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In Salita Controvento - Stagione 2001 (da pag. 28)


Ivan Basso...  

19 utenti hanno votato

  1. 1. ..si bomba?

    • Si
      3
    • No
      2
    • Si, ma solo la tipa
      15
    • Si, tutte le miss che incontra quando va sul podio. Allora mai.
      6


Messaggi raccomandati

Se possibile ci sono anche io per il fanta  :smilie_daumenpos:

 

 

 

Sarà contento Bulbarelli 

 

 

no, non ci credo... BOOGERD CHE VINCE UNA GRANDE CLASSICA?????

 

e pensare che ti avevo appena fatto i complimenti per il realismo della story :P

 

C'è di peggio: poteva vincere in volata!

 

Ci sono :)

 

Grandi! Ora è ancora presto, comincerò a dare qualche info qua e là sulla partecipazione e poi prima della corsa rosa farò il punto!

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Il focus va sull'ultima gara delle Ardenne, l'Amstel Gold Race su cui, occhio, ho fatto alcune modifiche sul finale per alleggerirla e renderla più simile alla vecchia.
 
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1999 Results  Past Winners  Starting List


 
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35th Amstel Gold Race - CDM

Netherlands, April 22, 2000

 

La quinta prova di Coppa del Mondo e l'ultima prova dell'Ardenne è l'Amstel Gold Race. Una delle corse più brevi e giovani del circuito, ma non per queste meno emozionanti; la corsa infatti è caratterizzata da ben 31 salitelle, di breve lunghezza e non superiori al km, tra il 7% e il 23%. L'ultimo, il Cauberg si trova a circa 8 km dal traguardo di Maastricht. Tra le tre classiche delle Ardenne è quella altimetricamente più semplice ma anche quella dal finale più incerto: una vastissima tipologia di corridori può vincere questa corsa, dagli sprinter con buona tenuta salita, come il caso di Stefano Zanini nel 1996, agli scalatori come Boogerd lo scorso anno.
 
E certamente Boogerd, dopo la grandissima forma mostrata 7 giorni fa è il primo favorito per la vittoria anche se dovrà faticare il doppio per arrivare in solitaria e non venire battuto allo sprint. Il rivale più pericoloso di Boogerd potrebbe trovarlo in casa, quell'Erik Dekker ora leader in Coppa del Mondo alla ricerca di punti preziosi per rafforzare la sua leadership. Pronto ad attaccarlo è Laurent Jalabert che dopo aver fallito l'assalto alla Liegi può riprovarci in una corsa che maggiormente si presta alle sue caratteristiche. Ci sarà, e questa è una notizia dell'ultim'ora, anche Lance Armstrong! L'americano campione del Tour vorrà affinare la sua gamba in una gara lunga o proverà a vincere come fatto lo scorso anno? E poi c'è Erik Zabel, che vuole recuperare la maglia arcobaleno ma dovrà sperare in una corsa non troppo dura, così come i rientranti Romans Vainsteins Frank Vandenbroucke. In casa Mapei torna Museeuw ma non Michele Bartoli, che a causa di una forma non approssimativa ha annunciato forfeit e riposo anticipato, spazio dunque al campione belga e soprattutto Paolo Bettini, libero dalla sempre più pesante ombra del corregionale. 
Per i nostri colori le maggiori chance di vittoria ricadono ancora una volta su Davide Rebellin, 3° a Liegi e Dario Frigo, ottimo 2°. Non ci saranno invece Francesco Casagrande e Wladimir Belli. Molta curiosità per la partecipazione di Danilo Di Luca

Protagonisti principali

 

Rabobank

1.M.Boogerd

3 E.Dekkker

4 M.Den Bakker

7 M.Zberg

8 B.Zberg

 

US Postal

11 L.Amrstrong

12 G.Hincapie

 

O.N.C.E.

21 L.Jalabert

22 D.Etxebarria

24 A.Olano

 

Liquigas - Pata

31 D.Rebellin

 

Deutsche Telekom

41 A.Vinokourov

48 E.Zabel

 

Mapei

51 P.Bettini

52 O.Freire

54 A.Merckx

55 J.Museeuw

58 A.Tafi

 

Lampre

61 O.Camenzind

66 G.Missaglia

 

Fassa Bortolo

71 D.Frigo

76 R.Rumsas

 

Polti

81 M.Celestino

85 E.Mazzoleni

88 B.Voskamp

 

Banesto

91 A.Zulle

97 A.Osa Eizaguirre

 

Crédit Agricole

101 B.Julich

108 J.Voigt

 

Vitalicio Seguros

111 I.Gonzalez de Galdeano

115 J.Hruska

116 M.Martin Perdiguero

 

Vini Caldirola

121 R.Vainsteins

122 G.Bortolami

 

Memory Card

131 B.Hamburger

134 T.Hoffman

 

Cofidis

141 F.Vandenbroucke

146 N.Mattan

 

AG2R

151 B.Salmon

 

Farm Frites

161 D.Bruylandts

 

Festina

171 A.Casero

175 F.Jeker

 

Cantina Tollo

181 D.Di Luca

 

Kelme

191 J.Gutierrez Cataluna

196 J.Pascual Llorente

197 J.Rubiera Vigil

 

Mercatone Uno

201 F.Fontantelli

 

Saeco

211 L.Dufaux

214 S.Commesso

 

Amica Chips

221 R.Ivanov

222 D.Ferrari

223 D.Galli

224 M.Gili

225 V.Kokorine

226 F.Malberti

227 G.Palombo

228 O.Pozzi

 

Lotto-Adecco

231 R.Verbrugghe

234 J.Durand

 

Française des Jeux

241 S.Heulot

245 L.Michaelsen

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AMSTEL GOLD RACE

 

E' il giorno dell'Amstel. Cielo grigio, nuvole basse ma per ora niente pioggia nelle giornata che decreterà il 35° vincitore dell'Amstel Gold Race.

 

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Le prime immagini dalla diretta ci giungono quando al traguardo mancano 123 chilometri, più di metà gara è stata percorsa ma questa seconda parte si preannuncia molto frizzante, perchè è successo davvero di tutto in questa prima parte di corsa! La Rabobank ha infatti dato vita ad una condotta di gara garibaldina che tra i muri di Drielandenpunt, Gemmenich, Vijlenerbos ha frazionato il gruppo in numerosi tronconi dando vita alla situazione che ora vedete:
  • In testa, dieci uomini in fuga sin dal mattino, i loro nomi: Moncoutiè (Cofidis) Baguet (Lotto), Botcharov (Credit Agricole), Perez Rodriguez (Vitalicio) Codol (Lampre) Coppolillo (Mercatone Uno) Augé (Ag2r) Kessler (Detusche Telekom) Galletti (Saeco) e Rodolfo Massi (Cantina Tollo).

 

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  • Ad inseguire, a circa 6'30'' un gruppo di soli 68 uomini, condotto dalla Rabobank e dalla O.N.C.E. . Tra i nomi presenti segnaliamo ovviamente tutti gli uomini Rabobank che è stata abilissima a creare questa situazione, Laurent Jalabert e David Etxebarria, Vinokourov, Rebellin, Vainsteins, Bettini, Armstrong, Museeuw.

 

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  • Chi invece non c'è e si è fatto trovare impreparato dall'azione Rabobank sono Erik Zabel ma soprattutto Oscar Camenzind, Vandenbroucke, Igor Gonzalez de Galdeano, Zulle e Dario Frigo! Il loro distacco dal gruppo principale è attestato a circa 2'40''. Sia Lampre che Vitalicio Seguros stanno affrontando una cronosquadre per cercare di porre rimedio a questo buco. Purtroppo, con loro c'è anche il capitano dell'Amica Chips, Ruslan Ivanov chè coperto da Oscar Pozzi.
 
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Paura passata! Dopo circa dieci chilometri c'è il ricongiungimento! Certo è che le tossine spese per rientrare nel finale di gara si faranno sicuramente sentire! I dieci al comando mantengono sei minuti di vantaggio
 
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173 km percorsi, penultimo passaggio sul traguardo, gruppo compatto mentre i dieci di testa mantengono 4 minuti di vantaggio.
 
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Siamo entrati negli ultimi 50 chilometri! Dopo lo sfilacciamento avvenuto nella prima parte di corsa in gruppo è prevalsa la paura con tutti i leader sempre attenti nelle prime posizioni, nulla è successo a parte qualche caduta. Ci stiamo però avvicinando ad una serie temibile di muri: Eyserbosweg , Fromberg e soprattutto Keutenberg prima di un breve falsopiano che porterà il gruppo al 3° e penultimo passaggio sul Cauberg. Qualcuno proverà a fare la differenza?
 
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C'è la O.N.C.E. sul Fromberg in testa tutta schierata a tenere alto il ritmo, persino Abraham Olano si sacrifica alla causa della squadra; è tutto nell'interesse di Laurent Jalabert tenere cucito il gruppo per un arrivo in volata ristretta!

 

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Siamo sul Keutenberg! Pendenze che sfiorano il 15%! Stavolta c'è Axel Merckx in testa, non sono pendenze che mettono a loro agio i passisti della O.N.C.E. già ad occhio il gruppo sembra parecchio ridotto!

 

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Il Keutenberg ha fatto selezione, e che selezione, sono rimasti in testa una trentina di uomini, ma ancora una volta sia Dario Frigo, che Oscar Camenzind che Frank Vandenbroucke non fanno parte di questo gruppo!

 

Attenzione a Boogerd che come sette giorni fa tenta l'azione personale! Azione coraggiosissima dell'olandese e in un certo senso anche molto rischiosa, mancano 30 chilometri al traguardo!

 

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Questa volta pare non essere stata una mossa azzeccata quella di Michael Boogerd, Mapei e US Postal hanno fatto fronte comune e stanno tirando per riprendere l'olandese. A loro volta vedono anche i fuggitivi del mattino, non lontani.

 

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Continua ad insistere nella sua azione Michael Boogerd che sul Geulhemmrberg ha ripreso i fuggitivi della prima ora e mantiene 40'' di vantaggio sul gruppo. Sembrano invece ormai tagliati fuori dalla lotta molti dei protagonisti della Liegi, tra cui Igor Gonzalez de Galdeano, Mirko Celestino, Raimond Rumsas, Dario Frigo, Alexandre Vinokourov, Oscar Camenzind, Frank Vandenbroucke e Alex Zulle, che hanno più di un minuto e mezzo di ritardo dal gruppo inseguitore.

 

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Per i colori Amica Chips è rimasto nel gruppo inseguitore il solo Ruslan Ivanov, che pare incollato con lo sputo.

 

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Ed è stato portato a termine il lungo inseguimento del gruppo inseguitore al gruppo dei fuggitivi del mattino in cui una volta accolto Michael Boogerd pareva davvero irraggiungibile! Tante fatiche spese per Michael Boogerd che a questo punto troverà ancora la forza di rilanciare in caso di altri attacchi? Manca però solo il Cauberg da scalare e al traguardo mancano circa 15 chilometri.

 

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Cerca di anticipare il Cauberg Davide Rebellin che ha bisogno del dovuto vantaggio per vincere questa Amstel! Michael Boogerd ci prova a reagire, ma vedi, vedi..non ha la forza!

 

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C'è però un altro uomo Rabobank al fianco di Rebellin, il campione olandese Maarten Den Bakker

 

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Inizia il Cauberg per Rebellin e Den Bakker, ma hanno appena una decina di secondi di vantaggio sul gruppo, tirato dalla O.N.C.E.

 

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Ripresi! Vediamo se qualcuno ora è in grado di portare un ultimo attacco oppure questa 35° edizione del'Amstel Gold Race sarà decisa da una volata di una trentina di corridori.

 

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Siamo allo scollinamento! Paolo Bettini che è veloce, ma non così veloce da avere la certezza di avere la meglio su un gruppo di quaranta corridori, prova a portare via un gruppetto prima del traguardo finale! Alla sua ruota si vedono il sempre pronto Davide Rebellin, Laurent Jalabert e Maarten den Bakker!

 

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Paolo Bettini ha guadagnato del margine sugli altri tre inseguitori! E anche nel gruppo, ormai stanco sembra non esserci alcuna reazione, mancano 2.5 Km!

 

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E' entrato nell'ultimo chilometro Paolo Bettini! Quei pochi secondi che aveva guadagnato sembrano ormai incolmabili!

 

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Ed è Paolo Bettini il vincitore! L'ex gregario di Michele Bartoli è ormai diventato grande e vince la sua prima grande classica!

 

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Davide Rebellin chiude la campagna delle Ardenne con il terzo podio, stavolta d'argento, certamente il più continuo ma non il più fortunato. Erik Dekker con il 4° posto rafforza la sua leadership in Coppa del Mondo mentre vorrei sottolineare la bella prestazione di Ruslan Ivanov che già ai -15 sembrava a tutta per riuscire a reggere il ritmo del gruppo ha invece fatto una bella volata conquistando l'11° piazza.

 

CLASSIFICA FINALE

1 Paolo Bettini (Ita/Mapei - Quick Step) 6h29'20

2 Davide Rebellin (Ita/Liquigas - Pata) + 3''

3 Laurent Jalabert (Fra/O.N.C.E. - Deutsche Bank) s.t.

4 Erik Dekker (Ola/Rabobank Cycling Team) + 5''

5 Maarten Den Bakker (Ola/Rabobank Cycling Team) s.t.

6 Jens Voigt (Ger/Crédit Agricole) s.t.

7 Romans Vainšteins (Let/Vini Caldirola - Sidermec) s.t.

8 Lance Armstrong (Usa/US Postal Service) s.t.

9 Oscar Freire (Spa/Mapei - Quick Step) s.t.

10 David Etxebarria (Spa/O.N.C.E. - Deutsche Bank) s.t.


11 Ruslan Ivanov Amica Chips - Tacconi Sport s.t.

12 Andrea Tafi Mapei - Quick Step s.t.

13 Denis Zanette Liquigas - Pata s.t.

14 Markus Zberg Rabobank Cycling Team s.t.

15 Johan Museeuw Mapei - Quick Step s.t.

16 Michael Boogerd Rabobank Cycling Team s.t.

17 George Hincapie US Postal Service s.t.

18 Axel Merckx Mapei - Quick Step s.t.

19 Grischa Niermann Rabobank Cycling Team s.t.

20 Vitali Kokorine Amica Chips - Tacconi Sport s.t.

21 Laurent Dufaux Saeco - Valli & Valli s.t.

22 Wilfried Peeters Mapei - Quick Step s.t.

23 Abraham Olano O.N.C.E. - Deutsche Bank s.t.

24 Santos Gonzalez O.N.C.E. - Deutsche Bank s.t.

25 Cédric Vasseur US Postal Service s.t.

26 Christian Vandevelde US Postal Service s.t.

27 Daniele Nardello Mapei - Quick Step s.t.

28 Michele Coppolillo Mercatone Uno - Albacom s.t.

29 Alessio Galletti Saeco - Valli & Valli s.t.

30 Beat Zberg Rabobank Cycling Team s.t.

31 Mathias Kessler Team Deutsche Telekom s.t.

32 Serge Baguet Lotto - Adecco s.t.

33 Massimo Codol Lampre - Daikin s.t.

34 Luis Perez Rodriguez Vitalicio Seguros - Grupo Generali s.t.

35 Alexandre Botcharov AG2R - Décathlon s.t.

36 Stéphane Augé Festina - Lotus s.t.

37 Miguel Angel Peña O.N.C.E. - Deutsche Bank s.t.

38 David Moncoutié Cofidis s.t.

39 Miguel Angel Martin Perdiguero Vitalicio Seguros - Grupo Generali + 2'50''

40 Raimondas Rumsas Fassa Bortolo s.t.

41 Alexandre Vinokourov Team Deutsche Telekom s.t.

42 Patrick Jonker US Postal Service s.t.

43 Oscar Pozzi Amica Chips - Tacconi Sport s.t.

44 Marco Gili Amica Chips - Tacconi Sport s.t.

45 Marty Jemison US Postal Service s.t.

46 Mirko Celestino Team Polti s.t.

47 Marcos Antonio Serrano O.N.C.E. - Deutsche Bank s.t.

48 Oscar Camenzind Lampre - Daikin s.t.

49 Danilo Di Luca Cantina Tollo - Regain s.t.

50 Frank Vandenbroucke Cofidis s.t.

51 Benoit Salmon AG2R - Décathlon s.t.

52 Alex Zülle Banesto s.t.

53 Dario Frigo Fassa Bortolo s.t.

54 Igor González de Galdeano Vitalicio Seguros - Grupo Generali s.t.

55 Rodolfo Massi Cantina Tollo - Regain + 3'54''

56 Erik Zabel Team Deutsche Telekom + 4'41''

57 Angel Luis Casero Festina - Lotus s.t.

58 Gabriele Missaglia Lampre - Daikin s.t.

59 Marco Serpellini Lampre - Daikin s.t.

60 Dave Bruylandts Farm Frites s.t.

61 Nico Mattan Cofidis s.t.

62 Bobby Julich Crédit Agricole s.t.

63 Bart Voskamp Team Polti s.t.

64 José Maria Jiménez Banesto s.t.

65 Christophe Agnolutto AG2R - Décathlon s.t.

66 Unai Osa Eizaguirre Banesto s.t.

67 Jan Hruska Vitalicio Seguros - Grupo Generali s.t.

68 Mauro Gianetti Vini Caldirola - Sidermec s.t.

69 Steffen Wesemann Team Deutsche Telekom s.t.

70 Fabiano Fontanelli Mercatone Uno - Albacom s.t.

71 Andrea Peron Fassa Bortolo s.t.

72 Sergio Barbero Lampre - Daikin s.t.

73 Aitor Osa Eizaguirre Banesto s.t.

74 José Luis Rubiera Vigil Kelme - Costa Blanca s.t.

75 Rik Verbrugghe Lotto - Adecco s.t.

76 Santiago Blanco Gil Vitalicio Seguros - Grupo Generali s.t.

77 Andrei Teterjuk Liquigas - Pata s.t.

78 John Odriozola Mugarza Banesto s.t.

79 Fabian Jeker Festina - Lotus s.t.

80 Pascal Chanteur AG2R - Décathlon s.t.

81 Javier Otxoa Palacios Kelme - Costa Blanca s.t.

82 Christophe Rinero Cofidis s.t.

83 Diego Ferrari Amica Chips - Tacconi Sport s.t.

84 Fabio Malberti Amica Chips - Tacconi Sport s.t.

85 Benoit Joachim US Postal Service s.t.

86 Francisco Mancebo Banesto s.t.

87 Andreas Klöden Team Deutsche Telekom s.t.

88 Chann McRae Mapei - Quick Step s.t.

89 Jurgen Vermeersch O.N.C.E. - Deutsche Bank s.t.

90 Carlos Sastre Candil O.N.C.E. - Deutsche Bank s.t.

91 Roberto Sgambelluri Cantina Tollo - Regain s.t.

92 Salvatore Commesso Saeco - Valli & Valli + 7'04''

93 Enrico Cassani Team Polti s.t.

94 Javier Pascual Llorente Kelme - Costa Blanca s.t.

95 Alvaro González de Galdeano Vitalicio Seguros - Grupo Generali s.t.

96 Josè Enrique Gutiérrez Cataluña Kelme - Costa Blanca s.t.

97 Jacky Durand Lotto - Adecco s.t.

98 Giuseppe Di Grande Festina - Lotus s.t.

99 Mariano Piccoli Lampre - Daikin s.t.

100 Eddy Mazzoleni Team Polti s.t.

101 Pascal Hervé Team Polti s.t.

102 Gilles Maignan AG2R - Décathlon s.t.

103 Igor Pugaci Saeco - Valli & Valli s.t.

104 Carlos Alberto Contreras Kelme - Costa Blanca s.t.

105 Steve Vermaut US Postal Service s.t.

106 José Luis Rebollo Vitalicio Seguros - Grupo Generali s.t.

107 Stefano Cattai Liquigas - Pata s.t.

108 Fausto Dotti Liquigas - Pata s.t.

109 Ellis Rastelli Liquigas - Pata s.t.

110 Addy Engels Rabobank Cycling Team s.t.

111 Giuseppe Palombo Amica Chips - Tacconi Sport s.t.

112 Denis Menchov Banesto + 8'36''

113 Felix Garcia Casas Festina - Lotus s.t.

114 Guennadi Mikhailov Farm Frites s.t.

115 Xavier Jan Française des Jeux s.t.

116 Stéphane Heulot Française des Jeux s.t.

117 Massimo Donati Vini Caldirola - Sidermec s.t.

118 Geert Verheyen Lotto - Adecco s.t.

119 Alberto Elli Team Deutsche Telekom s.t.

120 Fabio Sacchi Team Polti s.t.

121 Sébastien Hinault Crédit Agricole s.t.

122 Nicolas Fritsch Française des Jeux s.t.

123 Mickael Lafis Farm Frites s.t.

124 Luca Mazzanti Fassa Bortolo s.t.

125 Claude Lamour Cofidis s.t.

126 Gianluca Bortolami Vini Caldirola - Sidermec s.t.

127 Daniel Clavero Team Polti s.t.

128 Jose-Manuel Uria Team Polti s.t.

129 Steven Kleynen Farm Frites s.t.

130 Daniel Atienza Urendez Saeco - Valli & Valli s.t.

131 Enrico Zaina Mercatone Uno - Albacom s.t.

132 Marco Della Vedova Lampre - Daikin s.t.

133 Marcello Siboni Mercatone Uno - Albacom s.t.

134 Daniel Schnider Française des Jeux s.t.

135 Simone Borgheresi Mercatone Uno - Albacom s.t.

136 Angel Vicioso Kelme - Costa Blanca s.t.

137 Frédéric Finot Crédit Agricole s.t.

138 Bram Schmitz Farm Frites s.t.

139 Sven Montgomery Française des Jeux s.t.

140 Laurent Lefèvre Cofidis s.t.

141 Tomasz Brozyna Banesto s.t.

142 Michael Andersson Mercatone Uno - Albacom s.t.

143 Ludovic Turpin AG2R - Décathlon s.t.

144 Paolo Tiralongo Fassa Bortolo s.t.

145 Christian Wegmann Saeco - Valli & Valli s.t.

146 Miguel Van Kessel Farm Frites s.t.

147 Alessandro Spezialetti Liquigas - Pata s.t.

148 Daniele Galli Amica Chips - Tacconi Sport s.t.

149 Tadej Valjavec Fassa Bortolo s.t.

150 Valentino China Saeco - Valli & Valli s.t.

151 Gerben De Knegt Rabobank Cycling Team s.t.

152 Cristian Gasperoni Cantina Tollo - Regain s.t.

153 Marco Fincato Fassa Bortolo + 10'58''

154 Fabrice Gougot Crédit Agricole + 11'51''

155 André Korff Festina - Lotus + 12'04''

156 Lennie Kristensen Team Deutsche Telekom s.t.

157 Massimo Podenzana Mercatone Uno - Albacom s.t.

158 Matthew White Vini Caldirola - Sidermec s.t.

159 Lars Michaelsen Française des Jeux s.t.

160 Benoit Poilvet Crédit Agricole s.t.

161 Filippo Casagrande Vini Caldirola - Sidermec s.t.

162 Gerben Löwik Farm Frites s.t.

163 Leonardo Giordani Fassa Bortolo s.t.

164 Javier Gomez Gonzalo Kelme - Costa Blanca s.t.

165 David Lefevre Cofidis s.t.

166 Nicolas Reynaud Festina - Lotus s.t.

167 Gregorz Gwiazdowski Française des Jeux s.t.

168 Yoann Le Boulanger Cofidis s.t.

169 Pierrick Fédrigo Crédit Agricole s.t.

170 Philippe Bordenave AG2R - Décathlon s.t.

171 Juan Manuel Garate Lampre - Daikin s.t.

172 Glenn D'Hollander Lotto - Adecco + 13'47''

173 Andrea Tonti Cantina Tollo - Regain s.t.

174 Federico Colonna Cantina Tollo - Regain + 14'56''

175 Sandro Giacomelli Vini Caldirola - Sidermec s.t.

176 Sven Teutenberg Team Deutsche Telekom s.t.

177 Laurent Estadieu AG2R - Décathlon s.t.

178 Maurizio Caravaggio Mercatone Uno - Albacom s.t.

179 Jean-Michel Tessier Française des Jeux s.t.

180 Peter Wuyts Lotto - Adecco s.t.

181 Davy Daniels Vitalicio Seguros - Grupo Generali s.t.

182 Michael Klinger Festina - Lotus s.t.

183 Manu Lhoir Lotto - Adecco s.t.

184 Patrick Calcagni Vini Caldirola - Sidermec s.t.

185 Dirk Ronellenfitsch Farm Frites s.t.

186 Federico Giabbecucci Cantina Tollo - Regain s.t.

187 Marcel Gono Crédit Agricole s.t.

188 Massimiliano Mori Saeco - Valli & Valli s.t.

189 Alvaro Forner Munoz Kelme - Costa Blanca s.t.

190 Cristian Pepoli Cantina Tollo - Regain + 21'01''

191 Cristian Salvato Liquigas - Pata + 22'47''

192 Win Heselmans Lotto - Adecco + 26'14''


 

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COPPA DEL MONDO

La classifica dopo 5 prove

 

La Coppa del Mondo è al giro di boa avendo compiuto 5 delle 10 prove complessive previste. Per ora guida la classifica, e con buon margine Erik Dekker, che non solo ha il merito di essersi aggiudicato la Milano - Sanremo ma è uno dei pochi ad averle corse tutte (gli altri di questo club sono Erik Zabel, Nico Mattan e Gerbin Lowik) ed inoltre essere andato a punti nelle prime posizioni. Ad inseguirlo è Laurent Jalabert che dopo aver praticamente saltato la campagna del Nord ha ripreso a guadagnare posizioni di vertice. Per Johan Museeuw ora arrivano gare più alla sua altezza ma la concorrenza interna è molto alta. Anche Erik Zabel che ha provato, con qualche difficoltà, a correre le prove delle Ardenne ora trova terreno fertile, con la classica d'Amburgo sicuramente adatta ai velocisti. Davide Rebellin dovrà invece ogni volta sperare nell'invito della squadra alle prove. Ha perso purtroppo terreno Andrei Tchmil a causa della caduta alla Parigi Roubaix mentre non figura neppure Van Petegem infortunato da fine marzo. Anche se non c'è tra i primi dieci è comunque in classifica Ruslan Ivanov, che grazie alla 3° piazza della Milano - Sanremo e l'11° dell'Amstel ha 65 punti.

Ora la Coppa del Mondo si concederà una lunga pausa e riprenderà ad estate inoltrata: il focus va su Giro d'Italia e Tour de France.

 

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però sto Bettini, che qui inizia a vincere proprio dall'unica classica che in carriera non ha mai vinto!

 

a proposito di Amstel, io sulla corsa olandese ho un buco grosso così sulle edizioni pre-2003, quelle che appunto non arrivavano sul Cauberg e dintorni. Cioè ricordo di aver visto giusto gli arrivi, ma zero delle fasi precedenti (a parte, giuro, il finale del '95, sotto l'acqua, quello in cui... Cassani (!) se la giocò con Gianetti, ma sono ricordi remoti e certo non mi ricordo il percorso). Questo appunto, per chiederti: com'era il percorso in quegli anni? l'unica differenza era che c'era più pianura nel finale (mi pare, per altro, che si arrivasse a Maastricht e non a Valkenburg) o anche le cotes erano di meno e il percorso meno nervoso e arzigogolato?

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però sto Bettini, che qui inizia a vincere proprio dall'unica classica che in carriera non ha mai vinto!

 

a proposito di Amstel, io sulla corsa olandese ho un buco grosso così sulle edizioni pre-2003, quelle che appunto non arrivavano sul Cauberg e dintorni. Cioè ricordo di aver visto giusto gli arrivi, ma zero delle fasi precedenti (a parte, giuro, il finale del '95, sotto l'acqua, quello in cui... Cassani (!) se la giocò con Gianetti, ma sono ricordi remoti e certo non mi ricordo il percorso). Questo appunto, per chiederti: com'era il percorso in quegli anni? l'unica differenza era che c'era più pianura nel finale (mi pare, per altro, che si arrivasse a Maastricht e non a Valkenburg) o anche le cotes erano di meno e il percorso meno nervoso e arzigogolato?

 

Come puoi immaginare, essendo ancor più giovane, la mia memoria diretta è ancor più nebulosa! Però mi sono informato da vari articoli online (questo quello più chiaro http://autobus.cyclingnews.com/results/2000/apr00/amstel/amstelmap.shtml ): si arrivava a Maastricht e la corsa era decisamente più semplice, i muri 27, a fronte dei 34 odierni, più o meno sempre gli stessi, ma per dire il Cauberg era tra i primissimi muri mentre St Pierre che non era così impegnativo era l'ultimo muro a più di 20 km dal traguardo, il Keutenberg, che è il muro più duro e più selettivo era posto a 70 km dal traguardo ed era comunque indicato come punto decisivo. Oggi una salita a 70 chilometri dal traguardo viene fatta un surplasse. Comunque prima di arrivare al 2003, primo anno del percorso odierno, c'è stato un avvicinamento. Nel 2002 per esempio era già il Cauberg l'ultima salita, da percorrere 3 volte, l'ultima a venti dall'arrivo.

 

Ovviamente non mi sono messo a rifare l'Amstel del 2000, anche per non perderci troppo tempo, è un finale fantasy che tutt'al più può assomigliare a quella del 2002

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22-04-2000 / Freddo, freddo, freddo!

 

Freddo, freddo terribile. Non ho patito tanto freddo nemmeno nei lunghi allenamenti di gennaio sotto la pioggia, a Varese. E anche la notte solente m'è capitato di svegliarmi con i piedi ghiacciati, come ai tempi della colonia da bambino, per il troppo freddo; ho temuto di prendermi un accidente e buttare in vacca tutta la preparazione. Mea culpa, ho scelto io la sistemazione. Avevo sentito telefonicamente a marzo questa signora di Pontechianale e mi aveva offerto l'affitto di un appartamentino modesto, a basso prezzo: ai piedi del Colle dell'Agnello non poteva essere più comodo. L'appartamentino era in realtà un pezzo di una vecchia stalla risistemata in qualche modo, col cucinino a gas e niente riscaldamento elettrico, e dopo aver percorso 150 chilometri, a volte 200, su e giù per le montagne tra pareti di nevi in questa strana e fredda primavera l'ultima cosa che avrei voluto era entrare in una ghiacciaia e aspettare che la legna facesse il suo compito nel camino. Quando l'ho raccontato a mio padre s'è messo a ridere: "Ti sta bene! Così, visto che non hai fatto il militare, impari un po' che vuol dire far fatica"! Come se non facessi già abbastanza fatica a pedalare tutto il giorno, e poi io avevo fatto il servizio civile!

Trascurando questi inevitabili contrattempi, l'allenamento non è andato male: ho percorso due volte il Colle dell'Agnello, una volta l'Izoard (una giornata entrambe di seguito) dai entrambi i lati, una volta Monginevro e due volte Sestriere. Avrei voluto voluto fare questa benedetta salita di Prato Nevoso, di cui tutti ne parlano un gran bene, ma avrei dovuto fare troppi chilometri per raggiungerla e non ne ho avuto il tempo. A proposito, vi racconto una curiosità: salendo l'altro giorno sull'Izoard ho intravisto un altro ciclista con una mantellina fucsia, mi ha passato come un fulmine: con quel tempo, a quella velocità - ho pensato - può essere solo un professionista. Ho cercato per 6 chilometri di raggiungerlo, poi quando ne mancavano 3 alla cima, l'ho affiancato. La sciarpa gli copriva mezzo volto, ma sembrava proprio Jan Ullrich! Non ho fatto tempo a dirgli nulla, appena si è accorto di me ha dato una nuova accelerata pazzesca, e in cima non l'ho trovato. Sta a vedere che quel tedescone ha in mente di farsi il Giro...

Domani treno per Lienz, finalmente torno a mettermi il numero sulla schiena al Giro del Trentino, stavolta si fa sul serio!

 

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24-04-2000 / In Alto Adige

 

Sembra che tutta la mia stagione stia vivendo sotto l'alone del nome di Marco Pantani, o forse è solo una mia impressione o la logica che impone che chiunque voglia tentare di ben figurare al Giro d'Italia, come me, debba essere presente alle stesse corse, e in quelle ormai l'assenza del nome Marco Pantani dagli ordini di partenza era diventa un abitudine. Oppure, ed è la cosa più plausibile, è che i suoi tifosi e l'eco assente dei lori cori fossero una cosa imprescindibile per chiunque si avventurasse nelle corse italiane.

Marco Pantani oggi non c'è, e i tifosi sono sempre più preoccupati. Non si sa nulla di lui, e il fatto che non corra neppure questa corsa è un brutto presagio per chi lo vorrebbe vedere sulle strade del Giro. Si rincorrono voci come leggende sul fatto che si stia allenando in gran segreto, in una località nascosta, come fosse cavia di laboratorio. C'è chi invece dice che dopo aver corso qualche gara ad inizio stagione si sia accorto di non riuscire più ad essere quello di un tempo e abbia deciso di ritirarsi. Qualcun altro sbotta: "allora è vero, era dopato", qualcun altro invece lo difende. E' capitato in un bar che scoppiasse una rissa per questo.

Comunque fa strano. Fa strano essere circondato da gente che tifa e grida il nome di chi non c'è. Fa strano perchè qui, al Giro del Trentino, io mi trovavo per la prima volta nello stesso gruppo di Marco Pantani, come un suo pari, suo collega, e lo vedevo sempre lontano, davanti, e poi arrivare al traguardo sempre prima di me con rassicurante serenità. Chissà se da qualche parte nel mondo, o in un mondo diverso, Marco porta in cuor suo ancora un pizzico di quella rassicurante serenità e la trasmette ai suoi tifosi e compagni come aveva sempre fatto dacchè ha iniziato a correre.

 

Ma Pantani o non Pantani, c'è da correre un Giro del Trentino molto più duro rispetto allo scorso anno. Come lo scorso anno si parte da Lienz con una tappa trabocchetto breve, poi una cronoscalata, bella duretta della stessa salita che affrontiamo in discesa il giorno prima, farà i primi importanti distacchi. Il giorno dopo si torna in Italia, un percorso pieno di salite con l'ultima a 15 chilometri dal traguardo. Le ultime due tappe si concludono in salite da "Giro". La quarta a Vetriolo Terme metterà faccia a faccia tutti i big, ognuno testerà la gamba e capirà qual'è il suo stato di forma rispetto agli avversari, l'ultima, più lunga e irregolare, segnerà inevitabilmente il vincitore di questa corsa. Sono abbastanza pronto, ho le gambe appesantite ma su queste 5 tappe vorrei ce ne fosse almeno una dove posso dire di essere stato all'altezza delle mie aspettative. Stamattina è stato bello rivedere e riabbracciare i miei compagni, Pietro Caucchioli, Marco Gili, Vitali Kokorine, Fabio Malberti, Oscar Pozzi e Davide Scalmana.

 

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Ho rivisto la scheda di Ivan Basso dopo un po' di tempo che non la guardavo...sempre 73 MON e 71 COL, mi sono accorto che avevo impostato il programma dall'allenamento a cronometro da gennaio, che è infatti è salito a 67. Ma dove voglio andare!  :sad2:

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vabbuoh, oh, magari imbrocchi qualche fuga, hai visto mai... e Caucchioli che valori ha? con lui almeno si riesce a fare una classifica da top 15?

 

 

E basso che margini ha?

 

Caucchioli ha 74Mon75Col. Può farcela anche per una Top 10 visto che la concorrenza è "limitata" ai corridori delle squadre italiane (e neanche tutti, ho visto la starting list, la fassa non porta nessun big, Casagrande neppure c'è).

 

Basso ha degli enormi margini di crescità ma che dovrebbero per l'appunto seguire la realtà; difficilmente prima di 2-3 stagioni lo vedremo fare classifica in un GT. Ma è Basso eh, lui ci crede sempre  :happy:

 

Prima del Giro comunque farò un resume dei valori dei miei uomini (non di tutti gli altri però, per il fanta basatevi su i risultati che vedrete e..sulla realtà!) anche se avendo impostato un valore di crescita basso per fare la carriera lunga non è che ci sia tanta differenza rispetto all'inizio

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Caucchioli ha 74Mon75Col. Può farcela anche per una Top 10 visto che la concorrenza è "limitata" ai corridori delle squadre italiane (e neanche tutti, ho visto la starting list, la fassa non porta nessun big, Casagrande neppure c'è).

 

Basso ha degli enormi margini di crescità ma che dovrebbero per l'appunto seguire la realtà; difficilmente prima di 2-3 stagioni lo vedremo fare classifica in un GT. Ma è Basso eh, lui ci crede sempre  :happy:

 

Prima del Giro comunque farò un resume dei valori dei miei uomini (non di tutti gli altri però, per il fanta basatevi su i risultati che vedrete e..sulla realtà!) anche se avendo impostato un valore di crescita basso per fare la carriera lunga non è che ci sia tanta differenza rispetto all'inizio

 

ma come la Fassa non porta i big: neanche Wladimir?!?!? non puoi modificare i roster dal db?

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Il diktat di Boifava in partenza era chiaro: fare la tappa per Pietro Caucchioli e cercare con ogni forza di portar via una fuga in partenza, che con una tappa così breve (solo 128 km), poteva anche arrivare sino al traguardo. Presto fatto era stato Oscar Pozzi a bruciare tutti al via con una partenza a dir poco "automobilistica", io dovevo ancora agganciare lo scarpino!

 

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Nonostante l'attacco anticipato Oscar Pozzi aveva fatto più fatica del previsto ad inserirsi in fuga, dopo una dozzina di chilometri me l'ero ritrovato in gruppo a causa di alcune squadre che non essendo riuscite ad inserire un uomo avevano tenuto l'andatura molto alta. Poi, finalmente, dopo aver tenuto l'andatura molto alta, Oscar Pozzi ce l'aveva fatta ed era stato accompagnato da Cavagnis (Alexia) e Strauss (Post Swiss Team). Raggiunti in un secondo momento da Alessandro Bertolini (Alessio), che se non fossimo partiti da Lienz avrei indicato come garanzia della buona riuscita della fuga: lui trentino doc, si sarebbe fatto in quattro pur di vincere davanti al suo pubblico, ma ahinoi, siamo in Austria.

"Mi sento bene, tu Ivan?" In corsa mi si era avvicinato Pietro. Dopo il ritiro piemontese avevo imparato ad essere schietto con lui, e lui con me. In realtà non ero in formissima, le gambe erano un attimo appesantite, sapevo che era normale dopo la settimana in altura appena fatta. Sapevo che se gliel'avessi detto, avrei implicitamente accettato di aiutarlo nella tappa e avrei dovuto mettere da parte le ambizioni personali. Boifava era stato chiaro alla partenza: tutti per Pietro.

"Io Insomma...t'aiuto io sulla salita" Gliel'avevo detto. Caucchioli m'aveva risposto con un sorrisone, mi doveva un favore. (+4 Caucchioli, -4 Ivan Basso, n.d.r.)

 

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Ecco l'Isenberg, 4 chilometri di salita, non impossibile, e poi la lunga discesa, certamente più selettiva, Oscar con gli altri 3 compagni di fuga l'aveva iniziata 2 minuti prima di noi.

 

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Poi, a metà salita, la comunicazione di Boifava: Pozzi non era riuscito a tenere le ruote di alcuni fuggitivi. Non c'era più alcun motivo di stare a ruota, se Pietro stava bene come diceva sarebbe dovuto partire a poche centinaia di metri dalla cima pronto a guadagnare poi in discesa.

Sulla cima Pietro era scattato, in compagnia di Kokorine, perdendosi nella nebbia, come un difensore del male, un cavaliere mascherato, come Batman! La salita non era stata per nulla selettiva, io speravo potesse fare la differenza e non vederlo più sino al traguardo!

 

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Pietro e Vitali si buttano come matti in discesa, sembra una cronocoppie, ma senza più il favore delle tenebre ed inseguiti da un gruppo tirato a tutta da Lampre e Mercatone rimangono purtroppo sempre a vista.

 

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Intanto Oscar Pozzi, dopo una bella discesa, si stava riportando su  Cavagnis e Bertolini. Erano ormai arrivato nuovamente a Lienz, Davide aveva ragione, una fuga avrebbe avuto buone possibilità; intanto Pietro e Vitali capendo che stavano spendendo energie inutili e in questo modo stavano peraltro favorendo il ritorno del gruppo su questi fuggitivi, avevano deciso di rialzarsi.

 

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All'ultimo chilometro, c'era stato il contatto! Poteva essere come il John Bruynell della situazione, che otto anni prima aveva beffato all'ultimo dei Chiappucci e Cassani troppo distratti per accorgersi del suo ritorno!

 

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E invece no. Aveva preso la ruota buona, quella di Cavagnis, aveva superato Bertolini ma non aveva poi avuto le gambe per superare anche il corridore dell'Alexia, favorito anche dall'ultima curva ai 300 metri. Il gruppo invece era arrivato tutto in volata, senza problemi.

 

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1° Tappa / Lienz - Lienz

1 Oscar Cavagnis (ITA/Alexia Alluminio) 2h55'49''

2 Oscar Pozzi (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.

3 Alessandro Bertolini (ITA/Alessio) s.t.

4 Andrea Ferrigato (ITA/Fassa Bortolo) + 31''

5 Danilo Di Luca (ITA/Cantina Tollo - Regain) s.t.

6 Denis Zanette (ITA/Liquigas - Pata) s.t.

7 Marco Cannone (ITA/Lampre - Daikin) s.t.

8 Massimo Strazzer (ITA/Alessio) s.t.

9 Marco Serpellini (ITA/Lampre - Daikin) s.t.

10 Marco Gili (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.

18 Paolo Savoldelli (ITA/ Saeco - Valli & Valli) s.t.

20 Ivan Basso (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.

24 Pietro Caucchioli (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.

25 Stefano Garzelli (ITA/Mercatone Uno - Albacom) s.t.

27 Eddy Mazzoleni (ITA/Team Polti) s.t.

40 Leonardo Piepoli (ITA/Banesto) s.t.

44 Gilberto Simoni (ITA/Lampre - Daikin) s.t.

47 Pavel Tonkov (RUS/Mapei - Quick Step) s.t.

48 Serhy Honchar (UKR/Liquigas - Pata) s.t.

88 Hernan Buenahora (COL/Aguardiente Nectar - Selle Italia)  + 2'53''

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Oggi non c'erano capitani da aiutare, compagni da aspettare, fughe da coprire o in cui inserirsi, oggi si correva semplicemente contro se stessi in una cronoscalata. Salita complicata questo Isenberg, non facile e certamente non adatto ai passisti, però c'era un prima parte totalmente pianeggiante. Per tutti il riferimento era Pavel Tonkov, bravo a cronometro e bravo nelle cronoscalate, di cui ai tempi del Giro ne aveva vinte un paio. Certo che in meno di 12 chilometri non ci si poteva aspettare grossi distacchi, una ragione in più per poterla prendere a tutta.

 

Quando toccò il mio turno, i tempi degli avversari erano secondo le previsioni. C'era infatti Tonkov in testa con un tempo di 25'19'' poco più di due minuti a chilometro, e secondo, staccato di qualche millesimo, Gilberto Simoni.

 

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Ero pronto a fare bene, a fare la mia prova, un ottimo risultato sarebbe stato per me stare sotto i 30'' di ritardo da quel tempo. Purtroppo non potevo avere alcun consiglio da Caucchioli che era partito poco prima di me, e della nostra squadra i soli Davide Scalmana e Malberti avevano concluso la prova e non da molto. La mia prestazione dipendeva esclusivamente dalle mie sensazioni.

 

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Non potevo sentire gli strilli di Boifava, che aveva scelto di seguire Pietro, ma potevo sentire la sua voce alla radio. Nonostante fossi concentrato capii che Caucchioli non aveva fatto segnare un gran tempo all'intermedio.

 

Invece io avevo trenta secondi tondi di ritardo da Tonkov all'intermedio e, stando alla comunicazione di Davide, ero andato meglio di Pietro! Avevo ancora un sacco di energie, dovevo migliorare di altri dieci secondi!

 

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Pietro intanto concludeva la prova al 24° posto temporaneo, a 41'' di distacco da Pavel. Potevo, dovevo fare meglio! Nulla di personale contro Pietro eh! Solo che mi stimolava l'idea di poter fare meglio di quello che Davide aveva definito il nostro "capitano".

 

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29'' di ritardo! Decimo tempo! Bene, molto bene! Avevo detto che avrei voluto stare sotto i 30 secondi e sono giusto riuscito a limare un secondino dall'intermedio! Niente di fuori dal comune, ma mantenere questa piazza sino alla fine sarebbe stato un grande risultato!

 

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Ed invece non avevo considerato lo specialista degli specialisti, Paolo Savoldelli! Nessuno l'avrebbe messo tra i favoriti della tappa perchè la salita era troppo dura per il suo peso, invece all'arrivo sembra un treno, una tigre. Ovviamente non era andato oltre un 5° posto, ma abbastanza per mandarmi fuori dalla Top10.

 

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2° Tappa / Lienz - Isenberg

1 Pavel Tonkov (RUS/Mapei - Quick Step) 25'19''

2 Gilberto Simoni (ITA/Lampre - Daikin) s.t.

3 Serhij Honchar (UKR/Liquigas - Pata) + 1''

4 Leonardo Piepoli (ITA/Banesto) + 7''

5 Stefano Garzelli (ITA/Mercatone Uno) + 8''

6 Paolo Savoldelli (ITA/Saeco - Valli & Valli) s.t.

7 Hernan Buenahora (COL/Aguardiente - Nectar) + 10''

8 Chann McRae (USA/Mapei - Quick Step) + 16''

9 Andrea Noé (ITA/Mapei - Quick Step) + 18''

10 Paolo Lanfranchi (ITA/Mapei - Quick Step) + 23''

12 Ivan Basso (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) + 30''

31 Pietro Caucchioli (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) + 42''

 

Classifica Generale

1 Gilberto Simoni (ITA/Lampre - Daikin) 3h21'39''

2 Pavel Tonkov (RUS/Mapei - Quick Step) s.t.

3 Serhij Honchar (UKR/Liquigas - Pata) + 1''

4 Leonardo Piepoli (ITA/Banesto) + 7''

5 Paolo Savoldelli (ITA/Saeco - Valli & Valli) + 8''

12 Ivan Basso (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) + 30''

 

Domani io e Pietro partiamo con 12 secondi a mio vantaggio, è sempre lui il capitano? 

 

P.S. Sono il nuovo leader dei giovani!

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Non si trattava di un tappa esagerata di montagna e non aveva l'arrivo in salita certo, ma la tappa di Condino aveva pur sempre oltre 2500 metri di dislivello e il passo Daone, ultima salita prima dell'arrivo, aveva pendenze a doppia cifra. La cosa migliore era tornare in Italia a Pergine, la differenza con la fredda Lienz era notevole, e non solo il clima, l'accoglienza era finalmente festosa, c'erano tanti tifosi e tanti incitavano soprattutto Gilberto Simoni che era il corridore di casa e arrivava in Italia con la maglia di leader della corsa.

 

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Come in ogni corsa, seguendo il motto del nostro direttore sportivo un uomo Amica Chips era partito all'attacco, Marco Gili. La cosa strana era però che nessuno si era messo ad inseguirlo, e così, dopo una dozzina di chilometri si trovava solo, con già quattro minuti di vantaggio. Solo dopo quasi 30 chilometri di fuga solitaria e una discesa al risparmio era stato raggiunto da un altro corridore la cui squadra aveva come motto il correre sempre all'attacco, Tonetti (Aguardiente - Nectar).

 

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Solo che Tonetti (stando a quel che mi ha raccontato Marco) più che un degno compagno di viaggio, sembrava una cozza appiccicosa, e non dava un cambio neanche a morire. Per consolazione si prendeva tutti i traguardi. In gruppo intanto non c'era solo la Lampre a fare il ritmo, ma pure la Saeco. Evidentemente la discesa di Passo Daone faceva gola al Falco Bergamasco.

 

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All'inizio di Passo Daone la situazione era molto simile a quella del primo giorno: Gili e Tonelli conservavano due minuti e venti di vantaggio sul gruppo e io e Pietro non ci saremmo rimasti fintanto che la vittoria di tappa di Gili potesse essere possibile, o ci saremmo messi a ruota di eventuali attacchi.

 

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Ma nel tratto più duro succede qualcosa di incredibile, un brusco cambio di ritmo! Abbasso la testa per vedere i miei watt sul computerino, alzo la testa e..bum! Avevo davanti un esercito di corridori! Non avevo più spazio e vedevo lontano, lontano, dei puntini che sembravano stesso scattando! Cerco Pietro alla radiolina, lo chiamo.. lui era là davanti!

 

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Con tanta fatica e aiutato da Oscar riesco a tenere le ruote del gruppo. C'erano stati alcuni che avevo provato a prendere un po' di margine in testa, si, ma non erano andati a buon fine. Mancavano dieci chilometri e Marco GIli manteneva un minuto di vantaggio insieme a Tonelli, per la vittoria di tappa bisognava sperare in lui, e per quanto aveva lavorato tutta la giornata, la meritava.

 

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Poi ad un certo punto sento un grugnito, affaticato, alla radiolina. "Marco sei tu?" "Quel figlio di p... è scattato". Il corridore della Nectar, in barba ad ogni atto di gratitudine, aveva distanziato Gili che tentava disperatamente di riprenderlo. Stava per succedere un'altra volta la beffa?

 

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Ma a 3 chilometri dalla fine, Gili lo riprende! Poi lo supera, sembra poterlo distanziare all'istante, Tonetti sembra in crisi nera ma... cosa fa?! Nooo..Tonetti gli si mette a ruota!

 

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Marco inizia una volata lunghissima.

 

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E stavolta no! Non c'è nessuna beffa, Tonetti non ha la forza di sprintare e Marco Gili va a vincere! Grandissimo Marco, una vittoria meritatissima!

 

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Dopo il traguardo Marco Gili era in estasi! Era la nostra terza vittoria stagionale, terza vittoria con tre corridori diversi, ma questa è stata veramente la più dura. Marco era davvero su di giri, aveva davvero paura di essere fregato da Tonetti. I due poi sul podio non si sono parlati, a cena mi ha rivelato che, se avesse vinto il corridore della Nectar l'avrebbe preso a pugni per il comportamento che aveva tenuto per tutta la tappa, veramente da figlio di buona donna...

 

3° Tappa / Pergine Valsugana - Condino

1 Marco Gili (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) 4h27'11''

2 Gianluca Tonetti (ITA/Aguardiente Nectar - Selle Italia) s.t.

3 Paolo Lanfranchi (ITA/Mapei - Quick Step) + 55''

4 Pietro Caucchioli (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.

5 Andrea Ferrigato (ITA/Fassa Bortolo) s.t.

6 Mirko Celestino (ITA/Team Polti) s.t.

7 Aitor Osa Eizaguirre (SPA /Banesto) s.t.

8 Gilberto Simoni (ITA/Lampre - Daikin) s.t.

9 Danilo Di Luca (ITA/Cantine Tollo - Regain) s.t.

10 Giuliano Figueras (ITA/Mapei - Quick Step) s.t.

11 Pavel Tonkov (RUS/Mapei - Quick Step) s.t.

17 Stefano Garzelli (ITA/Mercatone Uno - Albacom) s.t.

22 Serhij Honchar (UKR/Liquigas - Pata) s.t.

26 Ivan Basso (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.

28 Paolo Savoldelli (ITA/Saeco - Valli & Valli) s.t.

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grande Gili! (ma chi è? e... Cavagnis??? mai sentito)

 

PAVEL.... :105:

 

Marco Gili il classico gregario pizzicato per doping qualche anno dopo...

 

Oscar Cavagnis chi è?!

 

Ma come...

 

... è il predestinato!  :laugh: 

(da tuttobiciweb)

Numero 5 - Anno 2000 Cavagnis, il predestinato

Che avesse cominciato il 2000 con il colpo di pedale giusto lo si era capito sin da subito. Oscar Cavagnis, venticinquenne bergamasco (è nato il 12 dicembre del ’74), alla sua terza stagione da professionista, non ha fatto altro che mietere piazzamenti di grande rilievo. Secondo al Giro di Campania alle spalle di Dario Frigo, molti altri piazzamenti in corse di minor blasone (quattro volte nei primi cinque) ma che lasciavano chiaramente intendere che questo ragazzo, cresciuto ciclisticamente in Toscana, con la Vellutex di Olivano Locatelli, stava facendo sul serio. La vittoria è arrivata mercoledì 22 marzo, nella tappa di apertura del 2° Memorial Cecchi Gori. A Chianciano Terme Cavagnis ha avuto la meglio su Davide Rebellin, Fabiano Fontanelli, Paolo Bettini, Marco Velo e Giancarlo Raimondi: mica dei pincopalla qualsiasi. 

«Ai 400 metri Fontanelli era lanciato in testa - ha spiegato Cavagnis -. Era tallonato da Bettini; più dietro Rebellin con il sottoscritto a ruota. Rebellin è scattato forte ed è stata la mia fortuna perché sono venuto avanti nella sua scia e negli ultimi metri con un colpo di reni ho superato tutti... un sogno. Ma con la preparazione che ho svolto in inverno vedrete che saprò far bene anche più avanti. Purtroppo non ho potuto farmi vedere nelle grandi corse del Nord - ha aggiunto Oscar - perché alla mia squadra, la Alexia, non è concesso di partecipare alle classiche, in quanto piccola squadra, anche se stiamo dimostrando di averne i titoli. Ma qualche buona occasione per far vedere chi siamo e chi sono la troveremo ugualmente».

Oscar Cavagnis, nelle categorie giovanili ha vestito anche la maglia azzurra. Il suo esordio nel professionismo risale al ’98 con la Cantina Tollo e nella stessa stagione ha vinto due tappe (a Usti Labem e Erfurt) della Corsa della Pace. Lo scorso anno ha totalizzato diversi ottimi piazzamenti nonostante una serie impressionante di vicissitudini che ne hanno condizionato gran parte della stagione.

Quest’anno, Oscar, ha deciso di seguire Giuseppe Petito alla Alexia Alluminio di Piercarlo Pedruzzi, uno dei più giovani team manager nazionali, che ha in programma una crescita graduale ma costante, che dovrebbe condurre il team in prima fascia tra tre anni. Cavagnis, da parte sua, è quel che si dice un predestinato. Un ragazzo sul quale investire per il futuro. Locatelli, che l’ha seguito e cresciuto, l’ha sempre considerato un ragazzo di ottimo talento, con un ampio margine di miglioramento. «Deve solo capire bene come è il mondo del professionismo. Deve imparare a pensare da professionista: se riuscirà a fare questo salto di qualità non dovrà temere nessuno». È un buon scattista in salita, è svelto anche nelle volate ristrette. Attualmente abita con la famiglia a Pradalunga, in provincia di Bergamo.

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