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Wanka84

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A me pare che la forza in salita delle ultime tinkoff sia (Contador a parte) molto bassa. Aru l'anno scorso aveva landa, quest'anno per Nibali c'è scarponi, in sky ce ne sono a bizzeffe, in tinkoff? Kreuziger se va e Majka. Che però dovrebbe anche fare il capitano da qualche parte. Emmea tutti i torti non ce li ha, spesso Contador non ha avuto il supporto di ottimi corridori. 

 

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Calma però: tanto Landa quanto Scarponi sono stati super gregari al Giro o alla Vuelta, dove non c'era lo strapotere della sky che avrebbe reso il loro apporto utile tanto quanto quello di Majka o kreuziger. Se poi nell'unica edizione del giro che contador ha disputato la squadra ha ritenuto giustamente di preservare la miglior versione di questi due atleti per il tour di quell'anno  (quindi sempre per contador), pensando che contador potesse avere ragione di Aru senza il loro apporto, certo che lo spagnolo era da solo nelle tappe difficili. Esattamente come era da solo Froome alla Vuelta per esempio. 

Poi vogliamo parlare di chi aveva (anche e soprattutto in pianura, che in un tour, data il controllo che offre la sky in salita, è la cosa più utile) nibali al tour 2015? O appunto froome alla Vuelta 2016?

Una cosa è certamente vera, a causa della chiusura della squadra, almeno dal tour in avanti , contador non ha più potuto seriamente contare su nessuno perché ciascuno correva per gli affari propri, è venuto fuori in modo palese. Ma questo per deliberata scelta dei corridori ed evidentemente per incapacità o disinteresse di chi li avrebbe dovuti gestire, non per insufficienza dei singoli.

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On 7/10/2016 at 10:53 AM, Rio Immagina said:

Intanto signori, ai mondiali avremo un corridore sgusciante: http://www.direttaciclismo.it/ciclisti/burr-ho.php

buahahah, l'avevo notato anch'io, e anch'io l'avevo associato al tipico panetto di :D

On 7/10/2016 at 11:23 AM, emmea90 said:

Praticamente le accuse di Tinkov a Contador sono di fare vita da atleta e voler vincere. E' una persona ridicola, purtroppo dal passaggio in Saxo Contador si è rovinato nel modo di correre e stare in bici... se aggiungiamo che molto spesso gli è mancata la squadra è un bene che cambi aria.

premesso che un personaggio come Tinkov, per chi non lo ha come datore di lavoro, è uno spasso... però sono contento che anche tu sia arrivato a queste conclusioni: in fondo, quando un paio d'anni fa ho rischiato (e forse avrei anche meritato) il ban nel thread della 3GT challenge, non avevo fatto altre che scrivere che Tinkov era inaffidabile in primis per Contador, tu l'avevi presa per l'ennesima (presunta) tirata contro Contador e mi avevi fatto sbroccare...

insomma, come piace dire a te, "il tempo è galantuomo"... :P

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Cipollini è uno spettacolo: noncurante dell'aria che tira, ed essendosi salvato da una prevedibile bufera sul doping dopo le voci di qualche anno fa torna sotto mettendoci anche una mezza confessione su Zolder. Adesso mi gioco facile la reazione sdegnata degli interessati (Nibali, che gli darà del pazzo, ed Henao che si incazzerà se non altro per essere stato additato come IL possibile venduto... perché lui e non Majka? me lo chiedo anche io) e una bella denuncia da parte della FCI :giur:

 

PS: non sono per nulla ironico, penso davvero che Supermario sia uno dei pochi personaggi interessanti e non ipocriti di questo mondo:schum:

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Certo l'obiezione è fondata allorché Cipollini dice che Nibali con la vittoria avrebbe ampiamente recuperato i 100 mila euro spesi, quindi per Henao dovrebbe valere lo stesso

Bisognerebbe però anche conoscere dettagliatamente i benefici economici di un oro olimpico rispetto alla combo medaglia garantita + 100 mila euro (perché accordarsi a quel punto voleva dire garantirsi un podio che invece in caso di ricongiungimento sarebbe molto più incerto, se non improbabile, per Henao), considerando tutte le incertezze del caso.

Comunque è un'affermazione che ha il classico valore della sparata, e come tale va interpretata, soprattutto per quanto riguarda la cifra ipotizzata.

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Certo, una sparata è una sparata, che arrivi da Cipollini, Tinkov o Nonna Papera 

Poi certo gran parte delle affermazioni di Tinkov, sono sparate, boutade o provocazioni, e pure Cipollini in questo senso si difende bene; non so assolutamente se si conoscano, ma potrebbero essere grandi amici, date le premesse

 

Comunque una squadra con tutti questi soggettoni, seguita H24 dalle telecamere in un GT, sarebbe spettacolare

Modificato da ian
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Il 15/7/2015 at 3:51 PM, emmea90 dice:

Reda beccato ai campionati italiani - cosa, peraltro, evidente a chiunque non avesse le fette di prosciutto sugli occhi.

 

La cosa che mi fa pensare è che Reda ha atteso fino ad oltre le 18.20 il controllo antidoping che non arrivava e da regolamento era libero di andare poiché scaduto il tempo. Ora, un corridore che sa di esser dopato fa una cosa del genere? Mah.

:giur: a volte ritornano

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1 minute ago, ian said:

Niente, è tornata d'attualità quella giornata, ovviamente per mettere sempre in evidenza l'aspetto farsesco dell'antidoping di cui a qualche messaggio fa. :lol:

Continuo a non capire perché sia tornata di attualità proprio quella giornata, però :D

Non è della faccenda delle esenzioni terapeutiche che si sta parlando?

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2 hours ago, ian said:

No, mi riferivo al servizio a questo, andato in onda forse domenica (l'ho scoperto stamattina) http://www.iene.mediaset.it/puntate/2016/10/16/de-giuseppe-l’antidoping-e-uguale-per-tutti-_10457.shtml

 

finito di guardare ora, e... che dire: il tenore del servizio sembra voler insinuare che si sia voluto graziare Nibali usando Reda come capro espiatorio. In realtà, penso che le cose stiano come dice il vecchietto al bar (non ricordo come si chiama), quando dice che è stato fatto un casino del dio dai commissari, ma non per favorire Tizio o Caio, e che i corridori non hanno responsabilità perché si sono limitati a fare quello che gli dicevano. 

Possibilissimo, quindi, che Nibali abbia davvero saltato quel controllo, ma per responsabilità non sue, e che la Federazione gli abbia coperto il culo per salvare, prima di tutto, sé stessa: perché se in pieno Tour de France fosse uscita la notizia che il campione uscente avesse saltato il controllo post gara del proprio campionato italiano, sai il casino?

Ma davvero, dal quadro che emerge la responsabilità sarebbe tutta dei responsabili dei controlli, e infatti non mi pare che il servizio delle Iene abbia avuto una grossa eco.

(Quanto a Reda, che la sua difesa batta sull'irregolarità dei test è pienamente legittimo, ma mi pare che lui stesso non abbia prove per sconfessare l'assunzione di doping. Ma in tutto questo, la vicenda personale di Reda è l'ultima cosa che interessa).

p.s.: una considerazione sul giornalista, che parla di "tale Elli" e del "signor Alberto Elli": io credo che quando uno fa il giornalista dovrebbe sapere di cosa sta parlando, e in questo caso sembra ignorare di avere a che fare con un tizio che, tra le altre cose, ha vestito la maglia gialla al Tour per una settimana e per una decina d'anni filati è rimasto l'ultimo corridore italiano a riuscirci, prima di Nocentini. E dico questo non perché si tratti di lesa maestà, ma perché denota una certa ignoranza del giornalista. Che poi, anzi, se avesse saputo chi stava intervistando, magari avrebbe anche scoperto che Elli è stato corridore negli anni '90, nel trionfo dell'era dell'epo, e che ha corso pure per alcune delle squadre più chiacchierate di quegli anni, come la Casino e la Deutsche Telekom.

Modificato da smec-easyjet
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  • 4 weeks later...

Anche perchè Cairo difficilmente svende, trattare con lui è complicato (chiedere a Marotta quando prese Ogbonna). Credo che abbia voglia di tenersi i diritti del Giro, per capire cosa possa fare per migliorare il Giro e per poterci ricavare di più... In questo Cairo è molto bravo, potrebbe dare una bella svolta al Giro!

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  • 1 month later...

Altro motivo per prendere la dichiarazione con le pinze, dato che Unzue già in passato aveva bocciato il proposito di fare Giro e Tour. Per ora è più che altro una dichiarazione di intenti , che ha più o meno lo stesso valore delle strizzatine d'occhio di froome dopo la vuelta 

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A prescindere dalle conferme di quintana (e chaves) si aggiungono alla startlist gli olandesi Kruijswik, Kelderman, Mollema e Dumoulin; raccogliendo le varie indiscrezioni e con l'aiuto di procyclingstats abbiamo che:

Lotto NL: Kruijswijk

Astana: Aru e Scarponi

Bahrain: Nibali

Bora: Majka

Sunweb: Kelderman, Dumoulin

FDJ: Pinot

Team Sky: Landa, Thomas e Viviani (Henao?)

Movistar: Quintana (quello più incerto) e Amador

BMC: Van Garderen

Katusha: Zakarin

Cannondale: Rolland

Trek: Mollema

Etixx: Jungels

 

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Nota statistica: dall'avvento del PT/WT le uniche edizioni che non hanno avuto al via gente che era andata sul podio del Tour l'anno prima sono state il 2007, il 2010 e il 2015.

Ovviamente è una considerazione che ha scarso valore tecnico, dato che a priori la presenza di Contador nel 2015, ma pure di Nibali nel 2017, per storia ed effettivo valore al momento della gara, vale circa 10 volte la presenza di Schleck II nel 2012.

Comunque la presenza o meno di Quintana è decisiva per avere una rappresentanza dell'ultimo podio della Grande Boucle.

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Il 15/1/2016 at 1:30 PM, ian dice:

Ah, io non ero al corrente del crash e pensavo che non ce ne fossero più stati di commenti da mesi :P

 

Comunque non mi capita da anni di pensarlo, ma la stagione 2016 ha parecchi motivi di interesse:

- capire se per Cancellara e Boonen è davvero tempo di portare il cane a pisciare ai giardinetti

- vedere se Sagan vince finalmente la Sanremo

- vedere se Landa non è un fuoco di paglia

- vedere l'ultima recita di Contador

- ...........

ecc ecc

 

Comunque vada, visti i ritiri eccellenti previsti dopo quest'anno, possiamo dire che terminerà un'epoca.

 

La domanda principale però è: che tipo di risultato può essere considerato soddisfacente per Aru al prossimo Tour?

Tirando le somme e completando quanto riportato sull'altra discussione:

- Cancellara ha chiuso da vincente, seppur in leggero calo. L'epilogo del Fiandre è stato simile ma opposto rispetto a 3 anni fa, il che indica la naturale maturazione di Sagan e anche un suo calo, ampiamente compensato da un ritorno ai vertici della cronometro mondiale, che qualche anno fa sembrava impensabile. Avrebbe potuto continuare, ma le sue caratteristiche tecniche difficilmente gli avrebbero permesso di essere ancora vincente al nord senza essere al 100% fisicamente.

- il calo di Tommeke è sembrato un po' più netto, ma le sue caratteristiche, che gli consentono di cercare la vittoria in modo più vario rispetto a Cancellara (condannato ad arrivare in solitudine o al massimo in compagnie molto selezionate), oltre a squadre (team e nazionale) di primo livello, gli hanno consentito di essere da podio sia alla Roubaix che al Mondiale. Questa primavera tiferò per lui, anche se credo sarà davvero difficile raccogliere ancora qualcosa.

- Sagan va be' la Sanremo non l'ha vinta, ha vinto solo quasi tutto il resto :giur:

- Landa purtroppo ha fatto quello che temevo, pur con qualche attenuante

- Alla fine lo spagnolo che si è ritirato è un altro, ma il punto in comune è che i corridori iberici hanno una sola parola, non hanno ripensamenti e non ritrattano mai le proprie intenzioni:giur:; varrà nel 2017 per Contador lo stesso discorso di tifo fatto per Boonen.

 

In quanto ad Aru stava facendo un buon Tour fino al crollo di Morzine? Sinceramente, date le circostanze, a mio avviso sarebbe stato lecito aspettarsi di più di una posizione a ridosso della top5. Comunque secondo me è stata la classica stagione storta, che è sembrata ancora più disastrosa perché concentrata su un solo obiettivo, quindi tornerà ad ottimi livelli già da quest'anno.

 

Complessivamente nel 2016 ci sono state belle gare, a fare da contraltare soprattutto al Tour più noioso che io ricordi, a dispetto oltretutto di un buon percorso (forse un po' sopravvalutato alla vigilia). Allora, dato che con un percorso buono è venuta fuori una gara indecente, per il 2017 si è deciso di proporre un percorso indecente e vedere cosa succede :giur:

 

Sarebbe bello come auspicio per il 2017 ritrovare un po' di spettacolo, e conseguire anche un minimo rinnovamento dei protagonisti, nelle gare ardennesi, magari ritrovando tra i protagonisti qualche italiano.

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  • 2 weeks later...
  • Amministratori

Ci risiamo. Dopo Contador 2015, Quintana 2017 è il prossimo tentativo di doppietta. (Ci sarebbe, pro-forma, anche Nibali 2016, ma vabbé)

Non so come possa finire ma tutto questo diventa interessante. Mi chiedo perché non ci prova Froome che lo scorso anno su due GT consecutivi ha concluso primo e secondo - che è comunque il miglior risultato da anni. Oltre al fatto che una accoppiata eventuale tra le 100 edizioni di Giro e Tour sarebbe più che storica.

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Ma quanti vincitori di Tour hanno provato successivamente a correre la Vuelta in tipo 22 edizioni collocate ad agosto-settembre? Credo, oltre a Froome, solo Sastre (3° alla Vuelta, tra l'altro dietro a 2 che il Giro non l'avevano fatto) e Pereiro (va be'). Tra i piazzati tanto Purito quanto Valverde, che non sono corridori leggendari da GT, hanno fatto entrambe le corse (per i loro standard) a livelli abbastanza elevati.

 

Questo per dire della fattibilità della doppietta Tour-Vuelta (spesso snobbata da chi ottiene il massimo al Tour, ma tutt'altro che impossibile risultati alla mano), che naturalmente è tutta un'altra cosa rispetto a Giro-Tour perché:

a) la corsa meno importante viene dopo

b) si verifica spesso (nel 2016 ad esempio) la condizione di parità auspicata da Conti in cui alcuni protagonisti fanno entrambe le corse (e gli altri arrivano in linea di massima da una lunga stagione)

c) la corsa ha un contenuto tecnico inferiore

Infatti va considerato che Froome nella seconda corsa s'è salvato meglio sulle salite brevi, che si trovano prevalentemente, se non esclusivamente, nella corsa iberica. Negli scampoli di percorso da GT (cronometro esclusa) ha spesso pagato dazio da uno che in stagione aveva fatto il suo stesso percorso. 

 

Comunque a 32 anni Froome è quasi all'ultima spiaggia per tentare questa impresa, che però evidentemente non gli interessa molto, sentendo l'intervista a Radiocorsa la settimana passata. Eppure, che piaccia o no, il confronto con i grandi del passato che hanno vinto 5 Tour, passa anche da questa impresa.

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