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Wanka84

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Infatti vorrei associarmi, lo spettacolo di alcune fra le ultime 10-12 edizioni è stato probabilmente (non avremo mai la controprova) limitato dall'attesa per quell'ultimo km. Che poi giustamente, salvo rari casi, si risolve in una volata ristretta

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18 minuti fa, emmea90 dice:

Dalla vuelta, ovviamente. 

Ah bene, ha la stessa utilità della sospensione di moscon datagli quando aveva un buco nel calendario (niente contro moscon, sia chiaro era solo un parallelo) :D 

Personalmente spero si possa arrivare ad una soluzione che porti comunque Froome al giro, non sarà la scelta più leale del mondo ma il giro ne ha bisogno.

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  • Amministratori

Interessante storia sul cambio del finale della Liegi.

Intanto, per precisazione, Freccia e Liegi non sono di ASO. Sono del Pesant Club Liegeios che ogni 5 anni rinnova i contratti ad ASO per organizzare le corse in cambio di soldi e qualche passaggio del Tour nelle Ardenne che puntualmente avviene.

Chi decide che la Liegi arriva ad ANS? Il consiglio provinciale di Liegi. Il sindaco di Ans dal 2011 e fino al 31 Gennaio 2017 era un tale Stephane Moreau, il CEO di Publifin azienda abbastanza grossa ed influente che a quanto pare dà da mangiare a parecchi di quei signori, tanto che nemmeno il sindaco di Liegi ha avuto il coraggio di schierarvisi contro.

L'azienda più di un anno fa è scoppiata però in uno scandalo locale con tanto di inchieste ed interrogazioni parlamentari. Il sindaco è per fortuna cambiato con la scadenza del contratto firmato al 2018. Da qua si è liberata appunto Liegi che si è fatta sotto per riottenere l'arrivo.

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Mi sembra che il patteggiamento sia molto poco nello stile Froome/Sky, che almeno pubblicamente sosterrà sempre di essere estraneo a questo salbutamolo (anzi non mi stupirebbe di sentirlo pronunciare "salbatimelo" in modo storpiato per fingere di non sapere di cosa si parli, come faceva il mitico Emilio Fede quando c'erano scandali su B.).

Poi magari la storia del patteggiamento è vera, ma certamente non sarà mai confermata (né dall'atleta né dal team né dall'uci)

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  • 2 weeks later...
  • 2 weeks later...
  • 2 weeks later...
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Nulla di nuovo. Sky che usa comportamenti deprecabili operando in zone grigie ma rimanendo nella legalità. Prima o poi arriveranno anche a trovare chi ha ordinato la squalifica di Contador per fargli vincere quel Tour

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1 ora fa, emmea90 ha scritto:

Nulla di nuovo. Sky che usa comportamenti deprecabili operando in zone grigie ma rimanendo nella legalità. Prima o poi arriveranno anche a trovare chi ha ordinato la squalifica di Contador per fargli vincere quel Tour

Arriveranno a trovare anche chi ha detto a Cunego di non andare più forte per fargli vincere quel tour

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  • 3 weeks later...
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On 21/3/2018 at 11:15 PM, emmea90 said:

E non si capisce perché Aso possa laddove pazienza Rcs, ma nemmeno l'Uci, a detta di Lappartient, può nulla. Finché non ci sarà una sentenza del tribunale antidoping, Froome può correre dove vuole. Solo lui o la squadra, per questione di opportunità, possono decidere di autosospendersi e non lo faranno mai. Ma, se lo facessero, si sospenderebbero da tutto, non da una corsa sì e l'altra no. Davvero, se Vegni e Lappartient non possono decidere quali corridori fermare e quali no, perché può farlo Proudhomme? L'unica strada percorribile sarebbe quella del 2008, ovvero il Tour che esce dal World Tour e viene organizzato sotto l'egida della federazione francese, invitando le squadre una ad una e lasciando fuori non solo Froome, ma tutta la Sky. Altrimenti, su quale base regolamentare Aso può decidere, unica al mondo, di lasciare a casa un singolo corridore? 

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  • Amministratori

Il regolamento UCI dice che gli organizzatori possono a loro discrezione chiedere l'esclusione di un corridore o team se "danneggia l'immagine del ciclismo", ma deve essere l'UCI ad approvare.

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3 ore fa, emmea90 ha scritto:

Il regolamento UCI dice che gli organizzatori possono a loro discrezione chiedere l'esclusione di un corridore o team se "danneggia l'immagine del ciclismo", ma deve essere l'UCI ad approvare.

Ovviamente aso dietro la minaccia di crearsi un circuito parallelo con le sue corse potrebbe senza problemi pilotare la decisione. E credo che con il nuovo corso l'uci peraltro non si opporrebbe allo stop di froome

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  • 1 month later...

Ho letto il nuovo libro di Riccò.

La storia ovviamente è la stessa raccontata già da altri, con parallelismi importanti con le vicende di Di Luca, nel segno del solito Santuccione, che anche il modenese mitizza un po' nelle doti (viene disegnato quasi come un moderno Biagio Cavanna).

Anche qui ci si sofferma molto sugli errori di una carriera, non tanto in un'ottica di doping (potevo "curarmi" meglio / diversamente), quanto nell'ottica dei rapporti, di un carattere che gratuitamente si è creato ostacoli per aver litigato con tantissimi nel mondo del ciclismo (troppo lunga la lista di coloro con cui, in modo più o meno noto, inclusi compagni di squadra e DS, si è scontrato aspramente). Tutto ciò sommato a frequentazioni sconvenienti, anche qui spesso gratuitamente mantenute solo per non volersi adeguare a un sistema, senza trarre particolari vantaggi. 

C'è anche il doping ovviamente, spiegato nei dettagli, che comprendono cosa, quanto e come si prende. Anche andare a una corsa senza prendere nulla (prassi raccomandata in alcuni casi da Santuccione) vuol dire in realtà non caricare in modo specifico e mirato, ammettendo però comunque l'assunzione di qualcosa, specialmente se ai controlli non risulta (ovviamente oggi si dà a questo altri nomi, ma il succo del discorso credo sia sempre quello).

Il discorso doping è ovviamente integrato al disagio di essere sempre al di fuori del giro dei top team (e anche dei massimi esperti in cure). Quindi è implicitamente indotta una politica del fai-da-te dai DS, che però se ne dissociano totalmente, quando i loro team vengono decimati. Paradossalmente le squadre che restano in piedi, secondo questa posizione, sono quelle che praticano doping in maniera organica e coordinata dall'alto.

Interessanti a mio avviso alcuni punti:

- Riccò si affida a Santuccione (poi ad altri soggetti, più o meno qualificati, e infine fa da solo), che opera in modo più casereccio (a un certo punto troppo, non avendo più informazioni aggiornate su cosa può trovare o meno la WADA) ed è meno interessato ai guadagni rispetto ad altri luminari del periodo, che costano un casino e di fatto decidono gli ordini d'arrivo, applicando "cure" differenziate a seconda dell'importo annuo versato;

- Tra i tanti nemici che si è fatto Riccò viene concesso l'onore delle armi a Contador, cui il modenese ribadisce stima e rispetto (nella movimentata - per entrambi - estate 2010 sono andati vicini a trovarsi entrambi all'Astana), tanto da chiamare Alberto suo figlio;

- Negativo anche il giudizio su Armstrong, ovviamente non per il doping, ma per le esternazioni da maestrino durante il periodo lontano dalle corse, quando non a caso sul Tour si abbatteva ogni anno una tempesta;

- Estremamente negativo il giudizio per coloro che senza infamia né lode stanno in gruppo, ne rispettano le regole e fanno quadrato quasi peggio dei leader contro chi esce dal branco (perché beccato ai controlli ad esempio), per ottenere in cambio qualche minimo spazio di visibilità ogni tanto. Uno dei più odiati in assoluto sembra comunque Sella, con le sue scenate al traguardo :giur:

 

A parte questo nulla di radicalmente nuovo rispetto a quanto non si conoscesse già da altre testimonianze. Comunque libro scorrevole e a mio avviso abbastanza piacevole, al di là dei contenuti.

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  • 7 months later...
  • Amministratori

Startlist Giro: Aru, Bernal, Carapaz, Chaves, Dumoulin, Formolo, Jungels, Kelderman, Landa, Lopez, Majka, Mollema, Nibali, Roglic, Valverde, Woods, S. Yates, Zakarin.

Startlist Tour: Dumoulin, Nibali, Landa, Quintana, Bardet, Pinot, Kruijswijk, Froome, Thomas, Martin, Fuglsang, Latour, Van Garderen, A. Yates, Porte, Mas, De la Cruz, Buchmann, Alaphillipe, Barguil

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11 ore fa, emmea90 ha scritto:

Startlist Giro: Aru, Bernal, Carapaz, Chaves, Dumoulin, Formolo, Jungels, Kelderman, Landa, Lopez, Majka, Mollema, Nibali, Roglic, Valverde, Woods, S. Yates, Zakarin.

Startlist Tour: Dumoulin, Nibali, Landa, Quintana, Bardet, Pinot, Kruijswijk, Froome, Thomas, Martin, Fuglsang, Latour, Van Garderen, A. Yates, Porte, Mas, De la Cruz, Buchmann, Alaphillipe, Barguil

Affetto da attacco di sauberrankismo 😋 ho combinato punti WT raccolti nei GT degli ultimi 3 anni (naturalmente con peso decrescente andando indietro negli anni) e i punti cq ranking attuali dei corridori sopra riportati. E' uscita una classifica che ovviamente non pubblico perché è una roba ancora più grezza e affetta da errori rispetto al ranking più famoso di questo forum, ma escono riflessioni importanti:

- la somma dei punti dei corridori che parteciperanno al Tour è di meno del 10% superiore rispetto a quelli che faranno il Giro (pesa molto in questo che i corridori con palmares storicamente più ricco faranno il Tour o quantomeno entrambe le gare)

- i primi 5 di questo "ranking" (per la cronaca Froome, Dumoulin, Lopez, Quintana, Yates S.) si divideranno al 50% fra Giro e Tour

- nei primi 10 la bilancia pende leggermente verso la Grande Boucle (Froome-Quintana-Bardet-Kruijswijk-Thomas vs Lopez-Yates-Valverde + Dumo e Nibali, ma per questi ultimi possiamo ipotizzare che il potenziale espresso nella prima gara potrebbe essere un po' più elevato)

- dall'11 al 25 andranno quasi tutti al Giro (Roglic-Zakarin-Carapaz-Kelderman-Bernal-Jungels-Chaves-Mollema-Aru-Majka vs Pinot-Mas-Martin-Yates + Landa che farà entrambi)

La cosa quindi che salta all'occhio e che i big sono distribuiti in modo equo fra Giro e Tour, ma soprattutto la cosiddetta classe media sarà di altissimo livello anche al Giro (forse per la prima volta di livello superiore).

Ricordo anni in cui la differenza fra i (o il) big e la concorrenza era davvero nettissima (un esempio per tutti il Giro 2015, che praticamente dopo il ritiro di Porte era diventato una sfida Contador vs Astana con la concorrenza a enorme distanza).

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