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1 ora fa, emmea90 dice:

Ad ogni modo l'Italia il mondiale deve correrlo per vincerlo e da 10 anni percorsi o no, corridori o no, le maglie iridate stanno a zero. Non si può lasciarsi sempre con il solito mantra dell'aver corso bene come fosse la nazionale di rugby.

Evitiamo certe sparate, dai... Togliendo Firenze, chi erano i nostri favoriti? Bruseghin? Paolini? Gavazzi? Nonno bennati? Aru? Quest'anno, complice anche un Trentin in buona forma (con un Bettiol che si è perso il compagno, 'tacci sua) forse potevamo puntare al podio/top 5. E mi pare l'abbiamo fatto. A meno che non provi la fuga di squadra e trasformi tutto in una cronosquadre contro il gruppo, se non hai gli interpreti cosa puoi vincere?

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Adesso, Rio Immagina dice:

Evitiamo certe sparate, dai... Togliendo Firenze, chi erano i nostri favoriti? Bruseghin? Paolini? Gavazzi? Nonno bennati? Aru? Quest'anno, complice anche un Trentin in buona forma (con un Bettiol che si è perso il compagno, 'tacci sua) forse potevamo puntare al podio/top 5. E mi pare l'abbiamo fatto. A meno che non provi la fuga di squadra e trasformi tutto in una cronosquadre contro il gruppo, se non hai gli interpreti cosa puoi vincere?

Cosa cambia fare un Top 5 in un mondiale? Niente. Del mondiale già il giorno dopo non contano più manco il secondo o il terzo, figuriamoci le medaglie di legno. Mi stai dicendo che per l'italia era impossibile fare corsa dura per portare Ulissi allo sprint? O una via di mezzo per Trentin? E tolto questo fatto, l'Italia comunque non ha preso nemmeno una medaglia con la perla - a Richmond - di finire addirittura dietro al Giappone. Come non dimenticare Trentin bruciato in azioni da lontano a Richmond. O aver portato bellamente a Doha la corsa allo sprint nonostante la superiorità numerica su Gb e Slovacchia. L'Italia vinse medaglie con Paolini e Cunego, non propriamente dei campionissimi (e non citatemi i lombardia di Cunego contro Pluto e Paperino). Semplicemente l'Italia si è dimostrata in grado di saper correre solo se ha il più forte (Nibali nelle corse dure) o uno dei presunti tali. Fatto sta che di riffa e di raffa per la legge dei grandi numeri almeno una medaglia la dovresti prendere ma manco quella.

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17 minuti fa, emmea90 dice:

era impossibile fare corsa dura per portare Ulissi allo sprint

Allo spirnt dove sarebbe arrivato quantomeno con Sagan, Mattews e GVA.

22 minuti fa, emmea90 dice:

con la perla - a Richmond - di finire addirittura dietro al Giappon

Puntando tutto su? Chi doveva salvarci a Richmond? Nibali? Nizzolo?

Dimmi i nomi di 3 italiani velocisti italiani e di 3 vallonari italiani che se la possono giocare con i migliori OGGI (e per i migliori non intendo "nella pizzighettone-san giuliano milanese Paolini ha battuto sagan)

 

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Adesso, Rio Immagina dice:

Allo spirnt dove sarebbe arrivato quantomeno con Sagan, Mattews e GVA.

Puntando tutto su? Chi doveva salvarci a Richmond? Nibali? Nizzolo?

Dimmi i nomi di 3 italiani velocisti italiani e di 3 vallonari italiani che se la possono giocare con i migliori OGGI (e per i migliori non intendo "nella pizzighettone-san giuliano milanese Paolini ha battuto sagan)

 

A richmond bisognava far corsa per Trentin che era il più adatto. Per il resto parlare di "migliori" è fuorviante. Navardauskas un bronzo l'ha preso non essendoci, ad esempio. Se non hai i migliori fai corsa differente cosa che non si è fatta. Ieri si è arrivati in volata perché l'Italia voleva arrivare in volata nel finale, eh.

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3 ore fa, Rio Immagina dice:

Ma io non dico mica di correre ogni 4 anni. Ogni 2 per me sarebbe perfetto.

Certo, ma a parte che non accadrà (non esiste sport che diradi la frequenza degli eventi, figuriamoci), credo avremmo comunque chi non fa il Mondiale perché punta ai GT, o perché tanto con i percorsi proposti la possibilità di arrivare nei primi 40-50 è talmente bassa da far passare la voglia. In altre parole non credo che oggi il mondiale sia snobbato da chi ha oggettive possibilità di ben figurare, quindi non lo vedo come un appuntamento inflazionato.

Viceversa mi pare inflazionato come appuntamento biennale ad esempio il Mondiale nello sci (e in effetti fino a una trentina di anni fa era quadriennale)

3 ore fa, Rio Immagina dice:

Sono l'unico ad aver visto un austriaco che negli ultimi 10 km tirava come un dannato per qualcuno di non austriaco?

Eh, sarà già la prima volta:lol: Ricordo bene un Boogerd a Verona che chiudeva su ogni scatto di Basso e Cunego per favorire la vittoria della Spa...bobank:giur:

 

26 minuti fa, emmea90 dice:

A richmond bisognava far corsa per Trentin che era il più adatto. Per il resto parlare di "migliori" è fuorviante. Navardauskas un bronzo l'ha preso non essendoci, ad esempio. Se non hai i migliori fai corsa differente cosa che non si è fatta. Ieri si è arrivati in volata perché l'Italia voleva arrivare in volata nel finale, eh.

In effetti bisognerebbe portare i peggiori, in questo modo si può provare a vincere.

Seriamente, è ovvio che il colpo a sorpresa può scappare nella gara di un giorno (tra l'altro il risultato di Navardauskas non è venuto fuori da una corsa particolarmente rocambolesca, quindi in quella giornata aveva evidentemente gambe all'altezza dei migliori), e se puntiamo su quello allora non c'è tanto da rompersi il capo con possibili strategie, basta portare i migliori e sperare. Sperare che qualcuno dei nostri abbia la forma della vita opposta possibilmente a una giornata così così degli altri, oppure sperare nel colpo di culo, nella sbandata allo sprint, nella scivolata generale all'ultima curva, ecc.

Poi mi pare che ieri l'Italia abbia giocato tutte le sue carte, purtroppo la migliore carta d'attacco, al netto della squalifica, credo si sia già superato ad essere della partita con l'attacco sull'ultima salita. Per il resto credo si sia arrivati in volata perché era l'unico epilogo possibile su un percorso simile, al di là di cosa volesse l'Italia

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4 ore fa, ian dice:

Poi mi pare che ieri l'Italia abbia giocato tutte le sue carte, purtroppo la migliore carta d'attacco, al netto della squalifica, credo si sia già superato ad essere della partita con l'attacco sull'ultima salita. Per il resto credo si sia arrivati in volata perché era l'unico epilogo possibile su un percorso simile, al di là di cosa volesse l'Italia

D'accordissimo con ian e con un pizzico di fortuna sarebbe arrivata anche una inaspettata medaglia.

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19 ore fa, emmea90 dice:

L'Italia vinse medaglie con Paolini e Cunego, non propriamente dei campionissimi (e non citatemi i lombardia di Cunego contro Pluto e Paperino). Semplicemente l'Italia si è dimostrata in grado di saper correre solo se ha il più forte (Nibali nelle corse dure) o uno dei presunti tali. Fatto sta che di riffa e di raffa per la legge dei grandi numeri almeno una medaglia la dovresti prendere ma manco quella.

Calma, Paolini, sebbene abbia dedicato gran parte della carriera a fare il gregario (e un numero come quello con il quale ha aiutato Bettini a portare a casa la Sanremo lo devo ancora vedere da un gregario alla Classicissima), ha uno score nelle classiche che è ancora ben superiore a quello di Trentin (il quale ha dal canto suo la medesima attenuante del gregariato, certo). Poi anche qui, come per Navardauskas, Paolini ha portato a casa quella medaglia senza inventare nulla, disputando semplicemente uno sprint, segno che campionissimo non sarà stato, ma non era nemmeno un pirla qualunque, e comunque la tattica, la riffa, la raffa e le bocce non c'entrano proprio nulla.

Quanto a Cunego e a quel mondiale siamo proprio fuori strada, perché una tattica che taglia fuori gli avversari più temibili giocando sulle seconde punte (seconde punte che individualmente valgono comunque molto di più delle prime schierabili quest'anno) te la puoi permettere se la prima punta si chiama Bettini. Ecco, naturalizzando Sagan si sarebbe potuta provare la medesima tattica portando nel finale Trentin, Moscon e Bettiol contro corridori di secondo piano; il problema è che questi 3 sono già gli uomini più forti, quindi come paravento chi usi? Ulissi?

Poi anche la storia dei Lombardia di Cunego: ne ha (stra)vinto uno contro avversari mediocri, negli altri 2 ha battuto avversari normali, e comunque, anche se a quei livelli era praticamente finito, un corridore in grado di stare abbastanza stabilmente nei 10 nelle classiche più dure del calendario al momento ancora non c'è (in prospettiva Moscon e Bettiol, ma appunto parliamo di valore in prospettiva, che deve essere confermato). E comunque ripeto, il confronto fra il valore individuale di questo corridore con quelli schierati dall'Italia domenica (che darebbe comunque esiti sfavorevoli per questi ultimi) non ha nessun senso in rapporto a un risultato giunto grazie all'inerzia favorevole che si è creata quel giorno, e che derivava dal fatto che l'Italia schierava oggettivamente 4 tra i 15 (e sono molto largo, potrei anche dire meno) corridori più competitivi al mondo nelle corse di un giorno.

Infine basandosi sulla legge dei grandi numeri temo che l'Italia possa stare a secco di medaglie anche per 50 anni :wink:

Molto più sorprendente dell'attuale digiuno poi era stato restare a secco di maglie iridate per 10 anni disponendo dei migliori uomini da classiche sulla piazza negli anni 90, e se non fosse stato per il regalo del mondiale piatto (che all'epoca fece scalpore, oggi è quasi la normalità) gli anni avrebbero potuto anche essere quasi 15.

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Mischiare il bronzo di Paolini del 2004 e l'argento di Cunego 2008 con l'Italia di oggi, mi sanguinano le orecchie.

Innanzitutto entrambi potevano beneficiare di selezioni titaniche al confronto di quella di oggi, che poteva permettersi di correre come squadra faro avendo molti uomini in grado di trionfare (così come lo spagna che potè far vincere un mestierante come Astarloa nel 2003). Comunque Paolini nel 2004 a 27 anni poteva considerarsi già a tutti gli effetti un big delle corse di un giorno, cresciuto all'ombra di Bettini già terzo alla Sanremo corsa d'attacco. il Cunego del 2008 (quel cunego oggi farebbe le scarpe a tre quarti della nostra nazionale così come Ballan che vinse) beneficiò di una corsa molto particolare che vide Bettini, vero spauracchio e grandissimo campione, paralizzare tutti gli altri favoriti con la sua non-corsa. Bettini era talmente forte e faceva tanta paura che fu marcato a uomo da tutti i capitani delle altre nazionali, e le altre nazionali non potevano vantare seconde punte come Ballan, Cunego e Rebellin (che così poterono fare il proprio gioco con un gruppetto di assoluta superiorità numerica). Avevamo una nazionale di fenomeni, altroché.

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  • 2 weeks later...
Il 26/9/2017 at 11:38 AM, Stylus dice:

Mischiare il bronzo di Paolini del 2004 e l'argento di Cunego 2008 con l'Italia di oggi, mi sanguinano le orecchie.

Innanzitutto entrambi potevano beneficiare di selezioni titaniche al confronto di quella di oggi, che poteva permettersi di correre come squadra faro avendo molti uomini in grado di trionfare (così come lo spagna che potè far vincere un mestierante come Astarloa nel 2003). Comunque Paolini nel 2004 a 27 anni poteva considerarsi già a tutti gli effetti un big delle corse di un giorno, cresciuto all'ombra di Bettini già terzo alla Sanremo corsa d'attacco. il Cunego del 2008 (quel cunego oggi farebbe le scarpe a tre quarti della nostra nazionale così come Ballan che vinse) beneficiò di una corsa molto particolare che vide Bettini, vero spauracchio e grandissimo campione, paralizzare tutti gli altri favoriti con la sua non-corsa. Bettini era talmente forte e faceva tanta paura che fu marcato a uomo da tutti i capitani delle altre nazionali, e le altre nazionali non potevano vantare seconde punte come Ballan, Cunego e Rebellin (che così poterono fare il proprio gioco con un gruppetto di assoluta superiorità numerica). Avevamo una nazionale di fenomeni, altroché.

condivido al 100x100 gente come Paolini e Cunego di allora sarebbero capitani in una nazionale come quella di oggi. 

Cassani sta facendo cose egrege forse aldilà delle reali potenzialità dei nostri atleti.

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