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Ciclocross: convocati gli azzurri per la Coppa del Mondo

Il Direttore Tecnico Fausto Scotti ha comunicato i nomi dei ciclocrossisti che indosseranno la maglia azzurra alla terza prova di Coppa del Mondo in programma domenica 11 novembre a Pijnacker, in Olanda.

Gli azzurri sono: Veronica Alessio (Team Desenzanese Asd), Daniela Bresciani (Colnago Arreghini Filago), Marco Aurelio Fontana (nella foto, Selle Italia Guerciotti Elite), Alessandro Gambino (Gruppo Sportivo Esercito) e Rafael Visinelli (Gruppo Sportivo Forestale). Fausto Scotti si avvarrà della collaborazione tecnica di Luigi Bielli. La gara delle donne prenderà il via alle ore 14, quella maschile alle 15.

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Tour of Southland, vince ancora Vennell

Seconda vittoria di tappa per Jeremy Vennell sulle strade del Powernet Tour of Southland. Nella sesta tappa, la Lumsden - Crown Range di 133.9 km, Vennell si è imposto in perfetta solitudime, staccando di 25 secondi il connazionale Hayden Roulston, che resta leader della classifica generale.

Ordine d’arrivo

Jeremy Vennell (NZl) Bissell Pro Cycling Team in 3.14.56 (41.244 km/h)

2 Hayden Roulston (NZl) Trek Zookeepers Cafe a 25”

3 Aaron Strong (NZl) The Southland Times a 44”

4 Blair Martin (NZl) PFP - Calibre Cycles a 1.00

5 Jeremy Yates (NZl) Subway a 1.14

6 Marc Ryan (NZl) Colour Plus a 1.18

7 Michael Grabinger (USA) Hilo Decorating

8 Adam Semple (Aus) Calder Stewart Pink Batts

9 Reon Park (NZl) Colour Plus

10 Thomas Zirbel (USA) Bissell Pro Cycling Team

Classifica generale

1 Hayden Roulston (NZl) Trek Zookeepers Cafe in 14.27.04

2 Marc Ryan (NZl) Colour Plus a 1.28

3 Logan Hutchings (NZl) Colour Plus a 2.56

4 Gordon Mccauley (NZl) Trek Zookeepers Cafe a 3.13

5 Reon Park (NZl) Colour Plus a 3.56

6 Clinton Avery (NZl) Ascot Park Hotel a 4.33

7 Jeremy Vennell (NZl) Bissell Pro Cycling Team a 7.38

8 Tim Gudsell (NZl) Colour Plus a 8.24

9 Brian Jenson (USA) Hilo Decorating a 10.02

10 Miles Watson (NZl) Share The Road a 10.12

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Doble Copacabana: primi successi per Hernandez e Gallardo

È scattato in Bolivia il Doble Copacabana, corsa a tappe di categoria 2.2 del calendario Uci. La prima tappa ha visto il successo del messicano Carlos Hernandez (nella foto) mentre nella seconda a vincere è stato il boliviano Burgos Horacio Gallardo. In classifica generale guida proprio il messicano Hernandez.

Ordine d’arrivo 1a tappa

1 Carlos Hernandez (Mex) Canels Turbo Mayordomo de México in 3.51.27 (40.699 km/h)

2 Oscar Solis (Bol) Coordinadora Ebsa

3 Juan Carlos Montenegro (Ecu) Spoli de Ecuador

4 Jorge Bustamante (Pur) Club de Ciclismo Inca Arequipa a 11”

5 Burgos Horacio Gallardo (Bol) Glas Casa Real Campos de Solan a 4.18

Ordine d’arrivo 2a tappa

1 Burgos Horacio Gallardo (Bol) Glas Casa Real Campos de Solan in 4.32.01 (35.512 km/h)

2 Javier Salas (Bol) Glas Casa Real Campos de Solan

3 Oscar Solis (Bol) Coordinadora Ebsa

4 Becerra Víctor (Col) Coordinadora Ebsa

5 Niño Libardo (Col) Coordinadora Ebsa

Classifica generale

1 Carlos Hernandez (Mex) Canels Turbo Mayordomo de México in 8.23.16

2 Oscar Solis (Bol) Coordinadora Ebsa a 2”

3 Juan Carlos Montenegro (Ecu) Spoli de Ecuador a 8”

4 Jorge Bustamante (Pur) Club de Ciclismo Inca Arequipa a 20”

5 Burgos Horacio Gallardo (Bol) Glas Casa Real Campos de Solan a 4.14

(da cyclingnews)

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Il medico della FFC: ecco perché boccio il passaporto biologico

Armand Mégret, medico capo della Fédération française de cyclisme (FFC), ha criticato in una lettera aperta il passaporto biologico voluto dall’Uci al termine del summit antidoping svoltosi a Parigi a metà ottobre.

Il dottor Mégret deplora innanzitutto il fatto che «la Wada abbia imposto un metodo del quale non si conoscono le modalità di applicazione, del quale non si conoscono i costi, del quale non si conosce chi sarà sottoposto con certezza a questo metodo, del quale non si sa se sia da considerarsi un metodo di lotta al doping (quindi con sanzioni e squalifiche) oppure un supporto medico e come tale indicativo per fermare un atleta in caso di valori anomali per la tutela della sua salute, senza però implicazioni sanzionatorie».

«In più - aggiunge Mégret - è necessario che siano chiariti quali saranno i valori da ricercare, per i quali però bisogna tener presente che il doping non è l’unico fattore che può portare delle variazioni. Non bisogna escludere, infatti, che anomalie biologiche possano essere provocate da problemi di salute in tutti gli sportivi di alto livello».

Armand Mégret sottolinea poi come il passaporto biologico della Wada possa essere un metodo valido per essere pubblicato su una rivista scientifica «ma un tribunale, al quale potrebbe rivolgersi un corridore, sceglierà dei nuovi esperti che contesteranno il metodo e dei giuristi che vi troveranno dei vizi di forma. Per questo metodo non è stato indicato alcun sistema operativo: non c’è l’organizzazione, non c’è metodo, non vengono indicate le tecniche che devono essere applicate dai laboratori, i kit da utilizzare, i protocolli da seguire... È un peccato che il ciclismo faccia affidamento su questa che è una grande proposta mediatica e nulla più: come può essere risolutivo un sistema che lascia libertà all’interpretazione di ognuno?».

Tuttobiciweb.it

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DOPING - Scoperto quello da effetto placebo, è legale!

Torino - mercoledì 7 novembre 2007 - Scoperto forse il miglior agente dopante possibile, irriconoscibile a qualsiasi test e legale: è l’acqua fresca che, usata come placebo, può acquistare poteri “portentosi” sugli atleti. È quanto dimostra uno studio italiano condotto all'istituto di Neuroscienze dell'Università di Torino da Fabrizio Benedetti e Luana Colloca.

Gli esperti hanno visto che dopo aver somministrato morfina per due settimane ad un gruppo di atleti in allenamento, e poi, al momento della gara, un semplice ed innocuo placebo di soluzione fisiologica, questi hanno riportato performance migliori nel corso della gara e migliore resistenza al dolore.

«Anche se gli atleti vincenti in questo caso non sapevano che gli stavamo somministrando placebo e pensavano fosse morfina, poiché esiste un meccanismo parzialmente inconscio detto 'memoria farmacologica' crediamo», ha spiegato Benedetti che questo “doping-non doping” possa funzionare anche quando gli atleti stessi sanno di ricevere un placebo.

La memoria farmacologica, ha spiegato il neuroscienziato, è un meccanismo ben noto in clinica e consiste nel condizionamento indotto dalla somministrazione di un farmaco. In pratica il cervello impara ad associare l'effetto del farmaco al contesto in cui il medicinale è somministrato, per cui riproducendo il medesimo contesto (ad esempio l'iniezione o lo stesso ambulatorio dove viene praticata) ma usando un finto farmaco, un placebo, si ottengono gli stessi effetti della medicina.

I neuroscienziati hanno voluto vedere se questo condizionamento potesse valere anche tra gli sportivi e hanno scelto la morfina come farmaco poiché per l'Agenzia anti-doping vieta la morfina solo prima di una competizione, ma non la vieta nel periodo dell'allenamento essendo un antidolorifico.

Così gli scienziati hanno somministrato morfina a più gruppi di atleti in allenamento. La loro gara consisteva nel resistere il più possibile con un braccio stretto da un laccio (e quindi dolorante) a schiacciare una molla da palestra. Ebbene i vincitori tra tutti sono risultati coloro che, avendo preso morfina nelle settimane di allenamento, al momento della gara hanno preso, senza saperlo, un placebo.

«La domanda ora è - conclude Benedetti - se è etico, sulla base di questi risultati, somministrare morfina prima della competizione (pratica legale) e poi un placebo al momento della gara per ottenere prestazione».

Ciclonews.it

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DOPING - Rogge (Cio): «Medaglie Jones solo ad atlete pulite. Tolleranza zero e aumento controlli per Pechino e Londra»

Losanna (Svizzera) - mercoledì 7 novembre 2007 - Le cinque medaglie olimpiche revocate a Marion Jones, dopo la sua ammissione di aver fatto ricorso al doping, non saranno riassegnate «automaticamente». Lo ha detto il presidente del Comitato olimpico internazionale (Cio), Jacques Rogge, in una teleconferenza sottolineando che le medaglie andranno soltanto ad atlete «pulite» e che ci sarà «tolleranza zero» nei confronti del doping.

A chi gli domandava su una possibile assegnazione della medaglia d'oro dei 100 metri alla greca Katernona Tanou (seconda a Sydney), Rogge ha ribadito che «il caso sarà esaminato nella prossima commissione esecutiva (10-12 dicembre)''e che comunque saranno promossi solo gli atleti «puliti». Prima e durante i giochi olimpici di Atene, nel 2004, Thanou era sfuggita a molti controlli antidoping ed era stata squalificata per due anni.

Marion Jones che a Sydney vinse tre ori e due bronzi (oro nei 100 metri, 200 metri e staffetta 4x400 e 2 bronzi, nel salto in lungo e nella staffetta 4x100 metri), il mese scorso ha confessato di aver fatto ricorso al doping. Le medaglie sono tornate al Cio che attende ora le indicazioni della Federazione internazionale di atletica per comminare la squalifica alla Jones e la revoca delle medaglie.

Rogge ha poi sottolineato l'impegno del Cio nella lotta al doping con l'incremento dei controlli che ai Giochi di Londra del 2012 saranno 5000 contro i 4500 previsti a Pechino, ribadendo il concetto di «tolleranza zero».

Il presidente del Cio ha poi auspicato che sempre più nazioni adottino la convenzione Unesco e aderiscano alla Agenzia mondiale antidoping (Wada). «La verità - ha detto - è che a tutt'oggi su 190 paesi, solo 70 hanno firmato la convenzione».

E questo tema sarà affrontato la prossima settimana nel corso della conferenza mondiale contro il doping a Madrid.

Ciclonews.it

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PROF - La T-Mobile aspetta gli atti di Sinkewitz e poi deciderà

Amburgo (Germania) - mercoledì 7 novembre 2007 - La Deutsche Telekom attende di esaminare gli atti relativi al caso di Patrik Sinkewitz prima di decidere se confermare il proprio impegno nel ciclismo.

«La nostra posizione non cambia: aspettiamo gli atti dalla federazione, li avremo quando l'avvocato di Sinkewitz darà il suo ok», dice Stefan Wagner, portavoce della T-Mobile, all'agenzia Dpa. La Deutsche Telekom sponsorizza la principale squadra tedesca attraverso il marchio T-Mobile. L'accordo prevede finanziamenti di circa 10 milioni di euro a stagione fino al 2010. Il programma, però, rischia di essere messo in discussione dalle accuse di Sinkewitz. Il corridore tedesco, risultato positivo al testosterone, è stato licenziato in tronco dalla T-Mobile.

Agli organi disciplinari della federazione (BDR), Sinkewitz avrebbe rilasciato parlato di un ricorso sistematico al doping, da parte della squadra, prima del Tour de France 2006. In particolare, numerosi atleti si sarebbero sottoposti a pratiche ematiche con la collaborazione di alcuni medici della clinica universitaria di Friburgo. «Vogliamo essere certi che ogni decisione sia basata sui fatti», ha aggiunto Wagner lasciando aperta la porta a ogni ipotesi.

Ciclonews.it

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Bikes4Show apre i battenti, Bettini già protagonista

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Il rumore delle ruote sulla pista di faggio, il colpo d’occhio degli atleti che sfilano sulle curve inclinate di oltre 50°, la voglia di bicicletta che ha reso questo sport il più amato nell’Italia che usciva dalla guerra. Tutto questo ha contribuito a creare la splendida atmosfera nell’aria al padiglione 7 di Eicma, per il via ufficiale all’atteso “Bikes4Show”.

Una pista di 200 metri e con tribune dalla capienza di 2.000 posti; un impianto impressionante

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e perfetto, che riporta a Milano il ciclismo su pista. A fare da madrina al varo del nuovo Velodromo la bellissima Maddalena Corvaglia, ex velina bionda di “Striscia la Notizia” e grande appassionata di due ruote a motore: «Le biciclette mi piacciono moltissimo e per i ciclisti nutro davvero grande rispetto, ma ammetto che stravedo per le moto: ho una Ducati Monster e da giorni sbircio i siti internet per scoprire com’è la nuova edizione. Non vedo l’ora di ammirarla dal vivo qui in Fiera».

L’inaugurazione è stata anche l’occasione per presentare le 15 coppie di corridori che si sfideranno fino a domenica in una appassionante quattro giorni. Oltre a Marco Villa e Paolo Bettini, oro olimpico ad Atene e campione del mondo uscente, anche atleti del calibro di Ballan, Pozzato, Popovich, Quaranta, Baldato e Napolitano a spiccare tra i 30 corridori in gara. Corridori che hanno cominciato a sfidarsi già alle 11.30, quando è iniziata la corsa a punti sui 40 giri, vinta da Villa e Bettini.

La Grande Prima è stata tenuta a battesimo dal direttore dell’Eicma Costantino Ruggero, dall’ex oro olimpico Silvio Martinello - uno dei padri di “Bikes4Show” - e dal direttore organizzativo Fabio Perego. Di rilievo anche la presenza di ospiti come l’ex olimpionico Sante Gaiardone e Francesco Moser, campione del mondo sia su strada che su pista. (leggi l'intervista)

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Eicma 2007

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Bici, musica e agonismo

Spettacolo al velodromo

Alla 65ª Esposizione internazionale del Ciclo è iniziato "Bikes4Show". Fino a domenica si sfidano su pista 15 coppie con Bettini, Pozzato, Napolitano e tante altre stelle delle due ruote

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Una fase del cambio nell'americana tra Marco Villa e Paolo Bettini. Bettini

MILANO, 8 novembre 2007 - A Milano c'è il primo Salone del Ciclo al mondo con un velodromo incorporato. E fino a domenica sarà spettacolo, con alcuni dei più grandi campioni delle due ruote italiane a darsi battaglia su pista.

FRECCE - Da Bettini a Pozzato, passando per Ballan, Bertolini, Popovich e Baldato. Le stelle della strada insieme agli specialisti dell'americana, come Napolitano, Villa e i campioni italiani Masotti e Ciccone. Per molti di quelli che hanno assistito alle prime gare all'interno del padiglione 7 della Fiera di Milano-Rho, è stato il primo contatto con la pista (l'ultima Sei Giorni milanese è datata 1999). Una scarica d'adrenalina tra musica, curve affrontate a velocità folle e una lotta serrata per le prime posizioni. Un'emozione. "Come quella che proviamo noi corridori - ha detto Danilo Napolitano, uno dei migliori pistard azzurri che punta su Pechino 2008 -. La speranza è che manifestazioni come questa, che hanno grande successo nel resto d'Europa, tornino anche in Italia". "Per noi è una sfida e un po' anche un gioco - aggiunge Filippo Pozzato - ma credo sia un bel modo per chiudere la stagione. E poi queste gare sono uno spettacolo unico".

BALLAN-POZZATO - Quindici le coppie in gara fino a domenica 11 novembre: il campione del Mondo Paolo Bettini corre con Marco Villa; Alessandro Ballan fa coppia con Filippo Pozzato. In gara anche Popovich-Zagorodny; Napolitano-Baldato; Bertolini-Gasparotto; Ermeti-Murro; Cucinotta-Masnata; Ongarato-Sabatini; Masotti-Ciccone; Marcotto-De Marchi; Da Ros-Buttazzoni; Delle Stelle-Pelucchi; Cimolai-Bocchiola; Viviani-Alberio; Biolo-Quaranta.

SORPRESA - Dopo la prima giornata di gara il duo composto da Fabio Masotti e Angelo Ciccone è al comando della classifica con 62 punti davanti alla coppia di stradisti formata da Filippo Pozzato e Alessandro Ballan (46 pt). Bettini e Villa occupano il terzo gradino del podio con 61 punti e un giro di ritardo: a Bettini, primo al termine della sessione di gare mattutine, non sono bastate le due vittorie nell'americana a eliminazione per conservare il primato.

Gazzetta.it

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Velo spinge per tutti

"Un onore essere gregario"

Dal lavoro per Pantani a quello di ultimo "vagone" del treno di Petacchi. La carriera di Marco Velo è un inno al sacrificio: "Bisogna saper rinunciare per dare, alla fine ti abitui a dedicarti agli altri"

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Una delle versioni 2007 del treno Milram: Velo è il primo dopo Petacchi. Bettini

MILANO, 9 novembre 2007 - Sarà anche un bel posto: una collina, un bosco, una stradina, un’aria che sa di legno e foglie e Belgio. Sarà anche un bel posto, ma quando ti lanci giù a 50 o 60 all’ora, su cubetti di porfido che sembrano messi lì con il solo obiettivo di farti cadere, e infatti cadi, con il gruppo che ti arriva alle spalle, se non sulle spalle, insomma non è un grande ricordo.

Marco Velo, che ricordo è?

"Mi hanno appena tolto una placca metallica alla clavicola. Quindici punti, per 15 giorni, reggibraccio per una settimana, poi la solita rieducazione. Ormai ci sono abituato. Era la Gand-Wevelgem, e quell’incidente ha condizionato tutto il resto della stagione. Niente Giro, niente Tour, poi però almeno la Vuelta. E soprattutto la certezza di essere tornato corridore".

E il ginocchio?

"Quello era il guaio più grosso. La clavicola è superflua, il ginocchio è decisivo. Adesso, senza la cartilagine, le ossa fanno attrito. In bici non è un problema, ma a piedi sì. L’altro giorno sono andato a correre, e dopo 5 minuti ho cominciato a sentire delle fitte. Il medico mi ha detto di lasciare perdere. Palestra, piscina e, finché il tempo tiene, bici: anche adesso mi tengo allenato così".

Il finale di stagione?

"Il capolavoro è stato la Parigi-Tours. Ce la siamo sofferta e guadagnata. A una sessantina di chilometri è andata via una fuga con 35 corridori. Ongarato, Terpstra e io, insieme con quelli della Discovery, abbiamo tirato come matti. E abbiamo ripreso gli evasi ai meno 35. Poi sono rimasto davanti, e ho dato una mano a chiudere anche sull’allungo di Pippo Pozzato e di altri due. Infine Erik Zabel si è dedicato ad Alessandro Petacchi, e "il Peta" ha vinto la volatona".

Come se avesse vinto lei.

"Ogni vittoria di Petacchi la sento un po’ anche mia. Capito che più di tanto non avrei potuto fare, mi sono dedicato ai capitani. La mia fortuna è stata trovare dei capitani forti e vincenti: prima Marco Pantani, poi Alessandro. Gregario: per me non è un insulto, ma un onore".

Invece?

"Per i giovani è un ruolo minore. Si sentono trascurati, sminuiti. Io credo che sia meglio essere un buon gregario che un corridore anonimo. Ma non è mica facile. Innanzitutto bisogna saper rinunciare per dare. Alla fine ti abitui a dimenticarti di te e a dedicarti agli altri. Così, certe fatiche, se dovessi farle solo per me, non ci proverei neanche, ma se devo farle per "il Peta", non mi tiro mai indietro".

Quegli ultimi chilometri di corsa, vero?

"Lì lo stato di allerta è al massimo. Magari alla tv sembra che il treno sia un meccanismo semplice e collaudato. Ma basta niente per perdere ruote, binari, scie e, alla fine, la vittoria. Un po' per l’esperienza, un po' per la posizione, quella di ultimo vagone, di solito dirigo le operazioni. Il più bel complimento ricevuto da Petacchi è stato proprio quando mi sono fatto male: e adesso, ha chiesto, chi parla negli ultimi chilometri?".

Il vostro treno 2008?

"A parte Fabio Sacchi, il gruppo è rimasto quello. Mirko Lorenzetto è passato da noi alla squadra di Danilo Napolitano. Ma Lorenzetto, che pure ha buone qualità di forza e coraggio, non ha ancora le caratteristiche per fare quel tipo di lavoro, un corridore non fa un treno. Ce ne vogliono almeno tre. E saper cogliere l’attimo giusto non è una materia che s’impara facilmente e che s’insegna dovunque".

Vede qualcuno sulla sua scia?

"Scognamiglio: i primi due anni da professionista non sono facili per nessuno, neanche per i campioni, ma lui si sa muovere bene e sa farsi apprezzare all’interno della squadra. E Sabatini: convocato all’ultimo momento per la Vuelta, si è fatto trovare preparato, ed è sempre pronto quando c’è da tirare".

Lei pedala verso i 34 anni.

"Le carriere si allungano. E io dico che, finché i giovani non mi mettono la ruota davanti, io insisto, continuo, proseguo".

Eppure, a occhio, ne dimostra 10 di meno.

"Sarà la bici. Sarà l’aria. Venite a pedalare con me nel Bresciano".

Gazzetta.it

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Fondriest: pedalerò fino a Roma per i 20 anni del mio mondiale

Sono passati vent’anni ma la determinazione e la grinta di Maurizio Fondriest sono le stesse che nel 1988 lo portarono a conquistare il traguardo iridato di Renaix a soli ventitre anni. Nel mese di giugno 2008 Fondriest celebrerà questa ricorrenza con un suggestivo viaggio in sette tappe da Cles a Roma. L’iniziativa è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa all’Eicma - Esposizione Internazionale del Ciclo.

Molti di coloro che hanno contribuito alla sua straordinaria carriera sportiva affiancheranno il campione trentino per un tratto del percorso, prima di darsi appuntamento a Roma per il gran finale. Tra questi campioni anche Vittorio Adorni, Francesco Moser e Gianni Motta che hanno partecipato alla conferenza stampa.

Oltre che dai volti di numerosi amici e campioni del pedale, Maurizio Fondriest sarà accompagnato da una vera e propria “squadra” di sponsor.

Il viaggio partirà da Cles, città natale di Fondriest e scenario dei suoi primi colpi di pedale nonché delle prime vittorie, e proseguirà tra Veneto ed Emilia Romagna, spingendosi fino in Piemonte, a Novi Ligure, dove il campione trentino renderà omaggio ai miti del passato ciclistico con una visita al Museo dei Campionissimi. Attraverso Parma, Bologna e Forlì, si arriverà in Toscana, a Calenzano, dov’è nato un altro grande del ciclismo: Alfredo Martini. Il programma di viaggio prevede un’immersione nel silenzio di Assisi prima di raggiungere Roma.

Il cammino di Fondriest sarà testimoniato in una sorta di “diario quotidiano” televisivo dal giornalista di Sky Sport Francesco Pierantozzi, che pedalerà a fianco del campione trentino per tutto il percorso.

L’iniziativa vivrà uno speciale momento di festa nell’autunno 2008 a Cles dove l’ex-campione del mondo ripercorrerà i momenti più emozionanti del suo viaggio attraverso il racconto dei partecipanti e le immagini più belle del reportage di Sky Sport.

Fondriest 20° Anniversario è motivato anche da un intento benefico. L’iniziativa, infatti, sostiene il progetto Piccolo Fratello promosso da Fondazione Mediolanum e Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus.

Tuttobiciweb.it

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Bike4Show, Masotti e Ciccone si confermano al comando

Seconda giornata di gare e di spettacolo al Bikes4show con cinque prove durante la mattinata. Al comando di nuovo la coppia Angelo Ciccone e Fabio Masotti con 79 punti in classifica, alle loro spalle Filippo Pozzato e Alessandro Ballan (68 punti). Terza la coppia del due volte Campione del Mondo Poalo Bettini e Marco Villa con 91 punti a un giro di ritardo.

La gare si sono aperte con la corsa a punti di 40 giri e 4 sprint. Gara appassionante vinta dalla coppia Paolo Bettini e Marco Villa su Danilo Napolitano e Fabio Baldato, secondi, e su Filippo Pozzato e Alessandro Ballan (terzi).

Il duello tra le coppie Napolitano- Baldato e Bettini-Villa è continuato nell’eliminazione, dove, dopo essere rimasti in pista solo l’iridato Bettini e Danilo Napolitano, che ha avuto la meglio, nella volata finale. È stato poi Fabio Sabatini a mostrarsi il più veloce nello sprint nell’altra prova ad eliminazione, aggiudicandosi così la corsa.

Nella corsa Derny di 10 giri (numeri rossi pari) Alessandro Bertolini vince su Filippo Pozzato e Angelo Ciccone. E’ Paolo Bettini ad aggiudicarsi la corsa derny a numeri rossi dispari.

Le gare riprendono alle ore 15.00 con la corsa a punti di 30 giri e 3 sprint e finiranno alle ore 21.15. A seguire uno Show per intrattenere il pubblico insieme alla madrina della manifestazione, Maddalena Corvaglia e a Gigi Vigliani.

Tuttobiciweb.it

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Doping, O'Neill tradito da un farmaco antifame: licenziato

L’australiano Nathan O'Neill ha confessato di aver assunto il Phentermine, sostanza che toglie l’ìappetito, che ha causato una positività ad un esame antidoping svolto in occasione del Tour of Elk Grove e ha chiesto scusa a tutta l'interessato per l’«imbarazzante situazione». Il corridore è stato licenziato dalla sua squadra, la Health Net-Maxxis, verso la fine di ottobre dopo la notizia della positività (risalente all'11 agosto).

«Ho usato la medicina per lo scopo prescritto, non certo per doparmi, in un periodo in cui non correvo. Sfortunatamente per me, piccole tracce sono rimaste nel mio corpo e da qui è nata la positività».

Il trentatreenne australiano, otto volte campione nazionale della crono, ha poi aggiunto: «Sono certa che questa sostanza non ha sortito effetti stimolanti, ma capisco che ci saranno delle ripercussioni per la mia imprudenza. Chiedo scusa alla squadra, agli miei sponsor e e ai miei tifosi per quanto è successo».

O'Neill ha poi confermato che nelle prossime settimane sarà sentito dalla Commissione Antidoping australiana per chiarire la sua posizione.

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Doble Copacabana, tappa al boliviano Zubieta

Vittoria boliviana sulle strade della Doble Copacabana Gp Fides: la terza tappa, la Viacha - Cruce Tambillo - Viacha di 128 km, ha visto infatti il successo di Lenin Zubieta. In classifica generale, comanda sempre il messicano Hernandez, in testa fin dal primo giorno.

Ordine d'arrivo

1 Lenin Zubieta (Bol) Quillacollo de Cochabamba in 3.11.23 (40.128 km/h)

2 Niño Víctor (Col) Coordinadora Ebsa a 2.43

3 Ramiro Calpa (Ecu) Spoli de Ecuador a 2.54

4 Niño Libardo (Col) Coordinadora Ebsa a 4.07

5 Javier Salas (Bol) Glas Casa Real Campos de Solan a 4.16

Classifica generale

1 Carlos Hernandez (Mex) Canels Turbo Mayordomo de México in 11.38.55

2 Oscar Solis (Bol) Coordinadora Ebsa a 2"

3 Juan Carlos Montenegro (Ecu) Spoli de Ecuador a 8"

4 Jorge Bustamante (Pur) Club de Ciclismo Inca Arequipa a 50"

5 Lenin Zubieta (Bol) Quillacollo de Cochabamba a 2.39

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Sei Giorni di Monaco: è subito sfida tra Risi e Zabel

Erano le coppie più attese e sin dalla prima sera di gara hanno cominciato a sfidarsi a colpi di sprint, giri in caccia e attacchi violenti: gli svizzeri Risi e Marvulli e i tedeschi Zabel-Lampater sono balzati subito al comando della Sei Giorni di Monaco, che si è aperta con un tutto esaurito sulle tribune del velodromo olimpico.

La classifica

1. Risi / Marvulli punti 60

2. Zabel / Lampater 58

3. Slippens / Stam 43

a un giro

4. Grasmann / Müller 41

5. Bartko / Keisse 41

6. Beikirch / Mohs 31

7. Pollack / Schep 23

a due giri

8. Rasmussen / Morkov 41

a tre giri

9. Siedler / Fulst 9

a quattro giri

10. Kluge / Bach 10

a cinque giri

11. Kankovsky / Lazar 11

a sei giri

12. Löffler / Frey 15

13. Bengsch / Kalz 14

14. Lademann / Kux 7

15. Kappes / Dörich 3

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Casa Kolobnev allietata dalla nascita di David

Fiocco azzurro in casa di Alexander Kolobnev, il russo della CSC che ha conquistato la medaglia d'argento ai mondiali di Stoccarda e subito dopo ha vinto in Italia la prima edizione dell'Eorica. La moglie di Alexander, signora Daria, infatti, ha dato alla luce il primogenito David, un bel maschietto che pesa 3 chili e 300 grammi. A tutta la famiglia Koilobnev le felicitazioni di tuttoBICI.

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FRANCO BALLERINI DIVENTA COPILOTA DA RALLY

Pistoia (PT)

9 nov 2007 Procar al Monza rally show con una partecipazione d’effetto: Franco Ballerini

Il CT della nazionale di ciclismo, da sempre appassionato di rally, sara’ il copilota di Tobia Cavallini sulla Subaru Impreza WRC il 24 e 25 novembre.

Procar Rally Team parteciperà anche quest’anno al Monza Rally Show, il classico rally dove sport e spettacolo formano un connubio esaltante, una kermesse che ha sempre catalizzato l’attenzione dei media e degli appassionati per via della grande partecipazione, in veste di pilota oppure di navigatore, di grandi nomi tra personaggi sportivi e VIP.

La squadra ha definito la partecipazione alla manifestazione, in programma nell’autodromo di Monza il 24 e 25 novembre prossimi, con la Subaru Impreza WRC che verrà portata in gara da Tobia Cavallini, protagonista quest’anno del Campionato Italiano Rally, il quale sarà affiancato da un debuttante di lusso: Franco Ballerini, ex ciclista professionista ed oggi Direttore Tecnico generale delle nazionali di Ciclismo su strada. Sotto la sua guida, l’Italia della bici ha vinto tre mondiali (2002, 2006 e 2007) ed un’olimpiade (2004), ma l’ex professionista fiorentino è conosciuto in tutto il mondo anche per essere stato due volte vincitore della classica "Parigi-Roubaix".

Ballerini è da sempre appassionato di rally, specialità dell’automobilismo che segue sino dalla più tenera età, ed avere la possibilità di salire su una vettura da gara e correre da protagonista lo esalta particolarmente. Ha aderito infatti senza alcuna esitazione all’offerta che Tobia Cavallini, suo amico, gli ha fatto poco tempo fa: "Non mi sembra ancora vero – commenta Ballerini – è la realizzazione di un sogno, è un po’ anche tornare bambino, quando sognavo di poter salire un giorno su una macchina da corsa e cercavo di emulare i campioni più affermati "rubando" la vettura di mio padre guidandola intorno a casa. Sono lusingato di questa proposta fatta da Cavallini e dalla Procar, ritengo anche sia un privilegio salire su una World Rally Car, per giunta una Subaru, che nell’immaginario collettivo credo sia considerata la vettura da rally per eccellenza. Spero di essere all’altezza dell’impegno!".

Nella giornata di ieri, Ballerini ha fatto visita alla sede di Procar Rally Team per conoscere il personale della squadra oltre che per prendere un primo contatto con la vettura, con cui ha effettuato un breve test al fianco di Cavallini stesso. Ha poi definito le misure del sedile dentro l’abitacolo ed ovviamente della tuta da corsa.

Il Monza Rally Show offrirà anche quest’anno il grande spettacolo dei rally in versione "pistaiola", con sette prove speciali distribuite tra il 24 ed il 25 novembre, quest’ultima giornata avrà anche l’attesissimo gran finale del "Master Show".

Franco Ballerini è nato a Firenze, l’11 dicembre 1964. Ciclista professionista dal 1986 al 2001, si "innamora" della classica Parigi-Roubaix, alla quale partecipò per la prima volta nel 1989, riuscendo poi a vincerla per due volte, nel 1995 e nel 1998, dopo che già nel 1993 si era visto soffiare la vittoria in volata dal francese Duclos-Lassalle: complessivamente, oltre alle due affermazioni, "Ballero" ha collezionato alla Parigi-Roubaix un secondo posto, un terzo, un quinto e un sesto. La sviscerata e dichiarata passione per la grande classica del nord è valsa a Ballerini la cittadinanza onoraria dalla città di Roubaix. Nel 2001, benché fosse solo 32°, i tifosi francesi accolsero il suo ingresso nel Velodromo di Roubaix con una vera e propria ovazione: all'arrivo si tolse la maglia scoprendone un’altra sulla quale campeggiava la scritta "Merci Roubaix".

Fu quella la sua 13° e ultima partecipazione, nonché l'ultima gara della sua carriera. A causa di problemi di allergia, non ha mai potuto impegnarsi a fondo nelle grandi corse a tappe (conta 5 partecipazioni al Giro d'Italia con una vittoria di tappa), essendo stato costretto spesso a saltare la parte centrale della stagione. Tra le altre sue affermazioni ricordiamo: la Tre Valli Varesine nel 1987 e la Parigi-Bruxelles del 1990. Dal 2001 guida la Nazionale Italiana Professionisti, che ha portato alla vittoria del titolo mondiale a Zolder con Mario Cipollini (2002), del titolo olimpico nel 2004 ad Atene con Paolo Bettini, il titolo mondiale a Salisburgo (2006) e a Stoccarda (2007) entrambi ancora per merito di Bettini. Dallo scorso ottobre è stato designato commissario unico di tutte le squadre azzurre di ciclismo su strada.

Ciclonet.it

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le ruote si sono rifatte il look per la prossima stagione

Mavic exposiamo al secondo giorno di fiera e le ruote iniziano a girare, lo fanno in pista e lo fanno nella parte dedicata all'esposizione dove i vari stand espongono al pubblico le ruote per il 2008 da toccare e in qualche caso anche provare.

il nostro secondo speciale dalla fiera è dunque dedicato alle ruote, un settore diviso sostanzialmente a metà tra i colossi campagnolo e mavic.

i francesi hanno portato a milano il loro solito bagaglio di ruote, cerchi e mozzi, tra cui spiccano le cosmic ultimate e le ksyrium, in particolare il paio completamente giallo già presentato in occasione del centenario del tour de france.

Novità sono le r-sys, un paio di ruote davvero leggere e compatte dedicate soprattutto ad un pubblico di scattisti; spazio poi alle lenticolari da crono e da pista, dei veri talismani per i patiti delle gare contro il tempo.

campagnolo presenta, invece, un parterre di prodotti in parte rinnovato; al fianco delle classiche ed inimitabili bora, la casa vicentina, schiera le nuovissimi shamall dorate in titanio e le hyoperon ultraleggere.

buone e da provare anche le kamsin e le pista senza dimenticare la linea tradizionale delle scirocco, vento, eurus e zonda.

il reparto speciale fulcrum si presenta sul mercato forte del successo ottenuto da danilo di luca al giro d'italia 2007 e propone le racing 7 in versione nera o rossa davvero disponibili per tutte le tasche; anche qui si sale di prezzo in vista delle categorie da gara rappresentate dalla serie zero e dalla carbon.

carbonio che compare anche nello stand dell'ambrosio, che tra le ultime novità propone l'x-disc, la ruota lenticolare posteriore per le cronometro dal design piatto; per la strada la gamma si amplia con le xxl su tutte, per richiamare l'attenzione del pubblico.

infine abbiamo incontrato altri due stand di cui non possiamo dimenticarci quelli della lightweight e della vuelta; il primo presenta, probabilmente, la miglior ruota disponibile sul mercato per leggerezza e rigidità mentre il secondo rappresenta una realtà in forte crescita che fa della linea decisa e del prezzo relativamente contenuto i propri punti di forza.

Ciclismoweb.net

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Bike4Show, Bettini e Villa tornano al comando

La prima parte del secondo pomeriggio di corsa a Bike4Show si è aperta con la corsa a punti dominata da Angelo Ciccone e Fabio Masotti. Protagonisti assoluti dell'americana di 30 minuti più trenta giri, la classica per eccellenza delle corse su pista, la coppia Paolo Bettini e Marco Villa che, dopo una gara combattuta contro i leader in classifica, i Campioni d'Italia di questa specialità, Angelo Ciccone e Fabio Masotti, sono riusciti ad imporsi, aggiudicandosi la prova. La coppia con il pettorale numero uno si è ripetuta all'americana di 20 minuti più 20 giri che ha chiuso la prima sessione di corse pomeridiana.

Nel derny (10 minuti + 10 giri numeri neri pari) si impone Enrico Gasparotto. È Marco Villa a vincere nella prova derny con i numeri neri dispari.

Nell'eliminazione numeri rossi grande prestazione di Martino Marcotto. Per la coppia Angelo Ciccone e Fabio Masotti è dominio nel chilometro lanciato.

In classifica generale tornano al comando Paolo Bettini e Marco Villa con 132 punti. Seconda la coppia Angelo Ciccone e Fabio Masotti con 128 punti e terza la coppia Filippo Pozzato e Alessandro Ballan con 93 punti.

Risultati

CORSA A PUNTI - 30 giri, 3 sprint

1° 10 CICCONE Angelo MASOTTI Fabio EMO 5 2 7

2° 12 DA ROS Gianni BUTTAZZONI Alex SAIM 5 5

3° 3 POPOVICH Yaroslav ZAGORODNIY Volodymyr BANCA INTESA

5 5

4° 1 BETTINI Paolo VILLA Marco EXPO 2015 3

3

5° 2 POZZATO Filippo BALLAN Alessandro DAIHATSU 3

3

6° 5 ERMETI Giairo MURRO Christian VIAR PIPING 3

3

7° 4 BERTOLINI Alessandro GASPAROTTO Enrico GUERCIOTTI 1

2 3

8° 6 NAPOLITANO Danilo BALDATO Fabio MILANO SPORT 2

2

9° 7 ONGARATO Alberto SABATINI Fabio COLNAGO 1

1

10° 15 CIMOLAI Davide BOCCHIOLA Giorgio MILANO SPORT 1

1

11° 8 CUCINOTTA Claudio MASNATA Claudio EXPO 2015

0

12° 9 QUARANTA Ivan BIOLO Gianpaolo EMO 0

13° 11 MARCOTTO Martino DE MARCHI Alessandro BANCA INTESA

0

14° 13 PELUCCHI Matteo DELLE STELLE Christian GIB

0

15° 14 VIVIANI Elia LAURETANA 0

La coppia n. 13 viene ricomposta: Matteo Pelucchi - Chrsitian Delle Stelle

Come da comunciato n. 20 (seguito) il corridore Tomas Alberio rimane neutralizzato.

AMERICANA 30 minuti + 30 giri

1° 1 BETTINI Paolo VILLA Marco EXPO 2015 5 5 10 0

2° 2 POZZATO Filippo BALLAN Alessandro DAIHATSU 0 0

3° 10 CICCONE Angelo MASOTTI Fabio EMO 3 3 6 1

4° 3 POPOVICH Yaroslav ZAGORODNIY Volodymyr BANCA INTESA 2 2 4 1

5° 8 CUCINOTTA Claudio MASNATA Claudio EXPO 2015 5 5 2

6° 6 NAPOLITANO Danilo BALDATO Fabio MILANO SPORT 3 3 2

7° 9 QUARANTA Ivan BIOLO Gianpaolo EMO 2 2 2

8° 4 BERTOLINI Alessandro GASPAROTTO Enrico GUERCIOTTI 1 1 2

9° 11 MARCOTTO Martino DE MARCHI Alessandro BANCA INTESA 0 2

10° 12 DA ROS Gianni BUTTAZZONI Alex SAIM 0 2

11° 7 ONGARATO Alberto SABATINI Fabio COLNAGO 0 2

12° 5 ERMETI Giairo MURRO Christian VIAR PIPING 1 1 2 3

13° 14 VIVIANI Elia BOCCHIOLA Giorgio MILANO SPORT 0 3

14° 13 PELUCCHI Matteo DELLE STELLE Christian GI 0 3

DERNY 10 minuti + 10 giri - numeri neri pari

1° 4 nero GASPAROTTO Enrico GUERCIOTTI

2° 6 nero BALDATO Fabio MILANO SPORT

3° 2 nero BALLAN Alessandro DAIHATSU

4° 8 nero MASNATA Claudio EXPO 2015

5° 10 nero MASOTTI Fabio EMO

6° 12 nero BUTTAZZONI Alex SAIM

7° 15 nero BOCCHIOLA Giorgio MILANO SPORT

n.p. 14 nero ALBERIO Tomas LAURETANA

ELIMINAZIONE - numeri rossi - ogni 2 giri

1° 11 rosso MARCOTTO Martino BANCA INTESA

2° 12 rosso DA ROS Gianni SAIM

3° 14 rosso VIVIANI Elia LAURETANA

4° 5 rosso ERMETI Giairo VIAR PIPING

5° 13 rosso PELUCCHI Matteo GIB

6° 8 rosso CUCINOTTA Claudio EXPO 2015

7° 2 rosso POZZATO Filippo DAIHATSU

8° 15 rosso CIMOLAI Davide MILANO SPORT

9° 7 rosso ONGARATO Alberto COLNAGO

10° 1 rosso BETTINI Paolo EXPO 2015

11° 10 rosso CICCONE Angelo EMO

12° 3 rosso POPOVICH Yaroslav BANCA INTESA

13° 4 rosso BERTOLINI Alessandro GUERCIOTTI

14° 9 rosso QUARANTA Ivan EMO

15° 6 rosso NAPOLITANO Danilo MILANO SPORT

DERNY 10 minuti + 10 giri - numeri neri dispari

1° 1 nero VILLA Marco EXPO 2015

2° 5 nero MURRO Christian VIAR PIPING

3° 3 nero ZAGORODNIY Volodymyr BANCA INTESA

4° 7 nero SABATINI Fabio COLNAGO

5° 9 nero BIOLO Gianpaolo EMO

6° 11 nero DE MARCHI Alessandro BANCA INTESA

7° 13 nero DELLE STELLE Christian GIB

GIRO A CRONOMETRO

1° 10 CICCONE Angelo MASOTTI Fabio EMO 10,632 67,720

2° 11 MARCOTTO Martino DE MARCHI Alessandro BANCA INTESA 10,727 67,120

3° 6 NAPOLITANO Danilo BALDATO Fabio MILANO SPORT 10,877 66,195

4° 13 PELUCCHI Matteo DELLE STELLE Christian LAURETANA

10,904 66,031

5° 12 DA ROS Gianni BUTTAZZONI Alex SAIM 10,985 65,544

6° 9 QUARANTA Ivan BIOLO Gianpaolo EMO 11,011 65,389

7° 15 CIMOLAI Davide BOCCHIOLA Giorgio MILANO SPORT 11,124

64,725

8° 8 CUCINOTTA Claudio MASNATA Claudio EXPO 2015 11,222

64,160

9° 1 BETTINI Paolo VILLA Marco EXPO 2015 11,339 63,498

10° 3 POPOVICH Yaroslav ZAGORODNIY Volodymyr BANCA INTESA

11,340 63,492

11° 7 ONGARATO Alberto SABATINI Fabio COLNAGO 11,359

63,386

12° 14 VIVIANI Elia LAURETANA 11,565 62,257

13° 5 ERMETI Giairo MURRO Christian VIAR PIPING 11,782

61,110

14° 4 BERTOLINI Alessandro GASPAROTTO Enrico GUERCIOTTI

11,800 61,017

15° 2 POZZATO Filippo BALLAN Alessandro DAIHATSU 11,812

60,955

AMERICANA 20 minuti + 20 giri

1° 1 BETTINI Paolo VILLA Marco EXPO 2015 5 5 10 0

2° 10 CICCONE Angelo MASOTTI Fabio EMO 3 2 5 0

3° 2 POZZATO Filippo BALLAN Alessandro DAIHATSU 3 3 1

4° 4 BERTOLINI Alessandro GASPAROTTO Enrico GUERCIOTTI 1

1 2 1

5° 9 QUARANTA Ivan BIOLO Gianpaolo EMO 0 1

6° 3 POPOVICH Yaroslav ZAGORODNIY Volodymyr BANCA INTESA 0 1

7° 6 NAPOLITANO Danilo BALDATO Fabio MILANO SPORT 2 2 2

8° 11 MARCOTTO Martino DE MARCHI Alessandro BANCA INTESA 0 2

9° 8 CUCINOTTA Claudio MASNATA Claudio EXPO 2015 2

10° 12 DA ROS Gianni BUTTAZZONI Alex SAIM 0 2

11° 13 PELUCCHI Matteo DELLE STELLE Christian GIB 0 2

12° 7 ONGARATO Alberto SABATINI Fabio COLNAGO 0 3

13° 5 ERMETI Giairo MURRO Christian VIAR PIPING 0 3

14° 15 CIMOLAI Davide BOCCHIOLA Giorgio MILANO SPORT

Classifica generale

1° 1 BETTINI Paolo VILLA Marco EXPO 2015 132

2° 10 CICCONE Angelo MASOTTI Fabio EMO 128

3° 2 POZZATO Filippo BALLAN Alessandro DAIHATSU 93

a tre giri

4° 3 POPOVICH Yaroslav ZAGORODNIY Volodymyr BANCA INTESA 54

a quattro giri

5° 9 QUARANTA Ivan BIOLO Gianpaolo EMO 71

6° 4 BERTOLINI Alessandro GASPAROTTO Enrico GUERCIOTTI 44

a sei giri

7° 6 NAPOLITANO Danilo BALDATO Fabio MILANO SPORT 83

8° 12 DA ROS Gianni BUTTAZZONI Alex SAIM 44

9° 11 MARCOTTO Martino DE MARCHI Alessandro BANCA INTESA 41

10° 7 ONGARATO Alberto SABATINI Fabio COLNAGO 41

11° 8 CUCINOTTA Claudio MASNATA Claudio EXPO 2015 30

12° 14 VIVIANI Elia LAURETANA 14

13° 15 CIMOLAI Davide BOCCHIOLA Giorgio MILANO SPORT 4

a otto giri

14° 13 PELUCCHI Matteo DELLE STELLE Christian LAURETANA 16

a nove reti

15° 5 ERMETI Giairo MURRO Christian VIAR PIPING 45 9

Tuttobiciweb.it

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L'Uci ribadisce: Valverde coinvolto nell'Operacion Puerto

L’Uci torna a puntare il dito contro Alejandro Valverde e lo fa attraverso una importante dichiarazione rilasciata da Anne Gripper, responsabile dell’antidoping dell’Uci, al periodico inglese Cycling Weekly, in un articolo che porta la firma di Lionel Birnie.

«Non ci sono dubbi sul coinvolgimento di numerosi corridori nell’Operacion Puerto: purtrppo, per una lunga serie di ragioni, non abbiamo potuto procedere contro di loro. Questo soprattutto a causa del complicato sistema giudiziario spagnolo e poi per ragioni politiche: alcuni documenti sequestrati a Fuentes e ai suoi collaboratori non ci sono stati consegnati perché probabilmente coinvolgono anche altri sport. Quanto a Valverde è successo questo: leggendo le 6000 pagine del dossier completo i nostri avvocati - uno a Madrid, l’altro ad Aigle - sono giunti alla conclusione che in quelle pagine ci siano le prove del coinvolgimeto del corridore nell’affare, c’è la prova dei suoi rapporti con Fuentes e con la sua clinica in Madrid. E dietro la sigla Valv-Piti c’è proprio lui, Valverde. A quel punto, abbiamo seguito la procedur chiedendo alla Federazione spagnola di aprire una procedura nei confronti del corridore. Le 6.000 pagine offrono informazioni significative ma la Federazione spagnola ha voluto iscrivere Valverde ai Campionati Mondiali e alla fine, dopo il pronunciamento del Tas, lo ha fatto correre. A quel punto, non potevamo vietarglielo, pur restando convinti del fatto che ai mondiali Valverde non avrebbe dovuto esserci. Cosa può succedere ora? Al momento l’Uci ha le mani legate: abbiamo scritto alle singole federazioni perché valutino con attenzione le convocazioni per i mondiali, evitando di chiamare corridori discussi. Valverde? Tutto è nelle mani della Spagna».

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Uci: Rogers non è coinvolto nel caso Sinkewitz

Un comunicato ufficiale messo oggi dall'Uci sgombra il campo attorno all'australiano Michael Rogers, portacolori della T-Mobile: «Contrariamente a quanto hanno scritto alcuni organi di stampa - si legge nel comunicato Uci - Michael Rogers non è stato chiamato in causa dal suo ex compagno di squadra Patrik Sinkewitz. Lo rivela chiaramente la lettura deldossier che la Federazione tedesca (BDR) ha trasmesso all'Uci, dopo l'interrogatorio di Sinkewitz».

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Indurain e Chiappucci stelle della festa della Fundacion Euskadi

Saranno più di 1500 i partecipanti, domenica, alla quinta edizione della Fiesta de la Bici, organizzata dalla Fundación Ciclista Euskadi con l’obittivo di promuovere la bicicletta comne mezzo di trasporto e offrire ai più giovani appassionati la possibilità di vivere una giornata con i loro beniamini, i prof della Euskaltel Euskadi, che saranno afgfiancati da due grandi ospiti d’onore, Miguel Indurain e Claudio Chiappucci.

Per questa occasione, la Fundación Ciclista Euskadi, che nel 2008 festeggerà i suoi 15 anni di attività, ha chiamato a raccolta la sua intera struttura sportiva che comprende anche i team Orbea Oreka SDA e Naturgas Energía, divisa in formazione dilettantistica e in Scuola di MTB per bambini.

Tutti i ciclisti più piccoli avranno la possibilità di pedalare al fianco di Indurain e Chiappucci lungo gli otto chilometri del tracciato disegnato all’interno del Parco Tecnologico di Zamudio.

Tuttobiciweb.it

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Gripper: Rasmussen rischia due anni di squalifica

La confessione di Michael Rasmussen, agita le notti del ciclismo. Da una parte "dorme male" la Rabobank che accusa il corridore di aver mentito nelle sue esternazioni: la società olandese sta cercando di alleggerire la sua difficile posizione con una discussione su quel che sapeva veramente o non sapeva; dall'altra ci sono gli incubi di Rasmussen che rischia una squalifica di due anni. A confermarlo è stata oggi Anne Greiper, responsabile antidopin dell'UCI, che all'agenzia di stampa danese Ritzau ha dichiarato: «Michael Rasmussen rischia una squalifica di due anni per aver mentito riguardo alla sua localizzazione durante il periodo di avvicinamento al Tour de France. Sottrarsi ai controlli antidoping equivale a risultare positivi ed in linea di principio questo errore può essere sanzionato con una squalifica di due anni».

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Operacion Puerto, la sentenza d'appello arriverà nel 2008

Paese che vai, giustizia lenta che trovi. E la Spagna, tante volte citata a modello nel nostro paese, stavolta si allinea ai peggori standard italiani. La sentenza di appello sull'Operacion Puerto quais sicuramente non arriverà prima della fine del 2007, rimandando quantomeno al mese di gennaio la pubblicazione dei documenti relativi alle indagini. Lo ha detto oggi Elisa Beni, portavoce del tribunale di Madrid, spiegando che "nell'Operacion Puerto non ci sono persone in carcere, quindi non si tratta di una priorità. È una normale questione burocratica per il sistema legale spagnolo, sono ritardi naturali». Nel mese di marzo un giudice aveva chiuso il primo grado di giudizio senza individuare reati connessi al doping, principalmente per la mancata retroattività della legge spagnola poi modificata. I pubblici ministeri che avevano condotto le indagini presentarono quindi ricorso in appello individuando un attentato alla salute degli atleti nel presunto doping ematico praticato dal medico spagnolo Eufemiano Fuentes. Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Jacques Rogge, è intenzionato ad ottenere l'immediata pubblicazione dei documenti dell'inchiesta, quantomeno per il Cio stesso e per le federazioni interessate. La portavoce del tribunale ha chiarito oggi che la diffusione delle carte d'indagine sarebbe illegale.

Tuttobiciweb.it

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Di Rocco e Petrucci: pista a Milano, un ritorno da applausi

Il presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco, ha accompagnato questa sera il presidente del Coni, Gianni Petrucci, a visitare il velodromo di Bike4Show in Fiera a Milano e ad assistere ad alcune gare della seconda giornata di corse.

«Ritengo che questo esperimento sia eccezionale - ha detto il numero uno della Federciclismo - e dobbiamo dire grazie all'Eicma che sta coltivando il sogno di riportare la Sei Giorni a Milano. Mi auguro che questa manifestazione rinasca: Milano lo merita ed il pubblico accorso in queste due prime giornate lo dimostra. C'è voglia di spettacolo e mi auguro che anche il governo di città si dimostri sensibile a questa richiesta. Il nostro impegno non mancherà, anche se in caso di difficoltà presto sarà pronta la pista coperta di Montichiari e potremmo correre là. Ma Milano è Milano...».

Anche il presidente del Coni Petrucci ha manifestato il suo entusiasmo: «Bike4Show è sicuramente un'operazione intelligente. Alla Sei Giorni sono legato da affetto, visto che in occasione dell'ultima volta a Milano, nell'84, ero segretario della Lega e collaboravo con Di Rocco, che era segretario generale della Federazione. Ora teniamo a battesimo il numero zero di una manifestazione che può riportare la Sei Giorni a Milano. Il momento difficile del ciclismo? Non fatemi parlare di argomenti tristi anche in questo giorno di felicità. Certo è che il Coni ha fatto il suo dovere e la Federazione Ciclistica si sta adoperando con grande impegno. Mi chiedete se il Coni è pronto ad investire per la Sei Giorni? Vi rispondo che siamo disposti a promuovere i grandi avvenimenti. Lo abbiamo fatto con gli Internazionali d'Italia, perché non farlo anche per la Sei Giorni di Milano?».

Tuttobiciweb.it

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Caso Di Luca, ferma presa di posizione della Liquigas

Dopo l'articolo de La Gazzetta dello Sport sull'inchiesta in corso a carico di Danilo Di Luca, la Liquigas Sport ha scritto una lettera nella quale ricostruisce con rigore quanto successe quel giorno durante e dopo la tappa dello Zoncolan. Vi proponiamo per intero la lettera della Liquigas.

A seguito delle recenti anticipazioni di stampa intorno alla relazione del prof. Marco Cappa, consulente della Procura antidoping del CONI, secondo cui Di Luca “potrebbe aver fatto uso di un metodo vietato tra il controllo a cui fu sottoposto subito dopo l’arrivo e quello out of competition effettuato in albergo”, Liquigas Sport S.p.A. tiene a ricostruire nel dettaglio le fasi seguenti alla 17ª tappa del Giro d’Italia 2007, Lienz - Monte Zoncolan. Si precisa, peraltro, che la scelta di trasmettere queste informazioni ai media – scelta che di norma non rientrerebbe nello stile del team, consapevole dell’esistenza di ben altre sedi in cui chiarire vicende di questa natura – appare obbligata a seguito dell’inopinata diffusione di discutibili indiscrezioni.

Gabriele Sola, responsabile ufficio stampa:

«Prendo in consegna Danilo subito dopo l’arrivo, verso le ore 16.55, e lo accompagno alla cerimonia protocollare, le interviste radio-tv, la conferenza stampa ed il controllo antidoping. Il tragitto tra il Quartiertappa e l’hotel della squadra richiede oltre un’ora di viaggio. Arriviamo in albergo verso le 19.20. Danilo mi dice che, vista l’ora tarda, si sottoporrà subito ai massaggi, prima di concedersi una doccia».

Yoshifumi Nakano, massaggiatore:

«Appena arrivato in albergo, Danilo raggiunge la mia camera. Considerato il ritardo rispetto alla consueta “tabella di marcia”, decidiamo che il massaggio durerà un po’ meno del previsto: circa mezz’ora».

Alessandro Spezialetti, corridore, compagno di camera di Danilo Di Luca:

«Terminato il massaggio, Danilo arriva in camera e fa la doccia. Subito dopo riceve una telefonata dalla reception, che gli comunica la presenza di “due signori” che chiedono di lui. Giunti alla porta della stanza annunciano a Danilo che devono sottoporlo ad un controllo. Danilo si riveste, io chiamo il dottor Corsetti».

Roberto Corsetti, medico del team:

«Spezialetti viene nella mia camera intorno alle 20.10 dicendo che ci sono “due signori” che devono effettuare un controllo su Danilo. Mi reco nella stanza di Danilo e i “due signori”, qualificandosi uno come ispettore medico e l’altro come accompagnatore, mi annunciano di dover sottoporre Di Luca per conto della Commissione antidoping del CONI e su richiesta della Procura antidoping ad un controllo a sorpresa combinato sangue-urine. Da quel momento non perderanno più di vista il corridore. Convinto che i controlli a sorpresa in competizione per regolamento potessero essere effettuati esclusivamente dall’UCI e dalla WADA, chiamo il dott. Mario Zorzoli dell’UCI per chiedere lumi. Il dott. Zorzoli ha la mia stessa impressione ma consiglia comunque di effettuare il controllo onde evitare che l’indomani i mass media possano riportare notizie quali: “Di Luca rifiuta un controllo anti-doping”. Danilo accetta di buon grado e senza obiezioni il consiglio di sottoporsi al test.

Per esigenze di spazio e per lasciare tranquillo Spezialetti, ci trasferiamo nella stanza del direttore sportivo Mario Chiesa. Il problema – e Danilo lo fa presente subito – è che da poco ha fatto la doccia ed ha urinato. Da quel momento e per tutta la durata del controllo, terminato attorno alle ore 22.00, al fine di riuscire ad urinare di nuovo il corridore beve 5-6 bottigliette d’acqua da mezzo litro, quindi circa tre litri. Ne possono essere testimoni, oltre al sottoscritto ed a Mario Chiesa, costantemente presenti in tutte le fasi del controllo, anche i due addetti del CONI. Assistono ad alcune fasi del controllo anche il presidente di Liquigas Sport spa Paolo Dal Lago ed il direttore sportivo Stefano Zanatta.

Preciso in maniera chiara e categorica di non aver mai praticato né suggerito, il 30 maggio dopo la tappa con arrivo al Monte Zoncolan, alcuna infusione endovenosa a Danilo Di Luca e di aver sempre rispettato le normative vigenti della WADA e dello Stato Italiano in materia di doping».

PS: La ricostruzione della Liquigas può lasciare spazio a diverse considerazioni. Noi proponiamo solo una domanda: non è possibile che i tre litri di acqua bevuti per ottemperare all'esame antidoping, abbiano in qualche modo avuto un effetto diluente, alterando almeno in parte il profilo ormonale di Di Luca?

Tuttobiciweb.it

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Tour of Southland, vittoria finale di Roulston

Il neozelandese Hayden Roulston ha conquistato il successo finale nel Powernet Tour of Southland, corsa a tappe che si è svolta proprio in Nuova Zelanda. Le ultime due frazioni hanno visto i successi di Karl Murray, corridore di casa, e dello statunitense Thomas Zirbel.

Ordine d'arrivo ottava tappa

1 Karl Murray (NZl) RaboPlus in 1.48.08

2 Joe Chapman (NZl) Creation Signs

3 Clinton Avery (NZl) Ascot Park Hotel

4 James Williamson (NZl) Subway

5 Tim Gudsell (NZl) Colour Plus

Ordine d'arrivo nona tappa

1 Thomas Zirbel (USA) Bissell Pro Cycling Team in 1.29.54

2 Aaron Strong (NZl) The Southland Times a 6"

3 Joe Chapman (NZl) Creation Signs a 9"

4 Charles Howlett (Aus) Sycamore Print a 10"

5 Clinton Avery (NZl) Ascot Park Hotel

Classifica finale

1 Hayden Roulston (NZl) Trek Zookeepers Cafe in 22.00.30

2 Marc Ryan (NZl) Colour Plus a 1.30

3 Logan Hutchings (NZl) Colour Plus a 2.49

4 Gordon Mccauley (NZl) Trek Zookeepers Cafe a 3.13

5 Reon Park (NZl) Colour Plus a 3.52

(da Cyclingnews.com)

Tuttobiciweb.it

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McQuaid: nel ciclismo non c'è posto per Rasmussen

Pat McQuaid, presidente dell'Uci, ha rilasciato un'intervista alla tv danese TV2 sul caso Rasmussen ed il suo giudizio è stato davvero duro: «Non penso che per lui ci sia un posto nel ciclismo. Com'è possibile avere fiducia in lui? Per me, chi mente a proposito dell'antidoping non è diverso da chi pratica il doping. Rasmussen avrebbe potuto informare l'Uci, dire che voleva allenarsi in pace e comunicare che sarebbe stato in un posto piuttosto che in un altro. Non vedo come la visita di un ispettore antidoping al suo hotel avrebbe potuto causare problemi al suo menage famigliare».

Tuttobiciweb.it

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Domani sera su La 7: Vito Taccone, l'ultima sfida

«Vito Taccone, l'ultima sfida», questo è il titolo del reportage curato da Paolo Colombo all'interno del programma REALITY che andrà in onda domani 11 Novembre alle ore 23:30 su LA7.

«Sono pronto ad usare le catene ed i lucchetti che mi ha lasciato in eredità mio padre - questo il grido che Cristiano Taccone lancia alle telecamere de LA7 -. Se non otterrò giustizia mi incatenerò pure io davanti al Tribunale di Avezzano».

Queste alcune delle frasi del figlio di Taccone, che ripercorre le vicende giudiziarie del padre, stroncato da un infarto un mese fa, dopo essersi incatenato per chiedere giustizia.

Restano molti dubbi e molte ombre sull'arresto di Vito Taccone, il popolare campione abruzzese era stato arrestato lo scorso giugno con l'accusa di associazione a delinquere.

In TACCONE L'ULTIMA SFIDA si cerca far luce su questa vicenda...anche se gli interessi sembrerebbero quelli di voler lasciar cadere tutto nel dimenticatoio.

Era per questo che Taccone aveva detto più volte.«Non voglio fare la fine di Enzo Tortora».

Il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Avezzano Alberto Amodio rifiuta l'intervista con la7 e fuggendo davanti alle telecamere esclama che vuole dimenticare il caso Taccone al più presto. Il Sostituto Procuratore della Repubblica, di Avezzano, Guido Cocco, dribbla le telecamere uscendo da una porta secondaria del tribunale... Il tutto è stato ripreso e verrà trasmesso in Reality.

Un viaggio anche attraverso il passato del Camoscio d'Abruzzo con i filmati dell'epoca ed il ricordo di Imerio Massignan, scalatore degli anni 60.

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Monaco, Zabel e Lampater al comando della Sei Giorni

Sono davvero scatenati, Erik Zabel e Leif Lampater: sospinti dallo straordinario pubblico di Monaco di Baviera, i due tedeschi sono riusciti ieri sera a mettere a segno un vero e proprio colpaccio, guadagnando un giro nei confronti dei rivali più temuti, gli svizzeri Marvulli e Risi.

La classifica

1 Erik Zabel / Leif Lampater (All) 105 pts

a un giro

2 Robert Bartko / Iljo Keisse (All/Bel) 105 pts

3 Bruno Risi / Franco Marvulli (Sui) 104 pts

4 Robert Slippens / Danny Stam (PB) 74 pts

A due giri

5 Olaf Pollack / Peter Schep (All/PB) 69 pts

6 Andreas Beikirch / Erik Mohs (All) 66 pts

a cinque giri

7 Alex Rasmussen / Michael Morkov (Dan) 73 pts

8 Christian Grasmann / Andreas Müller (All) 62 pts

a otto giri

9 Roger Kluge / Christian Bach (All) 28 pts

10 Marcel Siedler / Guido Fulst (All) 17 pts

a dieci giri

11 Robert Bengsch / Marcel Kalz (All) 36 pts

a dodici giri

12 Alois Kankovsky / Petr Lazar (Tch) 17 pts

a tredici giri

13 Stefan Löffler / Sebastien Frey (all) 30 pts

a quattordici giri

14 Christian Lademann / Christian Kux (All) 22 pts

a ventidue giri

15 Andreas Kappes / Gerd Dörich (All) 6 pts

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