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maurottino

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  1. La situazione ai meno 10 con Thys e Contador al comando, il gruppo a 4,36 e lo sfortunato Bartali a 11 minuti Sul Croce d'Aune (2 cat) vince Contador su Thys, l'iberico indosserà la maglia azzurra alla fine della tappa, di fatto vincendo la speciale classifica degli scalatori, il plotone sta rinvenendo. Mancano poco più di 2 km ed è il cannibale Merckx (maglia campione belga) che forza, seguito da Binda con la maglia di campione italiano Niente da fare , Coppi li riprende e assieme a Hinault (maglia ciclamino) s'invola verso il traguardo, grandissima condizione quella del campionissimo in maglia rosa Anche Hinault molla, un uomo solo al comando e la sua maglia è rosa, il suo nome FAUSTO che suggella-di fatto- la vittoria al Giro con la quarta vittoria di tappa a 14 " Hinault precede Merckx e Binda per i posti d'onore L'ordine d'arrivo Ben 15 corridori (tra cui Mario Cipollini) fuori tempo massimo!!! La classifica vede il crollo dello sfortunato Bartali che dal quarto passa al 19° posto con oltre 21 minuti di ritardo Rivoluzione per la classifica dei GPM, Contador conquista la maglia e anche Froome supera Bottecchia Maglia bianca sempre a Valverde e nella classifica a squadre Prima la Cofidis di Hinault, Fignon e Lemond , seconda la Dimension Data di Binda, Bottecchi e Girardengo e terza la Bahrain Merida di Coppi, Magni e Nencini.
  2. Ventesima e penultima tappa: Feltre-Croce d'Aune-Monte Avena di 197 km, nella realtà vinse Pello Bilbao dell'Astana http://www.giroditalia.it/it/tappa/tappa-20-2019/ Si avvantaggiano in quattro: Philippe Thys (AG2R La Mondiale), Stephen Roche (Mitchelton - SCOTT), Franco Chioccioli (Team Sunweb) e Vittorio Adorni (CCC Team) Al primo GPM di 2 cat. passa per primo Thys su Roche Dal gruppo si sono avvantaggiati altri quattro corridori Alberto Contador (Astana), Luis Ocana (Euskadi), Chris Froome (Team INEOS) e Pedro Delgado Robledo (Mitchelton - SCOTT) che raggiungeranno il quartetto in fuga nei pressi del primo T.V. vinto da Roche su Thys Stephen Roche classe 1959, irlandese di Dublino e padre dell'attuale professionista Nicolas, professionista dal 1981 al 1993 ebbe una stagione magica nel 1987 allorquando, secondo ciclista della storia dopo Eddy Merckx, conquistò Giro, Tour e Campionato Mondiale (vedi foto), il Romandia e fu secondo dietro ad Argentin nella Liegi, suo miglior risultato nelle classiche monumento. Il resto della carriera non è di grande rilievo Sul passo Menghen (1 cat.) è Froome a passare per primo su Contador, la maglia azzurra indossata da Bottecchia traballa pesantemente Che disdetta!!!!,in discesa cade Gino Bartali, quarto in classifica generale, eccolo aiutato dal compagno Olmo, sarà molto dura rientrare Al secondo T.V. passa per primo Ocana su Chioccioli. Sul passo Rolle (2 cat.) sparpaglio del gruppetto dei fuggitivi, perdono contatto dapprima Roche e Chioccioli poi Adorni e Froome. Vittorio Adorni (classe 1937), professionista dal 1961 al 1970. Vincitore del Giro 1965 (due volte secondo, con undici tappe complessive in dieci partecipazioni), tre volte sul podio della Liegi e soprattutto trionfatore nel Campionato Mondiale a Imola 1968 (vedi foto) allorquando con uno splendido assolo e "coperto" dai compagni di nazionale s'involò a 90 km dall'arrivo e staccò il secondo Van Springel di 9,50!!! terzo Dancelli quarto Bitossi, quinto Taccone e sesto Gimondi....cinque italiani nei primi sei! In cima passa primo Contador su Thys a 16", terzo Ocana a 50"
  3. Al GPM di 4 cat. (Lamon) passa per primo Chioccioli su Contador La situazione ai meno 5, saranno i sette fuggitivi a giocarsi la vittoria Dal gruppo allunga Pantani Attacco di Delgado, riuscirà a resistere? Niente da fare, proprio sul traguardo è Petit Breton che lo supera di un niente, beffandolo! terzo Thys, quarto Nibali poi Contador, Chioccioli e settimo Tonkov a 28 secondi. Il pirata Pantani arriva ottavo a 3,16. Il gruppo dei migliori con un distacco di 3,31 è regolato dalla maglia rosa Coppi su Binda, Merckx e Bartali L'ordine d'arrivo con la AG2R La Mondiale che vince la quinta tappa (terza consecutiva!!) di questo giro virtuale con cinque corridori diversi. Lucien Petit-Breton pseudonimo di Lucien Georges Mazan (1882-1917) corridore francese, primo vincitore della Sanremo nel 1907, conquistò due Tour consecutivi (1907 e 1908) con sette tappe complessive, record man dell'ora nel 1905, fu vincitore al Giro 1911 (che non portò a termine) della quinta tappa la Mondovì-Torino di 302 km in cui si scalò per la prima volta assoluta il Sestriere, per saperne di più, cliccate sul link sottostante https://www.ilfoglio.it/sport/2017/01/27/news/giro100-il-giro-del-1911-prima-scalata-sestriere-117238/ In foto Petit-Breton al termine del Tour 1908 Nessun cambiamento significativo nelle classifiche, qua sotto quella generale.
  4. Diciannovesima tappa, Treviso-San Martino di Castrozza di 147 km con la vittoria nel Giro d'Italia reale di Esteban Chaves su Vendrame e Antunes. http://www.giroditalia.it/it/tappa/tappa-19-2019/ Vanno via in sette, la solita coppia Astana costituita da Vincenzo Nibali e Alberto Contador, la coppia AG2R La Mondiale ossia Lucien Petit Breton e Philippe Thys, Franco Chioccioli della Team Sunweb, il combattivo Pedro Delgado Robledo della Mitchelton - SCOTT e il russo Pavel Tonkov della BORA - hansgrohe. Al loro inseguimento una coppia: Moreno Argentin della Team Sunweb e il vincitore reale del Giro di quest'anno ossia Richard Carapaz che in questo database corre per la Trek Segafredo. Al GPM Passo San Boldo di 3 cat. passa per primo Chioccioli poi Contador e Delgado Il primo T.V. è appannaggio di Petit Breton su Delgado, la situazione ai meno 50 Il secondo T.V. lo vince Tonkov su Chioccioli Pavel Tonkov , russo classe 1969, professionista dal 1992 al 2005, campione del mondo juniores in linea nel 1987, vinse il Giro nel 1996 e fu secondo nel 97 e nel 98, sette tappe complessive in undici edizioni disputate. La foto ci mostra la sua ultima vittoria nella Diciasettesima tappa del Giro 2004 (arrivò tredicesimo alla fine) allorquando ormai trentacinquenne sul traguardo fece il gestaccio dell'ombrello che gli costò anche una salata multa, Pavel a fine gara dischiarò che il gesto era indirizzato: "A chi non mi vuol bene, a chi non credeva più in me, a chi mi considerava vecchio"
  5. Il corridore russo viene ripreso proprio sotto lo striscione dell'ultimo km, Magne lancia la volata seguito da Olano e Breukink Ma è Faber che, con un poderosa rimonta, vince la tappa su Magne, Breukink, Olano e Chioccioli nell'ordine. Si tratta della quarta vittoria di tappa con quattro corridori diversi per la AG2R La Mondiale, in questo DB squadra dei ciclisti più forti del primo ventennio del 900 Francois Faber (1887-1915), francese di nascita ma scelse di correre per il Lussemburgo (nazione del padre), corridore molto alto per l'epoca (qualcuno diceva che era quasi due metri, probabilmente era quasi 180 cm) fu professionista dal 1906 al 1914 prima di perire nella prima guerra mondiale al fronte (era partito volontario nella Legione Francese) il 9 Maggio 1915. Vinse il Tour 1909 ( due volte secondo e 21 tappe complessive in nove edizioni corse), la Parigi Roubaix nel 1913 e il Lombardia nel 1908. In foto dopo il trionfo al Tour 1909 (non c'era la classifica a tempo ma a punti) secondo arrivò Gustave Garrigou Dal plotone si avvantaggiano in 16, in pratica quasi tutti i velocisti, la volata a 10,57 per il settimo posto è vinta da Van Steenbergen su Cavendish, Darrigade, Sagan e il campione spagnolo Poblet. Il gruppo con i migliori in classifica giunge a 13,33 ed è regolato da Petacchi su Vanderaerden L'ordine d'arrivo La classifica generale non subisce significativi cambiamenti Le altre classifiche rimangono praticamente immutate
  6. Siamo giunti alla 18° tappa la Valdaora/Olang-Santa Maria di Sala di 222 km che nella realtà vide l'affermazione di Damiano Cima (uno dei fuggitivi di giornata) capace di resistere per pochi metri al ritorno del gruppo http://www.giroditalia.it/it/tappa/tappa-18-2019/ Sono sei gli attaccanti di giornata: il lussemburghese Francois Faber della AG2R La Mondiale, lo spagnolo Abraham Olano Manzano della Movistar Team, il russo Pavel Tonkov della BORA - hansgrohe, l'italiano Franco Chioccioli della Team Sunweb, l 'olandese Erik Breukink della Mitchelton - SCOTT e il francese Antonin Magne della UAE Team Emirates il miglior piazzato in classifica essendo 42° a 43,09 da Coppi. Al primo GPM (4 cat Pieve di Alpago) passa per primo Chioccioli su Magne, il gruppo è staccatissimo a oltre 13 minuti.... Sia al primo che al secondo (vedi immagine) Traguardo Volante passa per primo Magne su Chioccioli, il gruppo si disinteressa totalmente della fuga Antonin Magne (1904-1983), professionista dal 1926 al 1941, campione del mondo a Berna 1936, vincitore di due Tour (1931 e 1934) con dieci tappe complessive, vinse anche tre Gran Prix des Nations in pratica il mondiale a cronometro dell'epoca, in questo database gli ho assegnato la maglia di campione nazionale francese a crono. Qua in azione sull'Izoard nel Tour 1936 con il belga Sylvere Maes che vinse quell'edizione con Magne secondo a 26,55. I fuggitivi, ormai sicuri di giocarsi il successo di giornata, si studiano e il vincitore del Giro 1996 Pavel Tonkov, il meno veloce del gruppetto, tenta un assolo.
  7. Ai meno 15, nella nebbia, scatto di Thys seguito da Simoni, sarà lo scatto decisivo? Il belga stacca l'italiano, riuscirà -seppur provato dalla lunga fuga-a resistere al gruppo dei migliori che sta rinvenendo fortissimo? Nel gruppo attaccano il campione di FranciaHinault, il campione d'Italia Binda e Bartali che però molla...Coppi per la prima volta in questo giro ha un momento di difficoltà Ma Thys resiste con eroismo al ritorno dei primi in classifica e vince meritatamente la tappa A 15" Hinault precede Binda per il secondo posto Coppi non molla e arriva a 35 " superando Bobet per il quarto posto,, poi Merckx a 55" e Bartali a 1,08. L' ordine d'arrivo Un breve profilo del vincitore di tappa Philippe Thys (1890-1971), nato ad Anderlecht, comune famoso per la squadra di calcio, è stato il primo corridore della storia a trionfare in tre giri di Francia (1913, 1914,1920...e se non ci fosse stata la prima guerra mondiale in mezzo di sicuro ne avrebbe vinto altri....), vinse tredici tappe del Tour, un Lombardia e una Parigi Tours. In foto dopo la vittoria al Tour 1914 In classifica Hinault rosicchia qualcosa a Coppi, ora è a 3,14... Valverde è sempre più maglia bianca essendo Froome giunto con un ritardo di 4,33 dal corridore spagnolo La classifica dei GPM con Bottecchia primo La classifica a punti con Coppi primo ma Hinault che ha superato Van Steenbergen al secondo posto nella prossima tappa indosserà la maglia ciclamino Sempre la Cofidis in testa nella classifica a squadre, la Team Dimension Data di Binda e Bottecchia supera la Bahrain Merida di Coppi
  8. 17° tappa Commezzadura (Val di Sole) - Anterselva / Antholz di 181 km. Nella realtà si impose il francese Nans Peters (AG2R La Mondiale) . http://www.giroditalia.it/it/tappa/tappa-17-2019/ Dopo alcuni tentativi sono in tredici ad avvantaggiarsi: il vincitore della sedicesima tappa Chris Froome (Team Ineos), Wladimiro Panizza (Team Jumbo – Visma), Josè Manuel Fuente (Euskadi Basque Country – Murias), Alberto Contador (Astana), Pedro Delgado Robledo (Mitchelton – SCOTT), Tom Dumoulin (Lotto Soudal), Franco Chioccioli (Team Sunweb) e due “terzetti” Philippe Thys, Giovanni Gerbi e Gustave Garrigou (AG2R La Mondiale). Gilberto Simoni, Ivan Gotti e Pavel Tonkov (BORA – hansgrohe) La situazione ai meno 100, il gruppo sembra non lasciare molto spazio Al Primo T.V. passa primo Fuente su Dumoulin, il gruppo a 2,35. Al GPM di 4 cat (Elvas) Primo Froome, Secondo Contador Al GPM di 3 cat. (Terento) vince Contador su Garrigou, il gruppo a 1,30 In discesa caduta tra i fuggitivi di Contador, Froome e Fuente. Rimangono in cinque in testa e al secondo T.V. passa per primo Panizza poi Garrigou, Gotti, Thys e Simoni, a 20" Dumoulin , il gruppo ha mollato ed è a 5,32. Wladimiro Panizza (1945-2002), ottimo scalatore, lunga carriera professionistica dal 1967 al 1985 ma poche vittorie tra cui due tappe al Giro (arrivò secondo dietro Hinault nel 1980 indossando per cinque giorni la maglia rosa) e una tappa al Tour (miglior risultato quarto posto nel 1974). In foto la sua vittoria solitaria nella Milano-Torino del centenario (1975) Verso Anterselva , la situazione ai meno 20, Panizza ha perso contatto, al comando sono in quattro la coppia Bora (Simoni e Tonkov) e la coppia AG2R La Mondiale (Garrigou, Thys)
  9. In vetta al Mortirolo è lo scatenato Froome che incamera altri preziosi punti, secondo il vincitore del Tour 1973 Luis Ocana a 31", terzo il diavolo rosso Gerbi a 1 minuto Il gruppo, che non si èdato battaglia e che nel frattempo ha raggiunto alcuni dei fuggitivi, transita a 8,40 con Girardengo in testa, da notare come la Bahrain Merida della maglia rosa Coppi stia proteggendo il campionissimo (i tre sono Magni, Nencini e Baldini) La situazione ai meno 10, ormai Froome è lanciato verso una prestigiosa vittoria di tappa al cospetto della storia del ciclismo...chissà se lo venisse a sapere cosa penserebbe.... Froome resiste anzi incrementa il suo vantaggio, dietro sono in quattro: Ocana, Balmamion, Gerbi e Dumoulin Trionfo del keniota naturalizzato britannico, Chris Froome classe 1985 Lo sprint per il secondo posto è vinto da Gerbi, terzo Dumoulin, quarto Ocana e quinto Balmamion, a 3,42 il tre volte vincitore del Tour Philippe Thys al sesto posto. La volata del gruppo dei migliori arrivati a 6,12 con Binda che precede Coppi e Merckx Eccovi L'ordine d'arrivo, da registrare il crollo di Vincenzo Nibali arrivato dopo Cipollini con oltre 1 ora di ritardo e il fuori tempo massimo di cinque corridori: il campione di Norvegia Alexander Kristoff (Trek - Segafredo), Roger Swerts (Deceuninck - Quick-Step), Erik Zabel (Movistar) il campione d'Australia Robbie McEwen (Lotto Soudal) e -giunto ultimo a ben 2 ore 1 minuto e 29 secondi da Froome -Giovanni Cuniolo (AG2R La Mondiale) in profonda crisi fin dai primi km. La classifica non muta nelle prime posizioni, solo Ocana rientra nella top 15. Froome avvicina sia Valverde per la maglia bianca relativa alla classifica dei corridori in attività, sia Bottecchia per la classifica scalatori
  10. Sedicesima tappa, la Lovere-Ponte di Legno di 194 km con il Mortirolo a 28 km dal traguardo. Nella realtà vinse Giulio Ciccone su Jan Hirt. http://www.giroditalia.it/it/tappa/tappa-16-2019/ Sono diciannove gli attaccanti di giornata di quattordici squadre diverse: Wladimiro Panizza (Team Jumbo – Visma), Chris Froome (Team Ineos), Alberto Contador e Vincenzo Nibali (Astana), Vittorio Adorni e Julio Jimenez Munoz (CCC Team), Philippe Thys e Giovanni Gerbi (AG2R La Mondiale), Luis Ocana e Joaquim Agostinho (Euskadi Basque Country – Murias), Richard Carapaz (Trek – Segafredo), Lucien Buysse (Team Dimension Data), Pedro Delgado Robledo e Andrew Hampsten (Mitchelton – SCOTT), Franco Balmamion (Androni Giocattoli – Sidermec), Imerio Massignan (Groupama – FDJ), Tom Dumoulin (Lotto Soudal), Pavel Tonkov (BORA – hansgrohe), Giovanni Valetti (Bardiani CSF). Al primo T.V. passa primo Gerbi su Hampsten e Froome, il gruppo è a 5,24, molto attardato il velocista Cuniolo (AG2R La Mondiale) vincitore della decima tappa, sarà dura per lui arrivare entro il tempo massimo. Sul Gavia, il gruppetto dei 19 si frastaglia, in cima passa in testa Froome su Ocana, terzo Gerbi a 32", il gruppo a oltre 5 minuti lascia fare. In discesa si forma un gruppo di nove fuggitivi, al T.V. primo Dumoulin secondo Delgado Ecco la situazione ai piedi del Mortirolo, con il gruppo dei migliori a 7,20. Vediamo da vicino il profilo di uno dei nove attaccanti: Franco Balmamion della Androni Giocattoli - Sidermec. Piemontese classe 1940, professionista dal 1961 al 1972, uno spietato regolarista, ha la particolarità di aver vinto due Giri d'Italia consecutivi (1962 e 1963) senza però mai vincere una tappa, nel 1967 fu secondo al Giro e terzo al Tour, in quell'anno vincendo il Giro di Toscana indossò la maglia di Campione Italiano (vedi foto)
  11. In discesa attacca Nibali ma il gruppo dei migliori riassorbe tutti i fuggitivi ai meno 14. Sull'ultima ascesa di giornata, lo strappo di Civiglio (3 cat.) imperioso allungo di Gustave Garrigou (AG2R La Mondiale) che passa per primo sul gpm 42 secondi di vantaggio sulla maglia azzurra Ottavio Bottecchia (Team Dimension Data) e Marco Pantani (EF Education First) a 49 sec. il gruppo dei migliori regolato dal campione del Lussemburgo Charly Gaul (Team Katusha- Alpecin). Questa la situazione a 2 km dal traguardo con il francese braccato dai due italiani Garrigou riesce a tenere fino alla fine e vince con merito la tappa in solitaria Accreditati con lo stesso tempo del vincitore arrivano nell'ordine Pantani e Bottecchia. a 48 sec., la volata del gruppetto dei migliori vinta da Saronni su Coppi, Hinault e Binda Gustave Garrigou (1884-1963), è stato professionista dal 1907 al 1914 quando lo scoppio della prima Guerra mondiale non gli permise di migliorare il suo palmares di un Tour de France (1911) un Lombardia (1907) e una Sanremo (1911), fu anche tre volte secondo e due volte terzo al Tour con otto tappe vinte in otto partecipazioni globali. Nella foto dopo la vittoria al Tour 1911 Ecco l'ordine d'arrivo La classifica generale non subisce variazioni di rilievo Maglia ciclamino a Coppi, azzurra a Bottecchia, bianca a Valverde e a squadre sempre prima la Cofidis di Hinault, Lemond e Fignon.
  12. Con Coppi saldamente in rosa siamo giunti alla 15 tappa Ivrea-Como di 240 km., frazione che nella realtà fu vinta da Dario Cataldo su Mattia Cattaneo dopo una lunghissima fuga. http://www.giroditalia.it/it/tappa/tappa-15-2019/ Nel nostro Giro virtuale ad inizio tappa si forma un drappello di dieci corridori Luigi Ganna, Giovanni Gerbi e Maurice Garin (AG2R La Mondiale), Vincenzo Nibali e Alberto Contador (Astana), Michal Kwiatkowski (Team Ineos), Pedro Delgado Robledo (Mitchelton - SCOTT), Gilberto Simoni (BORA - hansgrohe), Joaquim Agostinho (Euskadi) e Philippe Gilbert (Lotto Soudal) Il primo T.V. è vinto da Simoni su Agostinho, poco dopo cade Nibali Lo squalo si rialza e recupera in vista del secondo T.V. vinto da Delgado su Kwiatkowski, il gruppo è a 3,30. Il trentino Gilberto "Gibo" Simoni classe 1971, professionista dal 1994 al 2010. Vincitore di due Giri d'Italia (2001 e 2003), una volta e secondo e quattro volte terzo., vinse tappe in tutti e tre i grandi Giri, secondo al Lombardia del 2005 battuto allo sprint da Bettini (vedi foto) Sulla Madonna del Ghisallo, gpm di 2 cat. passa primo Agostinho a 11" Kwiatkowski e Delgado Alla Colma di Sormano di 2 cat. passa per primo Gerbi con 24" di vantaggio su Nibali e Garin.
  13. Questa la situazione ai meno 8, è ormai una partita a tre (Contador, Gaul e Bottecchia) per la vittoria di tappa Ai meno due i tre attaccanti si studiano, sulla carta il più veloce sarebbe Bottecchia valore 68 allo sprint su Gaul valore 64 e Contador valore 60 Il campione lussemburghese Gaul parte per primo Gaul tiene e vince su Bottecchia e Contador, quarto Fuente, quinto Garrigou sesto Dumoulin La volata del gruppo dei migliori, arrivati a 5,35 è vinta da Merckx su Hinault e Valverde. L'ordine d'arrivo La classifica vede solo l'arretramento di Alfredo Binda, arrivato al traguardo con un ritardo di 7,26 da Gaul che assieme a Bottecchia e Contador scala qualche posizione Ecco la classifica relativa agli scalatori con Bottecchia nuova maglia azzurra con 40 punti di vantaggio su Chioccioli Rimane primo Coppi nella classifica a punti, Valverde rimane maglia bianca e a squadre c'è la Cofidis di Hinault, Lemond e Fignon al comando
  14. Siamo alla 14° frazione, la Saint Vincent- Courmayeur di 134 km. Nella realtà vinse Carapaz che, dopo aver attaccato sul San Carlo, conquistò tappa e maglia rosa http://www.giroditalia.it/it/tappa/tappa-14-2019/ Sono quindici i corridori che prendono il largo: quattro spagnoli Alberto Contador (Astana), Josè Manuel Fuente (Euskadi), Pedro Delgado Robledo (Mitchelton – SCOTT) e Vicente Trueba Perez (Bardiani). Quattro italiani: Ottavio Bottecchia e Giovanni Brunero (Team Dimension Data), Franco Chioccioli (Sunweb), Gilberto Simoni (BORA – hansgrohe). Tre francesi: Thibaut Pinot (Trek – Segafredo) e la coppia della AG2R La Mondiale ossia Maurice Garin e Gustave Garrigou. Il campione del lussemburgo Charly Gaul ( Team Katusha- Alpecin ), l’olandese Tom Dumoulin della Lotto, il colombiano Egan Bernal e l’inglese Geraint Thomas della Team INEOS) Al primo gpm di 2 cat. passa per primo Bottecchia su Chioccioli. Il gruppo staccato di oltre 5 minuti. Nella discesa l'ex record man dell'ora Maurice Archambaud (UAE Team Emirates) cade e si ritira. Al primo Traguardo Volante è primo Brunero al posto d'onore il combattivo Chioccioli Il GPM di 2 cat. di Verrogne lo vince Pedro Delgado su Chioccioli Pedro Delgado Robledo nato a Segovia il 15 Aprile 1960, è stato professionista dal 1982 al 1994. Buon interprete delle corse a tappe, vinse due volte la Vuelta (1985,1989), con cinque tappe in totale e un Tour (1988) con quattro tappe vinte. Nella foto il podio finale del Tour 1988 Primo Delgado, Secondo (in maglia a pois) l'olandese Rooks a 7,13, al terzo posto il colombiano Parra a 9,58. Al GPM di 2 cat. Truc d'Arbe passa per primo Contador su Bottecchia, dal gruppo di testa ha perso contatto Trueba. Delgado vince il successivo T.V. su Pinot la situazione ai piedi del san Carlo il GPM lo vincerà Bottecchia su Gaul e Contador, quarto Fuente a 20 secondi. Josè Manuel Fuente "El Tarangu" Lavendera (1945-1996) professionista dal 1970 al 1976 (per una grave infezione renale smise di correre ) uno dei più forti grimpeur degli anni settanta, vincitore di due Vuelte (1972-1974) con tre tappe vinte e di quattro classifiche scalatori al Giro in cui arrivò secondo dietro a Merckx nel 1972 , indossando in totale 15 volte la maglia rosa e vincendo nove tappe. Vinse anche due tappe al Tour e il Giro di Svizzera 1973. In foto uno dei suoi tanti "scriteriati" attacchi del Giro 1974 vinto da Eddy Merckx sulla giovanissima sorpresa G.B. Baronchelli staccato di soli 12 secondi! e Felice Gimondi a 33". Fuente, corridore tatticamente poco adeguato, si classificò quinto a 3,22.
  15. Il campionissimo è irresistibile, stacca tutti, vince la tappa e mette una ipoteca sulla vittoria finale del Giro storico, al secondo posto Hinault a 44 secondi, terzo Binda a 1,33, poi Bartali a 1,49, Merckx e Bobet a 2,27, Gimondi e Lemond a 3,16, Pantani a 3,50, Indurain e Ocana a 4,23, Anquetil a 4,44,Federico Bahamontes a 4,52, Poulidor a 5,34, Girardengo a 6,22, primo corridore in attività Froome arrivato con il compagno di squadra Thomas e Fignon a 6,31. Fuori tempo massimo: Djamolidine Abdujaparov (EF Education First) Cyrille Guimard (Team Jumbo - Visma), Peter Van Petegem (Lotto Soudal ), Elia Viviani (Team INEOS ), Ole Ritter (Euskadi Basque Country - Muriase), Patrick Sercu (Deceuninck - Quick-Step) e il campione del mondo di Gap 1972 Marino Basso (Androni Giocattoli - Sidermec), vedi foto 2° fu Bitossi e 3° Guimard e 4° Merckx. La classifica generale La classifica per la maglia ciclamino sempre Coppi primo Maglia bianca sempre a Valverde mentre a squadre la Cofidis di Hinault e Lemond passa al comando La classifica scalatori con Rooks in testa Steven Rooks, olandese classe 1960, professionista dal 1982 al 1995. Corridore completo miglior risultato in una grande corsa avvenne nel 1988 al Tour allorquando arrivò secondo dietro Delgado staccato di oltre sette minuti, in quell'anno conquistò la maglia a pois e la tappa dell'Alpe d'Huez. Piazzato in molte classiche, vice campione del mondo dietro Bugno nel 1991, vinse l'Amstel del 1986 e la Liegi 1983 (vedi foto) arrivando solitario, al posto d'onore Saronni a dieci secondi.
  16. Ai meno 19, Ottavio Bottecchia allunga sulle prime rampe dell'ultima ascesa di giornata , il Lago Serru, a 23 secondi Nibali e Rooks, a 35 il gruppo dei migliori Bottecchia viene ripreso, la situazione ai 9 km, al comando un drappello di 21 corridori con tutti i migliori, Zoetemelk e Magni nelle prime due posizioni. Attacco di Gino Bartali (Bardiani CSF) e Felice Gimondi (Androni Giocattoli - Sidermec) Gino attacca ancora, dietro a Felice, inseguono il campione belga Merckx, la maglia rosa Coppi e ilcampione francese Hinault. Questa la situazione con Bartali in testa e otto corridori ad inseguire. A 1,5 dal termine Bartali ripreso da Coppi, Hinault e il campione italiano Alfredo Binda, poco dietro Merckx e Gimondi! poi Bobet e Lemond, ancora più dietro Marco Pantani, Indurain e Ocana.
  17. Tredicesima tappa Pinerolo-Ceresole Reale (Lago Serrù) di 196 km. con arrivo in salita oltre i 2000 metri. Nella realtà vinse Zakarin su Nieve e Landa. http://www.giroditalia.it/it/tappa/tappa-13-2019/ La corsa parte veloce con attacchi e contrattacchi, a metà del primo colle di giornata (Colle del Lys di 1 cat.) si avvantaggiano: Ottavio Bottecchia (Team Dimension Data), Vincenzo Nibali (Astana), Tom Dumoulin (Lotto Soudal), Marino Lejarreta Arrizaba e Steven Rooks (Mitchelton - SCOTT). Scatto di Nibali che vincerà il GPM su Rooks a 28 sec., terzo Bottecchia Ecco la situazione al termine della discesa a 110 dalla fine Il traguardo Volante è vinto da Fuglsang su Buysse .Al secondo GPM Pian del Lupo di 2 Cat. passa per primo Bottecchia come al secondo T.V. Ottavio Bottecchia (1894-1927) chiamato il muratore del Friuli o -dai Francesi- Botescià, passò professionista solamente nel 1921 a 27 anni, nelle sue quattro partecipazioni al Tour vinse due volte (1924 e 1925) e una volta fu secondo (1923), vincendo nove tappe in tutto. Morì nel Giugno del 1927 in circostanze misteriose, per approfondimenti http://www.museociclismo.it/content/articoli/1138-La-morte-di-Ottavio-Bottecchia/index.html Nella foto dopo la vittoria al Tour de France 1924 allorquando portò la maglia gialla dalla prima all'ultima tappa.
  18. Al secondo Traguardo Volante passa primo Vinokourov su Chiappucci staccato di 1,10. Nessuno insegue i due di testa che prendono il largo, ecco la situazione ai meno 15 Trionfo inaspettato per il kazako, un lottatore nel virtuale come nella sua carriera reale Secondo si classifica Claudio Chiappucci a 3,37, mentre il gruppo arriva staccato di 6,31 ed è regolato dalla coppia della Team Dimension Data ossia il vincitore del Tour 1926 Lucien Buysse e il vincitore Tour 1923 Henri Pelissier, quinto Saronni, sesta la maglia rosa Coppi che riconquista anche la maglia ciclamino essendo Van Steenbergen giunto solo 53° Ecco l'ordine d'arrivo Alexandre Vinokourov (Astana), che nel database indossa la maglia campione kazako, compirà 46 anni il prossimo 16 settembre, ciclista professionista dal 1998 al 2012 è stato capace di vincere una Vuelta, due Liegi, una Amstel oltre alla Olimpiade 2012 a Londra (sua ultima gara) ove battè il compagno di fuga Rigoberto Uran, vedi foto. Classifica generale immutata, mentre il Vino indossa la maglia azzurra di miglior scalatore sfilandola a Girardengo.
  19. Dodicesima Tappa, la Cuneo Pinerolo di 158 km, che nella realtà vide la prima affermazione da professionista di Cesare Benedetti della Bora http://www.giroditalia.it/it/tappa/tappa-12-2019/ Questa frazione è ben diversa da quella mitica del 1949 che incoronò Coppi come leggenda vedi https://www.ilpost.it/2019/06/10/fausto-coppi-cuneo-pinerolo/ La fuga che si avvantaggia, propiziata da Virenque, vede sette corridori: Giovanni Gerbi e Luigi Ganna che è il miglior piazzato essendo 40° a 10,18 da Coppi (AG2R La Mondiale), Claudio Chiappucci e Davide Rebellin (EF Education First), Alexandre Vinokourov e Jakob Fuglsang (Astana) e Richard Virenque (Movistar Team). L'astigiano Giovanni Gerbi (1885-1955) comunemente conosciuto come diavolo rosso. La leggenda popolare racconta che tale appellativo gli fu dato da un parroco, in quanto il ciclista -in fuga- sfrecciò indossando una maglia rossa nel bel mezzo di una processione religiosa e il prelato, parecchio indispettito, gli affibbiò tale nomignolo che gli rimase cucito per tutta la vita. La carriera del ciclista piemontese, vincitore del Lombardia nel 1905 e a cui il concittadino musicista Paolo Conte dedicò una nota canzone https://youtu.be/Cm9TFLsYJac , è ricca di episodi oscuri come quando nel 1920 al Giro d'Italia si fece trainare da un sidecar e fu squalificato e la folla si infuriò, essendo un corridore popolare o come quando nel finale della prima edizione della Milano Sanremo nel 1907 (nella foto lui in fuga) si azzuffò con Gustave Garrigou, leggete la storia https://sport660.wordpress.com/tag/giovanni-gerbi/ Il primo Traguardo Volante lo vince Fuglsang su Virenque. Dietro il gruppo è tirato da Mario Cipollini della Bora che non ha chance di vittoria essendo previsto nel finale un colle di 1 Cat. come il Montoso e sta lavorando per Bugno e Bettini In cima al Montoso passa solitario il campione kazako Alexandre Vinokourov ,secondo Chiappucci, il gruppo poco dietro con Ivan Basso della Bora in terza posizione del gpm. Gino Bartali passa attardato di 1,30 ma aiutato dal fido Learco "la locomotiva umana" Guerra recupererà in discesa... In foto un anziano Gino (classe 1914) al Giro 1953, ove arrivò quarto a 14,08 da Coppi, incitato dai tifosi...
  20. Gruppo compatto ai meno 9 km. Ai meno 3 si evidenziano due "treni", quello Bahrein Merida con Baldini-De Bruyne e Van Steenbergen (maglia ciclamino) e quello della Lotto con Dumoulin, Museeuw e il campione australiano McEwen. A 500 metri dal traguardo in prima linea Petacchi (Astana), Van Looy (CCC team), McEwen (Lotto) e ilcampione inglese Cavendish (Team Ineos), poco più dietro la maglia ciclamino Van Steenbergen (Bahrain Merida) e il campione spagnolo Miguel Poblet (Team Katusha- Alpecin) Dopo tanti piazzamenti trionfa il belga Van Steenbergen su Poblet, terzo il velocista degli anni trenta Raffaele Di Paco della Bardiani, quarto Darrigade (Groupama - FDJ) L'ordine d'arrivo Constant Hendrik " Rik " Van Steenbergen (1924-2003) dopo il trionfo al mondiale di Copenaghen (1949), il primo dei tre vinti. Classifiche praticamente immutate, a parte quella relativa alla maglia ciclamino che ora vede realmente Van Steenbergen in prima posizione.
  21. Undicesima tappa Carpi-Novi Ligure di 221 km, una frazione adatta ai velocisti che nella realtà fu vinta da Cabel Ewan della Lotto, proprio a casa dei campionissimi Fausto Coppi (attualmente maglia rosa nel nostro giro virtuale) e Costante Girardengo (maglia azzurra). http://www.giroditalia.it/it/tappa/tappa-11-2019/ La fuga di giornata vede un sestetto: Michele Dancelli (Androni Giocattoli – Sidermec), Maurice Garin (AG2R La Mondiale), Franco Chioccioli (Team Sunweb), Fabien Cancellara (Trek – Segafredo), Steven Rooks (Mitchelton – SCOTT) e il danese Ole Ritter primatista del record dell’ora tra il 1968 e il 1972 (Euskadi Basque Country – Murias) Maurice Francois Garin (1871-1957) valdostano di nascita ma francese di adozione, alto 162 cm. (così è stato inserito nel database) professionista dal 1893 al 1911, vinse il primo Tour della storia nel 1903 (vedi foto) e due edizioni della Roubaix (1897-1898) I due traguardi volanti sono vinti, il primo da Chioccioli su Ritter e il secondo (vedi immagine ) da Dancelli su Cancellara. Michele Dancelli bresciano di Castenodolo, classe 1942, professionista dal 1963 al 1974, passista veloce spesso piazzato capace di vincere comunque 11 tappe al Giro con 14 maglie rosa indossate, il maggior successo lo conseguì alla Milano Sanremo del 1970 (vedi foto), vittoria che interruppe un lungo digiuno italiano di 17 anni (Petrucci 1953)
  22. Ai meno 200 metri abbiamo quasi sulla stessa linea Giovanni Cuniolo (AG2R La Mondiale), Van Steenbergen, Maertens (Euskadi), il campione australiano McEwen e Mario Cipollini (BORA - hansgrohe). Mollano Van Steenbergen e Maertens e, tutto sulla sinistra vince Cuniolo su Cipollini che non riesce a rimontare del tutto, terzo McEwen. Volata regale per il tortonese Giovanni Cuniolo (1884-1955) detto "manina" per i suoi arti superiori abnormi, professionista dal 1904 al 1913, probabilmente il più forte velocista ante prima guerra mondiale, tre volte campione italiano e vincitore anche di un Lombardia nel 1909 Ecco l'ordine d'arrivo Tutte le classifiche, di fatto, rimangono immutate, a seguire la classifica generale
  23. Siamo alla decima tappa, la Ravenna-Modena di 146 km., frazione adatta ai velocisti che nella realtà vide trionfare Arnaud Demare http://www.giroditalia.it/it/tappa/tappa-10-2019/ La fuga di giornata vede un quintetto al comando che avrà un vantaggio massimo di quasi 4 minuti: Maurice Archambaud e Antonin Magne (UAE Team Emirates), il campione del mondo 1978 Gerrie Knetemann (Team Jumbo), Erik Breukink (Mitchelton - SCOTT) e il toscano Franco "Coppino" Chioccioli del Team Sunweb. Maurice Archambaud (1906-1955) professionista dal 1932 al 1943, ottimo passista e pistard, fu suo per cinque anni (1937-1942) il Record dell'ora, conquistò otto tappe al Tour (miglior risultato nella classifica generale, quinto nel 1933), in foto la sua vittoria allo sprint sullo spagnolo Federico Ezquerra nella quarta frazione del 1936 Metz-Belfort , al termine indossò la maglia gialla che tenne per altri tre giorni, si ritirò poi alla 14 tappa. Ai due traguardi volanti si impone in ambedue Knetemann su Chioccioli ma di fatto non c'è volata. Ai meno tre km. allungo del passista/scalatore Magne, ma il gruppo è vicino, nel frattempo fora l'elvetico Zulle della Movistar che sarà l'unico attardato al traguardo con 4,53 dal vincitore. A 2000 metri Magne viene ripreso, gruppo compatto con il duo della Bahrain Merida al comando. Il torinese Defilippis pilota in avanti la maglia ciclamino Rik Van Steenbergen. Lancia la volata il bicampione mondiale (76-81) Freddy Maertens seguito da Van Steenbergen e Vanderaerden
  24. Sul gradino più basso del podio, la maglia rosa Fausto Coppi (Bahrain - Merida) a 14 secondi dal vincitore. Al secondo posto, troviamo il campione del mondo a cronometro (per questo database) il normanno Jacques Anquetil (1934-1987) della Groupama - FDJ, staccato di soli 7 secondi. Vince la prova a cronometro, dopo la caduta della tappa precedente e conseguente perdita del secondo posto in classifica, il bretone Bernard Hinault della Cofidis. In maglia rosa sempre Coppi che, data la brutta prova di Indurain (sedicesimo a 1,47 dal vincitore), consolida il suo primato con oltre un minuto di vantaggio su Eddy Merckx, passato al secondo posto. Ecco l'arrivo di Indurain (così potete notare i valori) Classifica a punti sempre Coppi primo, quella scalatori Girardengo, maglia bianca a Valverde e a squadre sempre Bahrain Merida su Cofidis
  25. Nona tappa, la crono di quasi 35 km da Riccione a San Marino che nella realtà fu vinta da Roglic http://www.giroditalia.it/it/tappa/tappa-9-2019/ Al decimo posto a 1,29 dal vincitore la locomotiva umana Learco Guerra (1902-1963) della Bardiani Al nono posto a 1,15 il campione francese a cronometro per questo database Antonin Magne (UAE Team Emirates), vincitore di due Tour (31,34) e di un campionato mondiale (1936) All'ottavo posto a 1,12 il rappresentante della Bahrain - Merida, "il treno di Forlì" Ercole Baldini, vivente classe 1933. Unico corridore della storia a vincere un olimpiade (1956), un mondiale (1958) e un grande giro (quello d'Italia 1958). Al settimo, il "professore" Laurent Fignon (1960-2010) della Cofidis, staccato di 1,09. In foto durante il Giro 1984 da lui perso nell'ultima cronometro, battuto da Moser. Giro che poi vinse nel 1989. Al sesto a 50" sempre della Cofidis, il campione statunitense Greg Lemond (classe 1961, tre tour e due mondiali). Qua in azione durante il Tour 1989 quando nella crono conclusiva (partendo con 50" di distacco) tolse la maglia gialla a Fignon per soli 8" secondi!, minor distacco di sempre della Grande Boucle. Al quinto, primo corridore in attività , il portacolori della Lotto, l'olandese Tom Dumoulin a 41 secondi dal vincitore Al quarto con il medesimo tempo di Tom, il cannibale Eddy Merckx (Deceuninck - Quick-Step)
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