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Pescara, siepi-record per la Martinelli

Al via la 56^ edizione dei campionati italiani juniores (25^ per le promesse, compresa la prima fase dei "criterium"). Alternanza di pioggia battente e sole a picco su piste e pedane dello Stadio Adriatico: la prestazione che segna la prima giornata è quella della siepista reatina Giulia Martinelli, che migliora il limite italiano juniores dei 3000st con 10'15"36 (prec. 10'17"35 di Valeria Roffino agli Europei juniores di Novi Sad il 25/7/2009, dove la biellese fu 5^). La prestazione della ragazza seguita dall'ex maratoneta azzurra Fabiola Paoletti si inserisce al 4° posto nella lista mondiale dell'anno per la categoria e porta Giulia alla posizione di leader europea stagionale della distanza. In evidenza il primatista del disco juniores Eduardo Albertazzi, per la terza volta in carriera oltre la fettuccia dei 60 metri (60.75 al 5° turno, vicino al suo limite nazionale di 61.50).

LA CRONACA E IL PODIO DEI CAMPIONATI

JUNIORES MASCHILI

100m: (+0.1) 1.Delmas Obou (Cus Pisa Atl. Cascina) 10"66, 2.Francesco Basciani (camp. Palatino) 10"68, 3.Tommaso Lazzarini (La Fratellanza 1874) 10"79

5000m: 1.Marouane Razine (Cus Torino) 14'40"20, 2.Michele Fontana (Atl.Lecco-Colombo) 14'44"71, 3.Davide Uccellari (La Fratellanza 1874) 14'48"52

Alto: 1.Giuseppe Carollo (Fiamme Oro) 2.12, 2.Gianmarco Tamberi (Bruni Vomano) 2.10, 3.Luca Morandi (La Fratellanza 1874) 2.06

Triplo: 1.Andrea Chiari (Atl. Saletti) 15.67 (-0.2), 2.Dimitris Mouratidis (Aden Exprivia) 14.65 (-0.3), 3.Leonardo Bruno (Bruni Vomano) 14.58 (-0.1)

Disco: 1.Eduardo Albertazzi (Fiamme Gialle) 60.75, 2.Alessio Costanzi (Riccardi Milano) 49.60, 3.Davide Gambardella (Biotekna Marcon) 48.06

Martello: 1.Simone Falloni (Stud. Cariri) 66.81, 2.Gian Lorenzo Ferretti (Firenze Marathon) 63.00, 3.Claudio Salvaggio (pol.APB) 59.98

Il primo titolo, quello del martello, va come da previsioni a Simone Falloni: pur in condizioni non perfette, il reatino mette in conto anche alcuni nulli interessanti, oltre al 66.81 che gli permette di dominare la finale. Ma il primo squillo del pomeriggio, appena prima dell'immancabile intervallo di pioggia, arriva sul rettilineo dal ritrovato Delmas Obou: l'ivoriano di San Giuliano Terme mostra di aver recuperato dall'infortunio invernale e già in batteria sigla lo stagionale in 10"58 con vento leggermente contrario.

Il triplo, secondo le attese, conferma il talento di Andrea Chiari: il bergamasco resta ancora lontano dai 16 metri (superati diverse volte al coperto), ma il suo 15.67 è in linea con la grande continuità del capolista stagionale. Alle sue spalle, la giovanissima coppia di pugliesi Mouratidis-Bruno che lo scorso anno presero parte ai Mondiali allievi di Bressanone con alterna fortuna.

L'umidità appanna in parte la brillantezza dei velocisti in finale: ma forse gioca un ruolo anche la tensione di un confronto tutto da scrivere. Obou non parte benissimo eppure nella porzione lanciata riesce a recuperare il gap nei confronti del suo rivale più pericoloso, il romano Francesco Basciani.

Un poco al di sotto delle attese la finale dell'alto: Carollo, rimasto da solo, ha tentato inutilmente il nuovo personale a 2.17; la stessa quota che Gianmarco Tamberi, oggi secondo, aveva mancato di pochissimo alla Coppa Italia di Firenze.

Nei 5000 metri ha rubato la scena il terzetto formato da Razine, Fontana e Uccellari: il gruppetto ha lasciato la compagnia prima del passaggio al 2° chilometro, proprio sulla spinta del giovane emiliano. Uccellari è rimasto al comando fino agli ultimi 800 metri, allorchè ha messo fuori la testa Marouane Razine: il marocchino di Torino, molto più dotato dei compagni di fuga sul piano del rush finale, non ha poi avuto difficoltà a mettere un gap decisivo tra sè e la coppia rivale.

JUNIORES FEMMINILI

100m: (+0.1) 1.Martina Amidei (Cus Torino) 11"90, 2.Giulia Latini (Stud. Cariri) 12"01, 3.Gloria Hooper (Atl. Valpolicella) 12"01.

3000st: 1.Giulia Martinelli (Stud. Cariri) 10'15"36 (rec. it. jrs), 2.Celestina Malugani (Cus Parma) 10'56"30, 3.Karima Naoui (Interflumina/MAR) 11'01"26

Triplo: 1.Santa Matule (Gioadventures/LAT) 12.60 (+0.8), 2.Maria Moro (Italgest) 12.33 (+1.5), 3.Morena Mannucci (Fondiaria Sai) 12.21 (-1.6)

Martello: 1.Sara Pizi (tecno Adriatletica Marche) 57.22, 2.Elisa Magni (Atl. Livorno) 55.64, 3.Valentina Leomanni (US Atl. Vedano) 55.08

marcia 5km: 1.Antonella Palmisano (Fiamme Gialle) 23'15"05, 2.Medhit Paoletti (Cus Ripresa Bologna) 23'55"42, 3.Federica Curiazzi (Atl. Bergamo 1959) 24'18"31

Subito una sorpresa in apertura di riunione: sotto il sole della riviera adriatica la marchigiana nel martello Sara Pizi sorprende le due favorite, Elisa Magni - reduce da un recentissimo personale di 59.02 - e Valentina Leomanni. La lanciatrice di San Benedetto è in pratica una neofita della specialità: dopo 8 anni passati a giocare a calcio da portiere a Grottammare, Sara ha iniziato con il peso agli Studenteschi un paio di anni fa e solo da pochi mesi ha preso il mano il martello mettendo a segno progressi continui. Per ora ha metabolizzato la rotazione da tre giri, ma da ultimo ha provato i quattro giri anche in gara: non solo sotto la guida di Federico Latini, ma anche con la supervisione dell'ex citì azzurro Nicola Silvaggi.

Nelle batterie dei 100 metri si presenta alle avversarie più accreditate anche una giovane veronese di famiglia ghanese, Gloria Hooper: con un passato da pallavolista, è stata convinta un anno fa a provare con l'atletica e a maggio ha corso in 11"7 manuale nella finale regionale degli Studenteschi.

Assolutamente d'importazione la maglia tricolore del triplo: il titolo va alla lettone Santa Matule, di stanza a Catania con la sempre più nutrita colonia baltica arrivata in Sicilia sulla scia di Stanislavs Olijars.

Con un clima certamente non favorevole - afa a volontà - e correndo da sola fin dal primo metro la reatina Giulia Martinelli riscrive il primato di categoria delle siepi: ed è un risultato che conta, 10'15"36 (prec. 10'17"35 di Valeria Roffino Novi Sad 25/7/2009), allo stato la 4^ prestazione mondiale juniores dell'anno. In vista di Moncton ci saranno sicuramente degli inserimenti, soprattutto da parte delle atlete africane, ma in ambito europeo la ragazza seguita dall'ex maratoneta azzurra Fabiola Paoletti è attualmente la leader stagionale: e pare in grado di progredire ulteriormente, dal momento che ha condotto una gara contro il cronometro (sul piede di 3'25" per ogni frazione chilometrica). La ligure Celestina Malugani scende sotto il tempo-limite per i Mondiali canadesi migliorandosi a 10'56"30.

Pur su livelli cronometrici non eccezionali, la finale dei 100 metri premia i progressi delle atlete da podio: tra la favorita Amidei e la novità Hooper si inserisce l'ostacolista retaina Giulia Latini.

Nell'ultima gara della giornata, scontata l'affermazione della neo-vincitrice della Coppa del Mondo Antonella Palmisano: ma la sorpresa arriva dall'inserimento della marchigiana Medhit Paoletti davanti a Federica Curiazzi.

PROMESSE MASCHILI

100m: (-0.5) 1.Giuseppe Aita (Fiamme Oro) 10"58, 2.Michael Tumi (Atl. Vicentina) 10"64, 3.Alessandro Berdini (Aeronautica) 10"75

5000m: 1.Ahmed El Mazoury (Fiamme Gialle)

Asta: 1.Lorenzo Catasta (Fiamme Gialle) 4.80, 2.Atoll Lau (FF.Gg. Simoni) 4.70, 3.Matteo Costanzi (Riccardi Milano) 4.50

Peso: 1.Jonathan Pagani (Bruni Vomano) 17.08, 2.Giacomo Drusiani (La Fratellanza 1874) 15.28, 3.Pietro Caselli (La Fratellanza 1874) 14.96

Giavellotto: 1.Stefano Nardini (US Atl. Vedano) 71.94, 2.Leonardo Gottardo (Aeronautica) 71.02, 3.Giacomo Puccini (Virtus Lucca) 68.57

Si inizia con la finale dell'asta, disturbata dalla pioggia. Nelle batterie dei 100 metri si rivede - dopo la confortante esibizione di Torino - anche Giuseppe Aita: il salernitano, già bronzo europeo juniores a Hengelo 2007, fa il miglior tempo del turno in 10"61 (+0.5) e conferma la bontà della scelta che lo ha portato a Torino nel gruppo seguito da Alessandro Nocera. Abbastanza scontata la rinuncia alla prova di velocità di Daniele Greco, ancora alle prese con i postumi dell'incidente stradale di cui è stato vittima prima della Coppa Italia di Firenze: il campione salentino si concentrerà quindi sul triplo.

La pedana del giavellotto - in assenza di Gianluca Tamberi, convocato in azzurro a Bergen - propone un confronto ad alta tensione agonistica: i favoriti sono Leonardo Gottardo e Antonio Fent, ma invece agguanta la maglia tricolore Stefano Nardini. Al primo anno di categoria, l'atleta lombardo supera per la prima volta in carriera la fettuccia dei 70 metri, e non una volta sola: prima prende la testa della competizione con 70.66, poi reagisce alla grande alla zampata di Gottardo (71.02) e all'ultimo lancio si riprende la leadeship della finale siglando il nuovo personale a 71.94, ormai alle soglie della top-ten italiana di sempre in questa specialità.

Nella finale dei 100 metri conferma la sua piena rinascita Aita, che controlla con autorità le ambizioni di Michael Tumi.

PROMESSE FEMMINILI

100m: (+0.4) 1.Jessica Paoletta (Esercito) 11"64, 2.Ilenia Draisci (Esercito) 11"67, 3.Martina Balboni (Self Montanari Gruzza) 12"04

3000st: 1.Valeria Roffino (Fiamme Azzurre) 10'27"92, 2.Tauria Samiri (Fanfulla Lodigiana) 10'27"95, 3.Arianna Mondin (Industr. Conegliano) 10'58"93

Alto: 1.Silvia Tornaghi (Cus Parma) 1.72, 2.Serena Capponcelli (Atl. New Star) 1.72, 3.Antonella Napoletano (Alteratl. Locorotondo) 1.68

Peso: 1.Julaika Nicoletti (Fondiaria Sai) 16.25, 2.Serena Brena (Atl. Bergamo 1959) 13.22, 3.Serena Capponcelli (Atl. New Star) 12.80

Giavellotto: 1.Giulia Paccagnan (Italgest) 48.60, 2.Maddalena Purgato (Assind. Padova) 48.51, 3.Anita Festa (Pro Sesto) 45.44

marcia 5km: 1.Nicoletta Dell'Aquila (Atleratl. Locorotondo) 23'19"62, 2.Alessia Zapparoli (Cus Ripresa Bologna) 23'22"58, 3.Francesca Grange (Italgest) 24'27"73

Mentre sulla pedana dell'alto Silvia Tornaghi rispetta il ruolo di outsider di razza, nei confronti di Capponcelli e Napoletano, già in batteria si prospetta l'atteso duello dello sprint tra le giovani romane Jessica Paoletta (11"73) e ilenia Draisci (11"78). Sulla pedana del peso la romagnola Julaika Nicoletti consolida la sua posizione di vice-Chiara Rosa con il nuovo personale all'aperto fissato a 16.25.

Si torna in pista per un bellissimo duello sui 3000 siepi tra Valeria Roffino, la biellese appena privata da Giulia Martinelli del record juniores, e l'abruzzese di origini marocchine Tauria Samiri. L'ex primatista si incarica di fare il ritmo, poi l'iniziativa della rivale alla campana sembra essere risolutiva: ed invece Valeria non ci sta a perdere e piazza il rush vincente negli ultimi metri.

Il duello tutto romano Paoletta-Draisci sul rettilineo si risolve a favore della prima: in rimonta sulla collega che aveva preso la testa intorno agli 80 metri.

Sulla pedana del giavellotto Giulia Paccagnan ha superato al 5° lancio per una spanna la padovana Maddalena Purgato, che aveva preso la testa al termine della fase di qualificazione.

Un finale giallo caratterizza la prova di marcia: Eleonora Giorgi e Federica Ferraro, in testa al gruppo fin dall'avvio, hanno subito una doppia squalifica quando erano ormai al suono della campana.

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Bergen, Vizzoni è secondo nel martello

(DIRETTA WEB) 800 donne - Elisa Cusma finisce terza in una prova contraddistinta da un grande equilibrio tattico. A metà il passaggio è da prova nazionale (1:01.32), con tutte e dodici le atlete in pochi metri. Si continua così fino almeno ai 600 metri, con la Cusma infilata nel gruppo, all'interno, alle spalle delle migliori. Nella curva, quando si accende la bagarre, la Cusma perde terreno, ma nel finale si batte benissimo, superando almeno tre avversarie e recuperando terreno anche all'ucraina Lupu (prima con 2:02.74), e alla russa Klyuka (2:03.49). "Non volevo prendere il vento stando davanti, sono una che soffre molto quando c'è tanta aria - spiega la Cusma - ma sono molto soddisfatta di come ho chiuso nel rettilineo finale. Il terzo posto mi soddisfa. Domani anche i 1500 metri, sono fiduciosa". Italia sesta ma ad un solo punto dal quarto posto.

400 uomini - Il più accreditato del lotto, il britannico Martin Rooney si impone senza troppi problemi nella serie migliore con 45.72. Andrea Barberi sceglie di partire molto lento, passando a metà in visibile ritardo rispetto ai primi; nella seconda curva l'azzurro dà il meglio, entrando nel rettilineo finale in piena rimonta. Gli ultimi 50 metri sono però molto complicati: il tedesco Schneider rimonta da dietro, spingendo Barberi al quinto posto (46.62). Nella classifica finale, Barberi paga anche dazio al vincitore del gruppo B, il greco Gravalos (46.36). Sesto posto complessivo. Italia sesta con 26 punti, guida la Francia con 40.

Asta donne - Elena Scarpellini è da elogiare. Mette in pratica l'input di valicare tutte le misure al primo tentativo(3,85; 4,05; 4,20; 4,30), e ferma la sua corsa solo ai 4,40 del primato personale, centrando, a conti fatti, la quarta posizione in classifica. Nove punti abbastanza inattesi per la squadra azzurra (le prediction della EAA ne assegnavano all'Italia solo 4...), in una gara condizionata dal vento.

100 metri donne - La seconda serie ospita in corisa sette Manuela Levorato. L'azzurra fatica un pizzico nella fase di accelerazione, ma non finisce molto lontana dal suo stagionale. Il cronometro dice 11.67 (vento +1.3), per il quinto posto parziale. La serie migliore mette in fila la francese Mang (autrice di un eccellente 11.23, vento però oltre i limiti, +2.4), la norvegese Okparaebo (11.30) e la greca Kokloni (11.31). La Levorato è undicesima nel computo complessivo. L'Italia scivola al settimo posto, con 19 punti.

400 ostacoli uomini - Il vento infastidisce gli ostacolisti, soprattutto nel primo rettilineo. Gianni Carabelli fatica fino all'ultima barriera, e vince la prima delle due serie in programma, ma è settimo nel computo complessivo. Vince il britannico David Green, che è anche l'unico a scendere al di sotto dei 50 secondi, con 49.53. Il greco Iakovakis è secondo con 50.13. In classifica, dopo due gare, Italia al comando con 17 punti ma in coabitazione con Germania, Bielorussia, e Francia.

Martello uomini - Vizzoni, primo azzurro a scendere in gara a Bergen, nei Campionati Europei per Nazioni, dimostra con i fatti di essere la sicurezza di cui tutti parlano. E' secondo alla fine di una gara difficile, condizionata - a livello di misure - anche da una pedana piuttosto ruvida. Il successo va al bielorusso Pavel Kryvitski, capace di 77,79, ma l'azzurro è battuto di un niente, 77.54. La sua progressione prende quota al terzo e al quarto lancio: dopo un 74,46 e un 72,14 di assaggio, arrivano prima un 75,70 che vale il terzo posto parziale, e poi il lancio di chiusura, quello che fa tremare Kryvitski (uomo da 80,54 quest'anno). L'impressione visiva è che Vizzoni possa avercela fatta, con l'attrezzo che cade nella zona più esterna del settore, ma il responso del misuratore dice 77,54, a 25 centrimetri dal successo. Abbastanza per mettere subito l'Italia in doppia cifra (11 punti). "Dopo il primo lancio - racconta Vizzoni - ho accusato un fastidio al bicipite destro, e questo un po' mi ha condizionato. Dopo il secondo turno di lanci, le cose si stavano mettendo male, quindi ho dovuto spingere lo stesso, arrivando nel gruppo dei primi quattro. Alla fine, nell'ultimo turno, ho messo quel che avevo, ed il risultato è decisamente positivo. Con il mio allenatore Ceccarini ci aspettavamo un risultato tra 77 e 78 metri, puntualmente arrivato".

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  • 3 weeks later...

Record Lemaitre, primo bianco sotto i 10” nei 100m

Il mondo della velocità ha un nuovo protagonista, Christophe Lemaitre. L’atleta francese, 20 anni, è diventato il primo velocista bianco della storia a scendere sotto il muro dei 10 secondi nei 100 m, grazie al tempo di 9''98 (vento 1,3 m/s) nella finale di Campionati di Francia, in corso a Valence, nel sud del paese. Lemaitre ha battuto anche il record di Francia detenuto da Ronald Pognon (9”.99), dal 5 luglio 2005.

Lemaitre diventa così il primo bianco a infrangere un tabù che fino a oggi era appannaggio degli atleti di origine africana o da essi discendenti, come il connazionale Pognon, con l’unica eccezione dell’australiano Patrick Johnson, di origine aborigena da parte di madre (per lui il cronometro si è fermato sul 9” 93.

Con un vento favorevole di 1,3 m / s, il francese è diventato il 72° atleta a scendere sotto il tempo simbolico dei 10 secondi dopo l’avvento dei cronometri elettrici con lo statunitense Jim Hines alle Olimpiadi del 1968 col tempo di 9”.95.

“Sapevo che avrei trovato grandi avversari in questa gara”, ha dichiarato il francese dopo la gara. “Volevo il titolo e sapevo che il cronometro non rallenta di certo. Sono felice. Ora penso a Barcellona ai Campionati Europei (al via dal 27 luglio al 1° agosto). Spero di fare ancora meglio: battere il mio record e ottenere una medaglia “, ha concluso il velocista.

fonte eurosport.yahoo.com

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  • 3 weeks later...

Europei, Schwazer d'argento sulla 20 km

Arriva dalla marcia la prima medaglia azzurra ai Campionati Europei di Barcellona. E' l'argento (1h20:38) conquistato oggi dal campione olimpico della 50 km di marcia Alex Schwazer. Il carabiniere altoatesino, al via della 20 km, gara d'apertura dell'evento continentale, si è dovuto arrendere solo al giovane russo Stanislav Emelyanov (1h20:18) che, dopo gli ori iridati vinti da allievo nel 2007 e da junior nel 2008 con tanto di primato del mondo under 20 sui 10 km (38:28) nel 2009, si aggiudica il suo primo titolo in una rassegna internazionale di livello assoluto. Bronzo al portoghese Vieira (1h20:49), mentre è finito al quinto posto il finanziere romano Giorgio Rubino (1h22:12). Ritirato, invece, pochi chilometri dopo il giro di boa, l'altro azzurro Ivano Brugnetti, rimasto fino a quel momento nel gruppetto degli inseguitori. Ora, come nelle dichiarate intenzioni di Schwazer alla vigilia degli Europei, lo attende la partecipazione alla 50 km del 30 luglio.

LA CRONACA - Otto e zero cinque in punto a Barcellona. Ventisette uomini sulla linea di partenza di Passeig Picasso e un colpo di pistola che dà inizio alla loro marcia. Alex Schwazer si lancia subito in testa. Con lui se ne vanno il diciannovenne, miglior ventista russo del 2010, Emelyanov e il veterano romeno Casandra che tenta un'iniziativa che si rivelerà presto un azzardo. Sono loro tre in testa, con a distanza il gruppo degli inseguitori dove sono ben riconoscibili le canotte bianche degli altri due azzurri Brugnetti e Rubino. Insieme a loro viaggiano l'irlandese Heffernan, il portoghese Vieira, il russo Krivov e il bielorusso Simanovich. Sono passati 4 km e i battistrada restano in due: Schwazer ed Emelyanov che viaggiano intorno al ritmo di 4:02. A ridosso dei 30 minuti di gara, nei pressi dell'ottavo chilometro, Emelyanov subisce una prima proposta di squalifica e rimane da solo davanti, mentre Schwazer butta un occhio al cronometro e rientra nel gruppo insieme a Brugnetti e Rubino che intanto si sono fatti sotto. I tre azzurri ora marciano insieme. Al giro di boa si evidenzia il vantaggio del giovane russo che passa ai 10 km in 40:14. 12 secondi più indietro il resto degli avversari con i tre italiani sempre affiancati da Simanovich, Heffernan e João Vieira. Quando sono trascorsi 45:50, Ivano Brugnetti sfila fuori dal gruppo e chiude prima del tempo la sua marcia. Superato il 14 km, Schwazer (56:27), che in quel momento è secondo, prova a staccarsi, ma non lo lascia andare via da solo il portoghese Vieira (56:29) e così tra i due comincia una lotta all'isenguimento di Emelyanov, 15 secondi davanti a tutti (56:12). Sesto Rubino (56:43), ma al 15° km un triplo rosso mette fuori Simanovich, e così il finanziere romano recupera una posizione. Inarrestabile Emelyanov che macina metri e secondi di vantaggio sul resto della concorrenza: al 18° km passa in 1h12:09, con Vieira e Schwazer che restano dietro a 1h12:43 a giocarsi le altre due medaglie. La musica non cambia fino all'arrivo, vince Emelyanov in 1h20:18, Schwazer si prende l'argento dopo una rimonta conclusa in 1h20:38 e il bronzo a Vieira (1h20:49). Giorgio Rubino è quinto (1h22:12), preceduto dall'irlandese Heffernan (1h21:00).

fonte fidal.it

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E bravo Alex :thumbup: Comunque direi un inizio positivo per l'Italia agli Europei: un argento (non dimentichiamo che l'anno scorso a Berlino abbiamo chiuso a quota 0 nel medagliere, anche se erano i Mondiali) e qualificati tutti gli italiani impegnati nella mattinata, da Vizzoni a Chiara Rosa, dalla Gentili a Barberi e Vistalli :cool2:

Secondo voi quante medaglie possiamo vincere?

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Grande Meucci :D

LIVE BARCELLONA - Meucci di bronzo!

10000 uomini - La finale dei 10000 parte a ritmi sonnacchiosi. Davanti è una lotta a non rimanere in testa, con il risultato che si finisce per transitare ai 5000 in 14:38. Ci vuole il francese Meftah, che molla uno strattone subito dopo il passaggio a metà (appena un giro in 66) per fare il primo break. Si forma un plotoncino di dieci atleti, con tutti i migliori e i due azzurri, Andrea Lalli e Daniele Meucci. Ma sono solo le prime schermaglie. Si comincia a fare sul serio quando il ritmo va a farlo il britannico Thompson, uno dei favoriti della vigilia (27:29.61 quest'anno), seguito dal connazionale farah, l'uomo più pronosticato. La fila si allunga, e il gruppo si riduce a otto unità, con i nostri sempre nel vivo. A due chilometri esatti dal traguardo, farah parte secco, e si trascina solo lo spagnolo Landassem. Meucci resta con Thompson e l'altro spagnolo Castielljo. A tre giti, farah si fa da parte e accusa lo spagnolo di non far nulla, ottenendo risposta immediata. Castillejo si stacca e a due giri appare chiaro che Meucci è in lotta per il bronzo. Farah parte ai 300 e lo stadio si infiamma, Thompson e Meucci guadagnao metri sullo spagnolo Landassem. L'ultimo rettilineo è un film: Farah si invola, Landassem si schianta, Meucci sceglie l'interno su Thompson e recupera centimetri, centimetri, centimetri fino al tuffo finale. Il photofinish beffa l'azzurro, che comunque è terzo (28:27.33 il tempo dell'azzurro e del britannico), e regala una fantastica seconda medaglia alla squadra italiana nella prima giornata degli Europei. Non c'è il tempo per le statistiche, ma sembrano passati secoli da quando un atleta di casa nostra era riuscito per l'ultima volta a salire su un podio internazionale del mezzofondo. Ci riesce questo ingegnere pisano, gioiello della corsa di resistenza di casa nostra, maglia dell'Esercito, che si diletta con lo studio dei robot e che riesce anche ad essere un fondista di grande duttilità. Lalli completa l'opera con il settimo posto, piazzando un altro italiano negli otto. E' una magnifica conclusione di serata.

fonte fidal.it

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Europei, Schwazer d'argento sulla 20 km

Arriva dalla marcia la prima medaglia azzurra ai Campionati Europei di Barcellona. E' l'argento (1h20:38) conquistato oggi dal campione olimpico della 50 km di marcia Alex Schwazer. Il carabiniere altoatesino, al via della 20 km, gara d'apertura dell'evento continentale, si è dovuto arrendere solo al giovane russo Stanislav Emelyanov (1h20:18) che, dopo gli ori iridati vinti da allievo nel 2007 e da junior nel 2008 con tanto di primato del mondo under 20 sui 10 km (38:28) nel 2009, si aggiudica il suo primo titolo in una rassegna internazionale di livello assoluto. Bronzo al portoghese Vieira (1h20:49), mentre è finito al quinto posto il finanziere romano Giorgio Rubino (1h22:12). Ritirato, invece, pochi chilometri dopo il giro di boa, l'altro azzurro Ivano Brugnetti, rimasto fino a quel momento nel gruppetto degli inseguitori. Ora, come nelle dichiarate intenzioni di Schwazer alla vigilia degli Europei, lo attende la partecipazione alla 50 km del 30 luglio.

LA CRONACA - Otto e zero cinque in punto a Barcellona. Ventisette uomini sulla linea di partenza di Passeig Picasso e un colpo di pistola che dà inizio alla loro marcia. Alex Schwazer si lancia subito in testa. Con lui se ne vanno il diciannovenne, miglior ventista russo del 2010, Emelyanov e il veterano romeno Casandra che tenta un'iniziativa che si rivelerà presto un azzardo. Sono loro tre in testa, con a distanza il gruppo degli inseguitori dove sono ben riconoscibili le canotte bianche degli altri due azzurri Brugnetti e Rubino. Insieme a loro viaggiano l'irlandese Heffernan, il portoghese Vieira, il russo Krivov e il bielorusso Simanovich. Sono passati 4 km e i battistrada restano in due: Schwazer ed Emelyanov che viaggiano intorno al ritmo di 4:02. A ridosso dei 30 minuti di gara, nei pressi dell'ottavo chilometro, Emelyanov subisce una prima proposta di squalifica e rimane da solo davanti, mentre Schwazer butta un occhio al cronometro e rientra nel gruppo insieme a Brugnetti e Rubino che intanto si sono fatti sotto. I tre azzurri ora marciano insieme. Al giro di boa si evidenzia il vantaggio del giovane russo che passa ai 10 km in 40:14. 12 secondi più indietro il resto degli avversari con i tre italiani sempre affiancati da Simanovich, Heffernan e João Vieira. Quando sono trascorsi 45:50, Ivano Brugnetti sfila fuori dal gruppo e chiude prima del tempo la sua marcia. Superato il 14 km, Schwazer (56:27), che in quel momento è secondo, prova a staccarsi, ma non lo lascia andare via da solo il portoghese Vieira (56:29) e così tra i due comincia una lotta all'isenguimento di Emelyanov, 15 secondi davanti a tutti (56:12). Sesto Rubino (56:43), ma al 15° km un triplo rosso mette fuori Simanovich, e così il finanziere romano recupera una posizione. Inarrestabile Emelyanov che macina metri e secondi di vantaggio sul resto della concorrenza: al 18° km passa in 1h12:09, con Vieira e Schwazer che restano dietro a 1h12:43 a giocarsi le altre due medaglie. La musica non cambia fino all'arrivo, vince Emelyanov in 1h20:18, Schwazer si prende l'argento dopo una rimonta conclusa in 1h20:38 e il bronzo a Vieira (1h20:49). Giorgio Rubino è quinto (1h22:12), preceduto dall'irlandese Heffernan (1h21:00).

fonte fidal.it

tutto merito dei kinder pinguì

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Vizzoni d'argento, Lemaitre freccia bianca

Il martellista toscano, dieci anni dopo Sydney, trova un podio meritato quanto inatteso agli Europei di Barcellona. Svolta nella velocità, con l'emergente francese che mette in riga i colossi neri

BARCELLONA - Con la misura di 79,12 metri, l'azzurro Nicola Vizzoni ha conquistato la medaglia d'argento nella finale del lancio del martello maschile agli Europei di Barcellona. Un grande ritorno su un podio a 10 anni dall'argento di Sydney alle Olimpiadi 2000. "E' bello essere ancora competitivi a dieci anni da Sydney - ha detto il 37enne finanziere toscano - ma già lo scorso anno sono andato bene, anche se ho dovuto fare i conti con gli infortuni. E' un'emozione particolare, c'era anche mia madre, non mio padre e mio fratello: dedico questa medaglia al mio tecnico Ceccarini, che da un po' mi diceva che sarei salito sul podio, e alle mie due famiglie, quella naturale e le Fiamme Gialle, che mi hanno sempre sostenuto quando sono caduto dalle stelle alle stalle per i tanti infortuni". Il martellista azzurro si toglie qualche sassolino dalle scarpe: "C'era gente che mi dava del vecchio, che pensava non ce la facessi... Ho trovato delle difficoltà nelle qualificazioni, anche se si dice che chi invecchia dorme poco è un problema svegliarsi alle sei. E' stato sicuramente meglio per me gareggiare in serata"

FRECCIA BIANCA LEMAITRE - Svolta nella velocità. Dopo 28 anni un bianco torna a vincere un oro europeo sui 100 piani. C'è riuscito il francese Christophe Lemaitre con il tempo di 10"11. Argento all'inglese Mark Lewis Francise, cronzo all'altro francese Mdandjock. Solo quinto Dwain Chambers, uno dei favoriti della gara e grande rivale del giovane asso francese. Emanuele Di Gregorio è giunto settimo mentre Simone Collio, per un problema fisico, è arrivato sul traguardo quasi camminando.

SORPRESA NEL LUNGO - La lettone Ineta Radevica ha vinto a sorpresa nel lungo donne. Con 6,92 metri, la Radevica - che a 29 anni è al primo importante successo della carriera - ha preceduto la portoghese Naide Gomes che ha realizzato la stessa misura ma che ha avuto solo l'argento per il computo dei secondi migliori salti (6,68 contro 6,87). Il bronzo è andato alla russa Olga Kucherenko

10.000 DONNE SECONDO PRONOSTICO - Secondo pronostico invece la gara dei 10.000 donne. Oro alla turca Elvan Abeylegesse con il tempo di 31'10"23, argento ha superato la russa Inga Abitova (31'22"82), bronzo alla portoghese Jessica Augusto (31'25"77). Non ha concluso la gara l'azzurra Federica Dal Ri.

GRENOT E MILANI OK - Agli Europei di Barcellona, grande risultato per le azzurre Libania Grenot e Marta Milani, entrambe qualificate per la finale dei 400 femminili. La Grenot centra il secondo tempo di accesso (51"03), alle spalle della sola russa Kseniya Ustalova (50"96), mentre la debuttante Milani è stata ripescata con l'ottavo crono (52"36). E' la prima volta nella storia degli Europei che due azzurre disputeranno la finale dei 400.

NIENTE DA FARE NEI 400 UOMINI - Andrea Barberi e Marco Vistalli non hanno emulato le colleghe, esclusi dalla finale dei 400 metri maschili. Barberi ha chiuso quinto la sua semifinale con la sua miglior prestazione stagionale (45"63), mentre Vistalli ha chiuso quarto in 45"38, firmando il suo record personale e risultando il primo degli esclusi.

ESCE LA GENTILI, AVANZA OBRIST - Manuela Gentili non si è qualificata per la finale dei 400 ostacoli femminili, settima nella seconda semifinale con il tempo di 56"56. Bene invece Christian Obrist, qualificato per la finale dei 1500 metri: l'azzurro si è piazzato quinto nella sua semifinale con il tempo di 3'42"02 ed è stato poi ripescato.

SALIS IN FINALE - Nelle qualificazioni del mattino Silvia Salis centra il passaggio alla finale del lancio del martello. All'atleta italiana è bastato il primo turno di lancio a disposizione: 70,33, un metro abbondante oltre il limite richiesto. Avanza senza problemi anche la primatista del mondo, la polacca Wlodarcczyk, con 71,17.

FUORI LEVORATO E SCARPELLINI - Manuela Levorato esce di scena nei 100 metri; il suo 11''80 in batteria non ha lasciato spazio alle recriminazioni. Buona la fase di avvio, ma poi a livello di frequenze, elasticità e dinamismo generale ben poco per contrastare le avversarie. Altra azzurra out nell'asta. Elena Scarpellini chiude con un 4,05, ben 20 cm al di sotto della quota valida per la promozione.

BENE GLI UOMINI - Per quanto riguarda gli uomini, buone notizie dagli 800 metri. Tre azzurri in semifinale. Mario Scapini apre le danze nella prima batteria al sesto posto, ma con un tempo (1'49"67) che gli vale il ripescaggio. Giordano Benedetti arriva secondo alle spalle dello spagnolo Luis Alberto nella terza batteria chiudendo in 1'50''00. La tripletta italiana si chiude con Lukas Rifesser, terzo nella quarta batteria (1'50"40). Con la qualificazione di Giacomo Panizza nei 400 ostacoli si chiude la mattinata; il lombardo parte malissimo, poi recupera grazie a una buona seconda curva e chiude al quarto posto in 51''11.

MARCIA, TRIPLETTA RUSSA - Nei 20 km di marcia tripletta delle russe, con Olga Kaniskina che chiude in prima posizione. La campionessa olimpica ha conquistato la medaglia d'oro in 1h 27'44" davanti alle connazionali Kirdyapkina e Sokolova. Niente da fare per l'azzurra Sibilla Di Vincenzo, out dopo poco più di mezzora. La marciatrice azzurra non nasconde la delusione: "Non siamo partite troppo forte poi il ritmo è subito cambiato. Non me l'aspettavo di mollare così presto. E' una sensazione tremenda quella che sto vivendo in questo momento".

DISCO DONNE, ORO ALLA CROAZIA - Nel disco femminile oro alla croata Sandra Perkovic. La 20enne si è imposta con la misura di 64,67 metri, precedendo la rumena Nicoleta Grasu (argento con 63,48) e la polacca Joanna Wisniewska (bronzo con 62,37).

repubblica.it
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Questo il programma

27 agosto Maratona D (2.00), 10.000 D (14.00)

28 agosto 20km M (2.00), Lungo D (11.15), Disco D (12.15), 10.000 M (12.30), 100 M (13.45)

29 agosto Martello M (12.15), Asta M (12.25), Peso D (13.40), 400 D (14.05), 110hs M(14.25), 100 D (14.45)

30 agosto Asta D (12.05), Disco M (12.55), 800 M (14.00), 3000st D (14.20), 400 M (14.45)

31 agosto 20km D (2.00)

1 settembre Alto M (12.10), Triplo D (12.20), 3000st M (13.25), 1500 D (13.55), 400hs D (14.15), 400hs M (14.30)

2 settembre Peso M (12.00), Giavellotto D (12.10), Lungo M (12.20), 5000 D (13.35), 200 D (13.55), 4×400 M (14.15)

3 settembre 50km M (1.00), Alto D (12.00), Giavellotto M (12.10), 1500 M (13.15), 4×400 D (13.40), 100hs D (14.00), 200 M (14.20)

4 settembre Maratona M (2.00), Martello D (11.15), Triplo M (12.05), 5000 M (12.40), 800 D (13.15), 4×100 D (13.35), 4×100 M (14.00)

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