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maurottino

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  1. Seppur diversamente giovane ti seguo anch'io, vamos Smec!!!
  2. La classifica finale riguardante i tre grandi giri vede questa graduatoria (fino al ventunesimo posto): 1) Fausto Coppi punti 186, vincitore di Giro e Tour ma ritirato alla Vuelta 2) Bernard Hinault punti 150, secondo al Giro e Vuelta, quarto al Tour. 3) Gino Bartali punti 110 vincitore della Vuelta, terzo al Tour ma ritirato al Giro. 4) Eddy Merckx pt. 107 5) Alfredo Binda pt. 72 6) Rik Van Steenbergen pt. 67 7) Miguel Indurain pt. 51 8)Raymond Poulidor pt. 50 9) Greg Lemond pt.44 10) Felice Gimondi e Philippe Thys pt. 43 12) Luis Ocana pt. 32 13) Freddy Maertens pt.29. 14) Vincenzo Nibali e Vittorio Adorni pt. 26 16) Ottavio Bottecchia pt. 22. 17) Louison Bobet e Alberto Contador pt. 21 19) Jan Ullrich e Jacques Anquetil pt.20 21) Chris Froome pt. 19. Vi ringrazio per l'attenzione per me è stato divertente giocare con il grande ciclismo di questi ultimi 120 anni.
  3. Ventunesima e ultima tappa, da Fuenlabrada a madrid di 103 km, nella realltà vinse allo sprint Fabio Jakobsen vedi https://www.gazzetta.it/ciclismo/vuelta/classifica/tappa/21/ Tentano la fuga quattro corridori Al T.V. è Ockers che precede lo statunitense Hampsten Andrew Hampsten classe 1962, professionista dal 1985 al 1996. Vinse il Giro d'Italia del 1988 (primo non europeo a vincere il Giro) con 1,43 sull'olandese Breukink. Di quel Giro memorabile per le condizioni meteorologiche estreme fu la quattordicesima tappa, svoltasi il 5 giugno, con la scalata del Passo Gavia (vedi foto ). Durante la notte la neve aveva imbiancato il passo, ma gli sforzi degli organizzatori riuscirono a mantenere sgombra la strada e il patron Torriani, nonostante il freddo e le previsioni meteo avverse, decise di far partire regolarmente la corsa. Lungo l'ascesa calò la nebbia e riprese a nevicare. L'olandese Johan van der Velde, in lizza per la maglia ciclamino della Classifica a punti, partì all'attacco raggiungendo per primo il passo, tallonato da Breukink e Hampsten; poco dopo fu però costretto a fermarsi a causa di un principio di congelamento, trovando rifugio in un camper: arriverà al traguardo lontanissimo, staccato di 46'49". I veri problemi i corridori li ebbero durante la lunga discesa e sul traguardo di Bormio furono moltissimi quelli che dovettero ricorrere a coperte calde per riprendersi dal gelo, mentre alcuni andarono incontro a principi di assideramento. La tappa fu vinta da Breukink, la maglia rosa passò a Hampsten, quel giorno secondo sul traguardo staccato di 7". Tra gli altri pretendenti alla vittoria finale, Jean-François Bernard arrivò a 9'21" dal vincitore, Giuseppe Saronni e Roberto Visentini dopo mezz'ora, Tony Rominger a 35 minuti, mentre il leader della classifica generale Franco Chioccioli perse maglia e 5'04". L'americano fu terzo nel Giro 1989 e in sette partecipazioni vinse tre tappe. Al Tour fu due volte quarto (1986 e 1992) vincendo una tappa all'Alpe d'Huez nel 92. Si aggiudicò anche due volte il Giro di Svizzera e una il Romandia. Gli intrepidi fuggitivi dopo aver raggiunto un vantaggio massimo di quasi 5 minuti, vengono raggiunti ai meno 4,5. Ai meno 2 si formano il treno CCC per Van Looy (il campione tedesco Altig, Pierino Baffi e Bracke) e quello movistar per Zabel (il campione russo Konyshev, Jalabert) la situazione ai meno 200 con il campione slovacco in testa , alle sue spalle il campione spagnolo Poblet e in maglia Bahrain Merida Rik Van Steenbergen, poco dietro in maglia Deceuninck il belga De Vlaeminck. E' Sagan che ,nonostante la rimonta di "monsieur Roubaix" Roger De Vlaeminck, bissa il successo della diciannovesima tappa, terzo Van Steenbergen, quarto Poblet L'ordine d'arrivo La classifica generale (dal 1 al 48 posto) definitiva con l'affermazione di Gino Bartali Bartali si aggiudica anche la classifica a punti Il campione del mondo di Imola 1968 Vittorio Adorni è il re degli scalatori Tra i corridori in attività Vincenzo Nibali dopo il Tour, si aggiudica anche la Vuelta Vittoria della Dimension Data nella classifica a squadre (vedi classifica tappa precedente)
  4. Al T.V. di giornata primo Virenque su Ockers, il gruppo a cinque minuti. Sul Puerto de Pena Negra, forcing di Froome che disgrega il gruppetto dei fuggitivi, aggiudicandosi il GPM. Questa la situazione in cima con il gruppo dei migliori a 7,55 Froome attacca ancora e soltanto Claudio Chiappucci e il vincitore del primo Giro d'Italia Luigi Ganna riescono a resistergli. Ai meno 9 abbiamo questa situazione Ai meno sette, il generoso Froome soccombe all'attacco dei due italiani e a 3500 metri dal termine Chiappucci stacca Ganna che viene raggiunto da Froome. Il Diablo si avvia a vincere la tappa con il gruppo dei migliori a oltre 11 minuti. Eccolo Claudio Chiappucci, trionfatore della ventesima frazione della Vuelta storica Alle sue spalle a 1,34 Froome supera Ganna. I migliori in classifica di fatto arrivano tutti insieme a 6,54 con la maglia tricolore Binda che precede la maglia rossa Bartali ad un passo dalla conquista della Vuelta che nella realtà non corse mai. L'ordine d'arrivo La classifica generale La classifica scalatori vinta meritatamente da Vittorio Adorni Bartali al comando anche nella classifica a punti Per i corridori in attività sempre Nibali in netto vantaggio La classifica a squadre
  5. Ventesima e penultima tappa Arenas de San Pedro- Plataforma de Gredos di 189 km, ultima possibilità per attaccare Bartali, nella realtà vinse Pogacar https://www.gazzetta.it/ciclismo/vuelta/classifica/tappa/20/ Fugone della mattina con ben 36 corridori (vedi Immagine) Tra i fuggitivi è Bobet il migliore in classifica , essendo quindicesimo. Sul Puerto de de Pedro Bernardo di 1 cat. è Adorni a passare per primo, consolidando il suo primato in classifica, secondo lo spagnolo Pedro Delgado, terzo il francese Henri Pelissier portacolori della Dimension Data di capitan Binda. Henri Pelissier, parigino (1889-1935), professionista dal 1911 al 1928. Primo di tre fratelli, tutti valenti corridori professionisti. Vinse il Tour 1923 con 30,41 di vantaggio su Bottecchia, fu secondo nell'edizione 1914 a 1,50 da Thys, vinse in tutto 13 tappe della Grande Boucle. Corridore forte anche nelle classiche, vinse una Sanremo, tre Lombardia e due Roubaix più altre classiche di quel periodo come la Bordeaux Parigi. Nel maggio 1935, durante l'ennesimo litigio, venne ucciso dalla propria amante, Camille Tharault, ventiseienne. Curiosamente venne colpito a morte dalla stessa pistola con cui sua moglie, Léonie, si era suicidata due anni prima. Nella foto sfuocata ma di grande rilevanza storica il suo sprint vincente nel Lombardia 1911 (5 Novembre) allorquando al suo primo anno da professionista mise in riga il friulano Giovanni Micheletto e il fiammingo Cyriel Van Hauwaert più altri otto corridori. Sul Puerto de Seranilios di 2 cat. è sempre Adorni a precedere Delgado, il gruppo è a oltre sei minuti. Sull'Alto de Gredos di 3 cat. sempre Adorni primo sul campione olandese portacolori della CCC Jan Janssen Johannes Adrianus "Jan" Janssen classe 1940. Corridore capace di conquistare il Tour 1968 battendo nella crono conclusiva uno specialista come il Belga Van Springel (38 secondi il distacco finale), vinse la Vuelta 1967, la Roubaix sempre nel 67 e il campionato del mondo nel 1964 a Sallanches allorquando battè in volata Adorni e Poulidor
  6. Diciannovesima frazione da Avila a Toledo di 158 km. Nella realtà vinse il francese Cavagna https://www.gazzetta.it/ciclismo/vuelta/classifica/tappa/19/ Sono sette i corridori che si avvantaggiano Sull'unico GPM di giornata (Alto de la Paramera di 3 cat.) è Baronchelli a precedere Riviere. La fuga precede con un vantaggio massimo di 4 minuti. Al T.V. è primo Riviere secondo il belga Ockers, plotone a 2,25. Josephus Constant Ockers detto Stan, (1920-1956), professionista dal 1941 al 1956. Buon corridore per tutte le tipologie di corse, vinse la Liegi e il Mondiale nel 1955, due Freccia Vallone e fu secondo due volte al Tour vincendo tre tappe. Ottimo seigiornista, morì a soli 36 anni a causa di una frattura del cranio essendo caduto rovinosamente durante una gara su pista al velodromo di Anversa. Nella foto Ockers al Tour de France 1956 (che terminerà ottavo, vincendo la diciannovesima tappa) in maglia di campione del mondo conquistata nella calura di Frascati il 28 Agosto 1955 approfittando della rivalità tra italiani (capitano Coppi ) e francesi (capitano Bobet) La gara fila liscia e il gruppo tirato soprattutto da Robic e Defilippis della Bahrain Merida si riporta sui fuggitivi ai meno 9 km. L'arrivo di Toledo è in leggera ascesa e in pavè, ecco la situazione ai meno 600 metri con Van Steenbergen (Bahrain Merida) al comando, seguito dal campione australiano Mc Ewen, il campione slovacco Peter Sagan e Freddy Maertens il portacolori dell'Euskadi Tutti cedono ed è testa testa Sagan -Van Steenbergen Grande vittoria di Sagan!!! L'ordine d'arrivo Tutte le classifiche rimangono immutate, ecco quella Generale
  7. Ecco la situazione a 2000 metri dal traguardo, con il trio di testa che si contenderà la vittoria. Vittorio Adorni tenta un allunga ma i francesi Poulidor e Bobet lo superano ad un soffio dall'arrivo e passano il traguardo in quest'ordine, peccato per il leader della classifica scalatori! Per i grandissimi è Indurain a vincere la volata a 32 ", Bartali si è salvato nella tappa in cui è andato per la prima volta in difficoltà L'ordine d'arrivo La classifica generale, orfana di Coppi e Gaul La classifica a punti La classifica degli scalatori Per quella relativa ai corridori in attività, Nibali sempre più saldamente maglia Bianca con un vantaggio di oltre mezzora su Froome attardato in questa tappa di 20 minuti
  8. Diciottesima tappa da Colmenar Viejo a Becerril de la Sierra di 175 km., nella realtà vinse il colombiano Higuita https://www.gazzetta.it/ciclismo/vuelta/classifica/tappa/18/ Tappa, che preannuncio con grosse sorprese, con attacchi fin dai primi metri, ecco la situazione sul primo GPM di giornata, il Puerto de Navecerrada di 1 cat. Prima clamoroso evento, nella discesa avviene una caduta nel gruppo, a farne le spese è il campione lussemburghese Charly Gaul , quinto in classifica a 4,29 da Bartali, che si deve ritirare! Qua in azione sul Monte Bondone al Giro d'Italia1956, allorquando in una frazione epica permeata da neve e freddo intenso, Gaul conquistò vittoria e maglia rosa, vincendo poi il suo primo di 2 giri per approfondimenti: https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/05/23/quel-bondone-del-56-il-gelo.html Sul Puerto de la Morcuera di 1 cat. è Delgado a precedere Adorni che vince il successivo T.V. su Chioccioli. Sul successivo GPM di 1 cat è Poulidor (vedi immagine) che precede di 10 secondi Delgado Questa la situazione ai meno 50, con un quintetto in testa Altra caduta nel gruppo dei migliori e questa volta a farne le spese è il campionissimo Fausto Coppi, secondo in classifica a 2,39 da Bartali, che si deve ritirare (vedi mesta immagine benchè virtuale) Sul Puerto de Cotos di 1 cat. è Poulidor ad anticipare Adorni, mentre dal gruppo allungano Hinault, Merckx, Nibali, Binda e Indurain che riescono a passare in vetta staccati di 1 minuto dai primi ma staccando la maglia rossa Bartali di 52", aria di crisi per Gino? Questa la situazione ai meno 20 Ai meno 17, Bartali "aiutato" da Ullrich si riporta sui più diretti avversari per la classifica generale.
  9. Diciasettesima tappa da Aranda de Duero a Guadalajara di 201 km. Nella realtà vinse il belga Philippe Gilbert https://www.gazzetta.it/ciclismo/vuelta/classifica/tappa/17/ Sono nove gli attaccanti di giornata Sul Puerto Grado del Pico di 3 cat. Primo è Van Springel su Roche, il gruppo è a oltre 4 minuti. La fuga procede e al T.V. passa per primo Tafi, il gruppo è a 2,30. Cade il francese Mottet (Cofidis) che si deve ritirare Charles "Charly" Mottet classe 1962, professionista dal 1983 al 1994, vice campione mondiale 1986 battuto da Argentin in volata. Vincitore solitario del Lombardia 1988. Pur non essendo uno scalatore , fu secondo nel Giro 1990 a 6,33 da Gianni Bugno e due volte quarto al Tour (87,91). Nella foto la sua vittoria al Giro 1990, sedicesima tappa da Dobbiaco a Passo Pordoi di 171 km., alle sue spalle la maglia rosa Bugno che tenne la maglia rosa dalla prima all'ultima tappa Questa la situazione ai meno 15 Gruppo compatto ai meno 9, ci si prepara per una volatona. Lo sprint è lanciato ai meno 600 con Maertens (Euskadi) in testa, a seguire il campione australiano McEwen, il belga della Bahrain Van Steenbergen, Mario Cipollini della Bora e Darrigade della Groupama Vince Van Steenbergen che bissa il successo della seconda tappa, al posto d'onore Maertens e terzo il francese Darrigade Ecco l'ordine d'arrivo Andrè Darrigade classe 1929, professionista dal 1951 al 1966. Velocista di grande valore con una vittoria al Giro in due partecipazioni e ventidue al Tour con diciannove maglie gialle indossate in quattordici partecipazioni. Fu campione del mondo nel 1959 battendo in una volata ristretta il marchigiano Gismondi e il fiammingo Forè. Vinse anche il Lombardia nel 1956 battendo in volata al velodromo Vigorelli Fausto Coppi e Fiorenzo Magni (vedi foto) Nelle foto a seguire la drammatica sequenza della volata nel velodromo parigino durante l'ultima tappa del Tour 1958 (poi vinta dall'italiano Pierino Baffi). Al primo posto e a pochi metri dal traguardo, Darrigade urtò violentemente la testa contro il giardiniere del Parco dei Principi che si era sporto imprudentemente per vedere l'arrivo dei corridori. L'uomo non più giovane ebbe la peggio, spirando dopo 12 giorni di agonia. Tutte le classifiche in pratica rimangono immutate
  10. Sedicesima frazione da Pravia all'Alto de la Cubilla di 155 km. Nella realtà s'impose il danese Jakob Fuglasang, presente anche in questo database storico, che -anticipo- arriverà 54° a 9,54 dal vincitore https://www.gazzetta.it/ciclismo/vuelta/classifica/tappa/16/ Tappa piovosa, sul prima asperità l'Alto de Mallecina (3 cat.) attaccano Ganna, Poulidor e Delgado che passeranno in quest'ordine sul GPM, seguiti da altri corridori, fuggitivi della prima ora. In discesa cade il compagno della maglia rossa Bartali, ossia il minuscolo spagnolo Trueba (Bardiani) che è costretto al ritiro. Vicente Trueba Perez, (1905-1986), professionista dal 1928 al 1936, soprannominata La pulce (la pulga in spagnolo) dei Pirenei, uno dei più forti grimpeurs puri del suo periodo, vincitore della prima edizione della classifica per scalatori al Tour nel 1933, al termine arrivò sesto nella generale a 27,27 dal vincitore , il francese Georges Speicher che in quell'anno si aggiudicò anche il mondiale. Sull'Alto de la Cabrunana di 3 cat. è primo Taccone su Ganna, mentre sul Puerto de Marabio di 1 cat. è Poulidor a precedere Taccone, anche se nell'immagine sembra il contrario... Il T.V. è vinto da Roche su Rominger il gruupo a 5 minuti, mentre nel successivo GPM, l'Ato de la Cobertoria è Bottecchia che precede Poulidor e Froome. Questa la situazione ai meno 20, con diciassette corridori al comando che presumibilmente si giocheranno la tappa Scalata finale con fiocchi di neve! Dai fuggitivi tenta un allungo il campione americano Greg Lemond, mentre il gruppo dei migliori, per un forcing "cannibalesco" di Eddy Merckx, si frantuma. Con Eddy rimangono solo la maglia rossa bartali e il campione lussemburghese Gaul Questa la situazione a 1,5 Mentre attacca Gino Bartali, in un sfavillante momento di forma, Lemond tiene e vince la frazione con arrivo in salita, i più immediati inseguitori arrivano a 59 secondi,secondo Poulidor, terzo Froome, quarto Bottecchia, quinto Ocana. Tra i migliori, cedimento improvviso di Merckx che arriverà 17°, a 3,06 dallo statunitense, preceduto da Hinault e Indurain. L'ordine d'arrivo Greg Lemond (classe 1961), professionista dal 1981 al 1994, vinse tre Tour (86,89,90, quello del 1989 per soli 8 secondi ai danni di Fignon, battuto nella cronometro conclusiva)bcon sette tappe in otto partecipazioni. Al Giro non ebbe mai eclatanti risultati, come miglior risultato, in sette partecipazioni, arrivò terzo nel 1985 dietro a Hinault e Moser e vinse la tappa di Cosenza nell'edizione 1986. Conquistò due mondiali, nel 1983 solitario e nel 1989 in volata sotto la pioggia (vedi foto sotto con i battuti alle spalle, il russo Konychev e l'irlandese Kelly) Chi potrà fermare Bartali?, ecco la nuova classifica Tra gli scalatori sempre Adorni al comando Per le altre classifiche Bartali primeggia in quella a punti, Nibali in quella riservata ai corridori in attività e la Dimension Data in quella a squadre.
  11. Quindicesima frazione da Tineo a Santuario del Acebo di 153 km che nella realtà fu vinta dallo statunitense Sepp Kuss https://www.gazzetta.it/ciclismo/vuelta/classifica/tappa/15/ Si parte veloci e d ecco la situazione sul primo Gpm di 2 cat. che viene vinto da Ganna su Balmamion Sul successivo GPM, Puerto de Connio di 1 cat. è Magni a passare per primo su Adorni e Ganna, il gruppo a oltre 6 minuti. Al T.V. Primo Buysse su Adorni. La situazione ai meno 50 Km. Sul Puerto del Pozo de las Mujeres Muertas sempre primo Magni , secondo Froome. Cade il fedelissimo di Coppi, Gastone Nencini (Baharain) che deve abbandonare la corsa Gastone "Il leone del Mugello" Nencini (1930-1980) professionista dal 1953 al 1965. Uno dei discesisti più forti della storia. Ottimo corridore, dopo aver sfiorato quello del 1955 vinse il Giro nel 1957 e il Tour nel 1960, anno in cui sfiorò l'accoppiata con il Giro essendo arrivato secondo a soli 28 secondi da Anquetil. Conquistò in tutto otto tappe alla corsa rosa (sette partecipazioni) e quattro in Francia (quattro partecipazioni). In foto con i compagni della Chlorodont al termine del vittorioso Giro 1957 vinto per soli 19 secondi su Bobet e 5,59 su Ercole Baldini Dal gruppo di testa tenta un allungo Ganna, ecco la situazione ai meno 6 con il gruppo dei migliori ormai fuori dai giochi a quasi 6 minuti Quando mancano 2300 metri all'arrivo Ganna viene raggiunto dal vincitore del Tour 1926 Lucien Buysse Ormai se la giocheranno Buysse e Ganna la tappa chi la spunterà?Dal gruppo attacca Coppi ,gli vanno dietro Bartali e Binda, sembrano in difficoltà Hinault, Merckx e ancor più Indurain. Ed ecco l'immagine dell'arrivo - a mani alzate- di Luigi Ganna il primo vincitore del Giro d'Italia, correva l'anno 1909, che mette davanti la sua ruota al combattivo fiammingo, Fiorenzo Magni si classifica al terzo posto staccato di 49 secondi. Nel frattempo la maglia rossa Bartali allunga e guadagna terreno sui suoi più prossimi (in classifica ) avversari. L'ordine d'arrivo La classifica generale con Bartali sempre più primo La classifica a punti con Bartali anche qua al primo posto La classifica degli scalatori con Magni e Ganna che si sono avvicinati al leader, il campione del mondo di Imola 1968 Vittorio Adorni La classifica dei corridori in attività, dominata da Vincenzo Nibali Per la classifica a squadre è la Dimension Data di Alfredo Binda che è al comando
  12. Quattordicesima tappa da San Vicente de la Barquera a Oviedo di 186 km, nella realtà s'impose Sam Bennett https://www.gazzetta.it/ciclismo/vuelta/classifica/tappa/14/ Sono sette gli attaccanti di giornata Al T.V. è Tafi a precedere Schotte e Thomas, il gruppo a 3,21. Poco dopo c'è una rovinosa caduta in gruppo, ne fa le spese Costante Girardengo della Dimension Data, vincitore in questa mini story di 2 tappe al Tour, che deve abbandonare la Vuelta. Costantino Girardengo (1893-1978) per tutti Costante il primo campionissimo del ciclismo italiano fu professionista dal 1912 al 1936. Vinse due Giri (19 e 23) con trenta tappe, tre Lombardia (19,21,22) e ben sei Sanremo (18,21,23, 25, 26, 28), potevano essere sette giacche vinse anche quella del 1915 ma fu poi squalificato per non aver percorso il corretto itinerario. Fu secondo dietro Binda nel 1927, nella prima edizione del Campionato del Mondo professionisti e vinse nove volte il Titolo Italiano. La vittoria nella sua prima Sanremo, correva l'anno 1918...(33 partiti e solo 7 arrivati) secondo Tano Belloni a 13 minuti , terzo Ugo Agostoni a 59! Sull'alto La madera di 3 cat. , il gruppo si frantuma anche tra i fuggitivi avviene una selezione, perdono contatto Tafi e Fondriest e sul gpm passa per primo Criquielion su Rebellin, Scotte, Thoma e Raas. I migliori a poco più di 1 minuto. Scatto di Thomas ai meno 12 ma ai meno 5 gruppo dei migliori compatto Moser (Sunweb) cerca di favorire il compagno Argentin , ai meno 300 metri abbiamo questa situazione: Testa testa Van Steenbergen-Maertens con Moreno Argentin poco dietro Argentin salta completamente, sarà 15°, la volata viene vinta da Freddy Maertens (Euskadi Basque Country - Murias) su Rik Van Steenbergen (Bahrain - Merida), terzo -staccatissimo- Peter Sagan della Trek. Immagine frontale L'ordine d'arrivo La classifiche rimangono praticamente immutate, a seguire quella generale
  13. Nel gruppo la Cofidis, squadra del leader Bernard Hinault tenta di chiudere il buco, uno degli uomini più attivi è il parigino Fignon Laurent Fignon (1960-2010), professionista dal 1982 al 1993, soprannominato il Professore giaccè correva indossando gli occhiali da vista. Ottimo corridore capace di vincere due Tour (1983 e 1984) e un Giro (1989), arrivò secondo sia al Giro 84 sia al Tour 1989 (per soli perdendo la maglia nella cronometro dell'ultimo giorno a favore di Moser (1,03) e Lemond (8 secondi!!!), conquistò anche nove tappe al Tour (dieci partecipazioni), 2 tappe e 2 cronosquadre al Giro (5 partecipazioni), 2 tappe alla Vuelta (3 partecipazioni): Nella corse di un giorno s'impose nella Freccia Vallone 1986 e in due Milano Sanremo nel 1988 e 1989. Nella foto il suo trionfo a Sanremo 1988 al secondo posto Maurizio Fondriest Magni esausto viene ripreso ai meno 3 causa un attacco di Gaul e Binda, nel frattempo sembra che la maglia rossa Hinault non sia in buona giornata. Nell'immagine a 1,5 dal traguardo vediamo i campioni nazionali Gaul, Binda, Merckx, la maglia verde Bartali, il campione del mondo Coppi e Jan Ullrich nell'ordine Scatto imperioso di Coppi che supera tutti e vince la sua prima tappa alla Vuelta sul tedesco Ullrich (vera sorpresa della tappa) e Gaul. Hinault arriva 8° a 1,07 da Coppi e perde la leadership ai danni di Gino Bartali. Ecco ordine d'arrivo e classifica generale Immutati i leader delle altre classifiche con Adorni che incrementa la sua posizione in quella relativa agli scalatori con Magni che sale al secondo posto.
  14. tredicesima frazione da Bilbao a Los Muchucos di 168 km. Nella realtà vinse Tadej Pogacar https://www.gazzetta.it/ciclismo/vuelta/classifica/tappa/13/ Sono ben 17 gli attaccanti di giornata per 13 squadre rappresentate: Ottavio Bottecchia e Lucien Buysse della Dimension Data, Raymond Poulidor della Groupama - FDJ, Fiorenzo Magni della Bahrain - Merida, Josè Manuel Fuente della Euskadi, Claudio Chiappucci della EF Education First, Pedro Delgado Robledo e Steven Rooks della Mitchelton - SCOTT, Lucien Van Impe della Deceuninck - Quick-Step, Vito Taccone e Franco Balmamion della Androni Giocattoli - Sidermec, Vittorio Adorni della CCC, Tom Dumoulin della Lotto, Moreno Argentin e Franco Chioccioli della Sunweb, Antonin Magne della UAE Team Emirates e Andrei Tchmill della Movistar. Sull'Alto de la Iscrita di 3 cat. è Magni che passa per primo sul leader degli scalatori Adorni Sull'alto de Ubal (3 cat.) Primo Adorni secondo Magni, mentre sul Collado del Ason di 2 cat. e Alto de Alisas di 2 cat. è sempre Magni a precedere Adorni. Dai primi perdono contatto Rooks, Tchmill e Buysse, al T.V. : primo Bottecchia sul francese Magne Sul Puerto de la Fuente è Magni che passa per primo su Poulidor il gruppo a oltre tre minuti Sul Puerto de la Cruz de Usano (3 cat) Magni precede Bottecchia, Poulidor e Balmamion (vedi immagine) Magni, uno dei migliori discesisti ogni epoca, allunga in discesa e ai meno 5 km questa è la situazione
  15. Dodicesima tappa Circuito de Navarra-Bilbao di 172 km, nella realtà vinse Philippe Gilbert https://www.gazzetta.it/ciclismo/vuelta/classifica/tappa/12/ Sono dieci gli attaccanti di giornata (vedi immagine) Tra i fuggitivi Claudio "El Diablo" Chiappucci, classe 1963, professionista dal 1985 al 1998. Corridore grintoso, attaccante nato, vice campione mondiale nel 1994, non vinse mai un grande giro: fu secondo in Italia nel 91 e 92 e in Francia nel 90 e 92, ma fu capace di vincere una mitica Sanremo nel 1991, la san Sebastiano 1993, tre tappe al Tour (gemma assoluta la memorabile tappa di Sestriere 92 conquistata dopo oltre 200 km di fuga, vedi foto) una al Giro oltre a numerose classiche italiane come la Tre Valli, il Piemonte, l'Appennino etc... Sul Puerto de Azazeta di 3 cat. è Kwiatkowski che precede Massignan Al T.V. primo Massignan secondo il diavolo rosso Gerbi. Al GPM Alto de Urruztimendi è ancora Massignan a passare per primo su Kwiatkowski, il gruppo a 2 minuti. Sull'Alto El Vivero (3 cat) è Kwiatkowski a battere Gerbi, sono rimasti in sei al comando. Questa la situazione ai meno 22 Sull'alto de Araiz (3 cat.) è Stephen Roche che allunga e passa al GPM con un minuto di vantaggio rispetto agli ex compagni di fuga, per secondo passa Massignan. La situazione ai meno 2, riuscirà a reggere Roche al ritorno degli inseguitori? L'irlandese "tiene" e vince meritatamente la tappa, secondo il campione polacco Kwiatkowski, terzo Chiappucci. La volata del gruppo a 1,15 è vinta dal pirata Pantani su Saronni, Bartali e il campione italiano Alfredo Binda. L'ordine d'arrivo La classifica generale La classifica a punti La classifica scalatori La classifica dei corridori in attività La classifica a squadre
  16. Undicesima tappa da Saint Palais a Urdax-Dantxarinea di 163 km, frazione che nella realtà vide la vittoria dell'iberico Mikel Iturria https://www.gazzetta.it/ciclismo/vuelta/classifica/tappa/11/ Sono 13 i corridori che si avvantaggiano (vedi immagine) Tra gli attaccanti di giornata troviamo Ivan Gotti, classe 1969, professionista dal 1991 al 2002, vincitore di due giri d'Italia (1997 e 1999), ottimo scalatore, fu quinto al Tour 1995 indossando per due tappe la maglia gialla. Nella foto trionfatore del Giro 97 Sulla Croix d'Aguerret di 3 cat. è proprio Gotti (Bora) che super di un niente Ganna (vedi immagine), terzo Delgado. Nella discesa una drammatica caduta nel gruppo e si devono ritirare pezzi da 90 quali Anquetil (11° in classifica a 6,22) e il forte scalatore Bahamontes (28° a 16,09) oltre a buoni corridori quali Knetemann e il velocista Djamolidine Abdujaparov Djamolidine "Abdou" Abdujaparov, uzbeko classe 1964, professionista dal 1990 al 1997, uno dei più forti velocisti degli anni 90, unico capace di vincere la classifica a punti dei tre grandi giri nello stesso anno (1994), conquistò la Wevelgem nel 1991 battendo Mario Cipollini in volata (vedi foto sotto). Nel suo palmares , una tappa al Giro, nove al Tour e sette alla Vuelta. Sul Col d'Osquich di 3 cat è Delgado a passare per primo davanti a Gotti, al T.V. primo Tafi, secondo sempre Gotti. Sul Col Col d'Ispeguay di 2 cat., il drappello dei fuggitivi si frantuma si avvantaggiano in tre gli italiani Gotti e Ganna e il francese Magne che vince il Gpm. Sul Col de Otxondo (3 cat.) è Ganna a superare Magne e Gotti, il gruppo dei migliori è a poco più di 1 minuto. La situazione ai meno 8 Ai meno 5 scatto secco del campione del mondo Fausto Coppi che riporta il gruppo dei migliori sui fuggitivi ed è sempre Coppi che allunga ai 1500 metri sapendio di non avere chance in volata. Ma il Campionissimo viene riassorbito ai meno 300 ed è un testa testa tra Van Steenberghen (Bahrain Merida) e Freddy Maertens (Euskadi) Maertens bissa il successo della 4 tappa e s'impone su Van Steenbergen, terzo un sorprendente Bartali in maglia verde che risucchia 4 secondi al leader Hinault L'ordine d'arrivo Tutte le classifiche di fatto rimangono immutate
  17. Decima tappa, la crono di 33 Km da Jurancon a Pau, nella realtà vinse Roglic con 25 secondi su Bevin, vedi https://www.gazzetta.it/ciclismo/vuelta/classifica/tappa/10/ Al quinto posto staccato di 38 secondi dal vincitore la maglia rossa Gino Bartali (Bardiani CSF) Al quarto posto con 31 secondi di distacco, il campionissimo Fausto Coppi (Bahrain - Merida) Al terzo posto a 20 Secondi, Bernard Hinault (Cofidis) Al secondo posto colui che in questo database detiene la campione del mondo a cronometro ossia il francese Jacques Anquetil (Groupama - FDJ), staccato di 18 secondi Vincitore della tappa è Miguel "Miguelon" Indurain (Movistar) che nella realtà vinse il titolo olimpico a cronometro 1996 e il mondiale 1995. Ecco l'arrivo virtuale di Indurain in maglia di campione spagnolo L'ordine d'arrivo La classifica che vede nuovamente Hinault , dopo aver scavalcato Bartali, al comando per sedici secondi, Indurain è risalito in quarta posizione a 1,56 preceduto da Merckx a 1,05. Nelle altre classifiche leader immutati eccetto quella a squadre ove la Cofidis suppera la Dimension Data
  18. Nona tappa : Andorra la Vella- Cortal d'Encamp di 94 km, nella realtà vinse lo sloveno Tadej Pogacar https://www.gazzetta.it/ciclismo/vuelta/classifica/tappa/9/ Frazione breve ma insidiosa, partenza velocissima. Sulle prime rampe del Col de Ordino di 1 cat. attaccano il belga Lucien Van Impe (Deceuninck - Quick-Step) e gli italiani Fiorenzo Magni (Bahrain Merida) e Imerio Massignan (Groupama - FDJ). Lucien Van Impe, fiammingo classe 1946. Professionista dal 1969 al 1987, ottimo scalatore, vinse sei volte la speciale classifica al Tour (otto vittorie di tappa in quindici partecipazioni) e due volte al Giro d'Italia (una tappa in quattro partecipazioni) . Perla della sua carriera è l'affermazione al Tour 1976 con 4,14 su Zoetemelk e 12,08 sul quarantenne Poulidor, arrivò poi secondo nel Tour 81 a 14,34 da Hinault e tre volte terzo (71,75,77). Nella foto Van Impe in maglia gialla nel 1976. Prima della vetta, vengono ripresi Massignan e Van Impe. Fiorenzo Magni passa per primo sul GPM con 1,50 di vantaggio sul gruppetto dei migliori regolato dall'elvetico Kubler e da Bottecchia. Ferdinand "Ferdi" Kubler (1919.2016), professionista dal 1940 al 1957. Corridore completo, vinse il Tour nel 1950 (secondo Ockers a 9,30), fu secondo nel 54 dietro a Bobet, alla Grand Boucle vinse otto tappe in cinque partecipazioni. Nelle sue tre partecipazioni al Giro d'Italia arrivo due volte terzo (51,52). Fu campione del mondo nel 1951 a Varese quando nettamente superò -a sorpresa - in volata il più accreditato Magni (vedi foto), fu argento nel 49 e bronzo nel 50. Vinse due volte consecutive la Liegi e la Freccia Vallone (51 e 52). Campionato mondiale Varese ( 2 Settembre 1951) Sul Col de la Gallina (H.C.), Vittorio Adorni (CCC Team), Vito Taccone (Androni Giocattoli - Sidermec) e Pedro Delgado Robledo (Mitchelton - SCOTT) raggiungono e staccano Magni che viene riassorbito dal gruppo. In sommità è Adorni a passare per primo su Delgado a 12 sec. e Taccone a 57. Il gruppo a 2,54. In discesa si riforma il terzetto e al T.V. è sempre primo Adorni che primeggia su Delgado anche sul successivo GPM di 2 cat (Alto de la Comella), terzo Taccone, il gruppo a oltre 3 minuti. Sempre Adorni a far punti in montagna, anche il GPM Alto de Engolasters (2 cat) è suo, secondo Delgado a 24 " e poi Taccone a 1,50, il gruppo è a 3,41. Questa la situazione al meno 5, con Adorni lanciato verso la vittoria. Il campione del mondo di Imola 1968 non tradisce e conquista meritatamente la tappa, secondo Delgado a 37" Il gruppo ha nel frattempo riassorbito Taccone e viene regolato in volata da Bartali che , grazie all'abbuono scalza per 2 " Hinault dal vertice della classifica generale. Ordine d'arrivo Classifica generale Bartali al comando anche nella classifica a punti, come Nibali in quella riservata ai corridori in attività (maglia bianca), a squadre sempre Dimension Data al vertice. Nella classifica scalatori, invece, cambio al vertice con Vittorio Adorni leader
  19. La situazione ai meno 4 km, con il terzetto sempre al comando e Eddy Merckx che si è leggermente avvantaggiato dal gruppetto dei migliori Cede Massignan, il gruppo è ormai battuto, saranno quindi Taccone e Ganna a giocarsi la vittoria Vito Taccone dopo la nona tappa del Tour de France conquista anche l'ottava frazione in terra spagnola. Per il terzo posto la volata del gruppetto dei migliori la vince Costante Girardengo sulla maglia rossa Hinault, quella verde Bartali e il campione del mondo Fausto Coppi L'ordine d'arrivo La classifica generale con Binda, Gaul e Pantani che hanno perso terreno causa caduta. Le altre classifiche sono praticamente immutate
  20. Ottava tappa Valls-Igualada di 163 km, nella realtà vinse il tedesco della Sunweb , Nikias Arndt https://www.gazzetta.it/ciclismo/vuelta/classifica/tappa/8/ Come si desume dall'immagine sottostante sono dieci gli attaccanti di giornata Al T.V. è primo Rebellin su Taccone, gruppo a 2,20. Sull'unico GPM di giornata, il Puerto de Montserrat di 2 cat. si avvantaggiano Taccone, Ganna e Massignan che passano nell'ordine In discesa c'è una maxi caduta (nessun ritirato) che coinvolge numerosi corridori tra cui i top 20 in classifica: Binda (4° a 1,03), Gaul (5° a 1,21) e Pantani (18° a 8,21), anticipo che arriveranno al traguardo con un distacco di 2,12 nera sfortuna! Tra i ciclisti caduti anche un grande velocista (ma non solo...) come Rik Van Looy Rik Van Looy fiammingo classe 1933, professionista dal 1954 al 1970, ciclista dal palmares di grande spessore, avendo vinto tutte le classiche monumento (tre Roubaix, due Fiandre, una Sanremo, Liegi e Lombardia). Fu due volte campione del mondo (60,61), due volte vice campione 56 e 63, vinse 3 Wevelgem (56,57,62). Nonostante non fosse uno scalatore, arrivò due volte terzo alla Vuelta (19 tappe vinte), e 4° al Giro (dodici tappe vinte in totale) del 1959 a 7,17 dal vincitore Charly Gaul. Al Tour vinse sette tappe con migliore risultato 10° nella classifica generale nell'edizione 1963- Nella foto la sua vittoria in volata sull'olandese Coen Niesten alla Parigi-Tours 1959
  21. Sull'ultima asperità ai meno 3 dal traguardo è il campione del mondo Fausto Coppi che attacca, lo seguono il campione lussemburghese Gaul , la maglia verde Bartali e Merckx. la maglia rossa Hinault perde qualche metro. Gino Bartali riesce a piazzare la sua zampata a superare l'eterno rivale Coppi e ad aggiudicarsi la tappa, terzo Gaul e quarto il campione italiano Binda Il capoclassifica Hinault arriva staccato, con Eddy Merckx, di 17 secondi L'ordine d'arrivo La classifica generale con Bartali a soli 2 secondi da Hinault Rominger riconquista la testa nella classifica degli scalatori Nella classifica a punti, primo Bartali Per la classifica dei coorridori in attività sempre primo Vincenzo Nibali con 6,16 su Froome e 8,40 su Thomas. Nella classifica a squadre è primo la Dimension Data di Binda e Girardengo e degli altri corridori degli anni 20 del secolo scorso
  22. Settima frazione da Onda a Mas de la Costa di 183km vinta nella realtà da Alejandro Valverde https://www.gazzetta.it/ciclismo/vuelta/classifica/tappa/7/, anticipo che nel virtuale Don Alejandro arriverà 58° a 3, 28 dal vincitore. Dieci gli attaccanti: Gerrie Knetemann e Wladimiro Panizza (Team Jumbo - Visma), Franco Ballerini ( EF Education First), Nairo Quintana e Richard Carapaz (Trek - Segafredo), Italo Zilioli (Androni Giocattoli - Sidermec), Gosta Pettersson (Euskadi),. G.B. Baronchelli (Sunweb), Alex Zulle (Movistar) e il bi-vincitore del Tour il francese Antonin Magne (UAE Team Emirates) Gerrie Knetemann (1951-2004), olandese di Amsterdam, professionista dal 1974 al 1989. Corridore adatto alle corse di un giorno, nella sua carriera fu campione del mondo dei professionisti nel 1978 battendo in volata per pochi cm (vedi foto) Francesco Moser e si aggiudicò due Amstel Gold Race (1974 e 1985) e dieci tappe al Tour in dodici partecipazioni (miglior posizione 30° nel 1979) Al primo Gpm di 3 cat è Baronchelli a passare per primo su Panizza Sul Puerto de Eslida di 2 cat. tutti i fuggitivi, eccetto Panizza, vengono ripresi e Toni Rominger (Cofidis) che attacca, stacca Panizza e si aggiudica il gpm , balzando in testa alla classifica scalatori Sempre lo svizzero Rominger su Panizza sul successivo GPM di 3 cat.(Puerto de Ain). Al T.V. Rominger ha un vantaggio di 2,33 su Panizza e di quasi 3 minuti sul gruppo. Sulle prime rampe del Puerto del Salto , l'elvetico viene ripreso grazie soprattutto al compagno di squadra di Eddy Merckx, ossia Herman Van Springel (Deceuninck - Quick-Step) Herman Van Springel, fiammingo classe 1943, professionista dal 1965 al 1981, vinse per distacco il Lombardia 1968 (secondo Bitossi a 15 "), una Gand-Wevelgem e una Parigi Tours. Nei grandi giri si aggiudicò quattro tappe al Tour risultando secondo nel 1968 (dietro a Jan Janssen per soli 38 secondi, perse la maglia gialla nella crono conclusiva), terzo alla Vuelta 1970 e nell'unica partecipazione al Giro d'Italia 1971 conquistò la piazza d'onore dietro allo svedese Gosta Pettersson, staccato di 2,04. Nella foto Van Springel dietro al campione del mondo Edyy Merckx durante la Roubaix 1968 quando arrivò secondo , battuto dal cannibale in volata. E' il campione del mondo 1968 Vittorio Adorni a passare sul GPM per primo su Thevenet e Fignon In discesa cade e si deve ritirare l'ex recordman dell'ora Ferdinand Bracke (CCC team)
  23. Fiorenzo Magni (1920-2012), professionista dal 1941 al 1956. ottimo corridore capace di vincere tre volte il Giro d'Italia (1948, 1951 e 1955), fu secondo nel 52 e nel 56, vinse sei tappe in nove partecipazioni, vestendo 24 volte la maglia rosa. Soprannominato "Leone delle Fiandre" in quanto ebbe la forza e la sorte di trionfare tre volte consecutive nel Giro delle Fiandre (49,50,51) su quattro partecipazioni. Vice campione del mondo a Varese 1951 dietro a Kubler, vinse sette tappe al Tour in cinque partecipazioni (miglior risultato 6° nel 1952) e quattro tappe alla Vuelta e la classifica a punti nella sua unica partecipazione spagnola nel 1955. Nella foto la sua seconda vittoria al Fiandre nel 1950 allorquando staccò Briek Schotte di 2,50. Il "cannibale" Merckx attacca ai meno 5 e con grande forza riesce a contenere il ritorno degli altri campioni e vince la tappa con 8 Secondi su Bartali, Binda, Gimondi, Gaul e la maglia rossa Hinault, settimo Coppi a 38". L'ordine d'arrivo La classifica generale La classifica a punti guidata da Gino Bartali Hinault primo anche tra gli scalatori, Nibali tra i ciclisti in attivita e Cofidis prima a squadre
  24. Sesta tappa da Mora de Rubielos ad Ares del Maestrat di 202 km, nella realtà s'impose Jesus Herrada Lopez https://www.gazzetta.it/ciclismo/vuelta/classifica/tappa/6/ Sono 14 gli attaccanti di giornata: Giovanni Battaglin (Team Jumbo - Visma), Vito Taccone e Franco Bitossi che è il miglior piazzato in classifica tra i fuggitivi essendo 12° a 2,23 (Androni Giocattoli - Sidermec), Richard Carapaz (Trek - Segafredo), Erik Breukink e Pedro Delgado Robledo (Mitchelton - SCOTT), Egan Bernal e Michal Kwiatkowski (Ineos), Cadel Evans (Lotto Soudal), Imerio Massignan (Groupama FDJ), Claude Criquielion e G.B. Baronchelli (Sunweb), Ferdinand Bracke (CCC Team) e Franco Ballerini (EF Education First). Sul Puerto de Nogueruelas GPM di 3 cat. primo Bracke su Kwiatkowski sul successivo GPM è Massignan a passare per primo su Evans Battaglin, caduto, viene riassorbito dal plotone e al T.V. è primo Breukink su Bracke. Al Puerto de Culla di 3 cat, si avvantaggiano Delgado e Bernal che passano nell'ordine sul GPM e rimangono soli al comando La situazione ai meno 14 Ai meno 9 il gruppo dei migliori tirato da Fiorenzo Magni (Bahrain Merida) si riporta sulla coppia al comando
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