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[PCM 11 - Ministoria] - Un Tour all'antica


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Tour di Sera, 20a tappa: (cronometro individuale) Versailles > Paris - Champs-Elysées 26,5 km[

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De Stefano: E' con grande amarezza che vi parliamo dai Campi Elisi parigini, troppo splendida cornice per un turpe spettacolo. Il dramma che abbiamo vissuto oggi è di quelli che bruciano, che bruciano in fondo al cuore.

???: Per me non ti bruciava solo il cuore.

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De Stefano: Marino, chi ti ha interpellato?

Marino: Lo stesso che ti ha dato il permesso di introdurti nella stanza 115 dell'albergo del Lussemburgo dalla finestra del bagno e di nasconderti dietro la tenda del bagno per spiare un ben noto corridore lussemburghese come mamma l'ha fatto.

De Stefano: Non so di cosa tu stia parlando.

Marino: Andy Schleck secondo me sì, visto che è rimasto talmente scioccato che si è messo a chiamare la mamma.

De Stefano: Marino, era un modo per alludere a me, visto che ho qualche anno più del mio tesoro.

Marino: Dove per "qualche anno" si intende che hai dei ricordi vividi dello spavento che hai preso quando i tedeschi iniziarono i bombardamenti?

De Stefano: Marino, stai insinuando che io sia vecchia?

Marino: Certo che no, dico solo che Rita Levi Montalcini ti ha definita "Quella che sedeva due file dietro di me in classe".

De Stefano: Marino, cambia subito discorso.

Marino: Bene. Dove hai cacciato il pachiderma?

De Stefano: Gli ho detto che dall'altra parte della città c'era Armstrong che vendeva piadine alla nutella.

Marino: Un binomio irresistibile. Un po' come per te Andy Schleck che distribuisce rasoi, o per Sgarbozza una qualsiasi persona che distribuisce superalcolici.

De Stefano: Marino, cerca di contenerti. E comunque io non ho la barba.

Marino: Ti devo ricordare quella volta che hai dimenticato a casa il rasoio, e a fine Tour sembravi Reinhold Messner?

De Stefano: Nego categoricamente. Ad ogni modo, diamo la linea agli highlights di Davide Cassani.

Marino: Fallo e dico a tutti che pisci in piedi.

De Stefano: E io dico a tutti che ti piace farti frustare dalle ragazze dello staff della Svizzera mentre una di loro ti grida nelle orecchie che sei un bambino pestifero e devi essere punito.

Marino: Almeno eviteresti di raccontare che mi faccio cadere addosso la cera delle candele?

De Stefano: No.

Marino: Vai Davide!

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Cassani: Ultima tappa del Tug, ventisei chilometghi e mezzo con pagtenza da Vegsai e agghivo sugli Scians Elisé. Il successo di tappa va ad Albeghto Contadogh, che non ha spazzato via la concogghenza come altghe volte, ma che è ghiuscito a ghesisteghe ad attacchi eccellenti come quelli di Vincenzo Nibali e Denis Mencho. In chiave classifica genegale, Cadegh Evas scavalca Endi Scek, ma non ghiesce a colmaghe il gap nei confgonti di Albeghto Contadoghs. Aggiungo che sono addologato dalla scompagsa dei gastghelli che avghebbego contghibuito a ghipgodugghe il pagugo del Guanda Meghidionale... ma che cazzo avete scghitto sul gobbo?

Marino: Già, vergogna *ammicca*

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Bulbarelli: Anf... anf... Al... Alessandra... rifammi uno scherzo così... e giuro che ti mando a commentare il cricket.

Marino: O la carambola? *ammicca*

Bulbarelli: Marino, è stata una soluzione temporanea per me.

Marino: Ma abbastanza lunga da ridurre la tua credibilità come giornalista alla stregua di quella di un ex redattore de "Il Giornale", cacciato dalla testata perché troppo politicizzato.

Bulbarelli: Marino, ti prego di cessare queste polemiche sterili. Piuttosto, a che punto siete?

Marino: Abbiamo parlato della barba di Alessandra, delle mie abitudini sessuali...

Bulbarelli: Non voglio sapere altro. Ma è mai possibile che neanche questo magnifico scenario vi ispiri delle discussioni più elevate?

Marino: Magnifico con o senza Alessandra?

Bulbarelli: Che intendi dire?

Marino: Che la nostra collega mi sembra un pelo fuori posto. E' come - chessò io - un pedofilo che mette piede in Vaticano.

Bulbarelli: ...

De Stefano: ...

Regia: ...

Marino: Ok, ho sbagliato esempio.

Bulbarelli: Se non ti dispiace cambierei discorso.

Marino: La positività del tuo sogno erotico?

De Stefano: Hanno pizzicato Platinette?

Bulbarelli: Alessandra!

Marino: La mia stima di Alessandra è appena raddoppiata.

De Stefano: E adesso quant'è?

Marino: Come risponde sempre il dietologo di Auro quando lui gli chiede "Non vuole sapere il mio peso?": "Non fare domande di cui non vuoi conoscere la risposta".

Bulbarelli: Piantatela voi due! Veniamo piuttosto al Tour de France appena concluso. Marino, possiamo parlare di vittoria meritata per Contador?

De Stefano: Vergogna, Auro! Anche tu stendi un velo omertoso sulla scandalosa vittoria dello spagnolo?

Marino: Dove per "scandalosa" si intende che aveva la squadra più forte, si è gestito meglio, ha recuperato una caduta, l'ha staccato in tutte le tappe più dure e l'ha ramazzato a cronometro?

De Stefano: Suvvia, sappiamo tutti chi c'è dietro la débacle di Andy nella tappa di La Clusaz.

Marino: La tattica Lussemburghese, che ha indotto l'Equipe a definire il suo ds "Il Gasperini delle due ruote"?

De Stefano: Certo che no, Marino. Sto parlando dei ben noti accordi sottobanco tra la Euskaltel e la Astana, con i baschi che hanno accettato di inviare in Kazakistan della sangria in cambia di ragazze dell'Est.

Marino: Mi sembra più un'operazione da Bubba questa.

De Stefano: Marino, si può sapere perché ce l'hai tanto con Bubba?

Marino: Tu come reagiresti se pagassi 1500 euro per avere una ragazza che sembra un figa clamorosa, porca il giusto, che al momento di spogliarsi tira fuori un randello di 25 centimetri?

De Stefano: Io benissimo.

Marino: Giusto. Io invece ho tagliato le gomme dell'ammiraglia della Svizzera, ho denunciato Bubba alla buoncostume e ho diffuso in rete la voce che i corridori della Svizzeradebbano concedersi al loro direttore sportivo per evitare di essere seviziati.

Bulbarelli: Marino, basta così!

???: Avanti popolo... alla riscossa... bandiera rossa... bandiera rossa...

Bulbarelli: Aaaaaaaaargh! Chi cazzo è?

Marino: Il DS della Spagna.

Bulbarelli: Oscar Camenzind?

Marino: Sì.

Bulbarelli: Da quando è diventato un bolscevico?

Marino: E' più berlusconiano di una fusione tra Vittorio Feltri, Alessandro Sallusti e il figlio illegittimo di Belpietro e della Santanché, ma succede questo a festeggiare insieme alla Astana.

Bulbarelli: Ma allora le voci di Alessandra...

Marino: No, la sconfitta di Schleck sul filo di lana penso vada imputata al nuovo consulente del Lussemburgo.

Bulbarelli: Cioè?

Marino: Quello che hanno assunto come motivatore per i momenti decisivi. Prego la regia di mandare l'immagine.

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Bulbarelli: Inizio a capire molte cose. Ad ogni modo, linea alle interviste. Pensate che quest'oggi abbiamo l'onore di avere ai nostri microfoni i primi tre classificati del Tour de France. Per l'incolumità di Andy Schleck, la richiesta di Alessandra De Stefano di intervistarlo personalmente è stata rigettata.

De Stefano: Assassino! Ma io e Andy supereremo le avversità! Aghenst Ol Odds! End iu caming beeeeeech tu miiiiiiiiiii, is aghenst ol ooooooodds, end dez uot aiv gat tu feeeeeeeeeeeeeis...

Bulbarelli: Interviste subito!

*Video*

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Martinello: Eccoci con Andy Schleck, il terzo classificato di questo Tour. Andy, non credi anche tu che il terzo posto sia un buon risultato, ma che sarebbe stato meglio arrivare secondo, e che l'ideale sarebbe comunque stato arrivare primo?

Schleck: Non c'è dubbio.

Martinello: E non pensi anche tu che le tue scarse doti a crono non ti abbiano certo favorito nella rincorsa alla maglia gialla?

Schleck: La crono è sempre stata il mio punto debole.

Martinello: Si è molto dibattuto sulla tattica che la tua squadra ha adottato nella prima frazione alpina. Pensi anche tu che nel tratto in fondovalle sarebbe stato meglio avere un compagno di squadra per riprendere Contador?

Schleck: Condivido pienamente.

Marino: Grazie ad Andy Schleck, e linea ad Angelo Zomegnan.

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Zomegnan: Sono qui con l'unico uomo sul podio che quest'anno abbia avuto le palle di venire a fare una corsa a tappe seria. Alberto, che cazzo ti è venuto in mente di venire a correre in mezzo a questa manica di ricchioni?

Contador: Bueno, el Tour es la corsa mas importante del mundo...

*Zomegnan estrae in pochi secondi sette armi da fuoco di varia natura*

Contador: ... dopo el Giro de Italia, quindi ho cercato de ganar anche questo.

Zomegnan: Ora che hai fatto anche il Tour, possiamo dire che le salite francesi stanno a quelle italiane come un uomo lievemente sovrappeso ad Auro Bulbarelli?

Contador: Non conosco esto Bulbarelli...

Zomegnan: Quello che al Giro 2008 avevi scambiato per il Duomo.

Contador: Ah sì... beh, seguramente el Giro era mas duro che el Tour.

Zomegnan: Un'ultima domanda: dopo che vi abbiamo fatto fare le discese del Beillurti e dello Spandelles, avrai ancora il coraggio di rugare i coglioni per la discesa del Crostis?

Contador: No, no, chiedo perdono.

Zomegnan: Molto bene. Ah, dimenticavo, è vero che conti di non venire più al Giro?

Contador: Ehm... s... cioè, intendevo dire che non verrò l'anno prossimo, perché voglio concentrarmi sul Tour. Pero en futuro es posible.

Zomegnan: Alberto, lei è fidanzato, giusto?

Contador: Sì...

Zomegnan: Ecco, se per caso si azzarda a presentarsi ad un Giro organizzato da Acquarone, la sua Macarena finisce in fondo all'Adige, va bene?

Contador: Cos'è l'Adige?

Zomegnan: Il fiume in cui ho affogato quel suo amico dopo che diede forfait al Giro del Centenario.

Contador: Ho capito.

Zomegnan: Bene. E adesso, a beneficio dei telespettatori, premetto che quando vedrete tra poco un'immagine aberrante, non è perché dei mutanti hanno attaccato Parigi, ma è solo Alessandra De Stefano. Linea al roito.

De Stefano: Sì, eccoci qui con Cadel Evans, l'usurpatore del secondo posto di Andy Schleck. Cadel, la domanda pare d'obbligo: come ti permetti?

Evans: Mi permetto de fare cosa?

De Stefano: Sì, dice che in effetti si vergogna di ciò che ha fatto, e che si impegna formalmente a farsi trovare positivo per rimettere le cose a posto.

Regia: Guarda che se squalificano lui vince comunque Contador.

De Stefano: A lui ho già pensato io. Ho sostituito il suo campione di sangue con quello di Cunego.

Regia: Ma Cunego è doping free.

De Stefano: Dove per "doping free" si intende che ha l'ematocrito di uno che mangia sandwich al CERA a colazione, pranzo e cena per ragioni che lui dice naturali, salvo poi essere trovato con i valori di un neonato in un controllo a sorpresa? Ad ogni modo, Cadel, un'altra cosa: dopo aver duellato per tre settimane con Andy ed averlo visto da vicino: quante volte hai eiaculato nei pantalonc...

Regia: Alessandra!

De Stefano: Ok, ok. Ma è vero che una volta gliel'hai visto e sei diventato bianc...

Regia: Alessandra!

*In studio*

Bulbarelli: Ringraziamo per i contributi. Ora direi che possiamo dare la linea a Beppe Conti.

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Conti: Auro, mi dispiace ma oggi un impegno mi ha impedito di preparare la parentesi storica.

Marino: L'impegno consisteva nel tirar giù tutti i santi del calendario per via della quantità di arrivi a Parigi?

Conti: Non raccolgo la tua provocazione.

Marino: Quindi neghi che il fatto che il numero di arrivi a Parigi sia pari a quello di casi di pedofilia insabbiati dal Vaticano abbia a che vedere con questa tua defezione?

Conti: Categoricamente.

Marino: Ti rendi conto che rinunciando a citare le cronometro arrivate a Parigi neghi ai nostri telespettatori il ricordo di quella del 1965, quando Gimondi non solo respinse le velleità di rimonta di Poulidor, ma gli diede pure una paga di un minuto e passa?

Bulbarelli: Quella di cui tu hai sul PC un filmato salvato come "Per erezione istantanea"?

Marino: Sì, lo stesso titolo della cartella in cui tu tieni i file delle puntate de "La Prova del Cuoco".

Bulbarelli: Silvio Martinello!

Martinello: Sì Auro, oggi ci siamo concentrati sulla tappa conclusiva di questo Tour letta nell'ottica della tradizione delle frazioni finali. Abbiamo considerato l'algoritmo ricavabile dai chilometraggi delle ultime tappe dei Tour de France corse negli anni dispari seguiti da anni bisestili, per poi avvalerci di un corollario del teorema di Torricelli per scomporre in segmenti paralleli e costanti la quarta equazione di Maxwell. Abbiamo quindi sfruttato una tecnologia Nasa relativa alla teoria delle stringhe per rielaborare una variante dei modelli di Nash, ottenendo un risultato chiaro ed inequivocabile.

Bulbarelli: Cioè?

Martinello: La differenza con gli anni scorsi è che quest'anno l'ultima tappa era una cronometro.

Bulbarelli: Sconvolgente. Però Marino, possiamo dire che questo è stato il modo migliore per concludere il Tour...

*SPINGARDINO*

Bulbarelli: ... non potendo far concludere la Grande Boucle in vetta al Galibier.

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Zomegnan: Lo vedi quello che sembra una mongolfiera? Ecco, adesso vai da lui e fallo a pezzi.

Bulbarelli: No, vostra maestà, vi chiedo perdono.

Zomegnan: E allora la smetta di dire stronzate del genere. E' possibilissimo far finire il Tour sul Galibier, se quel mollusco di Torriani ha fatto arrivare il Giro sullo Stelvio, e se io per il 2012 già studiavo un traguardo sull'Annapurna.

Bulbarelli: Che bel nome, dov'è? In Piemonte?

Zomegnan: Quasi.

Bulbarelli: In Val d'Aosta?

Zomegnan: In Nepal. Prego quelli della regia di smetterla di sollazzarsi sul twitter di Yolanthe Cabau e di mandare l'immagine.

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  • Amministratori

Bulbarelli: Sembra un bel posto. A vederlo così non sembra neanche altissimo...

Zomegnan: Esatto. 8091 metri.

Bulbarelli: Ecco.

Marino: Ottima idea. E' veramente una disdetta che lei ormai abbia sul Giro lo stesso potere che io ho sulle vicende della Casa Bianca *ammicca*

Zomegnan: Lei taccia o le pianto un tappo ermetico dove non batte il Sole, che con tutta l'aria che butta fuori basterebbe a farla esplodere in 5 minuti.

Bulbarelli: Siamo lieti che lei ci faccia sempre l'onore della sua delicatezza e finezza.

Zomegnan: Non si preoccupi, montagna di sterco. Adesso devo andare, che sto contrattando con ASO l'acquisizione del comando anche per il prossimo Tour de France.

Bulbarelli: Che cosa ha offerto?

Zomegnan: La loro incolumità.

Bulbarelli: Mi sembra un'offerta generosa, vostra magnificenza. Pietro Plastina, che cos'hai per me?

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Plastina: Niente Auro, la merenda me l'hai fottuta due ore fa.

Bulbarelli: Alludevo ai messaggi della rete.

Plastina: Niente da questa signora Rete, però in compenso ci ha scritto Beppe da Parigi, che dice: "Pietro, tu che sei riuscito a farti pagare per leggere tre messaggi di merda al giorno, trovami una scusa per non lavorare oggi".

Bulbarelli: Credo che io e Conti dopo dovremo fare un discorsetto.

Marino: Soprattutto relativamente a quell'"oggi", che sembrerebbe presupporre che gli altri giorni abbia lavorato.

Bulbarelli: Pietro, abbiamo altri messaggi?

Plastina: Sì, ci scrive Frank da Parigi, che dice: "Sapete niente della persona che si è appena introdotta nella stanza mia e di mia fratello? Un testimone dice che aveva un gilè a vento malgrado ci siano 37 gradi all'ombra."

Marino: Bisognerebbe vedere se ha rubato della biancheria intima.

Bulbarelli: Controllino se ci sono impronte o capelli.

Marino: Più facile un pelo di barba.

Bulbarelli: Plastina!

Plastina: Sì, l'ultimo messaggio ce lo manda Umberto da Ponte di Legno, che dice: "Fate sapere a Bulbarelli che può considerarsi fottuto".

Bulbarelli: Oh merd... ehm... aspetta... fammi vedere... Marino, da quando Umberto da Ponte di Legno scrive con il tuo account?

Marino: Boh, io non ne so niente *ammicca*

*ESPLOSIONE*

Bulbarelli: Ma che cazzo...

Marino: Penso siano i baschi che hanno fatto saltare la Tour Eiffel.

Bulbarelli: Ma sono impazziti?

Marino: No, è che alle bevande della Astana si sono aggiunte quelle di Sgarbozza.

Bulbarelli: E come sono?

Marino: Ti dico solo che Paul Gascoigne ha commentato: "Io questa roba non la bevo, è troppo forte".

Bulbarelli: Orca... e perché noi non andiamo?

Marino: Punto primo, ti ricordo che l'altra settimana ti sei sentito male dopo mezzo bicchiere di spritz. In seconda battuta, non hanno soldi per noleggiare un altro locale per parcheggiare te.

Bulbarelli: Stai insinuando qualcosa sulla mia stazza?

Marino: Assolutamente no, dico solo che ci deve essere un motivo se la tua presenza causa delle anomalie magnetiche.

Bulbarelli: Basta così! Non ho mai visto una persona più sfacciata! Ora... Silvio, cosa succede?

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Martinello: Orca...

Bulbarelli: Cosa c'è?

Martinello: Temo che tu abbia torto...

Bulbarelli: Su cosa?

Martinello: Sulla persona più sfacciata.

Bulbarelli: Cioè?

Martinello: Credo che Mark Webber sia peggio...

Bulbarelli: Mark Webber?

Martinello: Giudica tu...

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Bulbarelli: Silvio! Ma che roba è questa?

Martinello: Ed è in buona compagnia...

Bulbarelli: Eh?

Martinello: Guarda...

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Bulbarelli: Basta così! Voi altri sapete solo cercare di mettermi in imbarazzo con queste scemenze e con battute sulla Chiesa e i preti.

Marino: Beh Auro, non è colpa nostra.

Bulbarelli: E di chi è?

Marino: Della Chiesa e dei preti.

Bulbarelli: Smettila subito!

Marino: Io queste parole le rivolgerei più a quel prete.

Bulbarelli: Quale prete?

Marino: Guarda là...

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Bulbarelli: Basta così! Il nostro Tour finisce qui! L'appuntamento con il grande ciclismo sulle reti Rai è con le classiche estive. Conserviamo ancora una flebile speranza di poter tornare ad offrirvi la Vuelta a Espana sulle nostre reti.

Marino: A naso direi che dobbiamo alzare un po' l'offerta.

Bulbarelli: Che intendi dire?

Marino: Che 400 euro più la comproprietà di Sgarbozza non mi sembra una proposta congrua.

Bulbarelli: Stai dando dei barboni ai dirigenti Rai?

Marino: Certo che no, ma devi riconoscere che questi soldi sarebbe più opportuno destinarli all'acquisizione di prestigiose esclusive sportive, piuttosto che ad ospitare qualche attore in declino al Premio Salcazzo di San Benedetto del Tronto o per retribuire la presenza di Antonio Zequila a Domenica In.

Bulbarelli: Quindi li accusi di incompetenza?

Marino: Proprio così. Strano, in un'azienda così meritocratica... *ammicca*

Bulbarelli: Chiudiamo subito, o non ci sarà nessun prossimo appuntamento! Sigla!

credits: gigilasegaperenne

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