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Ben ritrovati dal Giro del Trentino per la cronaca diretta della terza tappa da Dimaro a Sluderno, un vero e proprio tappone che presenta le scalate ai passi Tonale, Gavia e Stelvio. Roba da resa dei conti al Giro d'Italia, ed invece siamo ancora a metà aprile ed è anzi un vero miracolo che siano già pienamente percorribili queste strade che vanno bene al di là dei 2500 metri di quota. Le prime immagini ci giungono proprio dalla vetta del Passo Gavia, dove transita in prima posizione la maglia bianca di miglior giovane Manuel Carneiro (Bahrain-Merida). Il corridore portoghese è andato all'attacco insieme al giapponese Isao Okamoto (Cannondale-Oakley), scollinato per secondo a 17" e già rientrato in discesa. Alle loro spalle, non appena è iniziato il Gavia sono usciti dal gruppo anche il turco Ilhan Celik (Wilier-Triestina), il campione italiano Stefano Pirazzi (Sidi-Pinarello) e il giovane under 23 Matteo Zamparini, passati in vetta con circa 4'30" di ritardo.

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Siamo ora all'uscita dell'abitato di Bormio, dove la strada inizia a salire alla volta dello Stelvio, e vediamo che con una grande discesa Ilhan Celik e Matteo Zamparini hanno quasi raggiunto Isao Okamoto e Manuel Carneiro, distanti ormai non più di mezzo minuto. Chi non ci ha creduto è Pirazzi, che si è rialzato ed è già stato ripreso dal gruppo.

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Lungo gli interminabili tornanti dello Stelvio iniziano le operazioni dei Tugas-Pingo Doce, che sganciano in avanscoperta Jon Izagirre e Joaquim Silva. Il basco era scattato per primo, quando mancavano ancora 20 km alla vetta, e poco più tardi è uscito dal gruppo principale anche il portoghese. Adesso i due Tugas viaggiano in coppia, con 1'40" di vantaggio sul gruppo e 1'50" da recuperare sulla testa della corsa dove, nel frattempo, Celik ha raggiunto Carneiro e Okamoto. Per i due uomini inquadrati la vetta della salita dista ancora 6,5 km.

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E addirittura un terzo Tugas esce dal gruppo a 5 km dal Passo dello Stelvio! Si tratta di Nicolau Casqueiro, che con un ritardo in classifica di appena 2'49" costituisce una minaccia anche per la maglia ciclamino Alaphilippe. D'altra parte, tra i fuggitivi Carneiro e Celik sono ancora più vicini al francese della OmegaPharma, che finora si è limitata a tenere la fuga entro un ritardo ragionevole.

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Ma attenzione perché a 2.200 metri dal gran premio della montagna c'è lo scatto del quarto Tugas, e questa volta è il capitano Rui Costa! Il campione portoghese, oggi in maglia rossa di leader della classifica a punti presa a prestito dallo stesso Alaphilippe, ha già raggiunto in un amen Casqueiro che ora darà fondo alle ultime energie in funzione del proprio capitano. Con loro c'è anche Zamparini, che a differenza di Celik non era riuscito a rientrare sulla testa della corsa e tra poco sarà inghiottito dal gruppo.

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E intanto i battistrada sono già sullo Stelvio, dove a transitare per primo è proprio Ilhan Celik! Davvero notevole l'azione del corridore turco, che i più attenti di voi ricorderanno avversario dei Tugas anche nelle primissime stagioni a livello Continental. Alle sue spalle vediamo Okamoto e Carneiro, staccati solo di pochi secondi e che quindi non dovrebbero avere problemi a rientrare in discesa.

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Concentriamoci però su quanto sta avvenendo subito dietro, perché proprio in vista dello scollinamento Rui Costa ha ritrovato le ruote dei compagni di squadra Jon Izagirre e Joaquim Silva. Si forma così un terzetto tutto Tugas che ha 2'52" da recuperare ai tre uomini al comando ma, soprattutto, 45" di vantaggio nei confronti del gruppo.

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Dunque è in pieno corso di svolgimento un attacco di squadra come tante volte abbiamo già visto nella storia dei Tugas, basti pensare all'azione con cui Rui Costa fece saltare il banco alla Volta a Portugal 2015 mandando a gambe all'aria la camisola amarela Diego Ulissi nel tappone della Serra da Estrela (cliccate sul link per rivivere quella corsa). Quattro anni dopo gli avversari si chiamano Quintana, Nibali e Aru e quindi la missione sembra ancora più ardua, ma il vecchio campione portoghese e la sua squadra non si sono certo tirati indietro. A tra poco per la seconda parte di questa tappa molto appassionante, al cui termine manca ormai soltanto la lunga discesa verso l'arrivo!

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Ancora in diretta per le fasi finali di questa splendida tappa. A circa metà della discesa dello Stelvio il gruppo della maglia ciclamino ha ridotto a 33" il ritardo dal terzetto di Rui Costa, che vedete laggiù sullo sfondo. La parte più ripida è ormai alle spalle e da qua all'arrivo, distante ancora 18 km, sarà fondamentale la forza rimasta nelle gambe per mulinare il lungo rapporto. A comporre questo gruppo sono ancora una quarantina di corridori e tirano OmegaPharma, Mapei-Trek e Geox-Segafredo, mentre il Cannondale in terza ruota probabilmente è lì per rompere i cambi, facendo parte del terzetto al comando anche il loro portacolori Okamoto: fra l'altro, con ancora 3'10" di vantaggio, possiamo ormai esser certi che la fuga arriverà.

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E a proposito di fuga, finita la discesa c'è un nuovo allungo di Ilhan Celik! 4 km all'arrivo per il turco della Wilier-Triestina che oggi sembra avere davvero la gamba della vita!

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E attenzione perché circa nello stesso momento, un chilometro più indietro, Rui Costa lascia la compagnia degli ormai esausti Jon Izagirre e Joaquim Silva, e va da solo. Con le loro ultime trenate, i due compagni di squadra hanno consentito all'ex campione del mondo di riportarsi a una quarantina di secondi di vantaggio nei confronti del gruppo.

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E ora tutti in piedi per applaudire Ilhan Celik! Il corridore turco, con un passato anche nel World Tour in maglia Karcher-Adira, corona l'impresa più bella della propria carriera aggiudicandosi il tappone del Giro del Trentino! Non dimentichiamoci che Celik era andato a riprendere Carneiro e Okamoto partendo tutto solo sulle prime rampe del Gavia, era già transitato per primo sullo Stelvio e ora eccolo qua, vincitore solitario a Sluderno!

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Per Isao Okamoto (Cannondale-Oakley) e la maglia bianca Manuel Carneiro (Bahrain-Merida) il ritardo è di 57": Carneiro, comunque, ha ancora la possibilità di balzare in cima alla classifica: se la gioca con Rui Costa e con l'attuale leader Alaphilippe.

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Ed eccolo, Rui Costa (Tugas-Pingo Doce): il campione portoghese è quarto a 2'08" da Celik, quindi dovrebbe essere stato superato dal giovane connazionale Carneiro per una manciata di secondi. In chiave vittoria finale, però, interessa di più vedere quanto avrà guadagnato sul gruppo di Alaphilippe e Quintana.

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Sono proprio Nairo Quintana in maglia verde e Julian Alaphilippe in maglia ciclamino a vincere la volata del gruppo, le cui prime tre posizioni vengono monopolizzate da corridori della OmegaPharma-Q8 essendo il terzo Laurens De Plus. 2'32" il ritardo di questo plotoncino di poco più di quaranta uomini comprendente, tra gli altri, anche Urán, Caruso, Nibali, Atapuma, Dombrowski, Ulissi, Aru, Meyer e Kangert, oltre ai Tugas Izagirre, Silva, Casqueiro e Treves. Praticamente, quindi, tutti i corridori più forti di questo Giro del Trentino

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Dunque la nuova classifica vede proprio Manuel Carneiro (Bahrain-Merida) balzare al comando per appena 13" nei confronti di Rui Costa e Alaphilippe, ora appaiati; poi il vincitore della tappa Celik quarto a 42" a precedere Quintana che è quinto a 45". Chiudono la top ten Gumowski, Nibali, Urán, Nieminen e Polanc racchiusi nello spazio di una ventina di secondi scarsi.

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Per oggi è tutto, appuntamento a domani per un altro autentico tappone con le salite di Passo Pampeago, Manghen, Vetriolo Terme e Monte Bondone e una classifica ancora cortissima che rende aperta qualsiasi soluzione!

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Penultima tappa del Giro del Trentino da Bolzano ad Aldeno, altro giorno in alta quota con ben cinque gran premi della montagna: sono già stati scalati i passi Pampeago, Manghen e Torcegno, ora siamo lungo la penultima ascesa, quella di Vetriolo Terme, e in testa al gruppo dei migliori va in scena il forcing del Tugas-Pingo Doce per Rui Costa: a tirare è Luis Henriques, appena raggiunto dopo essere andato in avanscoperta in precedenza insieme al compagno Eder Treves che invece conserva ancora qualche secondo. In testa alla corsa, non inquadrati, ci sono Damiano Caruso, Ildus Saburov ed un altro Tugas, Jon Izagirre.

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In vetta alla salita di Vetriolo si sgancia questo quintetto: insieme a Rui Costa ben due compagni di squadra, Joaquim Silva e appunto Eder Treves, e due soli avversari, i colombiani Nairo Quintana (OmegaPharma-Q8) e Rigoberto Urán (Cannondale-Oakley): 2'50" da recuperare al terzetto al comando e una cinquantina sul gruppo del leader Carneiro con il quale c'è anche Alaphilippe. In mezzo, c'è Nibali che cercherà di rientrare in discesa.

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Puntuale, ecco il rientro di Vincenzo Nibali (Mapei-Trek) in fondo alla discesa: sempre 50" il ritardo del gruppo Carneiro, ridotto ad appena 16 unità e dal quale ha perso ampiamente contatto Fabio Aru, attardato di ulteriori 2'30". 2'40", invece, il vantaggio dei tre battistrada sugli uomini inquadrati, ora un tratto di fondovalle e poi sarà Monte Bondone.

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Ed esattamente ai piedi del Bondone il gruppo di Rui Costa e Quintana raggiunge Jon Izagirre, o meglio è il basco ad essersi fatto riprendere per dare ora il suo aiuto al campione del mondo. D'altra parte, ormai, non sono lontani nemmeno Ildus Saburov (Tinkoff-Velux-La Datcha) e Damiano Caruso (Geox-Segafredo), che notiamo in lontananza e ai quali restano solo 15". In rimonta anche il gruppo Carneiro, segnalato ora a 35".

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continua...

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proseguiamo con la cronaca di questa penultima tappa, perché nella prima parte del Bondone avviene il ricongiungimento tra il gruppo Carneiro-Alaphilippe e quello Rui Costa-Quintana che a loro volta, nel frattempo, avevano ripreso gli ultimi due fuggitivi Saburov e Caruso. Si forma quindi un gruppo di 22 uomini al comando della corsa, e sono sempre i Tugas a tenere alto il ritmo per impedire ad altri di rientrare.

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E attenzione a 7,5 km dalla vetta cede la maglia ciclamino Manuel Carneiro (Bahrain-Merida)! Appena davanti a lui ci sono i compagni Darwin Atapuma e Jarlinson Pantano che dovranno scortare il giovane portoghese per impedirgli di perdere troppo tempo.

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E intanto, davanti, un altro portoghese attacca: si tratta, naturalmente, di Rui Costa (Tugas-Pingo Doce)! Dietro di lui pronta reazione da parte di Nairo Quintana (OmegaPharma-Q8) e Rigoberto Urán (Cannondale-Oakley), più staccati tutti gli altri a cominciare da Jan Polanc e Julian Alaphilippe, a loro volta rispettivamente Cannondale e OmegaPharma.

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Siamo ormai in cima al Monte Bondone, dove passa per primo Nairo Quintana seguito da Rigoberto Urán, dal rientrante Julian Alaphilippe e da Rui Costa. Si forma dunque questo quartetto nel quale toccherà ai due OmegaPharma prendere l'iniziativa; staccato di 42" passa in quinta posizione il finlandese Nieminen, a 1'03" Caruso e Formolo della Geox, Nibali della Mapei, Dombrowski, Polanc e Dana della Cannondale e l'altro Quintana, Dayer, sempre della OmegaPharma.

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Che fatica sta facendo Rui Costa a tenere la ruota degli altri tre! L'ex campione del mondo sta quasi staccandosi quando siamo ormai all'ultimo chilometro, ma deve tenere duro perché con Carneiro staccato potrebbe essere lui a vestirsi di ciclamino!

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Ci siamo, volata ristretta e vittoria in scioltezza per Julian Alaphilippe (OmegaPharma-Q8) davanti a Rigoberto Urán, Nairo Quintana e Rui Costa, che perde l'abbuono ma non prende distacco, ed era la cosa per lui più importante.

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A 1'30" ha chiuso in quinta posizione, non inquadrato, Matias Nieminen della Cipollini-Warriors; 2'54" per un gruppetto che ha visto Nibali precedere i tre Cannondale Dombrowski, Dana e Polanc e poi Formolo, Dayer Quintana e Caruso; a 4'01" chiude Atapuma mentre a 4'24", qui inquadrato, il gruppetto dell'ormai ex leader Manuel Carneiro (Bahrain-Merida) e Fabio Aru (Saeco-Philips). Ritardo pesante, per loro!

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Dunque pur avendo perso la tappa, Rui Costa si consola con la conquista della maglia ciclamino! Il leader dei Tugas la spunta per appena un secondo nei confronti di Alaphilippe ma, in vista del durissimo arrivo in salita di domani a Malga Scanuppia, saranno soprattutto i 20" che ha nei confronti di Quintana da tenere in considerazione! Ancora vicino anche Urán, mentre tutti gli altri sono a minuti di distanza e spicca, comunque, l'ottimo quinto posto di un poco considerato Nieminen.

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A domani, dunque, per l'ultima e durissima tappa del Giro del Trentino!

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4 hours ago, MattHorse said:

Non lo vedo molto bene rui per la generale

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però in chiave Giro sta dando la paga a Nibali e Aru, poi oh, Quintana è Quintana... domani il live da Scanuppia

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Due corse nella corsa per l'ultimo atto del Giro del Trentino 2019, il durissimo arrivo di Malga Scanuppia. Gli otto corridori che vedete inquadrati hanno infatti iniziato la salita con circa otto minuti di vantaggio sul gruppo con tutti gli uomini di classifica, e almeno qualcuno di loro riuscirà sicuramente ad arrivare per primo. Si tratta dell'argentino Alejandro De Maria (OmegaPharma-Q8) attualmente in prima posizione e poi, nell'ordine, di Edoardo Zardini (Sidi-Pinarello), del primo leader della corsa Cameron Meyer (Mapei-Trek), Enrico Barbin (Tinkoff-Velux-La Datcha), Kjel Reijnen (Cycling Academy), Marcel Wyss (Team Roth), del figlio d'arte Raimondas Rumsas jr (Wilier-Triestina) e del nostro Joaquim Silva (Tugas-Pingo Doce), che ha una ghiottissima occasione per rompere il ghiaccio con i suoi nuovi colori.

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E dopo aver lasciato sfogare gli avversari, è proprio Joaquim Silva a piazzare un allungo ai 5 km dall'arrivo, al quale nessuno sembra al momento in grado di rispondere!

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Inizia intanto la salita anche il gruppo dei big, e c'è subito lo scatto di Nairo Quintana! Il colombiano della OmegaPharma-Q8 è terzo in classifica a soli 20" dal nostro Rui Costa e, essendo ormai andati gli abbuoni, ha deciso di forzare per mettere quanto più tempo possibile tra sé e il portoghese.

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Torniamo davanti perché sta vivendo un momento molto delicato Joaquim Silva: il portoghese sembrava potersi involare, ed invece quando mancano ancora più di 3 km al traguardo viene raggiunto da un Enrico Barbin in forma straordinaria. E non è ancora fuori dai giochi nemmeno Cameron Meyer, cronometrato a 22".

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Bisogna davvero avere cento occhi in questa fase, nella quale oltre alla vittoria di tappa si stanno decidendo anche le sorti del Giro del Trentino: la maglia ciclamino Rui Costa ha infatti iniziato la sua progressione nel tentativo di contenere entro i 20" il ritardo da Quintana, che a 4,2 km dalla vetta lo precede già di 42". Tra i due, a metà strada, c'è il leader della Cannondale-Oakley Rigoberto Urán.

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Al passaggio al cartello dei 4 km Rui Costa ha recuperato qualcosina, essendo transitato a 38": se davvero dovesse riuscire ad invertire l'inerzia da qui al traguaro, il campione portoghese potrebbe ancora salvare la sua maglia ciclamino. Lo scopriremo subito, a tra poco!

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Riprendiamo la linea ai 3,5 km dal traguardo per gli uomini di classifica, e vediamo che Rui Costa (Tugas-Pingo Doce) ha raggiunto Rigoberto Urán (Cannondale-Oakley) e guadagnato ancora qualcosina nei confronti di Nairo Quintana (OmegaPharma-Q8), ora distante non più di 30". È davvero un testa a testa apertissimo per la conquista del Giro del Trentino!

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Ma torniamo davanti perché, dopo avere rifiatato per quanto possibile, Joaquim Silva (Tugas-Pingo Doce) sembra essere riuscito a guadagnare di nuovo qualche secondo su Enrico Barbin (Tinkoff-Velux-La Datcha), e siamo ormai all'ultimo, infinito chilometro di questa micidiale salita!

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Ottocento metri più sotto, ai -1,8 km, Rui Costa ha ulteriormente avvicinato Nairo Quintana: 19" ora tra i due, il che significa che il portoghese è tornato virtualmente in possesso della maglia ciclamino, ma appunto per questione di appena un secondo! Resta da capire quanto abbia speso il leader dei Tugas, e quanta ne abbia ancora, invece, il colombiano della OmegaPharma.

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Intanto un risultato i Tugas lo portano a casa, perché Joaquim Silva conquista la tappa di Malga Scanuppia! Per lui si tratta del primo successo stagionale e quindi anche del primo con i nostri colori, nonché il più importante della propria carriera. In passato aveva già vinto tappe e classifiche in un'altra corsa hors catégorie, il Qinghai Lake Tour, ma obiettivamente il prestigio della gara cinese non è minimamente paragonabile a quello del Giro del Trentino. Bravissimo anche Enrico Barbin, che chiude secondo staccato di 32", quindi Meyer a 1'07".

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Si susseguono gli arrivi, con Reijnen quarto a 2'10", Wyss quinto a 2'22", Zardini, Rumsas e De Maria a 2'49", ed è ora in vista del traguardo anche Nairo Quintana, mentre attenzione perché Rui Costa sembra avere nuovamente perso qualcosa, tanto da essere stato ripreso anche da Rigoberto Urán che in questo finale sembra averne di più della maglia ciclamino!

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Nairo Quintana conclude la sua tappa in nona posizione, a 6'36" da Joaquim Silva. Quel che conta è però soltanto il tempo che sarà riuscito a guadagnare nei confronti di Rui Costa, mano al cronometro!

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... dieci secondi, quindici, sedici, diciassette, diciotto, diciannove, venti e Rui Costa ancora non arriva... sono ventisei i secondi di ritardo per Rigoberto Urán e Rui Costa, sei in più di quanti potesse permettersene il leader dei Tugas, che quindi perde la maglia ciclamino.

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Finale dolceamaro per i Tugas, che vincono la tappa con Silva ma perdono la classifica con Rui Costa letteralmente sul filo di lana. Il Giro del Trentino 2019 è di Nairo Quintana (OmegaPharma-Q8)! Gran bel biglietto da visita del colombiano in vista del Giro, ma per la Corsa Rosa possiamo dire che anche Rui Costa ha risposto presente. Da rivedere, invece, la condizione di Vincenzo Nibali e Fabio Aru, anche oggi mai della partita e alla fine entrambi piuttosto lontani in classifica: 6'06" di ritardo per il siciliano, addirittura 10' per il sardo che chiude ad un mestissimo 19º posto.

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È tutto dal Giro del Trentino, alla prossima!

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Just now, Noris85 said:

Vediamo, è dura ma si può fare.

cappella mia che, mentre giocavo, ero convinto che Quintana fosse a un solo secondo di ritardo in classifica, invece quello era Alaphilippe: se non mi fossi confuso avrei cercato di rifarmi sotto più gradualmente per non scoppiare nel finale; vabeh, i segnali in vista del Giro sono cmq decisamente migliore delle aspettative, soprattutto pensando alla stagione scorsa di Rui. E bene anche che sono riuscito almeno a vincere la tappa perché, dovendo seguire contemporaneamente le due lotte, ad un certo punto non mi ero accorto che stavo spremendo troppo anche Silva, fortuna che gliene era rimasta ancora un minimo per il finale.

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Adesso, smec-easyjet dice:

cappella mia che, mentre giocavo, ero convinto che Quintana fosse a un solo secondo di ritardo in classifica, invece quello era Alaphilippe: se non mi fossi confuso avrei cercato di rifarmi sotto più gradualmente per non scoppiare nel finale; vabeh, i segnali in vista del Giro sono cmq decisamente migliore delle aspettative, soprattutto pensando alla stagione scorsa di Rui. E bene anche che sono riuscito almeno a vincere la tappa perché, dovendo seguire contemporaneamente le due lotte, ad un certo punto non mi ero accorto che stavo spremendo troppo anche Silva, fortuna che gliene era rimasta ancora un minimo per il finale.

Immaginati tutto questo nel Multy, quando sei in fuga rischi veramente di perderti quello che succede dietro! Almeno in single se hai un attimo di panico può mettere in pausa :mrgreen:

Peccato per Rui, si preannuncia un bel Giro :smilie_daumenpos:

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Just now, Noris85 said:

Immaginati tutto questo nel Multy, quando sei in fuga rischi veramente di perderti quello che succede dietro! Almeno in single se hai un attimo di panico può mettere in pausa :mrgreen:

Peccato per Rui, si preannuncia un bel Giro :smilie_daumenpos:

infatti, non ho mai giocato al multy perché me lo impedisce l'analista: troppe pressioni... :P

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58 minuti fa, smec-easyjet dice:

infatti, non ho mai giocato al multy perché me lo impedisce l'analista: troppe pressioni... :P

Io per una vita quando facevo le volate nel single mettevo in pausa molto spesso per aggiustare il treno... E infatti quando cercavo di organizzare la volata in multy puntualmente saltava qualche comando :D 

Comunque bene per Rui dai, dalle premesse sembra potesse andare peggio. 

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7 minutes ago, Stylus said:

Tutto molto bello ma sto solo aspettando il Giro :D 

 

...e non serve neanche chiederti di quale sbarbato vorrei la scheda. Ti dico solo che padre che il padre lo segua sempre con un camper piuttosto "ben fornito" :D

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25 anni da compiere, corridore completo almeno per quanto riguarda le piccole gare a tappe, in questa sua prima stagione da professionista è stato 2° al Giro della Versilia (corsa fatta da @.::Cancellara91::. che ho inserito come 2.2 e per la quale ho selezionato solo Continental e formazioni espoirs) e 5° al Gp di Sochi che invece è una 2.1. Non ha ancora vinto una gara ma, grazie anche all'aiuto di papà, conta di farlo al più presto! :D

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  • 4 weeks later...
  • 4 weeks later...

per la gioia di @Stylus e spero anche di qualcun altro...

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la scimmia è tornata! ora se riesco già stasera vi racconto la Liegi, poi ci sarà da giocare l'Amstel (che se vi ricordate avevo posticipato ad ultima classica) e via col Giro 2019 dei Tugas

#MonkeyIsBack

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6 hours ago, MattHorse said:

No aspe questa cosa della amstel ultima delle classiche non la sapevo, come mai? E soprattutto finisce in cima al Cauberg o prevede qualcos'altro?

finisce 1,5 km dopo il Cauberg, come era fino all'anno scorso.... l'ho messa come ultima classica perché in generale avevo dato una rimescolata al calendario per non giocare sempre le stesse corse nello stesso ordine; in particolare, per questo momento della stagione, ho allungato la campagna delle Ardenne e creato un nuovo trittico tutto vallone con la Freccia anticipata alla domenica dell'Amstel, il Gp di Vallonia da settembre al mercoledì della Freccia e la Liegi nella sua collocazione solita, con l'Amstel spostata alla domenica successiva alla Doyenne e, quindi, ad una settimana scarsa dal via del Giro.

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e come promesso, rieccoci per l'ennesima volta! subito la prima parte del live della Liegi-Bastogne-Liegi 2019!

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@Stylus@.::Cancellara91::.@deddi@Caschettointesta@Lory94ITA@Big white@superalex@pantanibali3@vivailciclismopulito@fedegram@losqualo90@Cune2000@Noris85@MattH

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On 28/5/2017 at 7:11 PM, MattHorse said:

No aspe questa cosa della amstel ultima delle classiche non la sapevo, come mai? E soprattutto finisce in cima al Cauberg o prevede qualcos'altro?

rettifico: ho appena lanciato l'Amstel ed evidentemente ero stato preveggente quando ho scelto la variante, perché parte ed arriva a Maastricht, in pianura, quindi deve essere il percorso della vecchia Amstel pre 2002, di sicuro il più simile per spirito a quello proposto veramente quest'anno... alé

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