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2 minutes ago, Stylus said:

In conclusione mi stai dicendo che stai pensando di voler vincere il Giro con Silva? :D 

no, ma che dubito pure di vincerlo con Rui... e che se piazzamento in top 10 deve essere, preferisco farlo con Silva che ha ancora qualche margine di miglioramento; e che, soprattutto, con Rui a coprirgli le spalle, Silva può forse sperare di avere un po' più di libertà di movimento, come ha avuto oggi, appunto

EDIT: intanto un obiettivo è già raggiunto: aver scongiurato la quinta vittoria di Nibali contro cui non ho nulla di particolare nella vita reale, ma che a PCM non si può vedere, come una volta non si poteva vedere Cunego :P

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Ancora un buongiorno a tutti, per la cronaca diretta della prima delle due tappe dolomitiche. Oggi il menu è dei più tradizionali, con il canonico giro del Sellaronda da affrontarsi in senso antiorario e arrivo a Canazei. E proprio da Canazei la corsa sta passando in questo momento, quando mancano 64 km all'arrivo ed in precedenza è già stato scalato il pedalabile Valico di San Lugano. La tappa entra nel vivo proprio adesso con la scalata del Pordoi, e al momento al comando abbiamo i tre corridori che vedete inquadrati - Andrey Amador della Bahrain-Merida, Nicolau Casqueiro dei Tugas-Pingo Doce e Damiano Caruso della Geox-Segafredo - con un vantaggio di circa nove minuti sul gruppo della maglia rosa.

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All'incirca a metà strada tra la testa della corsa e il gruppo, ci sono questi due corridori evasi proprio sul San Lugano. Si tratta della maglia verde Simon Yates (Sky-BikeExchange) e di un altro Tugas, Luis Henriques. I due devono recuperare 4'08" ai battistrada e hanno 5'01" sul gruppo.

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Ed ecco finalmente il gruppo della maglia rosa, tirato proprio dai Bora-Hansgrohe di Rafal Majka, al passaggio da Canazei: 8'27" il ritardo aggiornato.

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In località Pecol, quindi nella prima parte del Pordoi, si muove dal gruppo il terzo Tugas, vale a dire il brasiliano Éder Treves. Che qualcosa bolla in pentola?

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In effetti sì, perché ad un paio di chilometri dal gpm c'è l'attacco di José Herrada con a ruota Joaquim Silva! Rui Costa sta lanciando all'attacco tutti i suoi uomini, e ora ad entrare in azione è anche il decimo della classifica generale. Vediamo come evolve la situazione.

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L'azione di Herrada è durata poche centinaia di metri, quella di Joaquim Silva invece prosegue e con lui allo scollinamento c'è anche Thibaut Pinot (PMU.fr), che per la prima volta in questo suo abulico Giro d'Italia dà un segno di vita. I due hanno otto minuti esatti dalla testa della corsa e una trentina di secondi nei confronti del gruppo della maglia rosa.

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Breve discesa, e la strada riprende a salire verso il Campolongo. Qui Joaquim Silva trova le ruote di Éder Treves, mentre Pinot ha già perso contatto. La coppia Tugas pedala con 45" di vantaggio nei confronti del gruppo della maglia rosa e 3'33" da recuperare ad un terzo loro compagno, Henriques, che si è già lasciato sfilare da Yates e sale del suo passo in attesa di essere d'aiuto a chi sta sopraggiungendo.

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Questa dunque la situazione a una quarantina di chilometri dall'arrivo: al comando abbiamo sempre Casqueiro, Amador e Caruso che hanno ora 1'56" su Simon Yates, 3'53" su Henriques, 7'26" su Silva e Treves e 8'11" sul gruppo della maglia rosa che comprende tutti i principali uomini di classifica. Pausa per noi, a tra poco!

@Stylus@.::Cancellara91::.@deddi@Caschettointesta@Lory94ITA@Big white@superalex@pantanibali3@vivailciclismopulito@fedegram@losqualo90@Cune2000@Noris85 @MattHorse

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Riprendiamo quando siamo ancora sulla salita del Campolongo, e dal gruppoevade questo drappello di contrattaccanti nel quale spicca la maglia rosa in persona, Rafal Majka (Bora-Hansgrohe). Con lui Diego Rosa (Dimension Data), Mattia Cattaneo (Ag2r La Mondiale-Astana), Diego Ulissi (Bahrain-Merida), Adam Yates (Sky-BikeExchange) e in ultima posizione Bauke Mollema (Sunweb-Giant). Rui Costa, Henao, Polanc e Aru, invece, per ora preferiscono non rispondere alle accelerazioni.

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Grazie soprattutto al lavoro di Treves, immediatamente fermati dall'ammiraglia Tugas visto lo scarso vantaggio e l'attacco della maglia rosa, il gruppo con Rui Costa ed Henao riesce a rinvenire su quello di Rafal Majka, che però contrattacca con Diego Rosa e, semicoperto, Ruben Fernández (Banesto-Santander). Anche Mattia Cattaneo e lo stesso Sergio Luis Henao (Tinkoff-Velux) provano a reagire. E ormai siamo in cima al Campolongo!

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Dopo la picchiata su Corvara, sono i soli Diego Rosa e Rafal Majka, però, a prendere il largo: 24" i loro secondi di vantaggio sul resto del gruppo quando la strada riprende a salire alla volta del Passo Gardena e, come vedete, anche Luis Henriques (Tugas-Pingo Doce) si sta lasciando sfilare per poter dare manforte all'inseguimento.

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Nuovo rimescolamento di carte a 4 km dal gran premio della montagna, quando su Rafal Majka e Diego Rosa rinvengono i corridori che vedete inquadrati: dall'ultima posizione riconosciamo la maglia bianca Miguel Ángel López (Milka-BMC), Bauke Mollema (Sunweb-Giant), Fabio Aru (Saeco-Philips), Sergio Luis Henao e soprattutto Diego Ulissi (Bahrain-Merida), che sceglie di tirare dritto! Il gruppo con Rui Costa, Yates e Polanc è cronometrato a 28".

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Dopo la fiammata di Ulissi, davanti ci si guarda per qualche secondo di troppo, e così ad un paio di chilometri dal Gardena grazie al forcing di Joaquim Silva rientrano anche Rui Costa (Tugas-Pingo Doce), Adam Yates (Sky-BikeExchange), Jan Polanc (Cannondale-Oakley) e gli altri che erano rimasti staccati. Da sottolineare, quindi, che Silva si è messo a completa disposizione del proprio capitano.

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In vetta al Passo Gardena sono così una ventina gli uomini che fanno parte del gruppo della maglia rosa, con lo stesso Rafal Majka a passare per primo sotto l'arco del gpm. 

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Mancano meno di 25 km all'arrivo e al comando, ora, con Amador e Caruso c'è anche Simon Yates, mentre il Tugas Casqueiro si è rialzato e insegue a una cinquantina di secondi. 2'51", infine, il ritardo del gruppo nel quale, nonostante la battaglia vista tra Campolongo e Gardena, i big sono ancora tutti assieme ad eccezione di Formolo, che ci viene segnalato a circa un minuto di ritardo da radiocorsa. A tra poco!

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Riprendiamo la linea nel momento di transizione tra la discesa del Gardena e l'inizio dell'ultima salita di giornata, il Passo Sella. Le telecamere indugiano adesso su Vincenzo Nibali (Mapei-Trek), che ha perso contatto dal gruppo della maglia rosa e si trova ora in questo drappello di ritardatari del quale fa parte anche Davide Formolo (Geox-Segafredo): sono loro i due pesci più grossi ad essere caduti nella rete, fin qui.

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La testa della corsa invece si trova già sulla salita del Sella e vediamo che Andrey Amador (Bahrain-Merida) ha perso contatto dalla maglia verde Simon Yates (Sky-BikeExchange) e da Damiano Caruso (Geox-Segafredo). Saranno il britannico e l'italiano, quindi, a giocarsi la vittoria di tappa.

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La strada torna a salire anche per i big, ma nella prima parte del Sella tira regolare Joaquim Silva (Tugas-Pingo Doce) con tutto il gruppo della maglia rosa a ruota. Poi, a 2 km dalla vetta, attacca Sergio Luis Henao (Tinkoff-Velux). Prova a seguirlo Diego Rosa (Dimensio Data), mentre più dietro è sempre Silva a tirare.

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Silva è uno schiacciasassi e riprende in un amen sia Henao che Rosa. In contropiede, come già sul Campolongo, parte invece Diego Ulissi ed è proprio il toscano della Bahrain-Merida il primo big a passare sul Sella, con un ritardo di 2'16" dalla coppia di testa e 31" sul gruppo maglia rosa.

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Davanti intanto, dopo lo sprint per conquistare gli ennesimi punti al gpm, Simon Yates ha tirato dritto e staccato Damiano Caruso in discesa:

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Anche il gruppo ormai ha iniziato la picchiata verso Canazei e attenzione perché, accorgendosi che la maglia rosa Rafal Majka (Bora-Hansgrohe) era nelle ultime posizioni, il campione portoghese Rui Costa (Tugas-Pingo Doce) prova l'allungo! Mancano ormai meno di 10 km all'arrivo, tutti in discesa.

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Nessuno, ovviamente, dà una mano alla maglia rosa e così tocca a Rafal Majka in prima persona inseguire Rui Costa.

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E vediamo che i due hanno fatto il vuoto: Rui Costa davanti, Rafal Majka al suo inseguimento e gli altri staccati

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Ultimo chilometro in vista, e Rafal Majka tiene sempre nel mirino Rui Costa: tra i due non hanno mai ballato più di 20", ma ora sembrano essere anche meno. Ricordiamoci comunque che in classifica il polacco e il portoghese sono separati da soli 24" e, quindi, teoricamente la maglia rosa è ancora in bilico.

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Ultima pausa per noi, a tra pochissimo con l'arrivo di tutti i protagonisti!

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Telecamere fisse e tutti in piedi per applaudire una nuova impresa della maglia verde:
DOPO PINEROLO, SIMON YATES (SKY-BIKEEXCHANGE) TRIONFA ANCHE A CANAZEI!

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Davvero incredibile il Giro d'Italia che sta disputando Yates: uscito presto di classifica, sì, ma capace di vincere le due tappe più dure fin qui disputate e di avere già ipotecato con ampio anticipo la conquista della maglia verde. In seconda posizione, staccato di 35", si piazza un comunque bravo Damiano Caruso (Geox-Segafredo), terzo a 1'17" arriverà Andrey Amador della Bahrain-Merida.

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E un altro alfiere della Bahrain, il capitano, taglia il traguardo in quarta posizione: davvero un'ottima giornata per Diego Ulissi che si sta rendendo protagonista di un Giro d'Italia di assoluto valore. Il livornese chiude a 2'29" da Yates ma sarà interessante soprattutto verificare quanto avrà guadagnato sugli altri uomini di classifica.

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Ed ecco sopraggiungere Rui Costa (Tugas-Pingo Doce) in quinta posizione, a 2'57" da Yates e quindi 28" da Ulissi. Quasi nella sua scia la maglia rosa Rafal Majka (Bora-Hansgrohe), da verificare se i cronometristi rileveranno distacchi.

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Alla spicciolata, e a breve distanza, arrivano anche tutti gli altri big: questi inquadrati sono Adam Yates (Sky-BikeExchange), Sergio Luis Henao (Tinkoff-Velux), Jan Polanc (Cannondale-Oakley) e Bauke Mollema (Sunweb-Giant), un po' più indietro riconosciamo la maglia rosso Saeco di Fabio Aru, quella celeste e bianca di Mattia Cattaneo (Ag2r La Mondiale-Astana) e la bianca di Miguel Ángel López (Milka-BMC).

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Esce ora l'ordine d'arrivo, e vediamo che tutti i corridori a partire da Rui Costa e fino a Mollema vengono accreditati dello stesso tempo; non solo, perché fuori dalla top ten sono conteggiati a 2'57" anche Dombrowski, Fabio Aru, Cattaneo, Diego Rosa, López, Bongiorno e Ruben Fernández.

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I primi ritardatari sono dunque gli uomini che vediamo adesso inquadrati, un drappello di sette corridori aperto dai Tugas Joaquim Silva e Nicolau Casqueiro e del quale fanno parte anche Hugh Carthy (Sky-BikeExchange), Gianfranco Zilioli (Saeco-Philips), Thibaut Pinot (PMU.fr), Pierre Roger Latour (Ag2r La Mondiale-Astana), Emanuel Buchmann e soprattutto Davide Formolo (Geox-Segafredo). Tutti a 4'20" dal vincitore, quindi 1'51" da Ulissi e 1'23" dal gruppo della maglia rosa.

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Infine, ecco un mesto Vincenzo Nibali (Mapei-Trek) chiudere da solo a 5'10" di ritardo da Yates, 2'13" dai rivali più importanti. Questo Giro si sta trasformando in un autentico calvario per lo Squalo, e a questo punto c'è anche da chiedersi se abbia senso continuare. Stesso discorso per Froome che chiude 14" dopo Nibali, e in classifica viaggia ormai intorno alla quarantesima posizione a circa 25 minuti di ritardo.

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Non cambia dunque granché in classifica generale, se non l'arretramento di Formolo che viene scavalcato da Ulissi in settima posizione, e l'inserimento in top ten di López a scapito di Silva, tornato oggi a fare il gregario di Rui Costa dopo la libera uscita di ieri a Montevecchia.

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Da Canazei è tutto, a presto per una nuova tappa di alta montagna, qui sulle Dolomiti, ciao!

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Non molla un metro il polacco!


Eh già... E poi c'è Aru che fin qui ha vivacchiato, ma ancora non è spacciato e se decide di svegliarsi può rientrare in gioco per tutto... Cmq ad ora è testa a testa Majka-Rui e da quest'ultima tappa usciamo un po'più rinfrancati. Ora restano il tappone di domani, Blockhaus e Terminillo favorevoli a Majka. Muri fermani, Castelli Romani e crono di Roma a vantaggio di Rui Costa. Diventa fondamentale non perdere o perdere pochissimo domani, perché poi si può ancora pensare di recuperare qualcosa l'ultima settimana

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Se Rui riuscisse a vincere questo giro farebbe una gran cosa perché majka è molto forte nei valori secondari. E per questo a crono non so quanto si possa recuperare al polacco, se la cava anche lui, forse giusto a colmare il distacco fin qui accumulato ma mantenerlo sarà dura. Cominciando dal passo rolle ma è la tappa che meno mi preoccuperebbe perché ha molte salite e qualche cosa di può inventare ma è la tappa del blockhaus  (quello vero oltre i 2000 non la majelletta ) che è salita secca e in cui sarà solo lotta tra chi va più forte e similmente terminillo

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Se Rui riuscisse a vincere questo giro farebbe una gran cosa perché majka è molto forte nei valori secondari. E per questo a crono non so quanto si possa recuperare al polacco, se la cava anche lui, forse giusto a colmare il distacco fin qui accumulato ma mantenerlo sarà dura. Cominciando dal passo rolle ma è la tappa che meno mi preoccuperebbe perché ha molte salite e qualche cosa di può inventare ma è la tappa del blockhaus  (quello vero oltre i 2000 non la majelletta ) che è salita secca e in cui sarà solo lotta tra chi va più forte e similmente terminillo


Eh lo so, il Blockhaus in salita secca mi fa una gran paura

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Ciao a tutti e ben ritrovati dal Giro per la cronaca diretta di quella che è la vera tappa regina di questa edizione: la seconda ed ultima frazione dolomitica, da Borgo Valsugana al Passo Rolle passando per la bellezza di cinque gran premi della montagna, di cui tre di 1ª categoria, oltre naturalmente alla salita finale. Poco o nulla da raccontare, però, nelle prime due ore di gara, e così prendiamo la linea già a metà percorso, quando i quattro fuggitivi della prima ora stanno per iniziare la salita al Passo Cereda con un vantaggio di circa 14 minuti nei confronti del gruppo. Da sinistra a destra, si tratta dei baschi Jon Izagirre (Tugas-Pingo Doce) e Beñat Intxausti (Sky-BikeExchange), del portoghese Manuel Carneiro (Bahrain-Merida) e dello statunitense Andrew Talansky (Cannondale-Oakley). Visto l'ampio vantaggio e la qualità dei corridori, è molto probabile che la lotta per la vittoria di tappa sia già limitata a questi quattro.

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Da notare, però, un certo movimento dei Tugas: qui con le immagini facciamo un passo indietro, al precedente gpm del Passo di Gobbera, sul quale era andato in avanscoperta l'esperto Tiago Machado...

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... e quando anche i big arrivano sul Cereda, il primo a muoversi è proprio un altro portoghese, vale a dire Joaquim Silva (Tugas-Pingo Doce)!

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A metà della salita del Cereda, Joaquim Silva raggiunge Tiago Machado. La coppia Tugas ha però solo 41" di vantaggio sul gruppo della maglia rosa, e ben 7'31" da un altro terzetto di cui non vi abbiamo ancora parlato, andato all'attacco quando ancora eravamo sul Brocon, vale a dire Zardini, Rabottini e il cinese Zhu.

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I battistrada intanto sono già in cima, e a passare per primo sul Cereda è Jon Izagirre davanti a Andrew Talansky e Beñat Intxausti.

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3'21" il ritardo al gpm di Zhu e Rabottini, 3'36" quello di Zardini, quindi Silva e Machado a 8'40" ed il gruppo maglia rosa, qui inquadrato, a 9'39": la coppia Tugas ha quindi guadagnato ancora qualcosa.

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Dopo il Cereda non c'è subito una vera e propria discesa, ma piuttosto un tratto di saliscendi che porta alla Forcella d'Aune e si rivela fatale a Joaquim Silva e Tiago Machado, che si rialzano venendo raggiunti a una cinquantina di chilometri dall'arrivo.

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Mancano ora solo la lunga e impegnativa salita al Valles e poi l'ultima parte del Rolle in cima a cui è posto il traguardo. Il vantaggio dei quattro battistrada supera ancora i dieci minuti e gli stessi Rabottini, Zhu e Zardini hanno ancora 7'10" di margine sul gruppo. Fino a questo momento, quindi, il tappone dolomitico ha detto molto meno di quanto ci si aspettasse, segno che forse il lungo tratto interlocutorio tra il Cereda e l'inizio del Valles, quello nel quale la corsa si trova in questo momento, ha inibito la combattività degli uomini di classifica. Non andate via, però, perché la corsa sta per entrare finalmente nel vivo!

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Di nuovo in diretta quando i battistrada hanno già approcciato il Passo Valles e il primo a perdere contatto dal quartetto di testa è Jon Izagirre (Tugas-Pingo Doce) non sappiamo se perché effettivamente in difficoltà, o se per essere d'aiuto a Rui Costa. Proseguono nella loro azione, invece, Beñat Intxausti (Sky-BikeExchange), Manuel Carneiro (Baharain-Merida) e Andrew Talansky (Cannondale-Oakley).

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E c'è movimento anche tra i big: a 9 km dalla vetta si muove Ruben Fernández (Banesto-Santander) provocando la reazione di Adam Yates (Sky-BikeExchange) e della maglia rosa Rafal Majka (Bora-Hansgrohe), preoccupata soprattutto di non concedere spazio al britannico mentre Fernández e più lontano in classifica.

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Pronta, comunque, la reazione dei Tugas con Tiago Machado a chiudere e a riportare sotto il proprio leader Rui Costa, oltre a Fabio Aru (Saeco-Philips), Diego Ulissi (Bahrain-Merida), la maglia bianca Miguel Ángel López (Milka-BMC) e Sergio Luis Henao (Tinkoff-Velux), per citare i nomi dei primi corridori che vediamo rientrare.

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Ma a 7,2 km dal gpm ecco un altro scatto di Ruben Fernández, questa volta seguito da Sergio Luis Henao e da Joe Dombrowski (Cannondale-Oakley). Adam Yates, più staccato, prova a chiudere il buco.

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Ed ecco proprio Adam Yates e la maglia rosa Rafal Majka che a loro volta si lanciano all'inseguimento dei tre corridori appena andati all'attacco. Rui Costa per ora non risponde e rimane a ruota dei propri compagni schierati in testa al gruppo: sempre Tiago Machado e Nicolau Casqueiro, in particolare, a tirare in questa fase mentre Silva si mantiene passivo.

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Torniamo però davanti perché Beñat Intxausti sta forzando il ritmo e sembra potersene andare da solo: in seconda posizione Manuel Carneiro segnalato già a 8", quindi Andrew Talansky a 17" e Jon Izagirre a 54". Meno di 2 km al gpm per la testa della corsa.

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Intanto, per quanto riguarda la lotta tra i big, ai -3 km alla fine della salita del Valles si compone questo drappello di sette corridori: nell'ordine la maglia verde Simon Yates (Sky-BikeExchange) ultimo a muoversi e ora subito in testa a tirare, quindi Sergio Luis Henao, Ruben Fernández, Rafal Majka, Davide Formolo (Geox-Segafredo), Adam Yates e Joe Dombrowski. A 31" Fabio Aru che, tutto solo, sta cercando di riaccodarsi, mentre il gruppo con Rui Costa, Polanc, Ulissi, Rosa, Cattaneo e López tra gli altri è a 43".

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A 2,5 km dall'arrivo sono 43" i secondi che separano il gruppetto della maglia rosa da quello di Rui Costa, che vediamo in primo piano, con Fabio Aru sempre a metà strada. Insieme al campione portoghese è rimasto il solo Joaquim Silva, mentre gli altri componenti del drappello sono Jan Polanc della Cannondale-Oakley, Mattia Cattaneo e Pierre Roger Latour della Ag2r La Mondiale-Astana, Bauke Mollema della Sunweb-Giant e Diego Ulissi della Bahrain-Merida. Si sono staccati, invece, la maglia bianca López, Rosa, Nibali, Barguil, Pinot e Pantano.

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Grazie al sacrificio di Joaquim Silva e poi ad un'accelerazione data in prima persona, Rui Costa ritrova le ruote del gruppo Majka proprio in vista dello scollinamento del Passo Valles. Come lui sono rientrati anche Fabio Aru, Mattia Cattaneo e Jan Polanc, quindi sono undici ora gli uomini che compongono il gruppo della maglia rosa.

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Il ritardo di questi corridori nei confronti di Intxausti, ormai leader solitario, è però ancora di 8 minuti quando mancano ormai meno di 13 km all'arrivo. Scontato, quindi, l'esito della lotta per la vittoria di tappa, per la quale tutt'al più potranno rientrare in gioco Carneiro e Talansky. Vi ricordiamo poi che, davanti al gruppo dei big, ci sono ancora anche Zardini, Zhu e Rabottini, che la regia non ha mai inquadrato. Da segnalare, poi, che Ulissi e Mollema sono passati sul Valles con 28" di ritardo dalla maglia rosa, mentre a 44" sono transitati Rosa, Nibali, Latour e López. Ancora una pausa per noi, a tra poco!

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Eccoci di nuovo in onda: si affronta ora la salita finale, vale a dire l'ultima parte dell'altrimenti interminabile Passo Rolle, e a 3,5 km dal traguardo Beñat Intxausti (Sky-BikeExchange) ha ormai la vittoria in pugno. Il 33enne corridori basco ha infatti 55" di vantaggio sul primo inseguitore, lo statunitense Talansky.

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Il gruppo dei big si trova invece a poco più di 5 km dalla vetta e sono sempre insieme gli undici uomini che avevano valicato insieme il Passo Valles: si tratta nell'ordine di Ruben Fernández (Banesto-Santander), Joe Dombrowski (Cannondale-Oakley), la maglia verde Simon Yates (Sky-BikeEchange), Bauke Mollema (Sunweb-Giant), Adam Yates (Sky-BikeExchange), Sergio Luis Henao (Tinkoff-Velux), la maglia rosa Rafal Majka (Bora-Hansgrohe), Davide Formolo (Geox-Segafredo), il campione portoghese Rui Costa (Tugas-Pingo Doce), Mattia Cattaneo (Ag2r La Mondiale-Astana), Jan Polanc (Cannondale-Oakley) e Diego Ulissi (Bahrain-Merida). Il loro ritardo da Intxausti è addirittura tornato a salire e ora è di 8'06".

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Primi inseguitori del gruppo maglia rosa, a 34", il leader dei giovani Miguel Ángel López (Milka-BMC) e Diego Rosa (Dimension Data) che a loro volta hanno distanziato ormai di un minuto il drappello di Nibali, Pinot, Barguil e Silva.

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E c'è adesso l'attacco di Sergio Luis Henao! Il terzo della generale si muove a 5 km dall'arrivo, a seguirlo un sorprendente Joe Dombrowski che oggi è particolarmente pimpante e sembra correre per sé, disinteressandosi della presenza nello stesso gruppo del proprio capitano, Polanc.

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Ed è già tempo di alzare le braccia al cielo per l'eroe di giornata, che torna a vincere dopo ben sei anni di astinenza:
BEÑAT INTXAUSTI (SKY-BIKEEXCHANGE) CONQUISTA IL PASSO ROLLE!

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Andrew Talansky (Cannondale-Oakley) si accontenta della seconda posizione a 1'19" da Intxausti, terzo a 1'44" Manuel Carneiro (Bahrain-Merida).

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E ora una brevissima pausa prima di andare a seguire l'arrivo dei big tra i quali, ricordiamo, c'è appena stato lo scatto di Henao!

 

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Ed eccoci nuovamente in collegamento quando anche gli uomini di classifica si trovano a non più di 2,5 km dall'arrivo. L'attacco di Henao con il quale vi avevamo lasciati è già stato rintuzzato, adesso vediamo il gruppo della maglia rosa che sta per andare a riprendere i corridori rimasti a lungo intercalati tra la testa della corsa e i big e che, solo ora, vengono finalmente inquadrati: oltre a Jon Izagirre (Tugas-Pingo Doce), si tratta dell'abruzzese Matteo Rabottini (Nippo-Vini Fantini) e del cinese Zhu Gang (Beijing-Lenovo).

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Attenzione però perché hanno perso contatto dal gruppo della maglia rosa tre uomini importanti, e tutti italiani: Mattia Cattaneo (Ag2r La Mondiale-Astana), Fabio Aru (Saeco-Philips) e Davide Formolo (Geox-Segafredo)! Ancora più staccato Diego Ulissi che ha ceduto di schianto nel momento dell'attacco di Henao, oltre a Rosa che avev già perso contatto: tutti gli italiani di classifica, quindi, stanno attraversando una fase critica.

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Ripreso dal gruppo della maglia rosa, Jon Izagirre si mette subito in testa e grazie al suo forcing resistono a ruota i soli Ruben Fernández (Banesto-Santander), Rafal Majka in maglia rosa (Bora-Hansgrohe), Bauke Mollema (Sunweb-Giant), Rui Costa (Tugas-Pingo Doce) e Joe Dombrowski (Cannondale-Oakley)!

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Izagirre tira dai -1.500 ai -300 metri ma, proprio quando sembra che i big debbano arrivare tutti assieme, in vista del traguardo c'è lo scatto veemente di Rafal Majka (Bora-Hansgrohe), e la maglia rosa fa subito il vuoto!

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Ed ecco Rafal Majka al traguardo: la maglia rosa piomba sulla linea d'arrivo in quarta posizione a 7'35" da Intxausti, e qualcosa guadagnerà anche oggi nei confronti dei rivali diretti:

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Quinto a 7'44" Sergio Luis Henao (Tinkoff-Velux), che quindi cede 9" a Majka ma ne guadagna 10" su tutti gli altri ovvero Ruben Fernández (Banesto-Santander), Joe Dombrowski (Cannondale-Oakley), Rui Costa (Tugas-Pingo Doce), Adam Yates (Sky-BikeExchange) e Jon Izagirre (Tugas-Pingo Doce) che chiude la top ten: per tutti loro, quindi, il ritardo da Majka è di 19".

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Stessi distacchi - 7'54" da Intxausti, 19" da Majka e 10" da Henao - anche per Bauke Mollema (Sunweb-Giant), Jan Polanc (Cannondale-Oakley), Fabio Aru (Saeco-Philips) e Davide Formolo (Geox-Segafredo), questi ultimi rientrati in extremis in coda al gruppetto di Rui Costa.

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Ed ecco, invece, i principali sconfitti di oggi: Diego Ulissi (Bahrain-Merida), la maglia bianca Miguel Ángel López (Milka-BMC) e Diego Rosa (Dimension Data), tutti a 8'43" da Intxausti e quindi a 1'08" da Majka. Con loro anche il portacolori della Sidi-Pinarello Edoardo Zardini.

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Questo dunque l'ordine d'arrivo...

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... la nuova classifica generale:

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Rafal Majka aumenta dunque il proprio vantaggio nei confronti dei primi inseguitori, con Rui Costa che si vede avvicinare anche da Henao ora distante appena 3". Tre corridori nello spazio di 46" alla fine della seconda settimana e delle grandi montagne alpine, comunque, significa che la storia di questo Giro d'Italia 2019 è tutt'altro che scritta.

Dopo il giorno di riposo, la carovana si sposterà ora a Modena da dove tornerà a scendere lungo la dorsale adriatica, e la lotta per la maglia rosa si deciderà tra la tappa dei muri fermani, favorevole a Rui Costa, gli arrivi in salita di Blockhaus e Terminillo che strizzano l'occhio a Majka ed Henao, e la ultima due giorni nuovamente favorevole al campione portoghese: prima la frazione mossa sulle colline dei Castelli Romani, e infine la cronometro di quasi 30 km che porterà il Giro a concludersi nella Città Eterna. Per una storia, quindi, ancora tutta da decidere, a presto!

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1 hour ago, Noris85 said:

Majka è veramente un osso duro! Penso che al termine delle due tappe di montagna dovrai studiarti una bella strategia in base al ritardo (se ci sarà) nella generale.

la tappa in cui proverò a far saltare il banco è quella di Porto Sant'Elpidio, anche perché sul Blockhaus rischio di prenderle di brutto essendo una salita secca. Già il Terminillo, con la doppia scalata, mi fa meno paura, ma devo presentarmi alla due giorni finale al massimo con 30" di ritardo per sperare di ribaltare il Giro tra l'altra tappa collinare (quella dei Castelli) e la crono, in cui in effetti non è detto che Rui riesca ancora a guadaganre su Majka. Insomma, ribadisco: la tappa in cui provare ancora a vincere il Giro è quella marchigiana, giocando magari sull'IA...

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C'è un morbo al giro per cui il velocista che vince la prima volata poi diventa ogni anno un iradiddio..lo scorso anno il finlandese!

Tappa del Passo Rolle non entusiasmante e hai perso meno del previsto! Devi riuscire assolutamente a limare qualcosa, sono già troppi forse da guadagnare a crono (Henao da questo punto di vista è lo sfavorito di tre). Poi magari sul Blockhaus Aru ha la giornata d'oro e smazzola tutti 8)

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23 minutes ago, Stylus said:

C'è un morbo al giro per cui il velocista che vince la prima volata poi diventa ogni anno un iradiddio..lo scorso anno il finlandese!

Tappa del Passo Rolle non entusiasmante e hai perso meno del previsto! Devi riuscire assolutamente a limare qualcosa, sono già troppi forse da guadagnare a crono (Henao da questo punto di vista è lo sfavorito di tre). Poi magari sul Blockhaus Aru ha la giornata d'oro e smazzola tutti 8)

In realtà l'anno scorso la prima tappa (con relativa maglia rosa) l'aveva vinta Lamberg, poi era emerso Hamalainen ma cmq c'era stato molto più equilibrio nelle volate: 4 Hamalainen, 1 Lamberg, 1 Nizzolo e 1 Cavendish. Quest'anno, solo il CAMPIONE OLIMPICO Colbrelli

Perché non dimentichiamoci mai di questo:

 

 

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