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[MINISTORY] Il Giro dell'Aquila


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PROLOGO: DOVE OSANO LE AQUILE

Erano le 11.45 del mattino nel paesino svizzero di Altendorf; un luogo tranquillo e sperduto agli occhi di tutto il resto del mondo, pure a quelli del Canton Svitto, dove si trovava. Era un poco più di un villaggio di circa 5.000 anime, niente di più, uno di quelli che fanno pensare a cartoni come “Heidi”, con le sue valli verdeggianti e le salite… non c’era altro nome per definirle, potevano sembrare poetiche a vederle da lontano, ma quando le dovevi percorrere usciva fuori il tuo vero io; se eri un atleta o una pappamolle, lo scoprivi camminando su quelle stradine dissestate o, ancora peggio, andandoci in bicicletta… in pochi arrivavano in cima alla montagna, ancora meno erano quelli che ci arrivavano in sella, nessuno andando più veloce dei 10 km/h… ma proprio nessuno? Il silenzio irreale fu squarciato d’improvviso da un rumore di vento spostato e di ruote che corrono rapide, quasi a mordere l’asfalto, quasi a volare, là dove osano le aquile… il lampo passò in rassegna l’intero paese in poco più di un minuto, dopodichè scese dalla bicicletta un ragazzo che non dimostrava più di 18 anni, grondante ed ansimante, ma soddisfatto; quando era piccolo e passava così, rapido, in quello stesso modo, Oscar Camenzind, non avrebbe mai immaginato che un giorno sarebbe stato lui, quel lampo: gli corse incontro un altro adolescente…

« Ho fatto il mio nuovo record, Lukas, lo sapevo che oggi ce l’avrei fatta… » disse il giovane ciclista.

« Me lo racconterai dopo, Andreas, ha appena chiamato una persona che ti cerca… se ci avessi messo solo 2 minuti in più ti avrebbe dovuto cercare di nuovo più tardi… »

« Ti ha detto chi è? »

« No, solo che vuole parlarti »

Andreas prese un respiro profondo ed entrò in casa, dopodichè alzò la cornetta…

« Pronto? »

« Pronto buongiorno giovanotto »

« Buongiorno anche a lei ma… »

« Oh, bando ai convenevoli, l’ho chiamata perché… insomma, lei se la cava in bicicletta, no? »

« Beh… sì, abbastanza… »

Nella telefonata si inserì suo fratello:

« Se se la cava??? E’ stato campione svizzero Under 14, 16 e 18, è uno dei corridori, anzi, probabilmente IL più promettente ciclista di tutti i Cantoni!!! »

« Molto bene, giovanotto, allora aspetto lei e anche suo fratello domani a Monaco di Baviera, in Berlinstrasse 25, non mancate… ». E mise giù. Lukas e Andreas si guardarono per un attimo negli occhi, la loro domanda era la stessa: andare o non andare? Fu Lukas a sollevare la questione:

« Allora… che facciamo? »

Andreas strinse i pugni e disse:

« Ci andremo… potrebbe essere una grande opportunità per noi, altrimenti avremo solo fatto un viaggio per niente… c’è più da guadagnare che da perdere… ». Era deciso, il giorno seguente ci sarebbero stati due svizzeri in più a Monaco di Baviera…

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Secondo... buona fortuna. Comunque quante ministory che sono scoppiate in questo periodo...

Potenza della votazione :mrgreen:

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L’OCCASIONE DI UNA VITA

Quella notte, in aereo, i fratelli Lukas e Andreas non dormirono per niente, non avrebbero saputo dire se per l’emozione o per il fatto che volavano in ultima classe ( perdipiù su un volo Alitalia :stelle: ) e l’aria era riempita da pianti di bambini, urla di vecchietti, giocatori della morra che, a intermittenza, gridavano ad esempio “sette!” oppure “nove!” e altri numeri; i due ragazzi tentarono di addormentarsi per un’ora, o anche di più, ma alla fine ci rinunciarono e passarono il resto della nottata a giocare a carte. Quando scesero dall’aereo avevano gli occhi così cerchiati che sembravano due zombie e tutte le persone gli stavano alla larga…

Quando arrivarono nell’edificio posto nella Berlinstrasse al numero 25 finalmente Andreas tirò un sospiro di sollievo: non gli piaceva avere su di sé gli occhi delle persone, e lui e suo fratello avevano percorso tutta la via gettando lo sguardo sulla strada che calpestavano; così non videro l’insegna che stava fuori dall’edificio, e che gli avrebbe spiegato che cos’era quel posto e perché erano lì. Camminando per ampi corridoi i due ragazzi arrivarono di fronte ad una porta in legno, dove stava affissa una targhetta ‘Presidente’. Lukas e Andreas si guardarono negli occhi, presero un respiro profondo e bussarono.

« Avanti » disse la voce gioviale e squillante che già avevano sentito al telefono.

I due entrarono; all’interno l’ufficio era arredato in modo sopraffino e, molto probabilmente, costosissimo: in fondo alla stanza stavano tre piante verdi e rigogliose e in mezzo alla stanza torreggiava una scrivania in legno pregiato. Davanti ad essa stavano due sedie, dietro, una poltroncina dall’aria morbida e soffice su cui stava seduto un uomo né troppo alto, né troppo magro, un po’ grassoccio e paffutello ma di certo non obeso… in un certo senso assomigliava ad un bambino un po’ troppo cresciuto.

« Benvenuti » li salutò allegramente « venite, sedetevi pure ». Le sedie non erano scomode, ma di certo era meno piacevole sedersi lì che sulla poltroncina dall’altra parte del tavolo: evidentemente il presidente voleva far bene capire chi è che comandava.

« Allora… bando ai convenevoli, vi ho chiamati perché… insomma, giovanotto lei è un ciclista no?... sapete, il nostro ciclismo, quello pulito, sta perdendo molto con questi casi di doping, pochi lo seguono, e anche noi abbiamo dovuto rinunciare alle nostre punte di diamante per questo… »

« Un momento » lo interruppe Andreas « lei è il presidente di una squadra di ciclismo? »

« Non di una squadra qualsiasi » commentò il presidente, con le bocca stiracchiata in un sorrisetto furbo « ma… le basti pensare che i nostri corridori cosiddetti “dopati” sono Bernard Kohl e Stefan Schumacher »

Andreas stava boccheggiando « Allora lei è… il dirigente della Gerolsteiner… »

« Proprio così giovanotto, e questi casi non ci volevano proprio ora che si avvicina il Giro, oh no… quindi le vorrei chiedere, siccome è libero, vorrebbe correre il Giro d’Italia con noi »

Il ragazzo sorrise, euforico; quella che gli era stata affidata era un’occasione pazzesca, straordinaria, e non aveva intenzione di perderla… firmò immediatamente, quasi senza neanche leggere ( cosa che fece invece suo fratello )… sarebbe diventato, anche per una sola corsa a tappe, anzi, LA corsa a tappe, un ciclista professionista…

E così inizia la storia di Andreas Adler…
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Che presentazione complimenti :smilie_daumenpos:

Ma la tua vecchia storia la continui????

Grazie per i complimenti :oops::oops::oops:

Per quanto riguarda "La brezza del Nord" naturalmente continuerà, anche se magari per un certo periodo un po' a rilento e volevo precisare che questa ministory NON centra niente con la mia story con la Liquigas, anche se mi aiuterà a preparare bene il Giro d'Italia che è una corsa che non ho giocato molto spesso, quindi mi sarà anche utile :wink:

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Dopo le presentazioni, le chiacchiere e la firma, il Presidente accompagnò Andreas in palestra dove tutti gli altri ciclisti si stavano allenando.

« Ragazzi, vi presento Andreas Adler... è quel rinforzo a parametro 0 di cui vi parlavo e che parteciperà al Giro per tenere alto il valore di questa squadra, abbattuto da Stefan e Bernard che ci hanno traditi per seguire la via della CERA» quindi si rivolse ad Andreas: « Ora ti presenterò i compagni che parteciperanno al Giro insieme a te; partiamo dai gregari:

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MATTHIAS RUSS è un buonissimo passista-vallonaro, già l'anno scorso si era fatto vedere con una fuga che era arrivata al traguardo ma per questione di pochi centesimi di secondo non prese la maglia rosa a favore di Visconti; a questo Giro farà da gregario ma potrà inserirsi in qualche fuga da lontano.

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JOHANNES FROHLINGER è, invece, uno scalatore, e pure lui allo scorso Giro s'inserì in una fuga che arrivò al traguardo e in volata vinse Brutt; avrà gli stessi compiti di Russ.

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MATTHIAS FRANK è, oltre a te, l'unico svizzero della squadra: sarà sicuramente un ottimo gregario perchè è un jolly, cioè va bene in pianura, collina e montagna, anche lui avrà l'occasione di mettere in gioco le sue carte.

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SVEN KRAUSS è un ottimo passista-cronoman, ci sarà prezioso nella cronosquadre di apertura, siccome è veloce forse piloterà qualche volta il nostro velocista e pure lui avrà licenza di uccidere da lontano.

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SEBASTIAN LANG infine è probabilmente, senza offesa per gli altri, il miglior gregario a nostra disposizione: è un fantastico passista, molto forte nelle crono e se la cava sugli strappi, come ha dimostrato l'anno scorso al Tour restando l'ultimo fuggitivo sull'ultima salita prima dell'arrivo, nella tappa in cui vinse Riccò... quasi sicuramente sarà un vagone importantissimo per il nostro treno, sempre se riusciremo a farlo, naturalmente, altrimenti proteggerà i leader nelle tappe pianeggianti e probabilmente avrà anche lui la sua opportunità

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Ora invece vediamo i leader, oltre a te, naturalmente:

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DAVIDE REBELLIN beh, non ha bisogno di presentazioni, 2° alle Olimpiadi e 4° al Mondiale, solo per dire due gare, è certamente uno dei vallonari più forti ed esperti in circolazione, durante le frazioni collinari lavoreremo soprattutto per lui mentre in quelle di montagna potrebbe comunque essere utile.

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MARKUS FOTHEN sarà il co-leader per la generale, è molto forte in salita e in collina ma soprattutto se la cava molto bene a crono, se tu non riuscirai a puntare all'alta classifica perchè sei ancora giovane sarà lui il nostro capitano.

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Dulcis in fundo il nostro leader per le volate sarà HEINRICH HAUSSLER, è molto giovane ma è già davvero forte e questo Giro potrebbe dargli la vera consacrazione nel ciclismo che conta, il suo unico neo è quello che non è fortissimo in salita e non sappiamo se riuscirà ad arrivare a Milano quindi dovrà impegnarsi a fondo sin dai primi giorni.

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E finalmente arrivò l'8 maggio, due giorni prima dell'inizio del Giro... quella appena trascorsa era stata una settimana veramente dura in fatto di allenamenti, soprattutto per Andreas, che non era abituato, e dopo tutti quei giorni di addominali, cyclette, flessioni, dorsali e altri esercizi potersi sedere su una sedia comoda gli sembrò un lusso esagerato... tutti i ciclisti che avrebbero partecipato al Giro, quindi anche i suoi compagni e lui, erano lì, nel teatro "Massimo Vittorio Emanuele" di Palermo, da dove sarebbe partita la prima tappa del Giro... da una, quasi due settimane a quella parte quello era il primo di giorno riposo perchè si sarebbe presentato il Giro d'Italia. Quando le luci si spensero, tutto il teatro entrò in fremento e nella sala scese un silenzio irreale e devastante... poi da dietro al sipario spuntò il presentatore, con una cartelletta sotto il braccio e un microfono nella mano destra: con voce squillante e allegra annunciò:

« Bene, eccoci tutti qui, pronti per quello che sarà di certo una scoppiettante Corsa rosa, ma bando agli indugi presentiamo i favoriti, in primis quelli per le volate:

- il FAVORITO N°10 è... Weylandt della Quick Step, che ha portato qui una squadra più per le volate che per la generale, non ci sono nè Barredo nè Devolder mentre ci sono Grabovsky, De Jongh, Viganò, lo stesso Weylandt e il Grillo;

- il FAVORITO N°9 è... Paride Grillo della CSF, squadra abbastanza equilibrata che ha portato Dall'Antonia, Priamo, Finetto e Frapporti, tutti ottimi per le fughe ma anche per un bel treno, sarà questo il Giro della vera consacrazione per l'eterna promessa italiana?

- il FAVORITO N°8 è... Juan Josè Haedo, per il quale la CSC, che è venuta senza nè Sastre nè i fratelli Schleck, ha portato il promettente Goss e ottimi passisti come Klostergaard e McGee;

- il FAVORITO N°7 è... Heinrich Haussler della Gerolsteiner, il tedeschino che sta crescendo sempre di più e promette battaglia, al suo fianco avrà corridori dal calibro di Lang, Krauss, Russ e Frank;

- il FAVORITO N°6 è... Andrè Greipel del Team Columbia, che fa affidamento su di lui per gli sprint, avrà dalla sua parte Sieberg, Wiggins, Pinotti e Hansen;

- il FAVORITO N°5 è... Josè Joaquin Rojas Gil, lo spagnolo della Caisse potrà dire la sua se sarà ben aiutato dai due Perez e da Erviti;

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- il FAVORITO N°4 è... Erik Zabel della Milram, che potrà contare su una squadra costruita intorno a lui con corridori come i due Velits, Velo, Sabatini, Dyudya e Knees;

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- il FAVORITO N°3 è... Robbie McEwen, al quale la Silence-Lotto non ha affidato molti ottimi gregari per il treno ma, del resto, l'australiano è famoso per fare la sua volata senza un treno ma da "succhiaruote": Robbie è a uno dei suoi ultimi Giri, se non all'ultimo, e di sicuro vorrà ben figurare;

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- il FAVORITO N°2 è... il Grillo, Paolino Bettini, che viene al suo forse ultimo Giro e vorrà far vedere che, malgrado l'età, è ancora uno dei più forti in circolazione e con come compagni corridori come Weylandt, De Jongh, Grabovsky e Viganò ha ottime possibilità di farcela;

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- dulcis in fundo il FAVORITO N°1 è... nientepocodimenoche THOR HUSHOVD, il norvegese, uno dei velocisti più estimatori del Tour, partirà con la carovana da Palermo per ben fare, magari per arrivare a Milano con la maglia cicliamino, e state pur certi che ciclisti come Bodrogi, Hinault, Furlan e Le Mevèl lo aiuteranno molto bene

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E ora vediamo i favoriti per la vittoria finale...

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- il FAVORITO N°10 è... Robert Gesink, che sarà il co-leader della Rabobank per il Giro, in salita va molto forte, peccato che a crono perda qualcosa ma anche lui potrà probabilmente dire la sua;

- il FAVORITO N°9 è... Gilberto Simoni, il trentino della Serramenti PVC Diquigiovanni Androni Giocattoli è uno dei più forti quando la strada sale ma perde molto a crono e ciò potrebbe penalizzarlo, oltre al fatto che non è più proprio un giovincello, ma aiutato da Illiano, Solari, Moser e soprattutto Scarponi potrà fare qualcosa;

- il FAVORITO N°8 è... Andreas Adler, il giovane svizzero della Gerolsteiner di cui si parla un gran bene, ma non lo abbiamo ancora visto in strada e non possiamo saperlo, inoltre la sua giovinezza ed inesperienza potrebbero essere dei problemi per lui ma avrà al suo fianco ciclisti esperti come Fothen, Rebellin, Lang e Frohlinger;

- il FAVORITO N°7 è... Franco Pellizotti, il Delfino di Bibione è molto bravo in salita e va abbastanza bene anche a crono, la Liquigas ha portato per questo Giro una squadra tutta per la generale, solo Corioni è velocista mentre ci sono Bertagnolli, Santaromita, Wegelius, Willems, lo stesso Pellizotti e Nibali che possono far bene quando la strada sale;

- il FAVORITO N°6 è... Vincenzo Nibali, lo Squalo ha più o meno le stesse capacità del suo compagno anche se è più giovane di qualche anno e più forte a crono rispetto al Delfino, in compenso ha meno esplosività ma può fare davvero bene, noi italiani faremo certamente il tifo per la sua squadra;

- il FAVORITO N°5 è... Linus Gerdemann, il tedeschino del Team Columbia è bravo in salita più o meno come il messinese ma a crono va un po' più forte di lui di solito, potrebbe davvero essere la sorpresa di questo Giro;

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- il FAVORITO N°4 è... Yaroslav Popovich, l'ucraino della Silence-Lotto è un corridore completo, nel 2003 è arrivato sul gradino più basso del podio ma non è mai riuscito a vincere la Corsa rosa: sarà questo il suo anno? Accompagnato da Lloyd, Aerts, Jacobs, Steurs e Tjalljngii ha di certo le possibilità di fare bene;

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- il FAVORITO N°3 è... Damiano Cunego, il Principino è probabilmente il più forte di questo Giro in salita ma paga dazio, sia lui che la sua squadra, nelle cronometro... è dal 2004 che non vince più una grande corsa a tappe, accompagnato da Bono, Murro, Pelanek e Bruseghin, riuscirà quest'anno a colmare questa sua lacuna?

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- il FAVORITO N°2 è... Levi Leipheimer, lo statunitense del'Astana se la cava bene in salita ma soprattutto va fortissimo nelle crono e in questo Giro, dove ci sono la cronosquadre di Palermo, la crono di Urbino, la cronoscalata di Plan de Corones e la cronometro finale ha ottime possibilità di vittoria finale, la grande domanda che tutti si pongono è: ce la farà? Con l'aiuto di Iglinsky, Ivanov e Schar, di sicuro ci proverà;

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- e infine, ultimo ma di certo non per importanza, il FAVORITO N°1 è... DENIS MENCHOV, il russo della Rabobank che, forte sia a crono che in salita, potrà contare sull'operazione di gregariato di ciclisti dal calibro di Moerenhout, Niermann, Lowik, De Groot, De Maar e, in casi di urgenza estrema, Gesink: si presenta a questo Giro come superfavorito e probabilmente si rivelerà l'uomo da battere.

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E CHE IL GIRO COMINCI...

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