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Topic Doping


klaus

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Secondo me il Tour a Pantani va lasciato, come quelli di Armstrong perchè in quella generazione di ciclisti quasi tutti si dopavano.

Modificato da Lui98
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Finalmente Fuentes ammette che non ha dopato solo i ciclisti: adesso si indaga negli ambienti del calcio e del tennis. 

 

Ho letto altrove che non ci sono fonti ufficiali sulle sue dichiarazioni. Dovrebbe essere presa molto con le molle questa notizia.

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Lasciare il Tour del 98' a Pantani e come dire che non avesse preso del doping, invece se dai controlli è risultato positivo bisogna toglierlo anche a lui, perchè Pantani (apparte che è morto) e la sua famiglia non devono pagare gli sponsor di una carriera come invece sta facendo l' americano? Qualcuno si dimentica che Armstrong ha avuto pure un tumore e la sua è stata voglia di rivincita (esagerata) ed è ricorso al doping come quasi tutti quelli del suo periodo

 

 

Il 3° che arrivò quell' anno era Bobby Julich. Secondo me il Tour andrebbe dato a lui non essendo stato trovato positivo

 

è proprio questo modo di pensare  (perdonami, un po' ottuso) che non capisco: al di là dei test di quel Tour '98, mi sembra ormai conclamato che TUTTI i corridori di vertice di quegli anni si dopavano. Tu poi parli di Julich, che è addirittura reo confesso di essersi dopato per tutti gli anni '90, il che per altro la dice lunga sull'attendibilità di questi test postumi sui campioni del Tour. pPer cui mi sembrerebbe assurdo togliere il Tour a Pantani e darlo a lui. In generale, cmq, non vedo a cosa possa servire riscrivere gli albi d'oro di 15 anni fa, se non a distruggere completamente la credibilità del ciclismo.

 

E infatti non avrei revocato nemmeno i 7 Tour di Armstrong, con tutto che tra il texano e tutti gli altri casi più o meno eclatanti, c'è una bella differenza: e cioè che Armstrong non si è limitato a "doparsi" (cosa rispetto alla quale, come dici tu, è colpevole né più né meno di Pantani), la colpa più grave di Armstrong è stata quella di "pagarsi" la connivenza dell'Uci ad insabbiare le positività venute fuori nel corso degli anni, e in generale quella di avere messo su un sistema che era frutto del suo straordinario potere, anche politico: tanto che fino a 4/5 anni fa Armstrong sembrava in rampa di lancio per iniziare a far carriera tra i Repubblicani, non dimentichiamocelo.

 

Quanto ai suoi sponsor storici che ora chiedono un risarcimento per danno di immagine, mi viene da ridere. Come se Nike, Us Postal, Trek e compagnia non sapessero nulla del "sistema" messo in piedi da Armstrong e Bruyneel; come se anzi non ci avessero messo anche del loro, e non ne fossero complici... anche questo fa parte dell'ipocrisia di cui parlavo prima.

 

Ad ogni modo, se vogliamo davvero riscrivere la storia, propongo di revocare la vittoria della guerra di Troia agli Achei - dato che Achille era stra-dopato - e di assegnarla d'ufficio ai Troiani.

Modificato da smec-easyjet
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un momento, Pantani è stato santificato sì, ma DOPO la morte. Non prima, anzi. Certo, i tifosi dopo Campiglio si sono divisi: c'era chi si sentiva tradito (ai tempi, pure io...) e chi lo ha sempre difeso. Ma l'ambiente del ciclismo, invece, quelo gli fece compattamente il vuoto intorno (ad es., non invitando più la sua squadra al Tour, ma non solo). Poi per carità, anche lui ci ha messo del suo per autoisolarsi (e soprattutto, ci ha messo del suo chi gli stava intorno, che non lo ha mai preso per le corna ma al contrario lo ha incoraggiato sulla china vittimistica che stava prendendo, da cui cocaina e tutto il resto), resta il fatto che Pantani è rimasto vittima del contraccolpo di essere stato il primo fuoriclasse a venire beccato. Non so quanti anni hai, ma ti ricordi cos'era Pantani in Italia nell'estate '98? che era contemporaneamente in 2-3 pubblicità diverse, ospite in tutti i programmi tv, raffigurato su bandiere, bandane, sellini e dappertutto? Niente di nemmeno lontanamente paragonabile al Nibali di oggi, che per quanto sia stimato non va al dilà dell'orticello di appassionati del ciclismo, mentre Pantani in quell'estate era anche più popolare di Baggio (ed era la stessa estate dei mondiali in Francia, eh). Pantani nel '98 era popolare come e forse più di Valentino Rossi al momento del suo apice. E poi, dall'oggi al domani, dopo Campiglio, si è ritrovato ad essere l'unico reietto in un mondo di verginelle.

 

Secondo me è proprio questo che non ci dobbiamo dimenticare: il contesto in cui si sono svolti i fatti, in cui è maturata la sua "caduta dall'altare". Unita ad un carattere insicuro che non lo ha fatto reagire come quel faccia da culo di Virenque, per dire. Pantani ci teneva all'affetto della gente, e al contrario di Virenque aveva bisogno di sentire il loro appoggio: l'ostilità di (parte di) pubblico e media non aveva avuto l'effetto di galvanizzarlo come era avvenuto con il francese ma, al contrario, lo aveva depresso ancora di più. E sono stati in molti a voltargli le spalle. Tra questi, appunto, anche tantissimi che lo hanno riabilitato solo dopo morto. E ripeto che tra questi mi ci metto anch'io: d'altra parte, per chi come me è solo un appassionato che vede il ciclismo dall'esterno, 15 anni fa (e senza il senno di poi) può anche essere stato comprensibile sentirsi traditi (e aggiungi che allora avevo 14 anni). Ma che sia stato ostracizzato dall'ambiente soltanto perché gridare alla mela marcia era il modo per pulirsi la coscienza, anche questo è indubbio ed è imperdonabile: perché un conto è il tifoso che può legittimamente sentirsi tradito, altra cosa è l'addetto ai lavori che sa benissimo come stanno le cose, ma dà addosso al dopato beccato per pararsi il culo.

 

Spiace dirlo, ma il Pantani post-Campiglio - e soprattutto quello degli anni dal 2001 al 2003, perché nel primo anno e mezzo dopo la positività lo shock era stato tale che il giudizio era rimasto sospeso un po' per tutti, o almeno così mi sembra di ricordare... insomma, spesso ci si imbarazzava anche solo a parlarne, di Pantani, e mi pare che un po' tutti lo trattassero con una forma di imbarazzo mista a compassione non tanto diversa da quella che gli si era usata dopo i vari infortuni degli anni precedenti, quasi come si volesse rimuovere l'accaduto anziché ascriverlo ad un rapporto di causa-effetto... poi invece con il passare degli anni le "truppe" si sono posizionate: chi su un fronte e chi sull'altro e lo spartiacque in questo senso è stato il Tour 2000, quando c'è chi ha voluto vedere il bicchiere mezzo pieno (le due vittorie, soprattutto quella in solitaria di Courchevel) e chi il bicchiere mezzo vuoto (quel ritiro precipitoso nella tappa dello Joux Plane che aveva disamorato molti - me compreso - perché sembrava un po' l'ammissione della resa definitiva) - dicevo, il Pantani post-Campiglio divideva tifosi e stampa un po' come il Cunego di oggi (o meglio, come Cunego fino ad un paio di anni fa, perché ormai credo che anche i suoi tifosi più sfegatati si siano messi il cuore in pace): metà dei tifosi era sempre lì pronta ad aspettarlo e ad infervorarsi per uno scattino insignificante, l'altra metà pronta a deriderlo per l'ennesima sconfitta. Certo, rispetto a Cunego i sentimenti - sia l'astio che l'affetto - erano ulteriormente esasperati dalla maggior popolarità di Pantani, ma la situazione secondo me è paragonabile. Con un'unica differenza: che cmq Pantani, a differenza di Cunego, era stato "beccato": e questo autorizzava i suoi detrattori ad essere ancora più cattivi ("avete visto? andava solo perché si dopava) e io credo insinuasse un pizzico di dubbio anche nei suoi tifosi, rendendoli ancora più impazienti di vederlo tornare a vincere per fugare di nuovo ogni dubbio (prima di tutto, a loro stessi), e quindi rendendoli via via più frustrati e inclini a scivolare a loro volta nel vittimismo, dato che quella benedetta vittoria non ne voleva sapere di venire. Per cui, se tanti che prima lo disprezzavano oggi lo santificano - anche e soprattutto tra i giornalisti - credo dipenda moltissimo dal senso di colpa che tanti oggi provano per averlo trattato, da vivo, con tutto quel livore. Io per primo.

Io non ho ricordi di quell'epoca, essendo piccolo (7 anni avevo. Ho più ricordi calcistici essendo la prima passione viscerale, il mondiale 98 e la batosta in Champions con il Real Madrid me le ricordo bene infatti) e non essendomi ancora avvicinato al ciclismo come oggi. Ricordo solo che se ne parlava in giro, e che tipo quando si scendeva a giocare in bici e si faceva qualche gara in mezzo alla strada tra di noi ad uno che andava più veloce degli altri si diceva ''Moh, e chi sei, Pantani''.

Non hai detto niente di sbagliato tu, ma sul fatto che in Italia lo abbiano trattato male qualche dubbio cel'ho. I giornalisti italiani prettamente di ciclismo hanno sempre gridato alla teoria del complotto contro di lui. Erano il resto dei media a dare addosso. Fatto sta che da li, è nato il periodo della caccia alle streghe in Italia...

Che poi sia stato l'unico ad essere beccato in un mondo di ladri e merita compassione, non lo mette in dubbio nessuno, visto che a ritroso sappiamo adesso che erano tutti pieni e nel mentre lui è morto. Quindi più che i giornalisti, un minimo di senso di colpa dovrebbe avercelo chi lo ha fatto fuori e mi riferisco ai piani alti del ciclismo. Però allo stesso tempo, non aveva niente di diverso dagli altri. Era un ladro anche lui..

Ora non venitemi a dire che se erano tutti puliti vinceva lui, perchè non è che abbiamo prove vere sul doping e non sappiamo se ha lo stesso effetto su ogni uomo, in percentuale di aumento di prestazioni...

 

Comunque sta succedendo la stessa cosa con Armstrong.. prima erano tutti li, a leccare il sedere al texano (Io il servilismo di Bulbarelli & co me lo ricordo) pur di avere un intervista con lui. Adesso lo vogliono tutti morto..  E Lance ha smosso il mondo, non solo l'Italia, con la sua carriera.

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è proprio questo modo di pensare  (perdonami, un po' ottuso) che non capisco: al di là dei test di quel Tour '98, mi sembra ormai conclamato che TUTTI i corridori di vertice di quegli anni si dopavano. Tu poi parli di Julich, che è addirittura reo confesso di essersi dopato per tutti gli anni '90, il che per altro la dice lunga sull'attendibilità di questi test postumi sui campioni del Tour. pPer cui mi sembrerebbe assurdo togliere il Tour a Pantani e darlo a lui. In generale, cmq, non vedo a cosa possa servire riscrivere gli albi d'oro di 15 anni fa, se non a distruggere completamente la credibilità del ciclismo.

 

E infatti non avrei revocato nemmeno i 7 Tour di Armstrong, con tutto che tra il texano e tutti gli altri casi più o meno eclatanti, c'è una bella differenza: e cioè che Armstrong non si è limitato a "doparsi" (cosa rispetto alla quale, come dici tu, è colpevole né più né meno di Pantani), la colpa più grave di Armstrong è stata quella di "pagarsi" la connivenza dell'Uci ad insabbiare le positività venute fuori nel corso degli anni, e in generale quella di avere messo su un sistema che era frutto del suo straordinario potere, anche politico: tanto che fino a 4/5 anni fa Armstrong sembrava in rampa di lancio per iniziare a far carriera tra i Repubblicani, non dimentichiamocelo.

 

Quanto ai suoi sponsor storici che ora chiedono un risarcimento per danno di immagine, mi viene da ridere. Come se Nike, Us Postal, Trek e compagnia non sapessero nulla del "sistema" messo in piedi da Armstrong e Bruyneel; come se anzi non ci avessero messo anche del loro, e non ne fossero complici... anche questo fa parte dell'ipocrisia di cui parlavo prima.

 

Ad ogni modo, se vogliamo davvero riscrivere la storia, propongo di revocare la vittoria della guerra di Troia agli Achei - dato che Achille era stra-dopato - e di assegnarla d'ufficio ai Troiani.

Non sapevo della confessione di Julich, sapevo solo che non era dopato in quel Tour. Grazie dell' informazione  :smilie_daumenpos:

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Io non ho ricordi di quell'epoca, essendo piccolo (7 anni avevo. Ho più ricordi calcistici essendo la prima passione viscerale, il mondiale 98 e la batosta in Champions con il Real Madrid me le ricordo bene infatti) e non essendomi ancora avvicinato al ciclismo come oggi. Ricordo solo che se ne parlava in giro, e che tipo quando si scendeva a giocare in bici e si faceva qualche gara in mezzo alla strada tra di noi ad uno che andava più veloce degli altri si diceva ''Moh, e chi sei, Pantani''.

 

vedi? solo da questo ti puoi fare un'idea sul "fenomeno Pantani": te lo immagini oggi bambini di sette anni che si dicono a vicenda "moh chi sei, NIBALI?"

 

Quanto al discorso che i giornalisti di ciclismo lo abbiano sempre difeso... beh, fidati che c'è anche chi ci ha marciato sopra. Quel che è certo è che tutti - sia quelli che ne hanno parlato bene, sia quelli che ne hanno parlato male - non hanno mai perso l'occasione di vendere una copia in più parlando di Pantani ogni volta che si poteva. Anche a costo di riferire dei suoi ricoveri in centri di disintossicazione, o dei suoi viaggi a Cuba... insomma quel tipo di giornalismo becero e sensazionalista che secondo me andrebbe vietato per legge.

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Ma immagino, aveva cambiato il mondo del ciclismo italiano.

 

Sappiamo che una delle sfortune del diventare campione è che la tua vita privata non esiste più.. però alla fine credo che i giornalisti vadano compresi, anche se non condivido queste cose, ma fanno il loro lavoro e con la concorrenza che c'è oggi si è disposti a vendere anche madri e padri pur di fare un'articolo bomba. Stiamo vivendo la stessa situazione con Balotelli.

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Ma immagino, aveva cambiato il mondo del ciclismo italiano.

 

Sappiamo che una delle sfortune del diventare campione è che la tua vita privata non esiste più.. però alla fine credo che i giornalisti vadano compresi, anche se non condivido queste cose, ma fanno il loro lavoro e con la concorrenza che c'è oggi si è disposti a vendere anche madri e padri pur di fare un'articolo bomba. Stiamo vivendo la stessa situazione con Balotelli.

 

infatti, su Balotelli è stato ridicolo l'articolo che c'era l'altro giorno sul sito Gazza, in cui i tre giornalisti che avevano assistito alla rissa con Dj Francesco rivendicavano il loro "diritto di cronaca", anche se loro per primi ammettevano che si era trattato di una "ragazzata". Dico io: se è davvero stata una semplice ragazzata tra due ragazzotti ricchi e un po' alticci, senza nessuna conseguenza, allora quella NON è una notizia. E sbatterla in prima pagina è quindi soltanto un modo di fare sensazionalismo che non ha niente a che vedere con il giornalismo. Poi certo, il meccanismo non dipende tanto dal singolo giornalista, quanto dall'input che gli viene da monte, e cioè dal direttore e dall'editore. Resta il fatto che il giornalismo vero sarebbe un'altra cosa... e per tornare a Pantani, gli alti papaveri che oggi lo incensano (vertici Rai, vertici Rcs, ecc ecc) lo fanno per lo stesso motivo per il quale una volta non si perdevano un suo spostamento, anche (e anzi soprattutto) lontano dalle corse, mentre il singolo giornalista può anche essere in buona fede o, appunto, sentirsi in colpa per quel che ha detto o scritto in passato. Ma chi prende le decisioni, lo fa sempre a mente fredda: e quindi, calcola sempre cosa faccia vendere e cosa no.

Modificato da smec-easyjet
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CR al di là delle questioni anagrafiche non ricordi proprio nulla del post campiglio, nulla. La tua visione è post 14 febbraio 2004, grazie tante. Allora dimentichiamo le 7 procure che indagarono su di lui (quando il doping non era reato), oltre all'atteggiamento spietato della stampa tutta. La reazione, scoprendo il doping, generalizzato di quegli anni (per non parlare di questi di cui sappiamo zero per ora), scoprendo il sistema Armstrong, coperto, connivente e potente al punto da incastrare chi migliorava troppo (vedi testimonianze di Hamilton o Landis), è stata ovviamente esagerata dall'altra. Ma dopo che Pantani è stato isolato dal 90% di quelli che erano suoi sostenitori e che ha pagato questo con la vita. Troppo facile e disonesto al massimo (perlomeno disinformato) confondere ad arte la situazione di quegli anni con quella attuale.

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CR al di là delle questioni anagrafiche non ricordi proprio nulla del post campiglio, nulla. La tua visione è post 14 febbraio 2004, grazie tante. Allora dimentichiamo le 7 procure che indagarono su di lui (quando il doping non era reato), oltre all'atteggiamento spietato della stampa tutta. La reazione, scoprendo il doping, generalizzato di quegli anni (per non parlare di questi di cui sappiamo zero per ora), scoprendo il sistema Armstrong, coperto, connivente e potente al punto da incastrare chi migliorava troppo (vedi testimonianze di Hamilton o Landis), è stata ovviamente esagerata dall'altra. Ma dopo che Pantani è stato isolato dal 90% di quelli che erano suoi sostenitori e che ha pagato questo con la vita. Troppo facile e disonesto al massimo (perlomeno disinformato) confondere ad arte la situazione di quegli anni con quella attuale.

Ognuno è padrone della propria vita, e poi non credo che uno si avvicini alla droga per debolezza, mi dispiace ma a sta favoletta non ci credo..

E' questione che tu sai adesso che erano tutti pieni, ma all'epoca la pecora nera è lui come lo è oggi il Di Luca o l'Armstrong del caso.

Confondere la situazione? No, guarda che il fenomeno mondiale Armstrong è molto più grande di quello di Pantani.. E a dirla tutta, Armstrong è stato abbandonato anche da chi li aveva garantito che non l'avrebbero mai scoperto (ASO e UCI). Pantani c'è ancora quel gruppo di giornalisti e tifosi che lo idolatra, e non mi pare che ''disinformazione'' è scrivere che uno aveva l'ematocrito più alto del normale. Non se lo è inventato nessuno.. 

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?

La situazione che tu confondi è l'atteggiamento differente e ambiguo verso Pantani, completamente mutato con la morte. Altro discorso è cogliere le differenze con Armstrong, ma anche qui io non posso sostituirmi a te, c'è già oggi tanta letteratura...basta cercare e leggere, e poi pure accostarlo a di luca farebbe ridere anche te. Infine l'uso sistematico e autodistruttivo di droghe dimmi tu di cosa è figlio se non di un disagio sociale, debolezza e instabilità psicologica?

Modificato da ian
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?

La situazione che tu confondi è l'atteggiamento differente e ambiguo verso Pantani, completamente mutato con la morte. Altro discorso è cogliere le differenze con Armstrong, ma anche qui io non posso sostituirmi a te, c'è già oggi tanta letteratura...basta cercare e leggere, e poi pure accostarlo a di luca farebbe ridere anche te. Infine l'uso sistematico e autodistruttivo di droghe dimmi tu di cosa è figlio se non di un disagio sociale, debolezza e instabilità psicologica?

Se hai letto più sopra, hai visto che fino al 2001 2002 era solo un sentito dire e non seguivo essendo abbastanza piccolo ancora.. Io parlo per quello che vedo adesso e per quel poco che so di quegli anni..

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Perdonami, si può leggere e documentarsi, mi pare la base per discutere (non è obbligatorio puoi tranquillamente non essere interessato all'argomento), altrimenti il risultato è parlare senza cognizione di causa o su basi poco significative

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Perdonami, si può leggere e documentarsi, mi pare la base per discutere (non è obbligatorio puoi tranquillamente non essere interessato all'argomento), altrimenti il risultato è parlare senza cognizione di causa o su basi poco significative

Beh, diciamo che se tipo guardassi il documentario che stanno preparando in Rai, siamo sulla strada della santificazione e del martirio di una persona.. E comunque, nessuno nega che è stato abbandonato e tutto quello che hai detto tu, ma il centro della mia discussione era ben diverso..

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Beh, diciamo che se tipo guardassi il documentario che stanno preparando in Rai, siamo sulla strada della santificazione e del martirio di una persona.. E comunque, nessuno nega che è stato abbandonato e tutto quello che hai detto tu, ma il centro della mia discussione era ben diverso..

Il problema è quando dici:

 

Ognuno è padrone della propria vita, e poi non credo che uno si avvicini alla droga per debolezza, mi dispiace ma a sta favoletta non ci credo..

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Ma io non so cosa fa la rai in questo momento, sul tema ci sono articoli, libri, pubblicazioni varie. Mica tutti celebrativi, anche se ammetto che quelli abbondano e in molti casi sono robaccia confezionata da chi Pantani da vivo l'ha pure crocifisso. Se invece il riferimento sono le trasmissioni tv, i talk show o twitter, ammetto di essere impreparato

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Non intasate il topic per cose di 15 anni fa ragazzi. 15 anni sono 15 anni,se non c'è nulla di nuovo è inutile parlare!

E il serpente è un rettile. Gli storici parlano anche di cose avvenute migliaia di anni fa, sono intasatori di professione?

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Continuare sempre con la solita storia di Pantani, Armstrong, Ulrich ecc. dopo un po' stufa. Credo che dopo mesi abbiamo capito un po'tutti che fossero dopati la maggioranza dei corridori, non vedo la motivazione per la quale bisogna continuare ad approfondire l'argomento essendo già stato fatto per bene e più volte. Parlate di Rogers, Tiernan Locke che sono gli ultimi casi non di cose che fanno parte della preistoria del ciclismo

Modificato da Filippo2000
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Non intasate il topic per cose di 15 anni fa ragazzi. 15 anni sono 15 anni,se non c'è nulla di nuovo è inutile parlare!

Agli ordini signor moderatore, vuoi un altro ban? Giusto che chi nemmeno ha 15 anni preferisca intasare il forum di cazzate e della sua story di un gioco che non ha nulla a che vedere con il ciclismo, che forse non hai ancora capito è l'argomento di questo forum.

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Mi chiedevo quando aveste nominato un nuovo moderatore, con la cui nascita presumo si sia chiusa la preistoria del ciclismo, indegna di qualsivoglia citazione.

CR attenzione, io parlo di uso sistematico e autodistruttivo di droghe, non dell adolescente che si fa la cannetta sentendosi figo e trasgressivo o del tizio qualunque che per essere più brillante fa uso di sostanze eccitanti. C'è una bella differenza, diciamo quasi come tra bersi una birra tra amici ed essere alcolisti

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Mi chiedevo quando aveste nominato un nuovo moderatore, con la cui nascita presumo si sia chiusa la preistoria del ciclismo, indegna di qualsivoglia citazione.

CR attenzione, io parlo di uso sistematico e autodistruttivo di droghe, non dell adolescente che si fa la cannetta sentendosi figo e trasgressivo o del tizio qualunque che per essere più brillante fa uso di sostanze eccitanti. C'è una bella differenza, diciamo quasi come tra bersi una birra tra amici ed essere alcolisti

Ah, e okay.. li ti posso dare ragione, anche se comunque penso che non si può scaricare la colpa sugli altri come ho detto prima.. la scelta di eccedere in quello è stata sua, magari condizionato magari no.. ma colpevolizzare gli altri significa farlo passare per un ''non autosufficiente''.

 

Basta OT, che stiamo eccedendo :D

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Agli ordini signor moderatore, vuoi un altro ban? Giusto che chi nemmeno ha 15 anni preferisca intasare il forum di cazzate e della sua story di un gioco che non ha nulla a che vedere con il ciclismo, che forse non hai ancora capito è l'argomento di questo forum.

 

Le minacce e le denigrazioni non devono essere la corretta via, abbassiamo i toni!

 

Prego.

Modificato da Stylus
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Ma guarda che io non colpevolizzo nessuno. Siamo partiti da Pantani santificato benché dopato; questa asserzione è sbagliata, almeno alla luce degli ultimi 5 anni di vita. Ed è quello che conta perché è inutile rispettare i morti e massacrare i vivi. Perché ciò è stato fatto, oltre ogni logica; quanto poi questo abbia inciso su un ragazzo con scarsa stabilità, certo, lo lascio al tuo intuito

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Comunque, riguardo Pantani, secondo me, per non accomunarlo ai numerosi casi di doping di quegli anni, e senza citare comunque lo stato di persecuzione ricevuta poi dalle varie procure e lo stato di abbandono ricevuto da vari sponsor e addetti del settore per una semplice sospensione di un  mese (e non aveva preso per il culo il mondo vincendo 7 tour, lungi da me dal considerare Armstrong l'unico colpevole, anzi, ho fiducia della sua forza d'animo che lo rende così diverso da pantani, ma era cinico, di carattere e di fatto), il fatto che me lo rende diverso da ogni altro è il giallo riguardante il valore di ematocrito di quel giorno, per tutti era un 48 che è magicamente diventato 51 e qualcosa e quello a 60 della Milano - Torino

http://www.fanpage.it/de-zan-il-5-giugno-99-pantani-aveva-48-di-ematocrito-c-e-chi-lo-giura-sui-suoi-figli/

http://cronacaeattualita.blogosfere.it/post/500069/morte-di-pantani-fu-omicidio-la-madre-chiede-di-riaprire-il-caso

http://archiviostorico.corriere.it/2000/novembre/29/medico_Pantani_prese_Epo_ospedale_co_0_0011295076.shtml

 

 

Comunque nell'archivio di corriere.it si trova un mare di articoli di quegli anni molto interessanti!

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Comunque, riguardo Pantani, secondo me, per non accomunarlo ai numerosi casi di doping di quegli anni, e senza citare comunque lo stato di persecuzione ricevuta poi dalle varie procure e lo stato di abbandono ricevuto da vari sponsor e addetti del settore per una semplice sospensione di un  mese (e non aveva preso per il culo il mondo vincendo 7 tour, lungi da me dal considerare Armstrong l'unico colpevole, anzi, ho fiducia della sua forza d'animo che lo rende così diverso da pantani, ma era cinico, di carattere e di fatto), il fatto che me lo rende diverso da ogni altro è il giallo riguardante il valore di ematocrito di quel giorno, per tutti era un 48 che è magicamente diventato 51 e qualcosa e quello a 60 della Milano - Torino

http://www.fanpage.it/de-zan-il-5-giugno-99-pantani-aveva-48-di-ematocrito-c-e-chi-lo-giura-sui-suoi-figli/

http://cronacaeattualita.blogosfere.it/post/500069/morte-di-pantani-fu-omicidio-la-madre-chiede-di-riaprire-il-caso

http://archiviostorico.corriere.it/2000/novembre/29/medico_Pantani_prese_Epo_ospedale_co_0_0011295076.shtml

 

Questi articoli sono molto interessanti.

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Continuare sempre con la solita storia di Pantani, Armstrong, Ulrich ecc. dopo un po' stufa. Credo che dopo mesi abbiamo capito un po'tutti che fossero dopati la maggioranza dei corridori, non vedo la motivazione per la quale bisogna continuare ad approfondire l'argomento essendo già stato fatto per bene e più volte. Parlate di Rogers, Tiernan Locke che sono gli ultimi casi non di cose che fanno parte della preistoria del ciclismo

 

io non ti cazzio ma ti rispondo nel merito: se vuoi possiamo anche parlare di Rogers o della notizia del giorno, e cioè un nuovo ormone GH il doppio più efficace e non rintracciabile ai controlli, che a quanto pare andrebbe per la maggiore alla vigilia delle olimpiadi invernali. Ma non è questo il punto: quello che noi - da semplici appassionati - possiamo dire o non dire, non riguarda il caso specifico di questo o quel corridore, che non ci è dato sapere perché non siamo medici, e neppure inquirenti Io penso che noi ci si possa solo confrontare sul ruolo che il doping ha nello sport (TUTTO, lo sport, almeno di vertice, ma cmq non è nemmeno questo il punto del mio ragionamento) e capire come lo vogliamo considerare. Soprattutto, al di là che si parli di Pantani o Tiernan-Locke, noi dobbiamo cercare di CONTESTUALIZZARE, senza scivolare nei dettagli del singolo caso. Motivo per cui mi rifiuto di parlare di Pantani o di chiunque altro come "mela marcia" o come "pietra dello scandalo" ; semplicemente, trovo che Pantani, e Di Luca, e Tiernan-Locke, siano ognuno figlio del suo tempo e nel loro tempo vanno contestualizzati. Così come sarebbe assurdo paragonare la moralità di un re medievale a quella di un governante di oggi, se vogliamo esagerare.

 

CR attenzione, io parlo di uso sistematico e autodistruttivo di droghe, non dell adolescente che si fa la cannetta sentendosi figo e trasgressivo o del tizio qualunque che per essere più brillante fa uso di sostanze eccitanti. C'è una bella differenza, diciamo quasi come tra bersi una birra tra amici ed essere alcolisti

 

e proprio per quanto detto sopra a Filippo, Ian, non credo che nel caso del doping sportivo si possa parlare di dipendenza paragonabile a quella da droghe: è il sistema stesso che per certi versi ti obbliga a doparti, a meno che tu, a proposito di Pantani, non stessi parlando della dipendenza da cocaina che naturalmente era dipesa anche da una debolezza del personaggio, e cmq rimane confinata alla sfera privata che nessuno di noi può davvero conoscere :wink:

 

Ma guarda che io non colpevolizzo nessuno. Siamo partiti da Pantani santificato benché dopato; questa asserzione è sbagliata, almeno alla luce degli ultimi 5 anni di vita. Ed è quello che conta perché è inutile rispettare i morti e massacrare i vivi. Perché ciò è stato fatto, oltre ogni logica; quanto poi questo abbia inciso su un ragazzo con scarsa stabilità, certo, lo lascio al tuo intuito

 

+ 1 che non posso darti perché per oggi li ho finiti :wink:

Modificato da smec-easyjet
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Interessante vedere che Pantani sia ancora oggetto di discussione dopo tutto questo tempo. Comunque, per dire la mia, credo sia da vigliacchi accusare una persona morta che non può neanche difendersi, e non so neanche se sia giuridicamente possibile processare una persona morta. Non dimentichiamoci che Armstrong, davanti all'evidenza, ha rinunciato a difendersi, ecco perché gli hanno revocato i 7 tour.

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