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[PCM2009] L'Astana del dopo Contador [FUORI CONCORSO]


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SPECIALE / AUCHAN-LUXAIR

Con la stagione che comincia ad entrare nel vivo, è ora di guardarci intorno e vedere come si sono mosse le nostre principali avversarie. In questo primo approfondimento andremo alla scoperta di una delle nuove formazioni arrivate quest'anno, la Auchan-Luxair: il nome potrà non dirvi niente, ma in realtà questa squadra non è altro che quel Team Luxembourg di cui si è tanto parlato fin dal Tour dell'anno scorso. I suoi uomini di riferimento sono infatti i fratelloni Andy e Frank Schleck, ai quali si è accodato anche il campione del mondo della cronometro Fabian Cancellara. Stesso percorso in uscita dalla Saxo Bank anche per Jakob Fuglsang, Stuart O'Grady, Domenik Klemme, Anders Lund e Laurent Didier. Due i corridori italiani: Daniele Bennati, che sarà il velocista di riferimento per i grandi appuntamenti, e Matteo Tosatto, fortemente voluto dallo stesso Cancellara. Dalla Milram, che ha chiuso l'attività al termine della passata stagione, sono arrivati Linus Gerdemann e Fabian Wegmann, mentre un altro tedesco in rosa, ex Skil-Shimano, è Robert Wagner. C'è anche Maxime Monfort, campione nazionale belga a cronometro, e dal momento che il primo sponsor è una catena di supermercati francese, sono tanti i corridori d'oltralpe a completare la rosa: fra loro spiccano i fratelli Feillu, Julien El Fares e Jonathan Hivert, ma attenzione anche a Tony Gallopin e Johan Le Bon che sono due dei migliori giovani transalpini in circolazione. Questa formazione ha poi ben due squadre satellite dalle quali ci si attendono infornate di giovani nei prossimi anni: il lussemburghese Continental Team Differdange e, per ragioni di sponsor essendo a sua volta marcata Auchan, la francese Roubaix Lille Métropole.

Inutile dire che il principale obiettivo della Auchan-Luxair sarà la conquista del Tour de France con Andy (o Frank) Schleck, soprattutto se l'arcinemico Contador dovesse venire squalificato, ma la nostra speranza è di vedere almeno Fuglsang al via del Giro. Ecco la rosa completa:

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TOUR OF OMAN (Omn) 2.1

Podio 2010: 1.Tom Veelers (Skil-Shimano); 2.Maxime Bouet (Ag2r La Mondiale) a 50"; 3.Scott Zwizanski (Kelly Benefit Strategies) a 51".

Eccoci dunque in Oman per la nostra prima partecipazione alla locale gara a tappe organizzata a partire dall'anno scorso dall'A.S.O., vale a dire gli stessi patrocinatori del Tour de France. I nostri convocati sono Allan Davis, Grivko, Valentin e Maxim Iglisnkiy, Gourov, Kessiakoff, Petrov e Kangert. Inutile dire che il nostro principale obiettivo sarà andare a caccia di quante più tappe possibili con Davis, ma se la classifica dovesse rimanere corta quella cronometro vallonata all'ultimo giorno potrebbe anche essere sfruttata da Grivko per un buon piazzamento nella generale.

La prima tappa è poco più che un critérium: misura infatti appena una sessantina di km ma è molto tortuosa, perchè si snoda per le strette strade di Muscat e il rettilineo finale presenta una contropendenza sensibile. Nelle prime battute cade uno dei favoriti, l'olandese Kenny Van Hummel (Skil-Shimano), che pur venendo atteso da due compagni di squadra arriva a perdere oltre tre minuti e sembra già tagliato fuori. Sembra, perchè a 15 km dall'arrivo, dopo un inseguimento durato praticamente tutta la giornata, ecco Van Hummel riguadagnare le prime posizioni del gruppo per la volata. Alla fine sono gli Ag2r a prendere in mano la situazione e a lanciare Lloyd Mondory verso la vittoria di tappa davanti a Russel Downing (Sky) e al nostro Allan Davis, che dimostra di essere in crescendo di condizione. Ecco un'immagine dell'arrivo, che come vedete era piazzato in cima a una collinetta:

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Il giorno dopo, da Nizwa a Samail, altri 149 km praticamente senza insidie, ma il gruppo si distrae e lascia andar via cinque uomini. Fra questi la spunta l'australiano Glen Alan Chadwick (Kelly Benefit Strategies) che passa cosí a condurre la classifica davanti ai compagni di giornata Eugenio Loria (CdC-Cavaliere) e Martijn Verschoor (Team Type 1) e grazie ai 25" (35" con gli abbuoni) recuperati sul gruppo diventa un serio candidato alla vittoria finale, anche perchè a cronometro non è fermo (il suo valore è 71).

Terza tappa, da Saifat Ash Shiekh a Qurayyat: a 15 km dall'arrivo c'è un strappo corto ma duro che potrebbe guastare i piani dei velocisti. Noi non ci facciamo sorprendere e lanciamo all'attacco Grivko, ma quando su di lui si riporta Krystof Goddaert (un buon velocista che alla prima tappa aveva lanciato lo sprint di Mondory), Andriy smette di collaborare e rimane passivo, perchè chiaramente non ha nessun interesse a portarsi dietro un uomo nettamente più veloce. La situazione ci è comunque favorevole perchè, con Grivko davanti, possiamo restare passivi e lasciare che siano altre squadre a chiudere. A mettersi a tirare sono così i Jamis Sutter di Ariel Richeze e gli Sky di Russel Downing, ma all'ultimo km Goddaert è ancora davanti e lancia una volata lunga, staccando Grivko.

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La situazione è complicata: Allan Davis capisce che non c'è un minuto da pedere e parte a sua volta da lontanissimo, con il rischio di fare da apripista ai suoi avversari. Ma la scelta dell'australiano è obbligata, perchè altrimenti Goddaert rischia di arrivare. Ora Allan recupera metri su metri, ma anche lo strisicione dell'arrivo è sempre più vicino e Goddaert è ancora davanti.... Ecco il fotofinish:

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Allan Davis ce l'ha fatta! La vittoria è sua per una manciata di centimentri ed è il suo primo successo stagionale!.

La quarta tappa (Ibri-Nakhal di 187 km) è quella altimetricamente più difficile, con due salite abbastanza lunghe da affrontare che, anche se lontane dal traguardo, rendono difficile tenere cucita la corsa. E infatti ha ancora una volta via libera la fuga, e dentro c'è di nuovo Chadwick, che anche se viene battuto in volata dal portoghese Bruno Lima (Barbot-Spider) mette in saccoccia altri 6" di abbuono e soprattutto rifila altri 15" al resto del gruppo, facendo un passo avanti forse decisivo.

Penultima tappa, la quinta, da Wattayat al Sultan Qaboos Stadium: non c'è un metro di pianura e tutto si decide in volata, dove Lloyd Mondory coglie il secondo successo personale davanti al connazionale Denis Flahaut (BigMat-Auber93). Sull'altro lato della strada, a sinistra nella foto, vediamo Davis con la maglia verde di leader della classifica a punti, che fa una gran volata partendo dalle retrovie e rimontando Van Hummel e Downing, ma deve accontentarsi del terzo posto.

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Il Giro dell'Oman si conclude con una cronometro vallonata di 20 km da Al Jissah a Muscat che, sulla carta, avrebbe dovuto essere decisiva, ma che per come si sono messe le cose, con Chadwick forte di un vantaggio di 1'05" sui cronomen più forti, rischia di essere molto meno importante del previsto. Il primo tempo interessante è del polacco Lucasz Bodnar (CCC-Polsat) che ferma le lancette sui 28'16". Adesso tocca al nostro Evgeni Petrov, che non ha ambizioni di classifica essendo già a oltre 3' da Chadwick, ma punta a fare una buona crono. Evgeni è in testa al primo intermedio ma paga nella seconda parte, chiudendo a 10" da Bodnar. Il prossimo dei nostri a partire è Fredrik Kessiakoff, che stampa un tempo record nel primo settore e chiude ex-aequo con Bodnar, ma gli è dietro per una questione di centesimi. Eccolo impegnato nel tratto in salita, da notare il bandierone americano che sinceramente, in Oman, non ci saremmo mai aspettati di vedere.

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Il tempo di Kessiakoff e Bodnar resiste per diverso tempo, prima di essere migliorato dal campione belga della specialità Dominique Cornu che passa al comando per 8".

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Ora però tocca ad Andriy Grivko, il favorito numero uno della vigilia, che sa di dovere superarsi se vorrà recuperare il 1'05" che lo separa da Chadwick. Andriy parte a razzo, facendo praticamente tutta la salita sui pedali. Ed ecco ancora i tifosi yankee (saranno militari in missione?) in lontananza.

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In cima alla salita il tempo di Grivko è nettamente il migliore, ma ancora non è detta l'ultima parola perchè Cornu, che per ora gli è dietro di 27", ha dato tutto nel finale. Andriy continua a spingere pancia a terra, mentre intanto ha preso il via anche Chadwick che al primo intermedio paga 38". Tutto ancora può succedere. Ecco Andriy Grivko all'arrivo... il suo tempo è il migliore! Grivko ha rifilato 13" a Cornu e 21" a Bodnar e ormai nessuno gli potrà togliere il successo di tappa. Resta però da vedere quel che riuscirà a fare Chadwick che è ancora il leader virtuale della corsa. Il neozelandese, purtroppo, chiude la sua prova alla grande facendo segnare l'ottavo tempo a soli 28" da Grivko, una prestazione che gli consente di vincere il Tour dell'Oman con 37" di vantaggio su Andriy e 50" su Cornu.

Ecco Glen Alan Chadwick sul podio con la maglia rossa del vincitore.

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La nostra spedizione si conclude con un bilancio comunque positivo, con le vittorie di tappa di Davis e Grivko, il secondo posto in classifica generale dell'ucraino e, il quinto di Davis, il settimo di Kessiakoff e... la conquista della maglia verde da parte di Allan Davis, vincitore della classifica a punti.

ALTRE CORSE - Chiudiamo, come al solito, con un aggiornamento sulle altre corse della settimana a cui non abbiamo partecipato. Julien El Fares (Auchan-Luxair) ha vinto il Giro della Provincia di Grosseto, mentre il Giro del Mediterraneo è andato, a sorpresa, al giovanissimo Mathieu Boulo, scalatore 21enne della Roubaix Lille Métropole, che ha vinto la tappa regina del Mont Faron e preceduto di 4" in classifica Julien Simon (Saur-Sojasun) e di 16" Sébastien Delfosse (Landbouwkrediet).

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Di Luca, che sfortuna!

Il ritorno alle corse di Danilo Di Luca dopo i due anni di stop per doping è durato lo spazio di una gara: al Trofeo Laigueglia, infatti, l'abruzzese della Farnese Vini-MCipollini è caduto pesantemente a terra procurandosi la frattura dell'anca. La prognosi di due mesi pesa come un macigno sul morale di Danilo, che non potrà tornare alle corse prima di metà aprile e quindi, oltre a dover saltare tutte le classiche del Nord, rischia di vedere compromessa anche la sua partecipazione al Giro d'Italia.

Per la cronaca, la corsa è stata vinta dal campione nazionale olandese Johnny Hoogerland (Vacansoleil) con 25" su Stefano Garzelli (Acqua & Sapone) ed Emanuele Sella (Androni Giocattoli).

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già... e pensa che era la prima corsa in assoluto a cui partecipava dopo la squalifica! Brucia ancora di più perchè la Farnese viene invitata abbastanza spesso alle corse Pro Tour, e quindi probabilmente le classiche le avrebbe corse per davvero!

leggendo il titolo avevo pensato che lo avessero squalificato di nuovo :rolleyes:

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VOLTA AO ALGARVE (Por) 2.1

Podio 2010: 1.Cândido Barbosa (Palmeiras Resort-Prio) 17h17'15"; 2.Luis-León Sánchez (Caisse d'Epargne) a 25"; 3.Stijn Devolder (Quick Step) a 27".

Da alcuni anni a questa parte, la Volta ao Algarve è diventata una delle gare a tappe più attese del primo scorcio di stagione, perchè scelta come corsa di riscaldamento da molti big: nel 2009, ad esempio, qui vinse Alberto Contador, che però quest'anno non si è ancora visto in gruppo, forse turbato dalle voci di una sua possibile squalifica (a proposito, vi invito a dire la vostra per decidere del futuro di Contador: squalifica oppure no?), un anno fa invece vinse l'idolo locale Cândido Barbosa.

Per quello che ci riguarda, ci siamo presentati in Portogallo con una squadra simile a un cantiere di lavori in corso, perchè molti dei nostri ragazzi al via avevano ancora pochi km di gara nelle gambe. Il roster era composto da Lorenzetto e Gasparotto (al ritorno dopo il trionfale Down Under del mese scorso), e poi Fofonov, Muravyev, Di Gregorio, Dyachenko, Nepomnyachsniy e Kiserlovski.

Che per Lorenzetto non sarebbe stata una passeggiata come in Australia, lo abbiamo capito fin dalla prima tappa, ad Olhão, vinta da Heinrich Haussler su André Greipel (OmegaPharma) e Tyler Farrar, da quest'anno suo compagno di squadra alla Garmin: quel giorno, infatti, Mirco non è andato al di là del 13º posto pur avendo potuto contare sull'aiuto di Gasparotto.

All'indomani, sul traguardo di Lagos, Francesco Chicchi ha colto il suo primo successo in maglia Quick Step battendo proprio la fortissima coppia Haussler-Farrar, e Lorenzetto è riuscito a risalire due piccoli gradini piazzandosi 11º.

La terza tappa era la più difficile, quella con arrivo in salita all'Alto do Malhão, e Kiserlovski ha provato la gamba andando in fuga fin dalla mattina. Dopo essersi fatto sorprendere da Hernâni Brôco (LA Rota dos Móveis) sull'Alto de Balurquinho, Robert è passato primo sui successivi gpm di Portela do Barranco, Vermelhos e Cavalos, mentre il vantaggio della fuga - arrivato al massimo a 6'30" - scendeva rapidamente sotto i 2'. A quel punto, nonostante fosse ancora abbastanza fresco, Kiserlovski preferiva rialzarsi per attendere il sopraggiungere del gruppo e dare manforte a Dyachenko, in modo anche da ricaricare le batterie in vista dell'erta finale. Una scelta azzeccata, perchè ai piedi del Malhão il gruppo rientrava sul resto degli attaccanti e Kiserlovski aveva potuto conservare le forze per un nuovo attacco, ma era John Gadret (Ag2r La Mondiale) ad andare più forte di tutti e vincere con 6" sul leader dell'Europe Tour Constantino Zaballa (Caja Rural) e 13" su un plotoncino di 19 uomini con molti big - fra cui Cancellara, Joaquín Rodríguez, Brice Feillu, Péraud, il campione uscente Barbosa e i velocisti Haussler e Boonen - comprendente anche Kiserlovski.

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Il giorno dopo è andata in scena la lunga cronometro di Tavira, che Fabian Cancellara (Auchan-Luxair) ha vinto a man bassa rifilando 3'31" all'ex leader Gadret e passando in testa alla generale con 1'28" su Champion (Ag2r) e 1'29" su Vandevelde (Garmin-Cervélo). Non una giornata esaltante per noi, con Gasparotto 33º a 3'32" ad ottenere il miglior risultato.

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Infine, la passerella di Portimão ha registrato lo sprint vincente di Tyler Farrar, che ha così pareggiato il conto con Haussler, con Lorenzetto dodicesimo e Fabian Cancellara a festeggiare la vittoria finale.

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CLASSIFICA FINALE

1 Fabian Cancellara Auchan-Luxair 16h12'35

2 Dimitri Champion Ag2r La Mondiale + 1'28

3 Christian Vande Velde Garmin-Cervélo + 1'29

4 Heinrich Haussler Garmin-Cervélo + 2'10

5 Sylvain Chavanel Quick Step + 2'17

6 Filippo Pozzato Team Katusha + 2'18

7 Jean-Christophe Peraud OmegaPharma-Lotto s.t.

8 Constantino Zaballa Caja Rural + 2'28

9 Tom Boonen Quick Step + 2'31

10 Cândido Barbosa Palmeiras Resort-Prio + 2'55

26 Robert Kiserlovski Astana + 4'32

PROSSIMI APPUNTAMENTI - Prima di prendere parte a Parigi-Nizza e Tirreno-Adriatico, una nostra formazione capitanata da Vinokourov parteciperà ora alla Vuelta a Andalucía, mentre Maxim Iglinskiy, Assan Bazayev e Dmitriy Muravyev andranno in cerca di gloria alle prime classiche belghe, Het Nieuwsblad e Kuurne-Bruxelles-Kuurne. Invece non parteciperemo all'Eroica - che fra l'altro lo scorso anno vinse proprio Allan Davis - perchè ci siamo dimenticati di richiedere l'invito e ormai, essendo una corsa World Tour, non c'è più tempo per farlo.

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Ko anche Visconti, la Farnese Vini in ritiro a Lourdes

Prima Danilo Di Luca, adesso Giovanni Visconti: la Farnese Vini di Luca Scinto ha perso per infortunio pure l'altro suo capitano. Visconti si è infatti fratturato una mano durante la prima tappa del Giro di Sardegna, e ne avrà per più di un mese. Per lui, quindi, niente Tirreno-Adriatico nè Milano-Sanremo, ma almeno la speranza di recuperare in tempo per la Liegi.

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VUELTA A ANDALUCÍA - RUTA DEL SOL (Spa) 2.1

Podio 2010: 1.David Moncoutié (Cofidis) in 16h38'55"; 2.Sandy Casar (Française des Jeux) a 16"; 3.Christophe Le Mével (Française des Jeux) a 20".

Mettiamola così: qui in Spagna eravamo venuti per l'ultimo check-up prima di Parigi-Nizza e Tirreno-Adriatico, e quindi senza grandi ambizioni. Però ce la siamo giocata proprio male. La corsa era infatti iniziata come meglio non si poteva, con Alexandre Vinokourov dominatore del prologo (per lui seconda vittoria in tre giorni di gara, la foto sotto è la sua), Kim Borry (An Post-Sean Kelly) secondo a 11" e poi una sfilza di altri nostri corridori: Petrov, Kireyev e Tangert rispettivamente 3º, 4º e 5º e Kessiakoff 9º.

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Anche i giorni seguenti sono andati tutto sommato bene, con Valeriy Dmitriyev due volte quarto in volata - e altrettanti successi dell'irlandese Matthew Brammeier (An Post-Sean Kelly) - prima della tappa di Benahavís dove Vinokourov, pur essendo in maglia roja di leader, ha lasciato liberi i propri compagni di fare ciascuno la propria corsa ed Evgeni Petrov è così passato lui in testa alla classifica, arrivando quinto ma a pari tempo con il vincitore Javier Moreno (Caja Rural).

A quel punto mancava solo l'ultima tappa, la più difficile, e Petrov era in testa con 5" su Rolland e la consapevolezza di poter contare nientemeno che sul vecchio "Vino" come gregario di lusso. Proprio Vinokourov, Kangert e Kessiakoff hanno avuto il compito di tirare nella fase finale, e grazie alla loro azione il gruppo dei migliori si era assottigliato ad appena una dozzina di corridori a 2 km dalla vetta del Puerto del Torcal, ultimo gpm a 14 km dall'arrivo. Qui, però, è partito proprio Rolland, vestito della maglia bianca di miglior giovane, e Petrov non ha avuto le gambe per seguirlo.

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Dietro al francese della Europcar si è subito accodato anche Javi Moreno e i due, in discesa, hanno incrementato ancora il loro margine diventando irraggiungibili, mentre alle loro spalle il gruppo si sfilacciava e, mentre Vinokourov guadagnava qualche metro, Petrov faceva fatica anche a tenere la ruota di Kessiakoff. Alla fine tappa e maglia per Pierre Rolland, che non ha voluto lasciare nemmeno le briciole a Moreno.

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Vinokourov ha chiuso la tappa in quinta posizione a 1'37", Kessiakoff 11º a 2'12" e Petrov addirittura a 2'29", così ci siamo rovinati la classifica in una corsa che avremmo potuto dominare. Però è anche vero che a uno come Vinokourov vincere una Vuelta a Andalucía non gli avrebbe cambiato la carriera, mentre per Petrov sarebbe stato importante. Quindi bando ai rimpianti e sotto con i primi appuntamenti che contano: in queste ore Iglinskiy & c. sono già in volo per il Belgio dove parteciperanno a Het Nieuwsblad e Kuurne-Bruxelles-Kuurne.

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CLASSIFICA FINALE

1 Pierre Rolland Europcar-Region de Vendée 15h19'37

2 Vladimir Efimkin Team Type 1 + 22

3 Christophe Kern Europcar-Region de Vendée + 1'53

4 João Cabreira Centro Ciclismo de Loulé - Louletano + 2'02

5 Óscar Sevilla Palmeiras Resort-Prio + 2'39

6 Javier Moreno Caja Rural + 2'40

7 Evgeni Petrov Astana + 2'44

8 Bruno Pires Barbot-Spider + 2'46

9 Fredrik Kessiakoff Astana + 2'47

10 Alexandre Vinokourov Astana + 3'07

ALTRE CORSE - Mentre la Farnese Vini perdeva per strada sia Di Luca che Visconti, in Italia si sono corse alcune belle gare: Johnny Hoogerland (Vacansoleil) ha bissato il recente successo al Trofeo Laigueglia vincendo anche la tappa di Nuoro e del Giro di Sardegna dove è stato secondo assoluto alle spalle di Stefano Garzelli. E un altro italiano, Leonardo Bertagnolli (Lampre-ISD) ha invece vinto il Tour du Haut Var.

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Questa è grossa: beccato Velits!

Peter Velits positivo! Il corridore slovacco della Htc-Columbia è stato pizzicato al Gp di Lugano e ne avrà per un anno e mezzo! Non che nella prima stagione avesse combinato qualche cosa, ma il punto è che avevo corretto i suoi valori dopo la Vuelta (quella vera) e quindi quest'anno sarebbe stato di sicuro protagonista nell gare a tappe. E invece... a casa! Il mese di luglio che vedete indicato come quello di rientro si riferisce al 2012, quindi contando che siamo a fine febbario 2011, significa che si è preso un anno e cinque mesi. Ahiahiahi... chissà adesso cosa diranno i tedeschi, visto che sono sempre pronti a scandalizzarsi e che, dopo il ritiro della Milram, quel poco di Germania che ancora resisteva nel Pro Tour aveva a che fare con la Columbia...

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OMLOOP HET NIEUWSBLAD (Bel) 1.HC

Podio 2010: Gert Steegmans (RadioShack); 2.Thor Hushovd (Cervélo) a 35"; 3.José Joaquín Rojas (Caisse d'Epargne) a 49".

Pioggia, freddo, vento, pavé: benvenuti all'inferno del Nord. L'Het Nieuwsblad è da sempre la classica di apertura della stagione belga, e noi arriviamo a questo appuntamento pieni di incognite perchè non conosciamo il reale valore della nostra squadra su questo terreno. Ad ogni modo, per non saper nè leggere nè scrivere, abbiamo mandato Dmitriy Muravyev, Assan Bazayev, Allan Davis, Maxim Iglinskiy, Andriy Grivko e Maxim Gourov a fare uno stage a Roubaix e adesso eccoli allineati nella piazza centrale di Gent in attesa che si abbassi la bandierina del via. Teoricamente avremmo avuto posto per altri due corridori, ma non ce la siamo sentita di rischiare uomini poco avvezzi al pavè visto il serio rischio di cadute: meglio pochi ma buoni, insomma.

Sotto un cielo plumbeo che minaccia pioggia, anche se per ora la strada è asciutta, la corsa prende il via e bastano pochi km per vedere confermati i nostri timori. Basta infatti una frenata un po' più brusca nella pancia del gruppo e chi ti cade a terra? Proprio lui, il nostro capitano Allan Davis! Ecco la sequenza di capitombolo, inseguimento e rientro in gruppo, tutto senza nemmeno aspettare l'aiuto di Muravyev che pure avevamo fatto sganciare dal gruppo per riportarlo sotto.

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Passata la paura, possiamo tornare a concentrarci sulla corsa. Davanti ci sono quattro fuggitivi: Serge Pauwels (Sky), Laurent Didier (Auchan-Luxair), Joaquín "Purito" Rodríguez (!) (Katusha) e il nostro Andriy Grivko. Eccoli:

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Lui, invece, osserva attentamente dall'ammiraglia:

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Riprendiamo: i quattro davanti arrivano a guadagnare fino a 6'30", ma non fanno paura e l'unico effetto della loro azione è quello di addormentare la corsa, mentre comincia a cadere qualche goccia e la Garmin-Cervélo si mette a fare l'andatura in testa al gruppo. Ma poco dopo la metà gara questo forcing dà i suoi frutti, perchè in cima a un muro in asfalto Thor Hushovd, in compagnia dei gregari Hammond e Klier, scollina con qualche metro di vantaggio sul resto del gruppo.

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Nella discesa seguente il campione norvegese allunga, e gli bastano poche pedalate per riportarsi sulla testa della corsa. Cioè sul solo Grivko, che da pochi km aveva salutato i compagni d'avventura per proseguire tutto solo. Ma quando Hushovd gli sfila accanto a doppia velocità, per Andriy c'è poco da fare: meglio rifiatare e dare manforte a Davis che sta arrivando da dietro.

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L'azione di Hushovd, che lì per lì sembrava un azzardo puro e semplice, col passare dei km assume dimensioni sempre più preoccupanti, e così non appena Grivko è ripreso si mette subito a tirare a tutta per ridurre il gap: 3'05" a 50 km dall'arrivo.

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Esaurito il (prezioso) lavoro di Grivko, Allan Davis rompe gli indugi e attacca in discesa.

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A 35 km dall'arrivo Hushovd prosegue nella sua cavalcata con 3'40" su Davis, che a sua volta precede di un paio di minuti un terzetto guidato dal campione del mondo Philippe Gilbert (OmegaPharma) del quale fanno parte anche Bobbie Traksel (Virgin Blue) e la sorpresa Ronan Van Zandbeek (Skil-Shimano).

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Negli ultimi 15 km Davis è il corridore più fresco, ma Hushovd è ormai irraggiungibile e celebra il trionfo in assoluta solitudine !

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Dopo 3'42" arriva Davis, comunque ottimo secondo. A oltre sette minuti va invece in scena la volata per il terzo posto, vinta da Traksel davanti a Geert Stegmans (RadioShack), Gilbert, Romain Zingle (Cofidis) e Van Zandbeek.

Davvero un numero eccezionale da parte di Thor Hushovd, ma ottima prova anche dei nostri che hanno animato la gara e raccolto un ottimo piazzamento grazie a Davis. Domani si replica con la Kuurne-Bruxelles-Kuurne, dove grazie anche ad un parco partenti meno qualificato puntiamo alla vittoria!

ORDINE D'ARRIVO

1 Thor Hushovd (Garmin-Cervélo) 5h33'13"

2 Allan Davis (Astana) + 3'42"

3 Bobbie Traksel (Virgin Blue) + 7'14"

4 Gert Steegmans (Team RadioShack) + 7'14"

5 Philippe Gilbert (OmegaPharma-Lotto) + 7'14"

6 Romain Zingle (Cofidis) + 7'14"

7 Ronan Van Zandbeek (Skil-Shimano) + 7'14"

8 Bert Scheirlinckx (OmegaPharma) + 8'46"

9 Daniele Bennati (Auchan-Luxair) + 8'56"

10 Tom Veelers (Skil-Shimano) + 8'56"

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ma non hai crash in carriera? comunque complimenti davvero descritta bene come storia

ti ringrazio. Guarda, l'unico problema l'ho avuto al Down Under dove oltre ai sette corridori che avevo selezionato ce ne erano altri miei caricati a muzzo dalla cpu, e in più quando cliccavo sulla barra per vedere le rose delle altre formazioni visualizzava squadra e ciclisti che non erano in gara. Però sono comunque riuscito a giocare tutte le gare senza crash veri e propri e penso che quel problema sia dipeso dal fatto che ho fatto alcune modifiche al db dopo che l'IA aveva già caricato i calendari e le convocazioni per la prima gara. Per il resto tutto ok, ho risolto anche il problema del cielo grigio che avevo avuto sempre al Down Under.

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KUURNE-BRUXELLES-KUURNE (Bel) 1.1

Podio 2010:: 1.Bert Scheirlinck (Landbouwkrediet); 2.Bert De Waele (Landbouwkrediet); 3.Davy Commeyne (Landbouwkrediet).

Dopo la battaglia campale di ieri, in cui i favoriti si sono scontrati uno contro l'altro e Hushovd ha tirato fuori dal cilindro un numero d'altri tempi, quest'oggi ci aspettavamo una corsa più tranquilla, ed invece la pioggia battente che ha accolto i corridori fin dal km 0 ha immediatamente smorzato gli entusiasmi. La nostra formazione era la stessa di ieri, con in più l'inserimento di Mirco Lorenzetto appena arrivato dall'Algarve e alle prese con un'escursione termica di almeno una ventina di gradi, visto che qui in Belgio siamo di poco sopra lo zero. Ad ogni modo, la nostra intenzione era quella di fare una corsa tranquilla per magari giocarcela in volata con Bazayev o lo stesso Lorenzetto, senza chiedere nulla a Davis dopo gli straordinari di ieri. Ma la corsa prende tutta un'altra piega a una cinquantina di km dal traguardo, quando su uno dei muri più impegnativi il forcing di Dmitriy Muravyev fa sì che nella sua scia restino solo Allan Davis e Sébastien Rosseler (Team RadioShack), che qui vediamo mentre riprendono l'ultimo superstite della fuga da lontano, Stef Clement (Rabobank).

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I tre proseguono assieme fino ai meno 35 km, poi Muravyev si sposta e Davis accelera, riuscendo a staccare Rosseler: è la mossa che decide la corsa, perchè Allan continua ad incrementare il suo vantaggio e a Kuurne festeggia a braccia alzate con più di due minuti su Davy Commeyne (Cofidis) e Bert Scheirlinckx (TopSport Vlaanderen), che curiosamente erano saliti sul podio anche l'anno scorso.

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A completare la nostra ottima giornata c'è il decimo posto di Assan Bazayev, che nei km finali si è riportato sotto grazie anche al lavoro extra di un Muravyev inesauribile: non sarà certo un campione, ma Dmitriy è uno dei migliori gregari in circolazione! Ecco la top ten della K-B-K, noi ci risentiamo per la Parigi-Nizza alla quale ormai mancano pochi giorni!

ORDINE D'ARRIVO

1 Allan Davis (Astana) 5h10'43"

2 Davy Commeyne (Cofidis) + 2'06"

3 Bert Scheirlinckx (TopSport Vlaanderen) + 2'46"

4 Baden Cooke (Saxo Bank-SunGard) + 2'46"

5 Romain Zingle (Cofidis) + 2'46"

6 Tom Veelers (Skil-Shimano) + 3'02"

7 Sébastien Rosseler (Team RadioShack) + 3'02"

8 Ronan Van Zandbeek (Skil-Shimano) + 3'02"

9 Koen Barbé (Landbouwkrediet) + 4'00"

10 Assan Bazayev (Astana) + 4'25"

ALTRE CORSE - Lloyd Mondory (Ag2r La Mondiale) non si ferma più e dopo le due tappe in Oman vince anche la Clásica de Almería davanti a due portoghesi, Manuel Cardoso (Team RadioShack) e Sérgio Ribeiro (Palmeiras Resort-Prio). In Svizzera, al Gp Lugano, Rigoberto Urán centra la prima vittoria in maglia Sky, mentre in Belgio si è corsa anche la Beverbeek Classic con il successo di Kevin Hulsmans (Quick Step).

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LE SAMYN (Bel) 1.1

Podio 2010: 1.Tom Veelers (Skil-Shimano) 2.Frédéric Amorison (Landbouwkrediet); 3.Koen Barbé (Landbouwkrediet).

E finalmente arrivò il sole anche in Belgio. Per il Samyn i corridori hanno trovato una bella giornata primaverile e temperature finalmente gradevoli. Nostri capitani di giornata Mirco Lorenzetto e Assan Bazayev in caso di arrivo in volata, Maxim Iglinskiy pronto invece a dare battaglia se ci dovesse essere corsa dura. La prima parte di gara è condizionata dal solito attacco da lontano senza grandi pretese di sei uomini, poi a 32 km dall'arrivo è cominciata la corsa vera, con l'attacco di Frédéric Amorison (Landbouwkrediet), subito stoppato da Iglinskiy. Maxim era in gran giornata e ha eseguito alla perfezione i compiti assegnatili, vale a dire rispondere agli attacchi di chiunque attaccasse negli ultimi 40 km e non dare un cambio, per favorire il ritorno del gruppo e puntare ad un arrivo in volata. Così, quando ai meno 15 si è venuto a formare in testa alla corsa un quartetto, dentro c'era anche Iglinskiy con Zingle e Commeyne della Cofidis e Barbé della Landbouwkrediet. I problemi sono cominciati ai meno 7, quando un nuovo scatto di Commeyne ha messo in crisi proprio il nostro Maxim, mentre gli altri tre si sono avvantaggiati e Koen Barbé (Landbouwkrediet) ha poi vinto la volata davanti alla coppia Cofidis. Quarto a 22" Iglinskiy, lontani invece Bazayev e Lorenzetto che hanno chiuso nel gruppo principale a 3'11" di ritardo, comunque battuti allo sprint da Van Hummel e Voeckler.

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ORDINE D'ARRIVO

1 Koen Barbé (Landbouwkrediet) 5h03'20"

2 Romain Zingle (Cofidis) + 0"

3 Davy Commeyne (Cofidis) + 0"

4 Maxim Iglinskiy (Astana) + 22"

5 Kim Borry (An Post-Sean Kelly) + 46"

6 Frédéric Amorison (Landbouwkrediet) + 46"

7 Joeri Adams (Rabobank CT) + 46"

8 Ronan Van Zandbeek (Skil-Shimano) + 46"

9 Bert Scheirlinckx (TopSport Vlaanderen) + 46"

10 Tom Veelers (Skil-Shimano) + 1'11"

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PARIGI-NIZZA (Fra) World Tour

Podio 2010: 1.Sandy Casar (Française des Jeux) 32h52'56"; 2.Pierre Rolland (Bbox Bouygues Télécom) a 20"; 3.Yaroslav Popovyck (Team RadioShack) a 1'30"

Presentazione. Eccoci al primo grande appuntamento della stagione, la Parigi-Nizza: il percorso di quest'anno prevede due cronometro (il prologo di Issy-les-Moulineaux e altri 16 km a Source Perrier), altrettante tappe per velocisti e quattro tappe di media montagna. Fra queste, le più attese sono l'arrivo in salita al Mont-Faron e la tradizionale conclusione a Nizza con il Col d'Éze nel finale. Per quello che ci riguarda sarebbe già molto positivo ottenere una vittoria di tappa, dato che il nostro capitano, Kreuziger, è ancora lontano dalla miglior forma e difficilmente curerà la classifica, mentre per Lorenzetto sarà difficile tenere testa ai tanti velocisti presenti. Inutile nascondercelo: quest'anno puntiamo molto di più sulla Tirreno-Adriatico.

Questi i nostri otto convocati: Roman Kreuziger, Assan Bazayev, Rémy Di Gregorio, Tanel Kangert, Andriy Grivko, Mirco Lorenzetto, Maxim Iglinskiy e Evgeni Petrov.

Ed ecco invece i principali corridori al via, squadra per squadra:

BMC RACING TEAM: Cadel Evans, Alessandro Ballan, Stefan Denifl.

LIQUIGAS-CANNONDALE: Ivan Basso, Daniel Oss.

RABOBANK: Robert Gesink, Lars Boom, Óscar Freire, Luis-León Sánchez.

TEAM RADIOSCHAK: Yaroslav Popovych, Yanez Brajkovic, Chris Horner, Andreas Kloden, Gert Steegmans.

GARMIN-CERVÉLO: Christian Vandevelde, Tom Danielson, Tyler Farrar, Thor Hushovd, Christophe Le Mével, David Millar.

HTC-COLUMBIA: Tony Martin, Mark Cavendish, Marco Pinotti, Teejay Van Garderen.

AUCHAN-LUXAIR: Jakob Fuglsang, Fabian Cancellara, Romain Feillu.

TELEFONICA MOVISTAR: Beñat Intxausti, Vasil Kiryienka, Xavier Tondo.

AG2R LA MONDIALE: Nicolas Roche, Rinaldo Nocentini, Christophe Riblon, Rein Taaramae.

TEAM KATUSHA: Yury Trofimov, Giampaolo Caruso, Vladimir Karpets, Joaquín Rodríguez.

OMEGAPHARMA-LOTTO: Jean-Christophe Péraud, Philippe Gilbert, Jurgen Van den Broeck.

SAXO BANK-SUNGARD: Richie Porte, Juan José Haedo, Gustav-Erik Larsson, Chris Sorensen.

SAUR-SOJASUN: Jérôme Coppel, Jimmy Casper, Sébastien Joly.

FRANÇAISE DES JEUX: Sandy Casar, Rémi Pauriol, Wesley Sulzberger.

SKY PRO CYCLING TEAM: Rigoberto Urán, Ben Swift, Charles Wegelius.

QUICK STEP: Kevin Seeldraeyers, Tom Boonen, Jérôme Pineau.

ANDRONI GIOCATTOLI: Ángel Vicioso, Luis Ángel Maté, Jackson Rodríguez.

LAMPRE-ISD: Marco Marzano, Daniele Pietropolli, Diego Ulissi.

VACANSOLEIL PRO CYCLING TEAM: Johnny Hoogerland, Borut Bozic, Bjorn Leukemans, Wouter Poels.

GEOX-TMC: Mauricio Ardila, Fabio Felline, Rafael Valls.

COFIDIS: Rémi Cousin, Davy Commeyne, Samuel Dumoulin, Romain Zingle.

VIRGIN BLUE: Trent Lowe, Julian Dean, Robert Hunter, Phil Zaijcek.

Prologo: Issy-les-Moulineax - Issy-les-Moulineaux

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Non un posto meraviglioso, ammettiamolo. Però è da qui che scatta la Parigi-Nizza, con un cronoprologo di 6 km abbastanza atipico, perchè arricchito da una salita nella prima parte che potrebbe creare qualche sorpresa. Il primo dei favoriti a partire è Jean-Christophe Péraud (OmegaPharma-Lotto)[/b] che però delude chiudendo lontano dall'attuale miglior tempo di Teejay Van Garderen.

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Richie Porte (Saxo Bank-SunGard) eguaglia il tempo di Van Garderen, ma di lì a poco taglia il traguardo Fabian Cancellara (Auchan-Luxair) e non ce n'è più per nessuno: il campione del mondo comanda con 17" sui due giovani australiano e americano.

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Ecco Roman Kreuziger, con la maglia di campione della Repubblica Ceca: il suo tempo è più che discreto, 22" da Cancellara ma soltanto 5" da Van Garderen che in questo momento è ancora secondo. Le sorprese arrivano così dai corridori francesi: Christophe Riblon e Sandy Casar, vincitore della Parigi-Nizza un anno fa, sono infatti secondo e terzo alle spalle di Cancellara.

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Delude Cadel Evans (BMC), per lui 36" e un tempo in linea con quello di Ivan Basso.

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Ormai i giochi sono fatti e Cancellara è il vincitore del prologo, ma prima di vedere la classifica ecco una foto di Mirco Lorenzetto, il nostro ultimo corridore a prendere il via, vestito con la maglia bianca di leader del World Tour conquistata grazie al Tour Down Under.

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Ed ecco la classifica di questo prologo: come detto, Cancellara è la prima maglia gialla della Parigi-Nizza, nei dieci altri probabili protagonisti di questa settimana come Riblon, Casar, Porte e Uran. Per noi prove tutto sommato convincenti da parte di Kreuziger e Grivko, adesso una tappa facile dove cercheremo di fare la volata con Lorenzetto. A domani!

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ORDINE D'ARRIVO E CLASSIFICA GENERALE

1 Fabian Cancellara (Auchan-Luxair) 7'13"

2 Christophe Riblon (Ag2r La Mondiale) + 8"

3 Sandy Casar Française des Jeux + 10"

4 Janez Brajkovič (Team RadioShack) + 17"

5 Tejay Van Garderen (Team HTC-Columbia) s.t.

6 Richie Porte (Saxo Bank-SunGard) s.t.

7 Rigoberto Urán (Sky Professional Cycling Team) + 18"

8 Rémy Cusin Cofidis, le crédit en ligne + 19"

9 Gustav Erik Larsson (Saxo Bank-SunGard) s.t.

10 Marco Pinotti (Team HTC-Columbia) + 20"

15 Roman Kreuziger (Astana) + 22"

30 Andriy Grivko (Astana) + 27"

59 Evgeni Petrov (Astana) + 34"

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Notizia flash: anche David Blanco positivo

Il vincitore di tre edizioni della Volta a Portugal, David Blanco, è risultato positivo ad un controllo fuori competizione della scorsa settimana. Passato quest'anno alla Geox-TDM di Denis Menchov e Carlos Sastre, Blanco (36 anni compiuti proprio in questi giorni) è sempre stato un corridore chiacchierato e questa positività non fa che confermare le voci circolate già in passato anche se, curiosamente, lo spagnolo vinse un Giro del Portogallo proprio in seguito alla squalifica per doping di un altro corridore, il portoghese Nuno Ribeiro: è storia del 2009.

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1ª tappa: Auxerre - Paray-le-Monial

Ancora una giornata all'insegna del freddo e della pioggia battente: partono all'attacco in otto che arrivano ad avere anche 11' di vantaggio, poi però i fuggitivi si sfilacciano e allo scoperto rimane solamente Lars Boom (Rabobank), ripreso a 15 km dall'arrivo. In volata Mirco Lorenzetto riesce a prendere la ruota di Mark Cavendish (Htc-Columbia) che vince la tappa trascinandosi dietro il nostro corridore al quale Óscar Freire (Rabobank) porta via, al fotofinish, la seconda posizione. In classifica generale Fabian Cancellara resta al comando con 8" su Riblon e 10" su Casar. Ecco la foto dello sprint, con Lorenzetto in maglia bianca Pro Tour, semicoperto da Cavendish.

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ORDINE D'ARRIVO

1 Mark Cavendish Team HTC-Columbia 4h34'13

2 Óscar Freire Rabobank s.t.

3 Mirco Lorenzetto Astana s.t.

4 Thor Hushovd Garmin-Cervélo s.t.

5 Tom Boonen Quick Step s.t.

6 Samuel Dumoulin Cofidis, le crédit en ligne s.t.

7 André Greipel OmegaPharma-Lotto s.t.

8 Ángel Vicioso Androni Giocattoli s.t.

9 Juan José Haedo Saxo Bank-SunGard s.t.

10 Borut Božic Vacansoleil Pro Cycling Team s.t.

CLASSIFICA GENERALE

1 Fabian Cancellara Auchan-Luxair 4h41'26

2 Christophe Riblon Ag2r La Mondiale + 8

3 Sandy Casar Française des Jeux + 10

4 Tejay Van Garderen Team HTC-Columbia + 17

5 Richie Porte Saxo Bank-SunGard s.t.

6 Janez Brajkovič Team RadioShack s.t.

7 Tom Boonen Quick Step + 18

8 Rigoberto Urán Sky Professional Cycling Team s.t.

9 Gustav Erik Larsson Saxo Bank-SunGard + 19

10 Rémy Cusin Cofidis, le crédit en ligne s.t.

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