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Steve

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Grande yeah sei veramente grande hai messo l'australian open News tennis vitttoria a sorpresa di Marcos Baghdatis su Nalbandian la gara e durata almeno 3 ore in 5 set.Il cipriota era sotto di set fin quando e riuscito a rimontare e portare la partita al 5 set.C'e stata una breve interruzione durante l'ultimo game del 5 set dove e sceso giu uno scroscio di pioggia poi si e rigiocata e Baghdatis e riuscito a vincere qst ultimo game e vincere la partita.Ed e storico mai nessuno non testa di serie e arrivato in finale e Domenica se la vedra o con Federer o Kiefer.La partita si svolgera alle 9.30 ore italiane di mattina arrivederci a dopo con gli aggiornamenti.

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questo e vero e la fra vedere in finale a Federer pero Nalbandian ariva sempre in finale o in semifinalke e molto regolare anche se nn ha la classe di Federer speriamo in una finale tipo volata del mondiale di ciclismo a Zolder nel 2002 e sapete chi ha vinto.Che ricordi vero Karpets.

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Federer è il numero 1, è l'unico che gioca un tennis elegante, d'altri tempi...Quel tennis che si è trasformato in una battaglia a chi tira più forte il servizio, a chi fa più ace.

Nalbandian dal canto suo è completo, arriva sempre almeno ai quarti su ogni superficie, terra compresa!

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voglio dire a mettere l'avatar ma ho seguito tutte le vostre funzioni ma non va l'ha detto anche sateo se nn sbaglio che nn gli esce quindi.

Karpets lo seguo il tennis da piccolo e il mio idolo e PEte Pistol Sampras e kafelnikov e anche lo zar Safin e a te

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MELBOURNE (Australia), 27 gennaio 2006 - Aveva destato più di una perplessità vedere Roger Federer arrancare negli ottavi contro Tommy Haas e addirittura vacillare nei quarti contro Nikolay Davydenko, a tratti perfino superiore. Ma oggi, lo svizzero numero 1 del mondo, è tornato ad essere re Federer qualificandosi per la finale dell'Open d'Australia grazie al comodo successo sul tedesco Nicolas Kiefer (6-3 5-7 6-0 6-2 il punteggio in 2 ore e 40 minuti) che lo aveva impegnato duramente sia all'ultimo Wimbledon (due set point mancati per trascinarlo al quinto) che all'Open degli Stati Uniti.

Anche questa volta Federer, programmato sempre in notturna ad eccezione dell'esordio, ha ceduto un set ma complessivamente ha giocato a un livello nettamente superiore. Alla fine il saldo dei colpi vincenti è stato positivo (39 contro 33 errori), come la differenza totale dei punti (129 a 99) e la percentuale di realizzazione a rete (19 su 24). Federer ha allungato il passo da subito, quando nel quarto game ha operato il primo break della partita; poi si è rilassato un attimo nella fase centrale del secondo set quando Kiefer si è dovuto superare per tenere testa allo svizzero che ha ceduto la battuta proprio sul 5-6 regalando il set al tedesco.

Ma il prezzo per aver vinto il secondo set è stato altissimo poiché Federer ha infilato la sesta mettendo a segno un parziale devastante di 12 game a 2 in 60 minuti esatti. Federer non ha mai perduto una finale di uno Slam e domenica contro Marcos Baghdatis (n° 54 del mondo) andrà all'assalto del titolo numero sette. Il bilancio dei precedenti è favorevole allo svizzero che comanda per 3-0 avendo vinto nel 2004 all'Open degli Stati Uniti (6-2 6-7 6-3 6-1 al 2° turno), nel 2005 all'Open d'Australia (6-2 6-2 7-6 negli ottavi) e tre settimane fa a Doha (6-4 6-3 nei quarti). Il cipriota non avrà niente da perdere ma il Federer odierno appare decisamente di un altro pianeta.

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MELBOURNE (Australia), 28 gennaio 2006 - Un conto è essere tra le favorite, e Amelie Mauresmo lo è sempre stata da alcuni anni a questa parte, e un conto è vincere una prova dello slam, impresa invece che le era sfuggiata più di una volta per quel suo carattere fragile di eterna battuta.

Ma questa volta è andata diversamente, non come sette anni fa quando appena diciannovenne venne azzannata e inghiottita da Martina Hingis nell'unica finale giocata prima di quella odierna. Questa volta gli astri luminosi del cielo di Melbourne l'hanno protetta e premiata: è lei la vincitrice dell'Open d'Australia 2006.

Non è facile raccontare una finale che non c'è stata, una finale durata appena 52 minuti, dominata dall'inizio alla fine dalle pennellate della Mauresmo che hanno convinto Justine Henin a battere la ritirata. E sul 6-1, 2-0 la Henin ha gettato la spugna; gli antidolorifici presi per combattere la spalla, le hanno minato lo stomaco. Una decisione ininfluente sull'esito finale del match, saldamente in mano alla Mauresmo, ma poco sportivo per una campionessa del suo calibro. Avrebbe fatto meglio a tenersi il mal di pancia ancora per qualche game e per qualche minuto piuttosto di evitare la sconfitta totale sul campo.

"Non ho avuto - ha commentato una raggiante Mauresmo - la possibilità di esultare come si fa di solito quando si chiude il match point, ma ora poco importa. Sono io la campionessa, ho coronato il sogno della vita, questa coppa è finalmente mia". Amelie sorride, la contrapposizione cuore da cerbiatto e fisico da amazzone la fanno ancora più splendida. E' lei la prima donna della storia vittoriosa in uno slam grazie anche a tre ritiri; al terzo turno contro Michaella Krajicek (6-2 e colpo di calore), in semifinale contro Kim Clijsters (5-7 6-2 3-2 e caviglia che salta) e in finale. "Probabilmente - dice la Mauresmo - ci vuole anche un po' di fortuna e io sono stata aiutata in questo, ma credo anche di aver giocato il mio miglior tennis di sempre specialmente negli ottavi conto la Vaidisova, nei quarti contro la Schnyder e nel primo set di oggi contro Justine Henin". Darle torto è umanamente impossibile.

E a questo punto sorge un dubbio amletico: riuscirà Amelie a sbloccarsi e iniziare a 26 anni una nuova vita colma di successi negli slam visto che ha le caratteristiche per conquistarli tutti, oppure farà la fine di Jana Novotna che, pur essendo dotata di talento infinito, chiuse la carriera con un solo major in bacheca? Il Roland Garros e Wimbledon ci daranno presto la risposta.

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Coppa D'Africa: risultati seconda giornata

Gruppo A:

24/01/2006 Egitto 0-0 Marocco

24/01/2006 Libia 1-2 Costa D Avorio

Gruppo B:

25/01/2006 Camerun 2-0 Togo

25/01/2006 Angola 0-0 Congo DR

Gruppo C:

26/01/2006 Tunisia 2-0 Sud Africa

26/01/2006 Zambia 1-2 Guinea

Gruppo D:

27/01/2006 Nigeria 2-0 Zimbabwe

27/01/2006 Ghana 1-0 Senegal

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Calcio Coppa d'Africa 2006

Cinica Costa d'Avorio

Eurosport - Andrea Tabacco

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La partita inaugurale della Costa d'AvorioLa Costa d'Avorio batte, soffrendo, la Libia 2-1 nella seconda giornata del gruppo A e si mantiene così in testa al giorne. Partita che resta in bilico fino al 73' quando un gol Y. Kone regala la vittoria a Drogba e compagni. L'1-1 provvisorio era stato firmato dal solito Drogba e da Khamies.

La Costa d'Avorio soffre, forse anche più del dovuto, ma ottiene la seconda vittoria nel suo rispettivo girone e coglie altri tre importantissimi punti che le permettono di portarsi a quota sei e di guardare con più tranquillità e ottimismo il proseguo della manifestazione.

Sembrava tutto facile per la Costa d'Avorio dopo il vantaggio di Drogba già al 10' del primo tempo. L'attaccante del Chelsea si fa trovare nel momento giusto al posto giusto sul passaggio di Koné che, dopo la sua fuga sulla fascia sinistra, arriva sul fondo e tira in porta. Ghazalla respinge ma Konè è lì, appoggia a Drogba e la punta di diamante della Nazionale Ivoriana non sbaglia. Sembra una partita tutta in discesa per gli Elefanti. Più volte gli avanti in maglia arancione hanno la possibilità di chiudere il match ma la loro poca precisione non permette alla gara di essere chiusa anzitempo. Verso la fine del primo parziale arriva il pareggio di Khamies che consente ai libici di andare a riposo sul risultato di parità.

Nella ripresa trovi una Libia che non ti aspetti. Determinati e convinti di poter fare il colpaccio i libici alzano il baricentro e cominciano a farsi vedere pericolosomante dalle parti di Tizié. La Costa d'Avorio continua a mantenere il possesso palla ma la partita non sembra più scritta come poteva sembrarlo nel primo tempo. Drogba non trova spazi mentre dall'altra parte El-Taib, Karra e l'autore del gol Khamies offrono giocate di qualità che per poco non permettono alla Libia di portarsi in vantaggio. Ma è in queste situazioni che esce tutta l'esperienza della grande squadra perchè, almeno nel panorama africano, tale è la Costa d'Avorio. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo di Kalou, Koné batte a rete ma la palla, complice l'intervento di un avversario si impenna favorendo così la battuta di testa di Y. Tourè che in maniera un pò fortunosa supera Ghazalla e regala la vittoria agli Elefanti.

La Costa d'Avorio guadagna così altri tre punti in un match che non la ha vista sottomettere l'avversario, anzi. Ma, forse, sono proprio partite come, dove si vince ma non si convince, che esplicano al meglio le reali possibilità di vittoria di una squadra.

Nigeria: le aquile tornano a volare

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Gli uomini di Eguavoen chiudono la pratica Zimbabwe in soli quattro minuti virtù dei gol di Obodo e Obi Mikel tra il 57' e il 61' del secondo tempo. Nigeria ad un passo dai quarti.

Sono bastati quattro minuti alla Nigeria per aver ragione dello Zimbabwe. Due vere e proprie fiammate che hanno piegato il discutibile valore dell'avversario. D'altronde, per una squadra come la Nigeria, che nel 2006 punta tutto sulla Coppa d'Africa causa mancata qualificazione al Mondiale che si terrà in Germania, vincere contro lo gli uomini di Mhlauri rappresentava più che un obbligo.

Tuttavia, il match giocato dalla Nigeria è stato tutto fuorchè quello di una formazione che voleva fare sua la partita. Martins, l'unico "big" della Coppa d'Africa ancora a secco, non viene servito a dovere e quando ha l'occasione di far male, pecca di ingordigia e spreca troppo.

Con lo Zimbabwe che fa quel che può, la differenza qualitativa è evidente e si evince in più di una situazione, ne viene fuori una partita bruttina e, a tratti, noiosa. Il primo tempo si chiude con le squadre a riposo sullo 0-0 e, dato ancora più indicativo, con nessun tiro in porta.

Nei secondi quarantacinque minuti si vede qualcosa di meglio. Un'occasione per parte in apertura di ripresa. Prima lo Zimbabwe (46') con Mwaruwari fermato all'ultimo da Odiah, poi la Nigeria con il colpo di testa di Aghahowa (48') provano a mettere paura ai rispettivi portieri avversari. Ma è un fuoco di paglia che si arresta quasi subito. Il gioco procede nuovamente in maniera lenta fino alle due fiammate, in rapida successione, di Obodo e Obi Mikel. Prima il centrocampista dell'Udinese, lasciato colpevolmente libero dalla difesa avversaria, realizza l'1-0 con un preciso colpo di testa sugli sviluppi di un angolo, poi il nuovo entrato Obi Mikel si inventa un gol di incredibile precisione dal limite dell'area.

Dopo essersi portata sul doppio vantaggio, e quindi dopo aver messo al sicuro il risultato, la Nigeria tira nuovamente i remi in barca lasciando allo Zimbabwe il pallino del gioco. Un gioco che però, come non c'era stato fino al momento del primo gol di Obodo, non si è più visto dopo il gol di Mikel.

Le Aquile volano a quota 6 punti nel girone D e ipotecano la qualificazione al prossimo turno e, anche se aritmeticamente non dovrebbero farlo, per Martins e compagni è tempo ora di pensare ai quarti di finale della più importante manifestazione africana.

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Eurosport - Luca Stacul

Santos fa fuori il Sudafrica:

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Passa la GuineaI campioni in carica battono 2-0 i Bafana Bafana e si qualificano ai quarti. Sudafrica fuori come lo Zambia, avanti anche la Guinea. Partita decisa dal gol del solito Santos e dalla spettacolare marcatura di Benachour.

Arrivano i primi verdetti in questa Coppa d’Africa: la Tunisia campione in carica, infatti, guadagna la qualificazione ai quarti di finale grazie al 2-0 con cui sconfigge il Sudafrica, risultato grazie al quale passa il turno anche la Guinea che ha battuto lo Zambia per 2-1.

In avvio le squadre si studiano con calma sicché, a parte un gol giustamente annullato a Santos al 10', fino al 25' non succede quasi nulla. Poi, però, si accende il Sudafrica cui serve una vittoria per rilanciarsi e sperare ancora nella qualificazione: McCarthy guizza via sull'invito di Nomvethe e calcia con il destro, ma la palla sbatte sul palo.

Il match prosegue a fiammate, e quella buona è ancora firmata Santos: l'attaccante brasiliano naturalizzato tunisino prova il destro dal limite e la sua scelta di rivela azzeccatissima perché il pallone, reso scivoloso dalla pioggia battente, passa sotto la pancia di Marlin e termina in rete.

Chiuso il primo tempo sotto 1-0, il Sudafrica prova a rispondere nella ripresa con Nomvethe, il più attivo tra i Bafana Bafana, che al 56' costringe Boumnijel al miracolo con un destro a fil di palo. Come nel caso della prima rete, però, i sudafricani pagano subito dopo a caro prezzo una disattenzione difensiva: Trabelsi crossa troppo liberamente da destra e Banchour con un destro fantastico toglie le ragnatele dall'incrocio dei pali dove Marlin non può proprio arrivare.

Avanti 2-0, la Tunisia rallenta il ritmo dedicandosi più che altro al possesso palla, mentre il Sudafrica non riesce a modificare l'inerzia della partita pur ricorrendo a tutte le sostituzioni possibili. Al 65' spettacolare mezza rovesciata di McCarthy su cross di Nomvethe, ma palla respinta dal corpo di un difensore, mentre l'ultima emozione della partita è un colpo di testa di Namouchi che per poco non castiga Marlin, uscito a farfalle.

Con il triplice fischio che sancisce il 2-0, quindi, la situazione nel Gruppo C è decisa: Tunisia e Guinea ai quarti, Sudafrica e Zambia eliminate; l'ultimo turno servirà solo per le statistiche.

Camerun avanti con la stella Eto'o

Eurosport - Andrea Tabacco

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Il Camerun batte 2-0 il Togo nella seconda giornata del gruppo B di Coppa d'Africa e accede così automaticamente ai quarti di finale. Mattatore della serata ancora una volta il centravanti del Barcellona Samuel Eto'o autore un gol straordinario e dell'assist per il secondo gol.

I campioni si riconoscono nei momenti importanti. Se mai ci fosse stato il minimo dubbio sulle potenzialità di Samuel Eto'o, la partita di Coppa d'Africa contro il Togo è servita a fugare ogni dubbio sulle potenzialità del capitano della Nazionale Camerunense.

La conclusione che, quando mancano 20 minuti al termine dell'incontro, il centravanti dei Leoni Indomabili scarica verso la porta di Agassa è di potenza e precisione inaudite. L'estremo difensore del Togo non può fare altro che osservare il pallone infilarsi nel sette alla propria destra rimando impotente di fronte all'incredibile conclusione del numero 9.

La cronaca parte dal 70' minuto e per celebrare le gesta dell'attaccante e perchè fino a quel momento la partita è stata davvero povera di contenuti degni di nota. In tutto il primo tempo l'unica occasione si è vista sul finire del primo parziale e, guarda caso, porta la firma del Leone più Indomabile degli uomini di Jorge. Quel Samuel Eto'o che, sfruttando una corta repinta di Agassa, colpisce in pieno l'incrocio dei pali.

Nel secondo tempo, nonostante il Togo ce la metta tutta per impensierire Song e compagni, è il Camerun a tenere il possesso palla e ad agire prevalentemente nella matà campo avversaria. Una punizione di Geremi fa tremare la traversa ad Agassa battuto e, dopo una fiammata di Adebayor, cui non riesce il dribbling su Hamidou, arriva la perla dell'attaccante del Barcellona. Partita chiusa ma Eto'o decide di deliziare la platea con un numero di alta scuola sulla fascia destra che permette al neo entrato A. Meyong Ze di segnare il gol della vita: un colpo di tacco alla Del Piero che batte per la seconda volta il portiere togolese e manda il Camerun dritto ai quarti di finale.

E con un Eto'o così sognare diventa lecito.

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Calcio Coppa d'africa risultati:

gruppo A 3 giornata

Egitto-Costa d'avorio 3-1

Libia-marocco 0-0

Classifica generale gruppo A alla fine del 1 turno prima degli ottavi le prime due dei 4 gironi passano al 2 turno

GRUPPO A

1 Egitto 7 punti

2 costa d'Avorio 6 punti

3 marocco 1 punto

4 libia 0 punti

egitto e costa d'avorio passano al 2 turno e cioe agli ottavi di finale.alla prossima informazione grazie

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vittoria nell'anticipo della 21 giornata della serie a tim a sorpresa del siena sul palermo

Palermo-Siena 1-3

Godeas Bogdani

Bogdani

Bogdani

intanto nei primi minuti del primo tempo ahime Sheva ha trafitto antonioli con un bel goal

Milan-Samp 1-0

Dai Samp che puoi pareggiare dai che sei unica e mitica e ti sosterro sempre anche se sei in crisi sempre.Forza mitica sampdoria.al prossimo aggiornamento grazie.

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Ultimo stupendo aggiornamento delll'anticipo serale di serie A

Milan-Samp 1-1

Sheva Gasbarroni

Gran goal di Gasbarroni e la Samp ritorna sui suoi passi come sempre Forza samp sei unica ti amo infinitamente, al prossimo aggiornamento grazie.

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MELBOURNE (Australia), 29 gennaio 2006 - C'è voluto un Roger Federer più che accettabile per ridimensionare le velleità di Marcos Baghdatis ed aggiudicarsi come da pronostico l'Open d'Australia numero 94. L'enorme divario in termini d'esperienza (386 match vinti da Federer contro i 20 del cipriota) e in termini di classifica (n° 1 contro n° 54), è stato sapientemente nascosto per quasi due ore da Baghdatis che ha giocato senza timore reverenziale il match, fino a questo momento, più importante della carriera.

Il cipriota ha creduto fermamente di poter mettere alle corde l'illustre rivale, le cui precedenti uscite con Haas, Davydenko e Kiefer avevano denunciato una condizione non proprio ottimale. Baghdatis, che doveva superare l'emozione di un match così prestigioso, è sceso in campo caricato a dovere e non ha praticamente commesso errori per quasi due set. Federer, che invece è abituato a finali del genere avendone giocate 7 negli ultimi 11 slam, è sembrato spaesato, assonnato, perfino assente. Lo svizzero è stato il primo a perdere il servizio, nel quinto game, ma nonostante il fulmineo contro break, ha nuovamente ceduto la battuta sul 5 pari mandando il suo rivale a servire per il set. Baghdatis non si è fatto troppi scrupoli ed ha chiuso il set per 7-5 volando subito 2-0 ad inzio di secondo.

Qui ha avuto anche una palla per salire 3-0 che però non ha sfruttato. Federer ha colto l'attimo giusto per innestare la quarta e giocare il suo miglior tennis; lo svizzero ha recuperato il break e in vista di un pericoloso quanto insidioso tie-break, ha dato la zampata vincente portandosi a casa il set per 7-5. La gara è praticamente finita, lo svizzero ha infilato 11 giochi consecutivi fino al 3-0 del quarto. I crampi hanno assalito Baghdatis prima della resa, avvenuta per ko dopo 2 ore e 46 minuti con il punteggio finale di 5-7 7-5 6-0 6-2. Federer ha così conquistato il settimo titolo dello Slam su altrettante finali disputate (come Richard Sears e William Renshaw due secoli fa) incassando l'assegno di 1.200.000 dollari australiani (741 mila euro) destinato al vincitore. Ora davanti a lui, per numero di Slam, sono rimasti, soltanto 10 grandi campioni: Sampras con 14, Emerson con 12, Borg e Laver con 11, Tilden con 10, Agassi, Connors, Lendl, Perry e Rosewall con 8. Baghdatis, 20 anni, diventa il giovane più promettente per il 2006 e da domani sarà per la prima volta in carriera numero 28 del mondo.

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Grazie Steve...

Ecco la vittoria dell'Egitto che li porta al primo posto!

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Eurosport - Andrea Tabacco

Allo Stadio Internazionale del Cairo si decideva la prima della classe del girone A. La partita fra Egitto e Costa d’Avorio dice che a qualificarsi come leader di questo gruppo è l’Egitto. I padroni di casa della manifestazione hanno superato 3-1 la squadra di Michel giocando con più concentrazione e decisamente più determniazione degli avversari

La Costa d'Avorio, già qualificata dopo aver vinto le prime due partite del girone, ha operato un massiccio turn-over: otto giocatori infatti sono stati lasciati in panchina a riposare ma questo non pò tuttavia essere un alibi. E' innegabile però che le tante sostituzioni non abbiano permesso di affrontare il match con la giusta determinazione, tanto che l'Egitto nei primi minuti sembrava padrone del campo.

L'uno a zero di Moteeb, dopo soli dieci minuti di gioco, che ha approfittato di una mischia nell'area ivoriana sugli sviluppi di un corner, è l'emblema del calo di concentrazione della formazione ivoriana.

Verso la mezz'ora è la Costa d'Avorio ad avere le migliori occasioni, presa per mano da Arouna Kone, che più di una volta è andato al tiro esaltando le doti del portiere egiziano Al Hadary.

Quando mancano tre minuti al termine del primo parziale Arouna Kone, l'unico in grado di "esserci con la testa", pareggia i conti con un gran tiro dal limite dell'area.

Nella seconda frazione di gioco poi, invece di spingere sull'acceleratore, gli uomini di Michel arretrano il baricentro e danno la possibilità all'Egitto di rendersi pericoloso. In soli otto minuti gli egiziani chiudono la partita. Prima infatti Aboutarika regala il vantaggio ai ragazzi di Shehata poi ancora Moteeb per la doppietta personale segna la rete del 3-1 finale.

Marocco e Libia chiudono mestamente la loro avventura in Coppa d’Africa pareggiando per 0-0 al Cairo Military Stadium. Al Marocco serviva davvero un miracolo per accedere ai quarti: un largo successo sulla Libia e una contemporanea sconfitta dell’Egitto padrone di casa contro una Costa d’Avorio già qualificata. Non si è verificato nemmeno uno dei due risultati e così i marocchini, che hanno colpito un palo al 17’ con Kadouri, vengono prematuramente eliminati dalla Coppa d’Africa. Per la Libia, già rassegnata all’eliminazione, la magra consolazione di aver chiuso il proprio torneo con almeno un punto all’attivo.

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Bravo yeah ad anticiparmi..ma ancor più bravo Marcos Baghdatis, è lui il vincitore morale oggi.

Roger Federer è abituato alle finali ed è destinato ad abbattere ogni record, ad essere ricordato più di Bjorn Borg, Ivan Lendl, Pete Sampras...ma Marcos Baghdatis non è arrivato qui a caso e il futuro gli sorriderà sicuramente.

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NEW YORK (Usa), 30 gennaio 2006 - LeBron James non fa sconti, e i Suns di Mike D'Antoni vanno k.o., Detroit regola i Lakers, mentre Miami passa a Houston.

Cleveland-Phoenix 113-106

Mike D'Antoni deve rinunciare al suo miglior difensore sul perimetro, Raja Bell, uno dei giocatori più sottovalutati della Nba, e dopo un primo tempo di basket eccellente la difesa di Phoenix paga dazio all'esplosione di LeBron James. "King" James spinge i Cavaliers alla rimonta segnando 32 dei suoi 44 punti nella ripresa, caricandosi sulle spalle l'attacco di Cleveland con giocate da standing ovation. Trascinata dal sua fenomeno, che nel giro di sei secondi è addirittura capace di mettere a segno una stoppata eccezionale su Barbosa, di farsi tutto il campo in contropiede e di andare a schiacciare, la squadra di casa riesce ad avere la meglio e conquista così il suo quinto successo consecutivo.

Cleveland: James 44 (14/26, 3/7), Pavlovic 15. Rimbalzi: James 11, Gooden 10. Assist: James 7. Phoenix: Nash 24 (8/15, 2/6), Marion 22, Jones 20, House 16. Rimbalzi: Marion 7. Assist: Barbosa 8.

Houston-Miami 95-101

Shaquille O'Neal domina sotto canestro e si permette perfino di segnare 10 liberi consecutivi, Dwyane Wade è incontenibile e i Rockets, nonostante un Tracy McGrady in ottima forma, non riescono a fare lo sgambetto alla squadre del sud della Florida.

Houston: McGrady 37 (9/22, 4/15), Alston 26. Rimbalzi: McGrady 12, Hayes 10. Assist: McGrady 6. Miami: Wade 32 (8/18), O'Neal 24. Rimbalzi: O'Neal 14. Assist: Wade 9.

Milwaukee-Boston 83-79

Michael Redd non riesce a trovare ritmo in attacco e, anche a causa di un minutaggio limitato dai falli, segna solamente sei punti nei primi tre quarti del match. Nell'ultima frazione però, proprio quando i Bucks hanno bisogno della sua produzione, Redd si fa trovare pronto, firma 15 punti e guida Milwaukee al successo.

Milwaukee: Redd 21 (4/13, 2/4), Ford 15. Rimbalzi: Magloire 10. Assist: Ford 8. Boston: Szczerbiak 20 (8/12, 0/3), Pierce 18. Rimbalzi: Jefferson 12, LaFrentz 10. Assist: Pierce 6.

Orlando-Philadelphia 81-89

Per la seconda gara consecutiva i 76ers devono rinunciare al loro leader Allen Iverson e per la seconda gara consecutiva Philadelphia riceve una produzione sorprendente dai giocatori complementari, andando a vincere sul parquet dei Magic. A Orlando brilla soprattutto John Salmons, ma non delude nemmeno il backup di The Answer, Kevin Ollie. Da segnalare la tripla doppia di Steve Francis.

Orlando: Francis 22 (6/14, 1/1), Turkoglu 15. Rimbalzi: Howard 11, Francis 10. Assist: Francis 10. Philadelphia: Webber 18 (6/17, 0/2), Salmons 17, Dalembert 15. Rimbalzi: Dalembert 8. Assist: Webber 8.

Detroit-Los Angeles Lakers 102-93

I Lakers provano a spaventare i Pistons, ma la truppa di Flip Saunders in questo momento è davvero su di un altro pianeta rispetto alla squadra di Los Angeles. Detroit mette cinque giocatori a referto in doppia cifra e senza faticare più di tanto conquista la sua 11° vittoria consecutiva.

Detroit: R. Wallace 24 (7/10, 2/11), Hamilton 20, Prince 19. Rimbalzi: B. Wallace 13, McDyess 10. Assist: Billups e Prince 6. Los Angeles: Bryant 39 (9/17, 3/11), Mihm 16. Rimbalzi: Mihm 14. Assist: Odom, Walton e Bryant 3.

Toronto-Sacramento 124-123 d.t.s.

Seconda sconfitta in due gare con la nuova maglia dei Kings per Ron Artest. Lo stesso Artest trascina il match al supplementare con un layup a tre secondi dalla sirena, ma proprio allo scadere dell'overtime Jalen Rose regala il successo alla squadra di casa.

Toronto: Peterson 23 (5/10, 3/:D, James 22, Bosh 21, Villanueva 18. Rimbalzi: Peterson 10. Assist: Calderon 5. Sacramento: Bibby 42 (9/19, 6/13), Artest 24, Miller 19, Thomas 16. Rimbalzi: Thomas 11, Miller e Martin 10. Assist: Miller 4.

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Avanti Camerun e Congo:

Eurosport - Andrea Tabacco

Il girone B ha decretato le squadre che accedono ai quarti di finale di Coppa d'Africa. Il Camerun battendo il Congo 2-0 passa come prima del gruppo mentre i congolesi, per via della differenza reti, precedono l'Angola vittoriosa sul Togo per 3 reti a 2.

Due gol in due minuti, a metà del primo tempo, e il Camerun regola agevolmente il Congo per la qualificazione a punteggio pieno, ai quarti di finale della Coppa d’Africa.

Geremi, su calcio di punizione al 31' ed Eto'o, che approfitta di una leggerezza difensiva del Congo, al 33' i marcatori per legittimare una supremazione territoriale e tecnica mai in discussione.

Nel secondo tempo, il Camerun ha additittura colpito due traverse: su punizione con Eto'o e, a dieci minuti dal termine, con Webo su azione.

Nei minuti finali invece, solo possesso palla per i Leoni Indomabili che rallentano volontariamente il ritmo del gioco per evitare al Congo un passivo troppo pesante. Nonostante infatti la sconfitta rimediata nell'ultima giornata del gruppo B, il Congo accede ugualmente ai quarti di finale della manifestazione, qualificandosi come secondo per via della migliore differenza reti rispetto all'Angola.

Alla squadra di Goncalves non è bastato il 3-2 sul Togo per passare. Nonostante la doppietta di Flavio e il gol di Maurito, all'Angola pesano come macigni le segnature di Touré e Cougbadja che negano il passaggio del turno per il conteggio delle reti alla prossima esordiente Mondiale.

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Eurosport

Il Senegal, protagonista assoluto della partita odierna e uscito sconfitto dallo stadio di Port Said, riesce comunque a qualificarsi ai quarti di finale della 25a Coppa d'Africa. La Nigeria prima del Gruppo D passa il turno a punteggio pieno.

Sono la Nigeria e il Senegal le due squadre qualificate ai quarti di finale per il Gruppo D. Se la formazione di Eguavoen ha ottenuto il lasciapassare con un bottino di ben 9 punti e il titolo di leader del girone, il Senegal di Sarr ha dovuto attendere le notizie provenienti dalla partita tra Ghana e Zimbabwe.

Partito in maniera grintosa e vicino al gol dopo appena 3 minuti l'undici senegalese è salito in cattedra e ha cominciato a impartire lezioni di calcio ai colleghi biancoverdi. Prima con un destro di Camara e poi con un colpo di testa di Diatta ha mancato di poco l'appuntamento con la rete. La difesa nigeriana ha faticato e non poco a tenere il ritmo dell'attacco avversario oggi davvero scatenato. Il trio delle meraviglie alla fine del primo tempo si è reso protagonista di un'azione tanto bella quanto sfortunata che ha visto colpire per ben due volte di seguito il palo su tiri di Camara e Diouf.

Ma il vantaggio era nell'aria ed è arrivato al 59' grazie al destro vincente dell'attaccante del Nizza Camara che su una respinta da parte di Enyeama su tiro di Diouf, non si è fatto attendere e ha insaccato. La gara sembrava chiusa e invece, come spesso accade nel calcio, alcuni episodi hanno rovesciato il risultato.

Negli ultimi 10 minuti, gli errori difensivi sono costati alla squadra di Sarr la gara anche se non la qualificazione. Al 79' Tony Sylvà ha sbagliato completamente l'uscita, lisciando goffamente un cross dalla destra. Palla sulla testa di Martins che non ha sbagliato. Prime caprile egiziane per l'interista… che ha concesso il bis 9 minuti più tardi. Lo spunto di Kanu sulla destra è splendido, la difesa ha lasciato ancora una volta a desiderare. Martins non ha sbagliato e ha siglato la doppietta personale.

Nigeria ha così raggiunto nei quarti la Tunisia, avversaria sabato prossimo a Port Said. Per il Senegal invece c'è la Guinea, venerdì pomeriggio ad Alessandria d'Egitto.

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Ghana eliminato:

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Eurosport - Luca Colantoni

L'ottima prova dello Zimbabwe costringe i prossimi avversari dell'Italia a Germania 2006 ad abbandonare la manifestazione. 2-1 il finale.

Il Ghana esce dalla Coppa d"Africa dopo una prestazione irriconoscibile contro lo Zimbabwe e come unico alibi può avere le tante assenze per infortunio. Zimbabwe più tonico e propositivo, specialmenet con Ndlovu che in apettura mette i brividi al portiere Adjei.

La risposta ghanese è affidata ad Appiah, in campo nonostante un problema alla caviglia, ma il suo tiro finisce alto solpra la treversa.

Zero a zero alla fine del primo tempo, ma la partita si sblocca con grosse colpe della difesa. L'uno a zero è una autorete di Issah che dopo il tiro debole di Chimedza mette alle spalle del proprio portiere

La seconda rete è l'ennesimo svarione della difesa ghanese e ne approfitta Benjani che batte il portiere per il due a zero.

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