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I percorsi di emmea90


emmea90

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E' ben bilanciato.

I pirenei potrebbero essere induriti anche con il Soudet e il Marie blanque prima dell'aubisque e il col de la core prima dell'agnes

Infatti mi aspettavo qualcosa di più duro.. però va bene cosi.. c'è il tappone dell'Alpe che è davvero interessante

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  • 5 months later...
  • Amministratori

Durante queste vacanze di Pasqua io e gigilasegaperenne abbiamo disegnato una parigi > nizza. Qua di seguito il percorso da noi tracciato

518px-Logo_Paris-Nice.svg.png

Planimetria Generale

planigenerale.png

1a TAPPA: (cronometro individuale) ISSY-LES-MOULINEAUX > CRETEIL 18,0 km

tappa1.png

La Paris - Nice si apre con la prima ed unica prova a cronometro, destinata subito a creare distacchi tra i pretendenti alla maglia gialla finale. Il chilometraggio non è esagerato, ma il profilo altimetrico quasi completamente pianeggiante lascia ipotizzare che gli specialisti potranno mettere da parte un discreto margine per i giorni successivi, da difendere sulle molte difficoltà che ancora dovranno venire. Dopo il via da Issy-les-Moulineaux, la prima maglia gialla sarà assegnata sull'Avenue de Verdun di Créteil.

GPM: /

INTERMEDIO: Ivry-sur-Seine (km 11,0)

2a TAPPA: MELUN > MAGNY-COURS 220,5 km

tappa2.png

Prima frazione in linea, destinata ai velocisti. Il percorso sarà sostanzialmente privo di difficoltà altimetriche, con un solo GPM di 4a categoria - la Côte de la Chaume des Pendus - lungo i suoi 220,5 km, che ne fanno la tappa più lunga della Paris - Nice. L'ascesa misura 4300 metri, per una pendenza media del 2,5%; probabilmente troppo poco per pensare che qualcuno possa inventarsi un colpo di mano, anche se dalla cima al traguardo mancheranno solamente 11 km.

Al di là delle ascese, la frazione, spezzata quasi a metà dal traguardo volante di Briare, situato dopo 106 km e mezzo, non presenterà neppure insidie di altra natura, lasciando immaginare che le squadre degli sprinter possano avere vita relativamente facile nel garantire ai loro leader la prima opportunità di successo. Lo striscione d'arrivo sarà posto all'interno del Circuito di Nevers Magny-Cours, che ha ospitato Gran Premi di Formula 1 dal 1991 al 2008. E' prevista la percorrenza di un tratto del tracciato, con linea bianca situata poco prima del celebre tornante Adelaide.

GPM: Côte de la Chaume des Pendus (4a categoria, 279 m, 4,3 km al 2,5%, km 209,5)

TRAGUARDO VOLANTE: Briare (km 106,5)

3a TAPPA: SAINT-AMAND-MONTROND > STATION DU MONT-DORE 184 km

tappa3.png

Prime salite della corsa, e subito un arrivo in salita, ancorché non proibitivo. La frazione scatterà da Saint-Amand-Montrond, per dirigersi verso Sud fino a Clermont-Ferrand lungo un tracciato piuttosto accidentato, comprendente le salite della Côte du Tillou (5,3 km al 3,6% di pendenza media), della Côte de Vieux-Bourg (2 km e 400 metri al 4,8%) e della Côte des Baraques (6 km e mezzo al 4,4% di media). Giunti al traguardo volante del km 136,5, la tappa cambierà volto, avviandosi a 50 km scarsi fatti quasi esclusivamente di salite e discese.

La salita più impegnativa di giornata sarà il Col de la Moreno, ascesa pedalabile ma lunghissima per i parametri della Parigi - Nizza, con i suoi 15 km al 4,5% di pendenza. In cima mancheranno 33 km, e non è da escludere che già qui la gara possa essersi sbloccata, magari con qualche azione da parte di seconde linee. Ulteriore selezione potrà poi essere prodotta dal Col de Guéry, 6 km e 400 metri di scalata al 5,5%, con scollinamento ad appena 14 km dal traguardo. Dopo la vetta, anziché un'immediata discesa, gli atleti dovranno affrontare quindi alcuni chilometri di falsopiano in quota, prima della vera e propria picchiata su Mont-Dore tra i 7 e i 4 km all'arrivo. Lo striscione non sarà però posto nell'abitato, bensì 260 metri circa più in alto, al termine di 3900 metri all'insù, per una media del 6,7%. Non un'asperità atroce, ma senz'altro abbastanza per scatenare la lotta tra i migliori e per alterare la classifica generale scaturita dalla cronometro inaugurale.

GPM: Côte du Tillou (4a categoria, 455 m, 5,3 km al 3,6%, km 60,5); Côte de Vieux-Bourg (4a categoria, 610 m, 2,4 km al 4,8%, km 81,5); Côte des Baraques (3a categoria, 653 m, 6,5 km al 4,4%, km 96,5); Col de la Moreno (2a categoria, 1065 m, 15 km al 4,5%, km 151); Col de Guéry (2a categoria, 1264 m, 6,4 km al 5,4%, km 170); Station du Mont-Dore (3a categoria, 1306 m, 3,9 km al 6,7%, arrivo)

TRAGUARDO VOLANTE: Clermont-Ferrand (km 136,5)

4a TAPPA: ISSOIRE > UNIEUX 191,5 km

tappa4.png

Altra frazione da prendere con le pinze quella che porterà la carovana da Issoire a Unieux. I 191 km e mezzo in programma, infatti, dopo un avvio piuttosto tranquillo, con la sola Côte des Chirouzes (2 km e 100 metri al 4,9% di pendenza media) nei primi 55 km circa, cambieranno volto dopo poco più di un quarto di tappa, con l'approccio al Col de Fix-Saint-Geneys. La salita, con i suoi 9,9 km al 4,8%, non presenta rampe particolarmente selettive, ma sarà utile a scaldare i motori del gruppo, che una cinquantina di chilometri più tardi, superato anche il traguardo volante di Chadrac, sarà chiamato ad affrontare la più breve ma più ripida Côte de Roche-en-Régnier (5,6 km al 5,8%). Al km 158 sarà quindi la volta della Côte de Saint-Hilaire-Cusson-la-Valmitte, più lunga (9,1 km) ma estremamente pedalabile (3,9% di media).

Se fino a questo punto la frazione richiederà ai big nulla più di una certa dose di attenzione e una condizione che non sia catastrofica, la corsa si scalderà senza ombra di dubbio a 14 km dal traguardo, dove i corridori inizieranno a salire verso i 796 metridella Montée de Chazournes. L'asperità, pur contenuta nel chilometraggio (3500 metri), presenta una pendenza media del 9,7%, con punte del 16%. Dalla vetta mancheranno appena 10 km e mezzo al traguardo, autorizzando a pensare che i grossi calibri si muoveranno con decisione su quella che è l'ascesa più ripida degli 8 giorni di corsa. Dopo il GPM, 3 km di falsopiano tendente a scendere precederanno la picchiata su Unieux, al termine della quale resterà la miseria di un chilometro e spiccioli per provare a ricucire i divari che la salita avrà con ogni probabilità generato.

GPM: Côte des Chirouzes (4a categoria, 575 m, 2,1 km al 4,9%, km 41,5); Col de Fix-Saint-Geneys (2a categoria, 1113 m, 9,9 km al 4,8%, km 66,5); Côte de Roche-en-Régnier (3a categoria, 889 m, 5,6 km al 5,8%, km 119,5); Côte de Saint-Hilaire-Cusson-la-Valmitte (3a categoria, 906 m, 9,1 km al 3,9%, km 158); Montée de Chazournes (2a categoria, 796 m, 3,5 km al 9,7%, km 181)

TRAGUARDO VOLANTE: Chadrac (km 93,5)

5a TAPPA: FIRMINY > AUBENAS 187 km

tappa5.png

Terza frazione intermedia consecutiva, con ben otto GPM. Lasciata Firminy, cui si giungerà dopo un micro-trasferimento, le asperità inizieranno dopo appena 2 km e mezzo, quando la strada prenderà a salire verso i 830 metri della Côte de Saint-Just-Malmont, con i suoi 7,5 km al 4,7% di pendenza media. Dopo una breve discesa, sarà quasi immediatamente la volta della Côte du Bois de la Vialle, altri 4500 metri all'insù per una media del 4%, con vetta dopo 21 km di gara. Gli atleti troveranno quindi rampe più significative una quindicina di chilometri più tardi, quando intraprenderanno la scalata alla Côte des Sétoux, 5 km e 600 metri al 5,2%.

Il Gran Premio della Montagna, situato al km 40 di corsa, sarà seguito da un lungo tratto di saliscendi in quota, ad un'altezza di poco superiore ai 1000 metri sul livello del mare. Il mangia-e-bevi si concluderà di fatto in corrispondenza del traguardo volante di Saint-Agrève (km 79,5), e precederà una lunga discesa e una decina di chilometri di falsopiano. Dopo circa 105 km, la corsa entrerà quindi nella sua fase più calda, con la salita più dura di giornata, quella del Gerbier de Jonc. I 12 km e mezzo al 5,7% di pendenza della salita termineranno a quasi 70 km dal traguardo, disincentivando probabilmente azioni da parte dei big, ma potrebbero produrre una prima selezione, e segneranno in ogni caso l'inizio di una seconda metà di tappa senza possibilità di riposo.

Già al km 134,5 sarà infatti la volta della Côte de Bois de Bauzon - 3300 metri al 3,5% -, e quindi, dopo una lunga discesa, dell'infilata Côte de Roumégière (4,7 km al 5,6%, con vetta ai -21 dall'arrivo) - Col de Vals (2 km e 900 metri al 4,8%, con scollinamento a 10 km dalla conclusione). Lasciata alle spalle questa accoppiata, le fatiche dei corridori non saranno però ancora terminate, giacché il traguardo di Aubenas è collocato al termine della stessa rampa di 1600 metri al 4,8% che in luglio ospiterà l'arrivo del Tour de France.

Una giornata dunque priva di passaggi di eclatante difficoltà, ma che rischierà di sfinire molti uomini prima ancora di giungere alle battute decisive.

GPM: Côte de Saint-Just-Malmont (3a categoria, 830 m, 7,5 km al 4,7%, km 10); Côte du Bois de la Vialle (4a categoria, 976 m, 4,5 km al 4%, km 21); Côte des Sétoux (3a categoria, 1133 m, 5,6 km al 5,2%, km 40); Gerbier de Jonc (1a categoria, 1435 m, 12,5 km al 5,7%, km 118); Côte du Bois de Bauzon (4a categoria, 1248 m, 3,3 km al 3,5%, km 134,5); Côte de Roumégière (3a categoria, 606 m, 4,7 km al 5,6%, km 167); Col de Vals (4a categoria, 415 m, 2,9 km al 4,8%, km 177); Côte d’Aubenas (4a categoria, 294 m, 1,6 km al 4,8%, arrivo)

TRAGUARDO VOLANTE: Saint-Agrève (km 79,5)

6a TAPPA: AUBENAS > SAINT-MAXIMIN-LA-SAINTE-BAUME 218 km

tappa6.png

Seconda ed ultima frazione di relativo riposo della Parigi - Nizza 2012. La principale difficoltà di giornata sarà di fatto costituita dal chilometraggio piuttosto impegnativo, giacché i tre GPM in programma, tutti di 4a categoria, ben difficilmente potranno scongiurare un epilogo a ranghi compatti. Superate nelle fasi iniziali di tappa la Côte de Lavilledieu (2,5 km al 4% di pendenza media) e la Côte du Pommier (2800 metri al 4,7%), ai km 7,5 e 15,5 rispettivamente, la gara scorrerà infatti liscia fino al traguardo volante di Sorgues (km 100,5), e poi ancora fino all'ultimo Gran Premio della Montagna, collocato in cima alla Côte de Coussou (2 km e 100 metri al 4,4% di media) dopo 154 km e mezzo di gara.

Al di là di qualche lievissimo saliscendi, nulla dovrebbe da lì in avanti alterare la calma del plotone, che si presenterà con ogni probabilità compatto sul traguardo di Saint-Maximin-la-Sainte-Baume, l'ultimo destinato agli sprinter.

GPM: Côte de Lavilledieu (4a categoria, 297 m, 2,5 km al 4%, km 7,5); Côte du Pommier (4a categoria, 347 m, 2,8 km al 4,7%, km 15,5); Côte du Coussou (4a categoria, 267 m, 2,1 km al 4,4%, km 154,5)

TRAGUARDO VOLANTE: Sorgues (km 100,5)

7a TAPPA: DRAGUIGNAN > LE BOREON 161 km

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Dopo tante tappe intermedie, arriva il momento dalla montagna vera. Nulla di comparabile ai tapponi alpini del Tour de France, certo, ma la salita di Le Boréon rappresenta di gran lunga l'arrivo in salita più selettivo di questa edizione, nonché una salita che non sfigurerebbe in contesti solitamente più favorevoli agli scalatori puri.

Lasciata Draguignan, la frazione si snoderà verso Nord-Est lungo un tracciato accidentato, che comprenderà la Côte du Maupas (2700 metri al 4,6% di pendenza media) al km 47, la Côte de Grasse (4 km al 4,1%) al km 56,5, e la Côte du Ravin de Pédibergue al km 111, poco dopo il traguardo volante di Saint-Martin-du-Var (km 104), oltre ad una gran quantità di altre salitelle di minore entità. Giunti a 30 km scarsi dal traguardo, quindi, la strada inizierà ad arrampicarsi in quota, secondo quello che sarà dapprima un dolce falsopiano, pronto però a trasformarsi lentamente ma inesorabilmente in salita vera e propria. Difficile individuare un vero e proprio punto di inizio dell'ascesa finale: i dati ufficiali parlano di 21 km e 100 metri al 5,1% di media per raggiungere i 1605 metri dell'arrivo, ma sarebbe lecito tanto allungare il tratto considerato, quanto accorciarlo fino ai 10 km conclusivi, che, con una pendenza media del 6,3% e una massima del 12%, produrranno verosimilmente la vera selezione. Comunque la si veda, si tratta di un'ascesa in grado di riscrivere significativamente la generale maturata nelle prime sei frazioni, ancorché difficilmente in grado di chiudere ogni discorso con ventiquattro ore d'anticipo, alla luce del percorso particolarmente arduo del gran finale.

GPM: Côte du Maupas (4a categoria, 240 m, 2,7 km al 4,6%, km 47); Côte de Grasse (4a categoria, 352 m, 4 km al 4,1%, km 56,5); Côte du Ravin de Pédibergue (2a categoria, 478 m, 6,9 km al 5,4%, km 111); Le Boréon (1a categoria, 1605 m, 21,1 km al 5,1%, arrivo)

TRAGUARDO VOLANTE: Saint-Martin-du-Var (km 104)

8a TAPPA: ROQUEBILLIERE > NICE 148,5 km

tappa8.png

E' l'ultima tappa, ma certamente non una passerella. La Roquebillière > Nice, pur presentando un chilometraggio piuttosto ridotto (148 km e mezzo), sarà infatti una delle frazioni più selettive della settimana francese, nonché forse la più adatta ad azioni di coraggio prima che di forza.

Già a pochissimi chilometri dalla partenza la corsa offrirà terreno favorevole a chi vorrà provare a far saltare il banco, con l'ascesa ai 1057 metri del Col de la Porte, 13,2 km al 4,7% di pendenza media, ripartiti in due tronconi - il primo di 3600 metri al 5%, il secondo di 6 km e 900 metri al 6,8% -, separati da un breve tratto in contropendenza. Dopo la vetta, situata al km 19,5, la discesa farà da prodromo ad un'immediata, nuova scalata, quella al Plan Constant, con i suoi 9 km al 5,5% di media.

Superato il Gran Premio della Montagna, posto a 37 km dalla partenza, i corridori incontreranno un'interminabile discesa di circa 30 km, inframezzata da un brevissimo tratto pianeggiante poco prima della metà della stessa, che li condurrà fino a Menton. Da lì, la carovana si dirigerà verso le rampe più aspre di giornata, quelli dei 14 km e mezzo al 6,3% del Col de la Madone, che culminerà a 65 km dall'arrivo. E' possibile che sia questo il punto prescelto per i primi attacchi da parte di nomi di spicco, ed è in ogni caso pressoché certo che qui si registri la prima forte selezione.

Ad accentuarla potrebbe quindi provvedere, dopo una lunga picchiata, la tradizionale salita di La Turbie, con i suoi 5 km e 100 metri al 6,7% di pendenza, che si concluderanno a 40 km dalla linea bianca. Ancora discesa, dunque, prima di un breve tratto di fondovalle che precederà l'ultima e più rappresentativa ascesa della corsa, quella del Col d'Eze. Agli 804 metri del GPM, cui si giungerà al termine di 8400 metri di scalata al 5,6%, mancheranno ancora 16 km e mezzo per arrivare a Nizza, la maggior parte dei quali da percorrere in discesa. Solamente negli ultimi 4 km la strada tornerà pianeggiante, obbligando gli atleti ad un ultimo sforzo prima dello striscione d'arrivo che saluterà l'ultimo vincitore di tappa, e applaudirà il trionfatore della 70a edizione della Corsa del Sole.

GPM: Col de la Porte (2a categoria, 1057 m, 13,2 km al 4,7%, km 19,5); Plan Constant (2a categoria, 1191 m, 9 km al 5,5%, km 37); Col de la Madone (1a categoria, 927 m, 14,5 km al 6,3%, km 83,5); La Turbie (2a categoria, 478 m, 5,1 km al 6,7%, km 108,5); Col d’Eze (1a categoria, 507 m, 8,4 km al 5,6%, km 132)

TRAGUARDO VOLANTE: Menton (km 67,5)

Totale km: 1328,5

Tappe di alta montagna: 1

Arrivi in salita: 1

Tappe di collina/media montagna: 4

Tappe pianeggianti: 2

Cronometro individuali: 1

Km cronometro individuali: 18

Totale GPM 1a categoria: 4

Totale GPM 2a categoria: 8

Totale GPM 3a categoria: 7

Totale GPM 4a categoria: 13

Totale GPM: 32

Credits:

Percorso: gigilasegaperenne & emmea90

Grafica: emmea90

Presentazioni: gigilasegaperenne

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Sempre con lasegaperenne, vi presentiamo un Criterium International in Guadalupa

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1a TAPPA (1a semitappa): POINTE-A-PITRE > POINTE-A-PITRE 101,5 Km

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Secondo tradizione, si apre con una frazione divisa in due semitappe il Criterium International 2012, che, dopo l'esperienza in Corsica, sbarca in Guadalupa. Si comincia con una classica prova per velocisti, resa particolarmente agevole, oltre che dalla quasi totale assenza di asperità altimetriche, anche dal chilometraggio, di poco superiore ai 100 km. L'unico GPM in programma sarà quello della risibile Côte de Massioux, 1200 metri all'insù per una pendenza media del 3,3%, collocata dopo 55 km, di fatto classificata solo per poter assegnare la prima leadership nella classifica scalatori.

Superato, pochi chilometri più tardi, il traguardo volante di Anse-Bertrande (km 61,5), il gruppo si appresterà a concludere l'anello inaugurale ritornando speditamente verso Pointe-à-Pitre, dove approderà definitivamente al termine di 101,5 km destinati con ogni probabilità ad applaudire lo spunto di qualche ruota veloce del gruppo.

GPM: Côte de Massioux (4a categoria, 67 m, 1,2 km al 3,3%, km 55)

TRAGUARDO VOLANTE: Anse-Bertrande (km 61,5)

1a TAPPA (2a semitappa): POINTE-A-PITRE > POINTE-A-PITRE (ITT) 6,5 Km

tappa2t.png

A dispetto della distanza estremamente contenuta, la seconda semitappa della prima giornata di gara risulterà fondamentale in chiave successo finale. I 6,5 km di questa cronometro individuale, con partenza e arrivo sempre a Pointe-à-Pitre, produrranno infatti distacchi modesti, ma che andranno a costituire una sorta di griglia di partenza in vista della dura frazione conclusiva. Il tracciato, che presenta una planimetria a spirale, non proporrà difficoltà altimetriche di sorta, strizzando dunque l'occhio agli specialisti delle brevi prove contro il tempo, verosimilmente destinati a giocare in difesa l'indomani.

GPM: /

INTERMEDIO: Statue Solitude (km 3)

2a TAPPA: POINTE-A-PITRE > SAINT-CLAUDE 187 Km

tappa3.png

187 km e 7 GPM nel menù della seconda ed ultima tappa del Criterium International, che avrà nello sconosciuto e durissimo Col de Morne Gourbeyre, collocato ad una quindicina di chilometri dalla conclusione, il suo indiscusso momento topico.

La frazione scatterà ancora una volta da Pointe-à-Pitre, per dirigersi poi - dopo un breve anello intorno alla città - verso Ovest, costeggiando l'Oceano per circa 130 km. Accanto alla possibile minaccia del vento, il tema di larga parte della giornata sarà rappresentato dai ripetuti saliscendi, che inizieranno con la Côte de Pointe du Morne-aux-Fous (2300 metri di ascesa al 5,1% di pendenza media) al km 68,5, e termineranno, quasi 60 km più avanti, con la Côte de Charneau (9 km all'insù al 4,7%), posta al km 125. Nel mezzo, un'infinità di brevi salitelle, tra cui la Côte de Beausoleil (1 km e 300 metri al 7,8%, km 72,5) e la Côte de Desmarais (1800 metri al 5,3%, km 92).

Superati il quarto Gran Premio della Montagna e la successiva discesa, una ventina di chilometri di pianura faranno da prologo all'atteso Col de Morne Gourbeyre, con i suoi 14,7 km di scalata al 7,6% di pendenza media. L'ascesa si manterrà estremamente pedalabile (pendenze costantemente intorno al 4-5%) fino ai 5 km dal GPM, dove sotto le ruote i corridori troveranno una sorta di muro: 14% di pendenza media e picchi ben oltre il 20%, prima di uno scollinamento che giungerà, a 14 km e mezzo dalla linea bianca, con un'autentica liberazione.

Lasciate alle spalle le rampe più impervie, gli atleti non potranno però rilassarsi. Pur essendo prevalentemente in discesa, i chilometri che separano il quinto GPM dal traguardo proporranno altre due brevi contropendenze, la Côte de Grand-Sans-Toucher (1300 metri al 5,7% a 12 km dall'arrivo) e la Côte de Grande Découverte (1,6 km al 9% ai -8), che potrebbero minare le chance di chi avrà mal digerito l'ascesa più selettiva. Un finale che minaccia di riscrivere da cima a fondo la generale partorita dalla prima giornata, su strade ad oggi ignote al grande ciclismo, ma che già sognano di poter un giorno ospitare appuntamenti ancor più prestigiosi.

GPM: Côte de Pointe du Morne-aux-Fous (4a categoria, 160 m, 2,3 km al 5,1%, km 68,5); Côte de Beausoleil (4a categoria, 131 m, 1,3 km al 7,8%, km 72,5); Côte de Desmarais (4a categoria, 111 m, 1,8 km al 5,3%, km 92); Côte de Charneau (2a categoria, 439 m, 9 km al 4,7%, km 125); Col de Morne Gourbeyre (Hors Catégorie, 1124 m, 14,7 km al 7,6%, km 172,5); Côte de Grand-Sans-Toucher (4a categoria, 1168 m, 1,3 km al 5,7%, km 175); Côte de Grande Découverte (3a categoria, 1117 m, 1,6 km al 9%, km 179)

TRAGUARDO VOLANTE: Plage de Cluny (km 56,5)

Totale km: 295 km

Tappe di alta montagna: 1

Arrivi in salita: 0

Tappe di collina/media montagna: 0

Tappe pianeggianti: 1

Cronometro individuali: 1

Km cronometro individuali: 6,5

Totale GPM Hors Catégorie: 1

Totale GPM 1a categoria: 0

Totale GPM 2a categoria: 1

Totale GPM 3a categoria: 1

Totale GPM 4a categoria: 5

Totale GPM: 8

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  • 2 weeks later...
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Sempre con la collaborazione di lasega, vi presentiamo un giro del delfinato

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PROLOGO: (cronometro individuale) BRIANCON 6,5 km

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Inizia nel cuore delle Alpi il Giro del Delfinato 2012, che tradizionalmente alla catena montuosa più importante d'Europa dedica le sue giornate decisive. Il tracciato del prologo prenderà le mosse da Avenue du Général Barbot, per poi percorrere una sorta di anello che impegnerà i corridori per circa 5 km. Negli ultimi 1500 metri, però, la strada si impennerà sotto le ruote dei corridori, inerpicandosi lungo la via del Fort du Château per un chilometro e mezzo al 7% di pendenza media e picchi - nelle fasi iniziali - al 15%. Il traguardo sarà posto proprio in cima allo strappo, che, essendo classificato come Gran Premio della Montagna di 3a categoria, oltre a stabilire il primo capoclassifica, assegnerà anche la prima maglia a pois di miglior scalatore.

GPM: Fort du Château (3a categoria, 1323 m, 1,5 km al 7%, arrivo)

INTERMEDIO: Les Preyls (km 3)

1a TAPPA: BRIANCON > NYONS 190,5 km

tappa2.png

E' dedicata ai velocisti la prima frazione in linea del Delfinato, che ripartirà da Briançon per dirigersi verso Nyons. Pur snodandosi per buona parte in mezzo alle montagne nelle battute iniziali, la tappa non proporrà difficoltà altimetriche significative neppure nei primi chilometri, giungendo prima al traguardo volante di Gap, dopo 85 km e mezzo, che al primo Gran Premio della Montagna. Quando quest'ultimo arriverà, con la Côte de la Selle, si tratterà comunque di un'ascesa non particolarmente lunga (5,6 km) ed estremamente pedalabile, con il suo 4,1% di pendenza media. Nulla, dunque, che possa lasciar presagire delle difficoltà per le formazioni degli sprinter, che negli ultimi 35 km potranno sviluppare velocità elevatissime, agevolate anche dalla lieve ma costante tendenza a scendere della strada.

GPM: Côte de la Selle (4a categoria, 977 m, 5,6 km al 4,1%, km 91)

TRAGUARDO VOLANTE: Gap (km 85,5)

2a TAPPA: MONTELIMAR > VILLARD-DE-LANS – LES GIOVETTES 191 km

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Si inizia a fare sul serio, con il primo assaggio di Alpi, le prime salite e il primo - facile - arrivo in salita. Dopo una quarantina di chilometri di trasferimento, la corsa ripartirà l'8 giugno da Montélimar, procedendo quindi senza particolari difficoltà per una novantina di chilometri. Giunti a Beauvoir-en-Royans, tuttavia, lo scenario di fronte agli atleti cambierà drasticamente, allorché la strada inizierà a salire verso i 1278 metri del Col de la Combe Coquette (ascesa coincidente in larga parte con il più noto Col du Mont Noir). Il primo Gran Premio della Montagna di giornata, posto a 83,5 km dal termine, giungerà dopo 14 km e 700 metri al 7,3% che minacciano già di selezionare pesantemente il gruppo dei migliori, quando non di lanciare allo scoperto qualche outsider.

Alla lunga discesa seguirà un tratto di fondovalle di una quindicina di chilometri che si concluderà in quel di Saint-Quentin-sur-Isère, dove inizierà la scalata alla Côte de Montaud (706 m), 6,7 km al 7,4% di pendenza media, con vetta ai 46 dal traguardo. Dopo la picchiata su Veurey-Voroize, un'altra decina di chiometri di pianura porteranno al traguardo volante di Sassenange (km 158,5), e, poche centinaia di metri più tardi, all'attacco della terza salita di giornata, quella della Côte de Lans-en-Vercors (1004 m), 18 km e 700 metri al 4,3%. L'ascesa sarà in realtà continua solamente per i primi 13 km (5,1% la media), prima di trasformarsi in un alternarsi di salita vera e falsopiano fino al traguardo GPM, posto a 13 km e mezzo dal traguardo.

A complicare la vita ai corridori sarà l'assenza di una discesa dopo questa terza asperità, cui succederà un tratto pianeggiante che terminerà a 4300 metri dall'arrivo. Sarà lì che gli atleti saranno infatti chiamati ad approcciare l'erta finale verso Les Giovettes, con i suoi pedalabili 4,3 km al 5,3%. Salita certo non proibitiva e non paragonabile ad altre che seguiranno nei giorni successivi, ma probabilmente sufficiente, unita alle difficoltà già superate, a definire una nuova fisionomia per la classifica generale.

GPM: Col de la Combe Coquette (1a categoria, 1278 m, 14,7 km al 7,3%, km 107,5); Côte de Montaud (2a categoria, 706 m, 6,7 km al 7,4%, km 145); Côte de Lans-en-Vercors (2a categoria, 1004 m, 18,7 km al 4,3%, km 177,5); Les Giovettes (3a categoria, 1213 m, 4,3 km al 5,3%, arrivo)

TRAGUARDO VOLANTE: Sassenange (km 158,5)

3a TAPPA: VOIRON > YENNE 159 km

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Tappa breve ma intensissima quella che porterà i corridori a sperimentare uno dei punti chiave del Tour de France 2012, il temutissimo Mont du Chat. Già prima di giungere alle pendici della prima grande salita alpina della Grande Boucle, però, i 159 km da Voiron a Yenne presenteranno più di una difficoltà, con la prima ascesa, quella della Côte de Monure (3800 metri al 6,1% di pendenza media) che inizierà pochi metri dopo il via. Ad un tratto di saliscendi seguirà quindi la Côte du Plan du Loup, 3,2 km al 5,5%, con vetta dopo 17,5 km. Prima vera discesa di giornata, e quindi ancora naso all'insù per raggiungere i 962 metri del Col des Egaux, 10 km e 700 metri al 5,2% di media. La salita sarà in realtà divisa in due tronconi, il primo di 3100 metri, per una pendenza del 5,4%, il secondo di 4,4 km al 7,1%, con in mezzo un settore di falsopiano. Superato il GPM (km 40,5), i corridori avranno a stento il tempo di rifiatare, prima di attaccare l'ascesa verso il Col de la Cluse, 5,2 km al 6,5%, sul quale si scollinerà al km 49,5. Non più lunghi i tempi di recupero prima del quinto GPM, il Col du Granier, i cui 4 km e 600 metri al 6,1% si concluderanno a poco meno di 100 km dalla linea d'arrivo.

Proprio con il Granier terminerà la prima sezione della tappa, fatta di salite non particolarmente ripide ma senza soluzione di continuità. Dopo una lunga picchiata su Chambéry, dove, al km 75,5, saranno assegnati i punti per il traguardo volante giornaliero, un breve tratto pianeggiante farà da prologo all'interminabile scalata al Mont Revard, ai cui 1466 metri si giungerà dopo 20 km e 800 metri all'insù, per una pendenza media del 5,6%, con le rampe più selettive concentrate nei primi chilometri.

Altra lunga discesa, e quindi altri dieci chilometri circa di fondovalle, per arrivare alle pendici del totem di giornata. Prima dell'imperdibile appuntamento del 10 luglio, quando sarà il Tour ad inerpicarsi su queste rampe, gli atleti avranno modo di testare il loro feeling con il gigante, che, dopo un avvio relativamente morbido (pendenze comunque mai sotto il 6%), vedrà negli ultimi 12 km una pendenza media - e quasi costante - del 10% (11% la massima). Sarà verosimilmente qui che i grossi calibri del Delfinato daranno luogo alla prima grande battaglia, giacché i 18 km che separano la vetta dall'arrivo ben difficilmente potranno azzerare i danni prodotti dalla scalata.

GPM: Côte de Monure (4a categoria, 518 m, 3,8 km al 6,1%, km 4); Côte du Plan du Loup (4a categoria, 872 m, 3,2 km al 5,5%, km 17,5); Col des Egaux (2a categoria, 962 m, 10,7 km al 5,2%, km 40,5); Col de la Cluse (3a categoria, 1211 m, 5,2 km al 6,5%, km 49,5); Col du Granier (3a categoria, 1134 m, 4,6 km al 6,1%, km 59,5); Le Mont Revard (1a categoria, 1466 m, 20,8 km al 5,6%, km 99); Le Mont du Chat (Hors Catégorie, 1504 m, 13,6 km al 9%, km 141)

TRAGUARDO VOLANTE: Chambéry (km 75,5)

4a TAPPA: YENNE > SALLANCHES 211 km

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Seconda ed ultima opportunità per gli sprinter in quella che sarà la frazione più lunga del Giro del Delfinato. Solamente nella fase centrale la tappa devierà dal canovaccio prevalentemente pianeggiante, cominciando con la Côte de la Croix Rouge, 8 km e 900 metri di salita a scalini, con pendenza media del 3,3% e scollinamento dopo 73 km. Subito dopo, al km 86, sarà la volta della Côte d’Essertoux, con i suoi 3800 metri di ascesa al 5%. Passata Bellegarde-sur-Valserine, dove, al km 94,5, i corridori transiteranno dal traguardo volante, altre due scalate completeranno la fase più complicata del tracciato: la Côte de Léaz, 4,3 km al 3,6%, e la Côte de Vulbens, 4 km e 200 metri al 3,2%, con vetta rispettivamente a 112 e 100 km dalla conclusione.

Malgrado qualche altro saliscendi di minore entità nei chilometri immediatamente successivi, le squadre dei velocisti non dovrebbero comunque incontrare particolari difficoltà nel controllare la gara dall'ultimo Gran Premio della Montagna in avanti, ed avranno tutto il tempo per garantire ai loro sprinter l'ultima chance di successo della settimana francese.

GPM: Côte de la Croix Rouge (3a categoria, 637 m, 8,9 km al 3,3%, km 73); Côte d’Essertoux (4a categoria, 505 m, 3,8 km al 5%, km 86); Côte de Léaz (4a categoria, 511 m, 4,3 km al 3,6%, km 99); Côte de Vulbens (4a categoria, 484 m, 4,2 km al 3,2%, km 111)

TRAGUARDO VOLANTE: Bellegarde-sur-Valserine (km 94,5)

5a TAPPA: SALLANCHES > VAL THORENS 170 km

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Dopo una giornata di relativa tranquillità, il Delfinato entra nella tre-giorni che deciderà le sorti della corsa. In programma, in questa quinta tappa, una delle salite più lunghe ed impegnative di Francia, da affrontare al termine di un percorso che offrirà subito terreno fertile agli attaccanti della prima ora, con una partenza sostanzialmente in ascesa. Pochi metri dopo il via, i corridori dovranno infatti affrontare le prime rampe della pedalabile Côte de Megève, 10,2 km di scalata al 5,2% di pendenza media. Un'altrettanto pedalabile discesa e un breve tratto di fondovalle faranno quindi da antipasto al secondo colle previsto, il Col des Aravis.

Al termine degli 11 km e 600 metri al 5% che porteranno al secondo Gran Premio della Montagna, sarà archiviata la prima, insidiosissima fase del tracciato, che si snoderà quindi su un canovaccio assai più rilassante per una cinquantina di chilometri, con una dolce picchiata di oltre 15 km e una trentina di chilometri in larga prevalenza pianeggianti. Poco prima di metà gara, gli atleti torneranno a salire per altri 10 km, ma le pendenze del Col de Tamié - 3,9% la media, 6% la massima - ben difficilmente faranno tremare i polsi ai grandi della classifica. Altra discesa, quindi, e, dopo il traguardo volante di Albertville (km 105), altri 30 km circa di calma, prima che il gigante di giornata si presenti sotto le ruote dei corridori.

A 37 km e 400 metri dall'arrivo, infatti, inizierà la scalata verso i 2340 metri del traguardo di Val Thorens, ascesa che per ben più di un'ora fiaccherà la resistenza degli atleti. Le rampe non saranno particolarmente arcigne, ma sarà la durata dello sforzo che porterà con ogni probabilità a sconvolgimenti in graduatoria: prima 10,7 km al 5,9% di pendenza media; quindi, dopo un tratto di respiro, altri 11 km e 300 metri al 6,1%; infine, dopo una seconda, più breve fase utile a rifiatare, gli ultimi 9900 metri all'insù, per una media del 6,3%. Decisamente troppo per non pensare che la generale esca profondamente trasformata da questa seconda giornata alpina.

GPM: Côte de Megève (2a categoria, 1094 m, 10,2 km al 5,2%, km 10,5); Col des Aravis (2a categoria, 1498 m, 11,6 km al 5%, km 34); Col de Tamié (2a categoria, 907 m, 10 km al 3,9%, km 92,5); Val Thorens (Hors Catégorie, 2340 m, 37,4 km al 5%, arrivo)

TRAGUARDO VOLANTE: Albertville (km 105)

6a TAPPA: SAINT-PIERRE-D’ALBIGNY > L’ALPE-D’HUEZ 188 km

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Penultima tappa, e ultima occasione per gli scalatori, in una frazione che proporrà il tracciato più impegnativo della settimana francese. I quasi 5000 metri di dislivello saranno concentrati negli ultimi 130 km circa di gara, dopo che i primi 60 avranno accompagnato la carovana a Saint-Michel-de-Maurienne lungo un falsopiano con pendenze quasi impercettibili. Le prime rampe in programma saranno quelle del Col du Télégraphe, ai cui 1566 metri di quota si giungerà dopo 11,8 km di scalata al 7,3% di pendenza media. Breve tratto di discesa, dunque, prima della pronta risalita verso il tetto del Criterium du Dauphiné 2012, i 2645 metri del Col du Galibier. I 18 km e 100 metri di ascesa al 6,9% potrebbero essere il primo trampolino di lancio buono per qualche big rimasto attardato nei giorni precedenti, anche se i 92 km che separano il primo Gran Premio della Montagna Hors Catégorie sul menù dal traguardo potrebbero disincentivare anche i più coraggiosi.

Dopo la classica, interminabile picchiata su Le Bourg-d'Oisans, dove sarà posto il traguardo volante (km 142,5), la tradizione vorrebbe l'attacco ai leggendari tornanti dell'Alpe d'Huez. Gli organizzatori propongono però in questa occasione una variante che ha tutta l'aria di una prova generale per una futura possibile apparizione al Tour de France. Anziché svoltare a destra verso il tremendo muro iniziale dell'Alpe, la corsa svolgerà infatti sulla sinistra, imboccando una lingua d'asfalto pressoché sconosciuta al grande ciclismo, che porterà al GPM di Villard-Notre-Dame, cui si arriverà dopo 11,4 km all'8,4% (11% la massima). Lo scollinamento sarà a meno di 33 km dalla conclusione, ossia molti meno di quelli che separano i tradizionali antipasti all'Alpe dalla linea bianca.

Dopo un paio di chilometri in quota, i corridori piomberanno ancora su Le Bourg-d'Oisans, per imboccare - questa volta sì - la strada che conduce ai 1815 metri del traguardo, dopo i 14 km e 200 metri più affascinanti dell'arco alpino (7,7% la pendenza media). Una grossa fetta di Delfinato si assegnerà qui.

GPM: Col du Télégraphe (1a categoria, 1566 m, 11,8 km al 7,3%, km 73); Col du Galibier (Hors Catégorie, 2645 m, 18,1 km al 6,9%, km 96); Montée de Villard-Notre-Dame (1a categoria, 1686 m, 11,4 km all’8,4%, km 155,5); L’Alpe-d’Huez (Hors Catégorie, 1815 m, 14,2 km al 7,7%, arrivo)

TRAGUARDO VOLANTE: Le Bourg-d’Oisans (km 142,5)

7a TAPPA: (cronometro individuale) LE BOURG-D’OISANS > GRENOBLE 48 km

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Sarà una cronometro ad emettere gli ultimi verdetti dell'edizione 2012 del Delfinato, l'unica prova contro il tempo di significativo chilometraggio in programma. La rampa di partenza sarà collocata ancora a Le Bourg-d'Oisans, in Rue Aristide Briand, e da lì i corridori si dirigeranno prima verso Nord, toccando Rochetaillée, quindi verso Sud-Ovest, raggiungendo, al km 16,5, l'intermedio di Livet-et-Cavet. Poco prima, la pianura della sezione iniziale lascerà spazio ad un falsopiano a scendere che andrà via via scemando, specie dopo il secondo rilevamento cronometrico, posto a Séchilienne (km 24,5). Le pendenze saranno praticamente nulle quando, a poco più di 14 km dalla conclusione, i corridori saranno chiamati ad approcciare l'unica vera asperità di giornata, la Côte de l'Aup Morel, con i suoi 2800 metri al 6,2% di pendenza media.

In corrispondenza dello scollinamento, al km 36,5, sarà registrato anche l'ultimo tempo intermedio degli atleti, che potranno quindi planare su Eybens, prima di dare fondo alle energie residue negli ultimi 4 km di pianura, che risolveranno eventuali lotte ancora aperte, sancendo definitivamente il trionfatore degli otto giorni di gara.

GPM: Côte de l’Aup Morel (4a categoria, 459 m, 2,8 km al 6,2%, km 36,5)

INTERMEDI: Livet-et-Cavet (km 16,5); Séchilienne (km 24,5); Côte de l’Aup Morel (km 36,5)

Totale km: 1164

Tappe di alta montagna: 3

Arrivi in salita: 2

Tappe di collina/media montagna: 1

Arrivi in salita: 1

Tappe pianeggianti: 2

Cronometro individuali: 2

Km cronometro individuali: 54,5

Totale GPM Hors Catégorie: 4

Totale GPM 1a categoria: 4

Totale GPM 2a categoria: 6

Totale GPM 3a categoria: 4

Totale GPM 4a categoria: 8

Totale GPM: 26

Credits

Percorso: emmea90 e gigilasegaperenne

Descrizioni: Gigilasegaperenne

Grafica: emmea90

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  • 2 years later...

Mhm. E' troppo lungo e di conseguenza troppo duro! Però, se vuoi arrivare a Sondrio penso che non esistano soluzioni migliori perchè togliendo una qualsiasi salita c'è poi troppa pianura tra una salita e l'altra, e il Ghisallo è intoccabile. Partendo da Como senza fare S.Fermo?

Ma invece, tra i tanti Lombardia ipotizzabili..strano non si sia mai arrivati a Varese, che è attendibile è proponibile come arrivo almeno quanto Lecco o Bergamo, un Lombardia che arriva a Varese sarebbe curioso, vuoi tentarci?

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  • 2 years later...
  • Amministratori

Mia proposta per il Contest Greco

http://www.la-flamme-rouge.eu/maps/tours/view/4401

Giro della Grecia - Tappa 1.png

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Partenza da Corfù con una tappa di media montagna, poi tappa per velocisti. Il primo giorno a Nord, il secondo a Sud. Cronosquadre, quindi, a Cefalonia Altra tappa di media montagna simil-lombardia a Patrai, poi iniziano le montagne con il Kalamata pass. Ultima per velocisti prima del weekend finale: due arrivi in salita, uno più duro dell'altro: il primo al Parnasso, il secondo a Velouchi (10.5 all'8.5%) in una salita durissima al termine di una tappa da 6000 metri di dislivello. Crono finale ad Atene.

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