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[FFC - HC] Tour de France


emmea90

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Il pagellone del Tour de France

Con un po' di ritardo... ma ci siamo!

Uomini di classifica (in ordine di classifica maglia gialla)

Sastre: 10 e lode E' stato quello che ci ha provato più da lontano degli uomini di classifica, esattamente sugli ultimi 10 km dell'Alpe d'Huez. Il coraggio lo ha portato al sogno della sua carriera, indossare la maglia gialla. E' sempre stato regolare, mai una crisi. Giusto così.

Evans: 7 Si, è arrivato secondo, ma con la sua tattica difensivista il tour lo ha letteralmente buttato via. Forse risentiva della caduta, chi lo sa?

Kohl: 8 La vera sopresa, per uno che l'anno scorso prendeva un ora e mezza... anche lui sulle montagne c'era sempre nel gruppo dei migliori. Peccato non essere riuscito ad indossare la maglia gialla nemmeno un giorno, ma quella a Pois per lui è un bel traguardo.

Menchov: 6,5 Si, anche lui è regolare ma ci prova poco, fa l'elastico è davanti o dietro al gruppo, perde in discesa. Mi ha convinto poco durante questo tour.

Vandevelde: 7 Un altra sorpresa dopo un giro deludente

Schleck Frank: 7 Anche lui molto più avanti delle aspettative. Indossa anche per qualche giorno la maglia gialla, ma nella crono vede il podio svanire.

Sanchez: 6 Per essere uno che si gioca la Vuelta, anche lui non mi è piaciuto. E' stato un altro Menchov...

Kirchen: 6,5 Un altra gradevole sorpresa, indossa anche lui per diversi giorni la maglia gialla, si difende come può e arriva anche davanti a...

Valverde: 4 Una autentica delusione, fresco alcuni giorni, stanchissimo altri. Il Tour non è la sua corsa, più uomo da classiche.

(...)

Andy Schleck: 6 Si ok... il migliore della terza settimana... ecc. ecc... però a Hautacam è andato in crisi. Ed arriva in classifica persino dietro Valverde. Il futuro è suo. Il presente no.

(...)

Bruseghin: 6 E' sempre lì a tirare per la squadra nonostante abbia fatto anche il giro ed è il migliore della Lampre. Pare che in un controllo antidoping sia però risultato positivo al Barbera...

(...)

Vansevenant: 6 Voleva il tris di maglie nere, l'ha ottenuto!

Velocisti (in ordine di classifica maglia verde)

Freire: 8 Vince la maglia verde più grazie alla regolarità che alle volate. Di tappe ne vince una sola, però lui in tappe con una salita sola finale difficilmente si stacca e conquista punti. In due tappe di montagna va in fuga solamente per prendere una decina di punti ai traguardi volanti. Cuore, carattere, e maglia verde. Per distacco. E attenti al mondiale.

Hushovd: 6

Per lui tanti piazzamenti ma ne una tappa e il secondo posto a punti. Fantasma.

Zabel: 6

Vedi Hushovd

(...)

Steegmans: 7

Si toglie una grande soddisfazione, alzare le braccia al cielo sui campi elisi, quella volata va conquistata anche durante il Tour. Molti non ce l'hanno fatta.

Ten Dam, Tiralongo, Cioni e Quinziato -5

Non ho capito il perchè, ma hanno chiuso a -5 punti la classifica della maglia verde!

Cavendish: 9

E' senza dubbio il migliore, anche per l'assenza di Bennati. Se fosse arrivato a Parigi si sarebbe meritato un 10 ma finisce fuori tempo massimo.

Altro

Cunego: 3

La vera delusione, persino i gregari andavano meglio, nonostante si sia preparato per il Tour. Il perchè è stato spiegato, pare che a causa del girovita non passasse attraverso le porte del pullman Lampre ed abbia dovuto fare tutti i trasferimenti in bici....

Piepoli e Riccò: 3

Il gatto e la volpe... ci hanno regalato azioni che ci hanno fatto sognare, per poi ricadere nella realtà. Truffatori.

Lancio però una provocazione: le più belle azioni da lontano degli ultimi anni (Landis, Rasmussen) sono arrivate da corridori dopati, che però hanno dato spettacolo. E se fosse più bello così?

Bulbarelli - Cassani: doping

Si, perchè ormai non si parlava di una corsa, ma di come poteva essere questo o quello, pulito o sporco, il povero Auro cominciava a parlare di paesini e Cassani di quello che capitava nel 19xx in quei posti. Imperdibili poi alcuni fuori onda dei due su Rai Sport Più, mentre credevano ci fosse la pubblicità.

Berton - Magrini: briscola, scala o tressette?

Cosa volete di più, questi si fanno 200 Km di diretta per vedere un attacco agli ultimi 5... qualcosa dovevano pur inventarsi.

S.C.A.P. (vedere San Sebastian)

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Piepoli e Riccò: 3

Il gatto e la volpe... ci hanno regalato azioni che ci hanno fatto sognare, per poi ricadere nella realtà. Truffatori.

Lancio però una provocazione: le più belle azioni da lontano degli ultimi anni (Landis, Rasmussen) sono arrivate da corridori dopati, che però hanno dato spettacolo. E se fosse più bello così?

Considerazione interessante, in effetti ora il ciclismo è meno spettacolare e i casi ci sono cmq e i sospetti ancor di più.

Una volta facevano le imprese i tifosi gioiavano, si esaltavano, i nemici dicevano che erano dopati e quando vinceva qualcuno che ti stava antipatico potevi dire che era dopato e continuavi cmq a pensare che il tuo idolo avrebbe vinto perchè pulito.

E' un discorso di merda, però ora che si fa pulizia il ciclismo lo stanno massacrando, cioè per il ciclismo è meglio avere dentro qualche dopatino, invece di scoprirli e subire mazzate, che fanno amle anche ai tifosi.

E' un discorso un pò di merda, esposto anche malamente, però il concetto è tutto nella frase di emmea.

Io non so rispondere bene se forse è più bello così, però non me la sento nemmeno di dire di no, boh.

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Considerazione interessante, in effetti ora il ciclismo è meno spettacolare e i casi ci sono cmq e i sospetti ancor di più.

Una volta facevano le imprese i tifosi gioiavano, si esaltavano, i nemici dicevano che erano dopati e quando vinceva qualcuno che ti stava antipatico potevi dire che era dopato e continuavi cmq a pensare che il tuo idolo avrebbe vinto perchè pulito.

E' un discorso di merda, però ora che si fa pulizia il ciclismo lo stanno massacrando, cioè per il ciclismo è meglio avere dentro qualche dopatino, invece di scoprirli e subire mazzate, che fanno amle anche ai tifosi.

E' un discorso un pò di merda, esposto anche malamente, però il concetto è tutto nella frase di emmea.

Io non so rispondere bene se forse è più bello così, però non me la sento nemmeno di dire di no, boh.

Boh. La spettacolarità ne risente, ma come possiamo costringere uno che non ha voglia di doparsi a farlo? Anche perchè nel momento in cui si dopano tutti chi non si dopa è fuori.

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io dico no xke chi si dopa distrugge questo mondo e cmq sella...sbaglio o lui non è risultato positivo certe imprese le puoi fare solo se hai le gambe e il cuore(che bella frase :mrgreen: )

non tirerei dentro sella... perchè dopo che hanno beccato riccò con il CERA... sella puntava anche al Matteotti ( troppe t??) e guarda caso è comparsa la tendinite... non dico che sia dopato, dico solo che è melgio tenere fuori da questi paragoi gli altri ciclisti.. anche perchè sella in salita non perdeva mai dal gruppo dietro, e si faceva la tappa in fuga

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Berton - Magrini: briscola, scala o tressette?

Cosa volete di più, questi si fanno 200 Km di diretta per vedere un attacco agli ultimi 5... qualcosa dovevano pur inventarsi.

premesso che sono i migliori.

direi telecronaca della corsa 8(con gli aneddoti di magrini non ci si annoia mai)

e per la telecronaca dei podi 9(chi li segue lo sa....)

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Mi unisco a emmea con le mie personalissime pagelle.

PAGELLE DEL TOUR

CARLOS SASTRE: 10

Impossibile dargli di meno. E' stato l'autore dell'unica grande azione in montagna non macchiata dal sospetto del doping, ha vinto il Tour conquistando la sua montagna simbolo e con la miglior crono della sua carriera. Costante sulle tre settimane, mai un giorno di crisi. Non ha certo corso in modo spettacolare, dato che in pratica in tutto il Tour ha fatto uno scattino all'Hautacam, un paio a Prato Nevoso e quello buono all'Alpe, e che non ha mai rischiato veramente. Non è uno che scalda il cuore dei tifosi, né un fuoriclasse. Forse è entrato nella leggenda dalla porta di servizio. Però c'è entrato, ed è sufficiente per garantirgli il massimo dei voti.

CADEL EVANS: 7

Dargli di meno era impossibile, perchè alla fin fine è arrivato 2° al Tour de France. Certo che però non può essere soddisfatto, e che forse si è giocato la sua chance di vincere il Tour. L'anno prossimo avrà 32 anni, Andy Schleck sarà maturato e potrebbe non avere più giornatacce come quella dell'Hautacam, Kreuziger potrebbe preparare il Tour, ci sarà Contador. Tutti i giovani avanzeranno, la concorrenza sarà maggiore, e lui inizierà a non avere più un'età verdissima. Insomma, era la sua grande occasione, e l'ha persa. Forse non ha ancora capito neanche lui come e perchè, dal momento che tutto sembrava andare alla perfezione per lui. Anche alla vigilia della crono, gli bastava guadagnare meno di 2'' al km a Sastre per vincere il Tour. E invece niente, piazzato anche questa volta. Peccato perchè un professionista esemplare come lui se lo meritava, e forse non avrà altre chance così.

BERNHARD KOHL: 9

Definirlo sorpresa sarebbe riduttivo. Nessuno se lo aspettava non sul podio, ma neanche nei primi 10, nessuno lo vedeva nei 3 prima della cronometro, eppure alla fine lui è salito sul terzo gradino dei Campi Elisi. Ad un certo punto, dopo Prato Nevoso in particolare, sembrava addirittura poter vincere il Tour. Va detto che probabilmente ha approfittato della mediocrità generale, dato che a cronometro ha perso terreno e in salita non è mai stato eccelso. Però, in un modo o nell'altro, lui sul podio c'è arrivato. Se sarà una meteora o una nuova stella, sarà il tempo a dirlo.

DENIS MENCHOV: 5,5

Forse dare un'insufficienza al 4° del Tour è eccessivo, però obiettivamente anche lui, al pari di Evans, ha buttato via l'occasione della vita. Se a ciò si aggiunge che ha perso il Tour prendendo 35'' da ebete nel ventaglio di Nantes, e staccandosi incredibilmente nella non proibitiva discesa della Bonette, ecco spiegato il voto negativo. In salita è andato meglio di Evans e più o meno come Kohl, ed è andato più forte di loro a cronometro, eppure se li ritrova davanti. Possibile che si sia lasciato scappare l'ultimo treno utile per vestirsi di giallo.

CHRISTIAN VANDEVELDE: 8,5

Non so se ce ne rendiamo conto, ma senza la caduta nella discesa della Bonette l'alfiere della Garmin avrebbe rischiato di vincerlo questo Tour. Era scollinato con 40'', recuperabili in discesa, e comunque un distacco contenuto. Poi è arrivata la caduta, e al traguardo ha pagato 3'. Difficile dire dove sarebbe arrivato senza la caduta, di certo sarebbe salito sul podio di Parigi. Benissimo a cronometro, ha tenuto alla grande in salita, patendo solo la Bonette. Chiedergli di più era impossibile.

FRANK SCHLECK: 8

Partendo dal presupposto che secondo me non è un corridore da corse a tappe e che un Tour de France non lo vincerà mai, la sua corsa è stata più che positiva. E' forse mancato il successo parziale, ampiamente compensato però dalla settimana e oltre in maglia gialla. Il 6° posto finale è stato un po' deludente visto come si erano messe le cose dopo Prato Nevoso. Probabilmente fosse stato in un'altra formazione, senza dover stare calmo sull'Alpe avendo davanti Sastre, e se avesse osato un po' sulla Bonette, sarebbe finito 2-3 posizioni più avanti. Va tenuto conto inoltre che il Tour è stato solo uno dei tanti obiettivi della sua stagione.

SAMUEL SANCHEZ: 6

Per un corridore da classiche, finire 7° al Tour è un grande risultato. Se però questo corridore da classiche decide di puntare tutto sul Tour de France, sacrificando le Ardenne, ecco che il risultato diventa molto meno positivo, specie se non condito da nessun exploit di giornata. Nel complesso abbastanza incolore, anche se in crescita sulle Alpi.

KIM KIRCHEN: 7

Bravissimo fino ai Pirenei, si è poi difeso con le unghie sulle Alpi, riuscendo a portare a casa un buon 8° posto. Il tutto impreziosito dalla maglia gialla portata per diversi giorni.

ALEJANDRO VALVERDE: 7/4

Qui dipende dal tipo di valutazione che vogliamo fare. Se partiamo dal presupposto che Valverde è un corridore da classiche, come probabilmente è, arrivare 9° al Tour de France, vincendo una tappa (che diventeranno 2 con la squalifica di Riccò, visto che probabilmente gli verrà assegnata la tappa di Super-Besse) e vestendo la maglia gialla, è un risultato ottimo. Se però parliamo del Valverde che partiva come co-favorito, che diceva di puntare deciso alla maglia gialla di Parigi, il suo Tour è stato una mezza catastrofe. Fuori classifica già dopo i Pirenei, è stato capace solo di difendersi sulle Alpi, senza mai provare a rientrare in lotta per la maglia gialla osando qualcosa.

ANDY SCHLECK: 7,5

A 23 anni è stato maglia bianca, è stato il più forte sulle Alpi, e senza di lui la CSC non avrebbe mai portato a casa questo Tour de France. Essendo stato per il resto impeccabile, credo che togliergli più 2 voti e mezzo per la crisi della tappa dell'Hautacam sia troppo severo, specie per un ragazzo ancora agli inizi. Certo, compreso il sottoscritto, era uno dei favoriti, perciò più di 7,5 è impossibile dargli.

ROMAN KREUZIGER: 7

Per essere arrivato al Tour per la prima volta, direi che se l'è cavata più che bene. Certo, ha avuto delle giornate difficili, ma a 22 anni sarebbe stupefacente il contrario. E' cresciuto nella terza settimana, e in ottica futura questo è importantissimo.

VINCENZO NIBALI: 7

Anche per lui ottimo Tour, in cui ha vestito anche la maglia bianca. Peccato solo che sia crollato alla lunga, perchè ad un certo punto sembrava quasi da primi 10. Per essere uno che al Tour ci si è trovato quasi per caso, però, meglio di così non poteva fare, considerato che ha anche avuto il coraggio di attaccare da lontano nella tappa di Aurillac. Anche per lui, il futuro appare molto roseo.

DAMIANO CUNEGO: 3

Una catastrofe che pedala, in questo Tour. Sarà caduto e tutto quello che si vuole, ma questo è successo quando il suo Tour poteva già essere etichettato come "fallimento". Sarà migliorato a cronometro, ma se il prezzo da pagare è una pesantezza pachidermica in salita, una reattività da bradipo anestetizzato sui cambi di ritmo, allora preferivamo il Cunego di prima. Finchè si staccava sulle salite brevi, ci dicevano che non dovevamo preoccuparci, perchè sui Pirenei sarebbe uscito alla grande. I più ciechi tifosi di Damiano si sono illusi, ma poi anche loro si sono dovuti arrendere all'evidenza: Cunego in salita si staccava da 40 corridori. Anche il pur lodevole tentativo di rientrare in classifica si è rivelato un disastro. Nessun acuto parziale. Peggio di così non poteva andare.

MARZIO BRUSEGHIN: 5

A cronometro, dove ci rappresenterà alle Olimpiadi, è andato piano. E non mi si venga a dire che non ha forzato, perchè la volata che ha fatto a Cholet è tutto meno quella di un corridore che si risparmia. In salita, a volte non ha potuto aiutare Cunego perchè si è staccato prima (come sul Tourmalet).

MARK CAVENDISH: 9

E' il miglior velocista in circolazione, contrastato dal solo Bennati. Al Tour non aveva rivali, 4 sprint di gruppo e altrettante vittorie. Non prende 10 solo perchè non ha finito il Tour.

OSCAR FREIRE: 8

Ha vinto la maglia verde, è stato molto costante e ha vinto una tappa. Non è stato eccelso, ma nel complesso un Tour più che buono.

ROBBIE McEWEN: 4

Non vince neanche una tappa, e neanche ci va vicino. Pessimo.

ERIK ZABEL: 6,5

L'età è ormai avanzata, gli anni pesano per tutti, ma lui bene o male c'è sempre. Gli manca però lo smalto per piazzare la zampata.

THOR HUSHOVD: 6,5

Vince una tappa subito, poi regolare, ma nulla più.

GERT STEEGMANS: 7

Non azzecca mezza volata fino a Parigi, poi però se ne inventa una da favola. Contando lo scenario, gli vale il 7.

FRANCESCO CHICCHI: 5

Doveva essere il nostro velocista di punta, e invece non è andato al di là di un 6° posto, finendo fuori tempo massimo.

FILIPPO POZZATO: 5

Obiettivamente non ha avuto molte chances, però non ne ha imbroccata una. Nella tappa di Foix si è giocato malissimo le sue carte, e non ha mai trovato la zampata, l'unica cosa che gli si chiedeva in questo Tour.

RICCARDO RICCO': 10/0

10 fino a che è stato in corsa: due vittorie di tappa, maglia bianca, lanciato verso un grande piazzamento in classifica generale. 0 per quello che è accaduto dopo. Ovviamente il voto vero è questo.

LEONARDO PIEPOLI: 10/-1

Idem: vittoria all'Hautacam, lavoro strepitoso per Riccò. Poi la vicenda che tutti conosciamo. A lui -1 perchè ha pure negato l'innegabile.

BULBARELLI, CASSANI & CO.: 4

Se possibile vorremmo sentire la telecronaca della corsa, anzichè una filippica contro il doping.

BERTON & MAGRINI: 8,5

Sono i migliori, nulla da dire. Riescono a tener desta l'attenzione anche durante gli inevitabili tempi morti delle dirette dalla mattina, mentre Auro & Cassani riescono a non attirarla, nemmeno in fasi ben più interessanti della gara.

SYLVAIN CHAVANEL: 8,5

Ha animato questo Tour come nessun altro, e si è meritato la vittoria di tappa come nessun altro.

STEFAN SCHUMACHER: 9

Due vittorie a cronometro e tante fughe, condite dalla maglia gialla. Insomma, straordinario.

FABIAN CANCELLARA: 6,5

Delusione per le due cronometro perse. Encomiabile però il suo lavoro per i capitani.

Ce ne sarebbero altri, me è l'una e mezza di notte e la mente non è abbastanza lucida da suggerirmi altri nomi :shock2:

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Ma come si fa a sire che per rendere spettacolare il ciclismo bisogna far dopare i corridori?!?!?! Li dobbiamio costringere a fare pratiche dannose e pericolose per la salute contro la loro volontà? Allora non vince il più forte, ma il più forte fra quelli che sono disposti a far qualsiasi cosa per vincere.

Se il ciclismo vi annoia potete guardare un altro sport.

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io dico no xke chi si dopa distrugge questo mondo e cmq sella...sbaglio o lui non è risultato positivo certe imprese le puoi fare solo se hai le gambe e il cuore(che bella frase :rolleyes: )

:rolleyes:

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non tirerei dentro sella... perchè dopo che hanno beccato riccò con il CERA... sella puntava anche al Matteotti ( troppe t??) e guarda caso è comparsa la tendinite... non dico che sia dopato, dico solo che è melgio tenere fuori da questi paragoi gli altri ciclisti.. anche perchè sella in salita non perdeva mai dal gruppo dietro, e si faceva la tappa in fuga

Parole sante

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non tirerei dentro sella... perchè dopo che hanno beccato riccò con il CERA... sella puntava anche al Matteotti ( troppe t??) e guarda caso è comparsa la tendinite... non dico che sia dopato, dico solo che è melgio tenere fuori da questi paragoi gli altri ciclisti.. anche perchè sella in salita non perdeva mai dal gruppo dietro, e si faceva la tappa in fuga

chiamatemi "Nostradamus" :rolleyes:

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Sembra destinato a salire il bilancio dei casi di positivita` al doping riscontrati durante l`ulitmo Tour de France. L`AFLD, l’agenzia antidoping francese, ha infatti fornito oggi i dati relativi all`ultima edizione della ‘Grande Boucle’. Oltre ai quattro casi riscontrati e riguardanti gli spagnoli Duenas e Beltran, Riccardo Ricco` (positivo due volte all`Epo) e il kazako Fofonovcii`, ci sarebbe un quinto corridore implicato: la sua identita` non e` stata ancora resa nota, ma sarebbe risultato positivo a un corticosteroide senza avere la necessaria autorizzazione.

Complessivamente, l`AFLD ha riscontrato 22 risultati anomali riguardanti 13 corridori. Tutti, tranne uno, hanno presentato le necessarie autorizzazioni per l`utilizzo a scopo terapeutico. A fare uso di corticosteroidi sarebbero stati in sette: di questi, sei corridori hanno presentato la l’autorizzazione rilasciata dall`AFLD o dall`UCI, mentre uno solo non avrebbe avuto il permesso all’utilizzo di tale sostanza.

datasport.it

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Sembra destinato a salire il bilancio dei casi di positivita` al doping riscontrati durante l`ulitmo Tour de France. L`AFLD, l’agenzia antidoping francese, ha infatti fornito oggi i dati relativi all`ultima edizione della ‘Grande Boucle’. Oltre ai quattro casi riscontrati e riguardanti gli spagnoli Duenas e Beltran, Riccardo Ricco` (positivo due volte all`Epo) e il kazako Fofonovcii`, ci sarebbe un quinto corridore implicato: la sua identita` non e` stata ancora resa nota, ma sarebbe risultato positivo a un corticosteroide senza avere la necessaria autorizzazione.

Complessivamente, l`AFLD ha riscontrato 22 risultati anomali riguardanti 13 corridori. Tutti, tranne uno, hanno presentato le necessarie autorizzazioni per l`utilizzo a scopo terapeutico. A fare uso di corticosteroidi sarebbero stati in sette: di questi, sei corridori hanno presentato la l’autorizzazione rilasciata dall`AFLD o dall`UCI, mentre uno solo non avrebbe avuto il permesso all’utilizzo di tale sostanza.

datasport.it

AZZZZZ.....

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Si allunga la lista dei corridori trovati positivi al 95° Tour de France. Dopo Beltran, Duenas, Riccò e Fofonov il quinto a cadere in fallo è il fantasmino del gruppo, il francese Jimmy Casper. Lo rende nota l'Agenzia Francese per la lotta al doping; la sostanza incriminata sono corticoidi (tracce di essi rinvenute nelle urine del corridore), il caso è però un po' complicato. La positività sarebbe scatttata in mancanza del necessario certificato (utilizzo possibile dietro autorizzazione terapeutica), che invece molti altri corridori del Tour, tutti finiti inizialmente nel mirino regolarmente possiedono. Se ne capirà dunque di più nelle prossime ore. Classe 1978, professionista dal 1998, Casper ha vissuto il suo più bel giorno in carriera nel luglio 2006, quando vinse una tappa al Tour de France. Rischia ovviamente ora lo stop...

Curiosa coincidenza: il caso Casper, legato ad un 'certificato mancante' scoppia nel giorno in cui il presidente della Federazione Mondiale della scherma si stupisce perché si è accorto, solo ora, che "in pedana vanno solo i malati" riferendosi appunto alla marea di certificati che i suddetti atleti, schermidori, avrebbero presentato. E meno male che a sentire invece i nostri vertici federali il doping nella scherma non può esistere, né alcun suo surrogato...Altro che complottti, per carità

eurosport

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