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100° Giro d'Italia


emmea90

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34 minuti fa, Rio Immagina dice:

Poi: Dumoulin non è un cronoman che in salita si pianta, è un cronoscalatore che ha vinto con intelligenza un giro dove i due avversari più quotati, pur avendo situazioni favorevoli per tagliarlo fuori dalla corsa alla rosa, non l'hanno fatto (vuoi per la forma scarsa, vuoi per l'attendismo, vuoi altro).

Favorevole era anche in percorso comunque, diciamocela tutta, le Dolomiti senza alcuna delle cime più ostiche, ultima tappa di montagna molto sui generis, ecc ecc. L'abbiamo detto tutti dalla presentazione che questo era un aspetto caratterizzante (ricordo che qualcuno l'ha addirittura accostato al Giro 2009, che a me pare eccessivo), e questo indubbiamente ha favorito un Dumoulin che gli ultimi tre giorni (e forse anche di più, ma nessuno è andato a vedere quell'eventuale bluff anche perché si è salvato con classe almeno fino alla tappa di Piancavallo) era un po' alle corde.

Questo per ragionare anche sulle possibilità future, che, come ha detto prima smec, dipenderanno dalla mano degli organizzatori non solo nel mettere km a cronometro, ma nel bilanciarli adeguatamente con le salite (per esempio, se l'ultima salita del Giro, al posto del scenografica ma insipida Foza si chiama Colle delle Finestre, l'effetto su un cronoscalatore, come lo chiami te, può essere abbastanza diverso)

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1 hour ago, Rio Immagina said:

E' una richiesta, seguita da una tua ilazione. Direi che da qui a dire che "l'anno prossimo si faranno 80 km a crono", passa un oceano sotto i ponti.

Poi: Dumoulin non è un cronoman che in salita si pianta, è un cronoscalatore che ha vinto con intelligenza un giro dove i due avversari più quotati, pur avendo situazioni favorevoli per tagliarlo fuori dalla corsa alla rosa, non l'hanno fatto (vuoi per la forma scarsa, vuoi per l'attendismo, vuoi altro). 

Quoto. Inoltre, il bello di un GT è che mette a dura prova un ciclista in svariati campi: devi andar veloce in salita, a crono, sugli strappi secchi, sulle salite lunghe, devi saperti gestire, devi ressitere a 3 settimane di corsa, devi superare i monmenti difficili, devi avere fortuna e trovarti nel posto giusto se la dea bendata guarda dalla tua parte.

Signori, le cronometro sono un elemento FONDAMENTALE del ciclismo, non un orpello fine a sè stesso.

esatto...

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  • Amministratori

Benissimo, ma consentitemi di dire che il giro non è il giro senza un Mortirolo, uno Zoncolan o una salita veramente dura oltre il 10% che qua mancava.

La terza settimana non è stata all'altezza della corsa e del suo passato ad eccezione di Bormio che era comunque più "toureggiante" per il tipo di salite.

In altre parole, con un percorso simil 2006 o 2011 mai Dumoulin avrebbe vinto.

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11 ore fa, emmea90 dice:

Benissimo, ma consentitemi di dire che il giro non è il giro senza un Mortirolo, uno Zoncolan o una salita veramente dura oltre il 10% che qua mancava.

La terza settimana non è stata all'altezza della corsa e del suo passato ad eccezione di Bormio che era comunque più "toureggiante" per il tipo di salite.

In altre parole, con un percorso simil 2006 o 2011 mai Dumoulin avrebbe vinto.

Vero, ma è anche vero che un corridore come Dumoulin prende parte ad un gt piuttosto che ad un altro anche per il tipo di percorso. Sicuramente se questo 100esimo giro avesse avuto un percorso più duro, Dumoulin non avrebbe vinto o addirittura non avrebbe preso proprio parte al giro, preferendo tour o vuelta. E' lo stesso ragionamento che, secondo molti (me incluso) avrebbe dovuto fare froome. 

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14 ore fa, emmea90 dice:

Benissimo, ma consentitemi di dire che il giro non è il giro senza un Mortirolo, uno Zoncolan o una salita veramente dura oltre il 10% che qua mancava.

La terza settimana non è stata all'altezza della corsa e del suo passato ad eccezione di Bormio che era comunque più "toureggiante" per il tipo di salite.

In altre parole, con un percorso simil 2006 o 2011 mai Dumoulin avrebbe vinto.

E' appunto quello che dicevo, ed è peraltro una carenza che abbiamo avvertito tutti (non voglio andarmi a ripescare vecchie discussioni, ma è piuttosto palese). E comunque ci sono tantissime tappe per cui s'è detto "si poteva disegnare meglio così"... Oropa, Bergamo, tappe appenniniche di vario genere.

Ciò detto, bravo Dumoulin a sfruttare l'occasione, la speranza, certo, è che il Giro mantenga una certa cifra che lo ha contraddistinto negli ultimi anni (magari con accenti di durezza eccessivi come appunto il 2006 o il 2011), non per svantaggiare qualcuno, ma per mantenere una caratteristica che a mio avviso è apprezzata e ha consentito una certa rinascita della corsa. Non sono un grande fan dello Zoncolan, ma fare le Dolomiti evitando Giau, Marmolada, Manghen, Pampeago e affini... o sfruttare così poco il territorio piemontese... Va be' ma sono cose appunto dette e ridette dalla presentazione in poi

 

PS: che poi la motivazione di questo percorso è stata proprio quella di avvantaggiare la partecipazione di un certo corridore, ed è fallita (mentre invece ha partecipato un altro, che avrebbe avuto tutto da guadagnare a schierarsi solo al Tour quest'anno). Questo per dire che fare un percorso per qualcuno è quasi sempre un'idea che porta pochi risultati.

Modificato da ian
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Ho notato in giro, oltre qua, diverse critiche al percorso.A me personalmente invece e' piaciuto sia dal punto di vista tecnico-sportivo che dal punto di vista paesaggistico ( che va sempre considerato dato che si spendono circa 200 mila euro per una tappa anche per favorire il turismo ed i prodotti del territorio locale ).

Mi ricordano le critiche degli anni novanta, << troppe crono >>, li' forse erano giustificate, e si era agli albori dell'epoca Pantani e c'era un buco di italiani per la vittoria al Giro da diversi anni. Oggi un po' meno giustificate, troppi chilometri a crono per chi? Per gli scalatori puri forse ( e non c'e' un Pantani nazionale da incoraggiare ), ed abbiamo un Contador che ha il coraggio di lamentarsi delle crono in una Vuelta con un'infinita' ripetitiva di arrivi in salita spesso fotocopia.

Alla fin fine per lo spettatore l'obiettivo degli organizzatori e' riuscito, un percorso che portasse all'incertezza fino all'ultima tappa. Io da spettatore mi sono divertito, e si e' fatto ascolto per il Giro Cento. Una valanga di persone sulle strade, forse il triplo degli altri anni anche in giorni feriali.

Dal punto di vista tecnico c'e' poco da lamentarsi, l'arrivo di Bormio e' tecnico, a valle di una discesa in cui Nibali ha dato spettacolo sul suo campo. Il precedente doppio Stelvio e' il doppio Stelvio, una salita infinita che fa selezione senza scatti e con la respirazione e crea dislivello. L'arrivo di Ortisei pure e' tecnico, nel finale c'e' tutto ed il contrario di tutto proprio a sottolineare questa prerogativa dei corridori di doversela cavare ed inventare in tutti i terreni, c'e' la salita al 13 per cento nel finale, senza discesa ti parte un lungo falsopiano controvento a tagliarti le gambe dopo che hai fatto Pordoi, Valparola, Pinei e Pontives e poi stacca una rampa al 20 per cento di 500 m che si infila in traguardo in discesa da ottovolante. La crono del Sagrantino e' mossa con mangiabevi e curve insidiose. Le tappe iniziali nel cuore della Sardegna non ti danno respiro e creano sempre tensione, senza un metro di pianura, tutte curve e mangiabevi a vento fortissimo, passate queste e' arrivato subito l'Etna Ecc. Ecc.

Se e' vero che Oropa "molla" in diversi tratti ed assieme a Piancavallo non consentono distacchi abissali, e' pure vero che Dumoulin con la preparazione fantastica che ha fatto a Livigno ha preso solo 25 secondi da un Quintana stellare al Blockhaus. Altrettanto Quintana se voleva vincere questo Giro, oltre a dover stare meglio ( pare abbia avuto una febbre e si notava che non era esplosivo come al Blockhaus ) doveva prepararsi anche lui a prendere solo un minuto a Foligno anziche' beccarne quasi tre, cosa che era assolutamente nelle sue possibilita'. Limitare le proprie debolezze e sfruttare le proprie forze.

E duro lo e' stato lo stesso questo Giro, corso sempre pancia a terra a tutta, nessuna tappa di tranquillo traferimento ad andatura cicloturistica. Il Grappa dal tratto morbido lo hanno fatto a palla quelli della Katiuscia frantumando ugualmente il gruppo, costretti dal percorso "curioso" della tappa che dopo Foza ti piazza un altro falsopiano da tira e molla tra testa e inseguitori. Nibali ha attaccato sul Fumaiolo, poi addirittura sulla Boccola a Bergamo, insomma siamo lontani anni luce dai Tour dove si dorme in carrozza Sky ( e prima carrozza Us Postal, Telekom, Banesto, ecc. ).

Morale della favola sicuramente Dumoulin tentera' il Tour. Non credo che il Giro seguira' questo stile di percorso sempre, in fondo e' bello variarli, e tanti italiani che vogliono il "sangue" sulle salite si sono lamentati, Rcs li accontentera' proporzionalmente ai corridori che si presume parteciperanno ( oltre le province sponsor ). Si e' sempre fatto cosi'. Se ci saranno solo Aru, Quintana e magari Contador ha meno senso caricare piu' crono. Se dovesse tornare Dumoulin e magari un Froome si preparera' una corsa diversa per consentire loro di rivaleggiare, idem se dovesse esserci un misto di tiplogie di pretendenti alla maglia rosa.

Dumoulin e' stato come ha detto lui stesso piu' forte in certi momenti ed in altri e' stato piu' fortunato. Vittoria meritata.

 

 

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Credo che nessuno si sia lamentato per i km a cronometro, ma semmai per la mancanza di tratti davvero distintivi, che in un Giro d'Italia sono tipicamente un certo tipo di salite inserite in contesti che altri territori difficilmente possono offrire. Quindi niente scimmiottamenti della Vuelta, peraltro molto graditi da uno come Dumoulin, che non a caso ha fatto la miglior prestazione a Oropa, tappa dal disegno vueltistico per eccellenza, ma un percorso anche solo come quello dell'anno scorso (eventualmente sostituendo cronoscalata con tappa di montagna e passerella con una cronometro come quella di questa edizione).

Poi Quintana a 1 minuto nella prima cronometro mi pare davvero fantascientifico, proiettando la progressione dei distacchi al km tra quella prova e quella dell'ultimo giorno significherebbe che nella crono finale il comolombiano avrebbe dovuto agevolmente superare Dumoulin, aggiudicandosi quindi la prova....

23 ore fa, maxdivi dice:

Si e' sempre fatto cosi'. Se ci saranno solo Aru, Quintana e magari Contador ha meno senso caricare piu' crono. Se dovesse tornare Dumoulin e magari un Froome si preparera' una corsa diversa per consentire loro di rivaleggiare, idem se dovesse esserci un misto di tiplogie di pretendenti alla maglia rosa.

Ecco, qui sono proprio in disaccordo. Apparecchiare il percorso per qualcuno che forse nemmeno parteciperà è una stupidaggine e svaluta la corsa: finché si tratta di eccezione (vedi Giro 2009) ci può stare, ma se diventa tradizione (Giri anni 80) è una cosa abbastanza stucchevole. Consideriamo che anche su queste cose si fonda l'attuale gap tra Giro e Tour. La corsa rosa ha intrapreso una strada peculiare, una decina di anni fa, e nei limiti della variabilità che assolutamente deve esistere, non tanto in funzione di chi si vorrebbe al via ma di una normale alternanza, spero che i percorsi continuino a proporre qualcosa di simile, anche se dovessero presentarsi Dumoulin e Froome come unici big.

PS: D'altronde se il Giro di Svizzera è passato dalle stelle a... partecipa solo Sagan, un po' è certamente perché è cresciuto il Delfinato, ma anche i percorsi apparecchiati per Cancellara hanno avuto il loro peso in una corsa contraddistinta da determinate caratteristiche specifiche

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19 hours ago, ian said:

Ecco, qui sono proprio in disaccordo. Apparecchiare il percorso per qualcuno che forse nemmeno parteciperà è una stupidaggine e svaluta la corsa: finché si tratta di eccezione (vedi Giro 2009) ci può stare, ma se diventa tradizione (Giri anni 80) è una cosa abbastanza stucchevole. Consideriamo che anche su queste cose si fonda l'attuale gap tra Giro e Tour. La corsa rosa ha intrapreso una strada peculiare, una decina di anni fa, e nei limiti della variabilità che assolutamente deve esistere, non tanto in funzione di chi si vorrebbe al via ma di una normale alternanza, spero che i percorsi continuino a proporre qualcosa di simile, anche se dovessero presentarsi Dumoulin e Froome come unici big.

PS: D'altronde se il Giro di Svizzera è passato dalle stelle a... partecipa solo Sagan, un po' è certamente perché è cresciuto il Delfinato, ma anche i percorsi apparecchiati per Cancellara hanno avuto il loro peso in una corsa contraddistinta da determinate caratteristiche specifiche

Non si tratta di apparecchiare la corsa, ma del fatto che, se in effetti non ci sono grossi specialisti al via, diventa anche superfluo caricare troppo sulle crono, per quanto le crono debbano sempre esserci, ovvio. Sul fatto poi che il Tour non abbia di questi scivoloni, beh, mi pare proprio il contrario: la Boucle del 2012 era apparecchiata per Wiggins esattamente come queste ultime edizioni, e quella di quest'anno soprattutto, sono apparecchiate per i francesi. Quindi non è per questo che il Giro conta meno, anzi, i suoi percorsi sono spesso tecnicamente più validi. Idem lo Svizzera, che è declinato da quando il Delfinato è passato sotto Aso e ha iniziato a proporre tappe che ricalcano molto da vicino quelle del Tour del mese succesivo, diventando un passaggio quasi imprescindibile nella preparazione dei corridori.

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Appunto, il Tour sta aprendo varchi interessanti per recuperare prestigio, però se si segue lo stesso modello non si recupera nulla.

Quanto al Giro di Svizzera dovrebbe cercare di fare quanto appunto fa il Delfinato: l'ultima edizione infatti di livello superiore alla corsa francese era stata quella del 2001, dove c'erano frazioni molto simili al Tour per tipologia, tra cui una cronoscalata (che c'era anche al Tour)

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