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106a Milano Sanremo


Cristiano Ronaldo

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Visti tutti questi favoriti, secondo me, dipende tutto dalla Tinkoff che se attacca cipressa e poggio per sfoltire il gruppo dai velocisti, che sentono le salite, se la giocano Kristoff, Sagan, Van Avermaet e Degenkolb (Pozzato?) e lì è difficile sapere chi la spunta, troppe variabili. Poi come sempre alla Sanremo, se uno (Cancellara, Kwiatkowski, Nibali, Valverde, Stybar e tanti altri) stacca tutti tra poggio e discesa, vince lui. Speriamo in un grande spettacolo

Modificato da Firenze93
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Poi come sempre alla Sanremo, se uno (Cancellara, Kwiatkowski, Nibali, Valverde, Stybar e tanti altri) stacca tutti tra poggio e discesa, vince lui.

Purtroppo dalle passate esperienze la discesa del Poggio, pur essendo abbastanza tecnica, temo che mal si presti ad attacchi se dietro c'è un numero ancora nutrito di inseguitori, più che altro perché è richiesto di rilanciare continuamente da fermo o quasi.

Chi attacca lì deve avere grandi energie e dietro devono guardarsi un po' (eventualità difficile a 5 km dal traguardo). Di buono c'è che dalla fine della discesa allo striscione d'arrivo c'è meno spazio

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secondo me, più che il percorso o l'atteggiamento delle squadre, la corsa diventerà più o meno selettiva a seconda del meteo. Così come le possibilità di arrivare di chi attacca sul Poggio: perché indipendentemente dal fatto che davanti ci sia Cancellara o Sella (anche se, cmq, contano anche le gambe, ovvio) quel che conta è se dietro c'è un gruppo folto con tanti gregari dei velocisti che si mettono subito a tirare, o se invece c'è un gruppo sfilacciato in tanti drappelli di 15-20-30 corridori, situazione nella quale è più facile che i big si guardino fra loro quel tanto che basta per permettere a Cancellara (o Sella :P ) di arrivare in via Roma.

 

Oh, ho parlato di Cancellara...ma secondo me ormai Fabian aspetta pure lui la volata o cmq l'ultimo chilometro, mentre un attacco sul Poggio me lo aspetto di più dalla Bmc (che oltre a Van Avermaet ha anche un Gilbert che alla Parigi-Nizza ha fatto apposta tanta fatica con scatti assurdi, chiaramente finalizzata a domani pomeriggio), mentre voglio vedere la Etixx come gestisce il fatto di avere in squadra sia Stybar che Cavendish: Kwiatkowski non lo considero perché secondo me non è adatto, o per lo meno non ancora, alla Sanremo (tutt'al più potrebbe muoversi sulla Cipressa, ma la sua sarebbe più che altro un'azione diversiva per far lavorare le squadre degli altri velocisti). E lo stesso Sagan: non sono così sicuro che aspetti la volata, visto che, giocandosela in questo modo, "ha già dato" più e più volte.

Modificato da smec-easyjet
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Qualche mia considerazione:

  • Mi aspettavo di più. L'avevano capito tutti che la katusha voleva portare kristoff in via Roma, ma nessuno è riuscito a creare difficoltà ai russi. E dire che gli elementi per cercare di far saltare il banco c'erano.
  • Bravo dagenkolb, ottima volata studiata molto bene. 
  • Sagan: "adesso ha la squadra/sto giro è forte" e poi non prova minimamente a far saltare il banco? Qualcuno potrebbe spiegargli che contro i primi tre (dagenkolb, kristoff, mattews) in volata non ha molte possibilità?
  • Un altro che mi ha deluso molto (a malincuore) è Cancellara: sei anche più lento di Sagan, cerchi di arrivare in volata? 
  • Capitolo BMC: parte oss, e io sono già pronto ad un contrattacco di qualcuno. Risultato: zero attacchi seri, e Van avermaet che porta il trenino al casinò di sanremo.
  • Nibali non è in forma, ma (e lo ripeterò sempre) QUESTE NON SONO LE SUE GARE. I commentatori di eurosport invece paventavano una volata dell'italiano...
  • Tinkoff: se prendi sagan, mettigli una buona squadra dietro, no? E invece lo slovacco è rimasto solo a gestire il tutto, come sempre. Poi non ha vinto, ma sicuramente è forte, è un prospetto, alla sua età cancellara non aveva vinto niente, venerdì c'è stata l'eclissi, se la strada era più lunga vinceva lui, non è uno da sanremo vincerà sul pavè, l'aria di mare lo deprime, oggi ha mangiato un maccherone in meno, e altre cose che si sente ogni volta in cui lo slovacco manca l'appuntamento importante.
  • Lampre: non aveva i "campioni", ma metterne due (italiani) nei primi 10 non è male. Quantomeno son punti
  • Una cosa che non capisco è la gestione Etixx: hai kwiatowski, non lo fai partire. Hai il porchettone, non lo porti scortato al traguardo. Misteri del ciclismo.
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Qualche mia considerazione:

  • Tinkoff: se prendi sagan, mettigli una buona squadra dietro, no? E invece lo slovacco è rimasto solo a gestire il tutto, come sempre. Poi non ha vinto, ma sicuramente è forte, è un prospetto, alla sua età cancellara non aveva vinto niente, venerdì c'è stata l'eclissi, se la strada era più lunga vinceva lui, non è uno da sanremo vincerà sul pavè, l'aria di mare lo deprime, oggi ha mangiato un maccherone in meno, e altre cose che si sente ogni volta in cui lo slovacco manca l'appuntamento importante.

 

Nel finale c'erano ben due Tinkoff per Sagan, ma nessuno dei due ha lavorato per lui: fossi in Tinkoff mi incazzerei con loro.

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  • Amministratori

Milano - Sanremo: le pagelline

Voto 10 a John Degenkolb: se fosse rimasto davanti dopo il Poggio sarebbe diventato il favorito. E così è stato.

Voto 9 al TG La7: Per loro la corsa era la Sanremo > Milano. SARCHIONI! (Cit.)

Voto 8 a Bonifazio e Cimolai: doppia rivelazione. La prima è che abbiamo dei corridori competitivi per il futuro, la seconda è che per far tornare competitiva la Lampre bastava mandare via l'Ocana di Cerro.

Voto 7 ad Alejandro Valverde: si concede il lusso di scattare ai 15 metri dallo scollinamento del poggio anziché i soliti 10. Rischiatutto

Voto 6 ad Angelo Zomegnan: "La smettete di chiamare il Poggio salita o devo mettervi delle teste di maiale nel letto?"

Voto 5 a Stefano Pirazzi: "Scommettiamo che appena la fuga arriva sulla Cipressa attacca? L'ho sopravvalutato, è partito a Capo Berta".

Voto 4 a Sky-BMC: ammirevole il tentativo di attaccare dalla Cipressa, peccato che non funzioni più da almeno 20 anni. Vintage

Voto 3 a Peter Sagan: nel finale più indeciso di una donna al primo appuntamento. Lo chiameranno "minoranza del PD"

Voto 2 a Riccardo Magrini: esaltato come un matto appena inquadrano Nibali in gruppo. "Se non si è mai visto finora è perché sta bene". Eh infatti.

Voto 1 a Michele Acquarone: due anni fa disse su twitter che era impossibile tornare in via Roma. C'è un motivo se evidentemente non lavora più a RCS.

Voto 0 a RCS Sport: annunciato il grande ritorno in via Roma per incoraggiare gli attaahahahahahcchi dal pohohohohohggio. Ennesima volata di gruppo, come una Saint Quentin - Rouen di un Tour de France qualunque, ennesima corsa uguale a tutte quelle degli anni precedenti. #SaveTheSanremo

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  • Amministratori

La Sanremo è in mano ad uno che crede si arrivi in VIALE Roma. Che non vede male una classica per velocisti e che dichiara che va bene così. 

 

Punto primo. La Sanremo NON è una classica per velocisti. E' una classica che possono vincere ANCHE velocisti. E la differenza non è così sottile, altrimenti se fosse per velocisti potremmo levare pure Cipressa e Poggio, inserite proprio per evitare volate di gruppo

 

Punto secondo. La Sanremo NON è bella. E' una corsa che è diventata estremamente prevedibile negli ultimi 30 chilometri. Sono 20 anni che ogni attacco sulla cipressa viene ripreso sul poggio o poco prima visto che sull'Aurelia le squadre hanno tempo e spazio per riorganizzarsi.

 

Male togliere le Manie, male scartare la Pompeiana. Il solo arrivo in via Roma non è sufficiente. Se si reputa la Pompeiana troppo dura la si inserisca al posto della Cipressa anziché dopo ma almeno si faccia in modo che si possa attaccare ANCHE sulla penultima salita. Delle 5 monumento la Sanremo è diventata la più prevedibile dallo sviluppo praticamente sempre uguale. Non è più quella corsa che può essere vinta con eguale probabilità da un velocista o da un finisseur.

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Punto primo. La Sanremo NON è una classica per velocisti. E' una classica che possono vincere ANCHE velocisti. E la differenza non è così sottile, altrimenti se fosse per velocisti potremmo levare pure Cipressa e Poggio, inserite proprio per evitare volate di gruppo

 

Male togliere le Manie, male scartare la Pompeiana. Il solo arrivo in via Roma non è sufficiente. Se si reputa la Pompeiana troppo dura la si inserisca al posto della Cipressa anziché dopo ma almeno si faccia in modo che si possa attaccare ANCHE sulla penultima salita. Delle 5 monumento la Sanremo è diventata la più prevedibile dallo sviluppo praticamente sempre uguale. Non è più quella corsa che può essere vinta con eguale probabilità da un velocista o da un finisseur.

 

Penso anch'io che la Sanremo NON sia una classica per velocisti, e infatti il fatto che la vinca un corridore che è ANCHE un velocista non significa automaticamente che sia corsa per velocisti. Degenkolb le volate di gruppo non le vince da tre anni, e quando le vinceva (alla Vuelta) lo faceva contro nonno Bennati. Degenkolb (come Kristoff, come Gerrans - lasciamo stare Ciolek ma quella era davvero stata un'edizione sui generis, e per tanti motivi) è un signor corridore che IN PIÙ va anche forte in volata. E infatti tutte queste presunte Sanremo "finite in volata" non si sono risolte in un volatone tra 150 corridori "come in una tappa del Tour qualsiasi", ma sempre tra 20-30 corridori al max: e cioè i superstiti di una gara ad eliminazione, cosa che la Sanremo è per natura.

 

D'accordo invece sul rimettere Le Manie, perché a differenza della Pompeiana non fanno scappare i velocisti, ma servono cmq ad aprire la corsa un'ora e mezzo prima del solito, e rendono possibili (anche se cmq poco probabili) degli scenari diversi dal solito canovaccio "tutti insieme appassionatamente fin sul Poggio".

 

EDIT: la Pompeiana la si può provare solo in alternativa alla Cipressa e non in aggiunta; sul fatto che poi la Sanremo sia la classica dallo svolgimento più prevedibile, insomma... il Fiandre col nuovo percorso è diventato a sua volta molto più prevedibile, la Liegi ormai è una lunga processione fin sul Saint-Nicolas né più né meno della Sanremo fin sul Poggio, e il Lombardia pure non è che negli ultimi anni abbia brillato per spettacolo... se poi allarghiamo lo spettro alle altre classiche, l'Amstel e la Freccia pure si giocano rispettivamente negli ultimki 2 km e negli ultimi 500 metri. Per non parlare dei tapponi di Giro e Tour che, ormai, per quante salite ci metti prima, si risolvono negli ultimi 2-3 km e chi attacca ai -5 è uno che "ci prova da lontano".

 

Non è la Sanremo ad essere prevedibile, è il ciclismo contemporaneo in generale, purtroppo.

Modificato da smec-easyjet
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La Sanremo è in mano ad uno che crede si arrivi in VIALE Roma. Che non vede male una classica per velocisti e che dichiara che va bene così. 

 

Punto primo. La Sanremo NON è una classica per velocisti. E' una classica che possono vincere ANCHE velocisti. E la differenza non è così sottile, altrimenti se fosse per velocisti potremmo levare pure Cipressa e Poggio, inserite proprio per evitare volate di gruppo

 

Punto secondo. La Sanremo NON è bella. E' una corsa che è diventata estremamente prevedibile negli ultimi 30 chilometri. Sono 20 anni che ogni attacco sulla cipressa viene ripreso sul poggio o poco prima visto che sull'Aurelia le squadre hanno tempo e spazio per riorganizzarsi.

 

Male togliere le Manie, male scartare la Pompeiana. Il solo arrivo in via Roma non è sufficiente. Se si reputa la Pompeiana troppo dura la si inserisca al posto della Cipressa anziché dopo ma almeno si faccia in modo che si possa attaccare ANCHE sulla penultima salita. Delle 5 monumento la Sanremo è diventata la più prevedibile dallo sviluppo praticamente sempre uguale. Non è più quella corsa che può essere vinta con eguale probabilità da un velocista o da un finisseur.

 

Sono perfettamente d'accordo. Sulla Pompeiana io per ora mantengo qualche riserva, anche se non costerebbe nulla provarla una volta, giusto per vedere l'effetto che fa.

 

Le Manie secondo me sono assolutamente necessarie, invece. Allo stato attuale, la Sanremo ha un canovaccio pressoché fisso. Non è aperta a tutte le categorie di corridori, ma solo a tutte le categorie di velocisti. Se viene una Sanremo "selettiva" la vince un velocista più resistente alle salite, se viene una Sanremo fiacca la vince un velocista puro.

 

Concordo con smec sul fatto che anche altre classiche negli ultimi anni hanno conosciuto un generale calo dello spettacolo; il problema è che in quei casi si può veramente imputare la cosa quasi esclusivamente ai corridori. Magari ci sono imperfezioni nel disegno (e ce ne sono, Roubaix a parte), ma non c'è dubbio che i tracciati permettano quantomeno delle interpretazioni molto più aggressive. Se poi il gruppo si comporta come un gregge, non ce la si può prendere con gli organizzatori, tant'è vero che non auspico l'introduzione di nuovi muri al Fiandre o di un'altra infornata di cotes alla Liegi.

Alla Sanremo, invece, mi pare evidente che il problema è di segno opposto: non importa quanto si corra all'attacco, il finale è praticamente sempre lo stesso. E non solo il finale, in realtà: dalla Cipressa in poi, è praticamente lo stesso film tutti gli anni.

 

Detto ciò, non è che io sia in assoluto contrario all'idea di una classica per velocisti. Solo, la Sanremo è nata con ben altro spirito. Se poi la si vuole trasformare in una corsa per sprinter, lo si può anche fare, ma allora la si smetta di parlare di corsa imprevedibile, di corsa aperta a tutti e via discorrendo. Oggi, la Sanremo è una corsa per una ben precisa tipologia di corridori, né più né meno di qualsiasi altra classica.

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Sono un po' d'accordo con tutti.

 

Nel senso che resto dell'idea che la Sanremo debba essere un po' cambiata, come sempre è successo quando gli arrivi numerosi cominciavano a diventare la regola. L'ideale forse è rimettere le Manie e poi qualcos'altro che possibilmente renda meno fatale per chi ci prova il tratto di piano che precede il Poggio: non so se la Pompeiana possa servire per lo scopo, io sarei comunque per provare. Per favore niente arrivo in cima al Poggio, sono già troppe le gare che si chiudono in salita, e francamente rompono, l'ideale sarebbe avvicinare ancora l'arrivo alla fine della discesa.

 

Per il resto non posso dire che la gara odierna sia stata brutta rispetto alle Classiche che abbiamo visto nel 2014 (ad eccezione della *Roubaix). Abbiamo visto un po' di tentativi, che in fondo sapevamo essere senza speranza come sempre, ma personalmente sono stato più sulla corda oggi che in tante altre corse dove l'attesa del momento chiave è così appassionante da spingerti al sonno. Per intenderci, meglio la Sanremo odierna del Lombardia in cui tutto si decide sul muro dell'Alpino.

 

Quanto al vincitore, difficile trovarne uno più nobile nel novero di quelli dotati di spunto veloce, considerando quanto ha già vinto e considerando il potenziale.

 

Sugli sconfitti

- mi aspettavo qualcosa in più da Cav, anche se alla Tirreno aveva dato qualche segnale non incoraggiante

- Kristoff, che aveva condotto la Cipressa con la stessa calma olimpica di un Savoldelli da Colle delle Finestre, c'è comunque stato

- Cancellara in calo di brillantezza, al di là del piazzamento, che per la prima volta dopo anni non è da podio

- Sagan, l'impressione è che non ne avesse per affondare il colpo, e al tempo stesso non sia più così forte allo sprint (cosa che non mi stupisce, la sua parabola poteva verosimilmente essere quella di uno come Jalabert, non credevo sarebbe diventato il terzo incomodo tra Cav e Kittel); fatto sta che conferma le impressioni non eccelse di inizio stagione, pensavo che questa condizione di forma non smagliante potesse consentirgli di nascondersi e favorirlo e invece... al di là dei piazzamenti l'ho visto meglio alla Sanremo 2012 che oggi

Modificato da ian
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sull'arrivo in cima al Poggio scherzavo, eh, ci mancherebbe!

 

credo che la ricetta migliore sia Manie + arrivo in corso Cavallotti... e se non sono le Manie, davvero, tra i - 100 e i -50 si può andare a cercare qualsiasi altro strappo nell'entroterra, c'è solo l'imbarazzo della scelta. Una Pompeiana AL POSTO della Cipressa potrebbe essere interessante, ad ogni modo da quel che ha detto Vegni oggi parrebbe ormai un'ipotesi tramontata. Ma siccome era "impossibile" anche il ritorno in via Roma, mai dire mai.

 

su Kristoff: bravissimo lui a riprendersi dopo la Cipressa, e bravissimo l'antipatico Paolini a fare un ritmo regolare sul Poggio per non stancarlo troppo: che il Gerva non abbia spinto al massimo lo testimonia il fatto che non solo Thomas si stava involando, ma che anche Oss, piantato, ci abbia messo un sacco a venire rireso. E secondo me in quel frangente hanno perso in tanti la loro Sanremo, o quantomeno tutte le squadre che non avevano un velocista vincente, perché mi pare impossibile che nessuno avesse gli uomini per fare corsa più dura sul Poggio, scattando o tirando più forte di quanto non facesse Paolini.

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SANREMO - POMPEIANA O MANIE? LA TERZA VIA

 

Fermo restano che a) sono CONTRARIO alla Pompeiana e b) STRAFAVOREVOLE a rimettere Le Manie, mi è venuto in mente che da un paio d'anni al Laigueglia nel finale si fa la Colla Micheri, che è uno strappo di un paio di km al 10%. Ora, siccome si tratta di una salitella immediatamente prima dei Capi, potrebbe essere interessante provarla anche alla Sanremo, perché si tratta di una deviazione di pochi km nell'entroterra (si risbuca poi ad Andora che è il paese successivo a Laigueglia) e in un punto strategico, tale da poter spezzare il gruppo subito prima dei Capi, che tornerebbero così ad avere il loro peso nella corsa.

 

E come la Colla Micheri, la Liguria offre decine di altre soluzioni, almeno una per ogni paese attraversato dalla corsa negli ultimi 80-90 km: quindi, perché non ruotare uno-due di questi strappi ad ogni edizione in modo da non dare punti di riferimento alle squadre da un anno all'altro, e al tempo stesso senza però stravolgere l'impianto generale della corsa con un'unica aggiunta di peso quale sarebbe, invece, la Pompeiana?

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Si può provare smec, quella che proponi mi pare una quadratura del cerchio che può non scontentare nessuno, dare un tocco di imprevedibilità alla corsa senza rischiare di appesantirla, unitamente all'arrivo in Corso Cavallotti se possibile.

Detto ciò pensando alla gara di ieri, in cui abbiamo visto un Poggio scalato alla ruota di Paolini (fortissimo, ma non credo che il suo fosse un ritmo killer visto che ha tirato a lungo e visto soprattutto che si portava appresso Kristoff) e senza tentativi significativi, penso che ci troviamo per questa categoria di corridori in un'epoca di transizione. Cancellara non è più in grado di attaccare come un tempo, Gilbert nemmeno, Sagan non si è capito se mai sarà in grado di farlo, altro all'orizzonte si vede poco per ora. In attesa di tempi migliori concordo sul non farsi illusioni nel cambiare i percorsi

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Detto ciò pensando alla gara di ieri, in cui abbiamo visto un Poggio scalato alla ruota di Paolini (fortissimo, ma non credo che il suo fosse un ritmo killer visto che ha tirato a lungo e visto soprattutto che si portava appresso Kristoff) e senza tentativi significativi, penso che ci troviamo per questa categoria di corridori in un'epoca di transizione. Cancellara non è più in grado di attaccare come un tempo, Gilbert nemmeno, Sagan non si è capito se mai sarà in grado di farlo, altro all'orizzonte si vede poco per ora. In attesa di tempi migliori concordo sul non farsi illusioni nel cambiare i percorsi

 

Secondo me è proprio questa carenza generale di attacchi dalla distanza (in qualunque gara oramai si scatta a pochi km dall'arrivo, se si scatta) che dovrebbe far ragionare gli organizzatori su come cambiare i percorsi al fine di garantire una maggiore facilità di attacco. Se la corsa è un piattone, o un ciclista è una moto, oppure mai e poi mai attaccherà da lontano. Se invece ci sono delle asperità che spaccano il gruppo e rendono più difficile l'inseguimento, l'attacco (sulla carta) dovrebbe essere favorito, e con esso lo spettacolo.

Ieri ho visto la corsa su eurosport, e ho trovato tristissimo il fatto che dai -25 i commentatori abbiano continuato con la cantilena del "attenzione tra poco qualcuno attaccherà sicuramente"

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Sì, ma attaccare sul Poggio non significa attaccare da lontano voglio sperare, nemmeno nella concezione di quello che viene chiamato ciclismo moderno. E qui, anche ammettendo il vento contrario e tutto il resto, nessuno ha mosso un dito, quindi la colpa è ANCHE stata dei corridori.

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Il problema non è manie, capi o altre salite è che OGNI attacco sulla Cipressa viene ripreso sul poggio da 20 anni. Ogni scalata della cipressa dà la possibilità al gruppo di riorganizzarsi con calma e sull'Aurelia.

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Ma no, peraltro la Sky è stata l'unica squadra o quasi che ha provato a scoprirsi (a ragione, visto che Swift non dava queste garanzie). La "colpa", se così vogliamo chiamarla, è dell'insufficienza degli atleti che dovrebbero fare dello scatto il proprio tratto distintivo, come dicevo prima. Che Cancellara o Gilbert abbiano un po' le polveri bagnate lo sapevamo, il fatto è che le nuove generazioni almeno per ora non sembrano all'altezza.

 

PS: perché poi se è vero che gli attacchi sulla Cipressa non danno risultato, almeno sulla Cipressa qualcosa è successo, sul Poggio ha dettato il ritmo il gregario di uno che stava appunto arrancando sulla Cipressa.

Modificato da ian
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Io sono dell'idea che la san remo resti una classica con le sue peculiarità e resti una gara selettivalo dimostra il fatto che ieri a giocarsi la volata erano una 20ina di corridori,e a vincere è sempre il velocista che arriva alla volata più fresco.

 

Però ormai ha la san remo ha un canovaccio fisso:tentativo di fuga di seconde linee sulla cipressa che si esaurisce sul poggio,li c'è qualche attacco poco convinto e alla fine si arriva alla volata,che ormai è diventata quasi una certezza.

Questa prevedibilità della corsa lede allo spettacolo,anche perchè la san remo è corsa anche per velocisti,ma non solo per velocisti

 

Ritengo quindi che il percorso dovrebbe essere cambiato ; non ritengo che la situazione  si possa risolvere aggiungendo delle salite prima del classico finale cipressa-poggio,anche se sono favorevole al ritorno della salita delle manie,che sarebbe uno spunto tecnico in più e darebbe più interesse alla corsa prima degl'ultimi 25km.

Il problema secondo me è il poggio,una salita al 3-4%,che i professionisti fanno ai 40km\h ,in cui fare la differenza è quasi impossibile,tanto che negl'ultimi anni a malapena si vedono attacchi convinti  sul poggio e perfino ciclisti come cancellara aspettano la volata.

Io penso che la soluzione sia la pompeiana  al posto del poggio ,  sarebbe una salita vera anche se non proibitiva per i velocisti ; li ci sarebbero i vari attacchi e il gruppo  si frazionerebbe,per bilanciare poi ci sarebbe il tratto pianeggiante dalla fine della discesa fino al traguardo,dove i velocisti possono riorganizzarsi e cercare la rimonta ai fuggitivi.

La san remo diventerebbe molto più incerta e spettacolare , senza rovinare il suo spirito ,anzi , tornerebbe la classica dal vasto numero di pretendenti e non solo dei velocisti che resistono alle piccole asperità.

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Secondo me è proprio questa carenza generale di attacchi dalla distanza (in qualunque gara oramai si scatta a pochi km dall'arrivo, se si scatta) che dovrebbe far ragionare gli organizzatori su come cambiare i percorsi al fine di garantire una maggiore facilità di attacco. Se la corsa è un piattone, o un ciclista è una moto, oppure mai e poi mai attaccherà da lontano. Se invece ci sono delle asperità che spaccano il gruppo e rendono più difficile l'inseguimento, l'attacco (sulla carta) dovrebbe essere favorito, e con esso lo spettacolo.

Ieri ho visto la corsa su eurosport, e ho trovato tristissimo il fatto che dai -25 i commentatori abbiano continuato con la cantilena del "attenzione tra poco qualcuno attaccherà sicuramente"

 

mah, sai, siamo sempre lì, il problema è una tendenza generale del ciclismo, perché al di là della Sanremo nelle tante altre corse che, invece, il percorso lo hanno indurito, lo spettacolo si è tutt'altro che ravvivato, e questo vale sia per le classiche che per le gare a tappe. Anzi: spesso l'aver messo maggiori difficoltà da ai corridori l'alibi di risparmiarsi proprio per il "gran finale", e senza dire che oggi il ciclismo è pulito (figuriamoci!) credo che cmq si possa ammettere tranquillamente che oggi in gruppo c'è molto più equilibrio di valori. E se anche non dipendesse dalla minor incidenza del doping, questo equilibrio è dato dal livellamento verso l'alto a cui si assiste in tutti gli sport, mano a mano che la platea di praticanti di alto livello cresce e che la tecnologia e le tecniche di allenamento si perfezionano. Oggi per un big è più difficile fare la differenza perché la concorrenza gli è molto più vicina, e questo vale tanto nel calcio (dove non ci sono più le nazionali materasso che c'erano fino a 20-30 anni fa, per esempio) come appunto in uno sport individuale come il ciclismo, percé chi gareggia a livello WT o Professional è tutto meno che uno sprovveduto.

 

Quindi boh, non penso davvero sia un problema di percorsi (che ripeto, Sanremo a parte, non sono mai stati duri come in quest'epoca) bensì di estremo livellamento delle prestazioni verso l'alto; poi anzi, tante delle corse più belle presentano invece percorsi abbastanza banali, o quantomeno senza un punto chiave conclamato, e questo può favorire lo spettacolo nel momento in cui i corridori devono per forza "inventarsi" qualcosa. E penso alla Parigi-Tours (sul cui svolgimento imprevedibile incide certamente anche la collocazione in calendario, quando cioè le forze residue dei corridori sono quelle che sono) ma anche alla Gent-Wevelgem o ad altre delle classiche del nord meno prestigiose (= meno dure) come la stessa Het Nieuwsblad (anche se questa, cmq, può valere il discorso della forma aleatoria fatta per la Tours, essendo invece ad inizio stagione) o alla Vattenfall che confesso di non guardare da tanti anni perché ultimamente ad agosto sono sempre in vacanza, ma che a mia memoria è sempre stata una corsa incertissima pur avendo un percorso molto banale con il solo Waseberg a sparigliare le carte.

 

Discorso che si può poi estendere alle tappe dei GT, dove spesso è più divertente una frazione anonima come Fuente Dé o come L'Aquila, che non un celebrato (ma durissimo) tappone montano in cui tutti aspettano gli ultimissimi km.

 

Il problema non è manie, capi o altre salite è che OGNI attacco sulla Cipressa viene ripreso sul poggio da 20 anni. Ogni scalata della cipressa dà la possibilità al gruppo di riorganizzarsi con calma e sull'Aurelia.

 

Premesso che la Cipressa, anche se non decide la corsa nel senso di uno che prende e se ne va, cmq INCIDE sullo svolgimento della gara, ma il punto è un altro: Cipressa e Poggio sono ENTRAMBE salite da 35-40 km/h, sulle quali quindi sono naturalmente favoriti i passistoni rispetto agli ardennari "leggeri" alla Purito. E secondo me non c'è niente di male in questo, proprio perché, appunto, i vallonari leggeri hanno già il loro trittico a disposizione, mentre per i passistoni veloci, di veramente prestigioso, in giro c'è poco. Io non conosco le pendenze della Pompeiana, ma non è aggiungendo una terza Cipressa che si renderà improvvisamente la Sanremo adatta ai Purito, proprio perché per loro continuerebbe ad essere impossibile far la selezione su una salita dove si sta meglio a ruota. Ma in compenso otterremmo il risultato di perdere dalla startlist i velocisti più forti, e non mi pare un gran guadagno (e dico questo anche se la Pompeiana fosse effettivamente molto più dura di Cipressa e Poggio, perché rimarrebbe pur sempre un unico strappo duro, e troppo lontano dall'arrivo per un corridore leggero). Per intenderci: preferisco mille volte una Sanremo che può essere vinta da Cavendish e che ha per favoriti naturali i Degenkolb e i Kristoff (e nella quale, cmq, c'è pur sempre una piccola chances per i Gilbert e i Van Avermaet, che potremmo definire vallonari "pesanti"), piuttosto di una Sanremo un pelo più dura, ma non abbastanza da strizzare l'occhio ai Purito, e che mi diventa una corsa per i Meersman e per i Mezgec, con tutto il rispetto.

 

Io sono dell'idea che la san remo resti una classica con le sue peculiarità e resti una gara selettivalo dimostra il fatto che ieri a giocarsi la volata erano una 20ina di corridori,e a vincere è sempre il velocista che arriva alla volata più fresco.

 

Però ormai ha la san remo ha un canovaccio fisso:tentativo di fuga di seconde linee sulla cipressa che si esaurisce sul poggio,li c'è qualche attacco poco convinto e alla fine si arriva alla volata,che ormai è diventata quasi una certezza.

Questa prevedibilità della corsa lede allo spettacolo,anche perchè la san remo è corsa anche per velocisti,ma non solo per velocisti

 

Ritengo quindi che il percorso dovrebbe essere cambiato ; non ritengo che la situazione  si possa risolvere aggiungendo delle salite prima del classico finale cipressa-poggio,anche se sono favorevole al ritorno della salita delle manie,che sarebbe uno spunto tecnico in più e darebbe più interesse alla corsa prima degl'ultimi 25km.

Il problema secondo me è il poggio,una salita al 3-4%,che i professionisti fanno ai 40km\h ,in cui fare la differenza è quasi impossibile,tanto che negl'ultimi anni a malapena si vedono attacchi convinti  sul poggio e perfino ciclisti come cancellara aspettano la volata.

Io penso che la soluzione sia la pompeiana  al posto del poggio ,  sarebbe una salita vera anche se non proibitiva per i velocisti ; li ci sarebbero i vari attacchi e il gruppo  si frazionerebbe,per bilanciare poi ci sarebbe il tratto pianeggiante dalla fine della discesa fino al traguardo,dove i velocisti possono riorganizzarsi e cercare la rimonta ai fuggitivi.

La san remo diventerebbe molto più incerta e spettacolare , senza rovinare il suo spirito ,anzi , tornerebbe la classica dal vasto numero di pretendenti e non solo dei velocisti che resistono alle piccole asperità.

 

All'ipotesi Pompeiana al posto del Poggio, sinceramente, non avevo pensato: ripeto cmq che non conosco bene le pendenze della Pompeiana, e che poi dalla cima si tratterebbe cmq di una 15ina di km ad arrivare a Sanremo, per cui se anche fosse duretta, penso che la volata sarebbe ancora più scontata di quanto non lo sia oggi.

 

Secondo me, davvero, la soluzione più sensata è rimettere le Manie per spaccare la corsa a 90 km dall'arrivo, e riportare l'arrivo in corso Cavallotti dove QUASI MAI il gruppo è arrivato compatto: anche ieri che è stato uno dei Poggi meno selettivi di sempre, per dire, ma in fondo alla discesa il gruppo era allungatissimo, altro che compatto, e con un arrivo in corso Cavallotti (vale a dire immediatamente ai piedi del Poggio, e cioè nel punto in cui Sagan ha fatto il Colbrelli continuando a girarsi indietro anziché attaccare a fondo) già i corridori intorno alla decima posizione non se la sarebbero mica potuta giocare! e si sarebbe risolta in una lotta tra Sagan, Van Avermaet e Thomas, il che non mi sembra per niente male! Senza contare che con un arrivo ai piedi della discesa, un Cancellara (o per lo meno un corridore con le sue caratteristiche, ma più giovane e forte) tornerebbe ad attaccare alla morte, sapendo che gli "basterebbe" concludere la discesa con un centinaio di metri di vantaggio.

Modificato da smec-easyjet
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