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106a Milano Sanremo


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Smec, sono in parte d'accordo, nel senso che ieri di fatto a fine Poggio avevamo davanti Thomas, che s'era sciroppato Aurelia+Poggio in avanscoperta (il vento contrario, che avrebbe indotto tanti a restarsene in gruppo c'era anche per lui), e Paolini, di cui sappiamo. Quindi secondo me il livellamento non è così tanto verso l'alto. O meglio, abbiamo una generazione di corridori veloci e potenti stile Degenkolb, Kristoff, Sagan e simili, che sono molto più competitivi su percorsi misti rispetto ai velocisti che 10-15 anni fa si giocavano la corsa. In compenso la gara di ieri (e le corse ardennesi del 2014, quest'anno vedremo) hanno evidenziato la mancanza di scattisti in grado di fare la differenza anche sulle pendenze meno dure con il lungo rapporto (l'ultimo di quella scuola è Gilbert, ma qualche anno fa simili potenzialità le aveva un Cancellara, ma pure un Ballan, per stare a corridori meno fenomenali). In questo manca un grande protagonista, speravamo arrivasse Sagan, invece per ora mi sembra meno competitivo di 3 anni fa.

 

In virtù di tutto questo, pur ammettendo la necessità di cambiare qualcosa nel percorso della Sanremo non mi farei soverchie illusioni.

 

Come dici tu, anche percorsi non eccelsi come Fuente Dé possono dare un risultato spettacolare. Già, ma ci va Contador, se sullo stesso percorso (o anche su un percorso più vario) speri di vedere all'attacco Purito (nulla contro di lui, fa quello che può) all'attacco stai fresco.

 

In altre parole, per le azioni spettacolari ci vanno i fuoriclasse. Poi non è detto che ti debba andar bene, prendi Bartoli, la Sanremo l'ha insidiata fino all'ultimo e non l'ha mai vinta. O De Vlaeminck che ha vinto tutte le classiche possibile e immaginabili e mai il Mondiale. Oggi per questo genere di corse siamo in pieno ricambio generazionale e penso sia anche per questo che ci va pazienza

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Sinceramente credo che l'arrivo in Corso Cavallotti tolga uno dei fattori più belli della Sanremo: l'attacco del finisseur. Non credo cambi molto per chi voglia attaccare sul Poggio avere l'arrivo in Corso Cavallotti o in Via Roma, sono 2/2,5 chilometri di in più, che comunque possono permettere ai velocisti di rientrare rendendp ancora più incerta la corsa. Se l'arrivo fosse in Corso Cavallotti, la gara potrebbe essere già finita sul Poggio o nella discesa in caso di caduta.

 

Per me basta mettere le Manie e sarebbe tutto più bello, basta vedere le edizioni che ci sono state nel 2008 vinse Cancellara in solitaria con una fucilata in pianura, nel 2009 Cav sul filo del rasoio con Haussler, nel 2010 la volata di Freire, nel 2011 volata ad otto, nel 2012 Nibali lancia un terzetto sul Poggio Cancellara porta tutti al traguardo, nel 2013 Ciolek in un gruppetto di sette. Questa è una corsa bella dove il finale non è affatto scontato.

 

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Cambia eccome avere 2,5 km in più per chi attacca, anzi dico di più, avere meno di un km da percorrere in piano prima dell'arrivo con i corridori un po' alla spicciolata per me darebbe uno spettacolo che potrebbe essere unico. E non parliamo di gara chiusa perché la volta che uno scollina con 6-7" sul Poggio è già una rarità...

 

Certo contro la pavidità di certi atteggiamenti dei corridori poco si può fare.

 

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Intanto, mentre la giornata odierna mi lascia tempo di cazzeggiare, ho fatto una piccola statistica relativa al rendimento degli italiani nelle classiche monumento. Sono partito dal 2009, anno di svolta perché da allora per motivi diversi abbiamo perso le nostre principali punte, e perché da allora è partito il digiuno.

I dati su cui sto facendo la piccola elaborazione sono:

a) piazzamento del miglior italiano

b) n° italiani nelle prime 25 posizioni (mi pare fossero quelle buone per prendere punti nella cdm)

c) età media italiani di cui al punto b)

 

La classica in cui in questo lasso di digiuno i nostri sono andati meglio è la Sanremo

- piazzamento medio del migliore fra il 4° e il 5° posto (nella media generale comprendente tutte le monumento siamo tra 8° e 9°)

- in media 6,8 italiani nei primi 25 (contro i 4,2 generale)

- età media 28,8 (contro 30,2)

 

 

Alla luce di questi dati la Sanremo 2015 per i colori italiani è andata leggermente peggio rispetto al recente passato, visto che il migliore italiano è arrivato , e visto che soli 4 italiani sono arrivati nei primi 25.

 

Note positive: l'età media dei piazzati nei primi 25, pari a 27,25 anni e l'ottima prova di Felline, giunto appena fuori dai 25 e ininfluente rispetto alla statistica, anche se nei fatti la sua è stata una prova molto interessante.

 

 

* Man mano se ci sarà tempo e voglia porterò avanti questa finestrella sul ciclismo di casa nostra, magari rendendo anche un po' meno grezza la statistica.

 

** Le prossime prove sono le peggiori visto che sostanzialmente in questi anni si è potuto contare sui soli Ballan (squalificato), Pozzato (disperso su Twitter), Paolini (gregario), Oss (idem) e pochissimo altro.

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seguiremo gli aggiornamenti di questa classifica :wink:

 

sul discorso del livellamento verso l'alto, parlavo del ciclismo in generale più che della Sanremo, poi è vero che in questo periodo c'è carenza di vallonari*, ad ogni modo penso che anche per un Bettini, oggi, sarebbe più difficile portare a casa la Sanremo dopo aver messo a ferro e fuoco il gruppo fin dalla Cipressa come fece nel 2003, perché i velocisti di oggi tengono meglio, e soprattutto perché le squadre sono più forti e il ciclismo più globalizzato (di fatto, quelle Sanremo, potevano riassumersi in una lotta tra i velocisti stranieri+Cipollini vs i vallonari italiani, poi certo gli italiani dominavano su quel terreno, ma ciò dipende appunto dal fatto che, in 10-15 anni, il ciclismo ha conosciuto una globalizzazione epocale)

 

* apro una parentesi: io non so quanto questa carenza sia dovuta ad un semplice buco generazionale, se non piuttosto ad un cambiamento nella formazione dei corridori, nel senso che oggi mi pare ci si stia specializzando verso due tipologie specifiche di corridore: il velocista o cmq il passista veloce, e lo scalatore/uomo da GT; e questo perché, appunto, nel ciclismo di oggi è sempre più difficile arrivare da soli, e perché per il sistema di punti in vigore conta molto pure il piazzamento, che spesso va raccolto in un sprint ristretto anche nelle corse più dure. E quindi, per dire, un Daniel Martin sarà sempre più una rarità, oltre che un corridore poco premiante nella dimensione WT, dato che per vincere deve arrivare solo, e ad ogni modo un corridore con quelle caratteristiche verrà indirizzato verso le gare a tappe e, a livello di classiche, sulle sole Ardenne, che ben gli si adattano e che bene si incastrano in un calendario, appunto, improntato sulle gare a tappe (anche perché, in epoca WT, corse come Tirreno, Paesi Baschi, Romandia ecc hanno acquistato una loro importanza autonoma, tale per cui diventano essi stessi obiettivi importanti in una stagione in quanto portano punti, mentre fino ai primi anni 2000 erano corse di preparazione verso gli appuntamenti di un giorno).

 

_______________________

 

Cambiando discorso - e sorvolando sulla qualità del montaggio "panoramico" - sapete cos'è questa strada transennata? è l'Aurelia per chi proviene da Spotorno, mentre la strada a sinistra sotto l'arco è l'inizio della Manie. È la sorpresa che mi sono trovato davanti oggi quando sono uscito per il giro in bici; praticamente, per andare a Spotorno, bisogna PER FORZA fare la prima parte di Manie, mentre per chi arriva da Genova e va verso Sanremo (ed è qui che volevo arrivare) diventa obbligatorio passare per lo strappo di Voze che, a metà, si ricollega proprio alla Manie con tutta la parte di falsopiano e conseguente discesa su Finale. Al Tg hanno detto che stamattina han fatto saltare in aria la casa franata un anno fa a febbraio, quando se vi ricordate sembrava che la Sanremo dovesse passare per forza da sopra per aggirarla: ora io dico, non potevano farli prima della Sanremo questi lavori, così dovevano per forza passare da sopra? :P

 

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Cambia eccome avere 2,5 km in più per chi attacca, anzi dico di più, avere meno di un km da percorrere in piano prima dell'arrivo con i corridori un po' alla spicciolata per me darebbe uno spettacolo che potrebbe essere unico. E non parliamo di gara chiusa perché la volta che uno scollina con 6-7" sul Poggio è già una rarità...

 

Certo contro la pavidità di certi atteggiamenti dei corridori poco si può fare.

 

Sinceramente non mi hai convinto, se un ciclista ha la forza di far la differenza sul Poggio non vedo perché non possa permettersi di percorrere 1.5 in più in solitaria, tenendo anche conto che difficilmente ci siano squadre in grado di organizzarsi. Cancellara la corsa l'ha vinta proprio nel tratto in pianura, Haussler stava per farlo ecc. non vedo perché privarsi di quest'incognita.

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 Haussler stava per farlo ecc

Haussler lanciò la volata ai 300 metri, un po' come fatte le debite proporzioni, fece Kristoff in una volata dello scorso Tour, per provare a battere Kittel. Quella che viene comunemente chiamata volata lunga, niente di diverso.

Qualcosa di estremamente diverso invece fu il colpo di Cancellara (favorito dall'estrema selezione che fecero le Manie alla prima apparizione) o quello di Tchmil qualche anno prima.

Per il resto può darsi che tu abbia ragione, immaginavo solo cosa potrebbe produrre una situazione estremamente frammentata a meno di un km dal traguardo, e comunque mi pare preferibile (senza per questo togliere spazio ai corridori potenti)

 

 

Se si arrivasse in Corso Cavallotti probabilmente diventerebbe una corsa molto simile come finale al mondiale di Ponferrada 2014, se non dico una cappellata

Nì, nel senso che Ponferrada era una discesa più pendente e dritta, che di fatto, almeno per quanto visto, ha finito per congelare lo stato di fatto in cima all'ultima salita, mentre invece la discesa del Poggio richiede dispendio di energie.

 

 

 

Smec, hai detto giusto, o meglio, non è che i corridori cambiano pelle, è che corrono diversamente, ed è questa una delle rovine del ciclismo. Alle squadre interessano davvero i punti? Bene, il secondo classificato ne prenda la metà del primo, il terzo la metà del secondo e via dicendo; e si assegnino punti ai primi 10 a dir tanto. Così magari si placa la ricerca spasmodica del piazzamento e le tattiche da braccino corto :wink:

 

A parte che io devo capire che se ne fanno oggi le squadre dei punti: non si tratta di restare nel WT che perde i pezzi ogni anno, dubito si tratti della prestigiosa classifica WT e dunque boh

 

PS: la globalizzazione va bene, ma sommando anche i movimenti giovanili dei paesi emergenti ai nostri decadenti siamo comunque sotto ai numeri di 25-30 anni fa, dunque? Mi sa che il livello si è abbassato comunque... poi ci sta che anche estraendo da un gruppo di pochi ragazzi tiri fuori un campionissimo dello sport, ma diciamo che è più facile che ciò accada su uno sport di massa (come in effetti era a quell'epoca)

Modificato da ian
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Tornando un attimo al percorso ideale ho guardato e fatto un po' di prove :wink:

- sostituire al Turchino il Bric Berton+ Colle del Giovo consentirebbe di arrivare in riviera già ad Albisola, quindi con 20 km appena prima delle Manie

- aggiungere una brevissima puntatina in entroterra verso Alassio (le soluzioni sono innumerevoli) allungherebbe di pochissimo e metterebbe nelle gambe uno strappo che appesantirebbe le gambe dei corridori oltre a fare da preludio ideale ai Capi

- sostituire alla Cipressa la Pompeiana: sfatiamo un mito, non è il Mortirolo, ha le stesse caratteristiche della salita di Costarainera (come la chiamava Bulbasaur), semplicemente non lascia quel tratto di Aurelia che solitamente cuoce gli attaccanti.

 

Io la tenterei così

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Bric Berton e Giovo dai versanti piemontesi sono dei falsopiani, soprattutto il Giovo che sta tutto in un rettilineo al 4-5% massimi, mentre il Berton tira per un chilometro scarso: le uniche difficoltà, se sali da Ovada, sarebbero in una decina di km di saliscendi prima ancora di arrivare al Bric Berton, ma a quel punto della corsa farebbero fresco ai big e oltrettutto valgono la Colletta di Arenzano e i Piani d'Invrea che il gruppo percorre prima di Varazze e che, in questa versione della Sanremo, verrebbero tagliati. Più interessante il discorso sugli strappetti lungo l'Aurelia, e a 'sto punto anche provare un anno 'sta belin di Pompeiana al posto della Cipressa.

 

(cmq entro l'estate voglio proprio andare a farla, la Pompeiana, per capire di cosa stiamo parlando: seguirà un reportage per il forum :P )

Modificato da smec-easyjet
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  • Amministratori

Dunque, mi sono messo a tracciare un po' di Variant a partire dal percorso originale http://eseifrancesi.altervista.org/maps/viewtrack.php?trackid=22434 (che se volete potete copiarvi) - per ora non ho aggiunto le Manie
 
1) Indurimento del Poggio http://eseifrancesi.altervista.org/maps/viewtrack.php?trackid=22436
Il poggio ha tanti versanti, perché non indurire quello classico? Nell'esempio la salita del poggio diventa 4 km al 2,7% ma con un km con pendenze oltre il 10%. Questo permetterebbe attacchi ma non tagliando del tutto velocisti resistenti

 

2) Pompeiana http://eseifrancesi.altervista.org/maps/viewtrack.php?trackid=22437

Variante classica proposta da RCS

 

3) Pompeiana senza Poggio http://eseifrancesi.altervista.org/maps/viewtrack.php?trackid=22438

La Pompeiana sostituisce il poggio. In questo modo si ha una successione di 2 salite dure seguite da 10 km piatti dove le squadre possono o no riorganizzarsi ma gli attacchi sulla cipressa possono avere seguito.

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Giusto per capirci meglio, questa era la versione classica. Con Cipressa e non Pompeiana sarebbe meglio dal punto di vista dello spettacolo, ma chi ha il coraggio di togliere la Cipressa?

Sacrilegio, la Cipressa :P tu guarda con che coraggio hanno tolto il Muur dal Fiandre (quello sì un punto simbolo, che oltretutto spesso è stato decisivo) e poi mi dici quanto ci vuole
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ragazzi, mi state convincendo dell'opzione NO Cipressa, sì Pompeiana/Poggio: sia perché in fondo la Pompeiana non è così dura, sia soprattutto per limitare al minimo il tratto di Aurelia tra le due asperità.

 

L'opzione Cipressa+Pompeiana senza Poggio, invece, continuo a credere che sia ancora più favorevole ai velocisti di quanto non lo sia il disegno attuale, perché da modo alle squadre di organizzarsi e perché dalla salita all'arrivo c'è troppa strada da fare.

 

(parentesi: lo vogliamo dire che, invece, con la scala 1/10 la variante classica della Sanremo è perfetta da giocare a Pcm? anzi, aggiungerei un altro km di pianura dopo il Poggio, per rendere più probabile il ritorno dei velocisti)

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