è un'Agenzia per il Lavoro, un nuovo interlocutore polifunzionale in grado di soddisfare esigenze diverse in modo più  completo  grazie a un articolato ventaglio di servizi.                                                                        

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"E mi raccomando: non mi disturbate perché fra poco arriverà un giornalista per un'intervista:"

Il presidente sbatté la porta in modo vigoroso. Guardai la foto incorniciata del presidente appesa sopra la scrivania, lì era sorridente e sereno. Ma la verità era un'altra: dietro gli abiti eleganti si nascondeva un uomo con un carattere brusco e turbolento. In questi giorni era più nervoso del solito. Jhonny mi mise una mano sulla spalla:

"Sarà meglio metterci subito al lavoro! Il presidente è molto impegnato e non vuole che lo disturbiamo ancora."

"Non capisco... cosa sta succedendo?" ribattei io. Il mio amico Jhonny fu molto sorpreso dopo che sussurrai quelle parole.

"Ma come, non la sai?!" 

"Sapere cosa?!"

Jhonny scoppiò in una fragorosa risata. Stava cominciando ad irritarmi.

"Ah, ah!! Ora ti spiego: è ormai da diverse settimane che nel mondo del ciclismo ha fatto la sua entrata la nuova squadra WT."

"Non mi interessa niente! Lo sai bene che il ciclismo non lo digerisco, guardo solo le partite di biliardo."

"Ma la nuova squadra è sponsorizzata dalla nostra società: la Randstad! Non si parla d'altro in questi giorni! Ma in che mondo vivi?! è per quello che il presidente è così agitato."

Me ne andai, ne avevo abbastanza dei miei colleghi, soprattutto di Jhonny. Avevo bisogno di un caffè. Aprii la porta e...

                                                ceresa_mic_3--400x300.jpg              

Avevo sbagliato stanza, maledizione!!! Mi ero cacciato in un guaio grandissimo!! Rimasi fermo mentre il presidente gridava:

"Spegnete le telecamere!!!! Quell'impiastro non capisce proprio niente, ma ora se la vedrà con me!!"                                 

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