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Sì infatti è stata una sorpresa, la causa è una di queste:

1) Sono un fenomeno nelle cronometro e non lo sapevo;

2) Bug;

3) Le salitelle hanno influito più di quanto ci si potrebbe aspettare vedendo il segno verde alla tappa (alla fine era abbastanza mossa, quasi come la crono del Barolo di quest'anno);

4) Il recupero ha iniziato ad influire in seguito alle prime tappe mosse (soprattutto la seconda tappa).

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Top Posters In This Topic

Per quanto riguarda la situazione di classifica in effetti mi aspettavo a questo punto di dover recuperare un bel po' da uomini forti a crono e in salita ma comunque nettamente inferiori in salita e un po' di meno da gente tipo Basso che se la cava a crono e va forte in salita ma comunque meno di Pantani... invece mi trovo già con un bel vantaggio! Comunque anche se in salita sono superiore potrebbero essere pericolose le tappe di media montagna ed eventuali attacchi combinati di avversari (con alleanze beppecontiane :mrgreen: ). E poi c'è l'incognita cronoscalata a squadre...

 

 

A seguira la tappa col Muro di Montelupone.

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Nona tappa:

Si arriva sul Muro di Monte Lupone al termine di una tappa tiratissima e che fa molta selezione perchè i ciclisti avevano a disposizione solo due rifornimenti.

Sul muro partono subito 4 uomini: Gotti va via solo inseguito da un terzetto con Hamilton, Porte e Criquelion; poi il gruppo tirato da Chiappucci.

uKb6GIk.pngIl ritmo di Chiappucci permette al gruppo di neutralizzare il tentativo dei tre inseguitori a 1.5km dal traguardo. All'ultimo chilometro parte lo sprint nel gruppo che vede il ritorno dei primi anche su Gotti. La tappa va a Argentin con Pantani 2do che si era attaccato alla sua ruota ma non è riuscito a saltarlo.

BNnTsY6.jpg

Il primo gruppetto con Argentin, Pantani, Gotti, Simoni, Cunego, Basso e Di Luca dà 20" al resto del gruppo. Frigo invece perde 1'36".

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Sì infatti è stata una sorpresa, la causa è una di queste:

1) Sono un fenomeno nelle cronometro e non lo sapevo;

2) Bug;

3) Le salitelle hanno influito più di quanto ci si potrebbe aspettare vedendo il segno verde alla tappa (alla fine era abbastanza mossa, quasi come la crono del Barolo di quest'anno);

4) Il recupero ha iniziato ad influire in seguito alle prime tappe mosse (soprattutto la seconda tappa).

 

i bug li escluderei dato che ho fatto diversi test ... tanti ... possibile però che in carriera alcuni dei big delle altre squadre non siano in buona condizione ... la prova del 9 l'avrai a luglio quando correrai il Tour ... se Pantani e Chiappucci battono a crono anche Lemond, Indurain, Armstrong, Contador, Wiggins e Froome (oltre a Rominger, Zulle, Cancellara, Toni Martin ecc ecc) allora potremo tranquillamente parlare di bug 

 

a che livello stai giocando?

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L'hanno corsa in notturna la tappa ?  :D

 

il bello delle vecchie versioni di Pcm è che non cambiavano la grafica ogni anno e quindi si potevano utilizzare, ad esempio, le tappe, in diverse edizioni.

ovviamente da un gioco all'altro qualche piccola differenza c'era, differenze che emergono maggiormente con le ultime edizioni di windows ... se no ricordo male, la tappa di Monte Lupone, l'ho presa da un pack per Pcm9, per cui è già tanto che funzioni in Pcm6  :tongue:

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L'hanno corsa in notturna la tappa ?  :D

Sciopero del paesaggio. :mrgreen: 

 

i bug li escluderei dato che ho fatto diversi test ... tanti ... possibile però che in carriera alcuni dei big delle altre squadre non siano in buona condizione ... la prova del 9 l'avrai a luglio quando correrai il Tour ... se Pantani e Chiappucci battono a crono anche Lemond, Indurain, Armstrong, Contador, Wiggins e Froome (oltre a Rominger, Zulle, Cancellara, Toni Martin ecc ecc) allora potremo tranquillamente parlare di bug 

 

 

a che livello stai giocando?

Si infatti era per fare una battuta visto che con PCM2012 dopo un po' di crono mosse vinte gimox mi ha fatto scoprire che c'era un bug :mrgreen: .

 

Sicuramente Cancellara e qualche altro cronoman forte presente qui non sono in gran forma, stessa cosa per uomini come Porte e Hamilton che in crono mosse dovrebbero esaltarsi, e magari anche gli altri uomini di classifica, che comunque escluso Simoni che ha 62CRO non sono andati proprio male, sono arrivati con una forma un po' più bassa alla prima settimana. E poi mettiamoci anche che magari il mio contributo è stato positivo.

 

Come livello ho messo Normale, come consigliato da te :wink: .

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Decima tappa:

La cronoscalata a squadre del Kaiser, tappa senza precedenti che può offrire delle grandi sorprese e delusioni, nessuno sa cosa aspettarsi.

Come facevo in PCM2009 e PCM2010 (prima di iniziare a simularle) faccio prima una veloce prova dalla quale capisco il ritmo da tenere per portare 5 uomini in vetta insieme. Naturalmente i meno forti non tirano proprio, mentre Pantani e Chiappucci tirano più piano di Zaina, Pulnikov e Luettemberger. Zaina lavora molto all'inizio e a 4/5km dal traguardo si stacca, mentre Luttemberger, Pulnikov, Pantani e Chiappucci continuano a tirare facendo un ritmo regolare che non mandi in crisi un fantastico Podenzana, che tiene molto bene la loro ruota. Nel finale anche Pulnikov e Luttemberger saltano qualche turno a tirare per riprendersi un po', ma alla fine i 5 arrivano compatti in cima, praticamente insieme ad altre 3 squadre: la Garmin-Cérvélo, che è tra le ultime nella classifca di tappa, la Lampre, chi si piazza nelle prime posizioni, e la O.N.C.E. che fa meglio di tutti. Però quando passa Podenzana dal traguardo il cronometro si ferma su un tempo migliore di quelli fatti segnare da tutti gli altri!

Ed ecco la classifica di tappa:

20DCPll.pngE la nuova generale, alla vigilia delle prime tappe di alta montagna nonché trittico più duro del Giro. Distacchi incredibili dietro i due Carrera...

cGouoGD.png

Modificato da MatteoJuve
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In che senso? Sinceramente l'unica cosa che mi ha colpito è la vicinanza delle squadre dovuta alle pendenze ripidissime, i corridori tutti in fila e la scala che schiaccia molto, infatti come ho scritto sono arrivate 4 squadre praticamente insieme una dietro l'altra ma tra la prima e l'ultima c'erano forse due minuti (avevo fatto anche lo screen ma poi non l'ho salvato per sbaglio...).

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In che senso? Sinceramente l'unica cosa che mi ha colpito è la vicinanza delle squadre dovuta alle pendenze ripidissime, i corridori tutti in fila e la scala che schiaccia molto, infatti come ho scritto sono arrivate 4 squadre praticamente insieme una dietro l'altra ma tra la prima e l'ultima c'erano forse due minuti (avevo fatto anche lo screen ma poi non l'ho salvato per sbaglio...).

 

a me vedere le squadre in fila su quelle pendenze cromaticamente piace ... poi è questione soggettiva 

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Undicesima tappa:

Rolle, Valles, Fedaia, Costalunga, Lavazé e arrivo sull'Alpe di Pampeago. Basta questo per capire di che tipo di tappa stiamo parlando.

Nella fuga del mattino si inserisce Argentin, che con i suoi 9'49" di ritardo da Pantani si trova comunque in 11ma posizione in generale, quindi in un certo senso è ancora in classifica, anche se non essendo uno scalatore non è molto pericoloso in ottica classifca finale.

Sul Fedaia si accende la corsa: il primo a partire è Porte con Boyer, li insegue Roche.

rUV9Mu5.jpgDietro di loro è tutto un susseguirsi di scatti: in vetta li raggiunge Di Luca, mentre più dietro ci sono S.Sanchez, Criquelion e Fondriest. Il primo terzetto è a 6'12" dai primi e a 4'33" da Argentin, il secondo è altri 21" dietro, poi dopo altri 30" Roche e ad ulteriori 32" il gruppo maglia rosa con tutti i big. Di Luca quindi scollina il Fedaia con 1'25" su Pantani e co.

3IZrvIG.jpgIl gruppo recupera in discesa e soprattutto nel lungo tratto di fondovalle, e riprende vari uomini. Di Luca resiste ed inizia il Costalunga con un vantaggio di circa un minuto. Dopo pochi chilometri di salita partono dal gruppo maglia rosa Simoni, Cunego e un Astana, mentre Roche viene ripreso.

ncoWbEW.jpg

Dopo un po' parte anche Gotti e si lanciano all'inseguimento vari altri big, mentre Pantani e Chiappucci proseguono tirati da Pulnikov e Luttemberger, che tengono ma non sembrano essere utili come ci si aspetterebbe.

A 4,6km dalla vetta, quando finisce la vera salita, Simoni e Di Luca hanno staccato tutti e sono a 2'41" da Argentin, che paga 1'22" dalla testa della corsa. A 53" dalla coppia Trentino-Abruzzese Gotti e Cunego, a 1'19" il gruppo con Porte e Basso, a 1'56" il gruppo maglia rosa. Il ritmo di Pulnikov e Luttemberger non basta.

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Nel falsopiano i distacchi restano praticamente invariati, tranne per il gruppo maglia rosa che grazie anche al lavoro degli uomini di Hamilton recupera qualcosa sugli altri e Basso che va a riprendere e staccare Cunego e Gotti lanciandosi all'inseguimento di Simoni e Di Luca. In discesa il gruppo riprende subito il gruppetto Porte e poi Cunego e Gotti e nel finale riprende anche Ivan Basso. A fine discesa restano in avanscoperta solo i fuggitivi del mattino e Simoni e Di Luca, che grazie all'abilità di Simoni hanno mantenuto quasi tutto il vantaggio: iniziano il Lavazé con 1'32" sul gruppo maglia rosa.

Appena inizia la salita Simoni scatta e lascia sul posto Di Luca, che sembra avere un passo nettamente meno forte del suo.

IuJmDMN.jpg

Dietro Pantani mette Chiappucci a fare il ritmo e il gruppo si sfalda, anche se Simoni conserva il suo vantaggio. Qualcuno prova a muoversi a meno di 5km dalla vetta ed ormai è scontro diretto tra i big. Vengono ripresi tutti i fuggitivi della mattina tranne Millar e a 4km dal traguardo troviamo un gruppetto di 5 uomini con altri 7 che cercano di agganciarsi. I 7 non riescono a tenere il passo e Basso, Gotti, Di Luca, Pantani e Noval vanno via con un distacco di 1'30" da Simoni.

n79nIrt.jpg

I 5 si studiano e perdono un po' da Simoni, scollinando con 2'05", mentre quelli dietro arrivano in cima dopo un'altra trentina di secondi.

Modificato da MatteoJuve
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In discesa Pantani si lancia all'inseguimento solitario. Recupera 18" da Simoni ed inizia l'Alpe di Pampeago con 1'47" dal trentino. Il gruppetto Basso, che ha ripreso Millar, inizia la salita con 1'19" da Pantani, quello di Cunego e Gotti con 2'09".

JkOeaDn.jpg

In salita Pantani non ha un passo granchè superiore a Simoni e nella prima metà recupera solo 25" circa. Poi deve fare i conti con la barra rossa che inizia a riempirsi pericolosamente e ai -3.5 inizia a rallentare. Il vantaggio di Simoni ben presto torna quello di inizio salita e resta tale fino al triangolo rosso, quando Pantani però è costretto a rallentare per evitare di crollare perdendo una quarantina di secondi e finendo a 2'28" dallo strepitoso trentino. Grandissimo Basso che fa la salita più forte di tutti (27" meglio di Simoni) e arriva a soli 11" da Pantani. Dietro gli altri arrivano alla spicciolata e perdono ancora in salita (distacco aumentato da 1'12" in su rispetto a Simoni). Un buon Chiappucci si gestisce conservando un rifornimento che speriamo sarà utile in futuro.

KLEfEQ3.jpg

Ecco la classifica di tappa:

rTuqlox.png

Ed ecco la nuova generale. Alla fine Pantani è riuscito ad incrementare comunque il vantaggio su tutti, guadagnando qualcosina anche su Basso e perdendo invece da un fantastico Simoni, che comunque ha ancora 5'32" da recuperare.

5csR6bx.png

 

 

 

Premessa: quando dopo la cronoscalata si parlava degli scenari che si presentavano in questo Giro ho dimenticato di scrivere (non perché non l'avessi pensato, mi è sfuggito in quel momento) che le tappe di montagna anche se Pantani è il più forte sono comunque molto pericolose non solo per la startlist piena di potenziali attaccanti (ed una squadra che ancora deve dimostrare di essere all'altezza), ma anche perché la gestione in corsa in PCM2006 è diversa dagli ultimi PCM come già detto e nei tapponi bisogna gestirsi essendo esposti per un'intera tappa e quindi l'inesperienza può essere pagata a caro prezzo.

Comunque in questa tappa forse c'è stato l'errore tattico di aspettare troppo facendo affidamento su Pulnikov e Luttemberger prima di far muovere Chiappucci e Simoni, ma non c'entra con il gioco, è stata una mia scelta e in fin dei conti non credo nemmeno che sia stata tanto sbagliata. Quello che mi ha fatto perdere molto invece è stata la gestione sull'ultima salita, dove dovevo recuperare ed invece ho perso (solo da Basso e Simoni in realtà, ma gli altri sono inferiori di molto in salita...): sono partito troppo forte ignorando la barra rossa che poi ha iniziato a riempirsi velocemente, mentre verde e blu erano ancora belle piene. Qui l'inesperienza è pesata e mi ha fatto perdere un bel po' (non so quanto, forse anche un minuto).

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Comunque è un ottima prova del Pirata, non è andata male, molto intrigante la cronoscalata a squadre del Diablo  :smilie_daumenpos:

Modificato da Lui98
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Dodicesima tappa:

Altro tappone con Stelvio, Gavia, Tonale e Malga Mare (arrivo in salita).

Controlliamo la corsa fino sulle prime due salita. Sul Gavia la fuga scollina con oltre dieci minuti e mezzo sul gruppo, ma non ci sono corridori particolarmente pericolosi per la tappa né naturalmente per la generale.

La situazione si accende a 7km dallo scollinamento del Tonale, quando Di Luca va via in progressione con Gotti, prontamente seguito da Chiappucci e Pantani con Boyer.

xbv9mKN.jpg

Poco dopo Gotti scatta e lascia la compagnia di Di Luca, che intanto viene ripreso da duo Carrera con Boyer. A 4km dal traugardo Gotti ha 50" sul gruppetto maglia rosa, tirato da Chiappucci, e 1'57" su tutti gli altri big. Dopo un altro chilometro Pantani scatta lanciandosi da solo all'inseguimento.

kgOmKxy.jpg

Allo scollinamento il vantaggio di Gotti è di 35", quindi il Lombardo ha tenuto molto bene anche negli ultimi 4km. Il gruppo Di Luca, a cui intanto si è aggiunto anche Simoni, scollina con 1'32", mentre Cunego con Kessiakoff paga circa 1'45" e il gruppo con Basso 2'00".

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In discesa Pantani vola mentre Gotti va molto piano. Dopo 8km di discesa, poco più della metà, la maglia rosa riprende e salta il 5to della generale.

iPB4laG.jpg

Insiste nella sua azione e va a riprendere e saltare anche il gruppetto di fuggitivi del mattino che inseguiva Millar, solo in testa alla corsa. A fine discesa Pantani ha 29" su Gotti, 1'10" sul gruppetto Simoni, 1'45" sul gruppo Cunego-Basso. Il problema però è che prima dell'inizio della vera salita ci sono 6-7km di falsopiano che naturalmente sfavoriscono chi è solo.

IvkWdp2.jpgPantani però riesce a trovare un ritmo regolare che gli permette di mantenere un buon vantaggio. All'attacco della salita il gruppetto con Simoni, che ha ripreso anche Gotti, ha 50" di ritardo dalla maglia rosa, quello di Basso 1'45".

Appena inizia la salita, però, da dietro gli recuperano subito. Simoni in pochi chilometri si porta a 10"-15" da Pantani, mentre dietro gli altri sono ad altri 30". Sul gruppo Cunego è già rientrato anche Basso!

aMzeYCc.jpg

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Nel giro di un chilometro Basso riprende Pantani e addirittura tira dritto. Simoni ancora a una decina di secondi dalla maglia rosa.

jHpzwI7.jpgBasso non riesce ad andare via e Pantani lo riprende subito, dopo un po' rientra anche Simoni. Pantani si lascia superare dalla maglia verde, e sembra essere leggermente in difficoltà. Mancano 3km alla vetta.

YOhBQuj.jpg

Pantani resiste per un altro chilometro ma poi si stacca. Sotto il triangolo rosso paga 35" dalla coppia di testa, ma è in grande difficoltà.

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E a 500m dal traguardo il dramma: Pantani vede il traguardo vicino ed in un eccesso di fiducia e si alza sui pedali. La conseguenza è terribile: nel giro di 150m il Pirata crolla, si accartoccia sulla bici, non va più avanti. I due in testa si giocano la tappa, volano via, e lui appena tiene l'equilibrio; deve spingere la bici al traguardo ma non ne ha, sta andando alla deriva.

lDSFmxP.jpg

E infatti, mentre avanti Simoni stacca Basso e va a vincere, Pantani ci mette un'eternità per arrivare al traguardo, e viene addirittura ripreso dal gruppetto che Di Luca, che sotto il triangolo rosso pagava oltre 1'30" da lui. Simoni aveva tagliato il traguardo 2'27" prima: Pantani perde in un chilometro 1'52" dalla maglia verde.

2kfJVJL.jpg

 

Ecco la classifica di tappa:

UADpOE9.png

E la generale:

1wYp1N3.png

 

 

Una disfatta. Il primo errore è stato accumulare una tacca di barra rossa già sulla penultima salita, poi anche attaccare solo si è rivelato sbagliato in quanto il falsopiano era più piano di quanto mi aspettassi, ma l'ho fatto anche perché tanto la barra verde e blu non le avrei potute usare a fondo comunque, ed invece è stato un errore infatti mi hanno ripreso subito e poi staccato. Poi l'errore gigantesco è stato farlo sprintare ai -500, errore di valutazione costato carissimo: andando su piano fino al traguardo avrei continuato a perdere contenendo il distacco entro i 1'00"-1'15", mentre così ho preso 1'15"-1'30" in più. Ora, se Basso si è avvicinato un bel po' ma è ancora lontano (e comunque pericoloso), Simoni è proprio a un tiro di schioppo: non che 2'53" siano pochi, ma rispetto al distacco che c'era prima di questa due giorni... C'è da dire che visti i valori in campo non c'è da dare per certo (anzi) che questo sia un trend, però Simoni nella terza settimana può comunque giocarsela in uno scontro molto aperto. Per Pantani poi è insopportabile aver sfigurato così sul suo terreno, e oltre a vincere il Giro vuole dimostrare la propria superiorità nel resto della corsa. Da qui alla fine del Giro però non ci saranno più tapponi come questi, anche se le montagne non mancheranno, a partire dalla quattordicesima tappa, durissima anche se meno di quueste due, con tre salite molto dure ed arrivo in salita

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E a 500m dal traguardo il dramma: Pantani vede il traguardo vicino ed in un eccesso di fiducia e si alza sui pedali. La conseguenza è terribile: nel giro di 150m il Pirata crolla, si accartoccia sulla bici, non va più avanti. I due in testa si giocano la tappa, volano via, e lui appena tiene l'equilibrio; deve spingere la bici al traguardo ma non ne ha, sta andando alla deriva.
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E infatti, mentre avanti Simoni stacca Basso e va a vincere, Pantani ci mette un'eternità per arrivare al traguardo, e viene addirittura ripreso dal gruppetto che Di Luca, che sotto il triangolo rosso pagava oltre 1'30" da lui. Simoni aveva tagliato il traguardo 2'27" prima: Pantani perde in un chilometro 1'52" dalla maglia verde.
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Ecco la classifica di tappa:
UADpOE9.png
E la generale:
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Una disfatta. Il primo errore è stato accumulare una tacca di barra rossa già sulla penultima salita, poi anche attaccare solo si è rivelato sbagliato in quanto il falsopiano era più piano di quanto mi aspettassi, ma l'ho fatto anche perché tanto la barra verde e blu non le avrei potute usare a fondo comunque, ed invece è stato un errore infatti mi hanno ripreso subito e poi staccato. Poi l'errore gigantesco è stato farlo sprintare ai -500, errore di valutazione costato carissimo: andando su piano fino al traguardo avrei continuato a perdere contenendo il distacco entro i 1'00"-1'15", mentre così ho preso 1'15"-1'30" in più. Ora, se Basso si è avvicinato un bel po' ma è ancora lontano (e comunque pericoloso), Simoni è proprio a un tiro di schioppo: non che 2'53" siano pochi, ma rispetto al distacco che c'era prima di questa due giorni... C'è da dire che visti i valori in campo non c'è da dare per certo (anzi) che questo sia un trend, però Simoni nella terza settimana può comunque giocarsela in uno scontro molto aperto. Per Pantani poi è insopportabile aver sfigurato così sul suo terreno, e oltre a vincere il Giro vuole dimostrare la propria superiorità nel resto della corsa. Da qui alla fine del Giro però non ci saranno più tapponi come questi, anche se le montagne non mancheranno, a partire dalla quattordicesima tappa, durissima anche se meno di quueste due, con tre salite molto dure ed arrivo in salita

 

 

complimenti per la corsa e per il racconto  :rolleyes:

 

p.s. quando inquadri i ciclisti di fronte fai qualche scatto da più vicino così vediamo anche i volti reali  :wub:

p.s. 2 più che la tappa di Cervinia, occhio a quella che arriva a Monaco, col Fauniera all'inizio e il col d'Eze nel finale

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complimenti per la corsa e per il racconto  :rolleyes:

 

p.s. quando inquadri i ciclisti di fronte fai qualche scatto da più vicino così vediamo anche i volti reali  :wub:

p.s. 2 più che la tappa di Cervinia, occhio a quella che arriva a Monaco, col Fauniera all'inizio e il col d'Eze nel finale

Grazie, anche se non so se i complimenti per la corsa sono veri o ironici... :banghead: 

 

Per gli screen ok. :thumbup: 

 

È vera anche la cosa della tappa di Monaco, entrambe sono molto dure (quella di Monaco se non sbaglio ha più salite ma non l'arrivo in salita, ed è anche alla terza settimana), ma entrambe sono meno dure dei due tapponi appena fatti.

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Grazie, anche se non so se i complimenti per la corsa sono veri o ironici... :banghead:

 

Per gli screen ok. :thumbup:

 

È vera anche la cosa della tappa di Monaco, entrambe sono molto dure (quella di Monaco se non sbaglio ha più salite ma non l'arrivo in salita, ed è anche alla terza settimana), ma entrambe sono meno dure dei due tapponi appena fatti.

 

i complimenti sono sinceri!

stai giocando con un gioco nuovo, magari senza aver curato a fondo la forma, il morale e gli allenamenti/allenatori, stai gestendo i ciclisti in gara in maniera totalmente diversa da come faccio io, e ciononostante sei in testa ed hai fatto una crono strepitosa!

 

sicuramente questa corsa ti servirà come esperienza per il Tour, dove il livello degli avversari sarà mostruosamente più alto e dove ben difficilmente guadagnerai a cronometro, anche perché, se non ricordo male, tra i 2 tapponi pirenaici troverai una sessantina di chilometri di cronosquadre che richiamano i percorsi stile anni '90 ...

 

ma questa è un'altra storia ...

 

adesso ti mancano 3 tapponi ...

 

l'arrivo di Cervinia devi stare attento a prenderlo davanti, dato che sicuramente Simoni, Basso, Di Luca, Cunego e Savoldelli attaccheranno ... dovrai seguirli con Pantani e poi metterti a ruota ...

 

più complicata la tappa di Monaco ... se si fa la corsa dura, sul Fauniera rimangono davanti in 50 ... poi ... è verò che non c'è l'arrivo in salita, ma chi scollina il col d'éze davanti vince, in discesa non c'è spazio per recuperare, e si arriva ai piedi della salita già cotti ...

 

l'ultima tappa con arrivo in salita non sottovalutarla perché l'arrivo è duro e si può ribaltare tutto (se non ci sono distacchi abissali), dato che le forze sono al lumicino ... tieni d'occhio il recupero, la schermata che appare tra una tappa e l'altra ... più è basso e più i corridori vanno piano, per cui non gestirli come nelle prime tappe aspettandoti la stessa resa altrimenti rischi di saltare come nell'ultimo arrivo  :rolleyes:

 

p.s. ho iniziato a impostare una carriera, ovviamente con la "nostra" Carrera per cui tra un po' potrai usufruire di un mini tutorial che non ha assolutamente la presunzione di essere il sistema migliore, anche perché è totalmente diverso dalle guide pubblicate a suo tempo dai big del sito ... è semplicemente il mio modo di giocare, dal quale, se lo riterrai opportuno, potrai assimilare qualche "trucchetto" o tattica ...

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i complimenti sono sinceri!

stai giocando con un gioco nuovo, magari senza aver curato a fondo la forma, il morale e gli allenamenti/allenatori, stai gestendo i ciclisti in gara in maniera totalmente diversa da come faccio io, e ciononostante sei in testa ed hai fatto una crono strepitosa!

 

sicuramente questa corsa ti servirà come esperienza per il Tour, dove il livello degli avversari sarà mostruosamente più alto e dove ben difficilmente guadagnerai a cronometro, anche perché, se non ricordo male, tra i 2 tapponi pirenaici troverai una sessantina di chilometri di cronosquadre che richiamano i percorsi stile anni '90 ...

 

ma questa è un'altra storia ...

 

adesso ti mancano 3 tapponi ...

 

l'arrivo di Cervinia devi stare attento a prenderlo davanti, dato che sicuramente Simoni, Basso, Di Luca, Cunego e Savoldelli attaccheranno ... dovrai seguirli con Pantani e poi metterti a ruota ...

 

più complicata la tappa di Monaco ... se si fa la corsa dura, sul Fauniera rimangono davanti in 50 ... poi ... è verò che non c'è l'arrivo in salita, ma chi scollina il col d'éze davanti vince, in discesa non c'è spazio per recuperare, e si arriva ai piedi della salita già cotti ...

 

l'ultima tappa con arrivo in salita non sottovalutarla perché l'arrivo è duro e si può ribaltare tutto (se non ci sono distacchi abissali), dato che le forze sono al lumicino ... tieni d'occhio il recupero, la schermata che appare tra una tappa e l'altra ... più è basso e più i corridori vanno piano, per cui non gestirli come nelle prime tappe aspettandoti la stessa resa altrimenti rischi di saltare come nell'ultimo arrivo  :rolleyes:

 

p.s. ho iniziato a impostare una carriera, ovviamente con la "nostra" Carrera per cui tra un po' potrai usufruire di un mini tutorial che non ha assolutamente la presunzione di essere il sistema migliore, anche perché è totalmente diverso dalle guide pubblicate a suo tempo dai big del sito ... è semplicemente il mio modo di giocare, dal quale, se lo riterrai opportuno, potrai assimilare qualche "trucchetto" o tattica ...

La forma e il morale di Pantani e Chiappucci è buono, il resto della squadra meno... Al Tour sarà difficile sia per la mia inesperienza che con il livello alto peserà ancora di più (ma comunque spero che questo Giro mi faccia imparare molto), ma anche perché già è difficile battere Armostrong e co. in un Tour, figuriamoci dopo aver fatto il Giro...

 

 

Sarebbe di grandissimo aiuto la tua carriera da tutti i punti di vista :ave: , aspetto con trepidazione!

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Quattordicesima tappa:

Arrivo in salita a Cervinia dopo un altre due salite. La seconda e la terza salita sono intervallate da una discesa molto breve. 

Poco dopo l'inizio della penultima salita la corsa si accende. Il primo a muoversi è Cunego che dà un'accelerata in progressione che subito allunga il gruppo nelle prime posizioni; poi subito dopo si muove Ivan Basso, incredibilmente scattando.

2b4yFnS.jpgGli altri si lanciano all'inseguimento e Basso viene presto ripreso da un gruppetto con Gotti e Cunego. A 11km dalla vetta Gotti parte e stacca tutti; prende subito 42" al gruppetto Basso-Cunego, mentre a 1'10" c'è il gruppetto con Pantani, Di Luca e Chiappucci. Simoni è ancora in gruppo con 2'44" di ritardo.

TFj0fL2.jpg

Nel giro di 300 metri Pantani e gli altri riprendono il primo gruppetto all'inseguimento di Gotti. Subito Chiappucci recupera posizioni e si mette a fare un ritmo regolare per contenere il vantaggio di Gotti, che è di 46", evitare scatti, e rendere difficile il recupero di Simoni, che però sembra tranquillo in gruppo tirato da Savoldelli e dagli altri suoi compagni.

La situazione resta più o meno uguale nei successivi 7km: quando Gotti è a 3,4km dalla vetta il gruppetto maglia rosa è a 32" e Simoni, rimasto solo con Savoldelli, Frigo e qualche altro ha recuperato qualcosa su Pantani e gli altri e si trova a 1'25" dalla maglia rosa e 1'57" da Gotti.

ukEtaKF.jpg

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Si ad entrambe le cose, poi soprattutto col DFT ci sono molti uomini forti e c'è sempre qualcuno che ci prova. Diciamo che io che ho la maglia mi accontenterei anche di un po' di pecoraggio in più. :mrgreen: 

 

 

A seguire la seconda parte della tappa.

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Savoldelli porta Simoni fino all'ultimo chilometro con un distacco costante dalla maglia rosa, poi si sposta e Simoni cambia passo in agilità recuperando subito da quelli avanti. Pantani allora dice a Chiappucci di tirare a tutta per impedire a Simoni di rientrare prima dello scollinamento per poi tenerlo lontano anche in discesa. Il gruppetto maglia rosa scollina con 23" da Gotti, mentre Simoni è a 33" da Pantani e gli altri.

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In discesa Savoldelli tira il gruppetto finendo la discesa con solo 8" da Gotti e con Simoni a 25". Nel chilometro di pianura e appena inizia la salita nel gruppetto si studiano un po' e Gotti aumenta il suo vantaggio, poi Chiappucci riprende a tirare; poco dopo da dietro arriva anche Simoni. Nell'immagine Chiappucci si sposta e Di Luca va a fare il ritmo, segno che i big vogliono incrementare il ritmo.

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E infatti il ritmo aumenta, Chiappucci si sfila ed anche Lejarreta va su del suo passo. Restano in 5 ad inseguire Gotti e lo riprendono a 14,3km dal traguardo; attenzione però perchè Cunego sembra aver perso qualche metro.

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