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[STORY PCM 2009] Ancora in giro per l'Europa con una nuova avventura


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La seconda tappa era sempre pianeggiante, ma più lunga, Marin sarebbe stato ancora l'uomo di punta.

Ma nonostante la buona prestazione dello sloveno nella prima tappa era sempre meglio piazzare un uomo in fuga, nel caso il galiziano Rana Fuentes, con lui Perez Lezaun, Longo Borghini, Mayoz e Tiallingj

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A un certo punto Mayoz all'improvviso ece il buco a Ivan, che perse qualche metro, e iniziò a insultare il basco della Xacobeo, squadra con cui aveva un certo risentimento visto che avrebbe dovuto iniziare con loro l'avventura nel ciclismo professionistico, dovetti intervenire dalla seconda ammiraglia per calmare gli animi ed evitare squalifiche

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Comunque la sorte dei fuggitivi era segnata, giusto il tempo per Mayoz di prendersi la maglia GPM e vennero riassorbiti.

Così era volata stavolta gli ordini per Marin e Ruiz Sanchez erano di fare due volate distinte, il primo a ruota di Rigotto, il secondo di Napolitano

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Ma con la prepotente risalita di Hushovd Matej pensò che era il momento di saltare a ruota del norvegese, dall'altra parte l'altro Cervelo Haussler provava ad uscire

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Thor Hushovd fu inarrestabile e vinse la seconda tappa, ma Matej fu bravissimo a resistere al 2° posto

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Ottima conferma per il velocista sloveno, ancora piazzato in mezzo a molti sprinter ben più quotati. Contentissimo andò ad ad esultare con il suo compagno di squadra Ruiz Sanchez, 7°, i nostri uomini veloci stavano facendo bene, e già aspettavno le corse più avanti nella stagione spagnola dove spesso i velocisti di ruolo erano pochi

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sti cervelo ti soffiano le vittorie.....

In realtà qua Hushovd mi ha aiutato, Marin ha solo 70 in volata, se non fosse stato risucchiato dalla scia del norvegese non sarebbe certo riuscito ad arrivare sul podio, anche perche si era bruciato metà barra gialla saltando da una ruota all'altra cercando quella buona

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La terza tappa presentava le prime asperità, sarebbe stato importante piazzare un uomo in fua per i GPM, ma Aketza Pena non riuscì a cogliere l'attimo buono

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Davanti Ignatiev e Roux si sfidavano sui GPM, con il russo alla fine a prevalere per 2 punti, i nostri soffirvano un pò in salita, ma alla fine Ruiz Sanchez, Pena Iza e Cabreira reggevano bene

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Ai -15 sorpresa assoluta, il leader della classifica, Heinrich Haussler, partì in pianura

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Si scatenò il parapiglia, scatti più o meno di tutti, con i nostri colti di sorpresa

Ruiz: Qua succede di tutto, scatti a desta e a sinistra, che facciamo?

IO: Provate a seguirli, sembra che nessuno tenga chiusa la corsa

Pena Iza e Ruiz Sanchez cercarono di accodarsi ai contrattaccanti

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Ma Haussler con una prova di forza impressionante andò a prendersi la terza tappa e a consolidare la maglia di leader

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Ruiz Sanchez 13°, Pena Iza 17°, dopo due podi di Marin non sembravano un granchè, ma in fondo per una piccola squadra era meglio non abituarsi troppo bene.

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La quarta tappa era la tappa regina, se si può usare questo termine per una corsa che non supera mai i 700 metri di altitudine, Pena Iza, Cabreire e Ruiz Sanchez si dovevano giocare le loro carte, e il pasco fu il primo a farlo con una fuga da lontano, contrastò Roy sui GPM, ma il francese aveva già raccolto 22 punti nella tappa precedente, quindi ci fu poco da fare

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Ai -30 via alla bagarre, Boom e Nibali ci provarono in discesa, mentre i fuggitivi avevano ancora circa 2 minuti

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L'olandese andò a riprendere tutti, ma Aketza non era alla deriva, e cercò di riportarsi alla sua ruota

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Ma ancora dovevano esserci molti scatti, alla fine fu il belga Pauwels a scollinare per primo, con Aketza nel gruppo subito alle spalle, Cabreira e Ruiz ormai fuori dai giochi

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Pauwels in discesa non perse terreno, siglando la 4a vittoria in 4 tappe per la Cervelo

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Aketza arrivò nel gruppo alle spalle, regolato da Valverde, 8° posto di giornata per lui

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All'arrivo ci aspettava una bella sorpresa, Aketza su un traguardo volante si era preso 4" di abbuono, e così si trovava in 4a posizione in classifica generale

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JU: Ottimo Aketza, domani la tappa non è durissima, devi difenderti, avrai tutta la squadra al tuo fianco

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L'ultima tappa, collinare, tutti pronti per fare quadrato attorno ad Pena Iza, che però tarda a presentarsi fuori dall'hotel per andare al via. Arriva Andoni Aranaga, suo compagno di stanza, con uno squardo poco allegro

Aranaga: Aketza si sente poco bene, stamattina ha vomitato

Julio: Qualcuno deve andare a vedere come sta

Io: Vado io

Andai nella sua stanza, trovando Aketza seduto, già vestito per la corsa ma con una faccia che tradiva una salute non perfetta

Io: Come ti senti

Pena: Non tanto bene, ieri devo aver mangiato qualcosa di avariato

Io: Ce la fai a partire?

Pena: Sì, è l'ultima tappa, sono 4° in classifica, dopo aver perso un anno e mezzo di carriera per una squalifica fasulla non butto certo via una top 5 così, manca una tappa, non è neanche troppo impegnativa, resisterò

Io: Bene, allora non cambia la tattica, Jose e Joao ti scorteranno

E così ecco il team La Rioja pronto a dare battaglia nell'ultima tappa

Julio: Ruiz e Cabreira servono per aiutare Pena, chi se la sente di andare in fuga?

Marin: Ci provo io

Julio: Tu? Ma sei il velocista

Marin: Dammi fiducia, in salita me la cavo...

Julio: Gia... infatti ricordo quando hai vinto sull'Alpe d'Huez... vabbeh, fai come vuoi

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Ma Matej a 40km dall'arrivo perde le ruote di Rolland, Timmer, Cardenas e Moinard

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Timmer è l'ultimo fuggitivo ad alzare bandiera bianca

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In salita nessuno fa la differenza, ma sul falsopiano successivo partono Valverde e Sinkewitz, che prendono subito 30" di vantaggio

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Cabreira: Aketza, ti senti meglio?

Pena: Sì, il malore è passato, ce la fai a riportarmi sugli immediati inseguitori?

Cabreira: Ci provo

I due rientrano sul primo gruppo inseguitore, e Joao subito si porta in testa a fare il ritmo

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In discesa addirittura il campione nazionale portoghese scatta, con il basco a ruota, i due però sono distanti dalla testa

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Davanti Valverde, ormai certo della vittoria finale, lascia il successo di tappa al tedesco

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Dietro Pena Iza viene superato all'ultimo da Gutierrez, che gli toglie l'abbuono, Cabreira è risucchiato dal gruppo

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Aketza è stremato, si appoggia a una transenna, quando arriva Julio gli chiede

Pena: Quanto sono in classifica?

Julio: Hai retto bene, sei quinto!!

Pena: Quinto!? Così pochi erano davanti?

Julio: Erano solo Sinkewitz e Valverde

Pena: E' splendido, dopo 2 anni di inattività tornare subito così competitivo, Joao poi ha fatto un lavoro perfetto, dopo che in salita avevo perso qualche metro

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Sobrino: Uff, ma dovevo proprio venirci qua in Andalucia?

Julio: Gli organizzatori hanno pagato per la tua presenza, so che i programmi prevedevano che tu debuttassi a Murcia, ma così è, se non ce la fai le volate le fa Matej

Io: Intanto studiamo il percorso

Il prologo non è difficile da interpretare, sono 9km, date tutto, non ci sono specialisti, quindi cercate di perdere il meno possibile

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La seconda e la terza tappa sono da volata, attenzione ad imboscate sulle salitelle, se vi sentite bene magari provate anche qualcosa

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La quarta tappa è insidiosa, se c'è possibilità sarà Ruiz a sprintare, altrimenti cercate di restare agganciati ai migliori

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La quinta e ultima tappa è la più impegnativa come salite, saranno Joao e Aketza a cercare di ottenere un buon piazzamento, non sarà facile, ci sono avversari tosti

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Il prologo come previsto non vide i corridori del team La Rioja protagionisti, Millar andò a vincere su Cobo, che si poneva così come uno dei favoriti per il successo finale, migliore dei nostri Ruiz Sanchez 16°

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La seconda tappa ci dava molte più possibilità, visto l'ottimo stato di forma di Matej Marin, nessuno dei nostri entrò nella fuga del mattino

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Ma sull'unica salita di giornata, ai -40 si scatenò la bagarre, con lo scatto di Palomares

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Joao si lanciò nella mischia, portandosi in testa con Langeveld e Saramotins

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Gli altri due sembravano titubanti, e scelsero di rialzarsi, Cabreira invece proseguì nella sua accelerazione, fino a riprendere i fuggitivi della prima ora, aveva oltre 2' e sembrava che il suo attacco molto scriteriato potesse riuscire, visto che gli uomini Garmin erano molto stanchi, ma Joao non trovò alcuna collaborazione fra i fuggitivi

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Così a 5km dall'arrivo la sorte dell'azione era segnata, ci si preparava alla volata, con Galdos a lanciare Fernandez, poi Gavazzi e Marin

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Per Fernandez tutto facile, la rimonta dei due uomini alla sua ruota non sembrò mai impensierirlo, Marin sul gradino basso del podio, davanti al favoritissimo Freire

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Joao dopo la tappa era molto nervoso, gli dava fastidio non aver trovato collaborazione per un attacco che avrebbe potuto volgere in suo favore tutta la Vuelta Andalucia, in fondo lui in volata era fermo, gli altri fuggitivi si sarebbero potuti giocare la tappa, lui sperava anche e sopratttutto di guadagnare in classifica. Se non altro Marin con il suo bel piazzamento aveva salvato la baracca.

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Grande carriera

p.s: la prossima volta voglio i fratelli sammarinesi Scarponi

Sarebbe bello, il problema è che nel DB che uso hanno 50 in ogni valore, in pratica non arriverebbero mai al traguardo.

Per altro è anche realistico, visto che non sono veri ciclisti, la Miche li ha tesserati solo per questioni burocratiche (nelle continental la nazione di affiliazione deve essere la più rappresentata) e non li ha mai fatti correre, se non sbaglio uno di questi sammarinesi addirittura gioca come portiere in una delle principali squadre di calcio di San Marino.

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La terza tappa venne movimentata dalla fuga di Ramirez Abeja, con Mouron Doldan in un gruppo subito alle spalle del corridore della squadra di casa

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Ovviamente per il fuggitivo zero possibilità, sarebbe stata volata, con tutti i nostri umini veloci a gettarsi nella mischia. Ai -500 Marin era alla ruota di Freire, gli si affianca Ruiz

Marin: Facciamoli partire lunghi, prova ad anticipare ora

Ruiz: Ok

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Ma Ruiz viene risucchiato e chiude 9°, ennesima buona volata di Marin che chiude 4° dietro Fernandez Hunter

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Ancora piazzato Marin, che si conferma regolarista inflessibile, ma senza quel rush finale per poter bruciare gente del calbiro di Freire e Koldo Fernandez

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La quarta tappa iniziava a presentare qualchse salita difficile, nella fuga del mattino si inserì lo "scalatore" Gaizka Lasa, con lui Pacheco, Rheis e Galdos, Gaizka andò a prendersi i primi 3 GPM senza sforzi visto che gli altri erano passisti veloci

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Dopo il terzo GPM la fuga si ingrossò con altri 8 corridori

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Sugli ultimi strappi di giornata partì la battaglia fra i big, con Freire, Pena Iza, Cobo, Txurruka, Blanco e Simoni a riportarsi sui battistrada, mentre Lasa si prendeva anche l'ultimo GPM

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Con il recupero di Plaza e Cabreira era pronto il gruppo che si sarebbe giocato la tappa in volata, Joao si piazzò a ruota di Freire, logico favorito

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Ma a sorpresa il tre volte campione del mondo non si gettò nello sprint, a spuntarla fu sorprendentemente Pacheco, uno dei fuggitivi della prima ora, davanti Rheis e Cobo Acebo

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Prova buona dei La Rioja, nonostante la volata finale completamente sbagliata, ma coronata soprattutto dalla maglia di miglior scalatore conquistata da Lasa

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Domani il basco avrebbe dovuto cercare di portarla a casa definitivamente, mentre Aketza e Joao avrebbero cercato un buon piazzamento in classifica generale

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L'ultima tappa era la più difficile, con una salita dura a 10km dall'arrivo, Pena Iza e Cabreira leader, con Lasa a cercare di difendere la maglia, a questo scopo scattò per prendersi il primo GPM, ma dovette arrendersi davanti alla volata di Simoni, comunque 8 punti per lui

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Pena: Dai Gaizka, hai fatto comunque bene, ha ancora un bel vantaggio

Partì così la fuga a 3 di Menzies, Mendez Sanchez e Plaza Mira, buon per Gaizka visto che nessuno di questi aveva punti GPM

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Secondo GPM, ancora punti in palio, ma Gaizka era stanco dopo la fuga di ieri e il forcing sulla prima salita

Lasa: Ruiz, ne hai per sprintare al GPM?

Ruiz: Perchè?

Lasa: Così togli punti ai miei avversari

Ruiz: Ok, tanto questa non è la mia tappa

E Ruiz tolse i punti del 4à posto a Simoni, dando a Lasa la certezza matematica della maglia

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Subito dopo prendeva però corpo un pericoloso contrattacco di Mosquera, Perez Arrieta e Bellotti, che arrivava a guadagnare fino a 3'

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Sulla salita finale era Perez Arrieta a staccare tutti, lanciandosi in solitaria verso il traguardo

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Alle sue spalle scollinò il capoclassifica Cobo, con circa 1' di ritardo, lotta avvincente per la maglia, mentre Pena e Cabreira cercavano di salire su regolari, senza perdere molto

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Pena Iza riuscì ad inserisi nell'azione in discesa di Txurruka e Teruel Rovira, con loro anche Bellotti, già in avanscoperta da 50km, mentre gli altri ex fuggitivi erano ormai ripresi

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Intanto Perez Arrieta andava a vincere la tappa, ma Cobo riusciva a ridurre lo svantaggio e imporsi nella classifica generale

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Txurruka intanto batteva Pena Iza nella volate per il 3° posto e relativo abbuono

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Un bilancio positivo per questa corsa, Aketza otteneva un altro piazzamento di rilievo, mentre Gaizka portava a casa la maglia di miglior scalatore, frutto più che delle sue doti atletiche di una grinta notevole.

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