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Come cantava Pappalardo....


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Il Dubai Tour è di Boem! A Jakobsen l’ultima tappa

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Missione compiuta: lasciando via libera alla fuga e tenendo a bada i rivali diretti, Nicola Boem ha vinto il Dubai Tour 2018, regalando subito a sé stesso e alla neonata Benetton-Bianchi una vittoria di valore assoluto. L’ultima tappa, come la prima, ha visto il gruppo farsi beffare da un nutrito drappello di fuggitivi, questa volta messi in fila dal giovane neoprofessionista olandese Fabio Jakobsen (Quick Step Floors) davanti a Jan Bakelants, subito in forma dopo lo spaventoso incidente al Lombardia del 2017, e all’argentino Hugo Ángel Velázquez. Nei dieci anche Cesare Benedetti, quinto.

Jakobsen

Fabio Jakobsen (Quick Step) a segno all’ombra del Burj Khalifa nell’ultima tappa del Dubai Tour 2018

Tutti corridori comunque fuori classifica, ai quali la Benetton ha dato disco verde sapendo che, se la fuga fosse arrivata, uomini veloci e pericolosi come Alexander Kristoff e Marcel Kittel non avrebbero avuto abbuoni a disposizione con cui insidiare la maglia blu di Boem. Proprio la Katusha di Kittel, d’altra parte, è stata insieme alla Bahrain la formazione più motivata a condurre l’inseguimento, mancando però l’aggancio.

E nel finale, una volta scappati i buoi, ci ha pensato ancora la Benetton a tirar fuori Boem dal gruppo e a servirgli, su un piatto d’argento, il primo posto nella volata dei battuti e soprattutto quello nella classifica finale del Dubai Tour che, quindi, per la prima volta in cinque edizioni parla finalmente italiano.

Ordine d’arrivo 4ª tappa, Dubai > Burj Khalifa
1. Fabio Jakobsen (Ola) Quick Step Floors in 2h31’12”
2. Jan Bakelants (Bel) Ag2r La Mondiale s.t.
3. Hugo Ángel Velázquez (Arg) UnitedHealthcare Pro Cycling s.t.
4. Julien Vermote (Bel) Team Dimension Data s.t.
5. Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe s.t.
6. Sho Hatsuyama (Gia) Nippo Vini Fantini-Europa Ovini s.t.
7. Mark McNally (Gbr) Wanty-Groupe Gobert s.t.
8. Pawel Bernas (Pol) CCC Sprandi-Polkowice s.t.
9. Nikolay Cherkasov (Rus) Gazprom-RusVelo s.t.
10. Matthias De Witte (Bel) Vérandas Willems-Crelan s.t.

14. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
15. Riccardo Stacchiotti (Ita) Benetton-Bianchi s.t.

Classifica generale finale
1. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi in 13h41’57”
2. Johann Van Zyl (Saf) Team Dimension Data s.t.
3. Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin s.t.
4. Daniele Bennati (Ita) Movistar Team a 2″
5. Jonathan Castroviejo (Spa) Team Sky s.t.
6. Alexander Kristoff (Nor) UAE Team Emirates a 4″
7. Marcel Kittel (Ger) Team Katusha-Alpecin a 10″
8. John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo s.t.
9. José Joaquín Rojas (Spa) Movistar Team s.t.
10. Michal Golas (Pol) Team Sky s.t.
11. Frantisek Sisr (Cec) CCC Sprandi-Polkowice a 1’04”
12. Fabio Felline (Ita) Trek-Segafredo a 1’07”
13. Ben Swift (Gbr) UAE Team Emirates s.t.
14. Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates s.t.
15. Reinardt Janse Van Rensburg (Saf) Team Dimension Data s.t.
16. Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates a 1’40”
17. Yukiya Arashiro (Gia) Bahrain-Merida a 2’07”
18. Mads Wurtz Schmidt (Dan) Team Katusha-Alpecin s.t.
19. Rasmus Guldhammer (Dan) Team Virtu Cycling a 2’20”
20. Andrea Pasqualon (Ita) Wanty-Groupe Gobert a 2’21”

37. Riccardo Stacchiotti (Ita) Benetton-Bianchi a 3’58”
63. Laureano Rosas (Arg) Benetton-Bianchi a 5’29”
81. Alessandro Fedeli (Ita) Benetton-Bianchi a 7’15”
121. Seid Lizde (Ita) Benetton-Bianchi a 11’39”
132. Federico Zurlo (Ita) Benetton-Bianchi a 13’23”
143. Ángel Leonardo Pereyra (Arg) Benetton-Bianchi a 15’47”
155. Andrea Manfredi (Ita) Benetton-Bianchi a 20’55”

Albo d’oro
2014 Taylor Phinney (Usa)
2015 Mark Cavendish (Gbr)
2016 Marcel Kittel (Ger)
2017 Marcel Kittel (Ger)
2018 Nicola Boem (Ita)

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/01/25/il-dubai-tour-e-di-boem-a-jakobsen-lultima-tappa/

 

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Prossimo nostro impegno sarà il Trofeo Laigueglia. Intanto, però, in giro per il mondo si continua a correre. Vediamo, ad esempio, come sono andate le cose nelle gare questa settimana in Francia, Australia...

Sam Bennett sbanca l’Étoile de Bessèges, a Lasse Norman Hansen l’Herald Sun Tour

bennett.jpg

In un’edizione dell’Étoile de Bessèges senza cronometro, a conquistare la vittoria finale al termine di un autentico festival della velocità è stato Sam Bennett (Bora-Hansgrohe), a segno in tre tappe conclusesi allo sprint. E in volata si sono risolte anche le due frazioni sfuggite all’irlandese, andate rispettivamente a Ramunas Navardauskas (Bahrain-Merida) e Bryan Coquard, qui all’esordio con la debuttante Vital Concept. In classifica, Bennett ha preceduto di 9″ Sonny Colbrelli, di 11″ Coquard e di 25″ Navardauskas.

Un pistard capace di vincere in salita: Lasse Norman Hansen (Aqua Blue Sport) ha fatto suo l’Herald Sun Tour grazie al successo nell’ultima e decsiva tappa, quella con arrivo in quota ad Arthur’s Seat, dove ha preceduto Lachlan Morton e Sebastián Henao: proprio l’australiano e il colombiano, staccati rispettivamente di 16″ e 42″ frutto soprattutto del prologo inaugurale, fanno compagnia sul podio finale al campione olimpico dell’Omnium di Londra 2012. Gli altri successi parziali vanno a Luis León Sánchez (Astana) a segno proprio nel prologo, Nathan Haas (Katusha-Alpecin), Jonas Van Genechten (Vital Concept) e Nikias Arndt (Team Sunweb).

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/01/25/sam-bennett-sbanca-letoile-de-besseges-a-lasse-hansen-lherald-sun-tour/

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... e anche in Spagna:

Pozzovivo vince la Vuelta Valenciana, bene anche Kwiatkowski e Quintana

pozzovivo.png

Inizia con un successo di prestigio l’avventura di Domenico Pozzovivo alla Bahrain-Merida: lo scalatore lucano ha infatti conquistato la Volta a la Comunitat Valenciana precedendo per la sola somma dei piazzamenti il britannico Hugh Carthy  e di 3″ Michal Kwiatkowski (Sky). Nella top ten altri due italiani, il compagno di squadra di Pozzovivo Franco Pellizotti, quinto a 28″, e Gianni Moscon (Sky), settimo a 32″.

La corsa era iniziata con il successo della Sky nella cronosquadre di Orihuela che aveva proietato in maglia amarillo Geraint Thomas. All’indomani, l’arrivo in salita di Fredes che ha invece consentito proprio a Pozzovivo di balzare al comando della generale: terzo sul traguardo a 18″ da Nairo Quintana e staccato di 7″ anche dal vincitore della Volta a Portugal 2017 Raúl Alarcón (W52-FC Porto), Pozzovivo ha potuto fare leva sul terzo posto della Bahrain-Merida nella cronosquadre per balzare davanti a tutti, mentre proprio la Movistar di Quintana, costretta a schierarsi con soli quattro corridori al via, era arrivata ultima a 7’29” escludendo in partenza il colombiano dal lotto dei pretendenti al successo.

La terza tappa, da Sagunto ad Alzira, non ha influito sulla classifica essendosi risolta in una volata vinta da Michael Matthews (Sunweb) davanti a Enger e a Kwiatkowski, mentre sul traguardo di Xorret de Catí, preceduto da una breve ma micidiale salita spesso inserita anche alla Vuelta, è stato Hugh Carthy (Education First-Drapac) ad alzare le braccia al cielo dopo aver regolato in uno sprint a tre Anacona e Weening, a precedere un primo gruppo inseguitore giunto a 9″ e messo in fila da Alaphilippe su Thomas e Quintana, mentre quel giorno Pozzovivo ha ceduto 8″ nei confronti dei rivali diretti. Un gap risultato comunque influente dato che anche l’ultima frazione si è conclusa a ranghi compatti, vedendo ancora una volta il successo di Matthews davanti al re dell’ultimo Giro delle Fiandre, Philippe Gilbert.

RISULTATI

1ª tappa, Orihuela > Orihuela (cronosquadre)
1. Team Sky (Gbr) in 15’44”
2. Quick Step Floors (Bel) a 16″
3. Bahrain-Merida a 25″

2ª tappa, Castellón > Fredes
1. Nairo Quintana (Col) Movistar Team in 4h32’04”
2. Raúl Alarcón (Por) W52-FC Porto a 11″
3. Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida a 18″

3ª tappa, Sagunto > Alzira
1. Michael Matthews (Aus) Team Sunweb in 3h36’00”
2. Sondre Holst Enger (Nor) Israel Cycling Academy s.t.
3. Michal Kwiatkowski (Pol) Team Katusha s.t.

4ª tappa, Orihuela > Xorret de Catí
1. Hugh Carthy (Gbr) Team EF Education First-Drapac in 3h29’40”
2. Winner Anacona (Col) Movistar Team s.t.
3. Pieter Weening (Ola) Roompot-Nederlandse Loterij s.t.

5ª tappa, Valencia > Valencia
1. Michael Matthews (Aus) Team Sunweb in 2h39’29”
2. Philippe Gilbert (Bel) Quick Step Floors s.t.
3. Christophe Laporte (Bel) Cofidis, Solutions Crédits s.t.

Classifica generale
1. Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida in 14h33’57”
2. Hugh Carthy (Gbr) Team EF Education First-Drapac s.t.
3. Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky a 3″
4. Geraint Thomas (Gbr) Team Sky a 8″
5. Franco Pellizotti (Ita) Bahrain-Merida a 28″
6. Sander Armée (Bel) Lotto-Soudal s.t.
7. Gianni Moscon (Ita) Team Sky a 32″
8. David De la Cruz (Spa) Team Sky s.t.
9. Gorka Izagirre (Spa) Bahrain-Merida a 33″
10. Pieter Weening (Ola) Roompot-Nederlandse Loterij a 39″

Albo d’oro recente
2009-2015 non disputata
2016 Wout Poels (Ola)
2017 Nairo Quintana (Col)
2018 Domenico Pozzovivo (Ita)

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/01/25/pozzovivo-vince-la-vuelta-valenciana-bene-anche-kwiatkowski-e-quintana/

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Strade Bianche, Tirreno-Adriatico e Sanremo: tripla wild card per la Benetton-Bianchi

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In attesa di conoscere le scelte per il Giro d'Italia, Rcs ha comunicato gli inviti alle prime tre prove World Tour della stagione - Strade Bianche, Tirreno-Adriatico e Milano-Sanremo - e, in tutti e tre i casi, c'è posto per tutte le Professional italiane, compresa la neonata Benetton-Bianchi, fresca della vittoria di Boem al Dubai Tour. En plein anche per la Israel Cycling Academy, mentre la Wanty-Groupe Gobert manca la chiamata per la Corsa dei Due Mari, per la quale sono state concesse solo sei wild card.

Di seguito, dunque, il riepilogo delle formazioni invitate.

Strade Bianche e Milano-Sanremo: Bardiani-CSF, Androni Giocattoli-Sidermec, Wilier Triestina-Selle Italia, Nippo Vini Fantini-Europa Ovini, Israel Cycling Academy, Benetton-Bianchi, Wanty-Groupe Gobert.

Tirreno-Adriatico: Androni Giocattoli-Sidermec, Bardiani-CSF, Wilier Triestina-Selle Italia, Nippo Vini Fantini-Europa Ovini, Benetton-Bianchi, Israel Cycling Academy.

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/01/26/tirreno-adriatico-e-sanremo-doppia-wild-card-per-la-benetton-bianchi/

E la settimana scorsa Aso aveva già fatto le sue scelte per quanto riguarda Parigi-Nizza e Tour de France, eccole

Tour de France, annunciate le wild card: dentro Coquard, fuori Wanty e Delko

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Arrivano le prime wild card di peso per le corse più importanti della stagione. Tra gli inviti più attesi, naturalmente, c’erano quelli di Aso per il Tour de France, che sono andati senza particolari sorprese a quattro delle cinque formazioni Professional transalpine: la Cofidis di Nacer Bouanni, la Direct Énergie di Lilian Calmejane, la Fortuneo-Samsic di Warren Barguil e la neonata Vital Concept di Bryan Coquard.

estano fuori dalla Grande Boucle, ma correranno la Parigi-Nizza accanto alle quattro squadre sopra citate, i provenzali della Delko-Marseille e i belgi della Wanty-Groupe Gobert. Fuori da tutto, gli irlandesi della Aqua Blue Sport che pure, dopo la bella Vuelta disputata l’anno scorso, avevano coltivato qualche speranza di invito.

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/01/24/tour-de-france-annunciate-le-wild-card-dentro-coquard-fuori-wanty-e-delko/

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Rinfrancati dalla vittoria di Boem a Dubai e dalle wild card di Rcs per le corse di primavera, eccoci ora al debutto in Italia e a quello che è uno dei nostri principali obiettivi stagionali, il Trofeo Laigueglia, a cui ci schieriamo con lo stesso Boem e Rebellin come capitani:

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Trofeo Laigueglia / LIVE della corsa

Ciao a tutti e ben ritrovati: con la cancellazione del Gp Costa degli Etruschi, il Trofeo Laigueglia riacquista il suo tradizionale status di corsa d’esordio del calendario italiano e noi ne seguiremo in diretta le fasi salitenti. Subito uno sguardo all’altimetria, con le tradizionali salite di Paravenna e Testico a precedere la Colla Micheri, diventata negli ultimi anni il trampolino di lancio ideale prima dell’immancabile Capo Mele che precede di 1 km l’arrivo:

altimetria-laigueglia-2015

Una corsa di grande fascino, il Laigueglia, e che in queste ultime stagioni ha riacquistato anche il prestigio di un tempo, basti pensare che al via di questa edizione si schierano ben dodici formazioni World Tour e corridori del calibro di Chris Froome (Sky), Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), il vincitore del 2017 Fabio Felline (Trek-Segafredo), Petr Vakoc (Quick Step), Luis León Sánchez (Astana), Diego Ulissi (UAE Team Emirates), Alberto Bettiol (BMC) e Davide Formolo (Bora-Hansgrohe), solo per citare i più attesi. Formazione di tutto rispetto anche per la Benetton-Bianchi, che si presenta con il vincitore del Dubai Tour Nicola Boem e con la bandiera Davide Rebellin.

Ma veniamo subito alle fasi salienti, dicendovi che, presto ripresa la fuga da lontano, la corsa entra nel vivo a 11 km dall’arrivo per effetto di questa caduta di gruppo che taglia fuori dai giochi uomini attesi come Filippo Pozzato (Wilier Triestina), Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo), Davide Formolo (Bora-Hansgrohe) e Jan Bakelants (Ag2r La Mondiale). A terra, come vedete, anche diversi corridori della Bahrain-Merida e della Sky: e se per Nibali possiamo parlare di pericolo scampato, perché lo Squalo è segnalato ancora nel gruppo di testa, lo stesso non vale per Chris Froome, che è invece tra i corridori coinvolti.

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Davanti, dunque, restano una trentina di corridori che stanno per iniziare la salita alla Colla Micheri: a tirare il gruppo Simone Petilli (UAE Team Emirates), compagno di squadra di Diego Ulissi che è a sua volta presente e a questo punto è tra gli uomini da battere. Attenzione anche a Fabio Felline (Trek-Segafredo), già a segno qui un anno fa e attualmente in seconda posizione alle spalle di Petilli. Ora svolta a destra e si inizia a salire!

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E sulla Colla Micheri è la Benetton-Bianchi a prendere il controllo delle operazioni: Seid Lizde si porta infatti al comando, con a ruota Nicola Boem. Un terzo corridore in maglia verde, Davide Rebellin, pedala intorno alla decima posizione. Nessuno sembra avere le gambe per sfuggire al ritmo imposto dal neoprofessionista Lizde.

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Terminata la salita di Colla Micheri e superato l’arco dei 5 km all’arrivo, davanti a tutti c’è sempre Seid Lizde e, alle sue spalle, anche Davide Rebellin ha guadagnato le primissime posizioni. Tre soli corridori della Benetton sono rimasti a far parte del gruppo di testa, e tutti e tre sono davanti a condurre le operazioni in questo finale!

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Mancano esattamente 3 km alla conclusione, e la strada riprende a salire, dolcemente, verso Capo Mele. Radiocorsa ci informa che sono 21 gli uomini che ancora compongono il gruppo di testa, tra gli ultimi a perdere contatto l’ex campione italiano Santaromita e Luis Sánchez. Davanti a tutti c’è sempre uno straordinario Seid Lizde a capeggiare il trenino Benetton che ha in Davide Rebellin e Nicola Boem gli altri due vagoni.

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2 km all’arrivo, Seid Lizde si fa da parte e a prendere l’iniziativa è ora Davide Rebellin, che aumenta ulteriormente l’andatura. E attenzione al lussemburghese Jempy Drucker (BMC), corridore molto veloce, che ha preso la ruota di Nicola Boem.

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Termina anche la salita di Capo Mele, poco più di un chilometro alla conclusione e ora inizia una breve discesa che si concluderà ad appena 300 metri dall’arrivo. La volata è già lanciata e vediamo Davide Rebellin al comando con a ruota Nicola Boem, Petr Vakoc (Quick Step), Jempy Drucker, Seid Lizde e Moreno Moser (Astana)!

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Siamo ormai sul rettilineo d’arrivo e Davide Rebellin è ancora davanti a tutti, ma alla sua destra Nicola Boem lancia la sua volata e anche Petr Vakoc e Jempy Drucker provano a mettere la freccia…

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È una volata tiratissima, che alla fine si risolve in una clamorosa doppietta della Benetton-Bianchi: vince Davide Rebellin davanti a Nicola Boem!

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A 46 anni e mezzo, l’eterno fuoriclasse veneto torna a vincere una classica del calendario italiano, l’ultima era stata la Coppa Agostoni nel 2015. A completare il podio Jempy Drucker, che precede Petr Vakoc e il vincitore dello scorso anno Fabio Felline.

Ordine d’arrivo
1. Davide Rebellin (Ita) Benetton-Bianchi in 4h45’31”
2. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
3. Jempy Drucker (Lux) BMC Racing Team s.t.
4. Petr Vakoc (Cec) Quick Step Floors s.t.
5. Fabio Felline (Ita) Trek-Segafredo s.t.
6. Moreno Moser (Ita) Astana Pro Team s.t.
7. Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates s.t.
8. Alberto Bettiol (Ita) BMC Racing Team s.t.
9. Baptiste Planckaert (Bel) Team Katusha-Alpecin s.t.
10. Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe s.t.
11. Seid Lizde (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
12. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida s.t.
13. Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team s.t.
14. Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida s.t.
15. Simone Petilli (Ita) UAE Team Emirates s.t.
16. Tsgabu Grmay (Eti) Trek-Segafredo s.t.
17. Giulio Ciccone (Ita) Bardiani-CSF s.t.
18. Michael Gogl (Aut) Trek-Segafredo s.t.
19. Peter Stetina (Usa) Trek-Segafredo s.t.
20. Felix Großschartner (Aut) Bora-Hansgrohe s.t.

123. Alexander Konychev (Ita) Benetton-Bianchi a 4’17”
135. Alessio Lanzano (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
154. Mattia Bais (Ita) Benetton-Bianchi a 15’11”
155. Luca Covili (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
156. Davide Plebani (Ita) Benetton-Bianchi a 16’00”

È tutto da Laigueglia, a presto!

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/01/26/trofeo-laigueglia-live-della-corsa/

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37 minutes ago, DanielFireboy said:

Grande vittoria dell eterno Rebellin (il gioco aiuta molto ciò:nana:)

Mi dicono che negli ultimi Pcm il Laigueglia è sempre stato buggato, nel senso di facile da vincere: io non lo giocavo da pcm 2012 (poi ho sempre giocato al 13, ma con i Tugas non ci ho mai partecipato) per cui non ti so dire, ma spero davvero che siano solo questa corsa e le volate di inizio stagione (vedi Boem a Dubai) ad essere così facili pur giocando ad estremo, e non tutto il gioco. Nel dubbio, cmq, alzo a livello "impossibile" 

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Mi dicono che negli ultimi Pcm il Laigueglia è sempre stato buggato, nel senso di facile da vincere: io non lo giocavo da pcm 2012 (poi ho sempre giocato al 13, ma con i Tugas non ci ho mai partecipato) per cui non ti so dire, ma spero davvero che siano solo questa corsa e le volate di inizio stagione (vedi Boem a Dubai) ad essere così facili pur giocando ad estremo, e non tutto il gioco. Nel dubbio, cmq, alzo a livello "impossibile" 

Diciamo che corse con colle in prossimità del traguardo sono un po' buggate, nel senso che é facile evadere dal gruppo.

Comunque bella vittoria dell'eterno rebellin (che tra l'altro continua a far parlare di sé anche nella realtà )

 

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Laigueglia, è dominio Benetton: Rebellin vince davanti a Boem!

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L’ha fatto ancora: ha vinto, e lo ha fatto non in una corsa qualunque, ma in una hors catégorie, l’utimo gradino primna del World Tour. Di Davide Rebellin, ormai, si è detto e scritto di tutto, e aggettivi come “eterno” ed “immortale” si sprecano: non staremo quindi ad usarli oggi ma, di fronte ad un corridore capace ancora di vincere a 46 anni e mezzo, e di farlo in una corsa dove era già salito sul podio 19 e 17 anni fa, la tentazione è forte, lo ammettiamo.

Il campione di San Bonifacio ha dunque fatto sua una delle poche classiche che ancora gli mancavano, il Trofeo Laigueglia, precedendo il compagno di squadra al quale avrebbe dovuto tirare la volata, quel Nicola Boem capace, una decina di giorni fa, di dare la paga a Kittel negli sprint del Dubai Tour. E a completare il trionfo della Benetton-Bianchi – squadra neonata e già vincente, essendosi portata a casa due delle tre corse a cui finora ha partecipato – la splendida prestazione di un ragazzo che di Rebellin potrebbe essere il figlio, il 22enne siciliano Seid Lizde, capace di portare letteralmente a spasso il gruppo nei 10 km finali – su e giù dalla Colla Micheri e poi fin quasi in cima a Capo Mele – e di andare poi a prendersi un undicesimo posto personale che già di per sé sarebbe ottimo risultato pure se fosse arrivato dopo una corsa sparagnina.

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Seid Lizde, Davide Rebellin e Nicola Boem mettono in fila il gruppo su Capo Mele

Di fatto, oggi, la Benetton è vissuta di questi soli tre corridori, perché tutti gli altri sono arrivati oltre la centesima posizione. Ma tanto è bastato, e altroché! «È una giornata fantastica, per certi versi una delle più belle della mia carriera», le parole a caldo di Rebellin che in palmares vanta, tra le tantissime altre cose, anche un Trittico delle Ardenne nell’anno di grazia 2004. E che di rivincite clamorose, dal giorno del suo ritorno alle gare dopo la squalifica post Olimpiadi di Pechino, se ne era già tolte più d’una, basti pensare alla Tre Valli Varesine e al Trofeo Melinda del 2011, vinte già da ultraquarantenne, al Giro dell’Emilia del 2014 o alla Coppa Agostoni del 2015.

Ora, l’ennesima perla in una carriera che non ne vuole sapere di avere una fine, e che comunque non ha mai interrotto il filo con le vittorie, per quanto ad un livello di competizione inferiore: l’anno scorso, in forza alla piccola formazione continental Kuwait-Cartucho, vennero una tappa e la classifica del Tour de Banyuwangi e un successo di giornata anche al Tour dell’Azerbaijan persiano.

«Quelle dell’anno scorso sono state vittorie in corse minori, ma è stata comunque una stagione importante, perché mi ha consentito di continuare a considerarmi un corridore. E oggi, dopo questo successo che invece ha un valore assoluto, credo che molti altri saranno tornati a considerarmi un ciclista a tutti gli effetti», ha aggiunto ancora Rebellin. Campione e professionista a tutto tondo, chissà ancora per quanto: «Al ritiro ancora non penso, anche se ammetto che questa potrebbe davvero essere la volta buona, perché la Benetton ma ha dato la possibilità di dimostrare ancora il mio valore sui palcoscenici più importanti e, sinceramente, credo che sarà difficile provare soddisfazioni più grandi di quella ottenuta oggi. Ma la stagione è appena iniziata e, anche se fosse davvero l’ultima in sella a una bicicletta, voglio davvero godermela fino alla fine», chiosa Davide. Senza ricordare, ma in cuor suo lo sa bene, che alla Milano-Sanremo manca poco più di un mese, e che la sua Benetton ci sarà.

Ordine d’arrivo
1. Davide Rebellin (Ita) Benetton-Bianchi in 4h45’31”
2. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
3. Jempy Drucker (Lux) BMC Racing Team s.t.
4. Petr Vakoc (Cec) Quick Step Floors s.t.
5. Fabio Felline (Ita) Trek-Segafredo s.t.
6. Moreno Moser (Ita) Astana Pro Team s.t.
7. Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates s.t.
8. Alberto Bettiol (Ita) BMC Racing Team s.t.
9. Baptiste Planckaert (Bel) Team Katusha-Alpecin s.t.
10. Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe s.t.
11. Seid Lizde (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
12. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida s.t.
13. Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team s.t.
14. Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida s.t.
15. Simone Petilli (Ita) UAE Team Emirates s.t.
16. Tsgabu Grmay (Eti) Trek-Segafredo s.t.
17. Giulio Ciccone (Ita) Bardiani-CSF s.t.
18. Michael Gogl (Aut) Trek-Segafredo s.t.
19. Peter Stetina (Usa) Trek-Segafredo s.t.
20. Felix Großschartner (Aut) Bora-Hansgrohe s.t.

123. Alexander Konychev (Ita) Benetton-Bianchi a 4’17”
135. Alessio Lanzano (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
154. Mattia Bais (Ita) Benetton-Bianchi a 15’11”
155. Luca Covili (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
156. Davide Plebani (Ita) Benetton-Bianchi a 16’00”

Albo d’oro recente
2009 Francesco Ginanni (Ita)
2010 Francesco Ginanni (Ita)
2011 Daniele Pietropolli (Ita)
2012 Moreno Moser (Ita)
2013 Filippo Pozzato (Ita)
2014 José Serpa (Col)
2015 Davide Cimolai (Ita)
2016 Andrea Fedi (Ita)
2017 Fabio Felline (Ita)
2018 Davide Rebellin (Ita)

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Noi non c'eravamo perché non ci hanno invitati :(

Volta ao Algarve, Sagan fa il fenomeno

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È un Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) già in forma smagliante, quello che ha dominato la Volta ao Algarve vincendo le volate e dimostrandosi all’altezza dei migliori anche in salita e a cronometro.

Il campione del mondo ha infatti saputo regolare allo sprint i vari Degenkolb e Marcel Kittel – quest’ultimo a segno nella seconda frazione – nella prima ed ultima tappa, è arrivato settimo sull’Alto do Malhão a soli 23″ dal vincitore Roman Kreuziger (Mitchelton-Scott) e quarto nella prova contro il tempo, vinta da Tony Martin (Katusha-Alpecin), concedendo anche in quel caso 23″ al miglior tempo.

Sul podio con Sagan salgono, invece, due uomini della Sky: Vasil Kiryienka secondo a 4″ e Wout Poels terzo a 26″; complessivamente, il team britannico ne piazza addirittura quattro nei primi sei, dati anche i piazzamenti di Jonathan Castroviejo e Dylan Van Baarle. Contro questo Sagan, però, nemmeno la corazzata Sky ha potuto nulla.

RISULTATI

1ª tappa, Faro > Albufeira
1. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe in 4h12’54”
2. John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo s.t.
3. Marcel Kittel (Ger) Team Katusha-Alpecin s.t.

2ª tappa, Lagoa > Lagoa
1. Marcel Kittel (Ger) Team Katusha-Alpecin in 4h08’03”
2. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe s.t.
3. Matteo Trentin (Ita) Mitchelton-Scott s.t.

3ª tappa, Portimão > Alto do Malhão
1. Roman Kreuziger (Cec) Mitchelton-Scott in 4h42’26”
2. Thibaut Pinot (Fra) FDJ s.t.
3. Wout Poels (Ola) Team Sky a 8″

4ª tappa, Castro Marim > Tavira
1. Tony Martin (Ger) Team Katusha-Alpecin in 39’34”
2. Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky a 12″
3. Johan Le Bon (Fra) Vital Concept Cycling Club a 16″

5ª tappa, Almodôvar > Vilamoura
1. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe in 1h47’07”
2. Marcel Kittel (Ger) Team Katusha-Alpecin s.t.
3. Sondre Holst Enger (Nor) Israel Cycling Academy s.t.

Classifica generale
1. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe in 15h30’20”
2. Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky a 4″
3. Wout Poels (Ola) Team Sky a 26″
4. Tony Martin (Ger) Team Katusha-Alpecin a 41″
5. Jonathan Castroviejo (Spa) Team Sky a 59″
6. Dylan Van Baarle (Ola) Team Sky a 1’09”
7. Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team a 1’23”
8. Tejay Van Garderen (Usa) BMC Racing Team a 1’24”
9. Silvan Dillier (Svi) Ag2r La Mondiale a 1’33”
10. Roman Kreuziger (Cec) Mitchelton-Scott a 1’40”

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/01/28/sagan-pigliatutto-alla-volta-ao-algarve/

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Parata di stelle alla Vuelta a Andalucía, vince Froome su Valverde e Nibali

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In attesa di conoscere il suo destino alla luce della pendente positività al salbutamolo riscontrata alla Vuelta dello scorso anno, la stagione di Chris Froome si è rimessa in moto proprio dalla Spagna dove il britannico della Sky, già quarto alla Vuelta a Murcia, si è aggiudicato per la seconda volta in carriera la Vuelta a Andalucía. Un’edizione davvero stellare, quella di quest’anno, che Froome ha infatti vinto precedendo di 10″ tale Alejandro Valverde (Movistar) e di 24″ talaltro Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), quest’ultimo vincitore della tappa di Lucena e per un giorno leader della corsa, prima che l’anglokenyano sbaragliasse il campo sui due arrivi in salita di Alto de Hazallanas e Alto de Allanadas, conquistati entrmabi in solitaria.

Vuelta Andalucia Ruta Del Sol - Stage 4

Chris Froome (Sky) si invola verso il primo dei due successi consecutivi, sull’Alto de Hazallanas

In top ten altri corridori tra i più forti al mondo per quanto riguarda i grandi giri, come Rigoberto Urán, Steven Kruijswijk e soprattutto Nairo Quintana: il Condor, però, ha corso prevalentemente per Valverde e alla fine si è dovuto accontentare della decima posizione, denotando un passo indietro rispetto alla Volta a la Comunitat Valenciana di inizio mese.

Da citare, infine, le vittorie in volata di Sacha Modolo (Education First-Drapac) e di Yves Lampaert (Quick Step) a cronometro, oltre ad un’altra solida prestazione di Michal Kwiatkowski, già terzo alla Valenciana corsa da co-capitano con Geraint Thomas e quinto qui alla Ruta del Sol, malgrado abbia invece dovuto correre in appoggio di Froome.

RISULTATI

1ª tappa, La Rábida > Hinojos
1. Sacha Modolo (Ita) Team EF Education-First Drapac in 2h30’40”
2. Wouter Wippert (Ola) Roompot-Nederlandes Loterij s.t.
3. Moreno Hofland (Ola) Lotto-Soudal s.t.

2ª tappa, Coria del Rio > Coria del Rio (cronometro)
1. Yves Lampaert (Bel) Quick Step Floors in 10’06”
2. Gianni Moscon (Ita) Team Sky s.t.
3. Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky s.t.

3ª tappa, Utrera > Lucena
1. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida in 4h27’46”
2. Rigoberto Urán (Col) Team EF Education First-Drapac s.t.
3. Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky a 10″

4ª tappa, Motril > Alto de Hazallanas
1. Chris Froome (Gbr) Team Sky in 4h44’56”
2. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida a 9″
3. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team s.t.

5ª tappa, Maracena > Alto de Allanadas
1. Chris Froome (Gbr) Team Sky in 5h03’58”
2. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team a 15″
3. Sergio Luis Henao (Col) Team Sky s.t.

Classifica generale
1. Chris Froome (Gbr) Team Sky in 16h57’56”
2. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team a 10″
3. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida a 24″
4. Rigoberto Urán (Col) Team EF Education First-Drapac a 43″
5. Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky a 53″
6. Wilco Kelderman (Ola) Team Sunweb a 54″
7. Simon Spilak (Slo) Team Katusha-Alpecin a 1’02”
8. Steven Kruijswijk (Ola) Team LottoNL-Jumbo a 1’25”
9. Sergio Luis Henao (Col) Team Sky a 1’32”
10. Nairo Quintana (Col) Movistar Team a 1’40”

Albo d’oro recente
2009 Joost Posthuma (Ola)
2010 Michael Rogers (Aus)
2011 Markel Irizar (Spa)
2012 Alejandro Valverde (Spa)
2013 Alejandro Valverde (Spa)
2014 Alejandro Valverde (Spa)
2015 Chris Froome (Gbr)
2016 Alejandro Valverde (Spa)
2017 Alejandro Valverde (Spa)
2018 Chris Froome (Gbr)

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/01/29/parata-di-stelle-alla-vuelta-a-andalucia-vince-froome-su-valverde-e-nibali/

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L’Oman è di Dan Martin, Jon Izagirre beffato per 1″

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Se la gran parte dei maggiori corridori da gare a tappe erano impegnati alla Vuelta a Andalucía, possiamo dire che tutti o quasi gli altri principali interpreti della specialità fossero al Tour of Oman. Dove a salire sul gradino più alto del podio è stato Daniel Martin (UAE Team Emirates), al termine di un tiratissimo duello a distanza con Jon Izagirre consumatosi sulla Montagna Verde, su cui il basco della Bahrain-Merida ha vinto il solitaria lasciando l’irlandese a 16″: abbuoni compresi, appena 1″ in meno di quanti gliene sarebbero per ribaltare la classifica in suo favore.

E pensare che, fino a quel momento, era stato Tanel Kangert il rivale numero uno di Martin: l’estone della Astana gli aveva conteso la vittoria fino all’ultimo metro sullo strappo di Wadi Dayqah Dam, dove i due si erano giocati il successo in uno sprint in salita tra una ventina di corridori; ed era riuscito a batterlo due giorni dopo, sull’arrivo fotocopia di Al Wadi al Kabir al cospetto di una dozzina di uomini. Izagirre, invece, aveva accusato 10″ di ritardo nella seconda frazione e non era andato al di là del quarto posto, restando quindi fuori dagli abbuoni, nella quarta, presentandosi alla tappa regina con 26″ da recuperare da Martin e Kangert, appaiati al comando della generale.

oman

Jon Izagirre (Bahrain-Merida) all’attacco sulla Montagna Verde

Salendo verso la Montagna Verde, però, proprio Kangert è stato tra i primi a cedere, mentre Izagirre, approfittando di una relativa libertà, scattava ai -3,5 km insieme a Jakob Fuglsang e senza provocare la reazione di Martin, che lasciava fosse Fabio Aru a scandire il ritmo per lui. Tutto questo fino all’ultimo chilometro quando Martin, che nel frattempo aveva già perso Aru, non è riuscito a rispondere al contrattacco di Romain Bardet: il francese, che con questa azione si è assicurato il terzo posto in classifica, ha portato con sé un drappello composto dal connazionale e compangno di squadra Alexandre Geniez, Bob Jungels, Louis Meintjes e Miguel Ángel López, che tutti insieme hanno chiuso la tappa a 8″ di ritardo da Izagirre, e 7″ davanti ad un secondo gruppetto messo in fila proprio da Daniel Martin che, come detto, ha salvato la maglia rossa per appena un secondo.

Quanto alle restanti tre frazioni, c’è ben poco da dire, se non che gli altrettanti arrivi a ranghi compatti sono stati dominati dalla coppia Quick Step composta da Fernando Gaviria ed Elia Viviani: in una delle poche uscite assieme di tutta la stagione, il colombiano e l’italiano hanno chiuso rispettivamente in prima e seconda posizione tutte e tre le volate, precedendo nella prima occasione Caleb Ewan e nelle due successive Nacer Bouhanni.

RISULTATI

1ª tappa, Al Alam Royal Palace > Wadi Al Huwqayn
1. Fernando Gaviria (Col) Quick Step Floors in 3h28’45”
2. Elia Viviani (Ita) Quick Step Floors s.t.
3. Caleb Ewan (Aus) Mitchelton-Scott s.t.

2ª tappa, Sur > Wadi Dayqah Dam
1. Daniel Martin (Irl) UAE Team Emirates in 3h34’27”
2. Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team s.t.
3. Bob Jungels (Lux) Quick Step Floors s.t.

3ª tappa. Al Awabi (Al Alya) > Bank Muscat Headquarter
1. Fernando Gaviria (Col) Quick Step Floors in 3h04’45”
2. Elia Viviani (Ita) Quick Step Floors s.t.
3. Nacer Bouhanni (Fra) Cofidis, Soltutions Crédits s.t.

4ª tappa, Bidbid (Nafa’a) > Al Wadi al Kabir
1. Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team in 3h28’00”
2. Daniel Martin (Irl) UAE Team Emirates s.t.
3. Esteban Chaves (Col) Mitchelton-Scott s.t.

5ª tappa, Royal Opera House > Jabal al Akhdhar (Green Mountain)
1. Jon Izagirre (Spa) Bahrain-Merida in 4h44’28”
2. Jakob Fuglsang (Dan) Astana Pro Team s.t.
3. Miguel Ángel López (Col) Astana Pro Team a 8″

6ª tappa, Al Khawd > Matrah Corniche
1. Fernando Gaviria (Col) Quick Step Floors in 2h42’15”
2. Elia Viviani (Ita) Quick Step Floors s.t.
3. Nacer Bouhanni (Fra) Cofidis, Soltutions Crédits s.t.

Classifica generale
1. Daniel Martin (Irl) UAE Team Emirates in 21h02’49”
2. Jon Izagirre (Spa) Bahrain-Merida a 1″
3. Romain Bardet (Fra) Ag2r La Mondiale a 9″
4. Louis Meintjes (Saf) Team Dimension Data s.t.
5. Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team a 13″
6. Bob Jungels (Lux) Quick Step Floors a 15″
7. Jakob Fuglsang (Dan) Astana Pro Team s.t.
8. Miguel Ángel López (Col) Astana Pro Team s.t.
9. Esteban Chaves (Col) Mitchelton-Scott a 22″
10. Mathias Frank (Svi) Ag2r La Mondiale a 26″

Albo d’oro
2010 Fabian Cancellara (Svi)
2011 Robert Gesink (Ola)
2012 Peter Velits (Svk)
2013 Chris Froome (Gbr)
2014 Chris Froome (Gbr)
2015 Rafael Valls (Spa)
2016 Vincenzo Nibali (Ita)
2017 Ben Hermans (Bel)
2018 Daniel Martin (Irl)

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/01/29/il-tour-of-oman-e-di-dan-marti-jon-izagirre-beffato-per-1/

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1 hour ago, MattHorse said:

Non ho ancora avuto modo di farlo, ma vorrei complimentarmi per i fotomontaggi, davvero carini e simpatici :D 

eheheh, più che altro ktisch! non ho alcuna velleità fotoscioppistica, li faccio solo per personalizzare un po' le foto delle corse di cui, giocoforza, non ho le immagini perché non sono invitato. A proposito, a prescindere dagli inviti che riceverò come Benetton, stavo pensando di riassegnarmi momentaneamente (tramite editor) ad altre squadre per poter correre (e raccontarvi) almeno le 5 classiche monumento e i tre grandi giri. E a proposito di GT, sto scandagliando tutte le varianti disponibili per mettere insieme un Giro il più possibile simile a quello vero del 2018, e per quanto riguarda il Tour vedo che su Le Gruppetto stanno già lavorando alla Boucle originale. Una volta completati i due pack posso poi postarli qui nella mia story, in modo da metterli a disposizione?

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Benetton, Rosas vince il campionato argentino a crono ed è secondo su strada

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Dopo l’assegnazione dei titoli australiani e neozelandesi ai primi di gennaio, febbraio ha messo in palio altro titoli di campione nazionale in giro per il mondo: in Sudafrica Jacques Janse van Rensburg (Dimension Data) ha vinto in solitaria la prova su strada, precedendo di 21″ colui che un paio di giorni prima si era invece laurato campione a cronmometro, vale a dire Daryl Impey (Mitchelton-Scott).

Doppia beffa in Colombia, invece, per Winner Anacona, battuto da Walter Vargas (Medellín-Inder) per appena 4″ contro le lancette e poi messo nella morsa da Sergio Luis Henao ed Egan Bernal nell’arrivo a tre con cui si è risolta la corsa in linea, vinta per il secondo anno consecutivo dal 31enne antioqueño.

In Argentina doppio podio Benetton con Rosas e Pereyra

In Argentina, invece, la Benetton-Bianchi ha portato a termine la missione di vincere la cronometro, nella quale i suoi due uomini erano i grandi favoriti e puntualmente hanno rispettato il pronostico: Laureano Rosas ha infatti vinto perentoriamente, lasciando a 1’15” Sebastián Trillini e a 1’23” il compagno di squadra Ángel Leonard Pereyra.

La prova su strada è invece andata a Maximiliano Richeze, ma i due della Benetton sono stati nuovamente grandi protagonisti pur essendosi poi dovuti accontentare dei gradini bassi del podio: Pereyra è entrato nella fuga e Rosas lo ha protetto facendo da stopper poi, una volta annullata l’azione degli attaccanti, i ruoli si sono invertiti, con Pereyra a sacrificarsi per Rosas tirando il gruppetto di tredici uomini rimasti a giocarsi la maglia albiceleste.

richeze

Maximiliano Richeze (Quick Step) ha la meglio di Laureano Rosas e Ángel Leonardo Pereyra (Benetton) nella prova in linea

Sull’ultimo strappo, a poco più di 4 km dall’arrivo, Rosas ha attaccato, e soltato Richeze è stato capace di rientrare, sempre francobollato da Pereyra, due chilometri più tardi. A quel punto, la coppia Benetton ha sì riprovato a mettere nella morsa l’esperto corridore della Quick Step, ma Richeze ha saputo far valere le sue doti da velocista puro andando a chiudere su Pereyta e togliendosi di ruota anche Rosas. Quarto, distanziato di qualche metro ma accreditato dello stesso tempo, l’altro argentino da World Tour, Eduardo Sepúlveda, passato quest’anno alla Movistar.

RISULTATI

Campionati argentini
Prova in linea
1. Ariel Maximiliano Richeze (Quick Step) in 4h17’27”
2. Laureano Rosas (Benetton-Bianchi) s.t.
3. Ángel Leonardo Pereyra (Benetton-Bianchi) s.t.
Prova a cronometro
1. Laureano Rosas (Benetton-Bianchi) in 57’58”
2. Sebastián Trillini (Equipo Continental Municipal de Pocito) a 1’15”
3. Ángel Leonard Pereyra (Benetton-Bianchi) a 1’23”

Campionati colombiani
Prova in linea

1. Sergio Luis Henao (Team Sky) in 4h18’39”
2. Winner Anacona (Movistar Team) s.t.
3. Egan Bernal (Team Sky) s.t.
Prova a cronometro
1. Walter Vargas (Medellín-Inder) in 34’14”
2. Winner Anacona (Movistar Team) a 4″
3. Janier Acevedo (UnitedHealthcare) a 16″

Campionati sudafricani
Prova in linea
1. Jacques Janse van Rensburg (Dimension Data) in 4h31’33”
2. Daryl Impey (Mitchelton-Scott) a 21″
3. Nicholas Dlamini (Dimension Data) a 41″
Prova a cronometro
1. Daryl Impey (Mitchelton-Scott) in 28’03”
2. Reinardt Janse van Rensburg (Dimension Data) a 38″
3. Louis Meintjes (Dimension Data) a 59″

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/01/30/benetton-rosas-vince-il-campionato-argentino-a-crono-ed-e-secondo-su-strada/

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Abu Dhabi, Jon Izagirre fa l’en plein: tappa regina e classifica

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Aveva già sfiorato il Tour of Oman, perso per un solo secondo nei confronti di Daniel Martin, e ora si porta a casa l’Abu Dhabi Tour, avendo conquistato l’arrivo in salita di entrambe le gare mediorientali: Jon Izagirre (Bahrain-Merida) conquista la seconda corsa World Tour della propria carriera dopo il Giro di Polonia 2015, e soprattutto dimostra di avere già pienamente recuperato dall’infortunio alle vertebre patito nella cronometro inaugurale del Tour de France dello scorso anno. Insieme al basco, salgono sul podio della corsa targata Rcs anche Primoz Roglic e Adam Yates, vale a dire il secondo ed il terzo di Jebel Hafeet.

Tutta in una tappa, infatti, la storia di questa quarta edizione dell’Abu Dhabi Tour: sulla salita simbolo della corsa, Izagirre e Roglic hanno salutato la compagnia quando mancavano 2,5 km alla conclusione, salendo di comune accordo fino al momento di giocarsi il doppio successo, di tappa e in classifica. A 14″ dalla coppia di testa, Yates ha preceduto Jelle Vanendert e Bauke Mollema, mentre dopo 25″ sono arrivati in vetta Jaime Rosón, Louis Meintjes, Ben Hermans, Pierre Rolland e un redivivo Beñat Intxausti, tornato nella top ten di un ordine d’arrivo dopo tre anni da incubo, segnati dalla mononucleosi.

nizzolo

Giacomo Nizzolo ringrazia il compagno di squadra Ryan Mullen (Trek-Segafredo) per averlo aiutato a vincere la sua prima corsa dopo l’infortunio

Le prime due frazioni e quella conclusiva, in notturna, sul circuito automobilistico di Yas Marina, si sono invece risolte in altrettante volate, vinte rispettivamente da Nacer Bouhanni (Cofidis), Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo) – pure lui reduce da un annus horribilis, il 2017, segnato da continui problemi al ginocchio – e Edvald Boasson Hagen (Dimension Data).

RISULTATI

1ª tappa, Madinat Zayed > Madinat Zayed
1. Nacer Bouhanni (Fra) Cofidis, Solutions Crédits in 4h0’12”
2. Giacomo Nizzolo (Ita) Trek-Segafredo s.t.
3. Edvald Boasson Hagen (Nor) Team Dimension Data s.t.

2ª tappa, Abu Dhabi > Abu Dhabi
1. Giacomo Nizzolo (Ita) Trek-Segafredo in 3h22’02”
2. Dylan Groenewegen (Ola) Team LottoNL-Jumbo s.t.
3. Nacer Bouhanni (Fra) Cofidis, Solutions Crédits s.t.

3ª tappa, Hazza Bin Zayed > Jebel Hafeet
1. Jon Izagirre (Spa) Bahrain-Merida in 5h11’58”
2. Primoz Roglic (Slo) Team LottoNL-Jumbo s.t.
3. Adam Yates (Gbr) Mitchelton-Scott a 14″

4ª tappa, Yas Marina Circuit > Yas Marina Circuit
1. Edvald Boasson Hagen (Nor) Team Dimension Data in 2h48’27”
2. Nacer Bouhanni (Fra) Cofidis, Solutions Crédit s.t.
3. Dylan Groenewegen (Ola) Team LottoNL-Jumbo s.t.

Classifica generale
1. Jon Izagirre (Spa) Bahrain-Merida in 15h25’29”
2. Primoz Roglic (Slo) Team LottoNL-Jumbo a 4″
3. Adam Yates (Gbr) Mitchelton-Scott a 20″
4. Bauke Mollema (Ola) Trek-Segafredo a 24″
5. Jelle Vanendert (Bel) Lotto-Soudal s.t.
6. Ben Hermans (Bel) Israel Cycling Academy a 30″
7. Beñat Intxausti (Spa) Team Sky a 35″
8. Pierre Rolland (Fra) Education First-Drapac s.t.
9. Jaime Rosón (Spa) Movistar Team s.t.
10. Louis Meintjes (Saf) Team Dimension Data s.t.

Albo d’oro
2015 Esteban Chaves (Col)
2016 Tanel Kangert (Est)
2017 Rui Costa (Por)
2018 Jon Izagirre (Spa)

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/01/30/abu-dhabi-jon-izagirre-fa-len-plein-tappa-regina-e-classifica/

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pubblico anche i risultati del primo weekend sulle pietre... domani, invece, il resoconto della Volta ao Alentejo a cui siamo impegnati con Nicola Boem, Davide Rebellin, Janez Brajkovic, Federico Zurlo, Seid Lizde, Alessio Lanzano, Mattia Bais e Alexander Konychev.

Het Nieuwsblad, a Kristoff la prima sulle pietre Kuurne-Bruxelles-Kuurne, Kittel batte Gaviria

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La stagione delle pietre si è aperta con il successo di Alexander Kristoff all’Het Nieuwsblad: il capione europeo ha preceduto Jens Keukeleire, Arnaud Démare e Oliver Naesen in uno sprint risretto e celebra la prima vittoria con i nuovi colori della UAE Team Emirates; a 15″ un folto gruppo regolato da Jens Debusschere e André Greipel, entrambi della Lotto, con gli azzurri Matteo Trentin ed Elia Viviani tra i primi dieci.

All’indomani, la Kuurne-Bruxelles-Kuurne ha invece registrato il secondo successo stagionale di Marcel Kittel (Katusha-Alpecin), che in uno sprint a ranghi compatti ha preceduto Fernando Gaviria ed il proprio apripista Marco Haller. Da segnalare il brutto weekend di Peter Sagan: il campione del mondo ha infatti chiuso l’Het Nieuwsblad oltre la centesima posizione a sei minuti da Kristoff, finendo poi per rialzarsi nella volata di Kuurne, conclusa al 28º posto dopo aver perso le ruote del suo ultimo uomo, il lettone Aleksejs Saramotins, che ha invece concluso ottavo.

Ordine d’arrivo Omloop Het Nieuwsblad
1. Alexander Kristoff (Nor) UAE Team Emirate in 4h43’44”
2. Jens Keukeleire (Bel) Lotto-Soudal s.t.
3. Arnaud Démare (Fra) FDJ s.t.
4. Oliver Naesen (Bel) Ag2r la Mondiale s.t.
5. Jens Debusschere (Bel) Lotto-Soudal a 15″
6. André Greipel (Ger) Lotto-Soudal s.t.
7. John Degenkolb (Ger) Trek-Segafred s.t.
8. Matteo Trentin (Ita) Mitchelton-Scott s.t.
9. Elia Viviani (Ita) Quick Step Floors s.t.
10. Sep Vanmarcke (Bel) Education First-Drapac s.t.

Ordine d’arrivo Kuurne-Bruxelles-Kuurne
1. Marcel Kittel (Ger) Team Katusha-Alpecin in 4h46’01”
2. Fernando Gaviria (Col) Quick Step Floors s.t.
3. Marco Haller (Aut) Team Katusha-Alpecin s.t.
4. Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Crédits s.t.
5. John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo s.t.
6. Baptiste Planckaert (Bel) Team Katusha-Alpecin s.t.
7. Francisco José Ventoso (Spa) BMC Racing Team s.t.
8. Aleksejs Saramotins (Let) Bora-Hansgrohe s.t.
9. Marcel Sieberg (Ger) Lotto-Soudal s.t.
10. Fabio Felline (Ita) Trek-Segafredo s.t.

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Benetton a valanga in Alentejo con Boem e Zurlo: tre tappe e classifica finale!

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Évora, ultima tappa della Volta ao Alentejo 2018: Federico Zurlo (al centro) esulta per la conquista della sua seconda vittoria parziale, mentre Nicola Boem in maglia gialla (a destra) alza le braccia per celebrare la vittoria in classifica generale.

Alla Volta ao Alentejo ancora una vittoria di Nicola Boem e ancora un trionfo targato Benetton-Bianchi che, oltre alla classifica generale, si porta a casa anche tre delle cinque tappe in programma: una con lo stesso Boem – giá a quota quattro successi stagionali dopo aver vinto anche al Dubai Tour una tappa e la classifica – e due con Federico Zurlo, le prime del velocista ex Lampre in maglia verde-bianco.

Nel complesso, una prestazione maiuscola che comprende anche l’ottima condotta di Seid Lizde, già in grande evidenza al Laigueglia, e dello stesso Davide Rebellin, vincitore della classica ligure e ad un passo dal successo anche qui in Portogallo, essendo stato ripreso a 1,7 km dall’arrivo nella tappa di Montemor-o-Novo e ai 2,5 l’indomani, nella frazione di Beja.

Clement e Mas i primi leader

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Malgrado il dominio Benetton, la corsa si apre nel nome di Stef Clement, olandese della LottoNL-Jumbo che sullo strappo di Castelo de Vide si impone davanti a Vicente García de Mateos e Kilian Frankiny (foto in alto). Complessivamente sono 17 i corridori a pari tempo, fra questi due Benetton: Boem è quinto e paga il troppo traffico nel finale, Brajkovic 16º dopo avere cercato di lanciare il compagno all’ultimo chilometro. Molto positiva anche la prestazione di Davide Rebellin, cui va il merito di avere dato la sfoltita decisiva al gruppo, e che giunge al traguardo 21º a 1’11” di ritardo.

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Il giorno dopo, come detto, Davide sfiora addirittura la vittoria, ma una volta raggiunto si assiste ad un’altra volata in salita e ad alzare le braccia al cielo, a Montemor-o-Novo, è Enric Mas (Quick Step): il corridore catalano, già vincitore della Volta ao Alentejo due anni fa ad appena 21 anni, precede l’australiano della Caja Rural Nick Schultz ed il portoghese Tiago Machado (foto in alto), balzando anche al comando della classifica in virtù della miglior somma dei piazzamenti rispetto a Clement, settimo al traguardo. Oltre cento corridori vengono classificati con lo stesso tempo e, per l’unica volta in tutta la corsa, la Benetton manca la top ten: i migliori sono ancora Brajkovic e Boem, ma rispettivamente 15º e 17º.

A Beja la sorpresa è Zurlo

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A partire dalla terza tappa la Benetton sale decisamente in cattedra: Rebellin è ancora grande protagonista della fuga da lontano, ma deve arrendersi all’inizio dello strappo su cui anche oggi è posto l’arrivo. E a Beja il più veloce è Federico Zurlo (foto in alto), velocista designato che, nonostante il finale in discreta pendenza, ha la meglio del colombiano Juan Sebastián Molano e del russo Vyacheslav Kuznetsov. Boem è quinto, come a Castelo de Vide, mentre nella generale si trova al sesto posto ancora a 10″ da Stef Clement, che riprende la camisola amarela sempre per il gioco dei piazzamenti.

A Grândola il gran giorno di Boem: tappa e maglia

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Nella penultima frazione da Aljustrel a Grândola è Mattia Bais ad entrare nella fuga per la Benetton, ma la squadra è interessata soprattutto a fare corsa dura, approfittando anche di un gpm di 4ª categoria posto a una ventina di chilometri dall’arrivo, per mettere Nicola Boem nelle condizioni di sprintare per la vittoria. Detto, fatto: l’ex Bardiani è lanciato alla perfezione da Zurlo e taglia il traguardo nettamente davanti a Vyacheslav Kuznetsov, ancora piazzato, e all’altro Katusha José Gonçalves (foto in alto). Appena giù dal podio Enric Mas, che manca così l’abbuono che gli avrebbe permesso di tornare in testa alla classifica: la maglia gialla, così, finisce proprio sulle spalle di Boem, che eguaglia il tempo dello stesso Mas e di Clement.

Zurlo-Boem: a Évora il trionfo Benetton

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Essendo il più veloce dei tre e avendo dalla sua la somma dei piazzamenti, nell’ultima tappa Boem deve solo accertarsi di mettere la sua ruota davanti a quelle di Clement e Mas, ed invece il veneto non si accontenta e sullo strappo acciottolato di Évora è secondo, lasciando la vittoria ancora a Federico Zurlo, che centra così il bis di Beja: entrambi i corridori della Benetton tagliano il traguardo a braccia levate (foto in alto), e i 6″ di abbuono conquistati consentono a Boem di legittimare ulteriormente la sua vittoria nella classifica generale.

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Nicola Boem (28 anni) conquista la Volta ao Alentejo 2018

RISULTATI

1ª tappa, Portalegre > Castelo de Vide
1. Stef Clement (Ola) LottoNL-Jumbo in 4h03’17”
2. Vicente García de Mateos (Spa) Aviludo-Louletano s.t.
3. Kilian Frankiny (Svi) BMC Racing Team s.t.

2ª tappa, Monforte > Montemor-o-Novo
1. Enric Mas (Spa) Quick Step Floors in 4h38’06”
2. Nick Scultz (Aus) Caja Rural-Seguros RGA s.t.
3. Tiago Machado (Por) Team Katusha-Alpecin s.t.

3ª tappa, Portel > Beja
1. Federico Zurlo (Ita) Benetton-Bianchi in 4h07’56”
2. Juan Sebastián Molano (Col) Manzana-Postobón Team s.t.
3. Vyacheslav Kuznetsov (Rus) Team Katusha-Alpecin s.t.

4ª tappa, Aljustrel > Grândola
1. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi in 4h11’43”
2. Vyacheslav Kuznetsov (Rus) Team Katusha-Alpecin s.t.
3. José Gonçalves (Por) Team Katusha-Alpecin s.t.

5ª tappa, Santiago do Cacém > Évora
1. Federico Zurlo (Ita) Benetton-Bianchi in 3h51’43”
2. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
3. Robert Wagner (Ola) Team LottoNL-Jumbo s.t.

Classifica generale
1. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi in 20h52’29”
2. Enric Mas (Spa) Quick Step Floors a 6″
3. Stef Clement (Ola) Team LottoNL-Jumbo s.t.
4. Vicente García de Mateos (Spa) Aviludo-Louletano a 10″
5. Kilian Frankiny (Sui) BMC Racing Team a 12″
6. Tiago Machado (Por) Team Katusha-Alpecin s.t.
7. José Gonçalves (Por) Team Katusha-Alpecin s.t.
8. Maurits Lammertink (Ola) Team Katusha-Alpecin a 16″
9. Pedro Teixeira (Por) Mortágua-Miranda s.t.
10. Edgar Pinto (Por) Vito Feirense-BlackJack s.t.
11. Sérgio Paulino (Por) Efapel s.t.
12. Daan Olivier (Ola) Team LottoNL-Jumbo s.t.
13. Robert Kiserlovski (Cro) Team Katusha-Alpecin s.t.
14. Yury Trofimov (Rus) Rádio Popular-Boavista s.t.
15. Julien Loubet (Fra) Euskadi-Murias s.t.
16. Mads Wurtz Schmidt (Dan) Team Katusha-Alpecin s.t.
17. Janez Brajkovic (Slo) Benetton-Bianchi s.t.
18. Nick Schultz (Aus) Caja Rural-Seguros RGA a 34″
19. David Arroyo (Spa) Efapel a 47″
20. Cristián Rodríguez (Spa) Caja Rural-Seguros RGA a 1’11”

21. Davide Rebellin (Ita) Benetton-Bianchi a 1’12”
67. Federico Zurlo (Ita) Benetton-Bianchi a 7’00”
76. Seid Lizde (Ita) Benetton-Bianchi a 8’25”
104. Alessio Lanzano (Ita) Benetton-Bianchi a 10’20”
134. Alexander Konychev (Ita) Benetton-Bianchi a 14’14”
138. Mattia Bais (Ita) Benetton-Bianchi a 17’02”

Albo d’oro recente
2009 Maxime Bouet (Fra)
2010 David Blanco (Spa)
2011 Evaldas Siskevicius (Lit)
2012 Aleksej Kunshin (Rus)
2013 Jasper Stuyven (Bel)
2014 Carlos Barbero (Spa)
2015 Pawel Bernas (Pol)
2016 Enric Mas (Spa)
2017 Carlos Barbero (Spa)
2018 Nicola Boem (Ita)

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/01/31/benetton-a-valanga-in-alentejo-con-boem-e-zurlo-tre-tappe-e-classifica-finale/

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Che Boem, ma soprattutto (non me ne voglia il vincitore) che Rebellin :shock2:

Cita

E a proposito di GT, sto scandagliando tutte le varianti disponibili per mettere insieme un Giro il più possibile simile a quello vero del 2018, e per quanto riguarda il Tour vedo che su Le Gruppetto stanno già lavorando alla Boucle originale. Una volta completati i due pack posso poi postarli qui nella mia story, in modo da metterli a disposizione?

Senz'altro quando uscirà il tour sarà mia premura metterlo qui sul forum previa autorizzazione dei francesi :D 

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Langkawi, Guardini torna Cannibale. Classifica a Cameron Meyer

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Se la storia del ciclismo si scrivesse al Tour de Langkawi, ad esservi passato con il nome di Cannibale non sarebbe stato Merckx, bensì Andrea Guardini: il 28enne corridore veronese ha infatti rimpinguato ulteriormente il suo bottino da record alla corsa malese, aggiudicandosi sette delle otto tappe in programma e portando a 29 il computo complessivo delle vittorie. Un feeling davvero unico, quello tra Guardini e il Langkawi, dove non a caso aveva colto anche i suoi ultimi successi nel 2016 prima dei due anni di buco che, passando per Lampre ed Astana, lo hanno portato quest’anno a scendere tra le Professional firmando un contratto per la Bardiani-CSF: i Reverberi si sono dati l’obiettivo di puntare sulla rinascita di Guardini, e per adesso la risposta è stata più che positiva. Il vero banco di prova, però, arriverà al Giro d’Italia e in generale nelle corse del calendario nazionale.

Al Langkawi, comunque, Andrea ha trovato avversari più che degni, a cominciare dal giovane e promettentissimo tedesco della Sunweb Phil Bauhaus, che in questa settimana malese ha collezionato la bellezza di tre secondi posti e altrettanti terzi. E ancor più giovane, 22 anni, è l’altro corridore arrivato per tre volte nella scia di Guardini, l’olandese André Looij, della piccola formazione Continental Monkey Town. A podio negli sprint anche altri due italiani: Simone Consonni secondo a Tanah Merah, e Marco Canola, terzo il giorno prima a Sungai Petani. Tanta Italia anche nella classifica generale, segnata dall’unica tappa ad essere sfuggita a Guardini: l’arrivo in salita di Bukit Fraser che ha incoronato Cameron Meyer vincitore del Tour de Langkawi 2018 con 32″ su John Darwin Atapuma e 52″ su Sander Armée.

cameron

Cameron Meyer (30 anni), qui con il trofeo di vincitore dell’Herald Sun Tour all’edizione del 2015

Ben piazzati, appunto, gli azzurri Simone Petilli, Diego Ulissi e Damiano Cunego, tutti tra la quarta e la sesta posizione. Quanto a Meyer anche lui, come Guardini, è un cavallo di ritorno: passato professionista con grandi ambizioni nel 2009, il suo successo più importante rimane quello nella classifica generale del Down Under nel 2011. Meyer avrebbe poi vinto un paio di tappe al Giro di Svizzera e l’altra corsa di casa, l’Herald Sun Tour, nel 2015. Quindi, dopo aver raccolto su strada meno di quanto sperato, il ritorno al primo amore, la pista, nel 2016 per strappare un posto alle Olimpiadi di Rio, dove comunque non è arrivata nessuna medaglia. L’anno scorso ancora tanta pista alternata a qualche uscita su strada con la formazione Continental della GreenEdge, e in questo 2018 il ritorno tra i grandi, sempre con il sodalizio australiano passato a chiamarsi Mitchelton-Scott, subito suggellato dal ritorno alla vittoria.

RISULTATI

1ª tappa, Pantai Cenang > Pantai Cenang
1. Andrea Guardini (Ita) Bardiani-CSF in 3h26’10”
2. Phil Bauhaus (Ger) Team Sunweb s.t.
3. Dennis Van Winden (Ola) Israel Cycling Team s.t.

2ª tappa, Alor Setar > Sungai Petani
1. Andrea Guardini (Ita) Bardiani-CSF in 3h32’23”
2. Phil Bauhaus (Ger) Team Sunweb s.t.
3. Marco Canola (Ita) Nippo Vini Fantini-Europa Ovini s.t.

3ª tappa, Gerik > Tanah Merah
1. Andrea Guardini (Ita) Bardiani-CSF in 4h10’202
2. Simone Consonni (Ita) UAE Team Emirates s.t.
3. Phil Bauhaus (Ger) Team Sunweb s.t.

4ª tappa, Kota Bharu > Kuala Berang
1. Andrea Guardini (Ita) Bardiani-CSF in 3h59’15”
2. André Looij (Ola) Monkey Town Continental Team s.t.
3. Phil Bauhaus (Ger) Team Sunweb s.t.

5ª tappa, Kuala Terengganu > Kuantan
1. Andrea Guardini (Ita) Bardiani-CSF in 3h59’45”
2. Phil Bauhaus (Ger) Team Sunweb s.t.
3. Jasper De Buyst (Bel) Lotto-Soudal s.t.

6ª tappa, Maran > Karak
1. Andrea Guardini (Ita) Bardiani-CSF in 3h38’07”
2. André Looij (Ola) Monkey Town Continental Team s.t.
3. Nikolas Maes (Bel) Lotto-Soudal s.t.

7ª tappa, Shal Alam > Bukit Fraser
1. Cameron Meyer (Aus) Mitchelton-Scott in 4h59’45”
2. John Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates a 23″
3. Sander Armée (Bel) Lotto-Soudal a 41″

8ª tappa, Kuala Kubu Bharu > Kuala Lumpur
1. Andrea Guardini (Ita) Bardiani-CSF in 1h52’38”
2. André Looij (Ola) Monkey Town Continental Team s.t.
3. Phil Bauhaus (Ger) Team Sunweb s.t.

Classifica generale
1. Cameron Meyer (Aus) Mitchelton-Scott in 29h8’08”
2. John Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates a 32″
3. Sander Armée (Bel) Lotto-Soudal a 52″
4. Simone Petilli (Ita) UAE Team Emirates a 1’10”
5. Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates a 1’22”
6. Damiano Cunego (Ita) Nippo Vini Fantini-Europa Ovini s.t.
7. Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team s.t.
8. Tomasz Marczynksi (Pol) Lotto-Soudal a 1’31”
9. Sergey Chernetskiy (Rus) Astana Pro Team s.t.
10. Serge Pauwels (Bel) Team Dimension Data s.t.

Albo d’oro recente
2009 José Serpa (Col)
2010 José Rujano (Ven)
2011 Jonathan Monsalve (Ven)
2012 José Serpa (Col)
2013 Julián Arredondo (Col)
2014 Mirsamad Pourseyedi (Irn)
2015 Youcef Reguigui (Alg)
2016 Reinardt Janse van Rensburg (Saf)
2017 Ryan Gibbons (Saf)
2018 Cameron Meyer (Aus)

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Strade Bianche / LIVE della corsa

Buonasera a tutti e ben trovati per il live della prima corsa World Tour italiana della stagione, quella Strade Bianche che è la più giovane, ma per certi versi anche la più antica, delle classiche del ciclismo. Subito dunque uno sguardo all’altimetria del percorso che, come di consueto, si snoderà tra gli sterrati della stupenda campagna toscana:

altimetria strade bianche

Non ci sono dunque grosse novità, con gli strappi di Monte Sante Marie, delle Tolfe e nel finale di via Santa Caterina a costituire le principali difficoltà. Per quanto riguarda invece i corridori al via, spiccano i nomi del campione del mondo Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), dei già vincitori qui in piazza del Campo Philippe Gilbert (Quick Step) e Michal Kwiatkowski – quest’ultimo capitano di una Sky stellare, che può contare anche su Gianni Moscon, Wout Poels e Diego Rosa -, e poi Alejandro Valverde (Movistar), Julian Alaphilippe e Niki Terpstra (Quick Step), Adam Yates e Jack Haig (Mitchelton-Scott) Rigoberto Urán e Sep Vanmarcke (Education First-Drapac), Jon Izagirre (Bahrain-Merida), Michael Matthews (Sunweb) e Edvald Boasson Hagen (Dimension Data).

panorama

Tra gli italiani, da segnalare il campione tricolore Fabio Aru (UAE Team Emirates), Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo), Davide Formolo (Bora-Hansgohe), Davide Villella e l’unico vincitore italiano della corsa Moreno Moser (Astana), Enrico Gasparotto (Bahrain-Merida), Marco Canola (Nippo Vini Fantini-Europa Ovini) e i già citati Moscon e Rosa. Non solo: la Strade Bianche segna anche l’esordio nel World Tour della Benetton-Bianchi, che si affida ancora ai due grandi protagonisti di inizio stagione, Nicola Boem e Davide Rebellin, ai quali affianca Seid Lizde, Mattia Bais, Riccardo Stacchiotti, Andrea Manfredi e Ángel Leonardo Pereyra. Proprio Boem, però, ha dovuto fare i conti con una caduta, dopo appena una decina di chilometri dal via, e un lungo inseguimento per recuperare le ruote del gruppo principale.

Queste intanto sono le prime immagini in diretta, che si riferiscono al gruppo di sette battistrada ancora al comando con 1’03” di vantaggio quando mancano 55 km all’arrivo: si tratta, nell’ordine dalla testa alla coda del drappello, di Ivan Santaromita (Nippo Vini Fantini-Europa Ovini), Nathan Van Hooydonck (BMC), Yves Lampaert (Quick Step), Seid Lizde (Benetton-Bianchi), Benoît Vaugrenard (Groupama-FDJ), Mirco Maestri (Bardiani-CSF) e Tosh Van der Sande (Lotto-Soudal).

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Quello che rimane del gruppo, circa una trentina di corridori, li ha ormai nel mirino tanto che ai -47 km l’unico degli attaccanti a tenere duro è anche il più talentuoso, il belga Yves Lampaert vincitore l’anno scorso della Dwars door Vlaanderen: ancora 34″ per lui.

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Ed eccolo, il primo gruppo all’inseguimento: a 35 km dall’arrivo si tratta ormai di appena 25 corridori, tra i quali spiccano Alejandro Valverde che vediamo proprio in prima posizione con la nuova maglia Movistar, e poi Wout Poels, Diego Rosa e Michal Kwiatkowski della Sky, Rigoberto Urán della Education First, Julian Alaphilippe della Quick Step, Fabio Aru della UAE, Adam Yates e Mikel Nieve della Mitchelton-Scott, Jon Izagirre della Bahrain-Merida, Nicola Boem e l’ex fuggitivo Seid Lizde della Benetton-Bianchi.

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A 1’22” dai corridori sopra inquadrati insegue un gruppo di una quarantina di unità, fra le quali Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), Giannni Moscon (Sky), Michael Valgren (Astana), Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo), Tim Wellens (Lotto-Soudal) e Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo). Tra loro c’è anche Davide Rebellin (Benetton-Bianchi): difficile, comunque, che qualcuno di questi uomini riesca a rientrare in corsa per la vittoria. Ancora più staccati, poi, i vari Moser, Formolo, Mohoric, De Gendt e soprattutto Philippe Gilbert, costretto al ritiro per una caduta nelle fasi centrali.

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A 33 km dall’arrivo, ormai, anche Lampaert è stato ripreso e a passare per primo in cima a questo strappo è un altro corridore da tenere assolutamente d’occhio e che ancora non avevamo citato: Sep Vanmarcke, con i nuovi colori bianco e rosa della Education First. Dietro di lui, sempre nelle prime posizioni, un attentissimo Alejandro Valverde che ha con sé Andrey Amador (Movistar), quindi Mikel Nieve e Adam Yates della Mitchelton.

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Intanto, nonostante sia segnalato a quasi 2’30” dalla testa della corsa non demorde Davide Rebellin che, scortato da Seid Lizde, prova a riportarsi quantomeno sul gruppo di Sagan, dal quale aveva perso contatto sulla salita precedente. Encomiabile, comunque, il carattere del 46enne vicentino. Se Lizde è con lui, però, significa che davanti Boem è rimasto solo.

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Ma attenzione perché, proprio sotto l’arco dei 20 km all’arrivo, la corsa entra nel vivo: si inizia a salire verso Colle Pinzuto e si muove il vincitore dello scorso anno Michal Kwiatkowski (Sky), tallonato proprio dalla coppia Mitchelton composta da Adam Yates e da un Mikel Nieve che raramente avevamo visto così pimpante a questo punto della stagione, e per giunta in una corsa di un giorno, lui che è uomo da grandi salite. Dietro si notano altre due maglie bianche della Sky, presumibilmente quelle di Diego Rosa e di Wout Poels.

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Ed è proprio Diego Rosa, una volta rintuzzato il tentativo di Kwiatkowski, a partire subito in contropiede: mancano 16 km all’arrivo, si sale verso Le Tolfe ed il piemontese riesce a guadagnare un piccolo margine sugli inseguitori, attenzione!

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E invece nemmeno l’azione di Rosa ha buon esito, merito soprattutto del forcing con cui Fabio Aru ha riportato sotto il gruppetto dei big. Ma ecco che va all’attacco un altro uomo della Sky, il terzo, e si tratta clamorosamente di Gianni Moscon! Il trentino faceva parte del gruppo di Sagan, dal quale è uscito di forza sul Colle Pinzuto per poi completare il ricongiungimento con la testa della corsa sulle Tolfe. E ora, appena rientrato, prova a tirare dritto quando mancano 14 km all’arrivo!

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Moscon ha però chiesto troppo alle sue gambe, d’altra parte lo sforzo fatto per rientrare era stato considerevole e nemmeno un corridore con la sua classe poteva sperare di avere tanta birra in corpo. Quando mancano ormai 9 km all’arrivo sono sempre una ventina i corridori del gruppo di testa, e vediamo ora scattare Adam Yates, della Mitchelton, con a ruota il campione italiano Fabio Aru e Wout Poels, vale a dire il quarto uomo della Sky a provarci nel giro di una dozzina di chilometri. Qualche metro più indietro, vediamo che è proprio Nicola Boem, della Benetton, che sta cercando di chiudere il buco!

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Ed è proprio grazie alla reazione di Boem, supportato in un secondo momento da Valverde e Amador, che Yates, Aru e Poels vengono ripresi, quando siamo ormai a 1,5 km dall’arrivo e sta per iniziare lo strappo di via Santa Caterina, ai piedi del quale si presentano ancora in diciassette: è uno dei finali di Strade Bianche più affollati che si ricordino, ma lo spettacolo non è certo mancato!

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Eccoci nel tratto più duro, dove un inesauribile Adam Yates rilancia l’azione seguito sempre da Fabio Aru e Wout Poels, mentre al centro della strada avanza Alejandro Valverde con a ruota Diego Rosa e uno straordinario Nicola Boem! Perde invece qualche metro Rigoberto Urán, della Education First, che vediamo sulla sinistra dell’inquadratura: il colombiano rischia di fare il buco, a tutto vantaggio dei sei che lo precedono!

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Ultima curva! Adam Yates è ancora davanti ma Alejandro Valverde può infilarlo all’interno, poi vediamo Fabio Aru, Diego Rosa e Nicola Boem in quinta posizione!

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E invece è proprio Adam Yates (Mitchelton-Scott) a fare festa in piazza del Campo! Dietro di lui Alejandro Valverde e Fabio Aru completano il podio:

PCM0056 - vince Yates

Per Yates si tratta del secondo successo in una classica del World Tour dopo la rocambolesca vittoria alla San Sebastián del 2015, quando l’allora giovanissimo britannico tagliò il traguardo convinto di essere arrivato secondo alle spalle di Van Avermaet, che però era stato buttato giù da una moto nell’ultima discesa. In Italia, poi, Yates aveva già vinto due edizioni del Gp di Larciano.

La top ten è completata da Rosa, Nicola Boem, Poels, Urán, Nieve, Izagirre e Valgren – questi ultimi due in gran rimonta nel finale. Ma ecco l’ordine d’arrivo:

1. Adam Yates (Gbr) Mitchelton-Scott in 4h37’41”
2. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team s.t.
3. Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates s.t.
4. Diego Rosa (Ita) Team Sky s.t.
5. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi a 3″
6. Wout Poels (Ola) Team Sky a 5″
7. Rigoberto Urán (Col) Education First-Drapac a 8″
8. Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott s.t.
9. Jon Izagirre (Spa) Bahrain-Merida a 35″
10. Michael Valgren (Dan) Astana Pro Team a 41″
11. Steven Kruijswijk (Ola) Team LottoNL-Jumbo s.t.
12. Robert Gesink (Ola) Team LottoNL-Jumbo s.t.
13. Tom-Jelte Slagter (Ola) Team Dimension Data s.t.
14. Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky s.t.
15. Julian Alaphilippe (Fra) Quick Step s.t.
16. Alexis Vuillermoz (Fra) Ag2r La Mondiale s.t.
17. Gianni Moscon (Ita) Team Sky a 1’19”
18. Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott a 1’55”
19. Tejay Van Garederen (Usa) BMC Racing Team a 2’09”
20. Michael Matthews (Aus) Team Sunweb a 2’29”

98. Davide Rebellin (Ita) Benetton-Bianchi a 6’56”
107. Seid Lizde (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
129. Riccardo Stacchiotti (Ita) Benetton-Bianchi a 10’58”
130. Andrea Manfredi (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
142. Mattia Bais (Ita) Benetton-Bianchi a 11’38”
156. Ángel Leonardo Pereyra (Arg) Benetton-Bianchi a 17’51”

E con l’ordine d’arrivo ci salutiamo dandovi appuntamento a domani, proprio per il Gp Industria e Artigianto di Larciano vinto, l’anno scorso, appunto da Yates!

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/02/01/strade-bianche-live-della-corsa/

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Strade Bianche, Adam Yates di nuovo a segno in Toscana. Terzo Aru

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La campagna toscana ha sempre esercitato un fascino particolare sugli inglesi, e a maggior ragione l’assunto sembrerebbe valere per Adam Yates: precedendo nel tradizionale arrivo di piazza del Campo Alejandro Valverde e il tricolore Fabio Aru, il 25enne corridore della Mitchelton-Scott è infatti diventato il primo britannico ad aggiudicarsi la Strade Bianche, lui che sempre in Toscana aveva già saputo vincere, nel 2014 e nel 2017, due edizioni del Gp di Larciano.

Strameritata, la vittoria odierna di Yates, essendo stata la Mitchelton-Scott una delle formazioni più attive e, soprattutto, essendo stato proprio lui a rendersi protagonsita dell’azione più importante, in compagnia dello stesso Aru e di Wout Poels, con uno scatto a 9 km dall’arrivo. Ripresi a poco più di un chilometro e mezzo dalla conclusione, giusto ai piedi di via Santa Caterina, per Yates e soci sembravano non esserci più chances, ed invece è stato ancora Adam a prendere di petto lo strappo che porta al centro storico di Siena, e a respingere fin sulla linea l’assalto di quella vecchia volpe di Valverde, che ai terzi posti del 2014 e 2015 aggiunge così anche una piazza d’onore, ma continua a rimandare l’appuntamento con la prima vittoria in una delle poche corse di un giorno che ancora gli sfuggono.

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L’attacco sferrato da Adam Yates (Mitchelton-Scott), Fabio Aru (UAE Team Emirates) e Wout Poels (Sky) ai -9 km

E in quella che è da sempre una corsa ostica per gli italiani – con il solo successo di un corridore di casa che risale al 2013, merito dell’ormai disperso, dagli ordini d’arrivo Moreno Moser – il terzo posto del campione nazionale in carica è comunque un buon risultato, tanto più se al podio di Aru si aggiungono anche la quarta posizione di Diego Rosa e la quinta di Nicola Boem: il veneto della Benetton-Bianchi, già secondo al Trofeo Laigueglia e dominatore di Dubai Tour e Volta ao Alentejo, è all’ennesimo risultato di sostanza di questo inizio di stagione; l’ex biker piemontese risulta invece il migliore di un Team Sky alla resa dei conti inconcludente, se si considerano la caratura dei nomi schierati e i tentativi fatti negli ultimi 20 km quando a provarci, in serie, sono stati il vincitore dello scorso anno Michal Kwiatkowski, lo stesso Rosa, Gianni Moscon e, come detto, Poels.

Domani immediata occasione di rivincita per tutti: si corre il Gp Industria e Commercio di Larciano, del quale proprio Yates è campione uscente. Il britannico, comunque, ha già fatto sapere che non ci sarà.

Ordine d’arrivo
1. Adam Yates (Gbr) Mitchelton-Scott in 4h37’41”
2. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team s.t.
3. Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates s.t.
4. Diego Rosa (Ita) Team Sky s.t.
5. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi a 3″
6. Wout Poels (Ola) Team Sky a 5″
7. Rigoberto Urán (Col) Education First-Drapac a 8″
8. Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott s.t.
9. Jon Izagirre (Spa) Bahrain-Merida a 35″
10. Michael Valgren (Dan) Astana Pro Team a 41″
11. Steven Kruijswijk (Ola) Team LottoNL-Jumbo s.t.
12. Robert Gesink (Ola) Team LottoNL-Jumbo s.t.
13. Tom-Jelte Slagter (Ola) Team Dimension Data s.t.
14. Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky s.t.
15. Julian Alaphilippe (Fra) Quick Step s.t.
16. Alexis Vuillermoz (Fra) Ag2r La Mondiale s.t.
17. Gianni Moscon (Ita) Team Sky a 1’19”
18. Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott a 1’55”
19. Tejay Van Garederen (Usa) BMC Racing Team a 2’09”
20. Michael Matthews (Aus) Team Sunweb a 2’29”

98. Davide Rebellin (Ita) Benetton-Bianchi a 6’56”
107. Seid Lizde (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
129. Riccardo Stacchiotti (Ita) Benetton-Bianchi a 10’58”
130. Andrea Manfredi (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
142. Mattia Bais (Ita) Benetton-Bianchi a 11’38”
156. Ángel Leonardo Pereyra (Arg) Benetton-Bianchi a 17’51”

Albo d’oro
2007 Aleksandr Kolobnev (Rus)
2008 Fabian Cancellara (Svi)
2009 Thomas Lofkvkist (Sve)
2010 Maxim Ignlinskiy (Kaz)
2011 Philippe Gilbert (Bel)
2012 Fabian Cancellara (Svi)
2013 Moreno Moser (Ita)
2014 Michal Kwiatkowski (Pol)
2015 Zdenek Stybar (Cec)
2016 Fabian Cancellara (Svi)
2017 Michal Kwiatkowski (Pol)
2018 Adam Yates (Gbr)

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/02/01/359/

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