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Nasce la Bianchi Reparto Corse...


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29 agosto 2010Ancora nello studio Brambilla Fumagalli...i gregari

Concluse le trattative con i big restava il tempo per fare conoscenza con gli uomini che li avrebbero scortati, i contratti erano solo da firmare perche nei giorni scorsi una intesa con loro era stata già raggiunta. I primi a fare ingresso nella stanza furono quattro uomini di grande esperienza

Magnus Backsteed Il passista svedese non ha bisogno di presentazioni. Il suo compito sarà quello di lanciare i velocisti e di entrare in qualche fuga per cercare gloria personale. E' all'ultima stagione e vuole fare bene

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Wim Van Huffel Il belga sarà un uomo su cui contare per le corse a tappe più brevi, sia in appoggio a Machado sia come prima opzione per la vittoria finale.

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Eddy Ratti Gregario per gli scalatori, è in cerca di riscatto dopo un paio di stagioni travagliate

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Valery Kobzarenko Gregario con licenza di provare il colpo a sorpresa. Su di lui faremo affidamento per le corse a tappe

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Venne il turno degli ultimi ragazzi che ancora erano in attesa...

Mauro Abel Richeze Velocista che avrebbe avuto il ruolo di prima punta nel caso non fosse arrivato Hunter. L'argentino, in questa prima stagione, dovrà farsi valere su qualche traguardo di secondaria importanza e, principalmente, negli sprint intermedi...

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Matej Mugerli Gregario per le classiche collinari. Se starà bene sarà lasciato libero di tenatre colpi di mano da lontano

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Sergio Ghisalberti L'italiano deve riprendere confidenza con il ciclismo dopo averlo lasciato per qualche anno, per questo il suo ruolo sarà quello di gregario nelle corse a tappe

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Pierlo era soddisfatto del lavoro svolto in quella mattinata. Prima di impeganrsi con la Bianchi voleva sentire il parere di Iena ma le sensazioni, nonostante l'incontro non previsto con Vandelapeska, erano decisamente buone. Dopo tutto Baldato aveva ragione: a lui spettava il ruolo di guidare la squadra dall'ammiraglia...le manovre che avvenivano nella stanza dei bottoni lo riguardavano solo relativamente. Ma non riusciva adimenticare che proprio quelle manovre, e proprio la mancanza di controllo su di esse, avevano affossato la sua prima avventura nel mondo del ciclismo...ne avrebbe discusso con Iena da lì a poco.

Rifiutò cortesemente l'invito a pranzo del signor Labici, confermò che l'indomani avrebbe comunicato la sua decisione riguardo alla proposta della Bianchi e si recò alla stazione centrale. Se tutto filava liscio sarebbe giunto dal suo vice nel tardo pomeriggio; insieme avrebbero riesaminato tutta la faccenda, tratto le conclusioni e preso una decisione...

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29 agosto 2010 Tardo pomeriggio, nel negozio di Iena

Iena: Dunque la squadra è sostanzialmente fatta. Da qua al termine della stagione avremo modo di inserire qualche altro ciclista e dei giovani interessanti che sto seguendo da un pò. Manchiamo di uomini in grado di puntare alla vittoria dei giri più importanti ma possiamo dire la nostra per le vittorie di tappa con Soler e Hunter. Barredo e Gasparotto sono buoni per le classiche ed anche Gusev e Machado daranno una grossa mano....si, ci siamo: la squadra è buonissima per essere una Continental.

Pierlo: ...il resto come ti sembra? Mi pare un progetto solido, anche se l'incontro con Vandelapeska...

I: l'importante è che non saltino fuori problemi di natura economica. Se ci pensi bene entrò in ballo alla Surrena quando saltarono le sponsorizzazioni di Bekaert, fino ad allora si era limitato a fare il procuratore. E bisogna riconoscere che è tagliato su misura per quel lavoro...

P: Già, vero. Sono tranquillo per quest'anno...la Bianchi non si sarebbe imbarcata in questa avventura se non fosse sicura di portarla a termine. Ma mi domando per il prossimo anno che intenzioni abbiano....

I: Mah...per quanto mi riguarda sono disposto ad accettare il rischio di essere nuovamente a piedi tra un anno pur di risalire su di una ammiraglia quest'anno...

P: allora...la pensiamo allo stesso modo. Impegniamoci in questa stagione, la prossima si vedrà...

30 agosto 2010 Nasce ufficialmente la Bianchi Reparto Corse

Il comunicato venne battuto nel primo pomeriggio da tutte le più importanti agenzie di stampa:

Comunicato ore 14.15 30/08/2010

Un nuovo team entra nel mondo del ciclismo. La Bianchi, storica casa italiana costruttrice di telai, rientra con una propria squadra nel circus delle due ruote dopo anni nei quali si era limitata alle sponsorizzazioni tecniche. La dirigenza ha intenzione di chiedere una licenza Continental. La conduzione tecnica è stata affidata a due tecnici che, per diversi motivi, fecero parlare di loro già un anno fa: il coach Pierlo e il suo vice Iena. La presentazione ufficiale di uomini e programmi avverrà a metà novembre in una sede ancora da definire, ma le prime indiscrezioni danno per già ingaggiati due ciclisti provenienti dalla Barloworld ed un italiano forte in collina. Il responsabile del team, il signor Guido Labici, ha dichiarato che conta di comunicare presto i nomi dei primi ragazzi ingaggiati.

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14 novembre 2010 Gli ultimi acquisti...

Le giornate si accorciavano rapidamente e presto sarebbe arrivata la pioggia insistente e il freddo pungente. La stagione invernale stava già bussando alla porta reclamando i suoi tre mesi annui. Si allontanò dalla porta del suo negozio di modellismo e si accinse a chiudere la giornata. Da domani avrebbe pensato a tutto il suo socio. Si guardò intorno, aspirò l'odore intenso della colla e sbirciò le pile di scatole sugli scaffali. Lo faceva da quando era ragazzino e andava, in quello stesso negozio che ora era di sua proprietà, a perdersi nelle fantasie fanciullesche per ore intere sognando duelli aerei nel Pacifico o sui cieli Europei. Era contento là dentro, ma non era esattamente il suo sogno quello di stare dietro ad un bancone ad ascoltare clienti che volevano consigli che poi non seguivano..chissà forse tra qualche anno, ma ora stava per imbarcarsi nuovamente su di una ammiraglia dalla quale cercare successi in giro per il mondo.

All'esterno un auto si era fermata di fronte alla vetrina. Pierlo sospirò immaginado l'ennesimo cliente ritardatario al quale non avrebbe potuto dire di no. Gettò uno sguardo ai borsoni da viaggio che aveva pronti dal mattino e quando rialzò gli occhi vide Iena che lo chiamava. Era tardissimo!!! Aveva perso la cognizione del tempo. Fece in tempoa scrivere un biglietto per il socio...e si infilò nell'auto del vice, pronti a volare a Milano dove l'indomani si sarebbe tenuta la presentazione ufficiale della Bianchi Reparto Corse.

Iena: ...tutto bene coach?

Pierlo: sisi...mi ero perso in mille pensieri, ma niente di preoccupante. Oh dimmi...gli ultimi ragazzi saranno a Milano domani?

I: si, ci stanno pensando Fabio e Guido. Li hanno avvertiti e alloggeranno nel nostro stesso albergo stanotte.

In ottobre il roster della Bianchi si era arricchito di altri ciclisti. Ragazzi giovani e talentuosi che avrebbero rappresentato la variante impazzita della squadra...quella che, mossa dalla follia della gioventù, poteva sconvolgere corse che sembravano perse in partenza.

Coen Vermeltfoort Olandese talentuoso che ha il pavè nel sangue. Tra qualche anno avrebbe detto la sua sui temibili muri del nord Europa

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Stefano Locatelli Giovanissimo scalatore italiano con margini di crescita ancora non ben definiti.

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Davide Frattini L'italiano era il miglior discesista in forza al team e Pierlo contava di dargli strada libera negli arrivi posti nelle vicinanze di discese tecniche e ripide

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Miha Svab Altro scalatore venticinquenne che secondo Iena non aveva ancora espresso tutto il potenziale mostrato nelle categorie giovanili.

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Se Iena diceva che questi erano uomini sui quali contare Pierlo era disposto a crederglia ad occhi chiusi. C'era infine un ragazzo giovane australiano che Guido Labici stava trattando personalmente con l'aiuto di un personaggio a proposito del quale non aveva voluto dare informazioni. All'arrivo a Milano, quella stessa sera, avrebbe conosciuto sia l'uno che l'altro. Anche Iena non ne sapeva niente nonostante avesse fatto pressioni su Baldato e Trentin per saperne di più...l'unica cosa che era riuscito ad ottenere era l'assicurazione che il giovane fosse uno dei migliori giovani del momento, un fenomeno in erba...

Speriamo non se la fumi l'erba pensò Pierlo tra se e se, o almeno che non se la fumi da solo....

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14 novmbre 2010 L'ultimo arrivo...

Arrivarono in albergo a tarda sera, nonostante ciò nella hall trovarono un piccolo comitato di accoglienza capeggiato dal signor Labici. Pierlo e Iena fecero appena in tempo a depositare le valigie in stanza prima di essere accompagnati al ristorante dell'albergo dove, finalmente, conobbero il ciclista e il misterioso personaggio la cui identità il signor Labici aveva tenuto tanto accuratamente nascosta.

Signor Labici: coach Pierlo, Iena...vi presento mister Alluddha, designer di fama internazionale. E' lui che ha disegnato la nostra divisa ed è grazie a lui e ai suoi agganci con la federazione Australiana che abbiamo ingaggiato un piccolo fenomeno, ma presto sarà grande, un velocista australiano...

Nel fare la presentazione Guido Labici si era molto infervorato...era chiaro che riponeva la massima stima sia nel giovane ragazzo australiano sia nel professionista dal nome tanto strano. Lui invece non sapeva assolutamente chi erano i due, per questo decise di chiedere a Iena...

Pierlo: ehmmm...scusate un secondo, io e Iena abbiamo dimenticato i telefonini su in camera. In cinque minuti saremo di ritorno...Iena, vieni..

Iena: ...ma io veramente il telefonino non cel'ho prop...

Calcio sugli stinchi

Iena: ahia caxxo...ah si....il telefonino....su in camera, devo prenderlo...arrivo coach...

Quando si furono allontanati Iena riferì che il designer di fama internazionale lui non lo aveva mai sentito nominare ma il giovane ciclista si, eccome!!! Non sapeva in cosa consistevano gli agganci millantati dal signor Alluddha con la federazione ciclistica australiana...ma se erano utili per avere in squadra il velocista erano i benvenuti. Non sarebbe stato certamente lui ad opporsi al suo arrivo. Pierlo era rinfrancato, un altro velocista oltre ad Hunter e Richeze era utile...se inoltre era di talento ancora di più. Tornarono al tavolo e diedero il benvenuto in squadra a....

Michael Matthews Velocista australiano che rappresentava il futuro della Bianchi nella specialità, avrebbe fatto esperienza in questa stagione all'ombra dei due più esperti compagni di squadra.

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Mister Alluddha si rivelò una persona piacevole, sapeva di ciclismo più di molti presunti esperti e spiegò che nei suoi frequenti viaggi all'estero si fermava ogni qual volta poteva ad osservare le corse giovanili. In una di queste aveva notato Matthews che, incidentalmente, era anche nipote di un suo facoltoso cliente. Quando la Bianchi lo aveva chiamato per affidargli il disegno della nuova maglia lui aveva parlato di Michael e da lì al primo contatto il passo era breve.

Il signor Labici confermò la grande aspettativa che il giovane si portava dietro dichiarando che la trattativa per portarlo in Italia era stata complicata dall'insistenza con i quali i team del Pro Tour cercavano il ragazzo. Ottenere la sua firma sul contratto era stato piuttosto costoso, ma lo aveva fatto volentieri perche era sicuro che l'investimento avrebbe dato i suoi frutti nel lungo periodo. Pierlo ascoltò con attenzione queste ultime parole: se Labici parlava di lungo periodo significava che c'era una possibilità che la squadra durasse a lungo. Anche Iena pensava ad una cosa simile...bastò un'occhiata tra i due per capirsi al volo...

Quando la cena stava per finire mister Alluddha presentò quella che sarebbe stata la versione definitiva della maglia...

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Il disegno raccolse l'approvazione e i complimenti di tutti; con quella anteprima la serata finì. Prima di salire in stanza Pierlo chiese se i ragazzi che dovevano arrivare per la presentazione dell'indomani fossero già in albergo: c'erano tutti, nelle loro stanze da almeno un paio di ore. Non si aspettava niente di meno visto che erano dei professionisti. La stagione iniziava sotto i migliori auspici...

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25 corridori per un team continental non sono pochi

Hai ragione, ma non sono riuscito a risolvere quel problema con il calendario che ti dicevo. Il pc continua ad assegnarmi una enormità di corse; come se sommasse il calendario della Bianchi a quello del team che ho sostituito nel DB quando l'ho inserita :dubbio: quindi in un certo senso sono stato costretto a prenderne tanti e già esperti, scartando molti giovani che sarebbero incorsi nella limitazione dei giorni corsa...

Comunque BMC e Cérvelo hanno anche loro una 25ina di ciclisti...

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15 novembre 2010 Prima riunione tecnica della Bianchi Reparto Corse...

Pierlo: ....questo è tutto ragazzi, avete ancora un mese di vacanza davanti; poi inizierete con il programma di allenamento personalizzato...niente di pesante ma utile per togliervi la ruggine di dosso. Comunque mi raccomando di tenervi in forma, la stagione inizierà abbastanza presto per noi. Il raduno è fissato per metà gennaio a Kuala Lampur. Con Matthews ci vedremo prima in Australia per i campionati nazionali...quindi sopratutto tu dovrai iniziare con le uscite in bici molto presto ok? Iena ti darà un programma di allenamento personalizzato...seguilo attentamente. I vostri obiettivi li conoscete tutti e gli allenamenti vi verranno assegnati in base ad essi...quindi, se ci sono domande in proposito, fatele ora perche non intendo discuterne in futuro.

Nessuno parlò e il coach sciolse la riunione, molto breve in verità, lasciando andare gli uomini. In precedenza, nella mattinata, la conferenza stampa di presentazione del team era stata un grande successo mediatico. La stampa era intervenuta in forze, il signor Labici era stato abile ad intrattenere i giornalisti rievocando le tappe dell'epopea Bianchi...dalla fondazione avvenuta 125 anni prima fino alla presentazione della squadra odierna...passando per la rievocazione dei grandi ciclisti che corsero con le bici verdi e alle imprese che li videro protagonisti. Poi fu la volta delle domande ai ciclisti: tutti entusiasti di vestire la divisa con il glorioso marchio italiano e tutti ben decisi a rendere onore ai campioni che li avevano preceduti. Infine a coach Pierlo eal suo vice Iena toccò il compito di illustrare come si sarebbero mossi nella stagione. Pierlo ribadì ancora una volta che non c'erano attese particolari per i grandi Giri: la Bianchi, se invitata, avrebbe onorato al meglio Giro, Tour e Vuelta...ma al massimo la loro ambizione era quella di far classifica nei primi dieci e vincere qualche tappa. L'obiettivo principale era il salto nel Pro Tour, cosa che li avrebbe messi in diretta concorrenza con BMC, Cérvelo, Androni Diquigiovanni, Vacansoleil, Cofidis, Bbox e Acqua e Sapone. Da questo lotto di squadre sarebbero uscite le due promosse e la Bianchi non era ne la favorita numero uno ne un vaso di cristallo tra gli elefanti. Tolte BMC e Cérvelo che erano chiaramente le più forti del lotto e quindi favorite d'obbligo, le latre erano tutte sullo stesso livelloo. Per questo ai ragazzi avrebbe chiesto impegno in corsa e massima serietà in allenamento: c'erano pochi margini per raggiungere l'obiettivo e dovevano farsi trovare pronti ad approfittare di ogni occasione...

Una squadra italiana con il marchio Bianchi sulla maglietta sarebbe stata seguita da migliaia di appassionati nella penisola...per quasi tutta la giornata rimasero sotto l'occhio dei media: era solo un assaggio della pressione con cui avrebbero condiviso la stagione che stava per iniziare.

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  • 2 months later...

GENNAIO, inizia la stagione

I pochi giorni che mancavano all'inizio della stagione furono impiegati dallo staff tecnico della Bianchi per stilare i programmi di allenamento per i ciclisti . Il 18 gennaio era in programma il ritiro pre-stagione e lì si sarebbero tirate le prime somme sulla condizione degli uomini, nel frattempo per loro era pronto un piano per cominciare a riprendere la condizione ottimale dopo la pausa di fine stagione.

Assegnati i primi allenamenti Iena e il coach Pierlo si imbarcarono per l'Australia dove si sarebbero svolte le prime corse dell'anno. Per il team Bianchi i primi impegni di squadra erano fissati solo per febbraio e in Australia si andava per i campionati Nazionali, una buona occasione per vedere all'opera il giovane e promettente Michael Matthews. Come sempre due le prove previste: la crono individuale e il campionato su strada che avrebbero assegnato le maglie di campione Nazionale 2010.

Pierlo e Iena approfittarono del lungo volo per tranquillizzare Matthews, fin troppo ansioso di ben figurare davanti ai suoi nuovi allenatori. Pur essendo, sulla carta, un buon cronoman le aspettative del coach e del giovane australiano erano principalmente rivolte al campionato su strada dove la condizione approssimativa dei big potevano rendere la corsa meno chiusa e permettere un colpo di mano.

Il piccolo gruppo della Bianchi atterrò a Melbourne il quattro gennaio e subito si recò in albergo, il giorno dopo si sarebbero spostati tutti a Buninyong dove il sei gennaio era in programma il primo dei due appuntamenti che avrebbero assegnato i titoli di campione Nazionale...

6 GENNAIO, AUSTRALIAN ITT CHAMPIONSHIP

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Pierlo: Ok Michael...è la prima prova, non sei al meglio della condizione ma voglio vedere impegno da parte tua. Non mi aspetto il grande risultato ma devi guadagnare condizione per la prova su strada. Quest'anno sarà quello il tuo obiettivo...oggi fai il possibile, corri come sai e non pensare a fare risultato ad ogni costo ok? Non c'è pressione su di te ok? Vai....

Michael Matthews: oooooooooooooo-ok mister Pierlo...

Come ci si poteva aspettare la condizione pessima di Matthews lo costrinse ad una gara sulla difensiva...più attento a non sprecare inutili energie che a cercare il colpo ad effetto, tuttavia il talento del ragazzo della Bianchi non era acqua e il risultato finale fu una sorpresa gradita:

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L'ottavo posto alle spalle degli specialisti più affermati, sicuramente anche loro in condizioni non ottimali ma troppo superiori sulla distanza dei 36 km, era un risultato al di là delle più rosee aspettative....

La prima intervista che il coach rilasciò fu quindi spesa per lodare, senza esagerare, le qualità di Michael Matthews...

Pierlo: Matthews è un talento e, come tutti i talenti, ha la capacità di fare buoni risultati indipendentemente dalle condizioni di giornata. Oggi il nostro ragazzo ha dimostrato anche di poter gestire le energie in maniera corretta: non aveva nelle gambe la potenza e la resistenza per fare meglio di quel che ha fatto. E' andato alla ricerca di un buon ritmo piuttosto che cercare la sparata che poteva bruciarlo...sono soddisfatto di questa prova di maturità.

Giornalista: ...davanti al vostro uomo sono arrivati ciclisti che non erano così nettamente superiori a lui: Bobridge, Goss, Hansen e lo stesso Meyer arrivato in terza posizione. Crede che si potesse fare meglio di quel che ha fatto Matthews?

P: ripeto...Michael ha una preparazione impostata per avere il top della condizione più in là nella stagione. Qua siamo venuti per onorare la corsa e lo abbiamo fatto nel miglior modo possibile: un ottavo posto all'esordio stagionale. Forse se avessimo impostato la stagione sui campionati Nazionali avremmo fatto meglio, ma non è questo l'obiettivo di quest'anno. Quest'anno Matthews deve fare esperienza...tanta esperienza. Le qualità per far bene le ha, così come ha tutto il tempo davanti a sè per togliersi le soddisfazioni alle quali giustamnente ambisce e tra le quali ci sono anche i campionati Nazionali del suo paese. Oggi è stata una bella dimostrazione da parte sua e posso dire di essere anche più fiducioso, dopo la gara di oggi, in un buon risultato per la prova su strada.

....

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Quella sera il trio della Bianchi festeggiò in maniera misurata l'ottimo risultato ottenuto da Matthews. L'indomani mattina Iena portò il giovane australiano a fare dei chilometri di defaticamento, nella speranza di migliorare quanto più possibile la sua condizione in vista della prova su strada. I due tecnici nutrivano una segreta speranza: quella di tornare in Italia con la maglia di campione Australiano. i presupposti c'erano tutti: un percorso adatto ai colpi di mano, la condizione approssimativa dei big e l'entusiasmo del giovane ciclista.

Pierlo andò a visionare il percorso...

10 GENNAIO, AUSTRALIAN CHAMPIONSHIP

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Favoriti di giornata: Evans, McEwen, Haussler, O'Grady, Davis e Goss

Pierlo: Michael...stammi bene a sentire. Ci sono quasi 180 km tra te e il traguardo...non farti prendere dalla voglia e dalla fretta di far bene. Parti tranquillo e aspetta la fuga giusta per andare via. Gruppetti di 2 o 3 ciclisti non possono fare la differenza su questo circuito, ok? Devi aspettare la fuga di una decina di ciclisti...vedrai che ci sarà, qualcuno cercherà il colpo da lontano per non arrivare insieme ad Evans, Haussler e McEwen. Ma deve andare via un gruppetto numeroso, con dentro ciclisti di diverse squadre in modo che da dietro non riescano ad organizzare l'inseguimento!!! Se ci sarà questa fuga infilati a costo di spendere molto, recupererai in seguito. Se vedi che in fuga c'è collaborazione aiuta anche tu...altrimenti resta a ruota perche tanto non ci sarà possibilità di arrivare al traguardo. Se agli ultimi chilometri avrete un buon vantaggio cerca il colpo di mano al penultimo giro...se riesci a staccarti dai tutto, altrimenti rialzati, prendi fiato e giocatela in volata se non ci sono uomini più veloci di te. L'importante è che non lasci andare via nessuno all'ultimo giro perche il traguardo è alla fine di una discesa e non c'è modo di recuperare se qualcuno parte prima della discesa!!! Tutto chiaro? Bene...vai e buona corsa!!!

Si parte e Matthews è subito in prima fila pronto ad approfittare di eventuali fughe...

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Nei primi chilometri in effetti la corsa è movimentata, ma nessun allungo decisivo avviene prima dell'azione di David Kemp della Fly V

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L'attaco di Kemp scuote il gruppo dal quale riescono ad uscire otto ciclisti, tra di loro c'è anche Michael Matthews!!!! I compagni di fuga sono: Kemp della Fly V, Hayman e Sutton della Sky, Stevenson della Adageo Energy, Calabria del Team Type 1, Windsor della Rapha Condor e Lancaster della Cervelo.

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Proprio il ciclista della Cervelo è il primo a fare le spese di un tempo improvvisamente ostile: piove e la strada viscida tradisce il pur esperto australiano

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Quando diventa chiaro che la fuga degli otto attaccanti arriverà a buon fine ci si comincia a muovere in funzione delle strategie studiate a tavolino. Matthews accellera il ritmo per sgranare il gruppo e tentare di tenere lontano Lancaster che da solo fatica arientrare. Ma il destino beffardo è in agguato. A meno di 44 chilometri dalla fine Michael scivola e perde contatto con il gruppo di testa!!!

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Pierlo: Miiiiiiiichaeeeellll...rialzati dai!!! Puoi rientrare, manca ancora tanto...vai vai vaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!

Gli incitamenti di Pierlo e Iena scuotono lo scoraggiato giovane della Bianchi che spende moltissimo ma riesce a rientrare quando mancano una trentina di chilometri...

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Ultimo giro!!! Kemp tenta di scrollarsi di dosso i compagni di fuga. il ciclista della Fly V è troppo poco veloce per sperare di spuntarla in un arrivo in volata. Nel gruppetto dei fuggitivi ci si guarda, indecisi sul da farsi. In teoria i due rappresentanti della Sky dovrebbero muoversi in prima persona essendo appunto in due. Ma Sutton sa di essere il più veloce del lotto e punta all'arrivo in volata mentre Hayman pare non averne più dopo essere stato al servizio del compagno per tutto il giorno. E così è Matthews a lanciarsi all'inseguimento, le energie sono scarse ma riesce a ricucire lo strappo tirandosi dietro il resto della comitiva...

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Sullo slancio il ciclista della Bianchi tenta di sgretolare il gruppo; la salita che introduce gli ultimi decisivi chilometri non è lunga ma presenta uno strappo con una pendenza del 9%. Matthews tenta di sfruttarla a suo vantaggio facendo il forcing...

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Questa volta i due della Sky rispondono: Hayman, ancora una volta, scorta Sutton fino allo scollinamento. L'azione di Matthews è stata generosa ma inutile. Ora il rischio per il ciclista della Bianchi è che le energie rimaste, dopo lo sforzo per rientrare in seguito alla caduta, non siano sufficenti per il rush finale!!!!

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Sulla discesa seguente non accade nulla: la gara si deciderà in volata con Sutton della Sky nettamente favorito, oltre ad essere il più veloce del gruppetto avrà anche il compagno di squadra a lanciarlo. All'ultimo chilometro si decide la corsa: Matthews tenta la carta della disperazione e lancia la volata lunghissima...

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Ai cinquecento metri esce di forza il duo della Sky con Sutton che va al doppio di tutti gli altri trascinandosi dietro anche Hayman!!!!

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Matthews si arrende a meno di cento metri dal traguardo, saranno i due Sky a giocarsi la maglia di campione Nazionale Australiano su strada!!!!

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Ed il campione 2010 èèèèèèèèèèèèèèèèèèèè....................Chriiiiiiiiiiiiiiiiiiiistopheeeeeerrrrr Suuuuuuuuuuuuuuuuttoooooooooooooonnnnn

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Doppietta per la Sky, brava a infilare nella fuga vincente due uomini e a gestire al meglio la corsa. Rammarico per Matthews la cui strategia di gara è stata compromessa dalla caduta ai meno 40 dall'arrivo....

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Pierlo: Troppe energie spese per rientrare. A quel punto la nostra strategia era compromessa. Abbiamo comunque tentato l'azione programmata nell'ultimo giro, ma Michael non ha potuto prolungare lo sforzo sull'ultima salita per non rimanere a secco del tutto. Gli sono mancate le energie per fare altri duecento metri di forcing, am è una mancanza che non può essergli addebbitata. Lo stesso Lancaster, molto più esperto di lui, non ha potuto fare molto di più dopo la sua caduta. Sono convinto che i due Sky non avrebbero retto se Matthews avesse potuto iniziare il forcing un chilometro prima, ai piedi della slaita. Il mio ragazzo ha tentato di rifiatare nella breve discesa...qualcosa ha anche recuperato, ma era ben conscio che in volata sarebbe stato comunque battuto. Per questo si è lanciato prima di Sutton sperando di coglierlo impreparato. Ma i due della Sky sono stati in gamba e si sono rapidamente organizzati con Hayman a ricucire e Sutton a bruciare tutti in volata. Peccato, ma i complimenti a Michael sono doverosi. Una ulteriore prova che il talento del ragazzo è cristallino.

Giornalista: i risultati di queste due prove australiane sono quindi incoraggianti?

P: senz'altro...Michael può diventare un bel ciclista polivalente, forte a crono e che può giocarsela in volata. Il futuro è dalla sua parte, lui deve impegnarsi e fare esperienza. E' quello che contiamo di fargli fare nelle prossime gare in Europa alle quali parteciperà...

...

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LUCCA, Hotel Guinigi. Sede del ritiro prestagionale della Bianchi Reparto Corse, fine gennaio.

Rientrati dalla trasferta australiana con un discreto bottino nel carniere Pierlo e Iena si immersero nei preparativi per l’imminente inizio della stagione agonistica della Bianchi Reparto Corse. Il calendario della squadra per il primo trimestre dell’anno era incentrato su due obiettivi principali: Tirreno – Adriatica e Milano – Sanremo. Un giro e una grande classica, appuntamenti nei quali la massima aspirazione del team erano vittorie di tappa e l’ingresso nei migliori dieci della classifica generale.

Pierlo: Iena…per Marzo ci serve che i nostri capitani siano in buone condizioni. Gasparotto e Barredo per la Milano – Sanreno. Alla Tirreno – Adriatica manderemo Gusev e Soler. Che ne pensi?

Iena: Sono d’accordo, sfrutteremo le corse di febbraio per far salire di condizione soprattutto i velocisti che mi sembrano abbastanza indietro. Ad inizio marzo c’è il Tour del Langkawi e la Vuelta a la region de Murcia, saranno corse utili per rifinire la condizione dei nostri big. Ci servono punti per il ranking CQ e dobbiamo sfruttare i mesi iniziali della stagione, quando le squadre Pro Tour non saranno ancora in condizione…

Pierlo: Hai più sentito il presidente? Avrebbe dovuto già avvertirci circa il caso di Maurizio Biondo…e anche sull’altra cosa che tu sai…

Iena: lo chiamo in serata, poi ti avverto…sempre che non escano notizie prima. Il nostro amico giornalista, Cartacanta, sembra spesso più informato di me e te….

Qualche ora più tardi la profezia di Iena si avverò: prima che la dirigenza della Bianchi Reparto Corse potesse avvertire i due tecnici una notizia rimbalzò dal magico mondo di internet fin nell’albergo scelto per il ritiro della squadra:

Ansa Sport, dal nostro inviato CartaCanta:

Altri due acquisti per il neo costituito team italiano della Bianchi Reparto Corse. L’ex ciclista della Flaminia Maurizio Biondo e il colombiano Jose Rujano approdano alla corte di coach Pierlo. Il team italiano iscritto nella categoria Continental si rinforza a pochi giorni dall’esordio stagionale e, a questo punto, si propone come uno dei favoriti per il passaggio nel Pro Tour.

DRIIIIIINNNNN…..DRRRRRRIIIIIINNNNNNNNNNNNNNNNNN…..

Pierlo: pronto?

Cartacanta: Coach!!! Salve, ben risentito….

P: Ah…Cartacanta, come va? Sempre il primo a sapere le notizie, vero? Stavamo giusto commentando l’ultimo suo scoop con Iena…

C: beh coach…è il mio lavoro. Ha qualche dichiarazione da fare a proposito dei due ultimi colpi?

P: Cosa vuoi che ti dica? Biondo era già stato accostato al nostro team in sede di mercato a dicembre. E’ chiaro che pur essendo stato scagionato dalle accuse di doping, una storia molto triste, sarà tenuto d’occhio attentamente…come e più degli altri ciclisti. Spero che questa pressione non ne comprometta le prestazioni. E’ un rinforzo estremamente utile per Hunter che potrà contare così su un altro uomo oltre a Backsted e Rigotto. Rujano…lo abbiamo strappato all’ultimo momento utile all’ISD. Ci ha dato una mano Soler che lo conosce bene. I due si stimano reciprocamente e jòse ha accettato di dare una mano a Mauricio. E’ un gregario perfetto ma sarà impegnato in prima persona come leader anche in quei giri di pochi giorni ai quali non manderemo i big. Sono due acquisizioni fondamentali per allungare il roster, ci permetteranno di essere competitivi durante tutto l’arco della stagione.

C: obiettivi immediati del team?

P: Giro di Calabria da vincere, teniamo particolarmente agli appuntamenti del calendario italiano. Poi i due giri in Qatar ed Oman, dove cercheremo le prime conferme contro, molto probabilmente, velocisti di buona caratura. Siamo indecisi se mandare Machado al giro dell’Algarve, mentre sicuramente faremo il giro della Sardegna. Tutte gare in previsione di un mese di marzo per noi fondamentale. Tiour del Langkawi, Tirreno – Adriatica e Milano – Sanremo sono corse che ci dovranno vedere protagonisti. A fine marzo stileremo un primo bilancio e tireremo un po’ il fiato visto che per non abbiamo una squadra specializzata per le classiche del nord Europa.

C: bene, la seguirò come sempre coach…sento che farà bene con questa squadra…

P: speriamo…speriamo…

….

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01 febbraio, Francia. Grand Prix la Marseillaise

Finalmente il primo appuntamento stagionale. Una gara in Francia che si disputa contemporaneamente al Giro della Calabria. Squadra affidata per l'occasione a Iena il quale, in passato, ha dato più volte dimostrazione di poter ambire tranquillamente al ruolo di direttore tecnico/sportivo. In Francia ci sono Machado, Gusev, Van Huffel, Mugerli, Proni, Vermeltfoort, Matthews e Richeze. I primi due capitani alla pari, Richeze punta in caso di arrivo allo sprint.

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Iena: Ok ragazzi, il percorso lo conoscete tutti...quindi poche istruzioni. La nostra condizione è approssimativa Se possiamo dobbiamo evitare l'arrivo in volata. Tenteremo l'attacco poco prima dello scollinamento finale. Machado e Gusev a ruota di Mugerli e Van Huffel che li porteranno in cima. Proni...tu sei libero di entrare nelle fughe di giornata. Ti diremo dall'ammiraglia se è il caso o meno di collaborare. Gli altri al servizio di Richeze, cercate di farlo arrivare agli ultimi chilometri con energie sufficenti per un eventuale volata. Se avete dubbi contattatemi con le radioline. Ok, nessuna domanda? Allora buona corsa ragazzi...

La tattica di gara è dunque quella che negli anni precedenti aveva ottenuto sempre successo; Iena ricordava ancora con emozione il primo successo in assoluto di quella che fu la prima squadra della sua carriera: la Surrena. In quell'occasione fu Lars Boom ha tagliare per primo il traguardo.

Stavolta però le cose vanno diversamente. Richeze è tagliato fuori già a metà percorso rimanendo inesorabilmente staccato insieme a Matthews. I due in salita non vanno proprio. La gara si decide nella prima parte dell'ascesa finale. Uno strappo, decisamente duro per le gambe poco allenate dei ciclisti, viene sfruttato da Vladimir Efimkin per un tentativo di fuga. A rispondere per la Bianchi è Proni. Un gruppo di una ventina di ciclisti sembra poter prendere il largo ma in realtà, allo scollinamento, sono appena una ventina di secondi a dividere il primo gruppo dai più immediati inseguitori: tra di loro quattro del team Bianchi. Van Huffel e Mugerli si incaricano del forcing in discesa e in breve ricompattano i due gruppi. Ora sono in trenta a giocarsi la vittoria. I primi attaccanti però non riescono a recuperare le energie e così sugli ultimi sei chilometri rimangono in dieci per la volata finale. I due gregari della Bianchi, con alla ruota Gusev e Machado, tentano di organizzare i treni per lanciare almeno uno dei due capitani. Ad uscire fortissimo ai meno due è invece il duo della Cofidis formato da Duque e Kern. Il francese fa un lavoro splendido e raccoglie un secondo posto meritatissimo, mentre il velocista colombiano si aggiudica la volata in maniera netta. Terzo Machado che prova disperatamente a resistere a Duque ma cede di schainto ai meno 500 metri. Quarto il belga Van Huffel.

Occasione persa per la Bianchi? Forse si considerando che ai meno sei erano ben quattro i rappresentanti del team italiano nel gruppo dei primi. Sarebbe stato il caso di concentrare le attenzioni solo su uno dei due capitani invece che tentare il doppio treno Van Huffel/Machado e Mugerli/Gusev. Del resto però la presenza di Duque tra i primi non lasciava molti dubbi su chi sarebbe stato il protagonista dell'arrivo in volata...

Una buona notizia per Iena e la Bianchi è la prestazione globale di squadra: quattro ciclisti tra i primi dieci, tre tra i primi sei..

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01 GENNAIO, Giro della Calabria

Nello stesso giorno della corsa francese si disputa in Italia la prima tappa del Giro della Calabria. Un mini giro di quattro giornate, non di primo piano ma utile per avere una prima idea sulla condizione generale del team. Pierlo decide di schierare subito tre nomi importanti: Barredo, Soler ed Hunter. Lo spagnolo fungerà da leader e punterà alla vittoria finale. Lo sprinter sudafricano cercherà di fare la gamba in vista del Qatar e lo scalatore colombiano testerà la sua condizione in questa primissima uscita stagionale. Gli altri ciclisti sono Backsted e rigotto in appoggio a Hunter, Locatelli a fare esperienza con compiti di gregario per Barredo e Soler, Benenati con libertà di inserirsi nelle fughe e Biondo che è uscito benissimo dal ritiro prestagionale e sarà una valida alternativa ad hunter per le volate.

Gli avversari più pericolosi vestono le maglie della Liquigas con Bennati, Chicchi e Pellizzotti, della Lampre che porta Petacchi e Bole, della ISD che schiera Visconti come leader, della Katiusha con McEwen, Caruso e Ignatiev e della Garmin che allinea al via Zabriskie, Martin e Kessiakof. Altri uomini in grado di fare bene sono Gadret, Sella, Rossi ed Anzà, Marcato, Traksel e Carrara.

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Pierlo: ad una ventina di chilometri dall'arrivo c'è una salita non impegnativa ma piuttosto lunga. Soler farà il ritmo aiutato da Barredo. E' la vostra occasione per lasciare il gruppo, probabile che nel gruppo ci sarà qualcuno che in grado di rispondere, ma la maggior parte degli avversari è in condizioni precarie di forma e potrete fare selezione. Se in cima vi ritrovate da soli andate a tutta verso il traguardo. Datevi cambi regolari visto che in discesa andate praticamente uguali. Mauricio è ancora indietro come condizione rispetto a Carlos...farà da gregario nel caso ce ne sia bisogno. Benenati si inserirà nelle fughe e avrà come obiettivo i traguardi intermedi: fatti vedere, gli sponsor saranno contenti. Gli altri ad aiutare...buon corsa ragazzi

Il tempo di scaldare i muscoli e parte una azione che in breve si trasforma in una bella fuga, ricca di ciclisti...Benenati è bravo ad inserirsi, insieme a lui ci sono Popkov, Scognamiglio, Modolo, Reda, Bonucelli, Masciarelli, Metluschenko e Rossi..

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Il gruppo lascia fare visto che i chilometri da percorrere sono tanti e l'unico obiettivo dei fuggitivi è quello di dare visibilità agli sponsor. Al primo sprint intermedio Benenati precede Scognamiglio e Sacha Modolo...

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Il secondo vede passare in prima posizione il talentuoso sprinter della CSF Colnago davanti a Bonucelli e Popkov...

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Man mano che si avvicina il traguardo il gruppo ricue lo strappo fino ad annullare la fuga quando mancano trenta chilometri al traguardo...

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Ora la strada presenta è in pendenza, non impossibile ma lunga. Come ordinato da Pierlo entrano in azione Barredo e Soler che si portano in testa al gruppo e aumentano il ritmo. Poche centinaia di metri sono sufficenti ai due per mettere un buon distacco tra loro ed il gruppo...

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A rispondere ci prova solo Giampaolo Caruso...

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Al GP della Montagna è Soler che precede Barredo e Caruso. Gli altri sono indietro, l'azione del duo della Bianchi ha prodotto lo strappo auspicato da Pierlo. Venti chilometri all'arrivo, gran parte dei quali in discesa...

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Lo spagnolo e il colombiano sentono di avere la vittoria in pugno e, pur non essendo dei veri e propri specialisti, affrontano la discesa con determinazione...

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Il loro vantaggio sul gruppone non diminuisce più ed anche Caruso non riesce a riagganciarli. All'ultimo chilometro i giochi in favore della Bianchi sono fatti...resta solon da vedere chi dei due transiterà per primo sul traguardo. Non ci sono sorprese: sono dei professionisti e Soler si mette al servizio di Barredo come concordato nel pregara...

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La prima tappa del Giro di Calbria va a........CAAAAAAAAAAAAAAAAARLOSSSSSSSSSSSSSSS BARRRRREEEEEEDOOOOOOOOO!!!!!

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Il terzo posto viene deciso dalla volata di gruppo: Feillu precede tutti...

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Nella classifica globale i due uomini della Bianchi hanno già un discreto vantaggio sugli inseguitori...

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Le altre classifiche: Soler è in testa in quella di miglior scalatore, Barredo ovviamente in quella a punti e la Bianchi primeggia in quella a squadre. Unica classifica che non vede protagonista il team di coach Pierlo è quella di miglior giovane...

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Giornalisti: Coach!! Coach!!! Un grande inizio..subito doppietta. Si aspettava una prestazione così buona?

Pierlo: avevamo avuto buone sensazioni durante il ritiro prestagionale, tuttavia non ero sicuro che potessimo essere competitivi da subito. I ragazzi hanno corso bene, con con grande acume tattico. Barredo e Soler sono molto esperti e sapevano cosa fare per vincere, e la squadra li ha messi nella miglior condizione possibile per sferrare l'attacco decisivo proprio nel momento che avevamo studiato a tavolino. A quel punto sono diventato ottimista e li ho incitati a proseguire l'azione e il risultato è stato la logica conseguenza del gran lavoro svolto in precedenza. Voglio ringraziare Soler che si è sacrificato per Carlos Barredo senza battere ciglio. Ottimo anche Benenati che è partito in fuga come gli era stato chiesto e poi, una volta raggiunto dal gruppo, ha tirato sull'ultima salita finche ne ha avuto la possibilità: si è rivelato un ottimo gregario per i due capitani.

Giornalisti: subito un buon vantaggio, corsa già decisa?

P: no, è presto. Anche se questo giro dura solo quattro tappe c'è la possibilità per gli altri di tentare un colpo di mano. Sopratutto nella terza tappa che sarà sicuramente decisiva, visto che le altre due sono per velocisti e non ci saranno grossi distacchi...

Giornalisti: a proposito di velocisti...domani li vedremo all'opera. La Bianchi conta molto su Hunter, come sta?

P: Robert non è nella miglior condizione di forma. Forse dovremo puntare su qualche altro uomo per la volata. Abbiamo la possibilità di utilizzare sia Rigotto che Biondo, decideremo domani in base a cosa succede in corsa.

Quella di Pierlo sarà pretattica o starà effettivamente pensando a soluzioni alternative? Lo sapremo sul rettilineo finale della seconda tappa del Giro della Calabria...

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PS quando fai la doppietta e' ora di alzare il livello di difficolta' anche perche' hai una squadra molto forte

Si hai ragione, ma aspetto il mese di marzo. Alla Tirreno - Adriatica e alla Milano - Sanremo i big delle squadre avversarie saranno in condizioni migliori di quelle in cui si trovano nel mese di febbraio e vedremo se i buoni risultati che sto ottenendo ora dipendono dal livello di difficoltà "normale" o dalla scarsa condizione degli avversari. Io ho fatto fatto un grosso lavoro nel ritiro prestagionale e ho impostati gli allenamenti di tutti i miei uomini con un carico pesante fin da subito (Picco per tutti intorno a maggio, da lì in avanti invece li ho differenziati in base agli obiettivi). Questo proprio per avere la possibilità di fare risultati, e punti per il CQ ranking, ad inizio stagione quando i grossi nomi sono fuori condizione :wink2:

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Dopo la prima tappa al Giro di Calabria il coach Pierlo era soddisfatto. Non poteva essere altrimenti del resto: la strategia studiata a tavolino aveva funzionato perfettamente, gli uomini si erano dimostrati professionali e gli sponsor erano contenti come dimostrato anche dalla telefonata del presidente della squadra Guido Labici che aveva voluto complimentarsi per l'ottimo inizio di stagione. Nella seconda tappa sarebbero entrati in azione i velocisti...la condizione dei quali non era entusiasmante fatta eccezione per Biondo che si era ben allenato nel periodo di inattività e durante il ritiro prestagionale. Hunter invece era un pò indietro ma questo non preoccupava ne Pierlo ne Iena visto che per l'esperto sprinter i primi appuntamenti importanti sarebbero arrivati in Qatar.

02 GENNAIO, seconda tappa del Giro della Calabria

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Bene ragazzi, dimentichiamo in fretta quel che è successo ieri. Oggi saremo gli avversari da battere e non possiamo sottovalutare niente. La tappa di oggi è adatta ai velocisti e voglio che Biondo ed Hunter siano portati alla volata finale in condizioni perfette. Backstedt si incaricherà di fare da apripista per loro. Nei primi chilometri c'è la solita salita piuttosto lunga...non voglio sorprese da lontano, quindi non fate partire nessuno. Dopo la salita se viene proposta qualche fuga cerchiamo di entrarci con Benenati che ieri si è comportato molto bene. Collaborerai fino al primo sprint intermedio. Poi ti diremo dall'ammi8raglia cosa fare in base a cosa succede nel gruppo. L'importante è che tu sia nella fuga se questa dovesse prendere molto vantaggio...

Come chiesto da Pierlo nei primi chilometri di salita il controllo operato dal team Bianchi è totale e nessuno riesce a partire...

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Quando manca poco allo scollinamento è Benenati ad allungare per anticipare eventuali uscite dal gruppo, transitando primo al GP della montagna...

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La sua azione, come previsto, permette la fuga di altri ciclisti. Ma la situazione è ancora sotto controllo della Bianchi che, con un uomo forte come l'italiano in fuga, può permettersi di restare nella pancia del gruppo e far lavorare le altre squadre. Davanti con Benenati ci sono: Cucinotta, Volik, Velo, Masciarelli, Zagorodny e Celli

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I sette fuggitivi non guadagnano molto: il massimo vantaggio sarà di quattro minuti, sufficenti solo a transitare in solitaria sul primo traguardo intermedio. Benenati sprinta e vince davanti a Scwazinski e Volik

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Poco dopo la fuga è annullata e il gruppo di nuovo compatto. Ne approfitta Hunter per provare la condizione in occasione del successivo traguardo volante. Il sudafricano transita per primo davanti a Chicchi e Weisinger...

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Ma nonostante la volata vincente le sue sensazioni non sono buone e sull'ammiraglia della Bianchi si decide di puntare su Biondo per tentare di arrivare al successo di tappa. Ai cinque chilometri e mezzo ecco il treno del team italiano che si porta in testa al gruppo. Backstedt, Hunter e alla sua ruota Maurizio Biondo...

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Dietro il treno della Bianchi due clienti pericolosi: Bennati e Petacchi...

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Ai due e mezzo Backstedt cala improvvisamente il ritmo. Hunter è affiancato da McEwen, mentre Bennati e Petacchi sfilano sulla destra della carreggiata...

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Quando la volata sembra ormai una questione tra i due sprinter italiani ecco il colpo di scenae: Bennati crolla di schianto frenando anche Petacchi alla sua ruota. Davanti c'è Ongarato che guida Bozic. I due della Vacansoleil sembrano in condizione di controllare gli avversari, ma dalla pancia del gruppo emerge di prepotenza l'australiano Dean, della Garmin, che si lancia davanti ad Hunter.

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L'esperto velocista della Bianchi capisce al volo che l'occasione è giusta per riguadagnare posizioni: prende la ruota di Dean e trascina Biondo di nuovo nelle prime posizioni. Bozic è ancora davanti inseguito con alla ruota Siedler, mentre Bennati cede definitivamente e taglia fuori anche Petacchi.

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All'ultimo chilometro Hunter da tutto con Biondo ancora nella sua scia. Gli uomini della Bianchi, Bozic, Dean e Siedler sono racchiusi in pochi metri...

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