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[Uci Europe Tour - WE] 91° Giro d'Italia


emmea90

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Sella - 9,5

La mina vagante di questo Giro. Su cinque tapponi di alta montagna (Pampeago, Fedaia, Plan de Corones, Monte Pora e Tirano) ne vince tre e colleziona un secondo (sfiorando un poker leggendario) e un sesto (terzo dei big) posto. In maglia verde sin dalla prima tappa, abbiamo imparato a conoscerne le lacrime dopo il guaio meccanico di Pescocostanzo e, dopo le mille vicissitudini di Cesena, la gioia incontenibile dopo le cavalcate dolomitiche. «Ho fatto il numero, ho fatto il numero!» continuava a ripetere infreddolito, quasi incredulo, in cima all'Alpe di Pampeago. Sì, Lele, hai fatto ben tre numeri che rimarranno scolpiti per molto molto tempo nelle nostre memorie.

Contador - 9,5

Mezzo voto in meno per l'assenza nel carniere di una vittoria di tappa che avrebbe reso il suo Giro perfetto. Quando è stato visto boccheggiare sugli strappetti della cronosquadre di Palermo, in pochi pochi potevano immaginare un epilogo del genere. Invece è cresciuto giorno dopo giorno, difendendo con i denti in salita il vantaggio acquisito a crono. Il momento chiave probabilmente è stato sulla salita di Pietransieri, verso Pescocostanzo dove è stato lestissimo a seguire Di Luca e Riccò. Alberto, però, facci un favore, ritorna al Giro!

Riccò - 9

Ha fatto il diavolo a quattro dalla prima alla penultima tappa, mancando però nell'ultima il colpo del kappaò. Spesso e volentieri si è dimostrato il più forte in salita ed è stato penalizzato oltremodo dal ritiro forzato di Piepoli (6,5 per le prime due settimane del pugliese) ritrovandosi completamente solo ogni volta che la strada saliva. Il secondo posto, condito con due belle tappe vinte e la maglia di miglior giovane, è un ottimo viatico per vederlo protagonista in futuro nelle grandi corse a tappe. Unico neo: a volta esagera con le parole. Ma anche questo fa parte del personaggio e noi gli vogliamo bene lo stesso.

Bruseghin - 9

A 33 anni si toglie la più grossa soddisfazione della carriera salendo su quel podio che il suo capitano aveva mancato nelle scorse due edizioni. Regolarissimo, mai fuori giri perchè conosce molto bene i suoi limiti. In tutte le tappe dure abbiamo assistito allo stesso copione: ai primi scatti Marzio si faceva da parte per poi salire del suo passo che, la maggior parte delle volte, risultava essere superiore a quello di chi gli stava davanti. E come se non bastasse, nella crono a Urbino, si è lasciato alle spalle fior fior di specialisti cogliendo la sua terza vittoria da professionista.

Pellizotti - 8

Ci crede fino all'ultimo chilometro dell'ultima tappa, ma, per il podio, deve arrendersi ad un Bruseghin formato super per soli 3". Quello ammirato nel corso di questo Giro è un Pellizotti molto diverso dal solito, propositivo, concentrato, senza quelle giornate no che spesso, in passato, ne hanno limitato il rendimento nel corso delle tre settimane. Sul passo Giau ha avuto la felice intuizione di attaccare Contador ma nessuno lo ha seguito, permettendo poi al madrileno di superare il momento di crisi e resistere bene alle sfuriate di Riccò sul Fedaia. Ciliegine sulla torta il successo contro ogni pronostico nella cronoscalata al Plan de Corones e la maglia rosa indossata per qualche giorno ad inizio Giro. Una sorpresa davvero piacevole.

Menchov - 7,5

Gli va riconosciuto il merito di aver preso sul serio la corsa rosa al contrario del suo compagno Rasmussen - tanto per citarne uno - lo scorso anno che l'aveva "usata" come banco di porva per il Tour. Sempre con i primissimi in salita (a Pampeago si permette anche di anticiparli tutti) paga oltremodo sul suo terreno, la crono, condizionato a Palermo da una squadra non all'altezza e a Plan de Corones da un fastidio respiratorio. Verosimilmente sarà l'unico della top-ten a partecipare alla Grande Boucle e anche questa cosa gli fa onore. Denis, anche tu sei il benvenuto l'anno prossimo!

Van den Broeck - 7,5

Oggetto misterioso fino alle rampe del Carpegna, dove lo abbiamo visto ribattere colpo su colpo alle accelerazioni di Di Luca. Di lì abbiamo cominciato a capire che il ragazzo c'era ed ha chiuso con regolarità pagando poco sia in salita che a crono dai migliori e conquistando una settima piazza davanti a gente come Di Luca e Simoni che ambivano a posizioni ben più alte. Non sarà il nuovo Andy Schleck ma speriamo non sia nemmeno il nuovo Van Huffel!

Di Luca - 6,5

Ovvero quando è impossibile giudicare solo il piazzamento finale. Sì perchè l'ottava piazza per Danilo meriterebbe, se giudicata senza occhio critico, una sonora insufficienza. Gli oltre 4' pagati al suo ex gregario Pellizotti basterebbero da soli a spiegare il concetto. Ma negli occhi abbiamo ancora i suoi denti serrati nei momenti di difficoltà e soprattutto la splendida azione nella tappa del Monte Pora che ha (apparentemente) riaperto il suo Giro. Ci voleva tanto coraggio per fare una cosa del genere e lui l'ha fatta. E pazienza se il giorno dopo sia saltato sul Mortirolo. Riprovaci ancora, Killer!

Pozzovivo - 7,5

Bel Giro per il trottolino lucano, sempre tra i migliori (sul Fedaia il migliore) in salita, con nessun passaggio a vuoto. Imparasse ad andare in discesa e a limitare i danni a crono, potremmo vederlo ancora più su nei prossimi anni, ma probabilmente resterà solo un nostro sogno. Nuovo Piepoli?

Simoni - 6

Mezzo voto in meno perchè a 37 anni suonati non si può andare in crisi di freddo e giocarsi così l'ultima (?) occasione della carriera. Le gambe non sono più quelle di un tempo per il buon Gibo che, in effetti, più di una volta prova a far la differenza, senza tuttavia riuscirci. Gli va dato merito comunque di aver lottato con dei ragazzini (Contador ha 11 anni in meno di lui, Riccò 12) con l'entusiasmo di uno di loro. E ora sotto con i mondiali di mountain bike e poi sarà tempo di bilanci...

Nibali - 5,5

Se fosse entrato nella top-ten il suo Giro sarebbe stato sufficiente. Paga ancora troppo in salita ai migliori, ma crescerà. Degni di nota 2-3 tentativi (Milazzo, Falzarego e giù dal Vivione con gli LPR), velleitari forse, ma che fanno capire che il ragazzo ha stoffa...

Savoldelli - 6

Anche per lui vale il discorso del compagno di squadra Di Luca. Senza quell'azione sarebbe stata una bella insufficienza, ma in quell'occasione ha dimostrato abnegazione e visione della corsa fuori dal comune. È certo però che non potrà più lottare per vincere un grande Giro.

Bettini - 7+

Con una vittoria di tappa sarebbe stato perfetto, ma non si possono togliere meriti al Campione del Mondo per la sua condotta di gara. Ancora non al top della condizione alla partenza, si è messo a servizio di Visconti quando Giovannino è stato in rosa, togliendogli le castagne dal fuoco in più di un'occasione. Quando ha fatto corsa per sé ha raccolto due piazze d'onore e sette piazzamenti nei 10, andando spessissimo all'attacco anche su terreni non propriamente adatti alle sue caratteristiche e chiudendo con un onorevolissimo 19o posto nella generale, che la dice lunga sul suo impegno. Frenato da una brutta bronchite nella tappa che forse gli si addiceva di più, quella di Varese. Se, come spesso fa intendere, a fine stagione lascerà, ci mancherà tantissimo.

Visconti - 7

Una settimana abbondante in rosa ha reso ampiamente positivo il bilancio, ma nelle tappe vallonate ci si aspettava qualcosina di più dal campioncino siciliano, che spesso e volentieri era in affanno non appena la strada saliva.

Bennati - 8

Tre tappe e maglia ciclamino portata a Milano parlano da sole. Non è stato irresistibile nelle volate - alla Petacchi, per intenderci - ma ha dimostrato una grandissima condizione nelle tappe mosse, chiudendo il Giro con una condizione straordinaria. E se quest'anno provasse a vincere in tutti e tre i GT?

Cavendish - 8

Stessa votazione dell'aretino pur con una vittoria di tappa in meno perchè ha concluso il Giro tra lo scetticismo generale e per la volata spettacolare di Locarno "regalata" a Greipel (un bel 6,5 al tedesco mattatore del Down Under). Una delle grandi sorprese di questo Giro, potrebbe essere il nuovo McEwen (un sonoro 4 per l'australiano, ormai alla frutta) per il suo bruciante rush finale, dimostrato in più di un'occasione.

Brutt - 7

Dopo le mille fughe pazze dello scorso anno, quest'anno fa il colpo grosso, vincendo la tappa di Contursi. Non lo abbiamo più visto all'attacco dopo quell'occasione perchè non è stato bene e ha alzato bandiera bianca alla vigilia della crono di Urbino.

Kiryienka - 7,5

Dopo aver assaggiato l'asfalto siciliano nei pressi di Milazzo, il bielorusso dimostra un'insospettabile (per un pistard come lui) propensione per i tapponi di montagna e con tre fughe da lontano coglie due secondi posti (dietro gli scatenati Bosisio e Sella) e la vittoria nell'impegnativa frazione del Monte Pora. Bene in salita, discreto a crono: chissà se almeno in qualche breve corsa a tappe potrà dire la sua...

Priamo - 7

Storia di un onesto corridore che ha coronato il sogno di una vita vincendo al Giro. Colpo d'occhio e condizione invidiabile hanno fatto il resto nella tappa di Peschici dove ha vinto, all'apparenza, senza nemmeno troppa fatica. Ma Matteo è giovane e saprà togliersi altre mille soddisfazioni.

Bosisio - 8

Quando ha vinto, da semisconosciuto, il Giro del Lazio lo scorso anno, qualcuno aveva storto il naso sostenendo che il suo nome c'azzeccasse poco in un albo d'oro prestigioso come quello della corsa laziale. Quel qualcuno si è dovuto ricredere dopo questo Giro. Tappa e maglia rosa, il tutto impreziosito da una serie di azioni che hanno dato modo di ammirare tutto lo spessore di questo corridore. Aspettiamo la riconferma...

Bertolini - 6,5

Grande vittoria di tappa nella giornata epica di Cesena, anche se lo aspettavamo più pimpante sulle montagne, accanto al suo capitano Simoni. Ma il tempo passa per tutti, anche per il buon Alessandro.

Voigt - 6,5

Prima parte di Giro abbastanza deludente, ma riscattata dall'imperiosa cavalcata sul circuito mondiale di Varese che gli ha regalato, a 36 anni, la prima vittoria di tappa al Giro.

Leipheimer - 4

A Palermo era una delle punte del temibile tridente Astana ma ben presto ha capito che non era aria per lui. Poco utile anche alla causa della squadra, non crediamo di esagerare se definiamo la sua corsa nulla (miglior risultato 9° nella crono di Urbino).

Klöden - 5,5

Era vestito con i gradi di capitano, ma complice un virus che ne ha condizionato le prestazioni, si è messo completamente a disposizione di Contador dopo la prima débacle dolomitica. Indispensabile nella tappa del Monte Pora. Senza di lui il Giro avrebbe preso probabilmente un'altra piega.

Possoni - 5

Partenza discreta ma poi sciolto come neve al sole sulle montagne

Karpets - 4

L'unica attenuante (ma non sappiamo quanto possa giustificarlo) la caduta poco prima della partenza sulle strade di Palermo. Se arriva al Monte Pora con Cavendish qualcosa non va.

Rujano - 5

Evita il 4 con l'impegno e un paio di piazzamenti nei 10, ma evidentemente non è questo che ci si aspetta da lui.

Pinotti - 6,5

Si toglie la soddisfazione (aiutato dal vento) di vincere a Milano con la maglia tricolore (e arriva quarto ad Urbino) ma è praticamente inesistente nelle tappe in linea.

Soler - n.g.

Sfortunato il colombiano per la caduta nella seconda tappa che ne ha condizionato pesantemente le prestazioni e lo ha costretto al ritiro anticipato. Lo rivedremo sulle strade del Tour e, si spera, l'anno prossimo al Giro.

Le squadre

CSF Group - 10-

Solo il podio poteva rendere perfettissimo il loro Giro strepitoso. Quattro vittorie di tappa (e non dimentichiamo le sfortune di Sella e Baliani in vista dell'arrivo a Pescocostanzo e Cesena), due atleti nei 10, maglia verde, classifica a squadre e la presenza costante (e spesso con più di un uomo) nelle azioni buone. E pensare che, dopo Cittadella, correvano solo in 6...

Astana - 7,5

L'"Armada Invencible" che presentava al via tre atleti capaci di salire sul podio del Tour, si è dimostrata meno corazzata di quanto i numeri dicessero, ma abbastanza solida per difendere la maglia rosa. Sornioni nella prima parte di Giro, stretti attorno a Contador nell'ultima, decisiva settimana.

LPR - 6,5

Criticabili forse per la condotta nelle prime tappe dove si sono spremuti un po' troppo, ma il capolavoro tattico giù dal Vivione è stato notevole. Nelle altre tappe pagano un Savoldelli non al meglio ma hanno avuto il jolly Bosisio che ha regalato loro l'unica soddisfazione parziale. Squadra tutto sommato giovane, cresceranno.

Saunier Duval - 4

Uomini in fuga: zero. Uomini vicino a Riccò in montagna: zero. Penalizzati oltremodo da un Piepoli troppo presto fuori gioco, hanno in comune solo il nome con i dominatori dello scorso anno. Se vogliono tenere il campioncino di Formigine, gli mettano a disposizione una squadra adeguata.

Quick Step - 6,5

Bettini a parte, hanno trovato la loro dimensione aiutando con abnegazione Visconti a difendere la sua maglia rosa. Interessanti Seeldrayers ed Efimkin, desaparecido Garate.

High Road - 8

Con Csf e Liquigas sono i plurivincitori di questo Giro. La strategia di marketing di puntare su corridori giovani e veloci sta dando i suoi frutti e senza dubbio sono una delle squadre più interessanti del panorama. Oltre ai vari Cavendish, Greipel e Possoni, occhio a Tony Martin.

Liquigas - 7

Quattro vittorie di tappa, la classifica a punti a squadre, la maglia ciclamino e un quarto posto nella generale sarebbero un ottimo bottino per qualsiasi squadra. Si sapeva che Nibali e Pellizotti difficilmente avrebbero potuto lottare per il podio (anche se, alla fin fine c'è mancato pochissimo), ma i verde-blu di Amadio ottengono probabilmente il massimo viste le forze in campo.

Silence - 6,5

Mal vista dai più la loro scelta di lasciare tutti i big a servizio di Evans e del suo assalto al Tour, strada facendo hanno mostrato buone individualità nel loro giovane gruppo. Van den Broeck su tutti, ma meritano una citazione anche Lloyd e De Greef.

Slipstream - 6+

Solo per aver vinto la cronosquadre. Per il resto non pervenuti.

Tinkoff - 7,5

Con Petrov in classifica erano da 8, ma anche così sono grandi. Quest'anno optano per la strategia "non tantissime fughe, ma fughe buone" e così raccolgono due vittorie, tre secondi posti e un terzo posto. Unica nota stonata: Mazzanti, mai visto.

Diquigiovanni - 5,5

Capaci di assistere Simoni in salita solo in rarissime occasioni, salvano la baracca con la vittoria di Bertolini a Cesena

Lampre - 6

Praticamente solo il podio di Bruseghin e qualche timida azione da lontano.

CSC - 5

La vittoria di Voigt è un po' poco per uno squadrone con grandi potenzialità come la squadra di Riis.

Barloword - 5

Cardenas e Cummings (6 per le loro belle azioni da lontano) a parte, mai visti. Delude Gasparotto (un bel 4 per lui).

Caisse d'Epargne - 5,5

Sembrano la brutta copia della Csf: come loro sono spesso presenti in forze negli attacchi importanti ma Joaquìm Rodriguez (6,5 per l'impegno del campione spagnolo) non è Sella e Rujano non è Pozzovivo. Tanta buona volontà ma risultati zero.

Gerolsteiner - 3

L'insufficienza più grave non tanto perchè sono arrivati in due a Milano (Fröhlinger e Krauss) ma per come hanno gestito il caso Moletta. Rebellin da 6 finchè c'è stato.

Milram - 4

Hanno capito che l'essere costruiti intorno ad un uomo solo ha i suoi lati negativi. In assenza di Ale-jet, cercano di sostituirlo con Zabel (voto 6, di stima) ma con scarsi risultati. Sembrano più svogliati del solito, quasi demotivati.

(cicloweb)

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PAGELLONE GIRO 2008

UOMINI DI CLASSIFICA

Sella 10 l'eroe dell'anno, 3 tappe, un secondo posto e un terzo, vince i tre grandi tapponi. Non servono altri commenti.

Contador 9 nel complesso guadagna nelle due crono su tutti, prende il treno di Piepoli Riccò e Di Luca che gli fa guadagnare un minuto sugli altri, il resto è amministrazione del vantaggio, perde sempre un po', sul mortirolo regge un po' a sorpresa e nella crono ufficializza un giro già vinto da una settimana. Nelle salite sembra però poco brillante.

Riccò 7,5 finchè c'è Piepoli sferra attacchi che possono essere decisivi, poi perde la testa e comincia a fare una serie infinita di attacchi inutili, sbaglia tantissimo, specialmente nelle tattiche, se avesse avuto la freddezza di Contador avrebbe vinto a mani basse, per questo i suoi errori sono imperdonabili. Parla tanto e finisce per non vincere nulla.

Simoni 8 nelle prime tappe perde secondi preziosi, poi fa una crono che infiamma i suoi tifosi, sembra in gran forma, ma l'età si fa sentire, dopo il plan de corones crolla, un po' per la crisi di venerdì un po' per la stanchezza che emerge anche sabato. Nonostante ciò è uno dei pochissimi a cercare di fare corsa dura nonostante abbia una squadra molto mediocre e nonostante finisca per avvantaggiare corridori più freschi, ma comunque lui ci prova sempre, se non fosse stato per la crisi di freddo sarebbe sul podio, il nono (considerando anche l'anno scorso visto che Mazzoleni non era tanto pulito), sarebbe stato un record (pari a Gimondi). Tira anche le volate ad Hondo.

Addio Gibo, mi mancherai.

Di Luca 7,5 parte piuttosto brillante, ma un po' al di sotto di Riccò, poi crolla nelle crono, ritorna in sella in salita, sferra l'attacco che potrebbe decidere il Giro e alla fine crolla. Altalenante, ma comunque era difficile aspettarsi un Giro come quello del 2007.

Bruseghin 9,5 la sorpresa più grande in classifica è lui, vince la prima crono, poi fa la sua gara un po' sulla difensiva, da saggio esperto non forza mai il ritmo oltre le proprie possibilità, non da grande spettacolo, ma è terribilmente concreto e alla fine i conti tornano a suo favore. Veramente potente anche sull'Aprica, nonostante il Mortirolo nelle gambe.

Pellizzotti 8 molto combattivo sin dalle prime salite, ci prova sempre quando è in forma, ma sul Mortirolo è poco brillante, pare non avere in pieno le tre settimane, ma sul Plan de Corones è il più forte.

Pozzovivo 7,5 anche lui come Pellizzotti parte molto brillante, poi gestisce un po' verso la fine, ma le sue crono sono inguardabili. Anche lui una bella sorpresa.

Soler s.v. cade subito, poi pare soffrirne, ma non ha una forma decente per correre con i migliori. Invisibile.

Nibali 5 mai brillante, è bravo a seguire Di Luca nell'ultimo venerdì, ma forza troppo e crolla.

Menchov 7 non è in gran forma, ma mi aspettavo peggio, sulle prime salite è fra i migliori, ma anche lui non è brillantissimo nel finale.

Van der Broek 7,5 un altro da cui ci si aspettava poco, soprattutto nella seconda settimana mostra molta lucidità stando sempre davanti.

GREGARI

Savoldelli 5,5 nonostante dica di essere un vice capitano corre per Di Luca, il suo giro è assolutamente insufficiente, si avvicina al 6 solo per la progressione nella seconda tappa e per l'attacco in discesa.

Baliani 8 un altro Giro di sacrifici, va in fuga spesso, ma solo per aiutare i compagni di fuga, potrebbe vincere, ma è sfortunato. Negli ultimi tre anni si è dimostrato un grandissimo delle montagne e un gregario fidato come pochissimi, meriterebbe una vittoria che si ostina a non arrivare.

Piepoli s.v.

Spezzialetti e Golcer 6,5 gregari preziosi.

Kloden 6,5 ci si aspettava di più, ma comunque azzecca qualche tappa aiutando Contador a fare corsa dura.

Leipheimer 4,5 semplicemente inguardabile.

Serpa 6,5 nel momento in cui servirebbe non c'è quasi mai, ma ci prova comunque a rendersi utile, come quando tenta di ricucire su Di Luca, Contador, Piepoli e Riccò e quando tenta di tornare su Simoni prima che quest'ultimo avesse il suo crollo.

Ochoa e Ivanov 5,5 ci provano anche loro, ma sono inutili alla causa di Simoni.

Bertolini 6,5 tira poco, ma bene. Vince una tappa.

Colom 7 il migliore e il più continuo fra i gregari di Contador

VELOCISTI

Cavendish 9 vince, sorprende, regala e da spettacolo. E' molto più brillante di Bennati nelle ultime volate.

Bennati 9 nelle volate è meno forte di Cavendish, ma tiene forte nelle colline, fa una dignitosa cronoscalata e un'ottima crono finale.

Greipel 7,5 vince una tappa ed è prezioso per il suo capitano

McEwen 2 è irritante vederlo così arrendevole, solo un terzo posto, poi si ritira come suo solito

Zabel 5 non fa molto di più di McEwen, ma almeno resiste alle prime montagne per provarci ancora.

CACCIATORI DI TAPPE

Bettini 7 voto di stima per la sua classe e la sua combattività, perchè numeri alla mano ha fatto davvero poco, anche se le sue condizioni di salute nel finale erano molto brutte. Nonostante le fughe sembra spesso arrendevole e demotivato. Mezzo voto per il lavoro da gregario che non si addice ad un campione del mondo.

Ignatiev 6 l'ultima crono gli fa raggiungere la sufficienza, ma da lui ci si aspetterebbe di più. Solo una fuga, la prima crono è deludente ed è penultimo in classifica finale.

Brutt 7 finalmente riesce a vincere, anche se contando il numero di fughe tentate negli ultimi due anni perde un po' di valore, almeno per chi la vede dell'esterno.

Pinotti 8,5 ha vinto l'ultima tappa, ma forse qualcuno si ricorda chi aveva il miglior tempo nel tratto in pianura della crono di Urbino? Sempre lui, il miglior cronoman di questo Giro.

Bosisio 7 vince una tappa e porta la maglia rosa, ma appena non vede più il color grigio della sua maglia LPR va nel pallone e sciupa quel che di buono aveva fatto fino a quel momento.

Kiryienka 8 una tappa fra le più dure e due secondi posti, mezzo voto in meno perchè un professionista dovrebbe saper usare il cambio (rotto due volte facendo un errore da amatore).

Visconti 6 porta a lungo la maglia rosa, ma non incide mai, anche se resiste alla prima salita contro i pronostici.

Cardenas 6,5 non vince tappe, ma si piazza bene nella generale.

Rodriguez Oliver 6 tenta tante fughe, ma la sua tappa migliore è il mortirolo. Uno come lui doveva sfruttare le prime tappe con arrivo in collina.

DELUSIONI

Rujano 4,5 ci prova da lontano con scarsi risultati, ma lui dovrebbe tentare di stare nel gruppo maglia rosa invece di anticiparlo.

Karpets 3,5 invisibile.

Perez Cuapio 4 un tempo almeno ci andava vicino a vincere la tappa in fuga, ora si fa riprendere per primo.

Possoni e Sorensen 4,5 si vedono solo nella prima settimana.

Veikkanen 5 se ne parla bene, fa una fuga, ma quando c'è da staccarsi è il primo a rimanere indietro.

Mazzanti 2 l'uomo di classifica della Tinkoff è lui, insieme a Petrov (voto 4) , ma arriva 46°.

Spilak 4,5 altra promessa non mantenuta, ma lui era in forma da marzo, quindi ha qualche attenuante.

Martin 5 che non fosse un fenomeno in salita si sapeva, ma si pensava che qualcosa di discreto potesse fare, invece è 128°, avrà fatto anche il gregario, ma a chi?

Nocentini e Gasparotto 2 come se fossero rimasti a casa, il primo va in fuga ma senza provare niente.

Sioutsu 4,5 anche lui non rispetta le attese.

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Namib, queste sono le tue pagelle personali...?

Posso non trovarmi d'accordo con alcune valutazioni?

(dettate più dal tifo e dalla simpatia che da considerazioni ogettive....)

Riccò sta antipatico pure a me, ma non gli puoi mettere meno

di Simoni e Di Luca che sono saltati in 2 tappe...

Bosisio solo 7??? Ha vestito da semisconosciuto la maglia rosa.

Ha vinto una tappa, è andato più volte all'attacco, ha lavorato per la squadra....

Rodriguez oliver 6.... è l'unico che ha fatto vedere la maglia caisse d'epargne...

ha onorato il giro con tantissimi attacchi, si è piazzato nei 10 diverse volte e

se non fosse stato per Savoldelli avrebbe vinto una tappa.

Martin 5 Pinotti 8,5..... per 7"??? Se avesse vinto il tedesco

il giro di Pinotti sarebbe rimasto sotto le aspettative

e quello di martin sarebbe stato più che buono e si sarebbe parlato

di vittoria a sorpresa...

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Ps. ho letto solo ora quelle di Bartali...

...mi trovo quasi sempre in linea con lui,

tranne per mcEwen, che a mio giudizio è il vero flop

del giro e della stagione, avrà sicuramente qualche problema,

fisico, mentale o tattico... Zabel merita una pagella migliore di quella del canguro.

Karpets: a mio parere è venuto al giro solo per mettere km nelle gambe,

è caduto all'inizio e il fatto che sull'aprica si sia ricongiunto con Di Luca

può voler dire che il suo obiettivo lui lo ha raggiunto...

...lo scopriremo fra un paio di settimane al Tour de Suisse....

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Namib, queste sono le tue pagelle personali...?

Posso non trovarmi d'accordo con alcune valutazioni?

(dettate più dal tifo e dalla simpatia che da considerazioni ogettive....)

Riccò sta antipatico pure a me, ma non gli puoi mettere meno

di Simoni e Di Luca che sono saltati in 2 tappe...

Bosisio solo 7??? Ha vestito da semisconosciuto la maglia rosa.

Ha vinto una tappa, è andato più volte all'attacco, ha lavorato per la squadra....

Rodriguez oliver 6.... è l'unico che ha fatto vedere la maglia caisse d'epargne...

ha onorato il giro con tantissimi attacchi, si è piazzato nei 10 diverse volte e

se non fosse stato per Savoldelli avrebbe vinto una tappa.

Martin 5 Pinotti 8,5..... per 7"??? Se avesse vinto il tedesco

il giro di Pinotti sarebbe rimasto sotto le aspettative

e quello di martin sarebbe stato più che buono e si sarebbe parlato

di vittoria a sorpresa...

Certo che puoi trovarti in disaccordo :wink:

ti spiego il mio punto di vista su questi:

a Riccò ho dato un voto più basso degli altri perchè ha dimostrato un'intelligenza tattica pari a zero, soprattutto da quando si è ritirato piepoli. Mi sono sembrati inutili molti suoi scatti da lontano nelle prime tappe, che, come era prevedibile, non hanno portato a niente e gli hanno fatto sprecare energie (come quando attaccò in discesa con bettini e sella in un arrivo semplice o quando tentò tre attacchi nella Urbino-Cesena), mi è piaciuta pochissimo la sua tappa del mortirolo quando ha veramente corso per arrivare secondo (qualche post indietro c'è una critica più dettagliata di riccò in quetsa tappa). Non ha mai tentato di fare corsa dura da lontano nelle tappe in cui serviva. Nelle prime tappe con arrivo in collina ha lasciato che arrivassero i fuggitivi rinunciando ad abbuoni importanti. Proprio perchè è un grande atleta che aveva tante possibilità di vincere il giro questo errori diventano macigni imperdonabili. Inoltre nell'ultima crono è andato veramente male (considerando che nelle crono finali i valori sono meno marcati) dimostrando che a fine giro aveva meno energie di contador. (col senno di poi questi errori di venta indifferenti vista la prestazione di contador nell'ultima crono, però rimangono comunque imperdonabili.

Simoni invece, nonostante non abbia ormai le gambe per vincere un giro ci ha provato sempre, nella tappa dell'alpe di pampeago era l'unico ad avere il coraggio di far tirare forte la squadra e a pescocostanzo lui e serpa erano gli unici a tentare di ricucire su riccò di luca e compagni. Si è dimostrato molto combattivo e migliorato a cronometro, ha lavorato per gli altri compagni nelle volate. Una cosa che ho apprezzato molto e che sul Mortirolo non ha tentato la fuga da lontano (che probabilmente lo avrebbe portato a vincere), ma ha agito in modo coraggioso ed ha affrontato i suoi avversari guardandoli in faccia, anche se questo voleva dire rinunciare ad una vittoria di tappa, ha attaccato 3 volte nonostante non avesse nemmeno le gambe per tenere la ruota di Rodriguez Oliver, non ha rinunciato a seguire sella per prendere un secondo posto apparentemente inutile, ma che quando vuoi dimostrare di voler onorare una corsa diventa importante. Dal mio punto di vista uno può avere anche poca forza nelle gambe o non avere più l'età per stare con i migliori, ti puoi piazzare decimo se davanti ci sono corridori più fori e giovani di te e nessuno ti può dire niente, ma se provi in tutti i modi a superarli un voto alto te lo meriti di più di uno che ha le gambe per arrivare primo e invece corre per arrivare secondo.

Ovviamente non escludo che il fattore simpatia un po' abbia influito, ma ho anche cercato di essere oggettivo seguendo i miei parametri di giudizio.

Per gli altri ti spiego in un secondo momento, la mia ragazza mi aspetta sotto la pioggia e non accetterebbe "stavo commentando delle pagelle sul giro" come scusa :nana:

Anche perchè lei odia il ciclismo... :banghead:

Spero comunque di esserti stato utile e di essermi spiegato.

A dopo.

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Come non detto, posso continuare:

A Di Luca ho dato 7,5, ma poteva essere anche 8. Non di più perchè nelle prime tappe poteva guadagnare svariati secondi mandati in fumo lasciando che le fughe gli portassero via gli abbuoni, e lui ha anche una squadra forte che questo poteva evitarlo. Poi si può capire che nell'ultima tappa di montagna abbia avuto difficoltà, ma non tenere le ruote di Pellizzoti, VdB, e Valijavec (con tutto il rispetto per questi) è abbastanza grava, anche perchè aveva appena riaperto la classifica e doveva essere più motivato. Ancdhe a Pampeago è sembrato fra i meno lucidi e nelle crono è crollato rispetto agli altri anni, soprattutto sul Plan de Corones. Insomma, a conti fatti di tappe belle ne ha fatte due, cioè la Marmolada e quella dei 2 minuti presi a contador.

Rodriguez Oliver più che nelle fughe mi aspettavo di vederlo nelle tappe di collina, specialmente nella seconda tappa che era molto adatta a lui. Poi è vero che ci ha provato tanto, ma è anche vero che non ci è riuscito mai a vincere. Insomma, per me raggiunge la sufficenza solo per quello che ha mostrato sul mortirolo. Forse visto il 7 a Bettini potevo darli 6,5 , ma non credo che meriti di più.

Pinotti ha preso 8,5 perchè uno che si dimostra il migliore in tutte e due le tappe adatte a lui (per la crono di Urbino considero solo i km in pianura) merita un voto molto alto, soprattutto perchè ha battuto uomini più forti e motivati di lui come Contador, Kloden e Leipheimer (più forti a crono) Briseghin e Nibali (più motivato e anche più forti.

Martin ha preso solo 5 perchè non dovendo fare il gregario nelle tappe in salita me lo aspettavo più avanti in classifica. Forse fo male a pensare che vada forte in salita, ma mi pareva di ricordarlo molto più competitivo. Quando tira le volate a greipel e cavendish riesce raramente a portarli davanti, infatti (escludendo la tappa di greipel nella quale comunque si fa superare da ongarato) cavendish deve sempre partire più indietro di bennati. Se non fosse per l'ultima crono sarebbe stato da 4 (secondo me).

Bosisio poteva prendere anche un 8, ma nelle ultime tappe (da quando ha preso la maglia rosa) si è spento improvvisamente, crolla subito nella prima tappa in cui veste la maglia e poi lascia negli ultimi giorni il lavoro sporco a Golcer e Spezialetti. Insomma, i primi 14 girni sono da 8/8,5, ma gli ultimi sono da 5 o anche meno.

Spero di averti fatto capire il mio punto di vista, se ci sono altri dubbi basta dirlo e ti spiegherò le mie motivazioni. :wink:

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Ma tatticamente gli si può imputare solo un paio di scattini per ricucire

che ha fatto sul mortirolo e quell'attacco a seguito di bettini...

per il resto ha corso il giro da solo, ha vinto 2 tappe,

meglio di lui solo sella e bennati. E' arrivato secondo perdendo

nell'ultima crono 2 minuti da contador, ma guadagnandone 1 da di luca e

2' 30" da Simoni. Ha quasi vestito la maglia rosa....

Ripeto... è antipatico però ha fatto un grande giro

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Ripeto: se martin avesse vinto l'ultima crono

si sarebbe parlato di vittoria a sorpresa e

sarebbero fioccati gli 8...

Joaquin Rodriguez ha fatto un attacco all'ultimo km da far tremare

le rovine di agrigento... se non fosse stato per il falco avrebbe vinto

inoltre tengo a sottolineare che questo corridore sta andando forte

dalla tirreno adriatoco dove ha pure vinto la tappa con l'arrivo più duro.

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Ma tatticamente gli si può imputare solo un paio di scattini per ricucire

che ha fatto sul mortirolo e quell'attacco a seguito di bettini...

per il resto ha corso il giro da solo, ha vinto 2 tappe,

meglio di lui solo sella e bennati. E' arrivato secondo perdendo

nell'ultima crono 2 minuti da contador, ma guadagnandone 1 da di luca e

2' 30" da Simoni. Ha quasi vestito la maglia rosa....

Ripeto... è antipatico però ha fatto un grande giro

confermo...pure a me sta tanto antipatico quanto simoni...ma ammetto che sonoentrambi grandi corridori e che quando corrono mi piace proprio vederli

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va be', ognono ha le sue opinioni, forse a martin e rodriguez potevo dare un voto in più, ma le mie ragioni le ho spiegate. In generale ho preferito premiare l'impegno e la combattività rispetto alla forza.

Ma Martin è un neo-pro ed ha fatto fin troppo.

Vabbè che tra i dilettanti teneva benino in salita (neanche troppo, vedi mondiali di Stoccarda dove si era piantato su una salitella), però nei pro ha fatto vedere di essere un gran passistone e non ci si poteva aspettare che facesse di più.

C'ha il fisico da passistone, tra i dilettanti era considerato il nuovo Ullrich, ma tra i dilettanti non si scalano passi dolomitici...

Ha fatto secondo a Milano e si è piazzato bene anche in quella di Urbino ed in più ha permesso a Cavendish e a Greipel di vincere alcune volate con trainate poderose.

Io gli darei almeno un 7,5 , se non 8.

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I miei voti:

CONTADOR 10 una settimana prima del giro stava al mare quindi fuori forma e si è dimostrato semplicemente il + forte.

RICCO 8 non mi è piaciuto sul mortirolo xkè la doveva attaccare fino la morte invece......bè l'hanno visto tutti.Anke se mi sta antipatico è una gran corridore.

BRUSEGHIN 10 e ki se lo aspettava un giro cosi da lui nn scalatore discreto cronoman ed è arrivato terzo.Alè Bruse.

PELLIZZOTTI 8.5 crono paurosa a plan de corones e ha tenutp abbastanza bene sulle grandi montagne.Prima volta da capitano al giro.Strepitoso.

MENCHOV 7.5 bene in tutto il giro ma male nella tappa ke gli è costato il giro la crono scalata.

SELLA 10 E LODE ke dire del salbaneo semplicemente fantastico 3 vittorie di tappa nella 3 tappe + dure del giro.Finalmente consacrato in qlli ke nel futuro vinceranno il giro.

VAN DEN BROECK 7 ha tenuto su tutte le salite o quasi è il futuro del ciclismo.

DI LUCA 8 grande grinta per il killer di spoltore.Però con grinta e cuore il giro non si vince infatti gli sono mancate le gambe nei momenti + importanti del giro ( crono scalata, mortirolo ).

POZZOVIVO 8.5 sorpendente come tutta la sua squara la CSF.Bravissimo a stare sempre li coi migliori.

SIMONI 9 purtroppo è incappato in una giornataccia qlla del monte pora e della presolana in cui ha preso 7' dai migliori, poi però si è dimostrato il GIBO forte nella tappa del mortirolo.

Questi sono i primi dieci poi nn ci possiamo scordare di:

KIRYENKA 9 tutto il giro in fuga per raccogliere una tappa dove aveva avuto anke dei problemi ma ha recuperato e vinto.Molto bravo.

CAVENDISH 9.5 credo ke qsto ragazzo diventerà meglio di AleJet. Strepitoso spunto all McEwen.Grandioso a lasciare la tappa a Greipel.

BENNATI 8 poteva e doveva vincere tutte le volate ma ha trovato un cavendish in + in qsto giro.

BETTINI 10 dieci xkè nn ha mai mollato cn la tosse molto forte ke nn lo lasciava mai stare.Forza grillo facci sognare sia all'olimpiade ke al mondiale.

KLODEN 4 non si è mai visto in tutto il giro un gregario in meno per contador anke se il tedesco era partito cn i favori del pronostico.Delusione

RUJANO 4.5 non è + il rujano del 2005 purtroppo cm perez cuapio nn si vuole allenare regolarmente.Speriamo di ritrovarlo.

E gli sfortunatissimi Piepoli e Soler.

Commentate se per voi qsti voti sn giusti o no.

Potete fare anke delle critike.

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allora, vediamo se mi spiego. Credendo che martin fosse un discreto scalatore oltre ad un grande cronoman pensavo potesse entrare nei 25, o al massimo nei 30. Se invece di arrivare nei 30 come pensavo arriva 128° avrò il sacrosanto diritto di essere molto deluso da lui?

Se gli ho dato 5 è perchè credevo che potesse fare molto meglio, ma se mi dite che tutto questo ottimismo era infondato allora ho sbagliato a dare il voto, ok?

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una domanda , ma voi che gare vedete ?

Kloden 4 .. nella tappa dove Di luca è andato in fuga se non c'era Kloden a tirare come un mulo e anche sul mortirolo contador la maglia rosa la vedeva con il binokolo ...

1)Kloden sul mortirolo nn c'era si era ritirato li strepitoso è stato COLOM

Però per il fatturato del giro lui inizia come leader per vincere il giro e dopo la seconda crono gia si vedeva ke nn sarebbe stato lui a vince il giro.

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Karpets: a mio parere è venuto al giro solo per mettere km nelle gambe,

è caduto all'inizio e il fatto che sull'aprica si sia ricongiunto con Di Luca

può voler dire che il suo obiettivo lui lo ha raggiunto...

...lo scopriremo fra un paio di settimane al Tour de Suisse....

Karpets è stato operato oggi allo scafoide...

... per la caduta del giorno prima che iniziasse il giro...

...non si sa se fa il tour de Suisse....

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