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[UCI CN] - Settimana Tricolore 2011


emmea90

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Campionati italiani che hanno visto vincere i favoriti numero 1 della vigilia in entrambe le gare. Almeno un Lampre è tricolore icon_mrgreen.gif

la Crono è appena finita.

Ha vinto Malori, nel mio pezzo, che non posso linkare, ho analizzato la prova degli scorsi campionati italiani, scoprendo che Malori è il più giovane di sempre ad averla vinta

Puoi comunque copiarlo e incollarlo inserendoci la fonte rolleyes.gif

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  • Amministratori

Campionati italiani che hanno visto vincere i favoriti numero 1 della vigilia in entrambe le gare. Almeno un Lampre è tricolore :mrgreen:

Puoi comunque copiarlo e incollarlo inserendoci la fonte :rolleyes:

Eccoti accontentato :rolleyes::mrgreen:

MALORI TRICOLORE A CRONOMETRO. E' IL PIU' GIOVANE DI SEMPRE. PDF Stampa E-mail

Domenica 26 Giugno 2011

SETTIMANA TRICOLORE (SICILIA)

Adriano Malori ce l’ha fatta. Ha vinto la cronometro del campionato italiano in 34’53’’, con 7’’ di vantaggio sulla rivelazione Manuele Boaro, della Saxo Bank.

IL PIÚ GIOVANE DI SEMPRE – Malori è il più giovane vincitore di sempre del campionato italiano a cronometro. Con il suo trionfo scalza Marco Velo, trionfatore a 24 anni per la prima volta in questa prova. Ecco la classifica completa dei vincitori più giovani del tricolore a cronometro:

Adriano Malori (2011) 23

Marco Velo (1998) 24

Dario Andriotto (1997) 25

Marco Fincato (1996) 26

Massimiliano Lelli (1995) 28

Dario Frigo (2002) 29

Marco Pinotti (2005) 29

Andrea Peron (2001) 30

Dario Cioni (2004) 30

Giampaolo Mondini (2003) 31

Marzio Bruseghin (2006) 32

Queste le parole del nuovo campione, riportate dall’ufficio stampa della Settimana Tricolore: “Sono molto contento. Alla vigilia tutti dicevano che avrei stravinto ma non è stato affatto così. Alla fine ho vinto di poco. La corsa è stata molto dura, sia per il caldo che per il forte vento. Ho lavorato molto per questo risultato e dedico questa vittoria alla mia squadra e a un mio amico esterno al mondo del ciclismo che mi ha sempre aiutato nei momenti difficili. A vincere non ci si abitua mai e portare una maglia così nel mondo dei professionisti per me è un grande onore”.

Chi non ce l’ha fatta è stato Dario Cataldo, sorprendente sconfitto, giunto a 1’11’’ dal primo. Era dato tra i favoriti. Ottima prova invece per Alan Marangoni, arrivato terzo al traguardo a 46’’. Stesso tempo di Cataldo anche per Giovanni Visconti, arrivato quinto, a dimostrazione che ha voluto onorare fino in fondo questa manifestazione.

Classifica Open

1) Adriano Malori (Lampre-ISD) km 28,7 in 34'53" media 49,353 km/h

2) Manuele Boaro (Saxo Bank - Sungard) a 7"

3) Alan Marangoni della (Liquigas Cannondale) a 46"

4) Tiziano Dall'Antonia (Liquigas Cannondale) a 55"

5) Giovanni Visconti (Farnese Vini - Neri Sottoli) a 1'11"

6) Matteo Montaguti (Ag2R - La Mondiale) a 1'11"

7) Dario Cataldo (Quickstep Cycling Team) a 1'11"

8) Stefano Borchi (De Rosa - Ceramiche Flaminia) a 1'18"

9) Alessandro De Marchi (Androni Giocattoli) a 1'21"

10) Angelo Pagani (Colnago Csf - Inox) a 1'38".

UNDER 23 – Il 22enne della Mastromarco Chianti Sensi Benedetti, Matteo Mammini, ha invece vinto la prova riservata agli Under 23. Queste le parole del nuovo tricolore, riportate sempre da comunicato stampa della settimana tricolore: “Oggi ci tenevo molto a fare il bis. È stato tutto perfetto, dalla preparazione in poi. La gara è stata molto impegnativa, c’era vento ed il tracciato si snodava su un continuo su e giù; ho dato davvero tutto e alla fine sono riuscito ad avere la meglio. Voglio dedicare questa vittoria alla mia ragazza e a tutta la mia squadra che mi sta sempre dietro e che mi segue da due anni”.

Classifica Under 23 maschile

1) Mammini Matteo (Mastromarco Chianti Sensi Benedetti) km 28,7 in 36'24" media 47,308 km/h

2) Massimo Coledan (Uc Trevigiani Dynamon Bottoli a 31"

3) Mattia Cattaneo (Uc Trevigiani Dynamon Bottoli a 1'00"

4) Gianluca Leonardi (S.I.T.E. Marchiol Tassullo) a 1'01"

5) Innocenzo Di Lorenzo (Monturano -Civitanova-Casci) a 1'03"

6) Nicola Boem (Zalf Desirée Fior) a 1'07"

7) Luca Sterbini (Mastromarco Chianti Sensi Benedetti) a 1'08"

8) Matteo Azzolini (Gsc Viris Vigevano) a 1'14"

9) Mirko Trosino (Hopplà Truck IT. Mavo Valdarno) a 1'20"

10) Claudio De Benedictis (Casati Named) a 1'21"

Michele Bufalino

fonte: www.velobike.it

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CAMPIONATI NAZIONALI. Tutti i titoli della strada

Dopo la raffica di notizie di ieri, ricapitoliamo in questa tabella tutti i titoli nazionali delle corse in linea assegnati nel weekend. Anche per cominciare a pensare ai corridori che indosseranno una maglia diversa dal solito...

Austria: Matthias Krizek (Élite - Team 2000 Veneto)

Belgio: Philippe Gilbert (Omega Pharma Lotto)

Bielorussia: Alexander Kuschynski (Katusha)

Brasile: Muroilo Fisher (Garmin Cervelo)

Bulgaria: Danail Petrov (Konya Vivelo)

Canada: Svein Tuft (Spidertech by C10)

Croazia: Kristjan Durasek (Loborika)

Curaçao: Marc de Maar (Quick Step

Danimarca: Nicki Sorensen (Saxo Bank-Sungard)

Estonia: Mart Ojavee (Champion System)

Francia: Sylvain Chavanel (Quick Step)

Georgia: Giorgi Nadiradze (Élite)

Germania: Robert Wagner (Leopard-Trek)

Giappone: Fumiyuki Beppu (Radioshack)

Gran Bretagna: Bradley Wiggins (Sky Pro Cycling)

Guyana: Water Grant-Stuart (Élite)

Hong-Kong: Ki Ho Choi (Élite)

Iran: Abbas Saeidi Tanha (Azad University)

Irlanda: Matthew Brammeier (HTC HighRoad)

Israele: Nieb Liner (Amore & Vita-Conad)

Italia: Giovanni Visconti (Farnese Vini)

Kazakhstan: Andrey Mizourov (Astana)

Lettonia: Martiš Trautmanis (Élite)

Lituania: Ramunas Navardauskas (Garmin-Cervélo)

Lussemnburgo: Frank Schleck (Leopard Trek)

Marocco: Adil Jelloul (Élite)

Messico: Gregorio Ladino (Élite)

Moldavia: Alexandr Pliuschin (Katusha Team)

Norvegia: Alexander Kristoff (BMC Racing Team)

Nuova Zelanda: Hayden Roulston (HTC HighRoad)

Olanda: Pim Ligthart (Vacansoleil DCM)

Polonia: Tomas Marczynski (CCC Polsat)

Portogallo: Joao Cabreira (Onda)

Repubblica Ceca: Petr Bencik (PSK Whirpool - Author)

Romania: Andrei Nechita (Élite - Trevigiani)

Russia: Pavel Brutt (Katusha Team)

Servia: Der Zsolt (Partizan)

Singapore: Tim Wilkins (Élite)

Slovacchia: Peter Sagan (Liquigas-Cannondale)

Slovenia : Grega Bole (Lampre ISD)

Spagna: José Joaquín Rojas (Movistar Team)

Svezia: Philip Lindau (Team Cykelcity)

Svizzera: Fabian Cancellara (Leopard-Trek)

Tailandia: Seree Ruangsiri (Élite)

Tunisia: Maatoug Ahmed Ben (Élite)

Ucraina: Oleksandr Kvachuk (Lampre-ISD)

Ungheria: Rida Cador (Ora Hotels)

Uzbekistán: Sergey Lagutin (Vacansoleil-DCM)

Venezuela: Miguel Ubeto (Élite

un riassunto dei campionati nazionali...

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Gilbert credo abbia una percentuale di gare vinte su quelle disputate quest'anno paragonabile a quella di Del Piero dal dischetto.

tra l'altro è stato nettamente il più forte alla sanremo e, nonostante le difficoltà al fiandre, ha mostrato di essere in grado di asfaltare tutti su qualsiasi cotes o muur

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tra l'altro è stato nettamente il più forte alla sanremo e, nonostante le difficoltà al fiandre, ha mostrato di essere in grado di asfaltare tutti su qualsiasi cotes o muur

Alla Sanremo era più marcato di Messi contro l'Inter l'anno scorso. Sinceramente sarei curioso di vederlo alla Roubaix, non vorrei facesse come Bartoli, che la prova a 33 anni e si accorge che avrebbe anche potuto vincerla (e forse l'avrebbe vinta davvero senza la foratura sul Carrefour de l'Arbre quando era a ruota di Museeuw).

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Alla Sanremo era più marcato di Messi contro l'Inter l'anno scorso. Sinceramente sarei curioso di vederlo alla Roubaix, non vorrei facesse come Bartoli, che la prova a 33 anni e si accorge che avrebbe anche potuto vincerla (e forse l'avrebbe vinta davvero senza la foratura sul Carrefour de l'Arbre quando era a ruota di Museeuw).

C'è sempre il problema del correre rischi...dal punto di vista della preparazione non credo sarebbe un problema, ma una eventuale caduta alla Roubaix gli comprometterebbe tutti quelli che sono i suoi veri obbiettivi.

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Alla Sanremo era più marcato di Messi contro l'Inter l'anno scorso. Sinceramente sarei curioso di vederlo alla Roubaix, non vorrei facesse come Bartoli, che la prova a 33 anni e si accorge che avrebbe anche potuto vincerla (e forse l'avrebbe vinta davvero senza la foratura sul Carrefour de l'Arbre quando era a ruota di Museeuw).

C'è sempre il problema del correre rischi...dal punto di vista della preparazione non credo sarebbe un problema, ma una eventuale caduta alla Roubaix gli comprometterebbe tutti quelli che sono i suoi veri obbiettivi.

vabbè ma ormai credo che i suoi obiettivi li abbia già centrati, ormai gli mancano "solo" sanremo, fiandre,gent,roubaix :mrgreen:

le prime 3 sono alla portata, la quarta, credo la abbia già corsa ai tempi della FDJ, ma li era un altro corridore.

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dopo glielo metto in lista :mrgreen:

se non fosse stato per la slovenia, lo avrebbe già vinto :|

Se non fosse stato soprattutto per quel suo vizio di strafare sugli strappi e non tenersi abbastanza per il tratto successivo (ricordo che fece una cosa del genere alla Vuelta, facendo una sparata favolosa su una salitella e poi incartandosi nel tratto pianeggiante). Anche se credo ci fosse anche un bel vento a frenarlo.

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Se non fosse stato soprattutto per quel suo vizio di strafare sugli strappi e non tenersi abbastanza per il tratto successivo (ricordo che fece una cosa del genere alla Vuelta, facendo una sparata favolosa su una salitella e poi incartandosi nel tratto pianeggiante). Anche se credo ci fosse anche un bel vento a frenarlo.

mi ricordo la tappa della vuelta, comunque c'è da dire che l'unica squadra bel gruppo che stava tirando era la slovenia, per il campionissimo Grega Bole, quasi tutti gli altri erano rimasti isolati, ricordo Hushovd, Davis e Breschel completamente soli.

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Beh...

A parte lo scandaloso Copenaghen, non penso che a Valkenburg 2012 possa fallire francamente

Ma da qui a Valkenburg è lunga, e il Mondiale è una corsa particolare. Non sempre si mette bene come si era messa a Melbourne, con il gruppo compatto ma le squadre già depauperate di molti elementi, una salita per fare la differenza e avversari palesemente non al tuo livello. Per esempio a Valkenburg rischia di trovarsi Valverde.

mi ricordo la tappa della vuelta, comunque c'è da dire che l'unica squadra bel gruppo che stava tirando era la slovenia, per il campionissimo Grega Bole, quasi tutti gli altri erano rimasti isolati, ricordo Hushovd, Davis e Breschel completamente soli.

E' vero, però mica gli sloveni potevano lasciar andare Gilbert perché il loro capitano era Bole :mrgreen: .

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Ma da qui a Valkenburg è lunga, e il Mondiale è una corsa particolare. Non sempre si mette bene come si era messa a Melbourne, con il gruppo compatto ma le squadre già depauperate di molti elementi, una salita per fare la differenza e avversari palesemente non al tuo livello. Per esempio a Valkenburg rischia di trovarsi Valverde.

Ecco, Valverde era l'unico, OP o meno, che avrebbe potuto battere Gilbert (sia nella prima tappa del Tour che nelle Classiche)

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E' vero, però mica gli sloveni potevano lasciar andare Gilbert perché il loro capitano era Bole :mrgreen: .

hanno fatto giustamente la loro corsa, ma credo sapessero che con Hushovd e Davis ci fosse poco da fare. :mrgreen:

Ecco, Valverde era l'unico, OP o meno, che avrebbe potuto battere Gilbert (sia nella prima tappa del Tour che nelle Classiche)

io credo comunque che non sarebbe stato al livello del vallone, basta confrontare i risulatati del 2010 alle ardenne, si valverde è arrivato davanti alla liegi, però è stata una gara tatticamente scombussolata dall'attacco di vino e kolobnev e il gilbert di un anno fa non vale mezzo gilbert 2011. qui stiamo parlando di uno che ha vinto di distacco sul muro di huy e fra poco anche sul cauberg, uno che alla liegi ha strapazzato gli schleck e che ha mostrato loro che, se avesse voluto li avrebbe lasciati lì in qualunque momento.

una tale supremazia alle ardenne che neanche rebellin ha mostrato quando ha fatto la tripletta :rolleyes:

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mi ricordo la tappa della vuelta, comunque c'è da dire che l'unica squadra bel gruppo che stava tirando era la slovenia, per il campionissimo Grega Bole, quasi tutti gli altri erano rimasti isolati, ricordo Hushovd, Davis e Breschel completamente soli.

Basta tirare fuori due soldini e tira chiunque :mrgreen:

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