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Nasce la Bianchi Reparto Corse...


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Top Posters In This Topic

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Il gran lavoro di Hunter si concretizza ai 500 metri dall'arrivo. La coppia di velocisti della Bianchi supera di slancio Dean, mentre Bozic comincia a pagare la volata lunga e Siedler non riesce a rispondere...

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Biondo ed Hunter arrivano praticamente appaiati sul traguardo...

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Solo uno però potrà aggiudicarsi la vittoria di tappa...ed èèèèè....MAAAAAAAAUUUURIZIOOOOOO BIOOOOONDOOOOO!!!!

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Alle sue spalle Hunter e terzo Bozic che resiste per pochi centimetri a Dean.

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In classifica generale Barredo e Soler rimangono in vetta...

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Nella classifica a punti avanzano Biondo, ora terzo, ed Hunter che si porta in prima posizione...

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Giornalisti: Coach...di nuovo doppietta. Ormai siete i padroni di questa corsa...

Pierlo: Vogliamo far bene nelle corse italiane, per questo cerchiamo di essere sempre competitivi. Oggi Hunter non era in gran spolvero e abbiamo puntato su Biondo. C'è da dire che vista la volata di robert forse abbiamo sopravvalutato i suoi problemi in corsa: poteva benissimo vincere lui.

Giornalisti: A proposito di Biondo...il suo è un gran rientro vero?

Pierlo: Questa è una vittoria che scaccia molti dei dubbi che lo riguardavano: possiamo dire che Maurizio è rientrato nel clima agonistico molto in fretta e questo fa bene a lui e alla squadra. Ma non dimetichiamoci che i risultati sono anche il frutto del gran lavoro del nostro staff di allenatori che ha lavorato bene e portato in condizione gli uomini in breve tempo...sopratutto lui. Poi è chiaro che Biondo ci ha messo del suo per farsi trovare pronto all'appuntamento con la vittoria ed ha sfruttato l'occasione che il team gli ha concesso, bravo lui...

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Ti seguo anch'io e mi sto prorpio interrsando :D Però Hunter che tira Biondo no eh :lol:

ehehehe...non ho voluto rischiare: Hunter aveva -3 di condizione giornaliera...Biondo aveva un bel +4 (non facciamo facili battute ora :rolleyes: )

Vista la volata potevo affidarmi tranquillamente ad Hunter, ma questo l'ho saputo solo dopo...

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Pierlo osservava il panorama affacciato al balcone dell'albergo dove la Biancghi era ospitata durante il Giro della Calabria. Il coach amava il mare, l'imperturbabile movimento delle onde gli forniva quella sicurezza che negli ultimi due anni aveva perduto quasi del tutto. Vicende sulle quali non aveva avuto possibilità di controllo avevano messo messe a dura prova le certezze che credeva di aver ottenuto: prima le disavventure sportive...poi l'addio con la mai dimenticata Giselle. Ora era di nuovo in ballo, quando ormai si era rassegnato a diventare uno dei tanti che "avrebbero potuto" fare qualcosa...lasciare un segno...

Guardò ancora verso la spiaggia dove le onde continuavano ad infrangersi da secoli, senza uno scopo preciso ma testardamente vincolate a quel ritmo continuo. E tuttavia appena una di esse svaniva assorbita dalla sabbia della battigia subito ne arrivava un'altra. Una caparbietà che lo lasciava perplesso ma che, in un certo senso, ammirava...i ciclisti, pensava, sono come le onde: si sfiancano ogni giorno per fare chilometri e chilometri: con il caldo o con temperature sotto lo zero, se piove, nevica o se investiti dallo scirocco...sempre a pedalare spesso senza aver altro scopo che concludere una tappa al meglio possibile...in centesima posizione magari. Forse non vedendo mai la testa del plotone, o forse venendo ripresi a poche centinaia di metri dal traguardo agognato per una vita e non raggiunto nenanche questa volta. E la sera a curare muscoli affaticati, rimuginando su una vittoria mancata o sperando in risultati migliori. Dormire poche ore in un letto diverso ogni sera, ed essere pronti dopo poche ore di un sonno tormentato a salire di nuovo in bicicletta per portare una borraccia al capitano che si prenderà i titoli dei giornali se riuscirà ad arrivare nelle prime posizioni. Nonostante tutto...la stessa routine...ogni giorno. I ciclisti erano come le onde.

Sospirò e cerco di allontanare quei pensieri. Doveva riposare, gli altri erano da tempo nelle camere e da lì arrivavano soffusi i commenti alla giornata appena trascorsa in bici o i consigli dei fisioterapisti che si stavano occupando dei muscoli dei ragazzi. Chiuse la porta e si infilò nel letto...sperando di riuscire aprendere sonno...almeno quella sera...

03 GENNAIO, Giro della Calbria - terza tappa

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Pierlo: bene ragazzi, ci siamo. Se passiamo senza problemi questa tappa possiamo dire di aver centrato la nostra prima vittoria di stagione. Quindi non voglio distrazioni. La corsa si decide da matà percorso in avanti. Come al solito se ci sranno fughe Benenanti proverà ad inserirsi ma collaborerà il giusto. Il tuo compito è quello di dar visibilità agli sponsor...ma l'obiettivo più importante è quello di far arrivare Barredo e Soler sull'ultima salita in buone condizioni. Visconti e Pellizzotti non sono in forma quindi controllateli ma non vi esaurite per seguirli. Nella prima tappa Caruso ci ha dato fastidio, occhio a lui. Cercate il ritmo più che la sparata nel finale, Mauricio e Robert...i vostri obiettivi sono le maglie di specialità...andate a prendere punti utili per la classifica se ne avete le possibilità. Ricordate tutti che oggi è importante controllare la corsa più della vittoria di tappa. Arriviamo ai meno dieci a gruppo compatto e giochiamocela là...

La Bianchi controlla egreggiamente durante la prima metà di gara: gli unici sussulti si registrano durante i traguardi intermedi. Entrambi gli sprint sono dominati da Robert Hunter che incrementa il suo vantaggio nella classifica a punti. Nel primo si arrendono al velocista sudafricano Petacchi e Khailov...

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Nel secondo sono Tosatto e Rossi a dover alzare bandiera bianca davanti allo scatto dell'uomo Bianchi...

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Appena dopo metà percorso la strada inizia a salire, è il momento di stringere i denti e forzare il ritmo per evitare partenze in contropiede. Anche Hunter dà una mano contribuendo a tenere alto il ritmo per un pò...

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Ma non è questo il suo lavoro, ed infatti il ritmo del velocista non è sufficente per impedire una serie di attacchi da parte degli specialisti della salita. Pellizzotti, Zabriskie e Caruso provano la fuga a rispondere è Soler...

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Il colombiano detta il ritmo facilitando la salita del leader della corsa Barredo. Al primo GP della montagna transita davanti a Pellizzotti e Zabriskie

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Esaurita l'azione dei due scalatori della Liquigas e della Garmin si ritrovano davanti quattro ciclisti. Marcato, Mandri, Barredo e Soler.

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Al secondo GP della Montagna il colombiano mette la definitiva ipoteca sulla maglia di miglior scalatore del giro...

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La Bianchi non ha interesse a forzare esageratamente l'andatura e così Soler e Barredo salgono a ritmo costante, senza strappi. Ai meno dieci inizia la salita che condurrà i ciclisti fin sul traguardo. Il vantaggio dei quattro è di circa un minuto e mezzo, una fuga nata per caso più che voluta...

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Gli inseguitori stentano ad organizzarsi e così, quando mancano meno di tre chilometri, la testa del gruppo è ancora lontana dai fuggitivi...

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La situazione ad un chilometro dalla conclusione vista dall'elicottero: la coppia della Bianchi davanti...Mandri ad una ventina di secondi e Marcato a metà strada tra il gruppo e gli altri...

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La volata è solo una formalità......CAAAAAARLOOOOOSSSSSSSSS BAAAAAAAAARREEEEEDOOOOOOOOOOOOO!!!!

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Doppietta per lui in questo Giro della Calbria. Un contento Soler alle sue spalle precede lo scalatore francese della A2GR La mondiale Rene Mandri

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Poco da dire per quanto riguarda le classifiche: tutte in mano alla Bianchi ad eccezione di quella dei giovani.

Giornalisti: Coach Pierlo!!! Non poteva esserci esordio migliore per la sua squadra. Tre tappe e tre doppiette...

Pierlo: siamo molto soddisfatti, ma non ci montiamo la testa. Sappiamo che i capitani delle altre squadre erano in condizioni non perfette. Mi aspetto che siano molto più competitivi nelle prossime corse. Tuttavia anche i miei ragazzi saliranno di condizione e sono convinto di avere uomini e mezzi per poter fare una grande stagione. Oggi il merito della prestazione è tutto per la squadra: ognuno ha fatto il suo dovere. Abbiamo ipotecato oltre alla vittoria finale anche le maglie di specialità che volevamo ottenere: punti, montagna e squadra. Quindi un applauso a tutti...è solo l'inizio ma siamo sulla strada giusta per fare grandi cose...

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dominio!

Ti seguo comunque

anch' io anche se in silenzio

Grazie ad entrambi :)

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Con la vittoria del Giro di Calabria ormai sicura Pierlo e Iena, rientrato dalla Francia in tempo per godersi il momento di gloria del team, potevano permettersi di fare esperimenti in vista del GP Costa degli Etruschi, corsa alla quale la Bianchi era iscritta e che era tradizionale appuntamento di inizio stagione per molti velocisti italiani...

04 GENNAIO, Giro della Calabria - quarta tappa

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Pierlo: Molto bene ragazzi...è quasi fatta. L'unica speranza per chi vuol tentare una rimonta disperata è partire da lontano quindi occhi aperti per le fughe, le abbiamo controllate nei giorni precedenti e lo faremo a maggior ragione anche oggi. Cerchiamo di portare Hunter alla volata finale, Biondo sarà l'ultimo uomo a lanciarlo;: Rigotto si inserirà nella fuga se ci sarà...vai a caccia dei traguardi volanti. Gli altri rimarranno attorno a Barredo e Soler pronti a dare una mano se qualcosa andrà storto...ma se rimarrete concentrati non accadrà niente. Buona corsa ragazzi...

C'è subito un tentativo di fuga nel quale riesce ad inserirsi Rigotto. Al primo sprint l'uomo della Bianchi precede D'Angelo e Montagutti

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La fuga funziona anche se non prende mai il largo. Secondo traguardo intermedio: Rigotto, Abakoumov e Ratto..

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Il passare dei chilometri affievolisce le speranze, già scarse alla partenza, di chi avrebbe voluto tentare qualcosa. La Bianchi è tutta davanti a controllare cosa succede nel gruppo. Si arriva ai meno cinque, la fuga è stata annullata e si preparano gli uomini jet. La Bianchi organizza un treno lungo, forse troppo, con Backstedt, Rigotto, Biondo e Hunter. Ongarato tira Bozic sulla destra della carreggiata mentre Chicchi, Bennati e Petacchi sono centro gruppo

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Mentre Chicchi e Bennati si portano in testa al gruppone, affiancati dal duo della Vacansoleil, per la Bianchi entra in azione Rigotto. A centro carreggiata ci sono Petacchi trainato da Furlan e McEwen tirato da Bandiera. Risalgono anche Mondory e Dean...

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E' Siedler a lanciare la volata, seguito da Petacchi. Il treno della Bianchi conta ancora su Biondo davanti ad Hunter...

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Biondo si alza sui pedali con una frazione di ritardo rispetto allo sprinter della Lampre e accusa qualche metro di svantaggio anche rispetto a Mondory che alla balaustra approfitta della ruota di Alejet...

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Hunter esce dalla ruota di Biondo e tenta la rimonta disperata...

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Il traguardo dell'ultima tappa del Giro della Calbria vede vincitore........AAAALEEESSAAAANDROOOO....PEEEETAAACCHIIIIIII!!!!

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Secondo l'outsider Mondory e terzo Hunter. Ecco le classifiche finali:

Tappa

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Globale individuale

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Punti

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Montagna

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Giovani

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Squadra

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Un comunque soddisfatto coach Pierlo dichiara ai giornalisti che la scelta del treno molto lungo è stata sua e si è rivelata poco felice. probabilmente uno tra Rigotto e Biondo era di troppo. Hunter doveva uscire non appena Petacchi, che era l'avvrsario da marcare, si fosse lanciato...La presenza di Biondo davanti a lui lo ha invece frenato...la speranza era quella di guadagnare ancora qualche metro sugli avversari, ma si è rivelata un freno invece che un aiuto. Tutte considerazioni utili per la prossima gara. Non si può sempre vincere e sbagliare aiuta a crescere...

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ti seguo anchio recuperare le pagine è stato lungo ma ce lo fatta :smilie_daumenpos:

:smilie_daumenpos: grazie

posteresti uno screnn del roster

eccola...

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Squadra senza veri assi ma con ciclisti solidi per gli obiettivi che mi sono posto: non soffrire negli sprint, giocarmela nelle corse di un giorno dove conta tanto la condizione giornaliera, essere competitivo nei giri con poche tappe, avere un pò di talento da sviluppare nei giovani.

Per gli obiettivi più prestigiosi (Giro, Tour, Vuelta e le classiche del nord) non sono attrezzato. Mi manca l'uomo forte a crono e anche in montagna non ho, escluso forse Soler, il leader che può fare la differenza. Non parliamo poi del pavè: tra un paio di stagioni potrà fare qualcosina Vermeltfoort, ma per ora si guardano gli altri vincere. Allo stato attuale il mio obiettivo è vincere qualche tappa a Giro e Vuelta (non penso di partecipare al Tour), far bene alla Milano - Sanremo e alla Tirreno - Adriatica dove cercherò il podio con Gasparotto o Barredo. Sempre lo spagnolo andrà alla ricerca di buoni piazzamenti nella Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi - Bastogne - Liegi. Inizio stagione quindi nelle mani di Barredo, Gusev, Gasparotto ed Hunter. Parte centrale con la coppia Soler/Rujano a cercare risultati di prestigio almeno fino alla Vuelta. Per ottobre punto forte su Machado e di nuovo Hunter e Gasparotto.

Molti uomini intorno al 70 come media delle caratteristiche significa che posso far bene un pò sul tutto il calendario annuale senza partire come favorito in nessuna corsa, perche incontrerò altrettanti avversari più o meno con la stessa media delle caratteristiche. Per questo curo particolarmente gli allenamenti individuali: cerco sempre di avere in forma gli uomini giusti per gli obiettivi scelti. Il principio che uso in gara è che il capitano designato è tale solo se è in forma, altrimenti viene sacrificato a favore dei gregari più competitivi. E' il caso che si sta ripetendo diverse volte in questa carriera tra Hunter e Biondo. L'italiano è inferiore come velocista, per questo inizia la corsa come ultima ruota per Hunter. Tuttavia in diverse occasioni è lui a sprintare perche risulta avere una condizione giornaliera migliore.

Quest'anno ho scelto di partire fortissimo nei primi tre mesi dell'anno. Accumulare punti in questa fase è fondamentale visto che da aprile in poi sarà difficile competere con le squadre Pro Tour che entreranno in forma. Mi aspetto di fare abbastanza bene anche nel finale di anno, nelle tante corse italiane. Per i mesi centrali dell'anno (finei aprile, maggio e giugno) il team tirerà il fiato tranne Soler e Rujano che cercheranno vittorie di tappa al Giro. A luglio si ricomincerà a far sul serio con la condizione dei capitani che dovrà essere di nuovo al top per metà agosto, settembre ed ottobre.

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IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

La Bianchi rinforza il suo staff tecnico con due allenatori di fama internazionale. Uno specvializzato per allenare i lottatorti, l'altro specializzato nelle corse a tappe.

La dirigenza della Bianchi, in accordo con il coach Pierlo e Iena, ritiene che sia questa la strada per poter far crescere al meglio i pochi talenti giovani che ci sono in squadra. Tuttavia lo sforzo economico per ottenerne la firma e, ancor di più, quello richiesto dai salari mensili dei nuovi coach costringono il team a rivedere alcuuni obiettivi. La necessità è quella di riequilibrare il bilancio incrementando le entrate derivanti dai premi-corsa e quelle derivanti dal raggiungimento degli obiettivi fissati dallo sponsor.

Tour come quelli del Qatar e dell'Oman diventano obiettivi da centrae per fare cassa, così come la Volta ao Algarve. Per il mese di marzo viene siglato un accordo con lo sponsor Pirelli: verranno versari nelle casse societarie 40.000 euro se il team riuscirà a piazzare un proprio ciclista nei primi cinque della Tirreno - Adriatica. Il tour del Langkawi con i ricchi traguardi di tappa viene considerata una corsa nella quale far bene.

Forma dei ciclisti: in grandissima condizione Maurizio Biondo. Si punterà su di lui per Gp Costa degli Etruschi e tour del Qatar. Inspiegabile il rendimenbto di Hunetr: anche lui in grande forma ma per il momento deludente nelle volate. Per lui il tour dell'Oman è già un esame importante. Un pò indietro rispetto al previsto i due colombiani Soler e Rujano, Gasparotto e Barredo sono in linea con il programma con lo spagnolo che ha visto modificato il suo programma per allungare il periodo di massima forma fino alla fine di Aprile.

Machado e Rujano faranno coppia all'Algarve. A fine mese di febbraio le due corse svizzere che si disputano intorno Lugano saranno utili per far fare un pò di gamba a Soler. Barredo e Gasparotto si prepareranno per i loro obiettivi di Marzo al Tour del Langkawi.

In definitiva è lo spagnolo Barredo il ciclista più "sressato" fisicamente in questo periodo. D'altra parte è quello con maggior classe nel roster ed anche quello che più facilmente si adatta alle corse di questa prima parte di stagione. I risultati pesanti sono attesi da lui...

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06 FEBBRAIO, GP COSTA DEGLI ETRUSCHI

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Una corsa adatta ai velocisti, nonostante un circuito finale che presenta una leggerissima salita che nel tratto finale si impenna per poche decine di metri...niente che un treno ben organizzato non possa superare con agilità.

Per la Bianchi leader in corsa ancora una volta Hunter, ultima ruota per il sudafricano Maurizio Biondo. Ad aprire il treno il miglior passista a disposizione del team: Magnus Backstedt. Richeze e Rigotto si terranno pronti nel caso uno dei due velocisti di punta avesse problemi.

Quasi tutti i 197 chilometri della corsa vedono in testa una fuga ben assortita nella quale la Bianchi inserisce Proni. E' proprio lui ad essere in testa quando mancano tredici chilometri all'arrivo...

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La sfortuna dei fuggitivi è che la Liquigas e la Lampre oggi voglaiono assolutamente la vittoria. La corsa italiana è evidentemente un obiettivo delle due squadre che schierano come punte Bennati e Petacchi. Alejet è deciso nell'azione di rincorsa e ai meno otto ricuce definitivamente lo strappo...

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A conferma delle serie ambizioni di vittoria la Liquigas si porta in testa a dettare il ritmo. Sono sette le maglie verdi in testa al gruppo...

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Tuttavia non è la giornata buona per loro: quando il treno della Bianchi entra in azione i Liquigas si disuniscono e Bennati rimane invischiato a centro gruppo. A portare fuori Hunter e Biondo è lo svedese Backstedt

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Esaurito il compito Magnus Backstedt si fa da parte ed entra in azione un Biondo in stato di grazia. Mentre i Liquigas alzano bandiera bianca è la Lampre a risalire posizioni. I ciclisti rosablù però non sono organizzati e vanno un pò per conto loro. Petacchi ha speso troppo nei chilometri precedenti e c'è indecisione su chi debba fare la volata al suo posto. Ad approfittarne è la Bianchi. Ancora una volta però Hunter perde la ruota di Biondo e lascia all'italiano l'onere della volata...

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All'ultimo chilometro dietro i due uomini del coach Pierlo ci sono solo maglie Lampre. E' Lorenzetto a rompere gli indugi e partire per lo sprint...

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La rimonta di Lorenzetto è strepitosa. Biondo fa fatica e quasi si pianta a pochi secondi dall'arrivo, stremato per aver tirato Hunter nei chilometri finali. Il sudafricano a sua volta non sembra in grado di reaggire...

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La volata è tiratissima...a spuntarla per pochi sentimetri èèèè MAAAAAAAUUUUURIIIIZIIIOOOOOO BIOOOOOOOONDOOOOOOOOO!!!!

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Dietro ai due italiani arriva uno sconsolato Hunter, mentre grande rammarico in casa Lampre capace di piazzare 5 ciclisti nei primi sette ma non di organizzare un treno a favore di Lorenzetto che ne aveva più di tutti per la volata.

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Giornalisti: Cooooacccch...Ancora un Biondo stellare quest'oggi!!!

Pierlo: Beh si, è stata una azione caparbia la sua, ci ha permesso di portare a casa una volata alla quale tenevamo. E' il nostro uomo più in forma sia fisicamente che mentalmente e può fare ancora bene in questo mese di febbraio...

Giornalisti: c'è un caso Hunter nella Bianchi? Anche oggi era dato come favorito però alla fine ha perso le ruote di Biondo costringendolo alla volata disperata...

Pierlo: no...non c'è nessun caso. Robert è in forma almeno quanto Maurizio...la differenza attuale tra i due è nella motivazione. Biondo rientra da un discusso caso di doping ed è oltremodo deciso a riscattare la sua immagine. Con Hunter dovremo avere un pò di pazienza ed aspettare che si sblocchi. Sono sicuro che non appena centrerà la prima volata vincente poi non si fermerà più...

Giornalisti: c'è chi dice che se la Lampre avesse organizzato un treno per la coppia Lorenzetto - Petacchi la corsa non gli sarebbe sfuggita...un commento?

Pierlo: non so...quando ho visto che a ricucire lo strappo ai meno otto era Petacchi son rimasto perplesso. Però non sono il team manager della Lampre e quindi non posso valutare la loro azione, non so quali erano le condizioni di Petacchi e perche sia stato mandato lui invece che un gregario a chiudere il buco ai meno otto. Lorenzetto ha fatto una volata in rimonta a dir poco strepitosa. Altri dieci metri e la vittoria era sua. A vederla da fuori è senz'altro una occasione persa per la Lampre, però resta il fatto che quando un top team sbaglia si deve essere pronti ad approfittarne al meglio. I miei ragazzi son stati bravi a farlo, quindi gran parte del merito in questa vittoria è nostro...

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