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Grazie ad una fuga bidone nella prima tappa di montagna si sono avvantaggiati di un quarto d'ora sugli altri lui, Mayo e Tonkov (poco dietro anche Savoldelli con qualcun altro, poi uscito comunque di classifica). Il fenomeno di Cerro (e per questa volta la frase non deve essere ironica :mrgreen: ) aveva 3 minuti da recuperare sul russo e glieli ha dati subito grazie ad un'azione di squadra in un'altra tappa dura. Una volta presa la maglia le tappe di montagna sono state abbastanza monotone e facili con gli altri big abbastanza demotivati ed i miei 4 (Cunego, Nibali, Simoni, Basso) spesso staccavano tutti dopo essersi avvantaggiati col lavoro di Riccò, Savoldelli e Frigo che inizialmente tiravano per rintuzzare i primi scatti, trovandosi poi a guidare un trenino composto quasi solo da nostri uomini.

 

 

Alla fine non abbiamo fatto la tripletta solo perchè Basso ha preso un quarto d'ora in una delle ultime tappe (leggermente mossa) per colpa della simulazione...

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Milano-Sanremo

Portiamo una squadra aperta a più possibilità, con due forti velocisti come Bontempi e Abdoujaparov e due collinari come Roche e Sorensen. Bontempi e Roche hanno una forma abbastanza buona, mentre gli altri due accettabile ma non come speravo che arrivassero.

Inseriamo un uomo nella fuga che viene ripresa nella zona dei Capi, poi sul Poggio scatta Roche, che prende un vantaggio di circa 15" che diminuisce in discesa e si esaurisce dopo meno di un chilometro di pianura.

Si arriva allora allo sprint, con Abdoujaparov che si è staccato sul Poggio e Bontempi con buone energie per lo sprint ma posizionato male (era praticamente nella pancia del gruppo a circa 8km dall'arrivo e non sono riuscito a fargli recuperare posizioni, se non pochissime). Alla fine nonostante una buona rimonta il nostro velocista chiude solo 12mo, mentre la Classicissima va ad Alessandro Petacchi.

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Vuelta Castilla y Leon
Nella corsa spagnola, in cui è presente anche Pantani fuori forma che si avvicina al Giro, la prima tappa va a Nicki Sorensen (Saxo Bank - Sungard), fuggitivo del mattino che riesce a conservare 34" sul gruppo beffando i velocisti sul traguardo di Valladolid.
Nella crono corta del giorno dopo piazziamo 3 uomini tra i primi 5: Rolf Sorensen 3zo a +13" da Tony Martin, Podenzana 4to a +16", Bontempi 5to a +18". Nicki Sorensen conserva la maglia.
Il giorno dopo altra tappa piatta: la simulo e stavolta non solo si arriva allo sprint, ma otteniamo anche un grande risultato: Bontempi vince la tappa e piazziamo anche Abdoujaparov 4to, R. Sorensen 7mo, e Ghirotto 10mo.
La 4ta tappa è di montagna con arrivo in salita: Pantani va in fuga ma la forma è davvero scarsa e perde contatto a pochi chilometri dallo scollinamento del penultimo GPM, mentre tra gli altri nostri non ci sono scalatori in grado di tenere le prime posizioni su un percorso del genere.
Nell'ultima tappa, mossa, mando Zberg in fuga, ma alla fine si arriva allo sprint ristretto. R. Sorensen non sta molto bene e chiude solo 10mo.
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A fine corsa Bontempi condivide il primato nella classifica a punti con Popovych.

 

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Intanto una parte dei nostri paveari inizia la stagione sulle pietre al GP Waregem, dove non cogliamo risultati di rilievo. I nostri uomini più importanti, però, Bontempi e Sorensen, erano in Spagna per la Vuelta Castilla y Leon.

 

Poi ai primi di Aprile iniziano a scendere in campo anche gli uomini che faranno il Giro e/o le Ardenne, per migliorare la condizione: vanno al GP Miguel Indurain e al GP de la ville de Rennes, dove Schiavina sfiora la top 10: 11mo.

 

Intanto siamo arrivati alla vigilia della prima delle 3 classiche più importanti del pavé: il 2 Aprile c'è la Ronde van Vlaanderen. Il giorno prima i nostri paveari vanno a rifinire la forma alla Route d'Adelie de Vitré, dove Ghirotto centra un 9no posto. Gli altri arrivano un po' più indietro, nel gruppo principale, mentre Sorensen si ritira in seguito ad una caduta, ma fortunatamente senza conseguenze: potrà prendere parte alla Ronde.

Modificato da MatteoJuve
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--Trittico del pavé--

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Parte 1: Ronde van Vlaanderen

A un centinaio di chilometri dal traguardo Sorensen, che era in fuga, resta solo con un vantaggio di circa 3' sul gruppo che si assottiglia sempre di più. Poi attacca da lontano la Mapei con 3 uomini che saltano anche il nostro lanciandosi verso il traguardo. Ballerini e Vandenbroucke lavorano per Bertolami, che resta solo a circa 40km dal traguardo, con Sorensen molto lontano e poi il gruppo dei big a circa 5'.

Il gruppo riprende Sorensen a circa 20km dal traguardo. Il danese tenta di tenere le ruote del gruppetto ma poi è costretto a sfilarsi, mentre partono vari uomini all'inseguimento di Bertolami che però non riusciranno ad impensierire l'italiano, che va a vincere con 2'22" su Argentin e 3'18" sul trio Gilbert-Cancellara-Vansummeren.

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Parte 2: Gent - Wevelgem

Alla Gent mandiamo Barbero e Sorensen in avanscoperta da lontano, prima insieme ad altri uomini e poi da soli. Per molti chilometri mantengono un vantaggio di un paio di minuti sul gruppo, vantaggio mantenuto costante anche dal solo Sorensen quando resta solo. A una settantina di chilometri dal traguardo, però, il gruppo accelera e Sorensen si lascia riprendere perchè era inutile andare avanti da solo. Una volta in gruppo protegge Bontempi ed è l'ultimo compagno ad abbandanarlo, ad una decina di chilometri dal traguardo. Negli ultimi chilometri c'è qualche attacco ma nessuno riesce a prendere davvero piede e si arriva allo sprint. Bontempi aveva preso una buona ruota, ma perde posizioni nel prendere l'ultimo rifornimento e dopo uno sprint in rimonta chiude 9no. Vince Museeuw, che era partito lungo insieme alla coppia Gewiss Zanini-Argentin (2do e 3zo).

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Modificato da MatteoJuve
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Parte 3: Parigi - Roubaix

Sorensen va di nuovo in fuga riuscendo così ad essere d'aiuto a Bontempi nella seconda metà della corsa, anche se poi nel finale si stacca. Alla fine comunque non viene fuori una Roubaix molto selettiva ed entrano nel velodromo addirittura in 24 a giocarsela, con Wesemann che tenta di anticipare gli altri e Bontempi nella pancia del gruppetto.

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E nello sprint è ancora dominio Mapei: Museeuw vince con un grande vantaggio su tutti gli altri, a partire da Daniel Oss, seguito da Bortolami. Bontempi arriva 6to. Forse si poteva fare meglio (ancora devo capire bene gli sprint), ma comunque vista la concorrenza è un buon risultato.

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Ecco cosa fanno gli altri nostri uomini mentre si corrono le grandi classiche del pavé...

 

Pantani, Chiappucci e gli altri che devono andare al Giro vanno alla Vuelta al Pais Vasco senza particolari obiettivi. C'è anche Podenzana che sta meglio e Barbero, Pulnikov e Zaina che devono fare le classiche delle Ardenne e quindi sono un po' più avanti. Simulo le prime tre tappe, poi ne corro due 3D e simulo la crono finale; possiamo puntare solo su qualche fuga, ma alla fine la fuga non arriva mai e quindi chiudiamo senza risultati da segnalare, nemmeno un piazzamento, come era comunque preventivato visto lo stato di forma.

Intanto Roche va alla Albert Achteres Profonde van Drenthe in preparazione alle Ardenne arrivando 17mo in una volata di gruppo.

 

C'è poi la Klasika Primavera, dove vanno gli uomini che faranno il Giro e/o le Ardenne; stavolta c'è pure Roche con gli altri. E centriamo anche un doppio piazzamento: Pantani, nonostante la forma non molto buona, chiude 7mo e Barbero è 8vo.

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Nella settimana tra Roubaix e Amstel andiamo all'ultima corsa sul pavé chiudendo la nostra stagione delle pietre e alle ultime due corse prima delle classiche delle Ardenne.

 

Alla Scheldeprijs Vlaanderen si arriva allo sprint e Farrar regola Bontempi, che deve quindi accontentarsi del secondo posto.

 

Al GP de Denain Porte du Hinaut, che presenta un percorso per velocisti, non possiamo lottare per un piazzamento, mentre alla Tour du Finisère è dominio Carrera: arriva un sestetto con tre nostri uomini ed è tripletta: Ghirotto-Sorensen-Roche! Piazziamo anche Zaina 10mo e Barbero 13mo: buona prova in una corsa minore in vista delle tre classiche.

 

 

Insomma, chiudiamo una campagna del pavé di piazzamenti, senza vittorie, ma comunque positiva visti i valori dei nostri: molto buono il 6to posto alla Roubaix, non male il 9no alla Gent, mentre ha deluso un po' il Giro delle Fiandre.

Per quanto riguardo il trittico delle Ardenne, invece, ci presentiamo con una squadra in buona forma con Sorensen che sta molto bene e Roche che ancora ha un po' di margine e dovrebbe raggiungere il top alla Liegi, la più adatta alle sue caratteristiche. La concorrenza sarà di altissimo livello, ma noi abbiamo due capitani forti affiancati da buoni compagni.

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 --Trittico delle Ardenne--

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Prima parte: Amstel Gold Race

Alla Amstel la corsa esplode poco dopo i -30, quando parte un attacco molto pericoloso. Sono in 7, ma uno di questi, Michele Bartoli, non riesce ad agganciarsi agli altri ed è costretto ad inseguire. Gli altri sono Gilbert, Argentin, Boogerd, Bettini, F.Schleck e Camenzind. A 25km dal traguardo, mentre i primi scollinano una cote, l'inseguitore ha mezzo minuto di distacco, mentre il gruppo è a poco più di un minuto.

awXGAfu.jpgI sette però vengono ripresi dal gruppo e alla fine se la giocano in trenta, che arrivano insieme ai piedi del Cauberg. E sul Cauberg ad avere la meglio su tutti è Moreno Argentin, che regola abbastanza nettamente Gasparotto e Lammerts.

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Per quanto riguarda i nostri, Sorensen tenta di uscire troppo presto dalla ruota di Fondriest e perde qualche posizione nella volata per il piazzamento, venendo beffato proprio sul traguardo da Camenzind che gli porta via la 10ma posizione.

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Seconda parte: Freccia Vallone

A 15km dal traguardo, al penultimo passaggio sul Mur de Huy, vanno via Gilbert, Bartoli e Argentin che saltano subito i fuggitivi, tra cui il nostro Ghirotto che cerca di resistere insieme ai primi inseguitori. Il vantaggio sul gruppo supera subito il minuto.

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Subito dopo Gilbert scatta ancora riuscendo a staccare tutti gli altri, mentre da dietro rientra sugli inseguitori D. Martin. Il gruppo dietro non riesce ad organizzare un inseguimento efficace, e così Gilbert vince la Freccia Vallone con gli altri tre che si giocano le posizioni di rincalzo: Bartoli è 2do, Martin 3zo e Argentin 4to. Per quanto riguarda i nostri, Sorensen 15mo e Roche 17mo.

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Dopo una buona prova al GP de Villers Cotterets, dove nonostante il percorso piatto Sorensen chiude 3zo, Barbero 8vo e Roche 14mo, ecco che arriva la Decana!

 

Terza Parte: Liegi - Bastogne - Liegi

Va via una fuga di 11 uomini tra cui il nostro Pulnikov. A 60km dal traguardo Moreno Argentin attacca e riprende i fuggitivi in poco tempo; il gruppo però si avvicina e così lui tenta di vivacizzare l'andatura, creando selezione nel gruppetto. Pulnikov è uno dei pochi che tengono le sue ruote, ma alla fine anche lui è costretto a mollare. A 37km dal traguardo gli inseguitori di Argentin vengono ripresi dal gruppo, che mette nel mirino anche l'italiano. A quel punto però parte in contropiede un attacco molto pericoloso con Gilbert, F.Schleck, D. Martin e un altro che non ricordo.

1ELEchd.jpgGilbert poco dopo scatta ancora e resta solo al comando, mentre dietro restano in 6 ad inseguire gli attaccanti, tirati a tutta da Stephen Roche. Gilbert ha quasi due minuti di vantaggio, che non accennano a scendere, mentre Martin è a poco più di un minuto e gli altri 3 a circa 45", quando mancano 25km.

BZ0hJQc.jpgAvanti i 4 inseguitori si ricongiungono, mentre il gruppetto Sorensen si riporta sotto, anche a meno di 20". Roche però inizia a non averne più e, nonostante da dietro rientri Sagan che dà qualche tirata, il ritmo cala e il gruppetto Argentin riesce a resistere con circa mezzo minuto di vantaggio. Ecco la situazione sul Saint Nicolas, con Gilbert solo in testa con un vantaggio ancora superiore al minuto e mezzo, Argentin in difficoltà e Sorensen che tira il suo gruppetto.

4EqLieE.jpgI 4 vengono ripresi, da dietro rientrano altri e subito partono in contropiede Vandenbroucke e poi Boogerd. Eccoli ai piedi sulla Cote d'Ans, mentre Gilbert va a cogliere un grande successo ed un gruppetto di undici uomini insegue senza troppe speranze la possibilità di centrare almeno il podio. Sorensen, dopo aver lavorato molto, è sull'orlo di una crisi.

IRmGs8g.jpgE alla fine Gilbert, vince i due appena scattati fanno 2do e 3zo e gli altri si giocano una top 10. Sorensen riesce a scollinare indenne l'ultima Cote pur perdendo qualche posizione nel gruppetto, ma poi non fa in tempo a tentare di prendere una ruota per cercare il piazzamento che subito crolla e si pianta. Termina in 18ma posizione.

 

Alla fine dei conti buona Liegi ma con un risultato non molto soddisfacente. Tutto si riassume nel crollo finale di Sorensen, molto attivo e presente fino ai -5. Probabilmente ho esagerato nel farlo lavorare per inseguire e riprendere almeno il quartetto di Argentin.

Modificato da MatteoJuve
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Intanto corso in Italia il Giro del Trentino, dove noi abbiamo portato una squadra di uomini fuori forma più due all'ultima corsa prima del Giro: il passistone Podenzana e l'altro buon passista Chiesa. Podenzana si difende molto bene nelle tappe montane e mosse e chiude al 17mo posto in classifica, mentre Chiesa arriva 11mo nell'unica tappa che si conclude allo sprint. Insomma, percorso non adatto ma i due si danno da fare e non sfigurano.

 

 

Per quanto riguarda gli altri uomini che faranno il Giro, Pantani, Chiappucci, Luttemberger e Schiavina andranno al Romandia come ultima corsa pre-Giro, mentre Barbero, Pulnikov e Zaina avendo già corso le classiche delle Ardenne (con relativa preparazione) non faranno più corse prima della corsa rosa, visto che sono già in buona forma e correndo ancora rischierebbero di arrivare troppo provati già ad inizio Giro.

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Tour de Romandie

Ed ecco la nostra ultima corsa prima del Giro, ma soprattutto l'ultima corsa per Pantani e Chiappucci, dove la forma ancora non sarà al top ma si potrà testare, ed i due possono anche ambire a qualche buon risultato.

Inizio simulando il prologo, in cui Chiappucci arriva a 28" dal vincitore De Las Cuevas e Pantani a 36".

Nella seconda tappa si arriva in volata e Schiavina è 12mo.

La terza tappa è la prima mossa, con uno strappo che termina a circa 6km dal traguardo. Si arriva allo sprint ristretto tra 49 uomini, tra cui Pantani, unico dei nostri, che arriva 8vo.

Il giorno dopo c'è prima delle due tappe di montagna, con arrivo in salita sull'unica asperità di giornata. Pantani tenta di scattare dal gruppo che a 6km dal traguardo è ancora abbastanza folto. Ben presto però capisce che è più una giornata in cui difendersi, infatti si porta dietro altri 7 uomini e subito Michael Rogers, Bruseghin e De Las Cuevas partono ancora staccando gli altri, inseguiti da Landis. Pantani tenta di resistere almeno con gli altri 3 inseguitori (Serpa, Livingston e Gotti), ma fatica a tenerne le ruote e addirittura negli ultimi 200 metri, esagerando nel tentativo di recuperare sui 3, si pianta e viene ripreso dal gruppo. Paga 1'23" ai primi 3 e 29" al terzetto di inseguitori.

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La quinta tappa presenta tre salite vere con arrivo dopo oltre 10km di pianura.

Pantani resta solo già sulla seconda salita, dove inaspettatamente si staccano sia Luttemberger che Chiappucci. Inaspettatamente soprattuto Chiappuci che il giorno prima era arrivato nel gruppo con Pantani e la maggior parte dei big. La cosa naturalmente non scoraggia il Pirata che sull'ultima salita si fa subito vedere molto presente in testa al gruppo e a 10km dalla vetta parte all'attacco. (Ed è fantastico a quel punto sentire le urla di Bulbarelli della Multicronaca :105: )

1N3voIt.jpgRogers aspetta qualche secondo ma poi si lancia all'inseguimento insieme a De Las Cuevas ed altri un po' più dietro. Addirittura i primi due della generale (a pari tempo tra l'altro), quando Pantani si risiede, si affiancano e sembrano voler tirare dritto!

LqGaU2k.jpgAlla fine però Rogers non riesce a sostenere quel ritmo e rallenta, salendo su con Pantani, mentre De Las Cuevas insiste nella sua azione. Da dietro rientrano altri uomini che formano un gruppetto di 7 uomini, da cui però evade subito Livingston, che si riporta sul battistrada. Pantani si tiene per un po' a ruota, poi, dopo aver preso il rifornimento, si mette a tirare per ricucire. Ecco la situazione a 5km dalla vetta, mentre gli inseguitori riprendono un Lampre, ultimo superstite della fuga del mattino.

6kHxZid.jpgL'inseguimento di Pantani produce il ricongiungimento nel giro di un paio di chilometri. Il Lampre e Landis si staccano e così scollinano in 7, che si giocano la tappa tra di loro. L'azione decisiva è quella di Rogers che parte a 3.5km dal traguardo inseguito da Livingston e riesce ad arrivare al traguardo, vincendo la tappa e rafforzando il primato in classifica. Pantani prima si lancia a tirare e quasi stacca i compagni di inseguimento, ma poi si rende conto di non poter tenere quel ritmo fino al traguardo e rallenta, giocandosi così in volata il terzo posto e venendo battuto da De Las Cuevas.

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Il giorno dopo crono di 20km che corro in 3D. Seguo solo Pantani che fa una grandissima prova: 5to a 34" da Rogers.

 

Rogers vince la corsa con Pantani 7mo a 2'51". Buona corsa per lui, che arriva dietro a tutti uomini di livello inferiore, che quindi erano qui al top della forma o quasi; rispetto agli altri leader per le corse a tappe, invece, fa molto meglio, anche se non sappiamo con certezza quanti e quali erano qui in ottica Giro. Probabilmente i vari Basso, Cunego, Di Luca e Simoni sì, e qui hanno preso tutti dai 2'30" ai 5' da Pantani.

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la tua partita da un senso al mio lungo lavoro. grazie  :rolleyes:

No, sono io che devo ringraziarti ancora una volta! :) Lavoro fantastico (e per ora ne ho potuto apprezzare una minima parte), che integrato con la Multicronaca è davvero incredibile. Ieri avevo l'audio disattivato perché stavo guardando la finale del Roland Garros, ma quando stavo per lanciare Pantani ho silenziato la TV ed ho alzato il volume del PC per assaporare appieno il momento! :D 

Comunque io sono l'unico che lo rende pubblico, ma di sicuro ci sono molte persone che giocano col DFT.

 

Ora conquistiamo il Giro ! 

Eh sì, ora viene il Giro! Il prossimo post sarà proprio di presentazione alla corsa rosa.

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Ed eccoci arrivati al primo appuntamento centrale della nostra stagione, che punta soprattutto sulle corse a tappe con Pantani ed una buona squadra attorno. E questo è proprio il primo dei due appuntamenti cerchiati in rosso dal Pirata, che punta a Giro e Tour, anche se sembra proibitivo parlare di doppietta. Comunque, per quanto riguarda il Giro, l'obiettivo è vincere; non so chi saranno gli avversari (poi magari vi faccio un breve focus), quindi non so quali saranno i grandi favoriti, ma sicuramente tra questi bisognerà inserire Pantani. Comunque c'è da dire che oltre alla difficoltà che ha di per sé lottare per il Giro, ancora di più con questo pack in cui il livello è molto alto, la corsa sarà resa ancora più difficile dalla mia inesperienza con il gioco (possiamo dire che questo primo anno è di rodaggio), quindi il rischio di un risultato sotto le aspettative è maggiore del solito, ma comunque noi ci presentiamo alla corsa rosa per soddisfarle a pieno.

 

La squadra

Questi i nostri uomini che si presenteranno al via:

Pantani - capitano, punterà alla vittoria

Chiappucci - gragario di lusso, ultimo uomo in salita, ma potrebbe anche avere libertà per azioni per sé o anche in vista di un attacco di Pantani.

Pulnikov - gragario per le salite

Zaina - gregario per le salite

Luttemberger gregario per le salite

Podenzana - gregario: passista molto forte e buon cronoman, tiene un po' anche in salita

Barbero - gregario: collinare e buon passista

Schiavina - il nostro uomo più veloce, ma potrà lottare solo per qualche piazzamento; buon gregario per lavorare in pianura

 

 

Poi vi presento anche brevemente il percorso, probabilmente nel tardo pomeriggio.

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Il percorso

Il percorso, fantasy, di questo Giro non è dei più duri, sono solo 5 le tappe di montagna; tra queste comunque ci sono almeno 2 tapponi in cui sarà possibile fare la differenza per chi ne avrà. Ci sono poi molte tappe medie, nella maggior parte delle quali sarà difficile fare la differenza, ma in cui probabilmente qualcuno sarà costretto a muoversi vista la non abbondanza di tappe di montagna vera. Molti invece i chilometri a cronometro: prologo di 10km, crono di ben 54km alla sesta tappa e altri 20km nella diciannovesima.

Ma attenzione, perchè ci saranno anche altre due tappe che potranno essere decisive: l'ottava Pisa - Arezzo - Memorial Franco Ballerini con due tratti di pavé che potranno essere passati indenni dal gruppo, ma che potrebbero creare anche selezione ed essere terreno d'attacco, e la decima, la cronoscalata a squadre dello Zoncolan, tappa unica ed inedita, che potrebbe davvero fare grandi distacchi.

 

 

Anche se non sappiamo chi saranno gli avversari, probabilmente Pantani dovrà limitare i danni a crono (ma rispetto ad avversari come potrebbero essere Simoni, Di Luca o Cunego dovrebbe andare alla pari) e poi attaccare sulle salite e se ce ne sarà bisogno anche in qualche tappa di media montagna. Inoltre nella tappa dello Zoncolan, grande incognita che potrebbe essere lo spartiacque del Giro, possiamo fare bene avendo una squadra forte in salita, ma comunque è difficile fare pronostici su una frazione così imprevedibile.

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