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[STORIA PCM2007] Ogni folle ha i suoi mulini...


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Nelle fughe l'accordo è sempre provvisorio, ci si illude a momenti che si è tutti insieme, ma non è così, prima o poi qualcuno "tradisce", è nell'ordine delle cose...Non si può certo pensare altrimenti...

Il primo a rompere gli accordi, a cercare il tentativo solitario, 25 km alla conclusione, con un gruppo che si avvicina da dietro in maniera implacabile, fu Fothen, ormai conscio che tutti insieme non si sarebbe più andati da nessuna parte, troppi di loro ormai si portavano in testa a tirare per "pura rappresentanza", senza nulla apportare realmente alla fuga...

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Jay, lo lasciamo andare?

Ma che sei matto...?

E chi va'?

Io no, sono cotto...

Moi non plus...

Vai te, Richard, può essere l'attaco buono, vai...

D'arkness e Roux erano sfiniti, le sigarette e la giovinezza si fecere sentire per i due portacolori NCA, per fortuna Virenque sembrava averne ancora, fu lui quindi a lanciarsi dietro a Fothen che sembrava aver creato il vuoto dietro a se vista l'impossibilità degli ex-compagni di fuga a stargli dietro...

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Ma ormai il destino aveva posato il suo sguardo sulla corsa: primo segnale che gli unici due eroi di giornata rimasta non avrebbero più avuto speranze fu il contrattacco di Pellizzotti seguito a ruota da un temibilissimo duo Astana, Kashesckin e Vinokourov.

5 uomini in testa alla corsa, ma dietro nessuno aveva intenzione di lasciare terreno agli Astana, Virenque ancora in testa, eroico sino alla fine, forse non sarebbe stato vincitore, ma almeno sarebbe stato sconfitto a testa alta, Fothen invece causa ordini di scuderia smise di tirare, i capitani lo volevano fermo.

D'arkness scuoteva la testa...

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Il momento dei duri era arrivato, i 5 erano ancora davanti ma il distacco era diventato minimo, il gruppo sfrecciava, ma non abbastanza per alcuni...

Primo su tutti, un altro eterno, Davide Rebellin, alla ricerca di ripetere l'impresa del 2004... Scatto poderoso il suo, stranamente lasciato partire, il solo Kirchen al suo inseguimento...

D'arkness guardò verso Jalabert, il francese scosse il capo; non ci sarebbe stato nessun NCA in questo tentativo...

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Niente da fare quindi come era ormai nell'aria per i cinque in fuga, il gruppo, con l'impulso dei quickstep e dei Française des Jeux, si riportarono sotto a Virenque, Vinokourov, Kasheschkin, Fothen e Pellizzotti ai quali nulla restava se non abdicare...

D'arkness, dopo aver vagamente visto crescere in se l'ottimismo si trovò con il lumicino in fase calante...

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Soprattutto quando di nuovo ci fu uno scatto, questa volta di Kessler, -gli Astana sembrano agguerriti, fanno quel che avrei voluto fare io- pensò.

nessuno dei suoi sembrò in grado di seguire, ma in generale nessuno sembrò nemmeno volerlo fare, Kessler fu lasciato andare da solo.

D'arkness, ormai esausto, guardò verso Brochard che ricambiò il suo sguardo con un sorriso quasi malizioso...

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Ultima asperità, per l'ultima volta si affronta il terribile muro di Huy, Française des Jeux in testa, gruppo stranamente numeroso, evidentemente nessuno è in grado di fare la differeneza se non i tre atleti già usciti dal gruppo: Rebellin, Kirchen e Kessler.

I grandi cercheranno sicuramente di fare qualcosa, e i suoi?

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Ed ecco infatti che l'attacco arrivò. Valverde, seguito da Bettini e Riccò... Attaco deciso del corridore spagnolo che scava subito un bel distacco con il gruppo, Betini e Riccò sembrano comunque reggere il confronto...

Brochard si guarda intorno, cerca una reazione del gruppo, ma il gruppo non reagisce, accusa il colpo cercando semplicemente di continuare la propria corsa, senza pretese. Delusione per il francese che si aspettava maggior battaglia...

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Brochard, con orgoglio...

Scatto che lha reso campione del mondo, rabbia che l'ha reso ancora vincente a 38 anni e il francese si riporta sui rivali, in gruppo sono increduli, questo vecchietto ne ha ancora...

Valverde Bettini e Riccò se lo vedono arrivare in mezzo a loro attoniti, un rivale inaspettato da dover fronteggiare...

Dal canto suo Laurent ha fatto tanta fatica ma l'orgoglio del vecchio leone non è mai domo...

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Ultimo km...

Alcune posizione sembravano ormai decise, ma per altre la lotta era decisamente aperta...

E i lottatori pronti ad effettuarla...

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Poco da discutere sul primo posto, probabilmente anche sul secondo ma dal gradino più basso del podio sino al 7° tutto era in gioco. Kirchen favorito ma stanco per il lungo sforzo solitario davanzava Riccò che lanciava la carica di Valverde, Bettini e Brochard

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-700 Metri, Riccò e Valverde ancora all'inseguimento di Kirchen, Bettini cede il passo con Brochard a ruota, sofferenza sia per l'italiano che per il francese che avanza solo con la forza del coraggio

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-500 Metri, Riccò saltato da Valverde che porta l'attacco finale a Kirchen che sente il fiato dei rivali sul collo. Bettini superato da Brochard, ma anche da un eccezionale ritorno di Schumecher che a velocità doppi mette anche in pericolo il francese.

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Grande vittoria per Rebellin, braccie alzate al cielo per l'italiano che precede al traguardo il tedesco Kessler, unico ad impensierirlo...

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Chiuse il podio Kirchen anticipando di poco Valverde e Riccò, Brochard ottimo 6° riuscì a mantenere la posizione mentre il povero Bettini fu risucchiato dal gruppo.

Ottima prestazione Gerolsteiner con 3 uomini nei primi 10.

D'arkness, che arrivò in quell'istante si ritrovò circondato di giornalisti. Da loro scoprì il risultato del suo capitano...

Peccato che della pittoresca intervista non restino documentazioni...

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Una prestazione maiuscola, ma D'arkness non riuscì a godersela. Il piccolo Matt aveva la febbre alta, dal Canada continuavano a mettere sotto pressione lui e il suo stile di vita, caotico e imprevedibile; inadatto ad un bambino dell'età di Matt. Ma il problema più grande era che anche lui se ne stava rendendo conto, lui era felice così, l'equilibrio era stato raggiunto per quel che lo riguardava. Ma tutto ciò era il meglio anche per il piccolo? Lui poteva decidere dei sacrifici per sè, ma non era giusto imporli a Matt...

In squadra se ne erano resi conto, non se ne parlava, molti dei ragazzi erano troppo giovani per sapere cosa significasse realmente, ma i tre capitani lo sapevano bene cosa significava avere un figlio a carico, e sapevano che loro ce la facevano solo grazie alla presenza delle madri, sapevano che così non si poteva continuare.

Brochard era quindi ben deciso a parlarne al suo manager cuore in mano...

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una pedata nel ... al bambino e via sulla bici , una coppia che se lo compra per 5000/6000 euro si trova sempre .

sembra di essere a "i fatti vostri" ... avanti D'arkness disfatti di quel mostro dalle manine appiccicose se hai sposato una donna di dubbia moralita' mica e' colpa tua ...se lo sorbisca lei il frugoletto .

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  • 2 weeks later...

I due parlarono, e la decisione fu presa, sofferta e travagliata...

Si salutarono con sguardi seri, ma comunque sorridenti. Alcuni giornalisti che sapevano di quell'incontro cercarono di fermare Brochard che usciva da casa del suo DS ma nulla da fare, il leone non si fermò...

D'arkness si richiuse subito in casa, non aveva certo voglia di parlare con qualcuno...

Aveva appena preso la decisione più difficile della sua vita probabilmente, ma non lo soddisfaceva per nulla...

Sapeva che si stava sacrificando, sapeva che anche se aveva già l'alternativa pronta (si chiese peraltro come certe persone fossero sempre al posto giusto al momento giusto per loro) non sarebbe stata la stessa cosa...

Quest'avventura con il meraviglioso trio degli anni 90 francesi poteva rappresentare il suo trampolino, dopo la disavventura della stagione precedente ma il destino ne aveva deciso altrimenti.

D'arkness doveva rinunciare, era forse diventato finalmente un uomo con questa decisione?

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