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[PCM10 - Story]Il ciclismo nel cuore


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Cap VII: Un'incrinazione fatale

Purtroppo Danilo aveva appreso della bruttissima notizia che non sarebbe potuto tornare alle corse prima di maggio e la cosa lo turbava non poco. Il pescarese già in fermento per l'avvicinarsi della presentazione della sua squadra, si è sentito pugnalato alle spalle per questa decisione del TAS che non gli ha annullato totalmente la squalifica ma l'ha solo ridotta. Il morale era sotto i piedi, il lavoro andva sì bene, ma a lui non importava, il suo lavoro era correre e ancora non poteva farlo. Piuttosto era indietro con i contratti degli atleti del Team Kyklos dato che era riuscito a convincere solo Riccardo Chiarini e Domenico Pozzovivo. Il rischio che non se ne sarebbe fatto nulla per il 2010 c'era ed anche molto alto. Però almeno in questo, riuscì a mantenere sangue freddo e mente lucida. Gli vennero in mente subito 2 nomi che potevano fare al caso suo, entrambi italiani: il primo era quello di un velocista giovanissimo Sacha Modolo, che era stato accostato per molto tempo alla CSF Colnago ma che ancora non aveva firmato il contratto, e l'altro era Alessandro Spezialetti, fido compagno di avventure nonchè gregario instancabile e grande amico di Danilo. Con loro Danilo si sentì telefonicamente e gli diede le prime informazioni utili sui punti di incontro, gli orari e il regolamento interno della squadra. Adesso la squadra si andava delieando sempre più con già cinque componenti all'attivo: Pozzovivo, Chiarini, Modolo, Spezialetti e naturalmente lui, anche se avrebbe dovut aspettare maggio per il suo grande ritorno...
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Cap VIII: La strada è ancora lunga

Solo 2 le settimane utili per completare il roster e per passare avanti con il secondo step, quello della presentazione ufficiale ai media e al mondo del ciclismo. Ma le dolenti note non finiscono, il roster ideale sarebbe intorno alle 15-20 unità, e fin'ora solo 5 sono i tesserati del Team Kyklos... Danilo era immerso in questi suoi piccoli ma grandi interrogativi, chi erano gli altri ragazzi cui poteva rivolgersi? C'era l'incognita di gabriele, non lo sentiva da tempo, chissà come avrebbe reagito a sentire la voce del suo vecchio capitano alla LPR... I giornali purtroppo sono come delle roulette russe, sparano nomi e numeri a casaccio, ma nessuna notizia è veritiera al 100%. Certo i contatti con Gilberto non li posso negare ma non sarà senz'altro per un suo tesseramento nel team Kyklos. Certo mi manca un velocista per aiutare Sacha, potrei chiedere ad Alberto, oppure a Oscar... Alessandro non me lo posso permettere, però ci potrei parlare magari lo convinco, ma se.... oppure.... ma! Devo parlare con la Cube per le bici ora che ci penso, quelle si che vi sorprenderanno! AH Ecco... Per aiutare Domenico e anche me per il rientro, una valida opzione potrebbe essere Diego insieme anche a Eros... Ora si chiariscono le idee... Perchè non ho pensato prima a tutti questi ragazzi? Aspita!!!! Devo chiamare la Bell per i caschi... Quante cose!!

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Cap IX: La svolta decisiva...

10 giorni. Non uno di più! QUesto il tempo contro cui doveva vedersela Danilo, in una sfida che forse lo vedeva perdente prima di iniziare, ma lui con coraggio e determinazione non si è ancora arreso, anzi, continua a proseguire il suo progetto che dimostra a tutti noi italiani quanto abbia il ciclismo nel cuore. Intanto oggi è il giorno delle firme, è il giorno del via vai di nomi noti e non del ciclismo che si abbassano al livello professional per correre con un campione sia in gara che fuori, un campione carismatico e di grandissima mole, non fisica ma mentale! Oggi dal suo negozio, anche se in fase di arredo, sn passati davanti ai volti di un centinaio di tifosi, Diego Caccia, Gabriele Bosisio, Sacha Modolo, Domenico Pozzovivo, Oscar Gatto, Riccardo Chiarini, Gabriele Bosisio e a porgere un saluto e un incoraggiamento anche Ale-Jet. Questa squadra è tanto amata e seguita perchè il roster è composto da tutti ciclisti italiani, più esperti e giovani promesse del futuro, che vogliono lasciare un segno nelle corse che dovranno affrontare. Nei prossimi giorni si scoprirà il resto del roster che per ora è fermo a 8 unità...
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Cap X: Le prime ufficialità

Una settimana, l'ultima, la più cruciale e difficile. Poi tutto sarebbe ripreso e tutto sarebbe ritornato a scorrere liscio come l'olio. Il negozio era pronto, fremeva lui stesso per avere bici al suo interno. Le apparecchiature erano tutte nuovissime e modernissime, lo avrebbero fatto sfondare. Intanto, il buon Danilo, passava il suo tempo firmando autografi e scattando fotografie, in un famoso bar del corso Pescarese, lì poco prima di Piazza Salotto. Era seduto a tavolino insieme con i suoi due nuovi pupilli, che avrebbero corso per il Team Kyklos, si trattava infatti di due stranieri, i primi 2 del Team. Il primo era un australiano e si chiamava Ben King, un giovanissimo americano classe '89, che è stato vincitore tra gli juniores dei campionati americani a crono e in linea nel 2007; ha militato nella Kelly Benefit Strategies, prima di approdare quì in Italia. Il secondo non meno importante è un altro giovanissimo, Peter Velits, corridore slovacco che ha corso per il Team Milram quest'anno e che si è mobilitato per approdare nel Team Kyklos. Anche lui molto promettente, classe '85 ha vinto campionati a cronometro nazionali tra gli Under 23 e tra i dilettanti. Il roster era salito così a 10 unità...

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Cap XI: I kanguri d'Australia

Il freddo inverno italiano lasciava nella mente del nostro Danilo un sapore amaro, anzi aspro! Allora, grazie alla tanta acqua che cadeva dal cielo in quel periodo decise di cambiare totalmente destinazione con il suo pensiero. Alla vista del planisfero, lo sguardo gli cadde sul quinto continente, l'Australia... Fece mente locale molto velocemente e giunse a un punto fondamentale. Ci voleva un corridore australiano nel Team Kyklos. Certo un corridore che fosse adatto alle qualità della squadra, magari che fosse di aiuto a Sacha per le sue volate. Perse poco più di 2 minuti per scorrere nel suo pensiero tutti gli archivi di ciclisti australiani. Uno arrivò subito, come se fosse caduto dal cielo insieme all'immensa quantità d'acqua... Era un pistard, ma se la cavicchiava abbastanza bene anche su strada. Nel suo palmares anche un terzo posto nel mondiale a cronometro per under 23 nel 2007. Lui era l'uomo giusto per dimostrare l'internazionalità del Team Kyklos. Si riferiva a Cameroon Meyer, classe 1988, sarebbe diventato una bomba se si fosse impegnato negli anni venturi.

Dopo qualche minuto, Danilo pensò anche a un altro nome proveniente sempre dall'Oceania. Questa volta si parlava di Sulzberger, ma non Bernard, il più anziano, bensì di Wesley, suo fratello minore, classe 1986 e vincitore di un campionato australiano under 23 nel 2007, proprio davanti a Meyer.

Danilo non perse tempo e subito contattò via twitter, e poi telefonicamente i due atleti. Entrambi sarebbero giunti nella città pescarese il pomeriggio successivo e avrebbero dunque potuto firmare il contratto che li faceva entrare di diritto nel Team Kyklos.

Intanto le tenebre calarono e Danilo andò a riposare anticipatamente; domani lo aspettavano tante pratiche da sbrigare e una squadra da completare....

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Cap XII: Guardando al futuro

Andando avanti e indietro, in quel maledettissimo corridoio, con il rintoccare del pendolo che lo aveva nauseato, Danilo aveva deciso chi sarebbe stato il prossimo acquisto del Team Kyklos. Il colpo sarebbe stato messo a segno con facilità, dato che il ragazzo in questione è proprio di Pescara. Con il Team Kyklos entrerà in un nuovo mondo, quello dei professionisti che è molto diverso da quello degli under. Ebbene, quando Danilo ne parlò con Luciano, il padre dell'interessato, una vecchia gloria del ciclismo italiano, rimase molto stupito della proposta fatta a Matteo. Luciano accettò e così anche suo figlio, decise bene che sarebbe stata l'occasione della sua vita. Il giovane è il campione italiano under 23 su strada, Matteo Rabottini, in carica alla squadra Aran Cucine di Montesilvano, è nato nel 1987 e sarà senz'altro un ottima perla di diamante per le stagioni avvenire.

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Cap XIII: La soletta targata Footon

Titolo strano, non c'è che dire! Ma ben presto capirete perchè... La Footon Servetto sarà il nuovo team spagnolo, di licenza Pro Tour, nato dalle ceneri della ex Fuji Servetto. Voi mi chiederete cosa centra questo con il team Kyklos, ebbene io vi rispondo dicendovi che due italianissimi ragazzi, molto giovani e con una grande parabola di progresso, saranno corridori del Team Kyklos. Il primo colpo è stato quello di Fabio Felline, giovanissimo classe '90, che potrà diventare un giorno l'uomo da grande giro, l'uomo che prenderà il mio posto. Sarà al suo primo anno tra i pro e per lui debuttare con una squadra italiana sarà molto importante. L'altro ragazzo, è un altro italiano classe '86, si tratta di Eros Capecchi che è passato professionista nel 2006 con la Liquigas, dal 2008 al 2009 ha militato nella Footon-Servetto, nota in precedenza come Saunier Duval. Inoltre conta 2 vittorie da professionista, una tappa e la classifica finale della Bicicletta Basca 2008.

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Cap XIV: L'ultima firma...

Erano i giorni decisivi per completare il roster che, come si era già detto, sarebbe stao di quindici unità. Ma su chi doveva essere il quindicesimo ciclista c'era un bel gran dubbio. Alcune voci molto vicine a Danilo affermavano che sarebbe stato Alessandro Petacchi l'ultimo corridore, ma in realtà Danilo ha fatto capire ce non si sarebbe trattato di un corridore italiano. E infatti, il killer di Spoltore aveva pensato bene di andare a prendere un ciclista olandese, anche se olandese lo sarebbe stato ancora per poco.

Danilo convinse dunque a trasferirsi in Italia, il corridore della Rabobank Marc De Maar, classe 1984! Di cero sarà un apporto fondamentale per il team kyklos, poichè De Maar è un uomo quasi polivalente. A questo punto il roster era definitivamente completato, con un giorno di anticipo sul programma. Dopodomani si sarebbe tenuta la presentazione del team, che sarà un bigioux!

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