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Aspettando il Giro 2015


emmea90

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Qua si pretende che perché si chiami giro d'Italia si debba fare mezzo giro al Sud..... io ho solo detto che si è passati due anni a lamentarsi della partenza all'estero (veramente, ogni volta, che due coglioni...) e poi quando parte in italia c'è la metà della gente.

 

Come ha detto l'altro utente prima di me, non pretendiamo di fare i tapponi di montagna qui al sud, ma qualche tappa verde-gialla in più non sarebbe male. In fondo si tratta di dare a tutti l'opportunità di poter vedere il passaggio della corsa, sia che uno abiti a Milano o ad Agrigento.

L'anno scorso ho assistito per la prima volta ad una tappa dal vivo, la Giovinazzo-Bari. Al di là delle polemiche di quella tappa, ti posso assicurare che c'era molta gente. Io mi sono fatto Brindisi-Bari in treno e ho saltato la scuola per poterla vedere. Inoltre una tappa del Giro è un evento vero e proprio per una città, con manifestazioni e incontri vari annessi che di sicuro non fanno male.

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 Bè, io ho visto:Giro 2004 proprio dal balcone di casa mia

Giro 2010:a Le Motte con la trombetta da stadio e il D.S Garmin che mi manda cagare

Giro 2012:a i Bagni di Bormio prendendo la borraccia del Merchx del Triveneto che era in fuga

Giro 2014:Circa a metà Stelvio rischiando di essere investito da Scinto(ma come guida quell'uomo) e mezzo congelandomi in discesa con la bici

 

Ma comunque è sempre stata una grande esperienza. Per dire, ogni 3-4 anni un Giro stile 2009(partenza a nord arrivo a sud) un po' più duro(perché ci sono le salite al sud) si può fare. E poi piuttosto che partire da Belfast, per quanto il business vuole la sua parte, partire dalla Sicilia sarebbe bellissimo

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  • Amministratori

La partenza dalla sicilia non valorizza il prodotto nel mondo come la partenza dall'estero. In una corsa moderna su 5 partenze almeno 2 (meglio 3) dovrebbero essere all'estero. 

 

Altri giri come il 2009, no grazie. Il giro dovrebbe valorizzare la sua sede storica di Milano come il Tour fa con Parigi invece di svendere il grande arrivo. 

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Sì, la valorizzazione del prodotto all'estero, e soprattutto il fatto di sganciare un bel po' di soldi. Per cui ci sta perfettamente che il Giro decida di arrivare quando a Verona, quando a Brescia, quando a Venezia... Anche perché non so come abbia funzionato di lì in avanti ma al momento del suo insediamento Zomegnan aveva rivelato in un'intervista che a Milano il Giro ci arrivava per atto dovuto, senza scucire un centesimo, e che anche per questo motivo ci si sarebbe potuti aspettare arrivi altrove

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  • Amministratori

Sì, la valorizzazione del prodotto all'estero, e soprattutto il fatto di sganciare un bel po' di soldi. Per cui ci sta perfettamente che il Giro decida di arrivare quando a Verona, quando a Brescia, quando a Venezia... Anche perché non so come abbia funzionato di lì in avanti ma al momento del suo insediamento Zomegnan aveva rivelato in un'intervista che a Milano il Giro ci arrivava per atto dovuto, senza scucire un centesimo, e che anche per questo motivo ci si sarebbe potuti aspettare arrivi altrove

 

Da lì in avanti si è pagato l'arrivo, infatti e ora lo stan svendendo alla prima città a caso. Peraltro senza nemmeno fare circuiti interessanti finali a seconda dell'arrivo ma con l'inutile passerella. 

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A me sinceramente non è che da tanto fastidio il fatto che si parta dall'estero anzi, ben vengano le partenze all'estero perché arrivano soldi e si pubblicizza il prodotto all'estero, anche perché il Tour, per esempio può permettersi di non partire dall'estero perchè è il TOUR!!...più che altro mi da un po di fastidio il fatto che scarseggiano tappe al sud (Lazio, Campania,Puglia,Sicilia,Sardegna,Basilicata) rispetto al numero delle tappe al nord...ben venga anche l'arrivo a Milano che,più di Roma, é città del ciclismo

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Con la stessa logica di chi dice, perché non partire dall'Italia e svendere all'estero, magari con tappe banali come quelle in Danimarca?

Fra l'altro se si cambia offrendo scenari suggestivi come l'Arena di Verona io sono pienamente d'accordo

PS: Ah, Milano città del ciclismo, la stessa che ha lasciato marcire il Vigorelli, non si può leggere :P

Modificato da ian
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Vogliamo parlare dei "tifosi del ciclismo" di Milano? Non mi sembra che gli abitanti siano granché felici del passaggio del Giro. Ben venga dunque l'arrivo a Brescia, che da un po' di anni sta maturando molti nomi nel ciclismo giovanile (e poi è a 20 minuti da qui :mrgreen: ).

PS In realtà l'arrivo era stato voluto fortemente dal sindaco, che aveva creato per l'occasione anche la "notte rosa", perché quello era il giorno delle elezioni. Tanto per la cronaca, ha perso...

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  • Amministratori

Vogliamo parlare dei "tifosi del ciclismo" di Milano? Non mi sembra che gli abitanti siano granché felici del passaggio del Giro. Ben venga dunque l'arrivo a Brescia, che da un po' di anni sta maturando molti nomi nel ciclismo giovanile (e poi è a 20 minuti da qui :mrgreen: ).

 

Piazza duomo nel 2012 era piena. Quella sugli abitanti è una leggenda metropolitana, non penso che nemmeno a Parigi siano tutti contenti, ma se vuoi si può andare a chiedere casa per casa.

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Piazza duomo nel 2012 era piena. Quella sugli abitanti è una leggenda metropolitana, non penso che nemmeno a Parigi siano tutti contenti, ma se vuoi si può andare a chiedere casa per casa.

Ma dai, è il finale del Giro, è domenica, e sei in una città circondata da regioni ad altissima concentrazione ciclistica, se non riempi almeno piazza Duomo non ha nemmeno senso di parlarne più di Giro a Milano. Io ricordo nel 2009 Piazza Castello a Torino strapiena per una partenza, una mattinata in mezzo alla settimana...

Semmai ricordiamo il percorso di quella cronometro, passato per problemi di viabilità da 33 km della presentazione a 28 km (5 km che nell'economia di quel Giro avevano la loro importanza, classica dimostrazione che del Giro fottesega), le segnalazioni altamente scarse... per riempire una piazza la carovana del Giro il pubblico se lo porta da casa fra un po'...

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Comunque ritornando al discorso partenza dall'estero, per me non c'è nulla di sbagliato. Vedete le tappe in Irlanda quest'anno, un sacco di gente ad assistere alla corsa e questo non può che fare bene al Giro. 

Si potrebbe anche fare: partenza dall'estero, arrivo in Italia al sud con prime tappe di montagna sull'appennino calabro-siciliano e si sale al nord.

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  • Amministratori

Ian se permetti Milano non è Torino ed è ovvio che un paio di accorgimenti per regolare il traffico in una grande metropoli devi farli. Non puoi fare un anello paralizzando tutto ciò che c'è al suo interno per una giornata

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  • Amministratori

A Parigi passano pochi minuti, il tempo di entrare in circuito poi per l'ultima ora/ora e mezza la gara è circoscritta. Diverso è fare una cronometro ad anello che vuol dire paralizzare il traffico di tutto ciò che c'è dentro per 4-5 ore.

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A Parigi passano pochi minuti, il tempo di entrare in circuito poi per l'ultima ora/ora e mezza la gara è circoscritta. Diverso è fare una cronometro ad anello che vuol dire paralizzare il traffico di tutto ciò che c'è dentro per 4-5 ore.

 

Sì ma infatti è sbagliato proprio pensare di fare una cosa del genere, credo che la soluzione migliore sia fare come Brescia e Trieste

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  • Amministratori

Sì ma infatti è sbagliato proprio pensare di fare una cosa del genere, credo che la soluzione migliore sia fare come Brescia e Trieste

 

Basta fare un anello molto circoscritto o una cronometro lineare, come poi è stata. Secondo me Milano potrebbe fare un circuito bellissimo dal punto di vista del paesaggio facendo Duomo, Arco della Pace e Piazza Castello (che sono zone già normalmente chiuse al traffico). Il circuito che veniva fatto fino al 2006 era un circuito molto anonimo dalle parti di Porta Venezia.

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Ian se permetti Milano non è Torino ed è ovvio che un paio di accorgimenti per regolare il traffico in una grande metropoli devi farli. Non puoi fare un anello paralizzando tutto ciò che c'è al suo interno per una giornata

Magari però si poteva evitare di accorgersene il giorno stesso :biggrin: 

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Ian se permetti Milano non è Torino

E il cane è un mammifero: quindi? Hanno fatto una cagatona, mostrando sostanzialmente che al comune di Milano del Giro fottesega

Quindi ben vengano soluzioni alternative

EDIT: poi non ho ben capito se hai capito... proprio perché Milano non è Torino sottolineo che se Torino fa il pieno un mercoledì o giovedì mattina (ora non ricordo) a metà Giro è grave se Milano non fa almeno altrettanto la domenica pomeriggio di chiusura del Giro.

Poi ri sottolineo il fiorire di rotonde non segnalate e altre amenità...una schifezza per la tappa conclusiva della corsa

Modificato da ian
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  • Amministratori

E il cane è un mammifero: quindi? Hanno fatto una cagatona, mostrando sostanzialmente che al comune di Milano del Giro fottesega

Quindi ben vengano soluzioni alternative

EDIT: poi non ho ben capito se hai capito... proprio perché Milano non è Torino sottolineo che se Torino fa il pieno un mercoledì o giovedì mattina (ora non ricordo) a metà Giro è grave se Milano non fa almeno altrettanto la domenica pomeriggio di chiusura del Giro.

Poi ri sottolineo il fiorire di rotonde non segnalate e altre amenità...una schifezza per la tappa conclusiva della corsa

 

Per dimensioni e quantità di traffico. No, hanno mostrato semplicemente che non si può fare quello che vuole ed è sempre problematico in una grande metropoli. Fai un circuito più largo del previsto a Parigi rispetto ai Campi elisi e vedi poi come ai Parigini piace il Tour. Forse non hai capito che una crono ed un circuito finale non sono la stessa cosa in termini di ingombro.

 

Le rotonde le deve segnalare RCS, non è colpa del comune di Milano

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Per dimensioni e quantità di traffico. No, hanno mostrato semplicemente che non si può fare quello che vuole ed è sempre problematico in una grande metropoli. Fai un circuito più largo del previsto a Parigi rispetto ai Campi elisi e vedi poi come ai Parigini piace il Tour. Forse non hai capito che una crono ed un circuito finale non sono la stessa cosa in termini di ingombro.

 

Le rotonde le deve segnalare RCS, non è colpa del comune di Milano

Non ci siamo proprio, a me di cosa fa Parigi non importa nulla, noto come risponde Milano al Giro.

Detto ciò facciamo a capirci:

- chi dice che preferirebbe partire dall'Italia in nome di una tradizione che effettivamente di partenze dall'estero fino a 15 anni fa quasi non ne ha viste è un retrogrado che non capisce le esigenze economico-finanziarie dell'evento

- chi non esclude che il Giro possa arrivare lontano da Milano è un bestemmiatore e vuole svendere una tradizione che fra l'altro ha visto molte eccezioni (negli anni 70 e 80 l'arrivo a Milano è stato occasionale)

Tu dici che 3 partenze su 5 dall'estero sono una misura ideale? Io sono del tutto d'accordo, e di pari passo penso che 3 arrivi su 5 lontano da Milano siano una giusta misura. Tu invece vuoi che si faccia cassa per tutto il Giro andando dal miglior offerente e tagliando il sud per preservare l'arrivo non necessariamente più remunerativo

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  • Amministratori

Non ci siamo proprio, a me di cosa fa Parigi non importa nulla, noto come risponde Milano al Giro.

Detto ciò facciamo a capirci:

- chi dice che preferirebbe partire dall'Italia in nome di una tradizione che effettivamente di partenze dall'estero fino a 15 anni fa quasi non ne ha viste è un retrogrado che non capisce le esigenze economico-finanziarie dell'evento

- chi non esclude che il Giro possa arrivare lontano da Milano è un bestemmiatore e vuole svendere una tradizione che fra l'altro ha visto molte eccezioni (negli anni 70 e 80 l'arrivo a Milano è stato occasionale)

Tu dici che 3 partenze su 5 dall'estero sono una misura ideale? Io sono del tutto d'accordo, e di pari passo penso che 3 arrivi su 5 lontano da Milano siano una giusta misura. Tu invece vuoi che si faccia cassa per tutto il Giro andando dal miglior offerente e tagliando il sud per preservare l'arrivo non necessariamente più remunerativo

 

No, vedo la partenza come qualcosa per valorizzare. Esistono diversi modi per valorizzare, non necessariamente fare cassa in maniera immediata ma anche mostrare il prodotto in un paese estero come avviene per le partenze. L'arrivo in un'altra città italiana non ha invece nessun senso, anzi valorizza il prodotto il creare una tradizione.

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A Parigi passano pochi minuti, il tempo di entrare in circuito poi per l'ultima ora/ora e mezza la gara è circoscritta. Diverso è fare una cronometro ad anello che vuol dire paralizzare il traffico di tutto ciò che c'è dentro per 4-5 ore.

 

In verità a Milano ci sono diverse manifestazioni sportive la domenica, a partire dalle tantissime maratone, che paralizzano il traffico in centro, quindi non sarebbe un dramma far arrivare il Giro qui.

 

 

Basta fare un anello molto circoscritto o una cronometro lineare, come poi è stata. Secondo me Milano potrebbe fare un circuito bellissimo dal punto di vista del paesaggio facendo Duomo, Arco della Pace e Piazza Castello (che sono zone già normalmente chiuse al traffico). Il circuito che veniva fatto fino al 2006 era un circuito molto anonimo dalle parti di Porta Venezia.

 

Arco della Pace è impraticabile, ci sono un paio di curve pericolose con le rotaie di mezzo.

 

 

A Parigi con la metropolitana che si ritrovano non credo abbiano problemi di viabilità, se poi vogliamo paragonare il tessuto urbano di Parigi con quello di una città italiana siamo messi male.

 

Ok, non si possono paragonare, ma alla fine a Milano con la Metro arrivi dove vuoi, la copertura metropolitana c'è.

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  • Amministratori

In verità a Milano ci sono diverse manifestazioni sportive la domenica, a partire dalle tantissime maratone, che paralizzano il traffico in centro, quindi non sarebbe un dramma far arrivare il Giro qui.

 

Una cronometro ad anello non paralizza il centro ma tutto quello che c'è dentro (e l'anello era fino a rho) dato che i corridori passano uno alla volta per 5-6 ore anche. Una maratona passa in quel momento, massimo mezz'ora-un'ora poi basta.

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