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[LA STORIA DEL CAMPIONE] Una storia vera


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Eh Eh... complimenti Dave anche se non ho capito la rivalità fra voi e l'università....

Io sto già iniziando a scrivere e a preparare gli sfondi....

però ci sarà da aspettare ancora un pò....

e poi ho bisogno di voi per raccontare la carriera della Cycling - Manager.... sto aspettando che tutti rientrino dalle ferie.... :blink:

Io ci sono! :thumbup:

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Paragrafo 6:

La tempesta perfetta

Nel mezzo del ciclone noi, tra interessi ed ideali...

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In balia dei venti, delle onde, del mare impetuoso, così fragili, così giovani, così indifesi; con la nostra piccola barca costretti ad affrontare un qualcosa più grande di noi: la tempesta perfetta!

Così la chiamano, i vecchi lupi di mare lo sanno cosa significhi, pochi la sfidano, molti la evitano, altri una volta giunti nel vortice restano soli, stritolati ed inghiottiti dagli abissi.

Da piccolo amavo leggere storie di marinai coraggiosi, con le loro truppe di uomini valorosi, poveri fuori ma ricchi dentro, alla ricerca, per una vita, della pesca perfetta...Altri, più folli della loro stessa follia, cercavano lei...la Tempesta Perfetta; sognavano di cavalcare le onde, di sentirsi più vicini a quel Dio che bestemmiavano di continuo, quel Dio che non dava loro il pesce grosso.

Ma l'uomo non è nulla al confronto dell'immensità della natura, c'è sempre un qualcosa da non sfidare, c'è sempre una tempesta da evitare,

e noi, che lupi di mare non siam...nella tempesta moriam...

Nemmeno il tempo di realizzare ed ecco che quelle storie da piccino tornano alla mente, la visione si fa più nitida, dapprima sfocata diviene luminosa e pulita: quella barchetta sta andando proprio dritta verso l'onda.

Quell'onda fa capo all'UCI, agli scettici, ai potenti mossi dal Dio Denaro, vili ignoranti di questo sport intenti a prendersi capo dei soldi del loro giocattolino:

"Non lo vedete che fa acqua da tutte le parti?

Non lo vedete che questo sport sta morendo?

No...troppo intenti a fare i conti in tasca a tutti...

Avari del cazzo, avete perso il senno, e tutti ormai non sanno che odiarvi,

perchè voi, si...

parlo con voi...

non sapete che contare, contare, contare..."

In testa frullano parole rabbiose, la musica alta nasconde i malumori, il volto dei ragazzi, gli amici, è cupo...McQuaid li spaventa, ma da buon capitano, da novello marinaio tocca a me eigere la bandiera ed affrontare lui e la sua cerchia...

"Pirati!!! All'attacco!!!"

Pat Mcquaid

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"Il nostro ciclismo non ha bisogno di quattro personaggi che nemmeno sanno stare in sella, per conto mio non avranno un posto nel professionismo, non ne hanno i requisiti. Potranno al massimo ricevere una licenza da Elite/Under 23. Non ho intenzione di accettare la loro candidatura; molte altre nuove squadre stanno nascendo ed offrono di più.

A maggior ragione dal momento in cui i Grandi Giri si sono mobilitati contro di noi e con loro..."

Davide Cassani (La replica)

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Paragrafo 7

Uomini soli

Vicini a desistere...

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Anche l'ultimo cane fa ritorno a casa, è tardi, ma non è nottata da bagordi, in men che non si dica siam passati dalla padella alla brace, dalle stelle alle stalle e via coi luoghi comuni...

Ventenni frustrati, scaraventati a terra da parole fredde più del gelido vento di Dicembre, nemmeno le luci di questo amaro Natale possono risollevare un morale che ormai fa segnare uno zero assoluto da starci male davvero...

E poi...che Natale è senza un fiocco di neve, che Natale è!?!?

Gio prende a calci una lattina di birra, gli hanno strappato il sogno di dimostrare a tutti quanto vale; lui che vive sulla bicicletta, lui che, forse anche a causa di quella maledetta due ruote ha perso l'amore di un'intera giovinezza; sta male, ma il motivo è solo uno: hanno strappato lui la possibilità di sentirsi grande anche solo per un giorno...

Marci invece cerca di risollevare tutti, a lui la bici non interessa, pensa che fortunatamente potrà così continuare a correre si, ma in pista e...su quattro ruote!

Andrea è zitto, gli altri pure...attendono una mia mossa, li rappresento, da buon "marinaio" tocca a me guidarli in questo tunnel di silenzi...

Laggiù c'è la luce...fidatevi...fidatevi...

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Paragrafo 8

Eppur si muove

Anche il Professor Veronesi scende in campo con noi...

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Tra il fragore di mani battute l'una contro l'altra, tra cori d'approvazione, tra plausi per il coraggio dimostrato, rischiamo paradossalmente di tornare da dove siamo arrivati, feriti, colpiti in centro all'orgoglio.

Le voci grosse si fanno sempre più GROSSE, anche il Prof.re Umberto Veronesi è dalla nostra: parla di un ciclismo controllato, con continui test, valutazioni sulla benchè minima traccia di anomalia, di DNA, di controlli incrociati. Siamo con lui e lui è con noi, ma c'è solo una piccola questione a spaventarmi...

Sono suscettibile, ai forti spaventi, tipo ferite profonde la pressione cala, scende vertiginosamente e spesso rischio di cadere al tappeto...Prof.re mi tratti bene!!!

Questa è solo una delle battaglia vinte, la guerra contro McQuaid sembra iniziare a dare i suoi frutti, abbiamo meno di un giorno d'attesa per scoprire...CHE NE SARA' DI NOI, per terminare un capitolo e cominciarne un altro, per diventare corridori a tempo pieno.

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Paragrafo 9

E giunse il momento...

Con il fiato sospeso

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Un groppo in gola così grosso da non respirarci, luccicanti i nostri occhi, così piccoli dinanzi alla grandezza di tutto ciò che potrebbe scuotere le nostre tranquille giornate, la paura di restare con un pugno di mosche in mano si fa via via sempre più forte, come uno spauracchio aleggia sulle nostre teste.

Le mani si stringono forte, quasi per alleviare la tensione, soffocare i timori, per sentirsi più forti anche di fronte ad una possibile sconfitta; non resta che aspettare le parole di McQuaid...

Paura...

McQuaid è di gesso, Verbrugghe lo affianca: ecco le prime licenze Pro Tour, quindi Professional e Continental. Ne restano due: in quattro per due posti, noi con 2 squadre e Navigators con Drapac.

Quanto vorrei che non fosse vero, che le nostre mani strette avessero fatto il miracolo; contro i potenti vincere è dura, o forse impossibile. Fuori dal mondo del ciclismo, probabilmente per sempre... noi poveri illusi, credevamo davvero che il mondo fosse in mano ai buoni propositi?

I fischi coprono la voce di McQuaid, la mia voce è rotta dall'emozione e dalla rabbia, ma c'è ossigeno a sufficienza per dire quanto disprezzino ormai tutti l'Uci; i compagni son delusi, affranti, tristi, hanno portato via anche a loro il sogno.

Si spengono le luci sulla sala, grandi del ciclismo ci consolano, ma non può bastare...

L'aereo è in partenza, pronto a riportarci in Italia, la pista è un tintinnio di luci, una leggera pioggia accarezza i finestrini, i motori girano a pieno règime, ci alziamo in volo, ma mai come ora vorremmo affondare, mai come ora avremmo bisogno di ridere di qualcosa, non ne abbiamo la forza...

Il silenzio è cupo, lacrime amare restano li, ad un passo dal traboccare, è un mesto ritorno, in questa di notte di illusioni, ho solo voglia di tornare alla vita normale, al lavoro, alle piccole cose, a te...

Ho solo voglia di gettarmi tutto alle spalle...

Boeing 737 in arrivo sulla pista 3

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:mrgreen: nulla nulla!!

Paragrafo 10

Lacrime di pioggia

Sottotitolo: Certe Notti

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A volte, nelle sofferenze, nelle difficoltà, si riscoprono i valori migliori, si riassaporano fragranze che troppo spesso dimentichiamo; questa sera anche la pioggia ha un non so che di particolare, uno strano sapore, un retrogusto amaro sì, ma certamente diverso.

Mi guardano come fossi pazzo, sotto quest'acqua incessante e gelida, a sognare di ballare "Singin' in the rain", ad ostinarmi a voler inseguire quel sogno che rischia di separarci...gli sguardi degli amici non li scordi, li capisci, li capti, li temi, li accetti; stasera i loro occhi sono gelidi, non c'è la voglia di riderci sopra, c'è solo la volontà di cancellare tutto.

Ma io no...so che non finirà, o forse so che è già finita ma sono alla ricerca di un briciolo di luce, una mia stupida illusione; vorrei davvero il cielo si squarciasse, che la maestosa luna si facesse avanti, ad illuminare il nostro buio cammino...

Ognuno prende la sua macchina, meglio un'altra birra, pensano loro, che seguire un povero pazzo nel suo delirante oblio:

"Ci trascinerà con lui nel baratro!"

Pensavano...Pensavano...

Allo sbattere di portiere, al rombo sordo del motorino d'accensione, il cielo si squarciò davvero...

"O Luna..."

La pioggia aumenta sempre più, le nubi però fanno largo alla luna, è piena, come in una sera di fine Agosto; forse il "giro" è davvero cambiato, sarà...ma ormai sono fradicio, il gel dai capelli scende sul volto e mi rende irriconoscibile, sulle labbra si apre un sorriso beffardo; mi guardano e stavolta capiscono davvero che non si tratta del delirio di un folle, ma di una premonizione. Gio sorride, in un attimo la tensione se n'è andata, in un attimo tutto è alle spalle, comunque vada questa storia, saremo tutti più amici di prima, già...le sofferenze, le difficoltà...

Alza la radio al massimo, il "Liga" urla di rabbia "Certe notti", e questa è una di quelle, da non dimenticare, perchè, forse un giorno penseremo, ci avrà segnato per sempre...

Certe Notti la macchina è calda e dove ti porta lo decide lei.

Certe notti la strada non conta e quello che conta è sentire che vai.

Certe notti la radio che passa Neil Young sembra avere capito chi sei.

Certe notti somigliano a un vizio che non voglio smettere, smettere mai.

Certe notti fai un po' di cagnara che sentano che non cambierai più.

Quelle notti fra cosce e zanzare e nebbia e locali a cui dai del tu.

Certe notti c'hai qualche ferita che qualche tua amica disinfetterà.

Certe notti coi bar che son chiusi al primo autogrill c'è chi festeggerà.

E si può restare soli, certe notti qui, che chi s'accontenta gode, così così.

Certe notti o sei sveglio, o non sarai sveglio mai, ci vediamo da Mario prima o poi.

Certe notti ti senti padrone di un posto che tanto di giorno non c'è.

Certe notti se sei fortunato bussi alla porta di chi è come te.

C'è la notte che ti tiene tra le sue tette un po' mamma un po' porca com'è.

Quelle notti da farci l'amore fin quando fa male fin quando ce n'è.

Non si può restare soli, certe notti qui, che se ti accontenti godi, così così.

Certe notti son notti o le regaliamo a voi, tanto Mario riapre, prima o poi.

Certe notti qui, certe notti qui, certe notti qui, certe notti....

Certe notti sei solo più allegro, più ingordo, più ingenuo e coglione che puoi

quelle notti son proprio quel vizio che non voglio smettere, smettere, mai.

Non si può restare soli, certe notti qui, che chi s'accontenta gode, così, così.

Certe notti sei sveglio o non sarai sveglio mai, ci vediamo da Mario prima o poi.

Certe notti qui, certe notti qui, certe notti qui.

La delirante impresa di uno diventa di li a poco di due, poi tre, quattro, cinque...ci siamo tutti; inondati da questa pioggia battente, così piccoli dinanzi all'immensità del cielo, della natura; così uniti però da non aver paura di nulla e di nessuno.

Certe notti...certe notti...

Solo il materialismo di un cellulare può interromperle, certe notti, il suono è stridulo, rompe l'atmosfera, rispondere o non rispondere? Questo è il problema, rovinerà tutto quel numero tanto strano da risultare sospettoso?

"Rispondo, rispondo, calmi!!!"

Questa però, se permettete, è un'altra storia...

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DAve è tornato, Dave è tornato!!!!!!!! Aprite le finestre, affacciatevi ai balconi, il re è tra noi, gettate petali di rose al suo passaggio, leggete le sue parole, imparatele e narratele ai vostri figli, che rimangano ad imperitura memoria impresse nella coscienza popolare..............

Scherzi a parte, grande inizio Dave, 5 pagine e la curiosità è già alle stelle. Dai, dicci della telefonata, chi era?????

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DAve è tornato, Dave è tornato!!!!!!!! Aprite le finestre, affacciatevi ai balconi, il re è tra noi, gettate petali di rose al suo passaggio, leggete le sue parole, imparatele e narratele ai vostri figli, che rimangano ad imperitura memoria impresse nella coscienza popolare..............

Scherzi a parte, grande inizio Dave, 5 pagine e la curiosità è già alle stelle. Dai, dicci della telefonata, chi era?????

:mrgreen::mrgreen:

grande Mario!!! A breve avrete risposte alle vostre domande... :mrgreen:

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CAPITOLO SECONDO: La vita nuova

Paragrafo 1

Il cammino del destino

D'un tratto si fa luce e la vita cambia...

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Il cielo da pesto, buio, cupo, pauroso si squarcia: la luna fa da contraltare, il telefono squilla, irrompe nella scena come Kevin Spacey in "Seven", dall'altra parte della cornetta una voce emozionata ma fiera mi fa, per un attimo, rabbrividire...

In quel preciso istante, un fulmine a ciel sereno; mai come in quel caso parola fu così azzeccata, TUUUUUUM!!!

Una botta terribile ad un passo da me, avrei rischiato la folgorazione, graziato dal buon Dio lassù, o dal Dio del ciclismo, di quel momento non ricordo nulla, solo un forte botto, la luce e le gambe inermi, senza forze cadere a terra...

Poi, dopo qualche giorno, la voce del dottore, dapprima lontanissima, lontana, poi sempre più vicina; anche la sua voce si fa nitida, ritorno al presente...

"Dove sono?? Dove...?"

"Tranquillo amore, sei qui, accanto a me..." (La voce soffusa della mia ragazza)

"Davide, sei all'ospedale, sono il Primario Paolo Trebbi, rilassati..."

"Cosa è successo??"

"Un fulmine, ad un passo da te, sei un miracolato..."

"......"

"Ora sei salvo!"

"Dottore perchè non sento le gambe??"

"Il fulmine ha scaricato la sua carica prevalentemente su di esse ed ora come ora son quelle messe peggio..."

"Camminerà vero??"

"Certo che camminerò...anzi, io devo correre in bicicletta!"

"Non bruciare le tappe, Davide...non sarà facile, ora credo che per camminare ti ci vorrà ancora un pò di tempo. Fortunatamente non avrai problemi in futuro, ma servira tantissima riabilitazione, alcuni tessuti si sono lesi, fortunatamente solo reversibilmente... Ora pensa a guarire con calma e a ringraziare chi di dovere..."

"Ha ragione dottore...e poi, tanto ormai il mio sogno di diventare corridore s'è infranto per sempre..."

"Non è così, guarda tutti i tuoi amici come sono felici di vederti, aspettano la fuori di entrare, leggi cosa c'è su quel cartello!"

Guarisci in fretta campione, al telefono non sai ancora chi c'era!!! Ciò che conta è che abbiamo le licenze per correre: Navigators e Drapac hanno rinunciato al programma mettendo come clausola che fossimo noi a sostituirli. E' fatta!!! Pensa a guarire...

I tuoi AMICI!!!

Sui miei occhi, su quelli della mia ragazza, del dottore, dei miei genitori, un sorriso enorme...la prima battaglia è vinta, ma la guerra è lunga e sarà sanguinosa; la riabilitazione prima, la rieducazione poi, ho paura che il mio sogno possa svanire sul traguardo, ma avrò tante persone buone al mio fianco; so che correranno anche per me, che rientrerò più forte di prima, ora i miei occhi stanchi voglion solo riposare. Col pensiero volare, attraversare campi al tramonto, è una brezza leggera a smuovere i fili d'erba, il sole è forte da acciecare, le nubi chiare, rosastre, c'è una sola strada: sterrata, dissestata, lunga, impervia...

E' quello il mio cammino...

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