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Come cantava Pappalardo....


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Vuelta México, Boivin sorprende tutti. Benetton: tre tappe e Cink al 4º posto

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Missione riuscita a metà, per la Benetton-Bianchi, alla Vuelta a México. Sulle ali dell’entusiasmo per i risultati ottenuti nei tre continenti, e galvanizzata dalle contemporanee vittorie di Boem alla Tirreno-Adriatico e soprattutto alla Milano-Sanremo, la formazione verdebianco ha sì proseguito la propria striscia vincente anche nella corsa centroamericana, ma ha mancato il podio nella classifica finale, dove il leader Ondrej Cink si è fermato al quarto posto a 15″ dal vincitore a sorpresa, il velocista Guillaume Boivin (Israel Cycling Academy) che ha chiuso a pari tempo con Jordi Simón (Burgos-BH) e Pieter Weening (Roompot-Nederlandse Loterij).

La corsa era comunque iniziata in maniera trionfale per la Benetton, capace di centrare una tripletta nella volata anomala di San Luis Potosí: al primo posto Davide Plebani, secondo Cink e terzo il giovane uzbeco Murodjon Jalilov. I tre hanno regolato un drappello di soli 25 corridori, avendo spaccato il gruppo sull’ultimo gpm: tra i ritardatari, i due pesci più grossi sono stati Danilo Celano a 1’14” e Sergey Firsanov a 1’43”.

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La tripletta della Benetton a San Luis Potosí con Davide Plebani, Ondrej Cink e Murodjon Jalilov

All’indomani, a León, volata a ranghi compatti e vittoria del campione russo Alexander Porsev (Gazprom-RusVelo) davanti agli olandesi Raymond Kreder e Wippert, e maglia che per la somma dei piazzamenti passa dalle spalle di Plebani a quelle di un altro portacolori della Gazprom, Roman Maikin, quarto al traguardo. E proprio Maikin, in maglia gialla, si aggiudica in volata davanti allo stesso Porsev la terza tappa a San Juán del Rio.

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Roman Maikin (Gazprom-RusVelo) vince a San Juán del Rio

Il botta e risposta tra Gazprom e Benetton prosegue nella quarta tappa, a Pachuca, che lo sprinter designato dei verdebianchi, Nicolas Marini, vince davanti a Boivin e Wippert. Un riscatto per Marini che, nella frazione inaugurale, era rimasto staccato ed era stato anche impossibilitato a collaborare nell’inseguimento, dato che i suoi compagni davanti erano in prima linea nel cercare di scavare quanto più distacco possibile tra il primo ed il secondo troncone.

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Nicolas Marini (Benetton-Bianchi) vince a Pachuca davanti a Boivin e Wippert.

La tappa decisiva è stata la quinta, quella di Maniche, che presentava l’unico gpm di 1ª categoria dell’intera corsa, a una decina di chilometri dal traguardo. Su quella salita Ondrej Cink ha attaccato, e a rispondergli è stato proprio Guillaume Boivin, quello che sulla carta era considerato un velocista. Nelle fasi concitate successive allo scollinamento, poi, il ceco della Benetton ha addirittura perso contatto, giungendo al traguardo nono a 54″ dal vincitore che è stato ancora un uomo Gazprom, Sergey Firsanov, davanti a Weening, Simón e a Boivin che, arrivando quarto e ultimo del primo gruppetto, ha conquistato la maglia gialla. Quinto Mamykin a 34″, sesto Celano a 47″ e poi, appunto, il terzetto a 54″ che oltre a Cink comprendeva Herklotz e Ligthart.

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La vittoria di Sergey Firsanov (Gazprom-RusVelo) nella tappa regina

Quinto a 54″ da Boivin, Ondrej Cink è andato all’attacco anche il giorno dopo, nella tappa in circuito di Toluca, andando a cogliere una bella vittoria in solitaria con 9″ di vantaggio sul gruppo, regolato proprio dal leader Boivin. E la Benetton ci ha provato anche all’indomani, nella settima tappa che a 14 km dall’arrivo di Tepeji presentava un gpm di 2ª categoria: qui è andato in scena un attacco di squadra con Cink inizialmente assistito da Plebani e Jalilov e poi da Alessio Lanzano, mandato in fuga e ritrovato allo scollinamento. Cink è così riuscito a staccare Boivin e a giungere, in compagnia di Firsanov, quinto all’arrivo a 59″ dal vincitore – il fuggitivo Tyler Magner (Rally Cycling) – ma soprattutto 30″ prima della maglia gialla.

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Ondrej Cink (Benetton-Bianchi) primo in solitaria a Toluca

A quel punto mancava solo l’ultima tappa e Cink era salito al quarto posto a 15″ dal terzetto di corridori sempre appaiati al comando della generale – oltre a Boivin, ricordiamo, anche Simón e Weening – così la Benetton ha ancora una volta sacrificato il proprio sprinter Marini nel tentativo di creare un buco che favorisse Cink, dato anche il finale in leggera salita. Missione fallita, perché a vincere è stato ancora una volta il campione russo Alexander Porsev, che ha portato a quattro il computo delle vittorie Gazprom, precedendo Molano e lo stesso Cink, terzo all’arrivo ma costretto ad accontentarsi del quarto posto assoluto in classifica.

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Il successo di Alexander Porsev (Gazprom) su Molano e Cink nell’ultima tappa.

RISULTATI

1ª tappa, Aguascalientes > San Luis Potosí
1. Davide Plebani (Ita) Benetton-Bianchi in 3h41’04”
2. Ondrej Cink (Cec) Benetton-Bianchi s.t.
3. Murodjon Jalilov (Uzb) Benetton-Bianchi s.t.

2ª tappa, San Luis Potosí > León (Guanajuato)
1. Alexander Porsev (Rus) Gazprom-RusVelo in 4h07’24”
2. Raymond Kreder (Ola) Team Ukyo s.t.
3. Wouter Wippert (Ola) Roompot-Nederlandse Loterij s.t.

3ª tappa, Guanajuato > San Juán del Rio
1. Roman Maikin (Rus) Gazprom-RusVelo in 4h45’49”
2. Alexander Porsev (Rus) Gazprom-RusVelo s.t.
3. Jon Aberasturi (Spa) Euskadi-Murias s.t.

4ª tappa, San Juán del Rio > Pachuca
1. Nicolas Marini (Ita) Benetton-Bianchi in 4h08’05”
2. Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy s.t.
3. Wouter Wippert (Ola) Roompot-Nederlandse Loterij s.t.

5ª tappa, Pachuca > La Malinche
1. Sergey Firsanov (Rus) Gazprom-RusVelo in 4h00’09”
2. Pieter Weening (Ola) Roomopot-Nederlandse Loterij s.t.
3. Jordi Simón (Spa) Burgos-BH s.t.

6ª tappa, Toluca > Toluca
1. Ondrej Cink (Cec) Benetton-Bianchi in 2h26’06”
2. Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy a 9″
3. Juan Sebastián Molano (Col) Manzana-Postobón Team s.t.

7ª tappa, Toluca > Tepeji
1. Tyler Magner (Usa) Rally Cycling in 2h55’29”
2. Andrés Camilo Mendoza (Col) Equipo Continental Municipal de Pocito s.t.
3. Miguel Ángel Benito (Spa) Caja Rural s.t.

8ª tappa, Tepeji > México City
1. Alexander Porsev (Rus) Gazprom-RusVelo in 3h31’48”
2. Juan Sebastián Molano (Col) Manzana-Postobón Team s.t.
3. Ondrej Cink (Cec) Benetton-Bianchi s.t.

Classifica generale
1. Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy in 29h37’32”
2. Jordi Simón (Spa) Burgos-BH s.t.
3. Pieter Weening (Ola) Roompot-Nederlandse Loterij s.t.
4. Ondrej Cink (Cec) Benetton-Bianchi a 15″
5. Matvei Mamykin (Rus) Burgos-BH a 34″
6. Sergey Firsanov (Rus) Gazprom-RusVelo a 1’13”
7. Juan Sebastián Molano (Col) Manzana-Postobón Team a 1’26”
8. Murodjon Jalilov (Uzb) Benetton-Bianchi s.t.
9. Krists Neilands (Let) Israel Cycling Academy s.t.
10. Roman Maikin (Rus) Gazprom-RusVelo a 2’00”
11. Fabio Duarte (Col) Manzana-Postobón Team s.t.
12. Danilo Celano (Ita) Caja Rural-Seguros RGA a 2’01”
13. Pim Ligthart (Ola) Roompot-Nederlandse Loterij a 2’08”
14. Wout Wippert (Ola) Roompot-Nederlandse Loterij a 2’22”
15. Dries Van Gestel (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise s.t.
16. Bernardo Suaza (Col) Manzana-Postobón Team a 3’14”
17. Sergey Shilov (Rus) Gazprom-RusVelo a 3’43”
18. Ivan Rovny (Rus) Gazprom-RusVelo s.t.
19. Rafael Reis (Por) Caja Rural-Seguros RGA a 4’05”
20. Brian Van Goethem (Ola) Roompot-Nederlandse Loterij a 4’28”

33. Alexander Konychev (Ita) Benetton-Bianchi a 6’42”
38. Pietro Restuccia (Ita) Benetton-Bianchi a 7’18”
69. Alessio Lanzano (Ita) Benetton-Bianchi a 10’34”
108. Alessandro Fedeli (Ita) Benetton-Bianchi a 13’58”
114. Davide Plebani (Ita) Benetton-Bianchi a 15’09”
133. Nicolas Marini (Ita) Benetton-Bianchi a 21’33”

Albo d’oro recente
2008 Glen Chadwick (Nzl)
2009 Jackson Rodríguez (Ven)
2010 Óscar Sevilla (Spa)
2011 non disputata
2012 Julián Rodas (Col)
2013 non disputata
2014 Juan Pablo Villegas (Col)
2015 Francisco Colorado (Col)
2016 non disputata
2017 non disputata
2018 Guillaume Boivin (Can)

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/02/16/vuelta-mexico-boivin-sorprende-tutti-benetton-tre-tappe-e-cink-al-4o-posto/

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Lorenzo bravo e… Fortunato: al 20enne della Benetton la Coppi & Bartali!

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Bravo e fortunato, Lorenzo Fortunato: contro ogni pronostico, l’appena 20enne corridore romagnolo della Benetton-Bianchi ha conquistato la classifica generale di una Settimana Internazionale Coppi & Bartali pesantemente condizionata dal maltempo e dalle tante cadute. Profeta in patria, Fortunato si è imposto nettamente, precedendo di 1’47” Davide Ballerini della Androni Giocattoli e di 2’16” Jonathan Castroviejo della Sky, balzando anche al comando della Ciclismo Cup.

A fare da contraltare alla gioia per il primo successo da professionista di Fortunato, in casa Benetton, c’è però la bruttissima notizia dell’infortunio occorso a Nicola Boem nella prima tappa, una frattura delle vertebre che costringerà il vincitore della Milano-Sanremo ad osservare almeno un mese e mezzo di assoluto riposo e, quindi, a rinunciare quasi sicuramente alla partecipazione al Giro d’Italia.

PCM0001.pngLorenzo Fortunato (Benetton-Bianchi) coglie, a Gatteo, la sua prima vittoria da professionista: battuti Imerio Cima e Marco Molteni

Boem è uscito subito di scena, vittima di una caduta nella prima semitappa della giornata inaugurale che, a Gatteo a Mare, ha visto proprio Lorenzo Fortunato imporsi in volata ristretta sui compagni di fuga Imerio Cima, Marco Molteni, Paolo Prandini e Piergiorgio Cardarilli, arrivati al traguardo con ben 2’11” su un gruppo dei big nel quale, oltre naturalmente a Boem, spiccavano la defezione del vincitore di due anni fa Sergey Firsanov, finito pure lui a terra e costretto a pagare 5’24” di ritardo.

La cronosquadre del pomeriggio vedeva invece il successo della Mitchelton-Scott per 8″ nei confronti di una sorprendente Androni Giocattoli e 9″ sulla Sky. Solo 18ª a 47″ la Benetton-Bianchi, più lenta di 30″ rispetto alla Nippo Vini Fantini di Imerio Cima che diventava così il nuovo leader della generale.

PCM0005.pngImerio Cima (Nippo Vini Fantini-Europa Ovini) leader per un giorno dopo la cronosquadre vinta dalla Mitchelton-Scott

All’indomani, la tappa che ha segnato irrimediabilmente questa edizione della Coppi & Bartali: la Gatteo-Sogliano al Rubicone si è corsa infatti sotto una pioggia battente, e innumerevoli sono state le cadute. A terra tutti gli uomini della Benetton, ad eccezione proprio di Lorenzo Fortunato che, andato in fuga a dispetto del quarto posto in classifica, è sopravvissuto all’ecatombe consumatasi alle sue spalle, giungendo quarto anche al traguardo a 2’11” dal vincitore solitario, Davide Ballerini (Androni Giocattoli-Sidermec), e staccato di 1’30” anche da Julen Amezqueta e Marco Zamparella.

Cosa ben più importante, però, Fortunato ha inflitto la bellezza di 2’08” al primo gruppo inseguitore, composto da appena quattordici corridori giunti al traguardo 4’19” dopo Ballerini: tra questi i nomi più importanti erano quelli di Guillaume Martin, Castroviejo, Anacona, Durbridge, Busato e Battaglin. Praticamente dispersi tutti gli altri, con Verona, Cattaneo, Eiking e Celano a 6’29” e il leader Imerio Cima a 8’31”, al pari di colui che avrebbe dovuto essere il capitano designato della Benetton, vale a dire Janez Brajkovic. E così Fortunato si è ritrovato nuovamente al comando della generale, forte di un vantaggio di 1’57” su Zamparella e 2’35” su Ballerini.

PCM0013.pngDavide Ballerini (Androni Giocattoli-Sidermec) vince, sotto la pioggia, a Sogliano al Rubicone

Ancora tanta pioggia, e ancora cadute in serie, nella Zola Predosa-Piane di Mocogno, tappa delicata con arrivo in salita: a 11 km dall’arrivo, praticamente ai piedi dell’arrampicata finale, finiva a terra anche Fortunato, che si ritrovava così a dover recuperare più di un minuto al resto del gruppo. Rientrato sui migliori a 2,5 km dalla conclusione, Fortunato ha poi pagato il cambio di ritmo imposto da Jonathan Castroviejo, ma ha comunque limitato a 38″ il ritardo dallo spagnolo. Il corridore della Sky, migliore degli uomini di classifica al traguardo, è giunto infatti settimo a 4’28” dal vincitore Luca Chirico (Androni Giocattoli), precedendo di 12″ un gruppo di una dozzina di corridori e, come detto, di poco più di mezzo minuto Fortunato.

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Luca Chirico regala all’Androni Giocattoli la seconda vittoria di tappa consecutiva

Alla conclusione della corsa mancava ormai solo la cronometro di Crevalcore, 14 km contro il tempo ai quali Fortunato arrivava con un vantaggio ancora di assoluta tranquillità: 1’57” su Ballerini, ma soprattutto 3’03” su Castroviejo e 3’04” su Howson e Durbridge, questi ultimi grandi specialisti delle lancette. La tappa, infatti, è stata vinta proprio da Damien Howson (Mitchelton-Scott) che ha preceduto per una manciata di centesimi Castroviejo e di 8″ Hepburn, mentre Lorenzo Fortunato ha potuto gestire la propria prova e chiudendo 69º a 47″ da ritardo ha fatto sua, agevolmente, la classifica finale della Coppi & Bartali 2018.

PCM0031.pngDamien Howson (Mitchelton-Scott) sul podio dopo la vittoria dell’ultima tappa

RISULTATI

1ª tappa, 1ª semitappa, Gatteo a Mare > Gatteo a Mare
1. Lorenzo Fortunato (Ita) Benetton-Bianchi in 2h32’27”
2. Imerio Cima (Ita) Nippo Vini Fantini-Europa Ovini s.t.
3. Marco Molteni (Ita) Trevigiani Phonix-Hemus 1896 s.t.

1ª tappa, 2ª semitappa, Sant’Angelo > Gatteo a Mare (cronosquadre)
1. Mitchelton-Scott (Aus) in 13’35”
2. Androni Giocattoli-Sidermec (Ita) a 8″
3. Team Sky (Gbr) a 9″

2ª tappa, Gatteo a Mare > Sogliano al Rubicone
1. Davide Ballerini (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec in 4h18’09”
2. Julen Amezqueta (Spa) Caja Rural-Seguros RGA a 41″
3. Marco Zamparella (Ita) Amore & Vita-Selle SMP s.t.

3ª tappa, Zola Predosa > Piane di Mocogno
1. Luca Chirico (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec in 4h06’53”
2. Rafael Reis (Por) Caja Rural-Seguros RGA a 1’24”
3. William Clarke (Aus) Team EF Education First-Drapac a 2’21”

4ª tappa, Crevalcore > Crevalcore (cronometro individuale)
1. Damien Howson (Aus) Mitchelton-Scott in 19’01”
2. Jonathan Castroviejo (Spa) Team Sky s.t.
3. Michael Hepburn (Aus) Mitchelton-Scott a 8″

Classifica generale
1. Lorenzo Fortunato (Ita) Benetton-Bianchi in 11h38’46”
2. Davide Ballerini (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec a 1’47”
3. Jonathan Castroviejo (Spa) Team Sky a 2’16”
4. Damien Howson (Aus) Mitchelton-Scott a 2’17”
5. Luke Durbridge (Aus) Mitchelton-Scott a 2’27”
6. Ivan Rovny (Rus) Gazprom-RusVelo a 3’04”
7. Jérémy Maison (Fra) Team Fortuneo-Samsic a 3’07”
8. Dion Smith (Nzl) Wanty-Groupe Gobert a 3’24”
9. Christian Knees (Ger) Team Sky a 3’26”
10. Enrico Battaglin (Ita) Team LottoNL-Jumbo a 3’42”
11. Matteo Busato (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia a 3’47”
12. Pierre-Luc Périchon (Fra) Team Fortuneo-Samsic a 4’04”
13. Guillaume Martin (Fra) Wanty-Groupe Gobert a 4’10”
14. Michael Hepburn (Aus) Mitchelton-Scott a 4’20”
15. Carlos Verona (Spa) Mitchelton-Scott a 5’11”
16. Marco Zamparella (Ita) Amore & Vita-Selle SMP a 5’20”
17. Sergey Lagutin (Rus) Gazprom-RusVelo a 5’33”
18. Julen Amezqueta (Spa) Caja Rural-Seguros RGA a 5’52”
19. Nick Schultz (Aus) Caja Rural-Seguros RGa a 6’03”
20. Evgeny Shalunov (Rus) Gazprom-RusVelo a 6’06”

29. Janez Brajkovic (Slo) Benetton-Bianchi a 8’30”
53. Alessio Lanzano (Ita) Benetton-Bianchi a 13’12”
59. Luca Covili (Ita) Benetton-Bianchi a 14’46”
81. Alessandro Fedeli (Ita) Benetton-Bianchi a 18’58”
91. Riccardo Stacchiotti (Ita) Benetton-Bianchi a 21’31”
140. Nicolas Marini (Ita) Benetton-Bianchi a 38’50”
rit. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi

Albo d’oro recente
2009 Damiano Cunego (Ita)
2010 Ivan Santaromita (Ita)
2011 Emanuele Sella (Ita)
2012 Jan Barta (Cec)
2013 Diego Ulissi (Ita)
2014 Peter Kennaugh (Gbr)
2015 Louis Meintjes (Saf)
2016 Sergey Firsanov (Rus)
2017 Lilian Calmejane (Fra)
2018 Lorenzo Fortunato (Ita)

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Nibali, che riscatto in Catalogna! Pinot e Landa devono inchinarsi

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Dopo una Tirreno-Adriatico in cui aveva vinto due tappe e perso la classifica solo per una caduta ai piedi dell’arrivo sul Terminillo, Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) si riscatta e conferma l’ottimo stato di forma vincendo la Volta a Catalunya. Il siciliano si impone in classifica grazie alla somma dei piazzamenti nei confronti di Thibaut Pinot, arrivato a pari tempo, e stacca di 24″ il terzo classificato, Mikel Landa.

Appena due, di fatto, le tappe che hanno scritto la classifica: nella prima frazione di Lloret de Mar il canadese Michael Woods (Education First-Drapac) ha preceduto lo stesso Landa e Nibali in uno sprint tra un ventina di corridori, praticamente tutti i pretendenti al successo finale ad eccezione di Geraint Thomas, Sergio Henao e Romain Bardet, staccati di 25″.

E poi la terza tappa, l’arrivo in salita di Andorra Vallnord che ha visto Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) aggidicarsi il successo parziale e Vincenzo Nibali, secondo a pari tempo, vestire la maglia di leader che non ha più abbandonato, mentre terzo a 10″ è arrivato Bardet e a 20″ si è classificato un gruppetto con Landa, Henao, Edet, Pantano, Fernández, Latour, De Marchi, Gesink, Machado, Sepúlveda, Bidard, Carthy e Chaves. Solo 49º a 54″, invece, Michael Woods che era partito con addosso le insegne del primato. Praticamente, la classifica non è più cambiata, ad eccezione dell’uscita di scena di Romain Bardet, ritiratosi per colpa di una caduta nella penultima tappa.

Quanto alle altre giornate di gara, solo arrivi in volata e un continuo botta e risposta tra Michael Matthews (Sunweb) – primo a Banyoles, Tarragona e Barcellona – e Luka Mezgec (Mitchelton-Scott), vincitore a El Vendrell in parata con i compagni Kluge e Trentin e poi anche a Mollet del Vallès. In assenza di una cronometro, la generale vede diversi corridori a pari tempo e l’inserimento in top ten, al quarto posto, dell’outsider François Bidard (Ag2r La Mondiale).

RISULTATI

1ª tappa, Lloret de Mar > Lloret de Mar
1. Michael Woods (Can) Team EF Education First-Drapac in 3h4018″
2. Mikel Landa (Spa) Movistar Team s.t.
3. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida s.t.

2ª tappa, Santa Coloma de Farners > Banyoles
1. Michael Matthews (Aus) Team Sunweb in 3h50’24”
2. Sondre Holst Enger (Nor) Israel Cycling Academy s.t.
3. Matteo Trentin (Ita) Mitchelton-Scott s.t.

3ª tappa, La Vall d’en Bas > Andorra (Vallnord)
1. Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ in 4h10’01”
2. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida s.t.
3. Romain Bardet (Fra) Ag2r La Mondiale s.t.

4ª tappa, La Seu d’Urgell > El Vendrell
1. Luka Mezgec (Slo) Mitchelton-Scott in 4h39’35”
2. Roger Kluge (Ger) Mitchelton-Scott s.t.
3. Matteo Trentin (Ita) Mitchelton-Scott s.t.

5ª tappa, El Vendrell > Tarragona
1. Michael Matthews (Aus) Team Sunweb in 3h54’08”
2. Luka Mezgec (Slo) Mitchelton-Scott s.t.
3. Daryl Impey (Saf) Mitchelton-Scott s.t.

6ª tappa, Tarragona > Mollet del Vallès
1. Luka Mezgec (Slo) Mitchelton-Scott in 4h39’30”
2. Michael Matthews (Aus) Team Sunweb s.t.
3. Matteo Trentin (Ita) Mitchelton-Scott s.t.

7ª tappa, Parets del Vallès > Barcelona
1. Michael Matthews (Aus) Team Sunweb in 3h43’57”
2. Matteo Trentin (Ita) Mitchelton-Scott s.t.
3. Sondre Holst Enger (Nor) Israel Cycling Academy s.t.

Classifica generale
1. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida in 28h37’43”
2. Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ s.t.
3. Mikel Landa (Spa) Movistar Team a 24″
4. François Bidard (Fra) Ag2r La Mondiale a 30″
5. Esteban Chaves (Col) Mitchelton-Scott s.t.
6. Pierre-Roger Latour (Fra) Ag2r La Mondiale s.t.
7. Eduardo Sepúlveda (Arg) Movistar Team s.t.
8. David Gaudu (Fra) Groupama-FDJ a 45″
9. Louis Meintjes (Saf) Team Dimension Data s.t.
10. Roman Kreuziger (Cec) Mitchelton-Scott s.t.
11. Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha-Alpecin a 52″
12. Franco Pellizotti (Ita) Bahrain-Merida s.t.
13. Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team s.t.
14. Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Crédits a 53″
15. Michael Woods (Can) Team EF Education-First a 54″
16. Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo a 55″
17. Sergio Luis Henao (Col) Team Sky s.t.
18. Robert Gesink (Ola) Team LottoNL-Jumbo s.t.
19. Ruben Fernández (Spa) Movistar Team s.t.
20. Tiago Machado (Por) Team Katusha-Alpecin s.t.

Albo d’oro recente
2009 Alejandro Valverde (Spa)
2010 Joaquín Rodríguez (Spa)
2011 Alberto Contador (Spa) *
2012 Michael Albasini (Svi)
2013 Daniel Martin (Irl)
2014 Joaquín Rodríguez (Spa)
2015 Richie Porte (Aus)
2016 Nairo Quintana (Col)
2017 Alejandro Valverde (Spa)
2018 Vincenzo Nibali (Ita)
* vittoria revocata per positività al clenbuterolo al Tour de France 2010, e riassegnata a Michele Scarponi (Ita)

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/02/21/nibali-che-riscatto-in-catalogna-pinot-e-landa-devono-inchinarsi/

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Gaviria vince la Gent-Wevelgem, a Boasson Hagen il Gp di Harelbeke

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Autentico festival della velocità nelle classiche del nord della settimana, a cominciare dalla prima edizione in linea della Tre Giorni di La Panne, corsa che a dispetto del nome si è appunto trasformata in una corsa di un giorno a causa delle difficoltà economiche e dello spostamento in calendario. Tradizionale ultima prova di preparazione al Giro delle Fiandre, la Driedaagse ha infatti anticipato di una settimana scambiandosi, di fatto, il posto in calendario con la Dwars door Vlaanderen di mercoledì prossimo. Ad avere ragione della concorrenza, in uno sprint fra una cinquantina di corridori, è stato André Greipel (Lotto-Soudal) che si è impost sul belga Edward Theuns e sugli italiani Fabio Felline e Roberto Ferrari.

greipelLa vittoria di André Greipel (Lotto-Soudal) a La Panne

Due giorni dopo, al Gp di Harelbeke, sono stati invece ventiquattro i corridori arrivati a giocarsi il successo in volata, e ad avere la meglio è stato Edvald Boasson Hagen (Dimension Data) su Arnaud Démare e Fernando Gaviria, con il campione del mondo Peter Sagan al quinto posto ed Elia Viviani sesto dopo aver tirato la volata a Gaviria. E proprio Fernando Gaviria (Quick Step), infine, ha avuto ragione di Mark Cavendish e ancora Edward Theuns nella volata tra circa trenta corridori che ha deciso la Gent-Wevelgem. Da segnalare, in quest’ultima corsa, il buon quinto posto di Sonny Colbrelli subito alle spalle di Sagan.

ebhEdvald Boasson Hagen (Dimension Data) supera Edward Theuns (Sunweb) ad Harelbeke

Driedaagse De Panne-Koksjde
1. André Greipel (Ger) Lotto-Soudal in 4h29’18”
2. Edward Theuns (Ger) Team Sunweb s.t.
3. Fabio Felline (Ita) Trek-Segafredo s.t.
4. Roberto Ferrari (Ita) UAE Team Emirates s.t.
5. Zdenek Stybar (Cec) Quick Step Floors s.t.
6. Phil Bauhaus (Ger) Team Sunweb s.t.
7. Reinardt Janse van Rensburg (Saf) Team Dimension Data s.t.
8. Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates s.t.
9. Marco Haller (Aut) Team Katusha-Alpecin s.t.
10. Boy Van Poppel (Ola) Trek-Segafredo s.t.

E3 Prijs Harelbeke
1. Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data in 4h58’29”
2. Arnaud Démare (Fra) Groupama-FDJ s.t.
3. Fernando Gaviria (Col) Quick Step Floors s.t.
4. John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo s.t.
5. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe s.t.
6. Elia Viviani (Ita) Quick Step Floors s.t.
7. Jens Debusschere (Bel) Lotto-Soudal s.t.
8. Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo s.t.
9. Edward Theuns (Bel) Team Sunweb s.t.
10. Bryan Coquard (Fra) Vital Concept Cycling Club s.t.

Gent-Wevelgem
1. Fernando Gaviria (Col) Quick Step Floors in 6h09’04”
2. Mark Cavendish (Gbr) Team Dimension Data s.t.
3. Edward Theuns (Bel) Team Sunweb s.t.
4. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe s.t.
5. Sonny Colbrelli (Ita) Bahrain-Merida s.t.
6. Alexander Kristoff (Nor) UAE Team Emirates s.t.
7. Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe s.t.
8. Edvald Boasson Hagen (Nor) Team Dimension Data s.t.
9. Marcel Kittel (Ger) Team Katusha-Alpecin s.t.
10. Magnus Cort Nielsen (Dan) Astana Pro Team s.t.

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/02/22/gaviria-vince-la-gent-wevelgem-a-boasson-hagen-il-gp-di-harelbeke/

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Theuns completa il comeback alla Dwars door Vlaanderen. Valverde a casa Indurain

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L’ultima rifinitura in vista del Giro delle Fiandre, da quest’anno, non è più la Tre Giorni di La Panne, bensì la Dwars door Vlaanderen: le due corse si sono infatti scambiate la posizione in calendario, e ad aggiudicarsi questa ricollocata “Attraverso le Fiandre” è stato Edward Theuns (Team Sunweb) in uno sprint ristretto su Danny Van Poppel e Mickael Delage; anche Gautier, Vandenbergh e Irizar nel gruppetto davanti, mentre a 21″ Fabio Sabatini ha strappato il settimo posto precedendo Haussler e Van Staeyen.

Dopo il pauroso incidente al Tour del 2016 che rischiava di averne compromesso la carriera, e una stagione spesa soprattutto a recuperare, quest’anno Theuns ha decisamente voltato pagina, a partire dal suo passaggio dalla Trek alla Sunweb. E i risultati stanno dando decisamente ragione al belga: nono al Gp di Harelbeke, terzo alla Gent-Wevelgem e ora vincitore, a coronamento di un crescendo che ne fa uno dei potenziali outsider in vista della Ronde di domenica.

Ordine d’arrivo
1. Edward Theuns (Bel) Team Sunweb in 5h32’00”
2. Danny Van Poppel (Ola) Team LottoNL-Jumbo s.t.
3. Mickael Delage (Fra) Groupama-FDJ s.t.
4. Cyril Gautier (Fra) Ag2r La Mondiale s.t.
5. Stijn Vandenbergh (Bel) Ag2r La Mondiale s.t.
6. Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo s.t.
7. Fabio Sabatini (Ita) Quick Step Floors a 21″
8. Heinrich Haussler (Aus) Bahrain-Merida s.t.
9. Michael Van Staeyen (Bel) Cofidis, Solutions Crédits s.t.
10. Sondre Holst Enger (Nor) Israel Cycling Academy s.t.

A Valverde il Gp Indurain

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Non saranno certo della partita per quanto riguarda il Fiandre, ma pedalano piuttosto in vista delle Ardenne, i corridori impegnati nei Paesi Baschi al Gp Miguel Indurain. E a vincere, manco a dirlo, è stato Alejandro Valverde (foto sopra): per il murciano si tratta del secondo successo nella corsa dedicata al grande Navarro, ed è arrivato al termine di un autentico derby tra la sua Movistar e la Sky. Le squadre di Unzué e Brailsford monopolizzano le prime sei posizioni, con Valverde ed Egan Bernal che si sono giocati il successo in una volata a due – senza storia – dopo essere sfuggiti a 4 km dall’arrivo ad un drappello che comprendeva anche Jonathan Castroviejo, Rosón, López e Deignan, tutti compagni dell’uno o dell’altro.

Ordine d’arrivo
1. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team in 4h26’51”
2. Egan Bernal (Col) Team Sky s.t.
3. Jonathan Castroviejo (Spa) Team Sky a 10″
4. Jaime Rosón (Spa) Movistar Team s.t.
5. David López (Spa) Team Sky s.t.
6. Philip Deignan (Irl) Team Sky s.t.
7. Nathan Haas (Aus) Team Katusha-Alpecin a 20″
8. David De la Cruz (Spa) Team Sky s.t.
9. José Herrada (Spa) Cofidis, Solutions Crédits s.t.
10. Nathan Earle (Aus) Israel Cycling Academy

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https://smec794677608.wordpress.com/2018/02/25/theuns-completa-il-come-back-alla-dwars-door-vlaandere-valverde-a-casa-indurain/

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Volta Limburg Classic, beffati i big: vince Kouwenhoven! Nono Marini

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Esordio al nord dolceamaro per la Benetton-Bianchi: Nicolas Marini vince infatti la volata del gruppo davanti a Petr Vakoc e Sean De Bie, ma poco meno di un minuto prima aveva già tagliato il traguardo il drappello degli otto attaccanti da lontano, tutti esponenti di formazioni Continental belghe o olandese. E così la Volta Limburg Classic, che un anno fa era stata di Marco Canola, saluta il primo e clamoroso successo in carriera di Sjoerd Kouwenhoven, 27enne della Metec-TKH p/b Mantel senza alcun risultato di rilievo in palmarès.

Kouwenhoven, olandese, ha avuto la meglio dei connazionali Rick Ottema e Rens Te Stroet, saliti con lui sul podio; quarto un altro corridore di casa, Julius Van der Berg, davanti a due belgi, il ciclocrossista Toon Aerts e Dieter Bouvry, e all’ungherese Balazs Rozsa. Ottavo, a chiudere il gruppetto, ancora un belga, Laurent Pieters. Quindi, come detto, la volata dei battuti, vinta da Nicolas Marini per un nono posto finale che lascia con l’amaro in bocca.

MariniLa volata del gruppo, vinta da Nicolas Marini (Benetton-Bianchi) davanti a Petr Vakoc (Quick Step)

Ordine d’arrivo
1. Sjoerd Kouwenhoven (Ola) Metec-TKH p/b Mantel in 4h34’59”
2. Rick Ottema (Ola) Baby-Dump Cycling Team s.t.
3. Rens Te Stroet (Ola) Destil-Jo Piels Cycling Team s.t.
4. Julius Van den Berg (Ola) SEG Racing Academy s.t.
5. Toon Aerts (Bel) Telenet-Fidea Lions s.t.
6. Dieter Bouvry (Bel) Cibel-Cebon s.t.
7. Balazs Rozsa (Ung) Team Differdange-Losch s.t.
8. Laurent Pieters (Bel) Tarteletto-Isorex s.t.
9. Nicolas Marini (Ita) Benetton-Bianchi a 57″
10. Petr Vakoc (Cec) Quick Step Floors s.t.
11. Sean De Bie (Bel) Vérandas Willems-Crelan s.t.
12. Timo Roosen (Ola) Team LottoNL-Jumbo s.t.
13. Tosh Van der Sande (Bel) Lotto-Soudal s.t.
14. Xandro Meurisse (Bel) Wanty-Groupe Gobert s.t.
15. Roy Jans (Bel) Cibel-Cebon s.t.
16. Federico Zurlo (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
17. Michael Morkov (Dan) Quick Step Floors s.t.
18. Amaury Capiot (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise s.t.
19. Preben Van Hecke (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise s.t.
20. Kenny Dehaes (Bel) WB Aqua Protect-Veranclassic s.t.

36. Seid Lizde (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
39. Pietro Restuccia (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
72. Andrea Manfredi (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
73. Riccardo Stacchiotti (Ita) Benetton-Bianchi a 3’12”
74. Mattia Bais (Ita) Benetton-Bianchi s.t.

Albo d’oro recente
2009 Mauro Finetto (Ita)
2010 Yann Huguet (Fra)
2011 Pim Ligthart (Ola)
2012 Pavel Brutt (Rus)
2013 Rüdiger Selig (Ger)
2014 Moreno Hofland (Ola)
2015 Stefan Küng (Svi)
2016 Floris Gerts (Bel)
2017 Marco Canola (Ita)
2018 Sjord Kouwenhoven (Ola)

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ed eccoci al live della Ronde!

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Giro delle Fiandre / LIVE della corsa

Gentili appassionati di ciclismo, ben ritrovati per il live di quella che è una delle corse più attese dell’intera stagione, il Giro delle Fiandre! Chi sarà l’erede di Philippe Gilbert, che un anno fa trionfò ad Oudenaarde dopo una cavalcata solitaria di 55 km?

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Il vallone sarà della partita anche quest’anno, ma è reduce da un infortunio recuperato in extremis che lo ha già estromesso dalla Milano-Sanremo e che, con ogni probabilità, lo limiterà anche oggi. I favori del pronostico sono così per il tricampione del mondo Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) e per quello olimpico Greg Van Avermaet (BMC). E particolarmente in forma sembra essere anche Edward Theuns (Sunweb), che recentemente è stato nono ad Harelbeke, terzo alla Gent-Wevelgem e vincitore della Dwarsd door Vlaanderen. Gli altri nomi da tenere d’occhio sono quelli del campione europeo Alexander Kristoff (UAE Team Emirates), di Zdenek Stybar e Niki Terpstra (Quick Step), di John Degenkolb e Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), di Michal Kwiatkowski e Gianni Moscon (Team Sky), di Jens Keukeleire e Tiesj Benoot (Lotto-Soudal). Spicca, invece, l’assenza dell’infortunato Sep Vanmarcke che sarà costretto a saltare l’intera campagna del nord.

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C’è poi la scommessa di Vincenzo Nibali, che accompagneremo da vicino: il siciliano è al debutto sulle pietre fiamminghe e sarà alla testa di una Bahrain-Merida che può contare anche su Sonny Colbrelli, Heinrich Haussler e Matej Mohoric.

Ma andiamo adesso a dare uno sguardo all’altimetria del percorso, ormai classico, che propone nella sequenza Oude KwaremontPaterberg il suo punto decisivo:

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Bene, e adesso possiamo finalmente entrare in cronaca mostrandovi le prime immagini in diretta dalla corsa: quelli inquadrati sono i cinque battistrada che a 100 km dall’arrivo hanno 3’50” di vantaggio sul gruppo. Si tratta proprio dello sloveno Matej Mohoric (Bahrain-Merida) e di Jelle Vanendert (Lotto-Soudal), Jasha Sütterlin (Movistar Team), Kevin Van Melsen (Wanty-Groupe Gobert) e nientemeno che Nacer Bouhanni (Cofidis-Solutions Crédits) che, sapendosi spacciato sui muri, prova ad anticipare. Questi corridori sono ormai in vista di Geraardsbergen e del suo celeberrimo Muro.

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Ed eccoli, i battistrada sul Kapelmuur: il primo a scollinare è Jasha Sütterlin seguito da Kevin Van Melsen e da Nacer Bouhanni.

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Anche il gruppo sta per iniziare il tratto più accidentato del Muur, quello con pendenze che arrivano a sfiorare il 20%, e davanti a tutti ci sono gli uomini della BMC, con Francisco Ventoso a fare l’andatura. Molto bene anche i Bahrain-Merida, subito alle spalle dello spagnolo e di Greg Van Avermaet.

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Anche il gruppo è ormai in cima: a sinistra vediamo l’inconfondibile cappella che dà il nome a questo muro, mentre l’inquadratura da tergo ci permette di vedere che il plotoncino è ancora molto numeroso e sostanzialmente compatto. Nelle prime posizioni, subito alle spalle dei BMC e dei Bahrain, riconosciamo la maglia arcobaleno di Peter Sagan e quella di campione europeo di Alexander Kristoff, poco più dietro il campione belga Oliver Naesen ben scortato dal compagno di squadra Gediminas Bagdonas (Ag2r La Mondiale). L’uomo della Quick Step non è invece né Gilbert né Terpstra, bensì Pieter Serry.

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E vediamo che, se sul Muur non ci sono state differenze, queste potrebbero crearsi adesso, perché subito dopo lo scollinamento il gruppo dei big si è spezzato e davanti è rimasto questo drappello di una ventina di unità. Ne fanno parte ben cinque uomini della Bahrain – oltre a Vincenzo Nibali e Sonny Colbrelli, anche Niccolò Bonifazio, Heinrich Haussler e Iván García Cortina – e poi Greg Van Avermaet, John Degenkolb, Peter Sagan, Oliver Naesen, Michal Kwiatkowski, Niki Terpstra e Alexander Kristoff.

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Già più di un minuto il ritardo di questo gruppo tirato in prima persona dal campione francese Arnaud Démare (Groupama-FDJ), seguito da Michael Valgren (Astana), Taylor Phinney (Education First-Drapac) e Luke Rowe (Team Sky). Dovrebbero farne parte anche Theuns, Felline, Stannard, Bole, Vandenbergh, Drucker e Offredo, mentre risultano ancora più attardati Moscon, Benoot, Keukeleire, Trentin, Gilbert, Stuyven, Lampaert e Roelandts.

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Torniamo sul primo gruppo di big, dove fra poco i Bahrain-Merida diventeranno addirittura sei perché dalla fuga è stato fatto rallentare anche Matej Mohoric. Chiara l’intenzione, da parte dell’ammiraglia, di complicare l’inseguimento dei tanti big rimasti staccati.

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Ma nonostante la grande generosità dei Bahrain, che hanno ricevuto collaborazione soltanto dalla BMC, a 60 km dall’arrivo rientra anche il gruppo di Démare e Theuns e quello di Moscon, venendosi così a formare un plotone di quasi sessanta corridori che hanno ormai nel mirino i quattro fuggitivi superstiti, distanti appena 45″.

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All’orizzonte, quando mancano 56 km all’arrivo, si para l’Oude Kwaremont: questo è il punto in cui un anno fa prese il volo Philippe Gilbert, che è tra i corridori che sono riusciti a riaccodarsi nei chilometri precedenti e quindi è ancora della partita.

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E sul Kwaremont il gruppo si spezza ancora: davanti una ventina di uomini – tra cui Degenkolb, Sagan, Naesen, Terpstra, Kristoff, Kwiatkowski, Rowe, Stannard, Moscon, Vandenbergh, Benoot e un Bahrain, Haussler – che vediamo già in lontananza, prossimi ad iniziare il Paterberg. A circa mezzo minuto di distanza, inquadrati in primo piano, altri quindici corridori fra cui Sonny Colbrelli e Vincenzo Nibali, oltre a Greg Van Avermaet e Philippe Gilbert che sono i principali pesci rimasti nella rete, Démare, Boasson Hagen, Valgren, Felline, Kuznetsov, Theuns, Modolo e Drucker.

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Ed ecco la testa della corsa in cima al Paterberg: su questo breve ma durissimo muro si è consumato l’epilogo della fuga del mattino, e i primi a passare sono gli uomini della Ag2r con Stijn Vandenbergh davanti al tricolore belga Oliver Naesen e Jan Bakelants a ruota. Alle loro spalle assistiamo a un ulteriore e generale rimescolamento di carte, attendiamo quindi ancora qualche istante per darvi la situazione complessiva.

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Sono di nuovo una trentina i corridori che compongono il gruppo di testa: ci sono sempre Sonny Colbrelli, Heinrich Haussler e Vincenzo Nibali della Bahrain-Merida, e oltre a loro Greg Van Avermaet, Degenkolb, Peter Sagan, Terpstra, Lampaert, Philippe Gilbert, Kristoff, Kwiatkowski, Rowe, Stannard e naturalmente il già citato Oliver Naesen. Staccati, tra gli altri, Démare, Valgren e Theuns che sono stati ripresi dai sopraggiungenti Modolo e Van Aert.

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Attenzione, però, perché in un apparentemente innocuo tratto di discesa il gruppo si è di nuovo spezzato, e tra coloro che sono rimasti staccati ci sono Vincenzo Nibali ed Heinrich Haussler! Poco più avanti Colbrelli, che a sua volta ha però perso contatto dai primissimi. È proprio vero che nelle classiche del nord non ci si può mai rilassare nemmeno un secondo!

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Bene: facciamo un po’ d’ordine perché quelli che vediamo ora inquadrati sono i soli dieci corridori rimasti al comando: su tratta, nell’ordine, del campione europeo Alexander Kristoff (UAE Team Emirates), Michal Kwiatkowski, Ian Stannard (Team Sky), Niki Terpstra e con lui – udite, udite! – c’è Fernando Gaviria (Quick Step) che con tutti questi continui rimescolamenti di carte non avevamo ancora notato; completano i raghi, là davanti nelle prime posizioni, John Degenkolb (Trek-Segafredo), Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), Greg Van Avermaet (BMC), Oliver Naesen e un eccezionale Stijn Vandenbergh (Ag2r La Mondiale). Staccati di una ventina di secondi ci sono Rowe, Moscon, Benoot, Gilbert, Stuyven, Bakelants e altri due uomini che fin qui non avevamo ancora citato, vale a dire Durbridge e Trentin.

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Più staccati, purtroppo, i Bahrain-Merida: ecco Sonny Colbrelli e Vincenzo Nibali alla testa di questo gruppetto che a 40 km dall’arrivo viaggia con circa 40″ di ritardo dalla testa della corsa e comprende anche Heinrich Haussler (Bahrain-Merida), Fabio Felline (Trek-Segafredo) e Edvald Boasson Hagen (Dimension Data) tra gli altri. Davanti, intanto, radiocorsa ci segnala che anche Trentin, Durbridge, Gilbert, Benoot, Rowe e Stuyven sono riusciti a riagganciarsi alla testa della corsa, mentre chi non ce l’ha fatta ed è stato riassorbito dal gruppo Nibali sono Jan Bakelants (Ag2r La Mondiale) e soprattutto Gianni Moscon (Team Sky), che vediamo proprio seguire il siciliano.

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-38 km, siamo sul Taaienberg e Sonny Colbrelli e Vincenzo Nibali tentanto un ultimo disperato forcing per rientrare sullo sfilacciato gruppo al comando della corsa!

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Ma all’uscita di questo stesso muro, là davanti, attaccano i tre uomini più forti: Oliver Naesen (Ag2r La Mondiale), Greg Van Avermaet (BMC) e Peter Sagan (Bora-Hansgrohe)! E naturalmente questa azione avrà l’effetto di ricacciare indietro Nibali e Colbrelli. 37 km all’arrivo.

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E invece, grazie all’azione con cui Niki Terpstra è andato a chiudere immediatamente sui tre, il gruppo si rilassa e molti corridori riescono a rientrare: aspettiamo l’inquadratura da moto 2 per capire se ci sono anche i Bahrain…

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… ed eccolì: sì, ci sono! Oltre a Vincenzo Nibali e Sonny Colbrelli, pure Heinrich Haussler è ancora della partita. In totale si tratta di venti corridori quando mancano 35 km all’arrivo.

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A rompere nuovamente la quiete, in cima al Kruisberg, questo nuovo attacco di Peter Sagan subito francobollato da Michal Kwiatkowski, Greg Van Avermaet e Oliver Naesen. Appena più staccato Niki Terpstra (Quick Step), che potrebbe fare il buco. Meno di 29 km all’arrivo!

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E questa volta è proprio la Bahrain-Merida ad assumersi la responsabilità di chiudere: probabile che questa sia l’ultima trenata di Heinrich Haussler. 28 km all’arrivo e ancora 17 corridori a comporre il gruppo di testa.

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Il gruppo passa sotto lo striscione dei 20 km all’arrivo e si prepara ad affrontare per l’ultima volta il vecchio Kwaremont: entriamo nella fase decisiva della Ronde 2018! Nel frattempo altri uomini sono rientrari e ora dovrebbero di nuovo essere una ventina.

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È Oliver Naesen che si mette a scandire l’andatura sul Kwaremont, dietro di lui Tiesj Benoot (Lotto-Soudal), Alexander Kristoff e Peter Sagan nell’ordine.

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Siamo nel breve tratto di discesa che precede il Paterberg e insiste nella sua azione Oliver Naesen! Alle sue spalle, quel che rimane del gruppo sta di nuovo per andare in mille pezzi.

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E come temevamo, tra quanti hanno perso contatto ci sono di nuovo i Bahrain-Merida: in primo piano Vincenzo Nibali che ha con sé Luke Durbridge (Mitchelton-Scott), appena più avanti ci sono Luke Rowe (Team Sky), Sonny Colbrelli e Matteo Trentin (Mitchelton-Scott) e poco oltre riconosciamo Philippe Gilbert (Quick Step). Per tutti questi corridori, ormai, diventa quasi impossibile rientrare.

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Eccoci di nuovo con la testa della corsa, per l’ultima volta sul Paterberg! Oliver Naesen, Peter Sagan, Greg Van Avermaet, Alexander Kristoff, Tiesj Benoot e Niki Terpstra i sei al comando. A mezzo minuto di distanza, laggiù, la coppia Trek composta da John Degenkolb e Jasper Stuyven, gli ultimi che ancora possono sperare di rientrare.

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Verifichiamo i passaggi sul Paterberg: confermate le posizioni con cui scollinano i primi sei, vale a dire Oliver Naesen, Peter Sagan, Greg Van Avermaet, Alexander Kristoff, Tiesj Benoot e Niki Terpstra, anche se quest’ultimo appare decisamente sofferente.

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Sempre intorno al mezzo minuto, 29″ per la precisione, il ritardo di John Degenkolb e Jasper Stuyven (Trek-Segafredo) che, contando proprio sul fatto di essere compagni di squadra, potrebbero davvero rientrare. Impresa quasi impossibile, invece, per Matteo Trentin (Mitchelton-Scott) che sarà il prossimo a sopraggiungere ma è segnalato a circa un minuto dalla testa.

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E 1’09” è il ritardo di Philippe Gilbert (Quick Step) e Sonny Colbrelli (Bahrain-Merida), quindi Vincenzo Nibali appena più staccato. 14 km all’arrivo!

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Intanto i sei battistrada sono in vista dell’arco dei 10 km all’arrivo: da qui ad Oudenaarde sarà praticamente un unico rettilineo senza più alcuna difficoltà altimetrica: sembra avere recuperato un po’ di freschezza Niki Terpstra, che comunque non dà cambi. Si mantiene costante a 30″ il ritardo di Degenkolb, che però ha perso Stuyven e quindi, da solo, non ha praticamente nessuna chance di rientrare.

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Iniziano gli attacchi da parte di chi non vuol portare Sagan e Kristoff in volata, e il primo a muoversi ai -7,2 km è nientemeno che Greg Van Avermaet! Un po’ troppo telefonato, però, lo scatto dell’olimpionico che si è mosso dalla prima posizione del gruppetto, trovando la pronta risposta dell’iridato e di Naesen.

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L’unico a patire l’accelerazione di Van Avermaet è stato Niki Terpstra, che ai 5 km perde le ruote del gruppetto.

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Intanto, il ritardo del gruppetto di Vincenzo Nibali e Sonny Colbrelli, in compagnia tra gli altri di Fernando Gaviria, Ian Stannard e Luke Rowe, è ormai di circa 2’30”: davanti a loro, oltre a Degenkolb e Stuyven, anche Kwiatkowski, Trentin e Gilbert.

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Nuovo rallentamento davanti, dove ai 4.300 metri rientra un generosissimo Niki Terpstra! Attenzione ad Oliver Naesen che sta parlando alla radiolina con l’ammiraglia, e potrebbe avere in mente qualcosa…

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1.800 metri, e Peter Sagan si porta in prima posizione: brusca accelerata dell’iridato che vuole mettere in fila il gruppetto.

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Ancora una volta, a pagare il cambio di ritmo è Niki Terpstra: e quando siamo ormai al triangolo rosso dell’ultimo chilometro, per l’olandese non ci sono più margini di recupero. Restano dunque in cinque a giocarsi questa Ronde allo sprint!

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Ma attenzione perché parte Peter Sagan, che non aspetta la volata! Oliver Naesen viene colto di sorpresa e perde subito qualche metro, costringendo Alexander Kristoff a saltarlo per provare a chiudere il buco.

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Andiamo con le telecamere fisse!

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Sagan sempre in prima posizione lungo le transenne…

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Kristoff prova ad affiancarlo mentre a centro strada esce anche Van Avermaet…

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Attenzione anche a Naesen che esce dalla ruota di Sagan agli ultimi 100 metri!

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Sagan-Naesen-Kristoff, più staccati tutti gli altri…

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SAAAAGAAAAN!!!!

Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) rivince il Giro delle Fiandre!
Oliver Naesen (Ag2r La Mondiale) è secondo e Alexander Kristoff (UAE Emirates) terzo

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Greg Van Avermaet e Tiesj Benoot chiudono il gruppetto, quindi Niki Terpstra è sesto a 44″; dietro, nel finale, si ricompatta un quartetto che si gioca gli ultimi quattro posti della top ten allo sprint e vede Michal Kwiatkowski prevalere su John Degenkolb, Jasper Stuyven e Luke Rowe. Undicesimo a 3’03” Fernando Gaviria che supera Sonny Colbrelli in testa a questo drappello che vediamo inquadrato, ed è chiuso proprio da Vincenzo Nibali: il siciliano, che si rialza negli ultimi metri, chiude 18° a 3’08” la sua prima partecipazione al Giro delle Fiandre. Tutto sommato non male, anche perché finché ha potuto ha corso da protagonista.

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E per oggi è tutto, vi salutiamo con l’ordine d’arrivo di questa Ronde edizione 2018:

1. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe in 6h06’02”
2. Oliver Naesen (Bel) Ag2r La Mondiale s.t.
3. Alexander Kristoff (Nor) UAE Team Emirates s.t.
4. Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team s.t.
5. Tiesj Benoot (Bel) Lotto-Soudal s.t.
6. Niki Terpstra (Ola) Quick Step Floors a 44″
7. Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky a 2’50”
8. John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo s.t.
9. Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo s.t.
10. Luke Rowe (Gbr) Team Sky s.t.
11. Fernando Gaviria (Col) Quick Step Floors a 3’03”
12. Sonny Colbrelli (Ita) Bahrain-Merida s.t.
13. Matteo Trentin (Ita) Mitchelton-Scott s.t.
14. Ian Stannard (Gbr) Team Sky s.t.
15. Luke Durbridge (Aus) Mitchelton-Scott s.t.
16. Stijn Vandenbergh (Bel) Ag2r La Mondiale s.t.
17. Philippe Gilbert (Bel) Quick Step Floors s.t.
18. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida 3’08”
19. Heinrich Haussler (Aus) Bahrain-Merida a 5’29”
20. Gianni Moscon (Ita) Team Sky a 5’55”

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
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Sagan di nuovo re delle Fiandre

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Dopo un anno di interregno, Peter Sagan torna sul trono delle Fiandre aggiudicandosi la seconda Ronde della carriera: questa volta però, a differenza dell’arrivo in parata di due anni fa, il tricampione del mondo in carica ha avuto bisogno della volata per piegare la resistenza di un fortissimo Oliver Naesen e di un accorto Alexander Kristoff, mentre restano giù dal podio Greg Van Avermaet e Tiesj Benoot, pure loro arrivati con i primissimi.

Dopo una serie di continui capovolgimenti di fronte a partire dal passaggio sul Muur a un centinaio di chilometri dall’arrivo, la corsa si è decisa nell’ultimo giro del circuito finale, e in particolare nel tratto tra Oude Kwaremont e Paterberg, quando a portar via il sestetto buono è stato proprio il campione del belga Naesen, oggi in forma strepitosa al pari di tutta la Ag2r, e in particolare di Jan Bakelants e Stijn Vandenbergh che hanno supportato il loro capitano fino agli ultimi 20 km.

PCM0052Oliver Naesen (Ag2r La Mondiale) in azione sul Paterberg

Dei sei corridori scremati dall’azione di Naesen, il solo Niki Terpstra ha dovuto alzare bandiera bianca prima dell’arrivo, chiudendo al sesto posto e certificando una giornata assolutamente deludente per la Quick Step: con un Philippe Gilbert a mezzo servizio dopo il recente infortunio, per il quale il 17° posto finale era davvero il massimo raggiungibile, il team di Lefevère si appoggiava proprio su Terpstra e su Zdenek Stybar. E se l’olandese è stato comunque della partita fino agli ultimissimi chilometri, assolutamente impalpabile è stata invece la corsa del campione ceco. Buona, in compenso, la Ronde disputata da Fernando Gaviria, che nelle fasi salienti è riuscito pure a dare qualche cambio in testa al gruppetto buono, per poi chiudere a ridosso della top ten.

E poi c’è Vincenzo Nibali, che dopo anni è stato il primo uomo da grandi giri che abbia avuto il coraggio di cimentarsi con le pietre fiamminghe. Alla fine, per il siciliano è arrivato un onorevolissimo 18° posto, tanto più considerato che Vincenzo è stato capace di rimanere con i primi fino ai piedi dell’ultimo Kwaremont, già nei 20 km finali.

Ordine d’arrivo
1. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe in 6h06’02”
2. Oliver Naesen (Bel) Ag2r La Mondiale s.t.
3. Alexander Kristoff (Nor) UAE Team Emirates s.t.
4. Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team s.t.
5. Tiesj Benoot (Bel) Lotto-Soudal s.t.
6. Niki Terpstra (Ola) Quick Step Floors a 44″
7. Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky a 2’50”
8. John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo s.t.
9. Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo s.t.
10. Luke Rowe (Gbr) Team Sky s.t.
11. Fernando Gaviria (Col) Quick Step Floors a 3’03”
12. Sonny Colbrelli (Ita) Bahrain-Merida s.t.
13. Matteo Trentin (Ita) Mitchelton-Scott s.t.
14. Ian Stannard (Gbr) Team Sky s.t.
15. Luke Durbridge (Aus) Mitchelton-Scott s.t.
16. Stijn Vandenbergh (Bel) Ag2r La Mondiale s.t.
17. Philippe Gilbert (Bel) Quick Step Floors s.t.
18. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida 3’08”
19. Heinrich Haussler (Aus) Bahrain-Merida a 5’29”
20. Gianni Moscon (Ita) Team Sky a 5’55”

Albo d’oro
2009 Stijn Devolder (Bel)
2010 Fabian Cancellara (Svi)
2011 Nick Nuyens (Bel)
2012 Tom Boonen (Bel)
2013 Fabian Cancellara (Svi)
2014 Fabian Cancellara (Svi)
2015 Alexander Kristoff (Nor)
2016 Peter Sagan (Svk)
2017 Philippe Gilbert (Bel)
2018 Peter Sagan (Svk)

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/03/04/sagan-di-nuovo-re-delle-fiandre/

Modificato da smec-easyjet
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15 hours ago, vivailciclismopulito said:

il Fiandre sempre spettacolare.. 

io non sono mai riuscito a vincerlo ingame.. neanche con Boonen.. mi è sempre mancato qualcosina.. :(

eh io sono anni che non lo gioco con un corridore in grado di vincerlo, dato che prima di pcm 2017 ho sempre giocato al 13 con i Tugas e il tentativo più serio l'ho fatto con tale Trancoso (80 in pavè, ma fermo in collina) senza gregari all'altezza. Quindi mi ci manca pure la mano.

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On 10/3/2018 at 8:36 PM, superalex said:

Ma Nibali che valori aveva?? Io ho sempre fatto più fatica alla Roubaix...

mi pare 70 di pavé, ad ogni modo non l'ho certo migliorato prima di giocarci :wink:

SPOILER: l'unico a cui ho ritoccato i valori in questa carriera è Van Aert, al quale subito dopo la vera Strade Bianche ho alzato il valore in pavé, grinta e collina.

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11 ore fa, smec-easyjet ha scritto:

mi pare 70 di pavé, ad ogni modo non l'ho certo migliorato prima di giocarci :wink:

SPOILER: l'unico a cui ho ritoccato i valori in questa carriera è Van Aert, al quale subito dopo la vera Strade Bianche ho alzato il valore in pavé, grinta e collina.

Era una curiosità visto che non ho il gioco... Van Aert hai fatto bene se si mette a fare solo strada diventa un bel problema!!

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