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Il giorno dopo, "sfogliando" il sito SpazioCiclismo, trovo una dichiarazione che ci interessa da vicino: Kristjan Fajt ha detto ai giornali di apprezzare la nostra squadra e che gli piacerebbe farne parte!

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Anche a me sembra una buona idea, un innesto d'esperienza da aggiungere ad una squadra di giovani per guidarli al meglio, e inoltre proviene dalla vicina Slovenia ed ha corso in questi anni molte corse in Italia, quindi conosce la lingua e il calendario. Decido di aggiungerlo alla lista degli uomini da contattare per l'Alexia, che per ora prevedeva solo giovani.

 

 

Nei giorni seguenti anche altri uomini come il colombiano d'esperienza John Martinez Montero e il giovane Kazako Ayazbayev si propongono alla nostra squadra, ma decidiamo di non mandare avanti le trattative con loro perché sarebbero di troppo nel nostro progetto.

 

 

Per quanto riguarda Fajt, invece, nel giro di pochi giorni arriva la fumata bianca, ecco il primo acquisto per il 2016!

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Intanto, mentre aspettiamo l'apertura del mercato per i giovani (25 Luglio) e i contatti con qualche professionista canadese in scadenza, chiudiamo anche l'accordo con l'unico ciclista già professionista che avevamo in lista per l'Alexia: si tratta del secondo lucano più famoso nel panorama del ciclismo, Antonio Santoro. Lo contattiamo grazie alla sua conoscenza con Gabriele, che fa da ponte nella trattativa e lo convince sulla bontà del progetto, che in effetti sembra fatto apposta per lui. Dopo l'esperienza un po' scialba alla Meridiana con noi può trovare l'ambiente adatto per continuare a crescere e lanciarsi a livelli più alti e per noi è importante per aumentare la nostra reputazione nella mia regione.

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Allo stesso tempo iniziamo a lavorare ai rinnovi, intesi sia come rinnovo per la permanenza nell'Alexia che per il passaggio alla #SEBA. Su 17 uomini ci lasceranno in 6 e gli altri 11 rimarranno: per alcuni il rinnovo è facile, per altri un po' più difficle perché non sono convinti di restare senza poter passare alla #SEBA, per Loporchio c'è da contrattare un po' sul prezzo ma il budget messo a disposizione da Sebastian non ci fa avere molti problemi; quelli che lasciano invece, sono un mix di giovani senza un prosperoso avvenire e ragazzi che non rispettano il criterio dell'altezza, come ad esempio Proterra, il nostro miglior gragario quando la strada sale (72MO) che però con i suoi 177cm non può seguire Loporchio l'anno prossimo e quindi decide di lasciarci, trovando posto all'Europcar.

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Il primo acquisto mirato per la squadra italo-canadese è Christian Meier: discreto collinare d'esperienza in scadenza dal Team Ecuador. Purtroppo non ci sono molti altri profili simili, visto che gli altri Canadesi in scadenza in giro per il mondo sono pochi e di livello adatto ad una Continental, non una Continental Pro come la squadra che vorremmo allestire per il prossimo anno (per capirci, questi canadesi farebbero i gregari nell'Alexia). Decidiamo allora di aspettare il feedback completo dei nostri osservatori sui giovani (canadesi e no) e le successive trattative per capire poi precisamente quanti uomini ci servono e di che tipo e lavorare ad Agosto su qualche canadese per fare numero e qualche affare U165cm di qualsiasi nazionalità.

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Stagione 2015: Fase 3 / Parte 4 - Fine Luglio

 

Nella seconda metà di Luglio corriamo il Czech Cycling Tour. I nostri sono in calando dopo una prima parte di stagione abbastanza faticosa ed un mese di Giugno intenso; ora tre settimane senza corse gli hanno fatto perdere un po' di ritmo e forma, però almeno non arrivano con le gambe troppo cariche... vedremo cosa ci dirà la strada.

 

La cronometro iniziale di 22km per le strade di Unicov la vince Wetterhall della Formesan - IDRD - Liga de Bogota. Il migliore dei nostri è Ladina 51mo a 1'31", seguito da Proterra 53mo a 1'33"; per quanto riguarda i quattro collinari, Longoni è 64mo a 1'44", Tacchinardi 83mo a 2'10", Meciani 87mo a 2'16", Fedi 95mo a 2'24". Insomma, il nostro capitano è quello che è andato peggio ma non malissimo rispetto agli altri; Solo Longoni, che era la seconda scelta, dandogli 40" si propone per diventare il nostro uomo di classifica.

Nella seconda tappa, per velocisti, Tacchinardi va in fuga con Camilli e fa incetta di punti ai GPM, conquistando la prima maglia della speciale classifica.

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I due vengono ripresi con facilità del gruppo e sembra che si vada verso una "tranquilla" volata. A un certo punto, però, il gruppo comincia a giochicchiare, rallenta un po' e allora parte Longoni. Non abbiamo velocisti, quindi provare ad anticipare è la nostra unica chance di ottenere qualcosa. 7km al traguardo.

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Prende subito una ventina di secondi, poi il gruppo inizia a reagire e dopo essere arrivato a 25" si riporta sotto, fino a meno di 15". Longoni però non molla e ai -3.5 inizia a recuperare di nuovo, presentandosi nella zona transennata con un vantaggio di quasi mezzo minuto...

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...e nonostante la rimonta finale non lo riprendono più! Vittoria di tappa per Teodoro Longoni!

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Modificato da MatteoJuve
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Nella terza tappa, piena di strappi e con pochissimi chilometri di pianura, ci mettiamo dall'inizio a tenere alto il ritmo. Al terzo GPM già abbiamo portato via un gruppetto di 21 uomini.

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A quel punto succede un po' di tutto: mandiamo Meciani all'attacco e si aggiunge al gruppetto di fuggitivi partito ad inizio tappa, intanto dietro il gruppetto rallenta e rientra gran parte del plotone, poi c'è una caduta in testa al gruppo che coinvolge vari big: a terra Fedi, la maglia gialla e anche un altro favorito, Prades, che è addirittura costretto a ritirarsi. Situazione difficile perchè mancano 48.5km e non c'è più nemmeno un metro di pianura.

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I due rientrano a metà dello strappo successivo, ma devono ancora risalire tutto il gruppo. Gruppetto Meciani a 1'48".

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Sulla salita successiva il gruppo inizia a spezzarsi, con Fedi che cerca di agganciarsi al primo troncone.

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Intanto avanti Fernandez Cruz stacca tutti, con Meciani rimasto solo al suo inseguimento e un po' in difficoltà.

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Alla fine della salita parte Nechita, che velocemente si riporta in testa alla corsa, poi sull'ultima salita parte Longoni. Già 1'38" da recuperare sui primi...

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Allo scollinamento Nechita ha staccato tutti ed è lanciato verso la vittoria, mentre Longoni ha ripreso Meciani e co. ma paga oltre 1'40"; in mezzo c'è Fernandez Cruz.

Nechita si lancia a tutta anche in discesa, involandosi verso una fantastica vittoria in solitaria che per lui significa anche primato in classifica. A 50" Fernandez Cruz e a circa due minuti il gruppetto Longoni. Il nostro uomo forse è partito un po' troppo tardi, ma Nechita oggi stava comunque benissimo; comunque, dopo la caduta costata altri secondi a Fedi, ormai è lui il nostro capitano.

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L'ultima tappa presenta un GPM di 3° cat. e uno strappo facile da ripetere otto volte, con arrivo all'ultimo passaggio.

Noi proviamo a vivacizzare la situazione mettendo addirittura tre uomini in un attacco: Tacchinardi, Fedi e Meciani.

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Purtroppo dopo pochi chilometri dalla nascita di questo attacco cade Tacchinardi. Il gruppo è molto vicino e quindi il nostro è destinato ad essere ripreso subito; 42km al traguardo.

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Dopo un po' dal gruppetto parte uno scatenato Herklotz, che guadagna secondi su secondi mentre gli inseguitori sembrano impotenti. Tra i nostri Fedi, scattato per ultimo, ha bisogno di rifiatare un po' e Meciani non sembra in grado di contenere la straripante azione del tedesco. Il gruppetto, ridotto a 4 unità, ai -12 viene ripreso da Longoni e Cieslik, scattati da poco dal gruppo. I due subito rilanciano l'azione e tirano dritto. Herklotz a ben 2'24".

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E la situazione resta la stessa fino al traguardo, con Herklotz che vince la tappa e i due, raggiunti da Tedeschi, a 2'30" (Longoni 2do), poi tutti gli altri con Nechita che conserva il primato in classifica.

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E questa è la classifica finale: Longoni con l'azione di oggi avrebbe conquistato il podio se non fosse stato per Herklotz...

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Dopo qualche giorno, il 25 Luglio, apre il mercato per gli U23. Noi ne avevamo nel mirino ben sette e firmano tutti. Sono sono 4 italiani, 2 canadesi, 1 venezuelano.
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Cinque di questi ci raggiungeranno l'anno prossimo e sono da far crescere all'Alexia (tranne il canadese Hall che servirà per fare numero nella #SEBA); gli altri due, Palmero e Miller, sono i più forti e promettenti, ci raggiungeranno già ad Agosto come stagisti e l'anno passeranno alla #SEBA.
 
 
 
 
 
 
 
E il 1° Agosto i due arrivano per il primo incontro con noi e qualche corridore nella mattinata e una leggera sgambata pomeridiana, a cui partecipiamo anche io, Francesco e Josè (che in salita va ancora...). Inizieranno a seguire i nostri programmi d'allenamento da domani per cercare di prendere il prima possibile una buona forma e correre con il blocco impegnato in questi ultimi due mesi e mezzo di corse.
Ecco chi sono:
 
Mike Miller - 21 anni: Il canadese è un passistone che stando al parere degli osservatori già può essere utilissimo tra i Pro. Gli piace andare all'attacco, in futuro potrà diventare un infaticabile gregario che si toglie anche delle belle soddisfazioni e magari anche un buon uomo da classiche del nord e cronometro, due specialità in cui non si è cimentato molto finora ma che sembrano essere fatte per lui. È un gigante, 188cm, ma è canadese e quindi ci va bene.
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Gaizko Palmero - 19 anni: Giovanissimo venezuelano che speriamo possa riprendere e superare le imprese di Rujano; è compatto e leggerissimo, e quando pedala in salita si vede. Tra gli Under se la giocava con ragazzi di qualche anno più grandi di lui, ora lo scarto di età con gli altri sarà abissale ma ha tempo per crescere e se continua come sta andando tra qualche anno inizierà a farsi notare anche tra i grandi, e poi chissà...
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Come si fa a non seguire una story che comincia da Giovinco?
Comunque bravo Longono, mi dai i suoi valori?

Eheh.. grande Seba! :)

I valori te li passo dopo, ora sono un po' di fretta... comunque se non sbaglio 73COL, MO e PIA bassine (sotto il 65) e valori secondari tra 65 e 70. Come potenziale mi sa che purtroppo in COL gli è rimasto poco e niente, mentre negli altri valori qualcosa ancora da crescere ce l'ha. Comunque per il limite dell'altezza non potrà passare nella squadra di Giovinco, quindi resterà all'Alexia fino alla scadenza del contratto e poi credo che andrà via.

Modificato da MatteoJuve
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Ok... veramente è un paio di settimane che per vari impegni mi connetto sul forum quasi solo per la mia story, ma in questi giorni ho intenzione di aggiornarmi anche sulle altre, ci passerò di certo. :wink: 

 

 

 

 

Ecco intento i valori di Longoni... mi ero sbagliato su qualcosa, come il valore REC che non ricordavo così alto e quello GRI che credevo un po' più alto, ma soprattutto, purtroppo, il fatto che non ha margini né in MO né in PIA.

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Intanto... che rullino i tamburi, che si reinvitino Ric e Raf sul forum... perché sta per arrivare il momento topico della stagione!

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Coming soon...

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Stagione 2015 - Fase 4 / Parte 1: Agosto
Torna in corsa il gruppo di Loporchio, Melucci e co. che, come annunciato, rientra partecipando alla Vuelta a Colombia. Il 3 Agosto, giorno dell'inizio della Vuelta, c'è anche il GP Kranj e qui mandiamo l'altro blocco per l'ultima corsa stagionale.
 
 
La squadra che si presenta in Slovenia è però decisamente rimaneggiata: mancano infatti Fedi, Longoni e Tacchinardi, tutti e tre troppo stanchi dopo il secondo picco stagionale e in netto calo di forma. Ci resta Meciani, che sta un po' meglio, come capitano unico.
E proprio Meciani è il primo a muoversi sul primo dei due passaggi sullo strappo che il percorso presenta nel finale. Prende subito 45" sul gruppo, mentre Schweizer cerca di seguirlo.
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Schweizer viene ripreso, mentre Kanonenko si lancia all'inseguimento di Meciani. Al termine della discesa ha 24" su di lui e 45" sul secondo gruppetto inseguitore di 11 uomini.
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L'ucraino all'inizio della salita riprende Meciani e subito lo stacca, mentre dietro dal gruppetto, che fermandosi aveva lasciato rientrare altri 50 uomini, ora sono scattati 4 inseguitori.
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Questi 4, a cui se ne aggiunge un altro, riprendono Meciani mentre Kononenko va a vincere. Il nostro, pagando lo sforzo prolungato, chiude il gruppetto finendo 6to. Non male vista la condizione non di certo al top.
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Intanto, dall'altra parte del mondo, inizia la Vuelta a Colombia, corsa a tappe di due settimane in cui ovviamente a farla da padrone sono le tappe di montagna. I nostri hanno una discreta condizione anche se ancora non sono al top, quindi abbiamo buone speranze in Loporchio per lottare nelle zone altissime della classifica. Il rivale principale per la vittoria dovrebbe essere Duarte, sostenuto da un solido Team Colombia, seguito da vari altri buoni scalatori. Anche noi abbiamo una discreta squadra a sostenere il nostro capitano, mentre speriamo che Melucci possa dire la sua in qualche sprint, almeno per buoni piazzamenti.
 
Si parte con una cronosquadre di 20,8km nella quale ci difendiamo come possiamo e chiudiamo 13mi (pari alla 12ma, la Synergy Baku Cycling Project) a 1'14" dalla Formesan - IDRD - Liga de Bogota. Il Team Colombia è 8vo a 57", quindi Loporchio perde 17" da Duarte: tutto sommato buono.
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La seconda tappa è una tappa di montagna al contrario: si parte su un altopiano e ci si lancia quasi subito in picchiata per affrontare poi due GPM di 3° categoria e la seconda metà di corsa in pianura.
Morrone va in fuga e vince 2 GPM, prendendo la prima maglia a pois.
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I quattro fuggitivi vengono agilmente ripresi dal gruppo e si arriva a giocarsi la tappa allo sprint in un gruppo ridotto a 80 unità dal vento e dalle due salitelle. Vince Bauhaus su Haller e il nostro Melucci, che aveva preso la ruota del tedesco ma non è riuscito a uscire dalla sua scia. Buon piazzamento comunque.
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Clamoroso risultato il giorno dopo, quando in una tappa completamente piatta e spuntarla è Infantino, uno dei gregari di Duarte, che anticipa il gruppo e riesce a resistere all'inseguimento, lanciato forse un po' troppo tardi. Melucci in top 10.
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Attenzione perché nella quarta tappa si inizia a salire!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Il problema è che se vuoi creare un corridore me lo devi dire entro stasera, perché poi domani comincio!

Purtroppo quel giorno sono stato fuori tutto il pomeriggio/sera, infatti ho dimenticato di fare anche le buste del fantacalcio del forum, quindi non ho fatto in tempo... :?  Comunque cercherò di seguire la story. :wink:

Modificato da MatteoJuve
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Nella quarta tappa Morrone va di nuovo in fuga per la maglia a pois (che, al contrario di come ricordavo, non aveva preso nella seconda tappa... è secondo, forse a pari merito col primo) e stavolta la conquista. Sul secondo GPM, la salita più dura di giornata, stacca anche tutti i compagni passando in cima in solitaria.

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Intanto però è dietro che succedono cose importanti: mentre il gruppo procede a ritmo regolare, iniziano gli scatti delle seconde linee, finché non parte anche Duarte. Loporchio però inizialmente non se ne accorge e lo lascia andare; quando ce ne rendiamo conto il colombiano già ha preso un vantaggio troppo largo per ricucirlo prima della vetta e quindi decidiamo di sfruttare la squadra per recuperare: prima mettiamo Lozano a tirare fino agli ultimi chilometri di salita, poi tocca a Scemma, che deve lavorare anche in pianura. Intanto, però, la situazione è difficile: allo scollinamento Duarte ha ben 3'50" su Loporchio, un abisso... e in più è anche con il suo compagno Serpa.

In pianura Scemma fa un buon lavoro ed avvicina un po' Loporchio ai fuggitivi, poi il nostro capitano, fresco per aver fatto la salita a ritmo blando, parte e si lancia da solo all'inseguimento. Per strada trova anche Morrone, che sfrutta le sue ultime gocce d'energia per aiutarlo e lo porta ai piedi dell'ultimo strappo con 1'37" dal terzetto Sousa-Serpa-Duarte; con i nostri c'è Herklotz. 2,8km alla fine, 1,8 al GPM.

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Appena inizia lo strappo Loporchio lascia la compagnia di Morrone ed Herklotz e si lancia a tutta all'inseguimento dei primi. Salta senza problemi Obando, poi passa al GPM con 24" dai primi tre, mentre Sousa cerca di allungare sui due Colombia.

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L'ulitmo chilometro un po' truffaldino per i ciclisti, visto che nonostante il GPM sia passato la strada continua a salire, forse solo un po' più lievemente. A pagare sono soprattutto Serpa e Duarte, che perdono la ruota di Sousa per perdono qualcosa anche da Loporchio: lui nonostante avesse dato tutto sullo strappo, riesce a tenere ancora un buon passo. Quello che ne ha di più però è il portoghese Sousa, che dopo aver staccato i due colombiani si lancia di potenza verso la vittoria!

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15" per Serpa e Duarte, 28" per Loporchio, 1'02" per Obando, 1'55" per Herklotz, tutti gli altri già molto lontani. Serpa prende la maglia per 2" su Duarte, guadagnati sprintando al traguardo per l'abbuono, con Sousa a 6", Obando a 22", Loporchio a 47" ed Herklotz a 1'48".

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Questo sprint tra i due colombiani però forse ci fa capire che Duarte non è il leader designato e Serpa vuole e può giocarsi le sue carte. Vedremo cosa decideranno di fare nei prossimi giorni, con il baffuto ex Lampre in maglia gialla.

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La quinta tappa è corta (circa 110km) e presenta una lunga salita a metà percorso, più un corto GPM all'inizio e dopo una cinquantina di chilometri tra discesa e pianura, l'arrivo dopo un'altra breve salita.

Stavolta mandiamo in fuga il nostro miglior gregario, Scemma, e più o meno a metà salita si muove Loporchio! Con un agile allungo esce dal gruppo, che procedeva abbastanza lentamente, e subito si avvantaggia. Testa della corsa a sei minuti, 63km al traguardo.

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Il nostro capitano è in giornata, pedalata dopo pedalata si sente sempre meglio... oggi sta benissimo (+5)! Sale senza sforzarsi troppo ma recupera velocemente sui primi. Al GPM ha 51" da Scemma, che passa per primo ed è anche lui ancora fresco. Gli altri intanto non stanno a guardare e dietro il gruppo si è letteramente frantumato, almeno per quanto riguarda i più forti. Serpa e Duarte, con Torres, sono a 1'40" da Loporchio, Herklotz a 2'05", Brenes Obando, insieme al nostro Morrone, a 2'44".

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Loporchio rientra poco dopo e Scemma fa un ritmo forte per lui nei chilometri successivi, un po' in pianura e un po' in salita; dopo 10km c'è lo scollinamento definitivo. Dietro di loro è rimasto un solo superstite della fuga, a più di un minuto, e poi arriva Serpa. Il suo distacco è rimasto quasi uguale, 1'42", ma la sorpresa è che con lui non c'è Duarte ma solo Torres... quello che credevamo essere il capitano ha abdicato in favore del compagno in maglia gialla (evidentemente più in forma), lavorando per lui sull'unica vera salita della tappa di oggi.

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Scemma continua a tirare per Loporchio in discesa, ma Serpa e Torres sono molto decisi nell'inseguimento e guadagnano in modo regolare. Così a fine discesa, con Scemma che non ce la fa più e si sfila, Loporchio si lascia riprendere dai due inseguitori. 19km al traguardo, 4'40" sul primo inseguitore escluso Scemma!

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I tre procedono blandamente fino ai piedi dell'ultimo strappo, alternandosi in modo abbastanza regolare e senza bisogno di spingere molto, visto che gli inseguitori sono tutti alla deriva. Appena inizia la salita Loporchio allunga e stacca i due colombiani! Torrest sta per mollare, mentre Serpa non ne ha per rispondere all'attacco e cerca di arginarlo di passo. 4.5km al traguardo.

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Torres si pianta, Serpa cerca di resistere, ma Loporchio va più forte. L'italiano continua a guadagnare, un po' alla volta, fino al traguardo e vince la tappa! Serpa tutto sommato si difende bene e perde 35", i distacchi degli altri sono incredibili: Torres ha perso due minuti e mezzo in 4.5km, Scemma arriva quasi a cinque ed Herklotz, primo escludendo le due coppie che si sono giocate la tappa, a più di sei minuti; sette i minuti per Duarte, ormai costretto a fare il gregario di Serpa.

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Tra tempo perso in strada e abbuoni (al traguardo finale e a quello volante) Serpa perde 45" da Loporchio... tiene la maglia per 2"! Per il resto classifica già lunghissima, sembra ormai già una lotta tra loro due per la vittoria finale.

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Il giorno dopo si torna a salire con due GPM divisi da un breve tratto di pianura vicini al traguardo.

Morrone va anche oggi in fuga un po' per la maglia a pois (passata a Scemma) e un po' per essere eventualmente ancora d'aiuto a Loporchio nel finale, ma parte troppo tardi e si fa una giornata di inutile fatica ad inseguire da solo i primi. All'inizio della salita ha cinque minuti dai primi e cinque sul gruppo, ma ormai le energie sono molto scarse. Intanto ha staccato già un fuggitivo del mattino ed ora ne ha ripreso un altro. Appena inizia la salita decide di rallentare per lasciarsi riprendere dal gruppo.

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Il gruppo stavolta sale a passo più sostenuto, con il nostro Scemma a contribuire molto nel lavoro. Poi a poco più di due chilometri dal penultimo GPM accelera Serpa, a quanto pare oggi sta bene e vuole provare a staccare Loporchio, che però alza subito il ritmo per agganciarsi alla sua ruota.

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Anche oggi però Loporchio sembra più forte: dopo aver preso la ruota del colombiano, appena questo rallenta lui prosegue nell'azione e lo salta; quasi subito lo stacca e al GPM già ha dato oltre 50" di vantaggio sul gruppetto di 6, tra cui Serpa, che lo insegue.

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Nel tratto in pianura si forma un gruppetto di 12 uomini all'inseguimento, ma Loporchio tiene botta molto bene. In salita salendo regolare mantiene le distanze e sul tratto più duro, quando sta per iniziare l'ultimo tratto in falsopiano, ha ancora 41" su questo gruppetto.

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A quel punto Loporchio, che nel tratto più adatto a lui si era abbastanza preservato, mette giù il lungo rapporto e inizia a spingere; dietro sembrano più in difficoltà e continua a guadagnare: quando scollina ha quasi un minuto e mezzo di vantaggio!

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In discesa continua la sua azione, mentre dietro Serpa continua a tenersi in gruppo per limitare i danni, riuscendo ad arrivare al traguardo conservando lo stesso distacco del GPM. Avanti intanto hanno resistito due fuggitivi, con Ramon che negli ultimi chilometri di salita ha staccato Mager e in discesa ha continuato a guadagnare, andando a vincere la tappa in solitaria!

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E così Loporchio dopo quest'altra grande prestazione va a prendersi la maglia gialla! Balza in testa alla classifica con 1'30" su Serpa!

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  • 3 weeks later...

Intanto ieri e oggi ho ripreso a giocare un po' (sono a inizio Settembre, avevo finito da tempo la Vuelta ed ho corso la Settimana Lombarda), domani spero di riuscire a postare qualche altro pezzo. :wink: 

 

 

Fenomeno loporchio! Con quel nome deve essere molto caro a Buffon tra l'altro!

La userà di certo come scusa per mascherare l'interiezione imprecativa in conseguenza all'esito negativo del prossimo sistemone |giur

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Il giorno dopo la tappa è quasi piatta, ma il GPM di 2° cat. a 15km dal traguardo e un'altra salitella ai -5 si fanno sentiere nelle gambe già affaticate dei ciclisti. Ai -5.5, quando stanno per approcciarere l'ultima salitella, sono rimasti solo in 21 nel gruppo di Loporchio (che è solo) all'inseguimento di due fuggitivi che resistono in testa.

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Il due comunque vengono ripresi e la tappa si decide allo sprint ristretto: vittoria per l'italiano Enrico Franzoi! Distacco invariato tra Loporchio e Serpa, mentre tra quelli appena fuori dalla top 5 più di qualcuno arriva nel gruppetto a 1'49".

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L'ottava tappa è mossa nella parte iniziale e prevede una salita a strappi non molto lunga ma con tratti duri negli ultimi 30km. Il gruppo non sale molto forte e resta praticamente compatto fino all'ultimo chilometro di salita, quando Loporchio e Serpa punzecchiandosi iniziano ad alzare il ritmo e staccano tutti gli altri. Riprendono e staccano anche l'ultimo fuggitivo rimasto avanti e scollinano da soli in testa.

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Stavolta vanno abbastanza d'accordo e il gruppo non sembra avere la forza per andare a riprenderli. Resistono fino alla fine e si giocano la tappa nello sprint a due: vittoria quasi al fotofinish per Loporchio! Il nostro uomo incrementa il proprio bottino in questa corsa ed aumenta anche il suo vantaggio su Serpa in classifica grazie all'abbuono.

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  • 2 weeks later...
La nona tappa è di nuovo di alta montagna: si parte in quota, si affronta un facile GPM di 3° cat, poi picchiata e prima salita "vera" di giornata, un 2° cat, seguita da un altro strappetto. A quel punto discesa e pianura per oltre 50km, fino all'attacco della salita finale. Tutto questo per un totale di 229km.

Comunque, come era prevedibile, non succede praticamente niente fino alla salita finale. O meglio, prima dell'attacco di questa succede solo che va via una fuga di 6 uomini e il gruppo gli lascia un buon vantaggio: all'inizio della salita, a 31km dal termine, hanno oltre sette minuti sul plotone ancora tutto compatto.

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Oggi ad accendere la miccia è Serpa, deciso a riprendersi i minuti persi negli ultimi giorni. E lo fa prestissimo, visto che scatta a 30km dal traguardo.

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Loporchio, Hirt e Mestre regiscono e vanno a riprenderlo, formando un quartetto che sale ad un gran ritmo, recuperando velocemente sui primi e mettendo un abisso su tutti gli altri quelli che erano nel gruppo. A 18km dal termine hanno iniziato a riprendere alcuni fuggitivi, mentre l'inseguitore più vicino è a oltre tre minuti; la testa della corsa è soli due minuti circa.

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Dopo un po' prova ad allungare Mestre: subito lo segue Serpa, mentre Loporchio cerca di gestire e continua salendo in progressione; lo stesso fa Hirt ma sembra più in difficoltà. Intanto sta per iniziare il tratto in leggera discesa.

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Alla fine, però, la storia (delle ultime tappe) si ripete: Loporchio riesce ad agganciarsi ai due non lasciandoli scappare nel tratto in discesa, in cui essere in due poteva favorirli, e poi in salita, dopo aver controllato e lavorato ai fianchi gli avversari, li stacca senza troppi problemi. Mancano poco più di 4km e intanto tutti i fuggitivi sono stati ripresi e staccati.

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Loporchio nei successivi 3km gestisce conservando 10-15" di vantaggio sui due inseguitori, ma nell'ultimo chilometro va un po' in difficoltà. Infatti viene ingannato dal fatto che vicino al triangolo rosso ci sia il GPM e dà quasi tutto fino a quel punto, salvo poi scoprire che anche l'ultimo chilometro è in salita. Si vede allora costretto a raschiare il fondo del barile per arrivare al traguardo resistendo al ritorno di Serpa e Mestre... e alla fine ce la fa! Perde una manciata di secondi dal colombiano nel finale ma vince comunque la tappa, dando 8" a Serpa e 17" al sorprendente Mestre!

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Quindi nuova vittoria, seppure con minimo scarto, nel duello per la leadership, ormai sempre più ermeticamente limitato a Loporchio e Serpa (il terzo, Brenes Obando, è a 13'22" da Loporchio).

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Nella decima frazione c'è una sola salita degna di nota, un HC piazzato con lo scollinamento a 48km dal traguardo che sembra molto favorevole alla riuscita di una fuga da lontano.

E infatti la fuga, composta da 7 uomini, prende subito un bel vantaggio che viene poi un po' limitato dall'azione di Lozano in testa al gruppo. Allo scollinamento comunque i 6 rimasti in testa conservano oltre sei minuti di vantaggio: se nessuno prende in mano la situazione in modo deciso il vincitore di tappa uscirà tra di loro.

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E va a finire proprio così: il gruppo sende tranquillo e poi si limita ad arrivare al traguardo a ritmo regolare, mentre i sei di testa, diventati di nuovo sette, si giocano la vittoria di tappa: a spuntarla è Infantino, compagno di squadra di Serpa.

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Il giorno dopo tappa piatta ma ventosa in cui viene fuori di nuovo una bella selezione anche a causa della stanchezza degli atleti. Alla fine arriva a giocarsi la tappa un gruppo di 57 persone, regolato da Eric Young su Phil Bauhaus. Si lanciano nella volata anche Loporchio e Serpa, confermandosi dei marziani nei confronti degli altri in queste due settimane: Loporchio centra un'incredibile terza posizione, mentre Serpa è 6to. Discetro 7mo posto per Melucci.

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Modificato da MatteoJuve
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Ieri dimenticavo che prima del weekend con le tre tappe decisive ce n'è un'altra, quella del giovedì, l'undicesima.
 
Il percorso è quasi totalmente piatto, salvo un GPM di 3° cat. piazzato a 19km dal traguardo e poi un falsopiano a salire negli ultimi 10km. Dopo le fatiche di tutti questi giorni, comprese quelle di ieri per tenere chiusa la corsa, le squadre dei velocisti lasciano andare la fuga, che prende un vantaggio nell'ordine dei venti minuti. Sul GPM però la corsa si accende incredibilmente anche nel gruppo: ci prova a sorpresa Serpa!
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L'attacco sembra facilmente controllabile, infatti Loporchio non lo segue e mette a lavorare la squadra, ma dopo un po' ci accorgiamo che sembra non bastare, il colombiano ha preso quasi un minuto! A quel punto Loporchio parte da solo, ma nel falsopiano gli recupera pochissimo, restando a oltre i 40" di distacco. La stanchezza di uno sforzo così intenso dopo un po' si fa sentire e non riesce a guadagnare più, ma inevitabilmente lo stesso accede anche a Serpa, così quando il gruppo negli ultimi 3 chilometri accelera in modo deciso Loporchio viene risucchiato ed anche Serpa viene raggiunto... ci salviamo dal perdere secondi fastidiosi.
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Intanto la tappa l'aveva vinta l'ecuadoregno Montenegro Revelo.
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Ed ora ci aspetta il weekend finale, dopo il quale conosceremo il vincitore della corsa: riuscirà Serpa a ribaltare i valori visti finora e la classifica, oppure Loporchio si confermerà superiore e manterrà il primato? (tra l'altro attenzione perché c'è anche una cronometro...)

...Lo sapremo nei prossimi giorni: stay tuned!

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