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Messaggi raccomandati

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Eccoci dunque ai bilanci della stagione: iniziamo da quelli relativi al ranking World Tour, che Peter Sagan domina a livello individuale consentendo alla Tinkoff-Velux di imporsi anche in quello a squadre, dove l'anno scorso era stata seconda alle spalle dei Tugas precipitati, nel frattempo, al settimo posto. Il calo della formazione lusitana si riflette anche in quello del Portogallo nel ranking per nazioni, dove scende dalla quarta all'undicesima posizione di una graduatoria che viene vinta dall'Italia come due anni fa. Continua, poi, l'inesorabile declino della Spagna, addirittura tredicesima: probabile, però, che con l'emergere di alcune interessanti nuove leve - Bartrés, Otero, Caneda, Exteberría - quest'anno si sia toccato il fondo ed il futuro possa tornare ad essere almeno un po' più roseo. Tornando alla classifica a squadre, che è quella che decide le retrocessioni, gli ultimi due posti spettano a LottoNL-Jumbo e Balocco-Merida che, quindi, sulla carta dovrebbero scendere tra le Professional. Come al solito, però, eventuali fusioni, chiusure o rinunce potrebbero consentire il ripescaggio di una o entrambe.

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Proseguiamo con la classifica in assoluto più completa, il Ranking Uci, che tiene conto dei risultati ottenuti in tutte le corse del calendario internazionale, dalle prove del World Tour alle 1.2 e 2.2. E anche in questo caso, davanti a tutti ci sono Peter Sagan e la Tinkoff-Velux. Di particolare interesse è la graduatoria a squadre, che sancisce il diritto di promozione nel World Tour delle prime due Professional classificate: la Beijing Cycling Project, che sicuramente si avvarrà della possibilità diventando la prima formazione cinese nella massima serie, e la Diadora-Geox che, invece, già l'anno scorso avrebbe potuto salire ma preferì restare tra le cadette. Una scelta che, se confermata, consentirebbe alla LottoNL-Jumbo di rimanere nell'élite del ciclismo mondiale. Tra le nazioni, il podio Italia, Francia, Colombia ricalca quello del World Tour.

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La meno indicativa delle graduatorie, perché ininfluente ai fini della composizione del World Tour, è quella del Continental Tour, che a livello individuale si aggiudica lo svizzero della IAM Cycling Silvan Dillier davanti nientemeno che a Mark Cavendish, mentre tra le squadre è ancora la Diadora-Geox ad imporsi.

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Riassunto della stagione

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Riepilogo delle vittorie

Clamorosa rinascita per Matthew Goss, che con 22 successi è nettamente il plurivincitore stagionale; il 31enne della Commonwealth Bank ha comunque raccolto vittorie in un'infinità di risultati minori, mentre molto più significativi sono i 16 centri di Onni Hamalainen, fra i quali la Milano-Sanremo e le tappe al Giro d'Italia. Tantissime, per la tipologia di corridore, sono anche le 12 vittorie di Vincenzo Nibali, mentre ben poca cosa sono le 5 di Marcel Kittel.

Tra le squadre, il record è della Orica-Sky GreenEdge con 64 primi posti, uno in meno di quanti ne centrarono lo scorso anno i Tugas che, invece, in questo 2018 si sono fermate a 13: peggio di loro, tra i World Team, soltanto la LottoNL-Jumbo che ha raccolto appena 6 vittorie. 2 soli successi, infine, per la Barum-Skoda, Professional ceca che era nata con ben altre ambizioni.

- Individuali -
22 vittorie: Matthew Goss (Commonwealth Bank Pro Cycling Team)
16 vittorie: Onni Hamalainen (Orica-Sky GreenEdge)
15 vittorie: Mark Cavendish (MCipollini Warriors)
12 vittorie: Vincenzo Nibali (Edison-Trek) e Peter Sagan (Tinkoff-Velux)
11 vittorie: Joaquim Silva (Rádio Popular-Boavista) e Magnus Cort Nielsen (Orica-Sky GreenEdge)
10 vittorie: Julian Alaphilippe (PMU.fr) e Maciej Paterski (CCC Sprandi-Polkowice)
  9 vittorie: Fernando Gaviria (Banesto-Santander), Mihail Muradymov (Lokosphinx), Tom Dumoulin (Cannondale-Sharp)
  8 vittorie: Barry Markus (Mapei-Latexco), Nairo Quintana (Banesto-Santander), Silvan Dillier (IAM Cycling), José Gonçalves (Liberty Seguros-Carglass), Steve Eberl (Wurth-Deutschland Team), Michal Kwiatkowski (Team Dimension Data), Alexander Kristoff (BMC Racing Team)
  7 vittorie: Andrea Palini (SkyDive Dubai), Florian Sénéchal (Fortuneo-Vital Concept), Fabio Aru (Team Saeco)
  6 vittorie: Simon Clarke (Fortuneo-Vital Concept), Ramon Sinkeldam (Wanty-Groupe Gobert), Luke Durbridge (Oakley-FACT), Tejay Van Garderen (BMC Racing Team), Warren Barguil (PMU.fr), Ian Boswell (Team Rockwell-Collins), Michael Matthews (Orica-Sky GreenEdge), Luca Wackermann (Panaria-Bardiani), Ramunas Navardauskas (Bic-Harmonie Mutuelle), Wout Poels (Roompot Oranje Peloton), Damiano Caruso (Diadora-Geox), Gustavo César Veloso (W52-FC Porto)
  5 vittorie: Sven-Eryk Bystrom (Saxo Bank-Danfoss Team), Diego Ulissi (Banesto-Santander), Kevin Ledanois (Cofids), Marcel Kittel (Karcher-Adira), Sergio Luis Henao (Tinkoff-Velux), Davide Villella (Diadora-Geox), Guillaume Van Keirsbulck (Mapei-Latexco), Oscar Gatto (Buysmetal Team), Blel Kadri (Bic-Harmonie Mutuelle), Simon Spilak (BMC Racing Team), Janier Acevedo (7-Eleven Pro Team), Thibaut Pinot (Edison-Trek), Mattia Cattaneo (Ag2r La Mondiale), Davide Formolo (Diadora-Geox), Kris Rouse (Orica-Sky GreenEdge), Lawson Craddock (Cannondale-Sharp), Gianluca Brambilla (Edison-Trek)

- Squadre -
64 vittorie: Orica-Sky GreenEdge (Aus)
39 vittorie: Mapei-Latexco (Bel)
34 vittorie: Tinkoff-Velux (Rus)
32 vittorie: Edison-Trek (Ita)
30 vittorie: Banesto-Santander (Spa), Cannondale-Sharp (Usa)
29 vittorie: PMU.fr (Fra)
27 vittorie: Oakley-FACT (Spa), BMC Racing Team
24 vittorie: Commonwealth Ban (Aus), Diadora-Geox (Ita)
21 vittorie: Karcher-Adira (Ger)
20 vittorie: Panaria-Bardiani (Ita), Ag2r La Mondiale (Fra)
19 vittorie: Bic-Harmonie Mutuelle (Fra)
17 vittorie: Rádio Popular-Boavista (Por)
16 vittorie: Fortuneo-Vital Concept (Fra), MCipollini Warriors (Ita)
15 vittorie: Balocco-Merida (Ita), Lokosphinx (Rus) 14 vittorie: Saxo Bank-Danfoss Team (Dan), Team Rockwell-Collins (Usa), Beijing Cycling Project (Cin)
13 vittorie: Lotto-Australia Post (Bel), W52-FC Porto (Por), Team Dimension Data (Saf), Team Saeco (Ita), Roompot Oranje Peloton (Ola), Clube de Ciclismo os Tugas-Pingo Doce (Por)
12 vittorie: Cofidis, Solutions Crédit (Fra)
11 vittorie: IAM Cycling (Svi), CCC Sprandi-Polkowice
10 vittorie: SkyDive Dubai (Uae), Buysmetal Team (Bel)
  9 vittorie: Team Manner (Aut), Liberty Seguros-Carglass (Por), Wurth-Deutschland Pro Cycling Team (Ger), Sporting Clube de Portugal-Tavira (Por)
  8 vittorie: Castorama-Shimano (Fra), Team Tre Berg-Bianchi (Sve)
  7 vittorie: Caja Rural-Seguros RGA (Spa), Wanty-Groupe Gobert (Bel), Galp-NOS (Por), AAA Drink-Electrolux (Bel), 7-Eleven Pro Team (Usa)
  6 vittorie: Synergy Baku Cycling Project (Aze), Team LottoNL-Jumbo (Ola), ONE Pro Cycling Team (Gbr), Team Jysk-Astral (Dan), Team Idea (Ita)
  5 vittorie: Campomaiorense Café Delta (Por), Kolss Cycling Team (Ucr)
  4 vittorie: Aldro Cycling Team (Spa), Cyclingteam Jo Piels (Ola), Team Wiggins (Gbr), Team Colpack (Ita), Vastgoedservice (Ola), Leopard-Trek Continental Team (Lux), Team Smartstop (Usa), LOT Polish Airlines (Pol)
  3 vittorie: Funvic Brasilinvest-São José dos Campos (Bra), Mapre Seguros (Spa), Vini Fantini-Nippo (Gia), Farm Frites Cycling Team (Ola), Buenos Aires Provincia (Arg), Soleco-Colruyt (Bel), Roubaix-Lille Métropole (Fra), Torku Seker Spor (Tur), An Post-Chainreaction (Irl), Lada Pro Cycling Team (Rus), Team NSP-Ghost (Ger), Team Pliva BWP (Slo)
  2 vittorie: Cycling Academy (Isr), Barum-Skoda (Cec), Active Jet Team (Pol), San Luis Somos Todos (Arg), Frode Laursen Continental Team (Dan), Unieuro-Wilier (Ita), Sauber-Petronas Cycling Team (Mal), Minsk Cycling Club (Blr), Auber 93 (Fra)
  1 vittoria: Team Contador-Flex (Spa), Topsport Vlaanderen-Baloise (Bel), Abus (Ger), Drapac Cycling (Aus), Team Differdange-Losch (Lux), Meridiana Kamen Team (Cro), Hincapie-BMC Development Team (Usa), Sudtirol-Alto Adige (Ita)

 

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Clube de Ciclismo os Tugas-Pingo Doce
Il bilancio stagionale

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Mai così poche le vittorie, appena tredici, per quanto alcune di grande spessore: su tutte, naturalmente, la vittoria di Leonardo Iznata sul Mont Ventoux, al Tour de France, e i tre successi alla Vuelta a España raccolti da Gaspar Gonçalves, Tiago Machado e dal leader Rui Costa, quest'ultimo sul prestigioso Alto de Angliru nonché capace di confermarsi campione nazionale portoghese e vittorioso, per la seconda volta in carriera, al Gp Indurain. Altri successi nel World Tour sono le vittorie di tappa al Tour of Japan raccolte da Jesús Herrada e ancora da Leonardo InzataNicolau Casqueiro ha bissato il successo dello scorso anno alla Volta a Portugal, aggiudicandosi anche una tappa, prima vittoria della carriera per João Pinto, al Tour of Indonesia, mentre Éder Treves ha rinnovato il proprio feeling con il Giro del Trentino aggiudicandosi ancora una volta una tappa, e Jon Izagirre si è laureato campione nazionale spagnolo a cronometro; infine, non conta come vittoria ma vale tantissimo anche il secondo posto di Leonardo Iznata al Giro d'Italia.

TOTALE VITTORIE: 13
3 - Rui Costa
2 - Nicolau Casqueiro, Leonardo Iznata
1 - Jon Izagirre, Tiago Machado, Éder Treves, Gaspar Gonçalves, João Pinto, Jesús Herrada

corse World Tour
1 tappa al Tour de France (Leonardo Iznata)
3 tappe alla Vuelta a España (Gaspar Gonçalves, Tiago Machado, Rui Costa)
2 tappe al Tour of Japan (Jesús Herrada, Leonardo Iznata)

campionati nazionali
Campionato portoghese in linea (Rui Costa)
Campionato spagnnolo a cronometro (Jon Izagirre)

corse 2.HC
1 tappa al Giro del Trentino (Éder Treves)
1 tappa al Tour of Indonesia (João Pinto)

corse 1.1
Gp Miguel Indurain (Rui Costa)

corse 2.1
Classifica generale alla Volta a Portugal (Nicolau Casqueiro)
1 tappa alla Volta a Portugal (Nicolau Casqueiro)

Classifiche
World Tour a squadre - 7º posto con 929 punti
World Tour individuale - 7º Rui Costa con 500 punti
Ranking Uci a squadre - 9º posto con 8337 punti
Ranking Uci individuale - 9º Rui Costa con 3520 punti

COSÌ GLI ANNI SCORSI

 

2017
TOTALE VITTORIE: 65
10 - Adam Blythe
  9 - Rui Costa, Simon Spilak
  8 - Rein Taaramae
  5 - Zdenek Stybar, Éder Treves
  4 - Leonardo Iznata
  3 - Jan Bakelants, Nicolau Casqueiro
  2 - Samuel Caldeira, Luis Henriques
  1 - Amaro Antunes, Gaspar Gonçalves, César Martingil, Matej Mohoric, 1 cronosquadre

corse World Tour
Classifica generale Tour de France (Simon Spilak)
2 tappe al Tour de France (Simon Spilak)
Classifica generale Giro d'Italia (Rui Costa)
6 tappe al Giro d'Italia (Leonardo Iznata x 2, Rui Costa x 2, Simon Spilak x 2)
Classifica generale Vuelta a España (Rui Costa)
3 tappe alla Vuelta a España (Zdenek Stybar x 2, Rui Costa)
Liegi-Bastogne-Liegi (Simon Spilak)
Amstel Gold Race (Rui Costa)
Freccia Vallone (Simon Spilak)
Classifica generale Tour Down Under (Rein Taaramae)
2 tappe al Tour Down Under (Rein Taaramae, Jan Bakelants)
Classifica generale Parigi-Nizza (Rein Taaramae)
1 tappa alla Parigi-Nizza (Rein Taaramae)
Classifica generale Vuelta al País Vasco (Simon Spilak)
2 tappa ella Vuelta al País Vasco (Rein Taaramae x 2)
Classifica generale Giro di Germania (Rui Costa)
4 tappe al Giro di Germania (Adam Blythe x 3, cronosquadre)
1 tappa al Critérium del Delfinato (César Martingil)
1 tappa al Giro di Svizzera (Rein Taaramae)

campionati nazionali
Campionato portoghese in linea (Rui Costa)
Campionato portoghese a cronometro (Nicolau Casqueiro)

corse 1.HC
Tre Valli Varesine (Rui Costa)

corse 2.HC
Classifica generale Giro d'Austria (Éder Treves)
4 tappe al Giro d'Austria (Adam Blythe x 2, Éder Treves x 2)
Classifica generale Giro di Danimarca (Simon Spilak)
3 tappe al Giro di Danimarca (Adam Blythe x 3)
3 tappe all'Eden Tour of South Africa (Luis Henriques x 2, Treves)
2 tappe al Tour of California (Gaspar Gonçalves, Rein Taaramae)

corse 1.1
La Route de la Dakar (Matej Mohoric)
Cadel Evans Great Ocean Road Race (Zdenek Stybar)
Gp Miguel Indurain (Leonardo Iznata)
Prueba Villafranca-Ordiziako Klasika (Leonardo Iznata)
Subída a Urkiola (Éder Treves)

corse 2.1
Classifica generale Tour de Corsica (Jan Bakelants)
1 tappa al Tour de Corsica (Jan Bakelants)
Classifica generale Tour of Yorkshire (Zdenek Stybar)
2 tappe al Tour of Yorkshire (Adam Blyhte, Zdenek Stybar)
Classifica generale Volta a Portugal (Nicolau Casqueiro)
4 tappe alla Volta a Portugal (Samuel Caldeira x 2, Amaro Antunes, Nicolau Casqueiro)
1 tappa alla Settimana Lombarda (Adam Blythe)

Classifiche
World Tour a squadre - 1º posto 3301 punti
World Tour individuale - 1º Simon Spilak con 1153 punti
Ranking Uci a squadre - 1º posto con 28585 punti
Ranking Uci individuale - 1º Rui Costa con 7545 punti


2016
TOTALE VITTORIE: 19
4 - Rui Costa
3 - Tiago Machado
2 - Matteo Rabottini, César Martingil, Rein Taaramäe, Leonardo Iznata, Jan Bakelants
1 - Adam Blythe, squadra

campionati mondiali
Cronometro a squadre professionisti (Tugas-Tap)

corse World Tour
Clásica de San Sebastián (Rui Costa)
2 tappe al Giro d'Italia (Rui Costa)
2 tappe al Tour de France (Rein Taaramäe, Tiago Machado)
2 tappe alla Vuelta a España (César Martingil, Rein Taaramäe)
1 tappa al Tour Down Under (Adam Blythe)
1 tappa al Critérium du Dauphiné (Matteo Rabottini)

campionati nazionali
Campionato portoghese in linea (Tiago Machado)

corse 1.HC
Japan Cup (Rui Costa)

corse 2.HC
1 tappa alla Volta a Catalunya (Leonardo Iznata)
1 tappa al Giro del Trentino (Leonardo Iznata)

corse 2.1
1 tappa al Tour of Oman (Matteo Rabottini)
Classifica generale Volta a Portugal (Tiago Machado)
1 tappa alla Volta a Portugal (César Martingil)
Classifica generale Tour of Britain (Jan Bakelants)
1 tappa al Tour of Britain (Jan Bakelants)

Classifiche
World Tour a squadre - 6º posto con 770 punti
World Tour individuale - 4º Rui Costa con 466 punti
Ranking Uci a squadre - 13º posto con 5143 punti
Ranking Uci individuale - 6º Rui Costa con 2096 punti


2015
TOTALE VITTORIE: 37
16 - Rui Costa
3 - Gaspar Gonçalves, Éder Treves
2 - Nicolau Casqueiro, Leonardo Iznata
1 - André Cardoso, Hélder Feitor, Tobias Ludvigsson, César Martingil, Ricardo Mestre, José Nogueira, Matteo Rabottini, Rein Taaramäe, Nuno Salvado, Steve Chainel, Tugas-Tap

campionati mondiali
Cronometro a squadre professionisti (Tugas-Tap)

corse World Tour
Classifica generale Giro d'Italia (Rui Costa)
4 tappe al Giro d'Italia (Rui Costa x 3, Tobias Ludvigsson)
3 tappe alla Vuelta a España (Matteo Rabottini, Rui Costa, Rein Taaramäe)
1 tappa alla Parigi-Nizza (Rui Costa)
1 tappa alla Vuelta al País Vasco (Rui Costa)

campionati nazionali
Campionato portoghese in linea (Ricardo Mestre)

corse 1.1
Gp Miguel Indurain (Rui Costa)
Giro del Piemonte (Rui Costa)

corse 2.1
Classifica generale Volta ao Algarve (Rui Costa)
1 tappa alla Volta ao Algarve (Rui Costa)
Classifica generale Volta a Portugal (Rui Costa)
3 tappe alla Volta a Portugal (Rui Costa)
2 tappe alla Vuelta al Táchira (Éder Treves, José Nogueira)
2 tappe al Tour de San Luis (Gaspar Gonçalves, Éder Treves)
2 tappe al Giro del Trentino (César Martingil, Éder Treves)

corse 2.2
Classifica generale Classica da Primavera (Gaspar Gonçalves)
Classifica generale Classica LabMed (Leonardo Iznata)
2 tappe alla Classica LabMed (André Cardoso, Leonardo Iznata)
1 tappa al Gp Jornal de Notícias (Nuno Salvado)
1 tappa al Gp Abimota (Hélder Feitor)
1 tappa alla Volta à Beira Baixa (Nicolau Casqueiro)
1 tappa al Gp Efapel (Nicolau Casqueiro)
1 tappa al Gp Boavista (Gaspar Gonçalves)

corse 1.2
Challenge da Cidade de Tavira (Steve Chainel)

Classifiche
World Tour a squadre - 3º posto con 942 punti
World Tour individuale - 3º Rui Costa con 652 punti
Continental a squadre - 3º posto con 1777 punti
Continental individuale - 1º Rui Costa con 811 punti
Ranking Uci a squadre - 4º posto con 6418 punti, ammessa alla 1ª Divisione World Tour nel 2016
Ranking Uci individuale - 1º Matteo Rui Costa con 3853 punti

2014
TOTALE VITTORIE: 22
7 - Nicolau Casqueiro e Matteo Rabottini
2 - Leonardo Iznata e Rein Taaramäe
1 - João Cabreira, Hélder Feitor, Tobias Ludvigsson, Bruno Pires

corse World Tour
1 tappa alla Tirreno-Adriatico (Rein Taaramäe)
1 tappa alla Vuelta a España (Leonardo Iznata)

corse 2.HC
Classifica generale Critérium International (Matteo Rabottini)
1 tappa al Critérium International (Matteo Rabottini)
Classifica generale Giro del Trentino (Matteo Rabottini)
1 tappa al Giro del Trentino (Tobias Ludvigsson)
Classifica generale Presidential Cycling Tour of Turkey (Matteo Rabottini)
2 tappe al Presidential Cycling Tour of Turkey (Leonardo Iznata, Matteo Rabottini)

corse 2.1
Classifica generale Tour of Azerbaijan (Matteo Rabottini)
2 tappe al Tour of Azerbaijan (Matteo Rabottini, Rein Taaramäe)

corse 2.2
1 tappa alla Clássica Primavera-Volta a Albufeira (Nicolau Casqueiro)
Classifica generale Clássica LabMed-Volta a Vila Real (Nicolau Casqueiro)
1 tappa alla Clássica LabMed-Volta a Vila Real (Nicolau Casqueiro)
Classifica generale Gp Abimota (João Cabreira)
1 tappa al Gp Abimota (Hélder Feitor)
Classifica generale Volta à Serra da Lousã-Gp Efapel (Nicolau Casqueiro)
3 tappe alla Volta à Serra da Lousã-Gp Efapel (Nicolau Casqueiro)

corse 1.2
Trofeu Oliveira de Azeméis (Bruno Pires)

Classifiche
World Tour a squadre - 18º posto con 295 punti
World Tour individuale - 28º Matteo Rabottini con 170 punti
Continental a squadre - 1º posto con 1890 punti
Continental individuale - 2º Matteo Rabottini con 636 punti
Cq Ranking a squadre - 17º posto con 4075 punti, ammessa alla 2ª Divisione World Tour nel 2015
Cq Ranking individuale - 16º Matteo Rabottini con 1515 punti


2013
TOTALE VITTORIE: 23
3 - João Cabreira, Nicolau Casqueiro, Hélder Feitor.
2 - José António Abelhinha, Leonardo Iznata, José Nogueira, Enrique Salgueiro, Nuno Salvado, André Vital.
1 - Javier Etxarri, Bruno Lima.

corse 2.1
Classifica generale Volta a Portugal (João Cabreira)
1 tappa alla Volta a Portugal (João Cabreira)

corse 2.2
1 tappa all'Histrian Spring Trophy (Javier Etxarri)
Classifica generale Clássica LabMed-Volta a Vila Real (Nicolau Casqueiro)
1 tappa alla Clássica LabMed-Volta a Vila Real (Nicolau Casqueiro)
1 tappa al Grand Prix of Sochi (Nuno Salvado)
1 tappa al Tour of Azerbaigian (Nicolau Casqueiro)
2 tappe al Royal Smilde Olympia's Tour (Hélder Feitor e Bruno Lima)
Classifica generale Gp Jornal de Notícias (Enrique Salgueiro)
1 tappa al Gp Jornal de Notícias (Enrique Salgueiro)
Classifica generale Gp Abimota (Leonardo Iznata)
1 tappa al Gp Abimota (Leonardo Iznata)
Classifica generale Gp de Torres Vedras-Trofeu Joaquim Agostinho (José Nogueira)
1 tappa al Gp de Torres Vedras-Trofeu Joaquim Agostinho (José Nogueira)
Classifica generale Tour d'Alsace (João Cabreira)
1 tappa al Tour d'Alsace (Hélder Feitor)
Classifica generale Gp Efapel-Glassdrive (André Vital)
1 tappa al Gp Efapel-Glassdrive (André Vital)
1 tappa al Gp Rádio Popular-Boavista (Hélder Feitor)
Classifica generale Tour of Brunei (José António Abelhinha)
1 tappa al Tour of Brunei (José António Abelhinha)

Corse 1.2
Clássica do Sotavento Algarvio (Nuno Salvado)

Classifiche
Continental a squadre - 8º posto con 1024 punti
Continental individuale - 19º João Cabreira con 258 punti
Cq Ranking a squadre - 30º posto con 1114 punti, promossa nella categoria Pro Continental
Cq Ranking individuale - 151º João Cabreira con 382 punti

Modificato da smec-easyjet
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1 hour ago, Stylus said:

Chi sono i ritirati eccellenti di questa stagione?

uh bella domanda! non ci ho ancora fatto caso, ve lo dirò man mano che ritocco il db e vedo chi è rimasto senza contratto: a naso, cmq, direi che almeno Hesjedal e Pozzovivo ci salutano

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Facendo contenta la curiosità morbosa @Stylus, ecco l'elenco dei principali corridori che, con la fine della stagione, ci hanno (sportivamente) lasciato. Iniziamo dai dieci più importanti:

(ma prima, mettete sotto una colonna sonora adatta all'occasione)

HAIMAR ZUBELDIA, 41 anni
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MICHELE SCARPONI, 39 anni
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DAVID ARROYO, 38 anni
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FRANK SCHLECK, 38 anni
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STEVE CUMMINGS, 37 anni
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ALEXANDR KOLOBNEV, 37 anni
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DANIEL MORENO, 37 anni
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ENRICO GASPAROTTO, 36 anni
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DOMENICO POZZOVIVO, 36 anni
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JURGEN VAN DEN BROECK, 35 anni
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Ed ecco gli altri principali ritirati:
Juan Antonio Flecha, 41 anni
Rinaldo Nocentini, 41 anni
Stijn Devolder, 39 anni
Manuel Quinziato, 39 anni
Hugo Sabido, 39 anni
Grégory Rast, 38 ann
Ruben Plaza, 38 anni
Sérgio Paulinho, 38 anni
Leonardo Duque, 38 anni
Przemyslaw Niemiec, 38 anni
Fabian Wegmann, 38 anni
Borut Bozic, 38 anni
Alessandro Vanotti, 38 anni
Laurens Ten Dam, 38 anni
Hubert Dupont, 38 anni
Christophe Riblon, 37 anni
Juan José Haedo, 37 anni
Danilo Napolitano, 37 anni
Oliver Zaugg, 37 anni
David López, 37 anni
Hernâni Broco, 37 anni
Stefan Schumacher, 37 anni
Pavel Brutt, 36 anni
Amael Moinard, 36 anni
Alekseijs Saramotins, 36 anni
Kanstantin Siutsou, 36 anni
João Cabreira, 36 anni
Daniele Colli, 36 anni
Maarten Wynants, 36 anni
Mark Renshaw, 36 anni
Preben Van Hecke, 36 anni
Koen de Kort, 36 anni
Roberto Ferrri, 35 anni
Steve Morabito, 35 anni
Johnny Hoogerland, 35 anni (squalificato per doping)
Dan Cravev, 35 anni
Manuel Cardoso, 35 anni
Marcus Burghardt, 35 anni
Andriy Grivko, 35 anni
Paul Martens, 35 anni
Maxime Monfort, 35 anni
Matteo Bono, 35 anni
Serge Pauwels, 35 anni
Romain Feillu, 34 anni
Pérrig Quéméneur, 34 anni
Ivan Santaromita, 34 anni
Alan Marangoni, 34 anni
Laurent Didier, 34 anni
Kenny Dehaes, 34 anni
Jan Barta, 34 anni
Martin Velits, 33 anni
Brice Feillu, 33 anni

Rispetto a quanto avevo anticipato, invece, ho visto che Hesjedal è ancora sotto contratto con la Beijing, e quindi non c'era ragione di farlo smettere. Idem Contador, che tiene botta con la sua squadra Continental: entraambi, comunque, potrebbero appendere la bici al chiodo a stagione in corso, magari dopo una corsa per loro significativa. Da notare la presenza di due ex Tugas: Manuel Cardoso e, soprattutto, João Cabreira, che nel 2013 fu il primo a vincere la Volta a Portugal, scippandola ad Anacona nell'ultima tappa. :105:

Modificato da smec-easyjet
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Tanti, tanti nomi di spessore, anche in età molto avanzata! Tra Schleck, Scarponi, Zubeldia, Arroyo, Pozzovivo, Van den Broeck, Siutsou, se ne va una top 10 del Giro d'Italia! Ritiro giovane per l'ex prodigio Felliu e anche Barta pensavo potesse durare di più 

E ora..chi è il più vecchio del gruppo? :)

Modificato da Stylus
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3 minutes ago, Stylus said:

Tanti, tanti nomi di spessore, anche in età molto avanzata! Tra Schleck, Scarponi, Zubeldia, Arroyo, Pozzovivo, Van den Broeck, Siutsou, se ne va una top 10 del Giro d'Italia! Ritiro giovane per l'ex prodigio Felliu e anche Barta pensavo potesse durare di più 

E ora..chi è il più vecchio del gruppo? :)

tale Hossein Asghari, iraniano in forza alla Tabriz Petrochemical, classe '75 e quindi prossimo ai 44 anni, che compirà il 25 marzo pochi giorni dopo la Milano-Sanremo. Che ovviamente, guarderà dal divano di casa, con i nipotini :D

tra i corridori più presentabili, c'è Murilo Fischer (40 anni il prossimo giugno) che impartisce lezioni di ciclismo e di vita alla Funvic; Gustavo Veloso alla W52-FC Porto, e che non più tardi di quest'anno è stato capace di vincere tre tappe alla Volta (le due crono più una tappa in linea) anche e non è riuscito a far classifica; e non scherza nemmeno Daniele Bennati, 39 anni a settembre e una nuova avventura alla MCipollini Warriors nel treno di Cavendish, che intanto ha perso Renshaw passato a miglior vita.

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1 hour ago, .::Cancellara91::. said:

Ah ma Flecha correva ancora? 

come no! s'era rifatto una vita in una squadra argentina (lui che è mezzo argentino) e aveva fatto anche delle belle vittorie in giro per il mondo (Tonacci, lei non mi è attento! :P ). Ora smette e va a fare il team manager della Mapfre Seguros, fino ad oggi piccola Continental spagnola che dal prossimo anno diventa Iberdrola-Mapfre e sale a Professional, spazzolando anche un po' di gente dalla squadra di Alonso che chiude. Va beh ma poi vi dico tutto

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Mentre termino le modifiche al database, ecco alcune anticipazioni sulla composizione delle prossime squadre, mano a mano che i team presentano le loro maglie per il 2019. La prima ad annunciarsi è una nuova formazione Professional, la Cycling Ireland for Gallway 2020 il cui progetto è curato, nientemeno, che dal solito @Stylus. Ne faranno parte, praticamente, tutti i migliori corridori irlandesi ad eccezione di Matthew Brammeier: la stella sarà Daniel Martin, vicecampione del mondo e gran protagonista al Giro d'Italia in cui ha vestito per due settimane la maglia rosa; insieme a lui Nicolas Roche, Sam Bennett e i promettenti Ryan Mullen e Eddie Dunbar, oltre al campione nazionale Willy Larmour. Team manager, la leggenda nazionale Sean Kelly, per un progetto che punta a fare ombra ai cugini della Sky.

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Altro team ad avere già annunciato il nuovo kit è la Bora-Hansgrohe: sponsor rinnovati per la vecchia Karcher-Adira, che torna nel World Tour non per merito sportivo, bensì per avere rilevato la licenza lasciata libera dal disciolto Fernando Alonso Cycling Team. Tra i senatori della squadra spiccano l'ex campione del mondo Marcel Kittel, reduce da una stagione da dimenticare con soli 5 successi, e il veterano Michael Albasini. Ma la stella sarà oltre ogni ragionevole dubbio Peter Sagan, al quale si aggiungono per le gare a tappe Rafal Majka e Leopold König.

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Solo qualche piccolo ritocco al design nella maglia della PMU.fr, lo storico team di Marc Madiot al secondo anno di nuova sponsorizzazione dopo una vita contraddistinta dal marchio Française des Jeux. Ripetere l'esaltante stagione passata non sarà semplice, anche alla luce delle partenze delle stelle Alaphlippe e Vuillermoz. Restano comunque l'ex campione del mondo Arthur Vichot e Warren Barguil, ai quale si aggiungono due cavalli di ritorno: un altro ex iridato, Yoann Offredo, e soprattutto Thibaut Pinot, tornato a casa dopo i tribolati passaggi per Astana e Edison, formazioni che non gli hanno mai dato lo spazio meritato.

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Stagione del debutto nel World Tour per la Beijing Cycling Project cara a @.::Cancellara91::., alla quale per la prima volta si affianca un name sponsor: la Lenovo. Per i cinesi il salto di categoria coincide anche con una profonda rivoluzione dell'organico. Salutati Svab, Pantano e Daniel Martin, il primo big ad averne abbracciato il progetto ormai tre anni fa, e prossimo a lasciare nel corso della stagione Ryder Hesjedal - probabile che il canadese saluti tutti dopo aver corso un ultimo Giro d'Italia con il sogno di vincere almeno una tappa - sono però arrivati corridori di prima grandezza come Tejay Van Garderen, Caleb Ewan, Elia Viviani e Julián Arredondo. Significativo anche l'ingaggio di un grande campione, sia pure un po' appannato, come Tony Martin, da notare anche il clamoroso ritorno ai vertici di Matthew Goss: l'australiano vincitore della Sanremo 2011 sembrava ormai incamminato verso il viale del tramonto, ma le 22 vittorie raccolte a livello Continental con la maglia della Commonwealth Bank hanno indotto i vertici cinesi a scommettere sul suo rilancio ai massimi livelli. Anche se c'è chi, più prosaicamente, fa riferimento ai tanti punti portati in dote dal velocista aussie.

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Pur restando australiana, la Sky torna come main sponsor del rinnovato progetto GreenEdge, che salutata la Orica abbraccia ora la BikeExchange come secondo marchio. Dopo la partenza di Froome, la prossima stagione segnerà anche l'inizio di un nuovo ciclo per quella che è stata la squadra plurivincitrice del 2018, e che ripartirà dai gemelli Adam e Simon Yates in un ruolo sempre più centrale nelle classiche e nei grandi giri, per quanto a dar manforte arrivino anche i colombiani Carlos Betancur ed Esteban Chaves. Il parco velocisti - ancora affollatissimo nonostante le uscite di Ewan, Matthews e Cort Nielsen - continua ad essere presidiato dal finlandese Onni Hamalainen, vincitore della Sanremo, ma attenzione anche al nuovo fenomeno della velocità inglese, Dan Megson, rivelatosi sul finire della stagione appena conclusa con la vittoria della Parigi-Tours e subito prelevato dalle fila della ONE Pro Cycling.

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Questo primo blocco di presentazioni si conclude con una squadra italiana, la Geox-Segafredo di Roberto Amadio: l'azienda calzaturiera torna dunque primo nome del team che fino allo scorso anno era noto come Diadora, e che per la seconda volta consecutiva ha rinunciato alla promozione in World Tour, pur conquistata sul campo, essendo comunque certa di poter prendere parte alle corse del calendario più importanti per una formazione del Belpaese, Giro d'Italia in testa. E sembra finalmente pronto per puntare alla maglia rosa Davide Formolo, ormai da anni tra i corridori di riferimento del team che ha negli altri confermatissimi Davide Villella e Fabio Felline le punte per le classiche e in Damiano Caruso l'alternativa in montagna. Se ne è andato Trentin, ma a come velocista di riferimento è arrivato a sostituirlo Sacha Modolo.

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Visto il doppio post partito per errore, passiamo subito alla presentazione di altre quattro maglie e dei relativi colpi di mercato, iniziando da un marchio ormai storico, la BMC, che fa un passo indietro diventando co-sponsor del nuovo Team Milka. Cambia anche l'affiliazione, da statunitense a svizzera, per una squadra che assorbe i migliori corridori elvetici in uscita dalla dissolta IAM Cycling, a cominciare dal vincitore del Continental Tour Silvan Dillier, ma che avrà ancora nel vincitore degli ultimi due Tour de France, Simon Spilak, l'uomo di punta. Sia pure ridimensionata, la squadra resta una delle più forti a livello mondiale, con gli ingaggi di Alexis Vuillermoz e soprattutto di Miguel Ángel López che vanno a compensare, abbondantemente, la partenza di Van Garderen. .

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E passiamo ora al Team di Fabio Aru, diretto in ammiraglia da Beppe Martinelli, la Saeco-Philips: soldi freschi in arrivo dall'Olanda, per il sodalizio italiano che non a caso ha ingaggiato diversi tulipani - i più interessanti Pim Ligthart, Mike Teunissen e Bert-Jan Lindeman - ma che continua a ruotare attorno al campione sardo, reduce dalla vittoria alla Vuelta e pronto, finalmente, a cercare di vincere anche il Giro che il prossimo anno partirà proprio dalla sua terra. Altro ingaggio importante quello di Francesco Manuel Bongiorno, tra i migliori dell'ultimo scorcio di stagione, prelevato dalla Balocco-Merida dopo che quest'ultima ha annunciato la cessazione dell'attività in seguito alla retrocessione dal World Tour. A questo proposito, comunque, seguiranno aggiornamenti.

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Sembrava destinata a chiudere, ed invece proseguirà almeno per un'altra stagione anche l'avventura della Tinkoff-Velux-La Datcha, nome sempre più articolato per l'aggiunta della seconda attività portata avanti dal patron Oleg Tinkov, quella dei resort di lusso in alcune delle mete turistiche più esclusive al mondo. Persi Sagan e Betancur, accasatisi altrove nel momento di maggiore incertezza sul futuro della squadra, si riparte dalle conferme di Sergio Luis Henao, Ilnur Zakarin e Sonny Colbrelli. Tra i nuovi arrivi, i più interessanti sembrano essere l'ex campione norvegese Bjarne Allum e lo scalatore estone Kamil Eenpalu.

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Con tre corridori del calibro di Romain Bardet, Mattia Cattaneo e Pierre Roger Latour - quest'ultimo, per la verità, ancora atteso alla stagione della consacrazione - l'Ag2r La Mondiale può dormire sonni tranquilli nelle grandi gare a tappe dove, comunque, si rafforza anche con l'ingaggio dell'esperto Pierre Rolland. In più, il mondiale di Innsbruck ha proiettato in una nuova dimensione Tony Gallopin, vincitore anche della Freccia Vallone e ormai a pieno titolo tra i cacciatori di classiche di riferimento del panorama internazionale. Inoltre sono arrivati i belgi Stijn Vandenbergh e Jonas Van Genechten per le classifiche del pavé, dove tuttavia sarà Alexey Lutsenko la punta, e per le Ardenne è stato ingaggiato dalla Castorama anche il promettente Bruno Aymard.

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Modificato da smec-easyjet
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55 minutes ago, Stylus said:

Doppio post!

 

Geox nel ciclismo lo associo ad uno dei team più flopposi che io ricordi!

Bei nomi per la mia irlandese :D dai che 'st'anno spacchiamo!

è che rischiate di essere un gigante dai piedi di argilla (leggi gregari inadeguati ai capitani), se vorrete puntare al World Tour vi servirà qualche innesto straniero, oppure dovrete invadere militarmente la Gran Bretagna :P

Intanto ho corretto il doppio posto buttando dentro altre anteprime.

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ok, qui c'è qualcosa che non va: continuano ad uscirmi doppi post.

Ne approfitto per ribadire che la Balocco-Merida ha chiuso baracca, e che al suo posto potrebbe nascere qualcos'altro che ha sempre a che fare con Merida.... chissà chissà.... è un segreto che Pulcinella mi ha chiesto di non rivelare a nessuno.

Modificato da smec-easyjet
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Adesso, smec-easyjet dice:

è che rischiate di essere un gigante dai piedi di argilla (leggi gregari inadeguati ai capitani), se vorrete puntare al World Tour vi servirà qualche innesto straniero, oppure dovrete invadere militarmente la Gran Bretagna :P

Intanto ho corretto il doppio posto buttando dentro altre anteprime.

Altro doppio post :P

World Tour? Molto ambizioso! Piano piano! Vediamo un po' come vanno le prossime stagioni e come crescono i nostri giovani! Oppure, visto l'ormai conclusa Brexit, non escludo che sia la stessa Gran Bretagna (o quello che ne rimane) a chiedere un po' di elemosina agli irlandesi 8)

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Forse tu non lo sai, ma Saeco e Philips sono la stessa azienda 8) Actually: fu la Philips ad assorbire tempo fa l'azienda italiana (che infatti da allora ha perso parecchi colpi in qualità e popolarità delle sue macchina da caffè). Quindi i soldi freschi in realtà son sempre arrivati dall'Olanda :lol:

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33 minutes ago, Stylus said:

Forse tu non lo sai, ma Saeco e Philips sono la stessa azienda 8) Actually: fu la Philips ad assorbire tempo fa l'azienda italiana (che infatti da allora ha perso parecchi colpi in qualità e popolarità delle sue macchina da caffè). Quindi i soldi freschi in realtà son sempre arrivati dall'Olanda :lol:

sì in realtà avevo letto che la Saeco è una controllata della Philips: diciamo allorache la casa madre ha deciso di investire più pesantemente sulla squadra ciclistica, e che in cambio ha voluto anche qualche corridore di casa :wink:

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1 hour ago, .::Cancellara91::. said:

Speravo che i cinesi mettessero più soldi nel progetto della Beijing e riuscissero così fin da subito a diventare una delle 5 squadre più forti al Mondo. Sarà mica controllata dalla stessa cordata che vuol prendere il Milan? :dubbio:

so solo che il team manager è questo signore qua:

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Proseguiamo con le anticipazioni, andando negli Stati Uniti per una serie di news interessanti. Cominciamo dalle corse perché si aggiungono al Tour of California nel World Tour anche la Los Angeles Classic e il Tour of Colorado. La stessa società organizzatrice, la United States Promotion Cycliing, ha inoltre presentato due nuove corse di un giorno che saranno registrate come 1.HC e avranno luogo, rispettivamente, l'8 e 10 settembre, vale a dire tra il Tour of Colorado e i campionati nazionali.

Ecco le altimetrie:

Grand Canyon American Race
Tuba City > Flagstaff, 260 km

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Yellowstone Roadtrip International Race
Yellowstone > Pilot Peak, 265 km

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E restiamo negli Stati Uniti per annunciare la costituzione di una nuova, ambiziosissima squadra, la Rockstar Energy Drink Team. Nata dalle ceneri della 7-Eleven, la nuova formazione a stelle e strisce è registrata come Professional ma punta senza mezzi termini al World Tour. Per riuscirci, ha ingaggiato alcuni pezzi da novanta come Taylor Phinney, vincitore del prologo del Tour de France nelle ultime due edizioni, il forte velocista francese Bryan Coquard, la rivelazione del finale di stagione Lawson Craddock, a segno sul Monte Fuji al Tour of Japan, e poi ancora i nuovi talenti Adrien Costa e Morgan Bewley e l'ex Tugas Amaro Antunes.

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36 minutes ago, Stylus said:

Questo World Tour si sta trasformando in Tour de Force. Ma quante sono ormai ste corse?

sto studiando la possibilità, smanettando di volta in volta sul db, di non rendere obbligatoria la partecipazione alle nuove corse WT: come, appunto, dovrebbe essere anche nella realtà. Intanto vi informo che, grazie al solito, immenso @Noris85, il db per il 2019 è pronto! ora lo sto giusto infiocchettando con l'aggiunta di qualche altra corsa e sto smanettando sulle continental per metterci soprattutto formazioni vivaio under 25. In questo modo, tra le corse 2.2 e 1.2, posso mettere anche alcune delle più importanti gare under 25 e renderle giocabili per davvero: l'avevo già fatto con il Tour de l'Avenir, ma volevo sbattermi a creare anche Giro Bio, Valli Cuneesi, Liberazione, Piccolo Lombardia, ecc... a proposito, se avete da segnalarmi qualche tappa under 23 già realizzata e giocabile per pcm 2013, ben venga!

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bene! dopo un autodistruttivo fine settimana in Francia a scalare il Col d'Èze (e soprattutto il Mont Ventoux!) rieccomi a presentare appunto il percorso della prossima edizione del Tour de France!

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Un saluto a tutti dal Palais de Congres di Parigi Bercy per la presentazione della 106ª edizione del Tour de France, della quale nulla, fino ad ora, è trapelato nelle indiscrezioni della vigilia. Rullo di tamburi e... su il sipario!

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Quattro anni dopo il via dato da Saint-Hélier, il Tour de France partirà nuovamente dalla Bretagna, e lo farà con una tappa davvero d'eccezione: il percorso originale della suggestiva Tro Bro Léon (nella foto sopra, un'immagine della gara)- una sorta di Roubaix bretone - da L'Aber Wrac'h a Lannilis. Saranno tre, nel complesso, i giorni nell'estremo nord-ovest dell'Esagono: le due frazioni successive consistono nella Brest-Lorient, per velocisti, e nell'arrivo al sempre ostico Mûr de Bretagne, da ripetere addirittura tre volte.

La quarta tappa, da Auray a Saint-Jean-de-Monts, porterà il gruppo in Vandea per un nuovo, probabile epilogo in volata, salvo sconvolgimenti portati dal vento atlantico; la successiva Nantes-Nantes è una cronometro a squadre di soli 26,5 km, che quindi non dovrebbe avere grossi effetti sulla classifica. Si prosegue con altre due tappe prevalentemente pianeggianti - quelle di Niort e Bordeaux - a precedere l'unico sconfinamento di questa edizione della Grande Boucle, quello di San Sebastián, per un'ottava tappa che proporrà nel finale le salite all'Alto de Garate, Alto de Jaizkbel e Alto de Arkale. Quindi, la velocissima San Sebastián-Pau, a precedere il primo giorno di riposo.

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Alla ripresa, il menu propone la Pau-Rével per una probabilissima fuga da lontano, con la Côte de Saint-Ferréol, nel finale, a decretare il vincitore. All'indomani, però, le cose inizieranno a farsi decisamente più impegnative con il tappone pirenaico, che sarà anche l'unica giornata in vetta alle montagne che separano la Francia dalla Spagna: partenza da Tolosa e arrivo alla stazione sciistica Gavarnie-Gèdre Les-Espécière (foto sopra) dopo 199 km e tre gpm: il Col des Palomières (6,3 km al 6,1% di media e 9% di massima), l'immancabile Col du Tourmalet (18,2 km al 7,7% di media e 13,6% di massima) e l'inedito arrivo in quota, una salita piuttosto impegnativa lunga 9 km con una media dell'8,8% che è però il risultato di tratti in falsopiano alternati a strappi che arrivano fino al 16,4%.

Solo una toccata e fuga, quella sui Pirenei, che si salutano già il giorno dopo scalando il Col des Arés nella prima parte della Bagnères-de-Luchon-Carcassonne (foto sotto), la più tipica tappa da fughe. Un grande classico la 13ª tappa da Albi a Mende con la dura rampa della Croix-Neuve/Montée Jalabert (3,7 km al 9% di media e punte dell'11%) subito prima della conclusione all'aerostazione: l'ultima volta che era stata affrontata, alla Grande Boucle del 2016, era stato però in occasione di una cronometro.

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La seconda settimana si conclude con altrettanti arrivi in salita: quello al Mont Aigoual (21,4 km al 5,1% con picchi al 9,6%) nel sud-est del Massiccio Centrale, già proposto al Tour del 2015, e quello al Mont Faron, la salita di 6 km al 7,8% medio con pendenze massime del 16,7% che domina la città di Tolone. Due ascese completamente diverse, quindi, per un penultimo fine settimana di gara che inizierà a fare la gamba ai corridori in vista dei fuochi d'artificio finali.

La terza settimana si apre subito con una tappaccia, la Fréjus-Nizza, 205 km sotto la chaleure con ben sei gran premi della montagna da affrontare, fra i quali il Col de Vence (8,6 km, media 5,4%, massima 8,5%) a metà strada ed il Col d'Èze (6,3 km, media 7%, massima 11,6%) prima della picchiata sulla Promenade des Anglais. Dopdodiché, il decisivo trittico alpino che si apre con la Nizza-Briançon e le salite in successione all'interminabile Col de la Bonette (24 km al 6,8% di media e punte al 12,1%), al Col de Vars (12,5 km, media 6,5%, massima 11,3%) e al Col d'Izoard (16 km, media 6,7%, massima 12%).

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Ma il vero tappone del Tour de France 2019 sarà il successivo, la 18ª frazione da Briançon al Col de Jaundri, con il Col du Galibier (18 km, media 5,8%, massima 11,7%) in apertura, seguito dal Col de la Croix de Fer (14,3 km al 5,9%, punte al 10,4%), Alpe d'Huez-Col de Sarenne (complessivamente circa 20 km di salita al 12%, intervallati da una breve discesa) e salita finale lunga ben 25,4 km, con una pendenza media del 9%, massima del 17,2% e gli ultimi chilometri su strada sterrata (foto sopra): si tratta, infatti, del prolungamento della salita a Les Deux-Alpes. Assolutamente una giornata da bollino rosso.

Dopo tre giorni consecutivi oltre i 200 km, la 19ª tappa della Grande Boucle sarà invece una frazione sprint, di appena 91,5 da Bourg d'Oisans a Villard-de-Lans: partenza pianeggiante seguita da una breve discesa, quindi la Côte de Laffrey (8,7 km al 6,2% e punte al 14,7%), un altro tratto di fondovalle e il Col de Saint-Dizier de Moucherotte (15,3 km, mdia 6,2%, massima 11,6%) a precedere la breve rampa che conduce all'arrivo: 3,5 km al 6,5% che arrivano fino al 10,6% nei tratti più duri.

E prima dell'apoteosi sui Campi Elisi, l'unica cronometro indiviuale: 41,1 km vallonati con partenza e arrivo a Grénoble che si sommano ai 26,5 della cronosquadre di Nantes, per un totale di appena 67,6 km contro il tempo a fronte di cinque tappe di alta montagna, altrettante di media montagna e sei arrivi in salita. Un Tour de France per scalatori, quindi, ma che conferma la recente tendeza dei grandi giri ad evitare gli eccessi dei primi anni duemila.

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@.::Cancellara91::.@deddi@Caschettointesta@Lory94ITA@Big white@superalex@pantanibali3@vivailciclismopulito@fedegram@losqualo90@Cune2000@Noris85@MattHorse@Sauber96 @Lucatb99 @deddi

 

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