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Purtroppo per lui però, Jens Voigt non aveva fatto i conti con la Spagna, in particolare con Samuel Sanchez, che imponendo il suo ritmo in testa al gruppo, è riuscito a ricucire su Voigt e sugli ex battistrada. Ora al comando ci sono solamente Fuglsang e Bertagnolli, con un vantaggio di 1' 44".

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Ma il tedesco sta bene e non vuole mollare, così, subito all'inizio dell'ultimo passaggio sulla salita del circuito, tenta un allungo. E stavolta è interessante, perchè dietro di lui si muove un uomo di classifica, Alexandre Vinokourov.

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L'azione del Vino fa paura e stavolta, senza far ricorso ai propri gregari, è Alberto Contador, in maglia gialla, a riportarsi sui due contrattaccanti, portandosi dietro Denis Menchov e l'ottimo Ivan Basso.

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Altri corridori si muovono dal gruppo per riportarsi sui primi. Vediamo in azione uno dei corridori di casa, Ryder Hesjedal, la maglia bianca di Roman Kreuziger e l'americano Chris Horner.

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Si è formato così un gruppetto di 8 corridori all'inseguimento dei due battistrada, ma appena finita la salita, arriva, a sorpresa l'attacco di Ivan Basso che, andando contro le sue caratteristiche, prova a sorprendere tutti in discesa. Alla sua ruota si riportano Voigt e Vinokourov. Intanto il vantaggio dei due battistrada si è ridotto a 44 secondi.

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8 km al traguardo. Il gruppo dietro, o quel che ne è rimasto, sta provando ad organizzare un inseguimento. Le squadre più attive sono la Resto d'Europa di Andy Schleck e l'Olanda di Robert Gesink. Entrambi i corridori infatti, dopo una bella tappa ieri, oggi sono rimasti tagliati fuori da questo tentativo, e rischiano di perdere altri secondi da Contador.

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Ai 5 km dal traguardo però, ad impensierire il gruppo, una brutta caduta, che vede coinvolti numerosi corridori, tra i quali Samuel Sanchez e Michele Scarponi. Il marchigiano è comunque riuscito a ripartire, mentre l'asturiano è ancora fermo per farsi curare.

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Terminato il tratto in discesa, Basso, Vinokourov e Voigt si sono visti raggiungere da Contador e gli altri inseguitori, ai quali si è aggregato anche John Gadret, uscito dal gruppo nel tratto in discesa. Per i 9 sarà dura riportarsi sui battistrada, e devono anche guardarsi dal gruppo che, ormai è a meno di 30 secondi.

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E' ormai impossibile andare a riprendere Bertagnolli e Fuglsang. Per loro, dopo una lunga fuga, c'è la possibilità di giocarsi la tappa. L'ultimo km è in salita e l'italiano, sentendosi forse battuto, prova ad anticipare la volata.

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Ma è impossibile oggi battere Jakob Fuglsang! Il danese, dopo il passaggio a vuoto di ieri, si va a riscattare andando a conquistare il successo di tappa. Ottima la sua prova. Solo secondo posto per Bertagnolli

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Il gruppo, ricompattatosi, solo all'ultimo km, è regolato da Alberto Contador. Lo spagnolo ha piazzato un allungo dei suoi sullo strappo finale, e potrebbe aver guadagnato altro terreno sugli avversari. Starà ai cronometristi decidere.

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Si chiude così questa 3° tappa dell'Ironman, che non sembra aver scavato solchi in classifica, ma ha comunque regalato emozioni. A tra poco con le classifiche aggiornate, anche quelle delle scommesse.

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Ordine di arrivo tappa 3

1. Jakob Fuglsang (Danimarca) in 5h 30' 10"

2. Leonardo Bertagnolli (Italia) a 13"

3. Alberto Contador (Spagna) a 38"

4. Denis Menchov (Russia) st

5. Alexandre Vinokourov (Asia) st

6. Ryder Hesjedal (Nord America) a 51"

7. Roman Kreuziger (Resto d'Europa 2) st

8. Ivan Basso (Italia) st

9. Chris Horner (USA) st

10. Vincenzo Nibali (Italia) st

14. Cadel Evans (Australia) st

16. Andy Schleck (Resto d'Europa) st

19. Tony Martin (Germania) st

23. Janez Brajkovic (Balcani) st

28. Robert Gesink (Olanda) st

56. Juergen Van den Broeck (Belgio) a 3' 41"

75. Levi Leipheimer (USA) st

Ritirati

Bernardo Colex Tepoz (Nord America)

Samuel Sanchez (Spagna)

Alex Rasmussen (Danimarca)

Steven Cummings (Isole Britanniche)

David Veilleux (Nord America)

Bruno Langlois (Nord America)

Carter Jones (Nord America)

167 corridori in gara

Classifica generale

1. Alberto Contador (Spagna) in 9h 31' 25"

2. Cadel Evans (Australia) a 1' 34"

3. Robert Gesink (Olanda) a 1' 37"

4. Denis Menchov (Russia) a 1' 38"

5. Ivan Basso (Italia) a 1' 44"

6. Alexandre Vinokourov (Asia) a 2' 16"

7. Janez Brajkovic (Balcani) a 2' 19"

8. Andy Schleck (Resto d'Europa) a 2' 25"

9. Vincenzo Nibali (Italia) a 2' 37"

10. Tony Martin (Germania) a 2' 46"

11. Bradley Wiggins (Isole Britanniche) a 2' 50"

12. Chris Horner (USA) a 2' 54"

13. Andreas Kloden (Germania) a 3' 07"

14. Roman Kreuziger (Resto d'Europa 2) a 3' 20"

15. John Gadret (Francia) a 3' 41"

Classifica scommesse

AndrePg 13

Cancellara 91 10

EROL95 6

NDalax25 3

Dopo tre tappe, la classifica sembra pendere chiaramente dalla parte di Contador. Ma da qui al Giappone (sede dell'ultima tappa), deve ancora passare tanta acqua sotto ai ponti. Oltre ai tanti tapponi di montagna, ci saranno belle cronometro e anche crono a squadre dove la Spagna, che tra l'altro ha perso oggi Samuel Sanchez, parte svantaggiata rispetto ad altre nazionali. La prossima tappa sarà sulla falsariga di quella di oggi, occhio però ai trabocchetti del percorso.

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IRONMAN TOUR - TAPPA 4

Amici appassionati, benvenuti al racconto della 4° tappa di questo Iron Man Tour. Ultimo appuntamento in terra canadese, prima del maxi trasferimento in Europa. Si corre oggi in terra canadese, precisamente in Quebec, sul classico circuito della prova Pro Tour. Saranno 201 i km da percorrere, senza un filo di pianura. Come ieri, potremmo assistere ad una sfida parallela, per la vittoria di tappa e per la classifica generale. Sarà molto dura però, per gli uomini di classifica, riuscire a mettere in difficoltà Alberto Contador, che per il momento, sembra più che solido, anche se ha perso un compagno importante come Luis Leon Sanchez.

Ecco l'altimetria della tappa odierna

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Ed invece ecco le quote per la tappa di oggi, per gli scommettitori.

Philippe Gilbert 5

Alberto Contador 5

Fuga da Lontano 6

Cadel Evans 7

Ivan Basso 7

Alexandre Vinokourov 7

Denis Menchov 8

Andy Schleck 9

Ryder Hesjedal 10

John Gadret 12

Chris Horner 12

Vincenzo Nibali 14

Robert Gesink 15

Janez Brajkovic 20

Joaquim Rodriguez 25

Altro (specificare il nome) 30

E per chi ancora non avesse scommesso sulla classifica finale ci sono le quote, aggiornate agli ultimi avvenimenti naturalmente

Alberto Contador 6

Cadel EVans 26

Ivan Basso 26

Denis Menchov 26

Andy Schleck 28

Robert Gesink 30

Alexandre Vinokourov 32

Vincenzo Nibali 32

Andreas Kloden 35

Janez Brajkovic 40

Joaquim Rodriguez 40

Roman Kreuziger 40

Chris Horner 45

Tony Martin 45

Bradley Wiggins 45

Ryder Hesjedal 50

John Gadret 50

Jurgen Van den Broeck 60

Altro (specificare il nome) 100

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Dopo la vittoria di Fuglsang di ieri, e considerato il percorso praticamente simile, sono in molti i corridori intenzionati a voler portare via una fuga. Il gruppo però sui primi tentativi ha sempre ricucito e così il tentativo buono è partito solo al 3° Giro del tracciato previsto. Protagonisti sono Ruslan Pidgorny (Resto d'Europa 2), Peter Stetina (USA), Andrey Kasheckin (Asia), Jackson Rodriguez (Sud America), Rigoberto Uran (Colombia), Evgeni Petrov e Yuri Trofimov (Russia), Oliver Zaugg (Svizzera), Robert Kiserlovski (Balcani), Chris Froome (Isole Britanniche) e l'incredibile Jakob Fuglsang (Danimarca), che ancora una volta vuole provare a lasciare il segno, a dimostrazione del fatto che la debaclè nella prima tappa di montagna è stata un caso.

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Il gruppo si è inizialmente disinteressato della fuga, arrivando a concedere anche 8 minuti ai fuggitivi. A poco meno di 90 km dal traguardo, si è attivata però la nazionale italiana che, piazzando due tre uomini al comando della corsa, ha iniziato a lavorare per ridurre il gap.

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Il generoso lavoro degli uomini di Paolo Bettini, non è stato però finalizzato da uno dei due uomini di classifica, Basso e Nibali, ma da Michele Scarponi che, a poco meno di 60 km dal traguardo, esce dal gruppo per andare alla caccia degli 11 battistrada. Il marchigiano vuole dimostrare che l'inizio un po' così di questo Ironman è facilmente superabile.

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L'azione di Scarponi è efficace e, con un grande sforzo, riesce ad annullare i 3 minuti che lo separavano dai battistrada. A 40 km dal traguardo sono 12 gli uomini a comporre la testa della corsa. Il loro vantaggio sul gruppo è però di soli 2 minuti, e sarà dura riuscire ad arrivare.

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In gruppo però la situazione non è del tutto tranquilla, con il solito Jhonny Hoogerland che, tutto solo, decide di evadere, riuscendo anche a replicare l'impresa di Scarponi, ovvero quella di riportarsi sui battistrada, che ora diventano 13

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Temendo un ritorno del gruppo, ai - 26, il croato Robert Kiserlovski cerca una soluzione personale, sorprendendo anche i suoi diretti avversari.

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L'azione del giovane croato è però quasi subito annullata dai suoi immediati inseguitori.

Ai - 20 poi c'è un altro attacco, ben più deciso, da parte di Michele Scarponi, seguito da Hoogerland, Froome e Fuglsang. Attenzione però al gruppo che ormai è a meno di un minuto dai battistrada.

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E' letteralmente scatenato Michele Scarponi. Nè Hoogerland nè Froome riescono a seguirlo, mentre il danese Fuglsang, complice anche la stanchezza dopo il grande sforzo di ieri, è costretto a rialzarsi. L'Aquila di Filottrano sta facendo il vuoto. Sembra che la condizione mancata nei giorni passati è arrivata, improvvisamente, oggi.

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Finalmente si muove anche qualcosa dal gruppo. A 11 km dal traguardo, parte Andy Schleck!

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Finalmente si muove anche il lussemburghese, che in questi giorni si era visto davvero poco. Purtroppo per lui però, sfuggire al controllo della Spagna è davvero difficile. Joaquim Rodriguez, David Lopez Garcia e Benat Intxausti, con un gran lavoro, sono andati subito a chiudere.

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Transita intanto ai -5 Michele Scarponi, che ha un vantaggio rassicurante sia su Hoogerland e Froome, suoi immediati inseguitori, che sul gruppo.

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E va a vincere Michele Scarponi!. Grande impresa per il corridore marchigiano che regala il primo successo alla nazionale italiana. Dopo una splendida azione solitaria, nata praticamente ai 60 dal traguardo, è riuscito a togliersi una bella soddisfazione.

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Secondo posto per un rammaricato Johnny Hoogerland, mentre terzo è Chris Froome. Non succede invece nulla nel gruppo che giunge al traguardo attardato, regolato da Robert Gesink.

A breve le classifiche...

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E andiamo ora a scoprire le classifiche di tappa

Ordine di arrivo tappa 4

1. Michele Scarponi (Italia) in 5h 31' 47"

2. Jhonny Hoogerland (Olanda) a 1' 49"

3. Chris Froome (Isole Britanniche) a 2' 15"

4. Robert Gesink (Olanda) st

5. Luis Leon Sanchez (Spagna) st

6. Denis Menchov (Russia) st

7. Peter Velits (Resto d'Europa) st

8. Vasilj Kiryienka (Resto d'Europa) st

9. Stefano Garzelli (Italia) st

10. Ivan Basso (Italia) st

167 corridori in gara

Classifica generale

1. Alberto Contador (Spagna) in 9h 31' 25"

2. Cadel Evans (Australia) a 1' 34"

3. Robert Gesink (Olanda) a 1' 37"

4. Denis Menchov (Russia) a 1' 38"

5. Ivan Basso (Italia) a 1' 44"

6. Alexandre Vinokourov (Asia) a 2' 16"

7. Janez Brajkovic (Balcani) a 2' 19"

8. Andy Schleck (Resto d'Europa) a 2' 25"

9. Vincenzo Nibali (Italia) a 2' 37"

10. Tony Martin (Germania) a 2' 46"

11. Bradley Wiggins (Isole Britanniche) a 2' 50"

12. Chris Horner (USA) a 2' 54"

13. Andreas Kloden (Germania) a 3' 07"

14. Roman Kreuziger (Resto d'Europa 2) a 3' 20"

15. John Gadret (Francia) a 3' 41"

Classifica scommesse

AndrePg 13

Cancellara 91 10

EROL95 6

NDalax25 3

Non genera alcun mutamento, nè in classifica generale, nè nelle scommesse, questa tappa. Ora ci sarà un giorno di riposo, per permettere ai corridori di trasferirsi in Europa, dove è prevista una tappa a Londra, per una cronometro a squadre di 20 km che si preannuncia davvero molto interessante.

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IRONMAN TOUR - TAPPA 5

Dopo il giorno di riposo, riparte l'Ironman, che sbarca finalmente nel vecchio continente, precisamente nella grande Inghilterra dove, nella sua capitale Londra, si disputerà una cronometro a squadre di 17 km. C'è finalmente solo pianura, ma nonostante questo la classifica oggi è destinata a cambiare. Squadre più attrezzate per la cronometro, potrebbero avere la possibilità di guadagnare secondi su formazioni come la Spagna di Alberto Contador, che oggi sembra destinato a pagare. Vediamo l'altimetria della tappa

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E per i nostri scommettitori, la possibilità, come al solito, di giocare le proprie carte, vediamo le quote di giornata.

USA 10

Germania 10

Australia 10

Russia 12

Isole Britanniche 15

Spagna 20

Resto d'Europa 2 23

Olanda 26

Italia 28

Resto d'Europa 1 30

Balcani 30

Belgio 35

Scandinavia 40

Asia 40

Danimarca 85

Svizzera 90

Francia 90

Nord Centro America 90

Sud America 100

Colombia 100

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Amici appassionati, benvenuti alla diretta della cronometro a squadre. Questo è un passaggio chiave per questo Ironman, soprattutto per capire la consistenza reale dei team. Ad aprire le danze è stato il Sud America che, vista anche l'assenza di veri e propri passisti, ha fatto segnare un tempo che, in apparenza, è piuttosto alto, ovvero 23' 47". Subito questo tempo è stato soppiantato dalla Colombia, che ha fermato il cronometro sul 23' 12", ma anche questo miglior tempo è durato poco, con la Danimarca di Fuglsang e dei Rasmussen che è la prima squadra a rischiare di scendere sotto i 23 minuti, chiudendo in 23' 05".

La quarta squadra a partire è stato il Nord - Centro America. Questi, nonostante la presenza di passisti come Tuft e di uomini forti come Hesjedal, hanno pagato il fatto di aver perso per strada già 3 uomini, chiudendo la prova con un tempo di poco superiore a quello dei Sudamericani: 23' 43".

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Chi ha deluso le aspettative, è stata l'Asia di Alexande Vinokourov. Da loro non ci si aspettava certo un tempo vincente, ma quello fatto segnare è ben lungi dall'essere competitivo: 23' 35". Il distacco dalla Danimarca è di 30 secondi, e devono ancora scendere in campo gli squadroni.

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Anche dai Balcani di Janez Brajkovic ci si aspettava qualcosa di più. Il loro tempo è stato infatti più che deludente, 23' 32", mentre la Danimarca continua a tenere saldamente la testa della corsa.

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La prima grande sorpresa positiva di giornata viene dal Belgio di Gilbert e Van den Broeck. La formazione guidata da Peter Van Petegem in ammiraglia, infatti, nonostante l'assenza di grandi passisti, ha sfoderato una prova maiuscola, chiudendo in 22' 36" la corsa. Tempo di assoluto rilievo che gli permette di balzare al comando della generale provvisoria, e di sognare anche un piazzamento importante.

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E' stato poi il momento della Russia di Denis Menchov, grande protagonista in queste prime tappe. I sovietici puntavano ad un podio, ma non sono riusciti a fare meglio del Belgio. Il loro tempo è di 22' 50" e temiamo sia insufficiente per poter raggiungere l'obiettivo prefissato.

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La minaccia per la leadership del Belgio, poteva provenire dalla Scandinavia. La squadra di Gustav Erik Larrson, ha sfoderato una prestazione maiuscola, chiudendo in 22' 40", a soli 4 secondi dai primi, che confermano di aver fatto segnare un tempo davvero importante.

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Classifica provvisoria

Belgio in 22' 36"

Scandinavia a 4"

Russia a 14"

Danimarca a 29"

Colombia a 36"

Balcani a 54"

Asia a 59"

Nord America a 1' 07"

Sud America a 1' 11"

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Dopo la Scandinavia, è stato il momento della Svizzera. Gli elvetici, privi del loro faro, Fabian Cancellara, hanno comunque cercato di difendersi alla meno peggio, non riuscendo però a far meglio di 23' 09". A sminuire la loro prova, però, è arrivato anche l'ingresso in strada di una dei grandi colossi, ovvero gli Stati Uniti. Sotto la guida di uomini forti come Leipheimer e Horner, gli americani sono riusciti subito a far segnare il miglior tempo, 22' 26", riuscendo a migliorare di 10 secondi la prestazione, comunque ottima, del Belgio.

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Subito dopo, è stato il turno dei canguri australiani di Cadel Evans. Oltre all'iridato di Mendrisio, potevano contare anche su cronoman del calibro di Sutherland e Michael Rogers. Quest'ultimo, però, colpito nella notte da una gastroenterite, non è riuscito a rendere al meglio, compromettendo anche la prova della squadra, almeno in parte. Alla fine gli australiani sono riusciti a far fermare il cronometro sui 22' 52", niente di trascendentale ma comunque sufficiente, almeno, a limitare i danni.

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Ci si aspettava tanto anche dagli uomini delle Isole Britanniche, guidati da Bradley Wiggins. E invece gli isolani hanno letteralmente deluso, facendo segnare un tempo altissimo: 23' 15". Una prova ampiamente insufficiente, su un terreno che poteva regalare loro maggiori soddisfazioni.

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E poi arriva finalmente il momento dei nostri azzurri, con Basso, Nibali ed il redivivo Scarponi. La prova degli italiani, a dispetto di quanto si temeva, non è stata poi così pessima. Il 22' 47" fatto segnare al traguardo, permette loro di occupare la terza posizione temporanea e, soprattutto, di guadagnare qualche secondo sia sull'Australia di Evans che sulla Russia di Menchov.

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E' poi il momento di Andy Schleck. Il lussemburghese poteva contare su una formazione molto forte e adatta anche a questo genere di prove. E di fatti, con un tempo di 22' 34", i 9 del Resto d'Europa 1, sono riusciti a piazzarsi in seconda posizione, diietro solamente agli americani.

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Il pericolo maggiore per gli americani, poteva essere la Germania, e alla fine così è stato. Grazie sorpattuto a Grabsch, Martin e Kloden, i teutonici sono riusciti, al traguardo ad andare ad occupare la 1° posizione, superando solo per 1 secondo il tempo degli avversari degli Stati Uniti.

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Devono chiudere ancora la prova Francia, Resto d'Europa 2, Olanda e Spagna e la situazione, per il momento, è la seguente.

Classifica provvisoria

Germania in 22' 25"

USA a 1"

Resto d'Europa 1 a 9"

Belgio a 11"

Scandinavia a 15"

Italia a 22"

Russia a 25"

Australia a 27"

Danimarca a 40"

Svizzera a 44"

Colombia a 47"

Isole Britanniche a 50"

Balcani a 1' 07"

Asia a 1' 10"

Nord America a 1' 18"

Sud America a 1' 22"

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