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[PCM2009] L'Astana del dopo Contador [FUORI CONCORSO]


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La maledizione di Riccò

Tranquilli, non l'hanno di nuovo beccato positivo, però le notizie per Riccardo Riccò non sono molto migliori: alla prima tappa del Giro dei Paesi Baschi è infatti caduto procurandosi la frattura della rotula. Ginocchio in mille pezzi e tempi di recupero lunghissimi per il modenese, che non potrà tornare prima di fine giugno e quindi dovrà sicuramente saltare il Giro d'Italia, quasi certamente i campionati italiani e al Tour, se anche sarà al via, sarà in una condizione decisamente precaria. Insomma, un'altra stagione da buttare dopo il promettente avvio alla Tirreno-Adriatico, dove aveva vinto l'arrivo in salita.

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a me puzza di PCM 09, anche se fosse grande story bravissimoo :wink:

infatti, lo avevo ammesso qualche post fa. è che quando ho aperto il post non ho fatto caso che lo spazio era riservato a pcm 2010. non so, i mod possono spostarmi nella sezione 2009? o sennò confido nella vostra clemenza per continuare qui, tanto più che il db è aggiornato al 2011 e quindi compensa :wink:

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GENT-WEVELGEM (Bel) World Tour (1ª parte)

Podio 2010: 1.Filippo Pozzato (Katusha) in 6h25'25"; 2.Martijn Maaskant (Garmin-Cervélo) a 11"; 3.Fabian Cancellara (Saxo Bank) s.t.

Dimenticare Waregem: è questo l'imperativo in casa Astana dopo la beffa patita con il declassamento di Allan Davis alla Dwars door Vlaanderen di mercoledì scorso, e sarà ancora l'australiano il nostro uomo di riferimento quest'oggi. Rispetto al recente passato, la Gent-Wevelgem torna all'antico: un chilometraggio superiore ai 250 km e due soli tratti significativi in pavé - il doppio passaggio sul Kemmel - la rendono una corsa particolarmente adatta alle caratteristiche di Davis. (nota: ho preso questo percorso della Gent da uno stupendo db storico del 1991 e andando avanti con la stagione spunteranno fuori altre classiche prese da lì).

La corsa è partita, davanti due uomini soli al comando: sono il belga Serge Pauwels (Sky) e Juraj Sagan (Liquigas-Cannondale), fratello maggiore (ma molto più pippa) di Peter. Il gruppo comunque li tiene sotto controllo, tant'è che il loro vantaggia non supererà mai i 2'20".

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Ripresi Pauwels e Sagan, in contropiede parte Sebastian Langeveld (Rabobank): l'olandese gudagna subito un buon margine di circa 1'30. Sulle sue tracce c'è il compagno di squadra Matti Breschel che prova ad andarsene "da fagiano", cioè guadagnando a poco a poco qualche decina di metri senza piazzare uno scatto secco. Sul danese rientrano anche Marcus Burghardt (BMC) e il nostro Maxim Iglinskiy, che tutti insieme vanno a riprendere Langeveld formando un quartetto al comando.

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Questa azione, sviluppatasi intorno ai 60 km dal traguardo, potenzialmente è molto interessante ma viene presto annullata. Tutto da rifare ai meno 40 km, quando ci prova Johan Vansummeren (Garmin-Cervélo). Il tentativo del belga si arena però contro il secondo ed ultimo passaggio sul Kemmel, in cima al quale scatta Tom Boonen (Quick Step)!

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Mancano 33 km al traguardo e il campione belga ha sicuramente nelle gambe la sparata per arrivare fino in fondo, così decidiamo di lanciare al suo inseguimento Allan Davis.

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Ma il nostro capitano manca l'aggancio e diventa impossibile tenere il passo di Boonen a distanza. Peggio ancora, quando da dietro ci rimonta un gruppetto di altri sette corridori, Allan Davis non ce la fa a seguirli e alza bandiera bianca.

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15 km all'arrivo: mentre Boonen tira dritto con 33" sui sette uomini al suo inseguimento, ecco che dal gruppetto prova ad uscire Leif Hoste (Katusha).

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In realtà l'azione dell'uomo della Katusha si rivela come preparatoria dello scatto di Filippo Pozzato, che avviene ai 10 km dal traguardo.

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Solo Heinrich Haussler (Garmin-Cervélo) riesce a seguire Pippo.

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(continua...)

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GENT-WEVELGEM (Bel) World Tour (2ª parte)

La situazione a 3 km dall'arrivo: Tom Boonen (Quick Step) in testa con 40" sulla coppia Pozzato-Haussler, a 1'30" Leif Hoste che precede di qualche secondo un terzetto composto da Flecha, Eisel e Vansummeren.

Boonen non molla e quando passa sotto lo striscione dell'ultimo km il suo vantaggio torna a salire sopra il minuto: è ormai irraggiungibile.

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Ecco Tom Boonen a braccia alzate! La Gent-Wevelgem è sua per la seconda volta in carriera!

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Dopo oltre un minuto Heinrich Haussler va a prendersi il secondo posto davanti a Filippo Pozzato.

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Arriva anche Hoste, quarto, e poi insieme Flecha, Eisel e Vansummeren. Dopo 3'08" è la volta di Maaskant, quindi di Breschel che è nono a 4'22". E 5'11" dopo Boonen taglia il traguardo anche Allan Davis, che si è un po' ripreso nel finale.

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Prima vittoria stagionale per Tom Boonen, la seconda alla Gent dopo il successo nel 2004.

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ORDINE D'ARRIVO

1 Tom Boonen (Quick Step) 6h33'47"

2 Heinrich Haussler (Garmin-Cervélo) + 1'01"

3 Filippo Pozzato (Team Katusha) s.t.

4 Leif Hoste (Team Katusha) + 1'40"

5 Juan Antonio Flecha (Sky) + 2'03"

6 Bernhard Eisel (Team HTC-Columbia) s.t.

7 Johan Vansummeren (Garmin-Cervélo) s.t.

8 Martijn Maaskant (Garmin-Cervélo) + 3'08"

9 Matti Breschel (Rabobank) + 4'22"

10 Allan Davis (Astana) + 5'11"

...

15 Maxim Iglinskiy (Astana) + 6'50"

ALBO D'ORO RECENTE

2000 Geert Van Bondt (Bel)

2001 George Hincapie (Usa)

2002 Mario Cipollini (Ita)

2003 Andreas Klier (Ger)

2004 Tom Boonen (Bel)

2005 Nico Mattan (Bel)

2006 Thor Hushovd (Nor)

2007 Marcus Burghardt (Ger)

2008 Oscar Freire (Spa)

2009 Edvald Boasson Hagen (Nor)

2010 Filippo Pozzato (Ita)

2011 TOM BOONEN (Bel)

È tutto da Wevelgem, dove avremmo voluto vincere per mostrare una maglietta speciale preparata dopo lo sgarbo della Dwaars door Vlaanderen, ma ci siamo dovuti accontentare di un paio di piazzamenti di rincalzo. Domenica prossima per noi niente Giro delle Fiandre, al quale abbiamo rinunciato preferendo puntare tutto su Scheldeprijs e Parigi-Roubaix: saranno queste le ultime due corse della nostra campagna sul pavé.

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GIRO DELLE FIANDRE (Bel) World Tour

Podio 2010: 1.Filippo Pozzato (Team Katusha) in 6h11'34"; 2.Juan Antonio Flecha (Sky) s.t.; 3.Fabian Cancellara (Saxo Bank) s.t.

Assenti per una nostra ben precisa scelta tecnica - a nostro giudizio la Ronde era troppo dura per corridori come Davis e Iglinskiy che invece potranno dire la loro alla Scheldeprijs di giovedì prossimo - abbiamo seguito dalla tv il Giro delle Fiandre vinto dal campione norvegese (e non mondiale, almeno nel gioco) Thor Hushovd (Garmin-Cervélo) davanti a Fabian Cancellara (Auchan-Luxair). Terzo a 11" il campione uscente, nonchè vincitore dell'ultima Sanremo, Filippo Pozzato (Katusha). Da segnalare la brutta caduta di Leif Hoste (Katusha), che si è infortunato e starà fuori fino a maggio: per lui niente Roubaix.

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ORDINE D'ARRIVO

1 Thor Hushovd (Garmin-Cervélo) in 6h42'46"

2 Fabian Cancellara (Auchan-Luxair) s.t.

3 Tom Boonen (Team Katusha) + 11"

4 Johan Vansummeren (Garmin-Cervélo) s.t.

5 Tom Boonen (Quick Step) + 25"

6 Stijn Devolder (Vacansoleil) s.t.

7 Bjorn Leukemans (Vacansoleil) s.t.

8 Heinrich Haussler (Garmin-Cervélo) + 45"

9 Martijn Maaskant (Garmin-Cervélo) s.t.

10 Gert Steegmans (Team RadioShack) + 59"

11 Daniele Bennati (Auchan-Luxair) s.t.

12 Wouter Weylandt (Rabobank) s.t.

13 Hayden Roulston (Team HTC-Columbia) s.t.

14 Bernhard Eisel (Team HTC-Columbia) s.t.

15 Matti Breschel (Rabobank) s.t.

ALBO D'ORO RECENTE

2000 Andrei Tchmil (Bel)

2001 Gianluca Bortolami (Ita)

2002 Andrea Tafi (Ita)

2003 Peter Van Petegem (Bel)

2004 Steffen Wesemann (Ger)

2005 Tom Boonen (Bel)

2006 Tom Boonen (Bel)

2007 Alessandro Ballan (Ita)

2008 Stijn Devolder (Bel)

2009 Stijn Devolder (Bel)

2010 Filippo Pozzato (Ita)

2011 THOR HUSHOVD (Nor)

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SCHELDEPRIJS SCHOTEN (Bel) 1.HC

Podio 2010: 1.Johan Vansummeren (Garmin-Transitions) 5h47'14"; 2.Martijn Maaskant (Garmin-Transitions) a 18"; 3.Tom Boonen (Quick Step) s.t.

Penultimo appuntamento sul pavè della nostra stagione: a Schoten, sobborgo di Anversa dove è posto l'arrivo dello Scheldeprijs, ci aspettiamo di vedere ancora davanti Allan Davis, ma il percorso si addice pure ad Assan Bazayev. Entriamo in cronaca quando mancano 80 km all'arrivo e in fuga ci sono Marco Marcato (Vacansoleil) e Bert De Waele (Landbouwkrediet) con 6'30" di vantaggio. È il caso di mettere qualche uomo a tirare.

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Inspiegabile l'atteggiamento della Vacansoleil, che nonostante abbia Marcato davanti ci dà una mano a noi e alla Quick Step in testa al gruppo.

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Annullata la fuga di Marcato e De Waele, a 25 km dall'arrivo attacca Stijn Devolder (Vacansoleil) e il gruppo va in mille pezzi, con i nostri capitani che sono nelle retrovie a prendere cibo e rimangono tagliati fuori dalla corsa. Anche se ci ha messo ko, l'azione di Devolder è però un fuoco di paglia, il belga viene ripreso dai big parte in contropiede Heinrich Haussler (Garmin-Cervélo). Dietro di lui Boonen con qualche metro di vantaggio su Vansummeren, Maaskant, Leukemans e lo stesso Devolder.

pcm0012.jpg

Ecco che torna sotto Boonen.

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... e dopo il campione belga, è la volta di Martin Maaskant: ristabilita la superiorità numerica della Garmin-Cervélo

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Penultimo settore di pavé, mancano meno di 10 km all'arrivo e Tom Boonen fila via ai due Garmin.

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È l'azione buona: Boonen vince in solitaria anche lo Scheldeprijs mentre alle sue spalle si piazzano ben tre uomini Garmin-Cervélo: nell'ordine Haussler, Vansummeren che ha rimontato da dietro e Maaskant. Che beffa per la squadra americana!

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Terzo successo negli ultimi tre giorni per Tom Boonen, che si era già preso Gp Harelbeke e Gent-Wevelgem. E domenica prossima c'è la Roubaix... Quanto ai nostri, bisogna ammettere che la forma di Davis, ma anche di Iglinskiy e Bazayev è un po' in calando. All'inferno del Nord sarà durissima!

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ORDINE D'ARRIVO

1 Tom Boonen (Quick Step) 5h01'33"

2 Heinrich Haussler (Garmin-Cervélo) + 24"

3 Johan Vansummeren (Garmin-Cervélo) + 32"

4 Martijn Maaskant (Garmin-Cervélo) + 55"

5 Filippo Pozzato (Team Katusha) + 1'10"

6 Stijn Devolder (Vacansoleil) + 1'50"

7 Bjorn Leukemans (Vacansoleil) s.t.

8 Sylvain Chavanel (Quick Step) s.t.

9 Niki Terpstra (Quick Step) + 2'41"

10 Staf Scheirlinckx (OmegaPharma-Lotto) + 3'35"

...

15 Allan Davis (Astana) + 4'31"

18 Maxim Iglinskiy (Astana) + 5'03"

21 Dimitriy Muravyev (Astana) + 7'51"

Per Boonen si tratta del terzo successo in carriera in questa corsa, che proprio come nel 2004 ha vinto dopo essersi già aggiudicato la Gent-Wevelgem.

ALBO D'ORO RECENTE

2000 Endrio Leoni (Ita)

2001 Endrio Leoni (Ita)

2002 Robbie McEwen (Aus)

2003 Ludovic Capelle (Bel)

2004 Tom Boonen (Bel)

2005 Thorwald Veneberg (Ned)

2006 Tom Boonen (Bel)

2007 Mark Cavendish (Gbr)

2008 Mark Cavendish (Gbr)

2009 Alessandro Petacchi (Ita)

2010 Johan Vansummeren (Bel)

2011 TOM BOONEN (Bel)

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Caso Pellizotti: a giorni il verdetto

Ad un mese dal Giro d'Italia, il "Delfino di Bibione" Franco Pellizotti attende ancora di sapere se potrà tornare a correre e intanto si allena come se avesse già la certezza di partecipare alla corsa rosa che quest'anno partirà da Palermo e ha già perso per strada alcuni sicuri protagonisti come Riccardo Riccò (infortunato), Giovanni Visconti e Danilo Di Luca (la loro Farnese Vini non è stata invitata).

A voi dunque la scelta: l'attuale squalifica terminirebbe solo nel 2011, potete scegliere tra tre opzioni e c'è tempo fino alla fine del Romandia. Ecco le alternative:

1) Pellizotti può tornare a correre fin da subito (nel caso bisognerà poi vedere se con la Liquigas od un'altra squadra);

2) Torna sì quest'anno ma più avanti nella stagione, diciamo dal 1° agosto in tempo per le classiche italiane estive ed eventualmente la Vuelta.

3) Il ricorso viene respinto e torna nel 2012 come da squalifica.

A voi!

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Valjavec e Pellizotti sono stati fermati entrambi alla vigilia del Giro per il passaporto biologico, ma lo sloveno è stato già riabilitato e sabato scorso ha disputato il Giro dell'Emilia, fra l'altro sempre con l'Ag2r che inizialmente lo aveva sospeso e (quasi) licenziato

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VUELTA AL PAÍS VASCO (Spa) World Tour

Podio 2010: 1.Yaroslav Popovych (Team RadioShack) in 20h08'41"; 2.Alexandre Vinokourov (Astana) a 4"; 3.Philippe Gilbert (OmegaPharma-Lotto) a 8".

Siamo nella culla del ciclismo spagnolo, pardon: basco, per quella che è una delle piccole gare a tappe più importanti ma che noi affronteremo soprattutto in preparazione delle classiche delle Ardenne della prossima settimana. Ecco perchè Alexandre Vinokourov, al rientro dopo Tirreno e Sanremo, non curerà la classifica e lo stesso Roman Kreuziger, che non correva dalla Parigi-Nizza, lo farà solo fino ad un certo punto.

Già la prima tappa, con partenza e arrivo ad Ataún, mette a nudo le nostre relative ambizioni, con Vino che arriva ad 1'23" dal vincitore Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale), mentre meglio di lui fanno Aleksandr Dyachenko e Roman Kreuziger, entrambi nel secondo gruppo inseguitore a 44" dal siciliano.

La seconda frazione, la Ataún-Villatuerta, fila via tranquilla con il successo allo sprint di Francisco José Ventoso (Auchan-Luxair) davanti a Manuel Cardoso.

Nella terza tappa si comincia a fare sul serio: la Villatuerta-Eibar presenta infatti la difficile salita di Arrate la cui sommità è a soli 3 km dal traguardo. Piove e si scivola, ne fanno le spese in molti fra cui, purtroppo, anche il nostro Vinokourov, che cade nelle prime battute e rinuncia a svenarsi nell'inseguimento: chiuderà a più di 11' di ritardo.

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La tappa prosegue e anche Aleksandr Dyachenko finisce a terra, ma riuscirà comunque a rientrare sul gruppo dei primi dove sgomita anche Kreuziger, almeno fino a quando la corsa non si accende e Damiano Cunego (Lampre-ISD) va a prendersi tappa e maglia, sfilandola per soli 4" a Nibali.

Nella quarta tappa, Eibar-Gueñés, ancora una volata e successo di Matthew Goss (HTC-Columbia), già vincitore recentemente della Tre Giorni di La Panne, con classifica invariata.

Gueñés-Zalla, penultima tappa: Nick Nuyens (Saxo Bank-SunGard) anticipa un primo gruppetto insieme a Rigoberto Urán (Sky) e vince con 13" su Philippe Gilbert. Fra i primi inseguitori anche Vincenzo Nibali che si riprende la maglia gialla.

Ultimo atto è la cronometro di Zalla che viene vinta da Luis-León Sánchez (Rabobank) davanti a Tony Martin e al nostro Vinokourov. Vincenzo Nibali incrementa ancora il suo vantaggio e si aggiudica la classifica generale della Vuelta al País Vasco: eccolo in maglia gialla.

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CLASSIFICA GENERALE

1 Vincenzo Nibali Liquigas-Cannondale 20h02'47

2 Damiano Cunego Lampre-ISD + 1'10

3 Rigoberto Urán Sky Professional Cycling Team + 1'18

4 Xavier Tondo Volpini Telefonica Movistar + 1'30

5 Luis León Sánchez Rabobank + 1'36

6 Philippe Gilbert OmegaPharma-Lotto + 2'33

7 Nick Nuyens Saxo Bank-SunGard + 2'35

8 Jean-Christophe Peraud OmegaPharma-Lotto + 2'44

9 Sergueï Ivanov Team Katusha + 3'08

10 Alexandr Kolobnev Team Katusha + 3'24

11 Vasil Kiryienka Telefonica Movistar + 3'38

12 Peter Sagan Liquigas-Cannondale + 3'40

13 Yaroslav Popovych Team RadioShack + 4'07

14 Rinaldo Nocentini Ag2r La Mondiale + 4'13

15 Romain Sicard Euskaltel-Euskadi + 4'23

16 Roman Kreuziger Astana + 4'32

...

30 Enrico Gasparotto Astana + 9'47

51 Alexsandr Dyachenko Astana + 14'05

97 Alexandre Vinokourov Astana + 23'41

CLASSIFICA A PUNTI

1 Vincenzo Nibali Liquigas-Cannondale 58 pti

2 Francisco José Ventoso Auchan-Luxair 49 pti

3 Philippe Gilbert OmegaPharma-Lotto 45 pti

4 Rigoberto Urán Sky Professional Cycling Team 38 pti

5 Matthew Goss Team HTC-Columbia 37 pti

CLASSIFICA GPM

1 Peter Sagan Liquigas-Cannondale 39 pti

2 Ruslan Pidgornyy Vacansoleil Pro Cycling Team 31 pti

3 Alberto Ongarato Vacansoleil Pro Cycling Team 28 pti

4 Lieuwe Westra Vacansoleil Pro Cycling Team 26 pti

5 Tony Martin Team HTC-Columbia 19 pti

CLASSIFICA UNDER 25

1 Rigoberto Urán Sky Professional Cycling Team 20h04'05

2 Peter Sagan Liquigas-Cannondale + 2'22

3 Romain Sicard Euskaltel-EuskadI + 3'05

4 Roman Kreuziger Astana + 3'14

5 Bauke Mollema Rabobank + 5'12

La vittoria di Nibali è la prima di un italiano dal 2005, quando ad imporsi fu Danilo Di Luca, anche lui in maglia Liquigas.

ALBO D'ORO RECENTE

2000 Andreas Kloden (Ger)

2001 Raimondas Rumsas (Lit)

2002 Aitor Osa (Spa)

2003 Iban Mayo (Spa)

2004 Denis Menchov (Rus)

2005 Danilo Di Luca (Ita)

2006 José Ángel Gómez Marchante (Spa)

2007 Juan José Cobo Acebo (Spa)

2008 Alberto Contador (Spa)

2009 Alberto Contador (Spa)

2010 Yaroslav Popovych (Ukr)

2011 VINCENZO NIBALI (Ita)

Insomma, non una partecipazione esaltante, la nostra, ma era un risultato già messo in preventivo. Ci spiace solo per la caduta che ha impedito a Vino di provare a combinare qualche cosa di più in salita, e magari avremmo voluto vedere qualche volta nelle prime posizioni anche Enrico Gasparotto. Ma forse è meglio essere rimasti coperti, l'importante sarà uscire allo scoperto sulle Ardenne!

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PARIGI-ROUBAIX (Fra) World Tour

Podio 2010: 1.Fabian Cancellara (Saxo Bank) 6h51'05"; 2.Filippo Pozzato (Team Katusha) a 11"; 3.Sylvain Chavanel (Quick Step) s.t.

L'Inferno è qui, e fa ancora più paura perchè piove a dirotto fin dalle prime ore dell'alba. Ci aspetta una battaglia durissima, anche perchè mi accorgo subito, fin dalla riunione tecnica della mattina in albergo, che i ragazzi hanno il volto stremato dalla fatica: siamo infatti all'ultimo appuntamento di una campagna del Nord che è stata per noi dolceamara, con la vittoria di Allan Davis a Kuurne, il suo secondo posto all'Het Nieuwsblad e il fattaccio di Waregem, oltre a tanti altri piazzamenti sui, di Dmitriy Muravyev e Maxim Iglinskiy. Proprio quest'ultimo sarà il nostro capitano oggi, perchè relativamente più fresco rispetto a Davis che sarà comunque al via ma al quale non ci sentiamo di chiedere nulla.

Tra gli avversari il nome da battere è uno solo: quello di Tom Boonen (Quick Step), recente dominatore di Harelbeke, Gent-Wevelgem e Scheldeprijs. Contro di lui il blocco Garmin-Cervélo con Heinrich Haussler, Thor Hushovd, Martijn Maaskant, Johan Vansummeren e Roger Hammond. Le nostre speranze sono tutte sulle spalle di Filippo Pozzato (Team Katusha) e Alessandro Ballan (BMC), che fino ad oggi ha deluso. Non c'è, invece, il vincitore dello scorso anno Fabian Cancellara: la sua Auchan-Luxair ha preferito infatti non partecipare e così per lo svizzero questa spedizione al Nord si concluderà senza nessuna vittoria.

Il gruppo si mette in moto e i nostri timori legati al maltempo sono subito confermati da una miriade di cadute: ne fa le spese quasi un corridore su quattro e fra questi molti big, a cominciare proprio da Allan Davis che è fra i primi a cadere, ma anche a rientrare in gruppo. Poi, giusto per fare qualche nome, tocca a Lars Boom, Marcus Burghardt, Martijn Maaskant, e così via, fino a che perdiamo il conto dei capitomboli, delle forature e delle sbandate sulla strada completamente infangata.

Sarà anche per questo, ma la corsa stenta a decollare e il gruppo procede compatto, tranne quando si divide in due o più tronconi a causa dell'ennesima caduta o di un restringimento della sede stradale. Il primo momento clou è l'attraversamento della Foresta di Arenberg, a 95 km dal traguardo. Ma anche qui non succede nulla e Maxim Iglinskiy ne approfitta per uscirne in testa. Il gruppo conta ancora un centinaio di corridori.

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Insomma, si vivacchia: poi finalmente, a 60 km dall'arrivo, Boonen decide di fare la corsa dura e la Quick Step dà una prima accelerata.

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Il ritmo impresso da Sylvain Chavanel e Niki Terpstra miete le prime vittime, il gruppo conta ormai una quarantina di corridori e fra questi l'unico nostro corridore è proprio Maxim Iglinskiy. Poi, a 45 km dall'arrivo, ci prova Matti Breschel (Rabobank).

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Quello del danese è il primo vero scatto di questa Roubaix e sembra anche bene assestato, ma di lì a poco Breschel si pianta e rimangono allo scoperto in sei: a partire dal fondo (in primo piano nella foto) e a salire, riconosciamo Bjorn Leukemans (Vacansoleil), Bernhard Eisel (HTC-Columbia), Stijn Devolder (Vacansoleil), Heinrich Haussler (Garmin-Cervélo), Juan Antonio Flecha (Sky) e Tom Boonen (Quick Step). In ritardo sia Pozzato che Ballan, Hincapie e lo stesso Breschel. Ancora un po' più indietro, comunque non ancora distantissimo, c'è Iglinskiy

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La soluzione è delicata, ed ecco infatti Pippo Pozzato (in maglia bianca di leader del Pro Tour) tentare di rientrare: nonce la farà. Qualche metro davanti al corridore della Katusha vediamo proprio Breschel, che invece si aggancerà in extremis ai battistrada.

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Una nuova accelerazione spezza in due il gruppetto di sette uomini al comando, dove a 20 km dal traguardo si avvantaggiano in quattro: sono Haussler, Devolder, Flecha e Boonen. Tornati ad essere sette due km più tardi, con il ritorno di Eisel, Leukemans e Breschel, ecco una nuova fiammata di Boonen, alla quale risponde soltanto Flecha: solo 9 km all'arrivo e questa potrebbe essere l'azione decisiva!

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Boonen e Flecha guadagnano subito una ventina di secondi e lo spagnolo riesce addirittura a dare qualche cambio al campione belga, che ringrazia e saluta a 3 km dalla conclusione. Ecco Tom Boonen entrare da solo nel velodromo, ormai è fatta!

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Completato il giro di pista tra due ali di pubblico festante nonostante la pioggia, Tom Boonen può celebrare la sua quarta vittoria alla Roubaix, la terza negli ultimi quattro anni. È lui il re del pavé.

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Nel frattempo Flecha si è piantato ed è stato raggiunto da Eisel, Maaskant e Devolder. La volata per il secondo posto va dunque a Martijn Maaskant che precede Stijn Devolder: per l'olandese della Garmin-Cervélo è il primo podio in una classica monumento. Quarto arriva Flecha, l'eterno piazzato.

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Filippo Pozzato perde da Heinrich Haussler la volata per il sesto posto, a 1'18" da Boonen. Il vecchio Hincapie è decimo a 3'11", subito davanti ad un Alessandro Ballan che ancora una volta non ci ha convinti. Maxim Iglinskiy arriva dopo 5'45" in un gruppo abbastanza folto che va dalla 17ª alla 31ª posizione: lui è 24º.

A testimonianza della faticaccia fatta oggi dai corridori, due dati: il tempo impiegato da Boonen, che sfiora le 7 ore e mezza di gara, ed il ritiro di oltre 80 ciclisti.

ORDINE D'ARRIVO

1 Tom Boonen (Quick Step) 7h27'00"

2 Martijn Maaskant (Garmin-Cervélo) + 50"

3 Stijn Devolder (Vacansoleil) s.t.

4 Juan Antonio Flecha (Sky) s.t.

5 Bernhard Eisel (HTC-Columbia) s.t.

6 Heinrich Haussler (Garmin-Cervélo) + 1'18"

7 Filippo Pozzato (Ita) Team Katusha) s.t.

8 Matti Breschel (Rabobank) + 1'53"

9 Bjorn Leukemans (Vacansoleil) s.t.

10 George Hincapie (BMC Racing Team) + 3'11"

11 Alessandro Ballan (BMC Racing Team) + 3'38"

12 Sylvain Chavanel (Quick Step) + 4'00"

13 Romain Zingle (Cofidis) + 4'38"

14 Kevyn Ista (TopSport Vlaanderen) + 5'21"

15 Martin Elmiger (Ag2r La Mondiale) s.t.

...

24 Maxim Iglinskiy (Astana) + 5'45"

Si chiude quindi la nostra campagna del Nord con un bilancio discreto: la vittoria di Allan Davis alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne e il suo secondo posto all'Het Nieuwsblad; il fattaccio della Dwars door Vlaanderen (dove Davis avrebbe vinto), il secondo posto di Dmitriy Muravyev all'Omloop Het Waasland, i due quarti di Maxim Iglisnkiy a Samyn e Nokere-Koerse e il decimo ancora di Allan Davis alla Gent-Wevelgem.

Ora si volta pagina e si va sulle Ardenne, dove entreranno in scena Alexandre Vinokourov, Roman Kreuziger ed Enrico Gasparotto. E le nostre ambizioni si fanno decisamente più importanti.

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PARIGI-ROUBAIX (Fra) World Tour

Podio 2010: 1.Fabian Cancellara (Saxo Bank) 6h51'05"; 2.Filippo Pozzato (Team Katusha) a 11"; 3.Sylvain Chavanel (Quick Step) s.t.

L'Inferno è qui, e fa ancora più paura perchè piove a dirotto fin dalle prime ore dell'alba. Ci aspetta una battaglia durissima, anche perchè mi accorgo subito, fin dalla riunione tecnica della mattina in albergo, che i ragazzi hanno il volto stremato dalla fatica: siamo infatti all'ultimo appuntamento di una campagna del Nord che è stata per noi dolceamara, con la vittoria di Allan Davis a Kuurne, il suo secondo posto all'Het Nieuwsblad e il fattaccio di Waregem, oltre a tanti altri piazzamenti sui, di Dmitriy Muravyev e Maxim Iglinskiy. Proprio quest'ultimo sarà il nostro capitano oggi, perchè relativamente più fresco rispetto a Davis che sarà comunque al via ma al quale non ci sentiamo di chiedere nulla.

Tra gli avversari il nome da battere è uno solo: quello di Tom Boonen (Quick Step), recente dominatore di Harelbeke, Gent-Wevelgem e Scheldeprijs. Contro di lui il blocco Garmin-Cervélo con Heinrich Haussler, Thor Hushovd, Martijn Maaskant, Johan Vansummeren e Roger Hammond. Le nostre speranze sono tutte sulle spalle di Filippo Pozzato (Team Katusha) e Alessandro Ballan (BMC), che fino ad oggi ha deluso. Non c'è, invece, il vincitore dello scorso anno Fabian Cancellara: la sua Auchan-Luxair ha preferito infatti non partecipare e così per lo svizzero questa spedizione al Nord si concluderà senza nessuna vittoria.

Il gruppo si mette in moto e i nostri timori legati al maltempo sono subito confermati da una miriade di cadute: ne fa le spese quasi un corridore su quattro e fra questi molti big, a cominciare proprio da Allan Davis che è fra i primi a cadere, ma anche a rientrare in gruppo. Poi, giusto per fare qualche nome, tocca a Lars Boom, Marcus Burghardt, Martijn Maaskant, e così via, fino a che perdiamo il conto dei capitomboli, delle forature e delle sbandate sulla strada completamente infangata.

Sarà anche per questo, ma la corsa stenta a decollare e il gruppo procede compatto, tranne quando si divide in due o più tronconi a causa dell'ennesima caduta o di un restringimento della sede stradale. Il primo momento clou è l'attraversamento della Foresta di Arenberg, a 95 km dal traguardo. Ma anche qui non succede nulla e Maxim Iglinskiy ne approfitta per uscirne in testa. Il gruppo conta ancora un centinaio di corridori.

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Insomma, si vivacchia: poi finalmente, a 60 km dall'arrivo, Boonen decide di fare la corsa dura e la Quick Step dà una prima accelerata.

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Il ritmo impresso da Sylvain Chavanel e Niki Terpstra miete le prime vittime, il gruppo conta ormai una quarantina di corridori e fra questi l'unico nostro corridore è proprio Maxim Iglinskiy. Poi, a 45 km dall'arrivo, ci prova Matti Breschel (Rabobank).

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Quello del danese è il primo vero scatto di questa Roubaix e sembra anche bene assestato, ma di lì a poco Breschel si pianta e rimangono allo scoperto in sei: a partire dal fondo (in primo piano nella foto) e a salire, riconosciamo Bjorn Leukemans (Vacansoleil), Bernhard Eisel (HTC-Columbia), Stijn Devolder (Vacansoleil), Heinrich Haussler (Garmin-Cervélo), Juan Antonio Flecha (Sky) e Tom Boonen (Quick Step). In ritardo sia Pozzato che Ballan, Hincapie e lo stesso Breschel. Ancora un po' più indietro, comunque non ancora distantissimo, c'è Iglinskiy

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La soluzione è delicata, ed ecco infatti Pippo Pozzato (in maglia bianca di leader del Pro Tour) tentare di rientrare: nonce la farà. Qualche metro davanti al corridore della Katusha vediamo proprio Breschel, che invece si aggancerà in extremis ai battistrada.

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Una nuova accelerazione spezza in due il gruppetto di sette uomini al comando, dove a 20 km dal traguardo si avvantaggiano in quattro: sono Haussler, Devolder, Flecha e Boonen. Tornati ad essere sette due km più tardi, con il ritorno di Eisel, Leukemans e Breschel, ecco una nuova fiammata di Boonen, alla quale risponde soltanto Flecha: solo 9 km all'arrivo e questa potrebbe essere l'azione decisiva!

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Boonen e Flecha guadagnano subito una ventina di secondi e lo spagnolo riesce addirittura a dare qualche cambio al campione belga, che ringrazia e saluta a 3 km dalla conclusione. Ecco Tom Boonen entrare da solo nel velodromo, ormai è fatta!

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Completato il giro di pista tra due ali di pubblico festante nonostante la pioggia, Tom Boonen può celebrare la sua quarta vittoria alla Roubaix, la terza negli ultimi quattro anni. È lui il re del pavé.

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Nel frattempo Flecha si è piantato ed è stato raggiunto da Eisel, Maaskant e Devolder. La volata per il secondo posto va dunque a Martijn Maaskant che precede Stijn Devolder: per l'olandese della Garmin-Cervélo è il primo podio in una classica monumento. Quarto arriva Flecha, l'eterno piazzato.

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Filippo Pozzato perde da Heinrich Haussler la volata per il sesto posto, a 1'18" da Boonen. Il vecchio Hincapie è decimo a 3'11", subito davanti ad un Alessandro Ballan che ancora una volta non ci ha convinti. Maxim Iglinskiy arriva dopo 5'45" in un gruppo abbastanza folto che va dalla 17ª alla 31ª posizione: lui è 24º.

A testimonianza della faticaccia fatta oggi dai corridori, due dati: il tempo impiegato da Boonen, che sfiora le 7 ore e mezza di gara, ed il ritiro di oltre 80 ciclisti.

ORDINE D'ARRIVO

1 Tom Boonen (Quick Step) 7h27'00"

2 Martijn Maaskant (Garmin-Cervélo) + 50"

3 Stijn Devolder (Vacansoleil) s.t.

4 Juan Antonio Flecha (Sky) s.t.

5 Bernhard Eisel (HTC-Columbia) s.t.

6 Heinrich Haussler (Garmin-Cervélo) + 1'18"

7 Filippo Pozzato (Ita) Team Katusha) s.t.

8 Matti Breschel (Rabobank) + 1'53"

9 Bjorn Leukemans (Vacansoleil) s.t.

10 George Hincapie (BMC Racing Team) + 3'11"

11 Alessandro Ballan (BMC Racing Team) + 3'38"

12 Sylvain Chavanel (Quick Step) + 4'00"

13 Romain Zingle (Cofidis) + 4'38"

14 Kevyn Ista (TopSport Vlaanderen) + 5'21"

15 Martin Elmiger (Ag2r La Mondiale) s.t.

...

24 Maxim Iglinskiy (Astana) + 5'45"

Si chiude quindi la nostra campagna del Nord con un bilancio discreto: la vittoria di Allan Davis alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne e il suo secondo posto all'Het Nieuwsblad; il fattaccio della Dwars door Vlaanderen (dove Davis avrebbe vinto), il secondo posto di Dmitriy Muravyev all'Omloop Het Waasland, i due quarti di Maxim Iglisnkiy a Samyn e Nokere-Koerse e il decimo ancora di Allan Davis alla Gent-Wevelgem.

Ora si volta pagina e si va sulle Ardenne, dove entreranno in scena Alexandre Vinokourov, Roman Kreuziger ed Enrico Gasparotto. E le nostre ambizioni si fanno decisamente più importanti.

E si.... non è che con IGLINSKIY avevi tante possibilità

:wink:

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AMSTEL GOLD RACE (Ned) World Tour (1ª parte)

Podio 2010: 1.Philippe Gilbert (OmegaPharma-Lotto) 6h10'32"; 2.Damiano Cunego (Lampre-ISD) s.t.; 3.Ryder Hesjedal (Garmin-Transitions) s.t.

E arrivarono le classiche delle Ardenne: si comincia dalle strette stradine del Limburgo olandese che ospitano l'Amstel Gold Race. Piove, e purtroppo per noi non è una novità dopo la tanta acqua presa finora. I nostri capitani di oggi saranno Alexandre Vinokourov, Enrico Gasparotto e Roman Kreuziger, ma ci saranno anche Maxim Iglinskiy e Dmitriy Muravyev che dopo il pavè tengono duro ancora per questa corsa.

Tuttavia non ci possiamo nascondere che queste corse sono il giardino di caccia preferito dall'attuale campione del mondo Philippe Gilbert (OmegaPharma-Lotto), che qui ha già vinto l'anno scorso e si presenta naturalmente come l'uomo da battere. Altri da tenere d'occhio sono Damiano Cunego (Lampre-ISD), Nick Nuyens (Saxo Bank-SunGard), i fratelli Schleck (Auchan-Luxair), Cadel Evans (BMC), Simon Gerrans e Rigoberto Uran (Sky), Ryder Hesjedal (Garmin-Cervélo), Peter Sagan (Liquigas-Cannondale), Aleksandr Kolobnev (Team Katusha), Robert Gesink (Rabobank), Michael Albasini (HTC-Columbia) e Johnny Hoogerland (Vacansoleil).

La prima parte di corsa fila via tranquilla, con una lunga fuga di dieci uomini i cui ultimi superstiti arriveranno fino a 35 km dal traguardo.

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Proprio mentre la fuga volge al termine, dal gruppo principale perde contatto Roman Kreuziger: continua il periodo no del corridore ceco...

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Poi, ai 29 km, comincia il ballo: attacco di Damiano Cunego (Lampre-ISD)!

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L'azione del veronese fa male, il gruppo va in frantumi e davanti si ricompone un quartetto: oltre a Cunego ci sono Gilbert, il campione australiano Gerrans e il nostro Vino. Mancano 24 km all'arrivo e questi corridori hanno 54" di vantaggio su altri quattro inseguitori: Albasini e Ghyselynck della HTC-Columbia, Frank Schleck e Nocentini.

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Ai meno 14 vediamo sette corridori ricongiungersi all'inseguimento dei battistrada: fra questi c'è anche Enrico Gasparotto ed il loro ritardo è di solo qualche centinaio di metri. Eccoli sullo sfondo dell'inquadratura.

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Passano altri 2 km e non appena i sette dietro si riportano sui quattro davanti, ecco lo scatto di Peter Sagan (Liquigas-Cannondale) in contropiede. Lo seguono Carlos Barredo (Rabobank) e un ancora pimpante Gasparotto.

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(continua...)

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AMSTEL GOLD RACE (Ned) World Tour (2ª parte)

Veloce riepilogo ai 10 km dall'arrivo: in testa abbiamo il giovane Peter Sagan (Liquigas) in compagnia di Enrico Gasparotto. Carlos Barredo ha mollato ed è stato raggiunto da altri cinque corridori che compongono il primo gruppo inseguitore a 15": fra questi anche Vinokourov e Gilbert, già tagliati fuori i fratelli Schleck (Auchan-Luxair), Cadel Evans (BMC) e Robert Gesink (Rabobank).

5 km alla conclusione: i sei all'inseguimento raggiungono i due battistrada anche perchè Gasparotto, sapendo di avere Vino a pochi secondi, non ha dato un cambio a Sagan. Quindi abbiamo otto corridori al comando, adesso 3,5 km di strada pianeggiante e poi il Cauberg che porta all'arrivo.

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Siamo ormai ai piedi del Cauberg, Gasparotto dà un'ultima trenata per distanziare alcuni altri inseguitori che si stavano facendo sotto e Vinokourov francobolla Gilbert. Comincia la salita e il campione del mondo si alza sui pedali, la volata è lanciata!

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500 metri all'arrivo, nella scia di Gilbert ci sono Aleksandr Kolobnev (Katusha) e Vinokourov: i tre guadagnano un piccolissimo ma decisivo margine su tutti gli altri: ormai è chiaro che saranno loro a giocarsi la vittoria. Vino dà l'impressione di averne ancora per un'ultima accelerazione, ma anche gli altri due stanno bene.

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200 metri, ormai la salita dura è alle spalle, Gilbert mette il rapportone e prende qualche metro. Attenzione!

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Ed è ancora una vittoria all'Amstel per Philippe Gilbert! Splendido bis in maglia iridata! Dietro di lui Kolobnev e Vinokourov che chiude terzo.

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Quarto Nick Nuyens (Saxo Bank-SunGard) a 33". Il belga era stato protagonista di un grande rientro sui battistrada proprio ai piedi del Cauberg, ma non appena riagganciatosi Gilbert aveva lanciato lo sprint e per lui non c'era stato niente da fare. Ecco arrivare altri corridori... Rinaldo Nocentini (Ag2r La Mondiale) brucia Enrico Gasparotto in una mini-volata a due per il quinto posto.

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Peter Sagan, Carlos Barredo, Damiano Cunego e Simon Gerrans concludono la top ten. Ecco il momento delle premiazioni: tocca ancora a Philippe Gilbert posare con le miss per le foto di rito.

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ORDINE D'ARRIVO

1 Philippe Gilbert (OmegaPharma-Lotto) 6h09'30"

2 Aleksandr Kolobnev (Team Katusha) s.t.

3 Alexandre Vinokourov (Astana) + 9"

4 Nick Nuyens (Saxo Bank-SunGard) + 33"

5 Rinaldo Nocentini (Ag2r La Mondiale) + 45"

6 Enrico Gasparotto (Astana) s.t.

7 Peter Sagan (Liquigas-Cannondale) + 56"

8 Carlos Barredo (Rabobank) s.t.

9 Damiano Cunego (Lampre-ISD) s.t.

10 Simon Gerrans (Sky) + 1'39"

11 Leonardo Bertagnolli (Lampre-ISD) s.t.

12 Jérôme Pineau (Quick Step) s.t.

13 Rigoberto Urán (Sky) + 2'32"

14 Serguei Ivanov (Team Katusha) s.t.

15 Thomas Lofkvist (Sky) + 3'07"

16 Alberto Contador (Saxo Bank-SunGard) + 3'14"

17 Cadel Evans (BMC Racing Team) +3'31"

...

21 Frank Schleck (Auchan-Luxair) + 3'35"

22 Joaquín Rodríguez (Team Katusha) + 3'48"

23 Ivan Basso (Liquigas-Cannondale) + 5'25"

Come vedete molti big, a cominciare da Cadel Evans e Robert Gesink, per arrivare ad Alberto Contador, Ivan Basso e gli Schleck, non sono mai stati della partita e hanno chiuso nelle retrovie. Philippe Gilbert celebra invece la sua seconda vittoria della carriera in cima al Cauberg, peraltro consecutiva.

ALBO D'ORO RECENTE

2000 Erik Zabel (Ger)

2001 Erik Dekker (Ned)

2002 Michele Bartoli (Ita)

2003 Alexandre Vinokourov (Kaz)

2004 Davide Rebellin (Ita)

2005 Danilo Di Luca (Ita)

2006 Frank Schleck (Lux)

2007 Stefan Schumacher (Ger)

2008 Damiano Cunego (Ita)

2009 Serguei Ivanov (Rus)

2010 Philippe Gilbert (Bel)

2011 PHILIPPE GILBERT (Bel)

Per noi una corsa molto positiva nella quale Vinokourov e Gasparotto sono stati grandi protagonisti. Peccato per il terzo posto, ma d'altra parte in uno sprint ristretto contro Gilbert c'era ben poco da fare. Ad ogni modo la condizione dei nostri capitani è in crescendo e guardiamo adesso a Freccia e Liegi con grande fiducia! L'appuntamento è quindi per mercoledì a Huy, per una Freccia Vallone che è l'unica delle tre classiche a mancare nel palmares del vecchio Vino...

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PRESIDENTIAL CYCLING TOUR OF TURKEY (Tur) 2.HC

Podio 2010: 1.Cesar Grajales (Bahati Foundation) in 29h57'24"; 2.René Jorgensen a 21" (Team Designa Kokken); 3.Andrew Bajadali (Kelly Benefit Strategies) a 27".

Breve cronca del Giro di Turchia al quale ci siamo presentati con una squadra giovane e libera da ogni pressione. Tanti piazzamenti nei dieci praticamente ogni giorno ma nessun successo di tappa. Alla fine vince il francese Sébastien Joly (Saur-Sojasun) davanti a Johannes Frohlinger (Skil-Shimano) e Arnold Jeannesson (Française des Jeux). Per noi ben tre corridori nei dieci: Alexsandr Dyachenko, Mirco Lorenzetto e Robert Kiserlovski. In particolare, la forma del croato è in continua ascesa e ci aspettiamo di vederlo protagonista la settimana prossima al Giro del Trentino e poi anche al Romandia.

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CLASSIFICA GENERALE

1 Sébastien Joly Saur-Sojasun 28h30'05

2 Johannes Fröhlinger Skil-Shimano + 24

3 Arnold Jeanneson Française des Jeux + 26

4 Julien Simon Saur-Sojasun + 36

5 Silvère Ackermann AustrianAir-Wiener + 43

6 Jérôme Coppel Saur-Sojasun + 55

7 Alexsandr Dyachenko Astana + 1'03

8 Robert Kiserlovski Astana s.t.

9 Mirco Lorenzetto Astana + 1'14

10 Benoît Vaugrenard Française des Jeux + 1'18

ALBO D'ORO

2002 Ghader Mizbani (Irn)

2003 Mert Mutlu (Tur)

2004 Ahad Kazemi (Irn)

2005 Svetoslav Tchanliev (Bul)

2006 Ghader Mizbani (Irn)

2007 Ivailo Gabrovski (Bul)

2008 David Garcia Dapena (Spa)

2009 Daryl Impey (Saf)

2010 Cesar Grajales (Col)

2011 SÉBASTIEN JOLY (Fra)

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FRECCIA VALLONE (Bel) World Tour (1ª parte)

Podio 2010: 1.Serguei Ivanov (Team Katusha) 4h52'13"; 2.Philippe Gilbert (OmegaPharma-Lotto) s.t.; 3.Damiano Cunego (Lampre-Farnese Vini) a 3".

Il Muro di Huy aspetta un grandissimo, perchè su questo traguardo non potrà certo vincere un corridore qualsiasi. Memori della recente esperienza dell'Amstel, dove quando Gilbert è scattato agli ultimi 500 metri Vinokourov non ha avuto lo spunto veloce per rispondergli, decidiamo di cambiare tattica: se il belga o qualche altro favorito si muoveranno da lontano, allora sarà Vino a seguirli; se invece la corsa si dovesse risolvere sul muro finale, l'uomo su cui fare affidamento sarà Enrico Gasparotto, di certo più scattante del kazako.

I nostri avversari saranno praticamente gli stessi di domenica scorsa all'Amstel, senza grosse eccezioni. Dieci gli attaccanti di giornata, fra loro non ci sono corridori particolarmente insidiosi e siamo certi che non appena la corsa entrerà nel vivo verranno raggiunti.

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A 110 km dal traguardo attaccano Sylvester Szmyd (Liquigas-Cannondale) e Christophe Le Mével (Garmin-Cervélo): due corridori di valore al cui inseguimento decidiamo di lanciare Andriy Grivko. Si passa per la prima volta sul Muro di Huy e le pendenze più severe si rivelano un osso troppo duro per Grivko, che perde qualche metro e si ritrova così staccato rispetto a quattro contrattaccanti: oltre ai già citati Szmyd e Le Mével, ci sono anche Samuel Dumoulin (Cofidis) e, soprattutto, Andy Schleck (Auchan-Luxair).

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Passano una quarantina di km, Grivko è sempre a metà strada tra i quattro ed il gruppo che precede di 2', mentre davanti a tutti ci sono ancora i dieci fuggitivi del mattino. Ma ecco che dal grosso del plotone si sganciano Romain Sicard (Euskaltel) e Vladimir Kiryienka (Telefonica Movistar), seguiti immediatamente da un attento Roman Kreuziger e da Yaroslav Popovych (Team RadioShack).

Grivko, raggiunto, dà una mano a Kreuziger e poi si sfila, mentre il ceco insieme agli altri contrattaccanti rientra pure sui battistrada, venendosi così a formare un gruppetto di 19 uomini con circa un minuto sul plotone. Plotone che a quel punto reagisce e chiude il buco. A questo punto mancano solo 53 km e il gruppo torna compatto.

Un'altra mezzora di studio, ed ecco l'atteso attacco di Philippe Gilbert! Mancano 32 km all'arrivo.

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Come da copione tocca dunque a Vinokourov seguire il campione del mondo: con il nostro capitano ci sono anche Cadel Evans (BMC), Jérôme Pineau (Quick Step), Rigoberto Urán (Sky) e Nicolas Roche (Ag2r).

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La situazione si cristallizza per alcuni km con Gilbert solo in vetta inseguito da vicino dai cinque corridori appena citati e tutti gli altri big ad una quarantina di secondi. Poi, sulla Côte d'Ahin a 12 km dal traguardo, si muove Damiano Cunego (Lampre-ISD) e dietro di lui Gasparotto. Vinokourov, raggiunto, tira il fiato.

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Adesso lo scenario è molto più complicato, con una serie di scatti e controscatti sia in testa che in coda. Ai meno 8 è però possibile avere un quadro più preciso: in testa abbiamo sempre Philippe Gilbert sul quale si è però portato anche un sorprendente Nick Nuyens (Saxo Bank-SunGard) che già si era messo in mostra ai Paesi Baschi e all'Amstel. Al loro inseguimento, a non più di dieci secondi, ci sono Frank Schleck (Auchan-Luxair) e un brillantissimo Gasparotto. A 30" dai battistrada un altro drappello con Cunego, Evans, Kolobnev, Urán, Nocentini e molti altri.

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(continua...)

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FRECCIA VALLONE (Bel) World Tour (2ª parte)

Terminata la discesa della Côte d'Ahin e ritornati sullo stradone di fondovalle, gli inseguitori alle spalle di Gilbert e Nuyens si ricompattano e quando entriamo nella città di Huy la situazione vede una ventina di corridori alle calcagna dei due battistrada. All'imbocco del Muro c'è lo scatto secco di Rinaldo Nocentini (Ag2r La Mondiale) al quale prova a reagire Gasparotto. Tuttavia l'ex campione italiano è stanco e perde qualche metro, mentre Damiano Cunego prende al volo il treno di Nocentini e insieme all'aretino si riporta sui primi due. Abbiamo dunque quattro uomini con un margine risicatissimo sui primi inseguitori.

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Ecco lo stesso punto della salita inquadrato dalla telecamera sul lato opposto, che mostra il transito dei corridori immediatamente alle spalle dei primi: dall'alto in basso possiamo distinguere Evans, Kolobnev, Sagan, Gasparotto, Andy Schleck, Monfort e Urán.

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Al tornante successivo vediamo che Gilbert e Cunego guadagnano su Nuyens e Nocentini.

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Cunego affianca Gilbert prendendo all'interno questa curva a sinistra. Alle loro spalle vediamo Cadel Evans risalire di gran carriera.

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Il veronese sembra farcela a superare il campione del mondo!

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Cunego vince la Freccia Vallone! Ancora secondo Gilbert, come un anno fa! Poi Kolobnev che precede Evans e Urán per il terzo posto!

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Arriva un secondo gruppetto regolato dal campione australiano Simon Gerrans (Sky) che si piazza ottavo. Dentro c'è anche Enrico Gasparotto.

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Seconda vittoria stagionale per Damiano Cunego dopo la bella tappa vinta al País Vasco. Con questa prova il veronese - che deve però ringraziare Nocentini per la tirata che lo ha riportato sotto all'ultimo km - ha riscattato la mezza delusione dell'Amstel e si rilancia in vista della Liegi di domenica. Per Philippe Gilbert ancora un secondo posto millimetrico nella corsa di casa: un anno fa a beffarlo era stato il russo Ivanov.

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ORDINE D'ARRIVO

1 Damiano Cunego (Lampre-ISD) 4h54'57"

2 Philippe Gilbert (OmegaPharma-Lotto) s.t.

3 Alexandr Kolobnev (Team Katusha) + 17"

4 Cadel Evans (BMC Racing Team) + 21"

5 Rigoberto Urán (Sky) s.t.

6 Nick Nuyens (Saxo Bank-SunGard) s.t.

7 Rinaldo Nocentini (Ag2r La Mondiale) s.t.

8 Simon Gerrans (Sky) + 45"

9 Peter Sagan (Liquigas-Cannondale) s.t.

10 Serguei Ivanov (Team Katusha) s.t.

11 Jérôme Pineau (Quick Step) s.t.

12 Enrico Gasparotto (Astana) s.t.

13 Maxime Monfort (Auchan-Luxair) s.t.

14 Joaquín Rodríguez (Team Katusha) s.t.

15 Andy Schleck (Auchan-Luxair) s.t.

16 Nicolas Roche (Ag2r La Mondiale) s.t.

17 Leonardo Bertagnolli (Lampre-ISD) s.t.

18 Luis León Sánchez (Rabobank) + 1'07"

19 Frank Schleck (Auchan-Luxair) s.t.

20 Linus Gerdemann (Auchan-Luxair) + 1'17"

Con quattro corridori tra il 13º e il 20º posto, la Auchan-Luxair ha dimostrato di avere uno dei blocchi più forti ma certo non può essere contenta di questi piazzamenti, aspettiamoci una lavata di capo per tutti in casa Schleck.

Gasparotto chiude 12º ed è dunque il migliore dei nostri. La nostra tattica aggressiva alla fine non ha pagato, perchè come abbiamo visto a vincere è stato un corridore, Cunego, risalito dalle retrovie dando tutto sul Muro finale. Certamente un errore di cui faremo tesoro in vista di domenica prossima. Andiamo alla Doyenne consapevoli che sarà difficile, ma anche del fatto che sarà l'ultima occasione di vincere una classica monumento prima del Lombardia di fine stagione!

ALBO D'ORO RECENTE

2000 Francesco Casagrande (Ita)

2001 Rik Verbrugghe (Bel)

2002 Mario Aerts (Bel)

2003 Igor Astarloa (Spa)

2004 Davide Rebellin (Ita)

2005 Danilo Di Luca (Ita)

2006 Alejandro Valverde (Spa)

2007 Davide Rebellin (Ita)

2008 Kim Kirchen (Lux)

2009 Davide Rebellin (Ita)

2010 Serguei Ivanov (Rus)

2011 DAMIANO CUNEGO (Ita)

Con la vittoria di Cunego salgono a sei i successi italiani nelle ultime 12 edizioni, praticamente uno ogni due anni. E a proposito del recente plurivincitore Davide Rebellin - segno nel 2004, 2007 e 2009 - il suo ritorno alle corse dopo la squalifica è ormai imminente: Davide ha infatti firmato un nuovo contratto con la Androni Giocattoli di Gianni Savio per la quale correva anche al tempo dello stop e potrà tornare in gruppo da metà maggio, probabilmente comunque non in tempo per correre il Giro. Staremo a vedere.

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