68th Criterium du Dauphiné

[emmea90]

Porte vince il mongolino d'oro 2016. Si mette d'accordo con Froome per far secondo al delfinato (e non commento la cosa, perché è già squallida) e poi rimane bloccato col keniano in mezzo al blocco Sky perdendo pure il podio.

[smec-easyjet]

2 hours ago, emmea90 said:

Porte vince il mongolino d'oro 2016. Si mette d'accordo con Froome per far secondo al delfinato (e non commento la cosa, perché è già squallida) e poi rimane bloccato col keniano in mezzo al blocco Sky perdendo pure il podio.

Ti fidi di quel che ha detto Pancani? Non sappiamo che si sono detti. E se mai che Contador non ha mai fatto alleanze tratrasversali, tipo con gli Euskaltel al Giro 2011... sono cose che ci stanno

9 hours ago, ian said:

Ecco già Porte non può rientrare in nessun confronto per il Tour a meno che non ci si riferisca a lui come cacciatore di tappe e magari anche possibile maglia gialla nella prima metà di gara... queste sono sensazioni sempre, ma supportate dal buonsenso. Per quanto riguarda l'interrogativo che guardi il Delfinato a fare, io direi per vedere una corsa ciclistica che si disputa sulle strade del Tour de France. 

Poi non so, tu hai sensazioni diverse su Porte e lo vedi in giallo a Parigi?

Porte, SE non salta, può ambire minimo alla top 5 quanto Aru.

[ian]

6 minutes ago, smec-easyjet said:

Porte, SE non salta, può ambire minimo alla top 5 quanto Aru.

Questa affermazione ha lo stesso valore di dire se Aru viene selezionato come modello dalla mentadent.

Cavolo, Porte ha 30 anni suonati, è sulla breccia da più di un lustro , che altro deve fare per palesare i suoi limiti nelle 3 settimane oltre a non arrivare mai nei 5 ( ma nemmeno nei 15, salvo una volta, per sbaglio)? Quest'anno si farà letteralmente saltare per aria in corsa, così forse si cesserà di aspettare di vederlo ancora una volta

[Cristiano Ronaldo]

Porte secondo me non ha né la caratura né la capacità di vincere un Tour.. E questo delfinato dove non ha nemmeno minimamente provato una volta ad insidiare Froome ne è la dimostrazione.. Può correre per piazzarsi, ma vincere (senza tener conto della tenuta nelle tre settimane che non ha mai dimostrato di avere)

[emmea90]

Il delfinato dice che Froome vince ma non stravince e ci sono stati 5 corridori in 25'' (mettiamoci pure Contador che ne ha persi 7 per un buco in volata e non in salita). Si rischia un tour decisamente chiuso in cui nessuno rischierà più del dovuto. 

[ian]

Va be' se è per quello Van Garderen un anno fa è stato spodestato dopo una battaglia all'ultimo secondo da Froome ma nessuno ha pensato che il successivo Tour sarebbe stato un duello tra il britannico e l'americano. E in effetti quest'ultimo, fino al momento del ritiro, era da top5 in probabile calo oltretutto, ma certo non da lotta per la vittoria.

Sono sicuro che al momento buono di questi 5 ne resteranno 2 al momento che le cose si faranno serie, tutt'al più insieme a Quintana e a qualche altra sorpresa, non necessariamente presa da quegli altri 3, anzi...

Consideriamo anche che Froome ha deliberatamente detto di aver impostato la preparazione in modo da tentare perlomeno di evitare flessioni nel finale di Tour (secondo me non vi riuscirà, se questa caratteristica è scritta nel suo DNA), quindi avrà cercato di arrivare un po' meno in palla. Consideriamo anche che nelle edizioni 2013 e 2015 Froome ha certamente vinto ma senza mai tramortire gli avversari come in quel paio di circostanze nei Tour vittoriosi.

Infine consideriamo che non era quello di quest'anno un percorso che si prestasse a creare distacchi clamorosi, anche per la quasi assenza di km a cronometro che di solito, salvo evidentemente all'ultimo Giro d'Italia, servono un po' a sparigliare le carte.

[smec-easyjet]

allora, è chiaro che i favoriti del Tour (nell'ordine che uno vuole) sono Froome, Contador e Quintana, e che tutti gli altri (Aru compreso) per salire sul podio o addirittura vincere devono sperare di estrarre il coniglio dal cilindro; così come è chiaro che Porte, fin qui, ha dimostrato di non reggere le tre settimane (ma ha pur sempre corso da capitano solo 2 GT e mezzo (il mezzo è il Giro 2010 in cui s'è ritrovato in classifica dopo la tappa dell'Aquila, ed era cmq il suo debutto ad un GT, gli altri due sono il Tour 2014 fatto da capitano dopo il ritiro di Froome, ed il Giro dell'anno scorso - di questi precedenti l'unico per il quale si era preparato ad hoc, a dirla tutta) per cui aspetterei cmq prima di dare per impossibile un suo piazzamento sul podio: in fondo, negli anni in cui era luogotenente di Froome e ha sbracato, ci sta anche che invece di sbattersi per limitare il distacco, una volta in difficoltà abbia scelto di rialzarsi per essere poi di nuovo utile alla causa nei giorni successivi: questo beneficio del dubbio gli va concesso, per cui come unici veri nei nel suo score da GT, finora, conto le cotte di Chamrousse 2014 e di Campiglio 2015. D'accordo, è un 2 su 2 e in due anni consecutivi, il che non depone a suo favore; ma non è nemmeno un 10 su 10, per dire: il campione è ancora troppo ridotto per dare per certa una sua crisi. E Porte è uno che, finché non salta, vale i migliori (ripeto ancora che il mio ragionamento è fatto in ottica podio, e quindi in ottica Aru, più che in ottica maglia gialla).

Per il resto, il Delfinato ci lascia con l'impressione che Froome è l'uomo da battere, e che Contador è quello che meno ha da perdere nel cercare di attaccarlo anche da lontano, e di sicuro ci proverà: ma in fondo, anche queste, sono cose che sapevamo già da prima; se fossi nello spagnolo, però, mi preoccuperei per la disparità tra la sua Tinkoff che mi è sembrata ben poca cosa, e la Sky che quest'anno è davvero di una forza imbarazzante, se pensiamo che a Landa, Henao e Poels andranno aggiunti anche Thomas, Konig, Kiryienka e magari Nieve. Ok, mi si dirà che non è un problema solo per Contador ma anche per gli altri, il discorso è che "gli altri" - Quintana a parte - credo che si daranno battaglia tra loro per un posto sul podio, più che pensare ad impensierire Froome. Quanto a Quintana, credo che il colombiano sia l'unico a potersi permettere di pensare di battere Froome nel confronto diretto in salita, senza doversi inventare qualcosa dalla media distanza, per cui la squadra (e la Movistar è cmq superiore alla Tinkoff) nel suo caso potrebbe essere meno importante: e di cronometro a lui sfavorevole ce ne sarà solo una, nemmeno troppo lunga, l'altra è una cronoscalata.

Modificato 13 Giugno, 2016 da smec-easyjet

[ian]

La tenuta sulle tre settimane è un parametro, per quella che è la mia esperienza di spettatore di ciclismo, completamente innata e non costruibile nel tempo, quindi non vedo come un 10 su 10 sia più indicativo di un 2 su 2.

Prendiamo Aru: al debutto al Giro nel 2013 non ha impressionato così tanto per il piazzamento finale però ha dimostrato ottime prospettive per le corse a tappe perché l'ultimo giorno è arrivato quinto in un arrivo in salita. Certo, nel suo debutto alla corsa rosa Porte ha fatto meglio, ma da l'Aquila in avanti ha beccato minuti ogni giorno da Basso (ma anche da Arroyo, che con tutto il rispetto non è mai stato un fenomeno), andando ogni giorno peggio.

Dopodiché nel 2014 sembrava messo ottimamente e ha preso anni di distacco dal primo attacco vero di Nibali in avanti. Al Giro 2015 la squadra gli ha messo a disposizione un 5 stelle su ruote ed è scoppiato prima che la corsa vera cominciasse (pensavo che avrebbe almeno tenuto un livello decente fino alla cronometro); poi certo, lì aveva incontrato anche circostanze sfortunate, ma quello capita sempre nelle corse a tappe, e se alla totale mancanza di recupero aggiungiamo una probabile debolezza mentale il quadro si complica ulteriormente per lui.

Giusto la BMC, che è una sorta di Inter del ciclismo, poteva prenderlo  

[Stylus]

Io persevero e continuo a parteggiare per Van Garderen che è migliorato di anno in anno come il buon vecchio caro Ivan e lo scorso anno andava anche molto bene in salita (se non erro era secondo solo a Froome) e poi è stato sfortunato. Quest'anno tornerà inoltre ad esserci un po' di cronometro e ciò volge ancor più a suo favore. Certo che la situazione BMC è in un certo senso simile a quella che si vive in casa Astana tra Nibali e Aru. Ed io non credo proprio che Richie è già prescelto come capitano: anche guardando al pedigree a me da sempre più garanzie Van Garderen.

Dunque, persevero e rilancio. Tejay top 5 sicura e con un po' di fortuna (cadute, incidenti, crisi, che un po' la stessa fortuna che servirebbe a Nibali) pure a podio!

[ian]

Secondo solo a Froome al Delfinato perché al Tour, fino al momento del ritiro, era messo non più che discretamente (comunque non era da podio perché nettamente inferiore anche a Valverde). Poi certo che nella sua ottica un piazzamento nei 5 o a ridosso è un buon risultato, certo dà infinite garanzie più di Porte, ma da qui a vederlo in crescita... a me sembra stazionario su un buon livello, che è quello su cui con alti e bassi si è attestato da 3 o 4 anni.